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I QUATTRO ELEMENTI ASTROLOGICI E LE COSTITUZIONI OMEOPATICHE
Anni fa andavo alla ricerca di una cura che, con pochissimi effetti collaterali, avrebbe potuto sollevarmi da certi miei piccoli ma alquanto noiosi malesseri che da un bel pò mi affliggevano.
Fu così che scoprii l’Omeopatia e ne rimasi sorpresa e affascinata: trovai i rimedi prescrittimi portentosi perché in breve tempo raggiunsi la completa guarigione su patologie che la medicina allopatica aveva già classificato come cronicizzate senza via di scampo.
Cominciai allora a interessarmi sempre più appassionatamente alla Materia Medica Omeopatica e man mano che procedevo nello studio delle sue Dottrine non potei fare a meno di notare i vari parallelismi che l’avvicinavano all’Astrologia.
L’Astrologia fonda le sue basi sulle energie vibrazionali di quattro specifici elementi, ognuno corrispondente a una distinta manifestazione energetica presente in natura, ognuno rappresentante un particolare tipo di percezione psico – fisica - emotiva.
Ogni elemento corrisponde a uno stato della materia: il Fuoco è l'energia radiante ionizzata, la Terra è la materia solida, l'Aria è la materia gassosa e l'Acqua quella liquida.
Questi quattro elementi, rappresentando la composizione fondamentale di tutte le strutture materiali ed organiche che operano all’interno dell’Universo conosciuto, vanno a creare anche la struttura portante energetica dello Zodiaco.
E i dodici Segni Zodiacali, come sistema simbolico energetico esprimono le diverse sfumature dell’elemento primordiale al quale appartengono per similitudine.
L’elemento Fuoco esprime l’energia dinamica e cinetica, l’eccitabilità e il fervore fisico, psichico e spirituale. E’ la lotta, lo slancio imperioso per la conquista materiale o la realizzazione morale o l’elevazione spirituale.
Ariete, Leone e Sagittario come segni di Fuoco manifestano il principio vitale che infonde calore, illumina ed energizza. Si contraddistinguono per l’entusiasmo, la creatività o, al negativo, per l’egocentrismo e la veemenza.
La Terra rappresenta l’energia di conservazione, condensazione, contrazione, spoliazione, limite. E’ la mineralizzazione, la cristallizzazione, l’indurimento. Simboleggia l’accumulo, la stabilità, la resistenza e la concentrazione.
I segni di Terra - Toro, Vergine e Capricorno - manifestano abilità nell’utilizzazione del mondo materiale, sono pratici, conservatori e, al negativo, possessivi, malinconici e pessimisti.
L’Aria raffigura tutto ciò che è movimento e comunicazione: è l’energia vitale associata al respiro; è l’energia mentale che progetta e ipotizza. Si espande e si adatta.
Gemelli, Bilancia e Acquario, come segni d’Aria, sono legati alle espressioni della mente e alle percezioni del pensiero. Libertà, disponibilità, gioiosa vitalità li caratterizzano. Al negativo: irrequietezza, labilità e la tendenza a disperdere “al vento” le proprie energie.
Cancro, Scorpione e Pesci invece appartengono all’elemento Acqua espressione di creatività, accrescimento, sviluppo evolutivo della specie. E’ l’energia rigeneratrice e compenetrante.
E’ fluidità, umidità, dilatazione, calma, tolleranza ma anche passività, sentimentalismo, mutevolezza, apaticità e impressionabilità.
Noi riusciamo a sperimentare le energie degli Elementi in base alla diversa distribuzione dei pianeti, nel Tema Natale; tutti e quattro gli Elementi operano in noi ma non sempre riusciamo ad entrare coscientemente in sintonia con ognuno di questi perché molto dipende da quale elemento domina nel Tema Natale.
Per questo alcuni di noi si trovano più in sintonia con dei modelli energetici rispetto ad altri.
La moderna Materia Medica Omeopatica ha come caposaldo lo studio delle Costituzioni Umane Individuali: diverse tipologie psicofisiche dinamico-umorali originate ognuna da un diverso sviluppo dei tre foglietti embrionali.
Ognuno di noi è sin dalla nascita “strutturato” in una costituzione, ed è “dotato” di un potenziale evolutivo, quindi possiede sia un lato statico sia uno dinamico.
Per il medico omeopata è di fondamentale importanza l’attenta analisi del tipo di costituzione del paziente che a lui si rivolge: i lineamenti del viso, le forme e le strutture del corpo sono simboli che esprimono la vera personalità.
Dietro la persona costruita dalle convenzioni, dalla famiglia, dalla società, va cercata la personalità che è la parte reale di noi.
La costituzione non muta mai durante il corso della vita: è la struttura che ci deriva direttamente dai nostri genitori e predecessori, per cui sin dalla nascita si rimane “marchiati” o meglio “significati”
In tutta la sua attività di ricercatore clinico Hahnemann non fu mai molto interessato alle classificazioni costituzionali in quanto aveva elaborato una sua personale suddivisione basata sulle Diatesi.
I suoi successori però sentirono la necessità di avvicinare le diatesi omeopatiche alle tipologie costituzionali degli antichi sistemi medici basati sulla teoria umorale, classificazioni che – per la cultura occidentale - partono tutte da quelle create da Ippocrate di Coo (458 – 370 a.C.).
Nella sua “Teoria degli Umori” Ippocrate ne distingue quattro fondamentali: sangue, flemma, bile gialla e bile nera o atrabile.
Da questa classificazione si generano quattro temperamenti umani fondamentali: il Sanguigno quando c’è prevalenza del sangue; il Linfatico se prevale la flemma; il Bilioso quando c’è abbondanza di bile gialla; il Nervoso quando prevale l’atrabile (bile nera).
Ma lo stesso Ippocrate si ispirò alle dottrine delle scuole medico – filosofiche nate in Magna Grecia circa un secolo prima di lui, soprattutto a quelle di Empedocle di Agrigento (492 – 432 a.C.) che facevano risalire ogni principio primordiale a quattro elementi naturali: il fuoco, la terra, l’aria e l’acqua.
Platone all’incirca nel 410 a.C. scriveva:
“[…] poiché sono quattro i generi di elementi di cui è composto il corpo, ossia terra, fuoco, acqua e aria, l’eccesso e il difetto di queste cose contro natura, o lo spostamento che avvenga dalla loro sede a una diversa dalla loro, producono perturbazioni e malattie”
Le Costituzioni Omeopatiche si possono così paragonare ai Modelli del Tema Natale, in relazione agli Elementi Astrologici predominanti nel Tema: la Costituzione Carbonica corrisponde all’Elemento Acqua, la Sulfurica al Fuoco, la Sulfurica Muriatica all’Aria, la Fosforica alla Terra.
LA COSTITUZIONE CARBONICA E L’ELEMENTO ACQUA
Nel biotipo Carbonico vi è un’eccedenza delle funzioni degli organi che nascono dal foglietto endoblastico (mucosa dell’apparato digerente, fegato e pancreas; mucosa dell’apparato respiratorio, tonsille, polmoni; timo, tiroide, paratiroide; rivestimento epiteliale dell’apparato respiratorio, della vescica e dell’uretra).
La statura è generalmente media – bassa mentre la corporatura tende all’aumento ponderale, con il tessuto adiposo prevalentemente localizzato alle guance, al collo, nella regione mammaria e nel bacino: un adipe flaccido ed acquoso perché predomina la ritenzione idrica.
La tendenza ad ingrassare è principalmente fisiologica: oltre al forte appetito anche la funzionalità tiroidea deficita così come quella ipofisaria; inoltre soffre di iperpancreatismo esterno che favorisce l’assimilazione degli zuccheri e la loro trasformazione in grassi.
Tendendo all’anemia, l’aspetto della cute è pallido e lo sviluppo pilifero è scarso, anche se spesso la capigliatura può essere grossa e ricciuta.
La faccia rotondeggiante ricorda la luna piena e l’aspetto rimane infantile anche nell’età adulta.
Così come lo sguardo sembra spesso imbambolato e addormentato.
La bocca carnosa presenta dei bei denti bianchi, quadrati e solidi. La mandibola è larga e molto sviluppata.
Gli arti sono corti e in quelli inferiori spesso compare grasso e cellulite con ristagno acquoso così che i muscoli ipotonici risultano poco evidenti perché ricoperti da tessuto adiposo.
Al genotipo carbonico appartiene anche una biotipologia dall’aspetto scarno e sottile, con il viso asciutto, coperto da rughe fini; una figura smunta che sembra sempre sofferente.
Anche questa tipologia carbonica è esposta alle stesse patologie del Carbonico classico, nonostante l’aspetto fisico non lo evidenzi.
Il Carbonico è un astenico che economizza le sue scarse energie perché non resiste agli sforzi fisici poiché incapace di eliminare le tossine a causa di una lentezza della circolazione linfatica che rende deficitaria la vitalità di tutti gli organi.
Nel soggetto Carbonico ogni funzione fisiologica è rallentata tranne quella digestiva, e l’esagerata fame dipende sia dal grande sviluppo dell’apparato digerente che dalla mancanza del senso di sazietà diencefalico.
Il Carbonico è un goloso e un dormiglione: vivere in ambienti caldi e asciutti, imparare a respirare bene, fare attività fisica costante aggiungendo anche dei massaggi linfodrenanti possono prevenire o ritardare l’insorgere delle patologie legate alla sua costituzione.
Le sue contrazioni cardiache mancano di forza generando ipotensione arteriosa e circolazione periferica insufficiente con acrocianosi, geloni ed edemi degli arti inferiori.
Dal punto di vista psicologico alla Costituzione Carbonica corrisponde un carattere calmo, apatico, sedentario, indolente, poco combattivo, non competitivo, rinunciatario, facilmente arrendevole. Metodico e paziente predilige la compagnia di poche persone. Si regola sulla legge del minimo sforzo.
Facilmente demoralizzabile può cadere vittima di tristezze, malinconie, inquietudini e paure.
Ha paura del buio, della solitudine, del futuro, di far brutta figura, di essere deriso.
Entra in ansia per paura di ammalarsi e quando sta male diventa nervoso e pauroso fino a raggiungere stati di angoscia intensa.
Il soggetto Carbonico da bambino è predisposto verso i processi infiammatori cutanei – eczemi, pruriti, orticarie -, dell’apparato respiratorio – laringiti, bronchiti, tracheiti -, dell’apparato digerente – gastroenteriti -, dell’apparato urogenitale – vulviti, vaginiti, cistiti – e di quelli a carico dell’occhio – blefariti e congiuntiviti -.
Nell’età matura tende ad ammalarsi di malattie reumatiche acute, poliartrite cronica, sclerosi circolatoria e di sclerosi a carico del fegato, pancreas, miocardio, ecc.
Può soffrire di tromboflebiti, alterazioni del ricambio con ipercolesterolemia, diabete, obesità.
La deficienza immunitaria può esporlo ad allergie e più gravemente ai tumori.
Necessita di una supplementazione di Vit. D per fissare meglio il calcio alle ossa.
Non è una costituzione molto longeva.
Alla Costituzione Omeopatica Carbonica corrisponde l’Elemento Astrologico Acqua.
L’elemento Acqua ammorbidisce, assimila, inibisce, riempie interiorizza, mescola conferendo una morfologia fisica dilatata e atonica corrispondente a un temperamento flemmatico, dalle lente reazioni, dai gesti contenuti.
Nei soggetti dominati dall’elemento Acqua la pelle è pallida, fredda, umida e le ossa non sono percettibili; il polso è debole, la pressione al di sotto dei valori medi e la sua temperatura corporea è bassa per questo è un freddoloso che soffre in ambienti freddi e umidi.
Gli occhi grandi e umidi spesso sono un po’ sporgenti, dall’espressione pacifica.
Predomina l’apparato digerente e la funzione nutritiva, perciò soffre delle malattie ad esse collegate anche perché tende ad abusare di cibo e bevande alcoliche.
Per recuperare le energie perdute necessita di molte ore di sonno.
Il soggetto Acqua è un Linfatico caratterizzato dall’estrema debolezza del sistema di ricambio dei liquidi per questo gli umori organici necessitano di un periodo più lungo di sedimentazione.
Adiposità localizzate, cellulite e ritenzione idrica sono gli effetti esterni più evidenti.
Il Temperamento Linfatico, influenza le secrezioni interne, la massa adiposa, tutto il sistema linfatico – gangli, vasi, spazi linfatici –, l’epigastrio. Porta a disfunzioni del sistema del ricambio dei liquidi, dello stomaco, dei genitali e problemi agli arti inferiori, soprattutto ai piedi.
La predominanza dell’elemento Acqua espone anche a una certa insufficienza del plasma: il sangue contiene una maggiore quantità di globuli bianchi e predispone anche a forme gravi come la leucemia.
Con l’alterazione delle funzioni respiratorie anche la digestione risulta compromessa e questo provoca l’insorgere di malattie epiteliali con manifestazioni cutanee quali l’impetigine, l’eczema, l’acne.
Sul piano psicologico la debolezza fisica si traduce in calma e adattabilità: il Linfatico è molto sensibile, impressionabile e va alla ricerca di una vita tranquilla e regolare perché intuisce che il suo fisico non potrebbe sopportare grandi imprevisti e forti stress.
La presenza nel Tema Natale di molti pianeti nei segni d’Acqua segnala un eccesso di energie psicoemotive con rischio di patologie mentali e tendenza alla tossicomania (alcool, droga, tabagismo)
Il Cancro come primo Segno Zodiacale appartenente all’Elemento Acqua, governato dal pianeta Luna, rappresenta molto bene la psicofisicomorfologia dell’Elemento e della Costituzione Omeopatica a questa correlata.
La presenta di più pianeti in questo segno predispone a una statura medio – bassa; a una forma fisica morbida e dilatata con tessuti molli e poco muscolosi.
La testa è grande e tonda sormontata da una florida capigliatura.
Lo sguardo è dolce e la bocca grande e piena.
Il Cancro anatomicamente è correlato allo stomaco, il cardias, il piloro, la parte alta del duodeno, al pancreas esocrino, alla muscolatura liscia, al connettivo lasso, alle cartilagini. Nella donna corrisponde ai seni, all’utero, alla placenta, al feto.
Le patologie ad esso associate riguardano soprattutto l’apparato digerente comprese le somatizzazioni da stress a livello gastroduodenale, le alterazioni del metabolismo, i reumatismi.
Per la donna: gli squilibri endocrini, i disturbi legati alla gravidanza e all’allattamento.
Il segno dello Scorpione, governato dai pianeti Marte e Plutone, si dissocia leggermente dalla classica morfologia della costituzione Carbonica/Acqua, predisponendo verso una muscolatura un po’ più tonica anche se poi gli arti sono relativamente esili e poco sviluppati. Anche in questo segno si evidenzia una conformazione del tronco grande con predominanza addominale.
La carnagione è più scura ma la cute rimane non ben ossigenata a causa della cattiva irrorazione sanguigna.
Anche i lineamenti sono un po’ diversi rispetto agli altri due segni d’Acqua: la fronte è ampia ma gli zigomi sporgenti e gli occhi infossati rendono lo sguardo penetrante a volte minaccioso.
Anatomicamente è abbinato alla zona pelvica compresi i genitali interni ed esterni maschili e femminili; la parte dell’intestino che comprende l’appendice, il colon, il sigma, il retto e l’ano; gli ureteri, la vescica, gli sfinteri anale e vescicole; il sistema linfatico e la milza; la piramide nasale.
Le patologie associate sono tutte le manifestazioni patologiche legate all’apparato genitourinario di entrambi i sessi; le infezioni batteriche, virali o fungine dell’apparato riproduttivo e del sangue; le disfunzioni dell’alvo; le patologie del sistema linfatico; a volte le infiammazioni rinofaringee.
Il segno dei Pesci, governato dal pianeta Nettuno, conferisce all’individuo nato con molti pianeti nel segno un particolarissimo e inconfondibile sguardo trasognato,
La fronte è molto ampia e bombata sormontata spesso da una ricca capigliatura a casco.
Come per il segno del Cancro, anche nei Pesci non c’è una grande struttura muscolare a sostenere il tronco dove predomina la zona addominale.
Al segno si associa tutta la struttura dei piedi – ossa, legamenti, muscoli e nervi -; inoltre governa l’ipotalamo con l’ipofisi e la ghiandola pineale.
Le patologie a esso connesse sono quelle degli arti inferiori comprese la malattie metaboliche che causano lesioni ai piedi – diabete -, il congelamento, le fratture e la difficoltà di deambulazione; tendenza agli edemi anche cardiaci; disposizione a contrarre infezioni; la delicatezza psichica predispone a malattie psicosomatiche, sindromi psicoaffettive, depressioni endogene, patologie cerebrali ereditarie, congenite o acquisite.
Quando nel Tema Natale più di tre pianeti personali vengono a trovarsi in segni d’Acqua, il soggetto può andare incontro all’instabilità psichica, alle patologie mentali così come, a livello fisiologico, tende agli edemi e alle infezioni.
COSTITUZIONE SULFURICA E L’ELEMENTO FUOCO
Nella biotipologia Sulfurica predominano le funzioni degli organi derivanti dal foglietto mesoblastico (muscoli striati e lisci, scheletro, sistema osteo-articolare; cuore, arterie, capillari, vene, vasi linfatici, sangue; reticoloendotelio, mesenchima, derma; reni, milza, pleura, peritoneo; corticosurrenale, gonadi, ipofisi anteriore).
La statura è normale o leggermente inferiore alla media, la corporatura è tozza e, senza un’adeguata attività fisica, c’è tendenza all’obesità, ma non a quella flaccida del Carbonico: i tessuti del Sulfurico sono tonici e la massa adiposa non si localizza a livello degli arti che sono forti sia per il buono sviluppo muscolare che per l’ipersurrenalismo.
La pelle è colorita per un’eccedenza di globuli rossi e per l’ottima irrorazione; la persona caratterizzata da questa costituzione è un’atleta forte e resistente che con il passare degli anni diventa pletorico.
La faccia è di forma quadrata perché è ben sviluppata sia la parte digestiva (è un buon mangiatore) sia la parte respiratoria. Anzi, a volte questo segmento è eccessivo (naso grande con narici carnose) ma questo non dipende da una maggiore funzionalità polmonare (che non si origina dal foglietto mesoblastico) ma da una iperfunzionalità respiratoria perché vi è una aumentata attività circolatoria.
Il cuore, l’aorta e il sistema vascolare ben sviluppati se permettono un’eccellente ossigenazione predispongono pure, nella seconda metà della vita, agli accidenti cardiovascolari acuti.
I capelli non sono abbondanti anche se al viso e torace ci può essere ipertricosi e le sopracciglia sono folte sopra un’arcata sopraccigliare ben pronunciata.
I denti sono larghi, squadrati, dal colore bianco-giallognolo (quelli bianchi non esprimono vitalità), molto solidi che si cariano raramente, con la mandibola veramente molto sviluppata.
Il collo è largo e muscoloso così come il torace che è grande sia nella parte alta sia bassa tanto da assumere una forma quadrata, con l’addome ben sviluppato.
Gli arti sono corti con muscoli ben sviluppati con legamenti tonici; le spalle sono robuste, la mano quadrata e muscolosa: la Costituzione Sulfurica genera individui vigorosi, forti, vitali con scheletro e muscolatura forte.
Quest’individuo dall’aspetto del guerriero è caratterizzato dalla grande forza e resistenza allo sforzo mentre è penalizzato nella velocità e destrezza -emerge negli sport che richiedono forza e resistenza più che nello sprint –.
L’apparato circolatorio rappresenta il suo fulcro fisiologico ed essendo un grande mangiatore che predilige soprattutto cibi e bevande forti e saporite, con l’andare del tempo sopraggiungono ipertensione, ipercolesterolemia, arteriosclerosi precoce, problemi cardiaci – infarto, angina pectoris - edema polmonare acuto, gotta, diabete, obesità, litiasi renale ed epatica.
Nei Sulfurici pletorici tutte le reazioni in cui si verificano accumuli tossicini sono rallentate; si instaura quindi una condizione di autointossicazione. Ma la stessa intossicazione avviene nei Sulfurici magri a causa di reazioni metaboliche così accelerate che si forma ugualmente accumulo tossinico per parziale incapacità di eliminazione delle scorie.
Pertanto, sia il Sulfurico pletorico sia il magro sono degli autointossicati che tendono all’eliminazione tossinica utilizzando come prima via di soppressione la cute.
Spesso quindi il Sulfurico è affetto da dermatiti, dermatosi, punti neri, acne, pustole.
Da forte mangiatore può lamentare peso epigastrico, flatulenza, meteorismo e sonnolenza postprandiale.
Può tendere alla cirrosi epatica e alle malattie allergiche, così come è portato a formare malattie infettive acute alle quali risponde violentemente con febbre elevata, quindi generalmente il decorso è di breve ma intensa durata.
L’ipergenitalismo crea eccedenza di testosterone nell’uomo e di follicolina nella donna che, in menopausa tende al virilismo surrenalico.
Per il Sulfurico prevale la vita di relazione su quella vegetativa: la sua intelligenza è realizzatrice, in lui c’è desiderio di azione e di movimento per riuscire a scaricare la sua esuberante vitalità e per riuscire a imporsi.
Combattivo, conquistatore, nomade, coraggioso e impulsivo non riesce a soffermarsi con il pensiero per troppo tempo su di un argomento, per questo spesso la sua cultura è di tipo superficiale.
Tende a imporre le sue idee in maniera intraprendente magari anche sbattendo i pugni sul tavolo!
Se fino ai quaranta, cinquanta anni, il Sulfurico tende all’ipertrofia dell’Io, con idee di grandezza, esagerazioni e spesso manie religiose, con il passare degli anni e il sopraggiungere dei malesseri diventa sempre più ipercritico, nervoso, pigro.
L’umore decade facilmente fino alla depressione, soprattutto nel Sulfurico rimasto magro, che perde tutta la sua tonicità muscolare e avvizzisce sia fisicamente sia caratterialmente.
Alla Costituzione Omeopatica Sulfurica corrisponde l’Elemento Astrologico Fuoco.
L’Elemento Fuoco spinge verso l’azione e il movimento anche senza una meta precisa inseguendo per lo più l’intuizione attraverso reazioni rapide, spesso impulsive.
Governa le parti del corpo e gli organi che hanno proprietà rigeneratrici, energetiche e difensive.
Al Fuoco corrisponde il Temperamento Bilioso ippocratico, con predominanza dell’apparato muscolare e delle funzioni di reattività e controllo: la tensione nervosa è notevole e i gesti sono bruschi e rapidi.
Il fisico è asciutto con abbondante sviluppo pilifero: i capelli sono tendenzialmente ricci e abbondanti soprattutto nel segno del Leone; le sopracciglia sono spesso folte congiungendosi a volte alla radice del naso a forma di aquilone – come per l’Ariete – e gli occhi sono infossati.
La pelle è calda e asciutta perché è ben irrorata e il metabolismo basale è accelerato.
I soggetti dominati dall’Elemento Fuoco sono i carnivori per eccellenza, possiedono un notevole appetito che soddisfano con un mangiare veloce, rimanendo magri fino all’età matura.
Arrivati alla maturità se sono costretti alla sedentarietà la massa muscolare si riduce a favore della massa adiposa e con l’aumento ponderale arrivano anche le malattie metaboliche.
Al temperamento Bilioso è associata una eccessiva secrezione della bile da parte della cistifellea: questo non solo predispone verso una forte carica aggressiva ma genera turbe digestive, calcolosi biliare, infiammazioni appendicolari e dermatiti di vario genere.
Le febbri, solitamente alte e di breve durata, sono, per il fisico della persona Fuoco, il rimedio migliore per riuscire a eliminare velocemente le tossine accumulate.
Il Bilioso è dotato di intelligenza pronta, anche se non brillante e profonda, ed è interamente assorbito dalla realizzazione dei suoi obiettivi che deve essere immediata perché è un impaziente.
I soggetti che nascono con molti pianeti nel segno dell’Ariete – primo Segno Zodiacale appartenente all’Elemento Fuoco – governato dal pianeta Marte, si riconoscono da uno scheletro robusto sormontato da forte muscolatura; il naso prominente con la punta verso l’alto va a creare un profilo pronunciato; sotto la fronte bassa e un po’ sfuggente ci sono occhi piccoli dallo sguardo vivace a volte un po’ duro.
Al segno dell’Ariete si associano quelle parti del corpo che, in contatto con l’ambiente esterno, fungono da difesa immediata: la testa e il volto; le ossa craniche, una parte del cervello, gli occhi e la pupilla con l’iride, la retina e le ciglia; la parte interna del naso e dell’orecchio; il DNA e RNA, il sangue, gli anticorpi e le cellule difensive del sistema immunitario.
Può andare incontro a patologie dentali, oculari, dell’orecchio interno e del rinofaringe; è a rischio di immunodeficienze, malattie ereditarie o congenite, malattie del sangue e scompensi pressori, cefalee, nevralgie, vertigini, insonnia, patologie del cervello e meningi.
Spesso l’irruenza e l’imprudenza che contraddistingue le persone fortemente Ariete le espone a incidenti che possono causare ferite e traumi localizzati soprattutto al volto e alla testa.
Al segno del Leone, sotto la reggenza del Sole, corrisponde una struttura fisica robusta ma più elastica che quella dell'Ariete: la testa è rotondeggiante, la struttura del volto è robusta, la bocca è grande così come sono grandi gli occhi dallo sguardo vivace.
La pelle è calda e di un bel colorito chiaro perché ben irrorata ma con il passare del tempo quella del viso si segna con marcate rughe d’espressione.
Il segno del Leone governa il cuore, il pericardio, i vasi arteriosi e venosi che partono e arrivano al cuore e le coronarie; le vertebre, i muscoli e i nervi dorsali; il dotto toracico; il ciclo sonno-veglia regolato dall’ipotalamo inferiore; il sistema pompa sodio-potassio, quello linfatico e quello venoso.
Al Leone si associano le patologie cardiocircolatorie e presso rie, le alterazioni del ritmo cardiaco, le patologie della colonna vertebrale e del dorso; l’ernia del disco; le lesioni all’organo della vista e le vasculopatie aterosclerotiche.
L’ultimo segno dell’Elemento Fuoco è il Sagittario: chi è dominato da questo segno possiede una costituzione atletica – soprattutto se i pianeti si trovano nei primi 15° del segno – con un atteggiamento del corpo più sciolto rispetto a chi è dominato dai segni Ariete e Leone.
Il profilo è solitamente poco pronunciato, la fronte è alta, larga e bella; a volte ci sono marcate borse sotto gli occhi.
Sotto al segno del Sagittario si trovano anatomicamente: le cosce, il bacino, l’anca, l’articolazione sacrococcigea, il femore, tutto l’apparato muscolare, il fegato, le arterie di medio e grosso calibro, il nervo sciatico e femorale, la grande e piccola safena.
Le patologie al segno associate sono: quelle che colpiscono la muscolatura, quelle derivate da farmaci, da traumi e infiammazioni; quelle del nervo sciatico e dell’anca compresa la lussazione congenita; le patologie epatiche – metaboliche come diabete, fegato grasso e le iperlipidemie.
Quando nel Tema Natale più di tre pianeti personali si trovano in segni di Fuoco il soggetto è condizionato da un eccesso di energia con tendenza allo spreco energetico che, a lungo andare, porta a grosso depauperamento fisico.
LA COSTITUZIONE FOSFORICA E L’ELEMENTO TERRA
In questa costituzione eccedono le funzioni degli organi originati dall’ectoblasta (il sistema nervoso centrale e il midollo spinale, quello periferico con i nervi, il sistema neurovegetativo con il simpatico; l’epidermide e le mammelle; l’epifisi, il midollo surrenale, l’ipofisi anteriore; l’epitelio sensoriale degli organi di senso; gli organi dello smalto dei denti).
Il soggetto caratterizzato da questa costituzione è generalmente un longilineo, ma non sempre - può essere anche normolineo o addirittura brevilineo – e generalmente è un magro che difficilmente aumenta di peso a causa della tendenza all’ipertiroidismo e all’iperpinealismo che influisce sul metabolismo dei grassi.
In questa costituzione il foglietto mesoblastico – da cui si sviluppano muscoli, scheletro e sangue - si è poco sviluppato perciò c’è astenia e gracilità, tanto che la persona così caratterizzata, mancando di un sostegno, trova difficile rimanere in posizione eretta e ricerca un supporto per appoggiarsi.
Garbo, eleganza e compostezza contraddistinguono la maggior parte di questi soggetti dal collo lungo e sottile con il pomo d’Adamo in evidenza, dalla pelle chiara a causa dell’anemia costituzionale che tende precocemente alle rugosità perché mal irrorata e povera di pannicolo adiposo.
La faccia ha una forma triangolare con la base in alto tipica del soggetto cerebrale, i capelli anche se abbondanti tendono a divenire radi precocemente; il naso è generalmente affilato e convesso a forma di uncino.
Nel suo insieme il viso esprime tutta la mancanza di vigore di questa costituzione.
Il torace, stretto e appiattito dalle scapole alate e le spalle cadenti, presenta una addome incavato.
Gli arti spesso lunghi e sottili sono poco muscolosi; la mano è lunga e poco muscolosa, generalmente elegante così come i piedi sono lunghi e stretti.
Muscoli e legamenti ipotonici portano alla ptosi di moti organi, alla scoliosi, cifosi, lordosi e la mancanza di sostegno porta alla facile stanchezza.
Non potrebbe certo sopportare una marcia affrettata e lunga, il suo respiro è corto per questo nello sport è più adatto alle azioni di sprint che a quelle di resistenza. Il nuoto e la ginnastica ritmica sono le discipline migliori per questa costituzione.
Anche se la resistenza fisica deficita, in compenso si assiste a un veloce recupero perché il soggetto dominato da questa costituzione si protegge dagli sforzi tendendo ad evitare ogni impegno fisico, così come si protegge dai cambiamenti atmosferici per paura di ammalarsi e rimane spesso confinato in famiglia, nel suo habitat, con le sue abitudini.
E ogni volta che deve cambiare abitudini, anche se il fisico risponde con impegno ai cambiamenti, presto compaiono dei malesseri psicosomatici propri della sua natura nervosa.
Il Fosforico è un freddoloso che però non riesce a stare per troppo tempo negli ambienti chiusi a causa della sua ossigenazione deficitaria.
La sua pressione arteriosa è bassa e si innalza solo a causa dell’emotività; quando è molto eccitato sopraggiunge la tachicardia ma dura poco e la ripresa è rapida.
La resistenza alle malattie è scarsa tanto che spesso lui stesso si ritiene un malaticcio, ma questo non è vero perché generalmente le sue malattie non sono serie; può soffrire di anemia sideropenica.
Le frequenti nevralgie, l’astenia, l’insonnia sono spesso dovute a una deficienza delle vitamine del gruppo B.
Il Fosforico si sente subito affaticato dal lavoro intellettuale e spesso ha disturbi della memoria; l’intelligenza è viva ma non regge alle lunghe applicazioni mentali.
Mentre la sensibilità emotiva è alta l’espressione emotiva è minima e tutta questa sensibilità interiorizzata porta il Fosforico ad attraversare periodi di pessimismo, depressione e sospettosità ampliando i complessi d’inferiorità.
Per questo la cerchia delle sue amicizie è ristretta e il sentirsi sempre un po’ malaticcio lo porta a provare invidia per chi si mostra sano e vigoroso, tanto che la paura per le malattie può sconfinare in ipocondria.
La scontentezza è uno dei motivi dominanti della psicologia del biotipo Fosforico: quando si rende conto che qualcosa in lui non funziona più bene, ma non riesce a capire precisamente cos’è che non va, assume un atteggiamento generale di totale insoddisfazione e frustrazione che lo porta fino alla depressione e alla pigrizia.
Si instaurano così affaticabilità nervosa, irritabilità, instabilità umorale: ai suoi lampi ideativi non corrisponde la perseveranza intellettuale, si distrae, brontola e si irrita su ogni contrarietà.
Quando però riesce a ribellarsi al suo complesso d’inferiorità riconoscendosi il proprio valore intellettuale diventa ambizioso, desideroso di onori, gloria e di raggiungere i vertici sociali.
Le tendenze morbose del soggetto Fosforico riguardano le malattie reumatiche, le distonie neurovegetative che lo espongono a piccoli, continui e noiosi malesseri; l’anemia ipocromica, i catarri bronchiali, le affezioni respiratorie e la tubercolosi; non sono rari i vizi valvolari congeniti e l’ipertrofia cardiaca; tende alla demineralizzazione e al dimagrimento, così come è predisposto per scoliosi e piede piatto; l’ipofunzione epatica-pancreatica può condurlo all’atonia intestinale e gastrica con conseguenti disturbi gastroenterici con fermentazioni, coliti e stitichezza.
Alla Costituzione Omeopatica Fosforica corrisponde l’Elemento Astrologico Terra.
L’Elemento Terra forgia un individuo legato ai ritmi, metodico, abitudinario, che segue i bisogni e ritmi del proprio corpo ma può diventare maniacale e ossessivo sconfinando nell’ipocondria.
Il Temperamento Nervoso, messo in relazione all’Elemento Terra, crea malinconia, dubbi, critica, prudenza, ansia, conservatorismo, incapacità di provare un vero entusiasmo.
Il soggetto Nervoso è selettivo, chiuso; la sua vita psichica è ricca, profonda, complessa.
La sua natura fine, delicata e gracile lo portano ad allontanarsi dalla vita sociale, ritirando in un proprio habitat dove riesce meglio a nutrire il proprio psichismo.
Al Temperamento Nervoso corrispondono le funzioni secretive del corpo che, rilasciate in ritardo esaltandole funzioni nervose: la caratteristica della tipologia nervosa è l’alto valore di adrenalina nel sangue causata da fattori emozionali o nervosi.
L’eccesso adrenalinico può produrre anche lievi lesioni cerebrali e maggiormente interessati a tali sollecitazioni sono le articolazioni, il fegato, i reni.
Questi organi reagiscono con spasmi e dolori, per lo più di origine nervosa e non organica, e di riflesso concorrono all’eccessiva produzione di colesterolo.
Tutto l’organismo risente di questo squilibrio, anche l’apparato digerente, quello circolatorio e quello muscolare: la digestione è lenta, i muscoli sono poco sviluppati e la scarsa ossigenazione riduce la vitalità.
Il depauperamento della struttura muscolare, dell’apparato digerente e di quello circolatorio, compresa un’accentuata scarsità di globuli bianchi e rossi, predispone il soggetto Nervoso/Terra
verso vari disturbi metabolici con veloci dimagrimenti e altrettanto veloci aumenti ponderali; l’insorgere di stipsi, calcificazioni, calcolosi, arteriosclerosi; spasmi e dolori di origine nervosa e non organica.
La scarsità dei liquidi organici si riconosce dalla pelle, spesso precocemente rugosa, dal corpo spesso magro e asciutto e dallo sguardo freddo e a volte assente.
La pelle e i capelli possono essere untuosi dando sensazione di consistenza e spessore oppure secchi con pelle precocemente invecchiata e capelli radi e sottili.
Visto che tutto l’organismo del soggetto Terra tende al risparmio energetico, questo solitamente gli assicura una lunga vita anche se non priva di malattie croniche e malesseri vari.
Psicologicamente il Temperamento Nervoso porta al pessimismo, all’introversione, alla vendicatività: il soggetto nervoso preferisce concentrarsi sui problemi che interessano la sfera dei suoi interessi affettivi, tendendo all’analisi degli altrui difetti, nella difesa delle proprie idee.
La capacità intellettuale e la concentrazione sono forti come pure notevole è la resistenza psichica e il controllo delle emozioni, tanto che con l’andare del tempo, tale controllo può provocare ipertensione e arteriosclerosi.
Il primo Segno Zodiacale appartenente all’Elemento Terra è il Toro, governato dal pianeta Venere espressione di eleganza e bellezza.
Ma il soggetto che nel Tema Natale presenta molti pianeti nel segno può anche avere una figura robusta, pesante, dal collo corto e i lineamenti squadrati proprio a rappresentare la pesantezza dell’Elemento Terra.
A questo segno si associano: la mascella inferiore comprese le labbra, le guance, il cavo orale e la muscolatura; la nuca, il collo e le vertebre cervicali; la parte superiore della trachea, la faringe, la
laringe, le tonsille, le ghiandole salivari; l’orecchio medio; il globo oculare, la sclera, la cornea e le ghiandole lacrimali; la tiroide e le paratiroidi; il timo, l’adenoipofisi, la ghiandola pineale e le ovaie.
Quando predomina favorisce l’instaurarsi di patologie ovariche e vaginali; oculari secondarie; iperplasie e tumori; malattie di origine metabolica, malattie della gola, sordità, sterilità femminile, insonnia, bulimia e anoressia.
Alla dominante planetaria nel segno della Vergine, retto dal pianeta Mercurio, appartengono individui poco appariscenti, dalle forme poco pronunciate ma proporzionate; la cute è poco irrorata, i lineamenti sono delicati, la fronte è alta e liscia e con la maturità c’è tendenza alla stempiatura laterale.
La Vergine regola la parte inferiore dell’addome con l’intestino medio, la valvola ileocecale, l’appendice, il fegato, il pancreas endocrino; il sistema simpatico e il nervo vago; le mani.
L’individuo molto dominato dal segno è predisposto verso tutte quelle patologie derivanti da un cattivo assorbimento dei nutrienti come: avvelenamenti, intossicazioni alimentari, malassorbimento, celiachia, diverticolosi, parassitosi intestinale; infezioni batteriche e fungine; appendicite, peritonite, diabete e patologie a carico del fegato e pancreas; disturbi nervosi e spesso ipocondria con tendenza al fanatismo per l’igiene e i regimi alimentari controllati.
L’ultimo Segno Zodiacale appartenente all’Elemento Terra è il Capricorno, governato dal pianeta Saturno, che spesso conferisce agli individui con molti pianeti nel segno, un’esagerata magrezza con torace stretto e ossa che sporgono da sotto la pelle, con un atteggiamento posturale diritto e un po’ rigido.
La testa è piuttosto spigolosa e quasi mai aggraziata; la faccia è un po’ asimmetrica con il naso spesso a punta; sulla fronte non molto alta l’attaccatura dei capelli è diritta e sul volto, precocemente rugoso, l’espressione è quasi sempre seria e melanconica.
Il Capricorno governa lo scheletro, le ginocchia e il tessuto osseo; tutto l’apparato tegumentario con cute, peli, unghie, denti, mammelle; il cristallino dell’occhio; la cistifellea, il dotto cistico e la bile; le il midollo rosso osseo e le piastrine.
Al segno si associano tutte le patologie dei denti, le anemie, la demineralizzazione e la fragilità ossea, le fratture dei menischi; gotta e reumatismi al ginocchio, le patologie alle mammelle, la menopausa precoce, la sterilità; le affezioni cutanee specie in giovinezza.
Quando nel Tema Natale più di tre pianeti personali si trovano posizionati in segni di Terra si tende verso un eccesso di accumulo, di conservazione e di concentrazione con il rischio di creare depositi e aggregazioni dannosi per l’organismo.
LA COSTITUZIONE SULFURICA MURIATICA E L’ELEMENTO ARIA
Questa Costituzione si origina dallo sviluppo cellulare equilibrato di tutti e tre i foglietti embrionali realizzando il biotipo ideale sia come espressione morfologica, che funzionale, che intellettiva che psichica.
Il soggetto Sulfurico Muriatico è un longilineo, dalla corporatura regolare, dal tono muscolare stenico e dalla pelle colorita perché ben irrorata.
La testa presenta uno sviluppo armonico sia del settore digestivo, che di quello respiratorio che di quello cerebrale; la fronte, regolare, è tendenzialmente alta, con i capelli impiantati molto all’indietro e predisposti alla calvizie precoce.
Nella bocca i denti sono grandi, regolarmente distanti tra loro, spesso ricoperti da tartaro.
Il collo è regolare così come il torace è armonico nei suoi parametri di lunghezza, spessore e lunghezza, e non vi è predominanza addominale.
La muscolatura si sviluppa in lunghezza con una buona elasticità e lo scheletro è ricco di calcio.
E’ la Costituzione che più a lungo mantiene la sua forma e la sua vitalità perché non eccede negli sforzi pur possedendo grande resistenza fisica; resistenza che permette di raggiungere facilmente la guarigione e l’immunità nel caso di malattie acute.
L’equilibro neurovegetativo con leggera prevalenza simpaticotonica rende il Sulfurico Muriatico un grande mangiatore che però si adatta bene anche a periodi di privazioni alimentari.
Resiste bene alle infezioni batteriche mentre è predisposto a disfunzioni di origine epatica di natura funzionale e ai crampi e tic a causa di una certa debolezza dei muscoli estensori.
Il Sulfurico Muriatico sedentario può soffrire d’insufficienza epatica che a lungo andare crea un depauperamento dei depositi di vit.A, situazione che a livello cutaneo si traduce in cute squamosa, ipersensibilità di alcune mucose come quella della congiuntiva che si irrita e si arrossa.
Il Sulfurico Muriatico possiede un’intelligenza aperta, intuitiva, originale.
E’ un ottimista, positivo, conciliatore che perdona facilmente; un autoritario controllato che domina in società non con prepotenza – come il Sulfurico - ma con l’equilibrio della saggezza.
Alla Costituzione Omeopatica Sulfurica Muriatica corrisponde l’Elemento Astrologico Aria.
L’Elemento Aria rappresenta l’energia mentale obiettiva e razionale, distaccata dall’emotività e materialità, scevra da compassione, proiettata verso la progettazione e la realizzazione ideologica.
Così come l’aria si espande e si adatta, la persona dominata dall’Elemento Aria predilige gli scambi e i contatti con l’ambiente al quale facilmente si adatta: è un euforico gaudente, dal carattere giovanile.
Collegato all’Aria troviamo il Temperamento Sanguigno che predispone a una ricchezza degli elementi circolanti nel sangue - ossigeno, anidride carbonica, plasma, globuli, ormoni, anticorpi – con prevalenza dell’apparato respiratorio e della funzione emopoietica rispetto ad altre funzioni.
Il soggetto Sanguigno, dalla morfologia dilatata e tonica, ha la pelle colorita, calda e un po’ umida; il torace è ampio; l’iperossigenazione porta a una ricchezza emoglobinica che gli permette un forte appetito e una buona digestione.
Quando esagera può ammalarsi di uricemia, gotta, malattie da iperalimentazione, così come un regime alimentare sbagliato può esporlo verso l’obesità e problemi a livello cutaneo originati da accumulo di scorie.
Parti delicate sono i polmoni, i reni, le gambe e le vene e lo espongono verso le malattie respiratorie, renali e del ricambio con turbamenti e lesioni.
Psicologicamente il Temperamento Sanguigno inclina all’ottimismo, concede carica vitale ma non la resistenza fisica; il Sanguigno è un espansivo, conciliante, amante degli svaghi, egoista nel soddisfacimento dei piaceri immediati ma senza cattiveria, con un’intelligenza viva ma superficiale perché, fondamentalmente, il Sanguigno è un pigro.
Il primo Segno Zodiacale appartenente all’Elemento Aria è quello dei Gemelli: chi presenta molti pianeti personali in questo segno, governato dal pianeta Mercurio, solitamente possiede una figura slanciata, dalla muscolatura poco sviluppata, raramente obeso; il collo è lungo e sottile, la sua testa è allungata e stretta così come stretta è la fronte, non molto alta, spesso sfuggente.
Il naso è lungo e slanciato, mai robusto.
Gli occhi grandi e vivaci, sempre in movimento, insieme alla mimica facciale, contribuiscono a esprimere bene i rapidi mutamenti d’umore e l’inquietudine interiore.
La pelle tende al pallido/giallastro soprattutto quando non riesce ad eliminare le tossine.
Gli arti lunghi e non molto muscolosi gli conferiscono un’andatura dinoccolata e un atteggiamento sciolto che spesso arriva a essere trasandato.
Anatomicamente, al segno dei Gemelli si collegano le scapole, la gabbia toracica, le ascelle, le spalle, le braccia e gli avambracci, i polsi, le mani, i tendini, le articolazioni, il diaframma, la trachea, i bronchi, i polmoni, il padiglione auricolare, la parte cartilaginea delle costole e, per la donna, le tube.
Predispone verso tutte le patologie riguardanti l’apparato respiratorio – malattie bronchiale e polmonari, pleuriti -, le allergie inalanti stagionali; le malattie nervose - nevrosi da stress, tic, balbuzie -, tendiniti e traumi articolari.
Il segno della Bilancia, governato da Venere, conferisce una costituzione più proporzionata ed equilibrata: i lineamenti sono regolari, il naso è diritto, il torace è ampio; gli uomini hanno le spalle larghe, le donne hanno largo il bacino.
La pelle, molto sensibile e delicata, presenta pori larghi e, frequentemente, con la maturità si formano borse sott’oculari.
La Bilancia governa la zona dorsale e dorsolombare; i reni e surreni; il fegato.
Le patologie del segno sono quelle provocate dall’ambiente – inquinamento e difficoltà d’ambientazione -; gli squilibri minerali; le patologie renali e surrenaliche; gli squilibri ormonali.
L’ultimo Segno Zodiacale d’Aria è l’Acquario, dominato dal pianeta Urano, che conferisce statura alta, forma del corpo e del cranio rotondeggianti o ovali, con occhi grandi dallo sguardo dolce e vivace e la carnagione per lo più chiara e trasparente che, al viso, tende facilmente al rossore diffuso.
A livello anatomico, a questo segno si associano le gambe, le caviglie con i legamenti, la tibia e il malleolo; il midollo spinale e le cellule del sistema nervoso – neuroni, assoni, dendriti e mielina – e tutto l’insieme del sistema nervoso.
Le patologie legate al segno sono quelle inerenti al sistema circolatorio e presso rio, gli aneurismi, i coaguli sanguigni, l’aterosclerosi; tutte le patologie del midollo spinale e quelle delle caviglie – distorsioni, fratture, infiammazioni.
Quando nel Tema Natale più di tre pianeti personali si trovano nei segni appartenenti all’Elemento Aria vi è predisposizione alle patologie degli organi emuntori - fegato, reni, polmoni e sistema nervoso – e alla dispersione energetica.
Dobbiamo a Marcel Martiny (1910) la teoria biotipologica embriogenetica che fa risalire il processo biologico costituzionale individuale alle prime tre settimane di gestazione, quando si sviluppa il disco germinativo trilaminare costituito da tre foglietti: l’ectoderma posizionato nella parte dorsale, l’endoderma nella parte ventrale, mentre nella parte intermedia, da un abbozzo di cordomesodermico si origina il mesoderma e la notocorda. A un’iperfunzionalità di uno di questi foglietti corrisponde una deficienza funzionale degli organi derivanti dagli altri foglietti.
Si delineano così quattro tipologie diverse a seconda del foglietto che prevale sugli altri due: il biotipo endoblastico, il mesoblastico, l’ectoblastico e una quarta tipologia, la cordoblastica in cui c’è uno sviluppo equilibrato dei tre foglietti.
Dal latino “maschera degli attori”.
Marchiati con segni.
Samuel Hahneman nacque in Sassonia nel 1755 e subito dopo essersi laureato in medicina, nel 1799 cominciò a esercitare la sua professione. Però, dopo alcuni anni, sfiduciato dalle pratiche mediche all’epoca in uso - spesso troppo cruente, totalmente inefficaci, con l’utilizzo di medicinali a volte più deleteri che curativi - smise la sua professione per dedicarsi alla traduzione di vecchi testi di medicina. Gli capitò così tra le mani la Materia Medica di un medico scozzese che sosteneva l'efficacia della corteccia di china nel corroborare lo stomaco, quando invece Hahneman - che in gioventù contrasse la malaria e fu curato con la corteccia di china – ricordava bene la violenta gastrite dovuta proprio al farmaco a base di china. All’età di 35 anni Hahneman ricominciò a credere con nuove speranze nella medicina: sperimentò su se stesso gli effetti della corteccia di china assunta in quantità ponderale constatando la veridicità di quanto aveva tradotto. Ricordando la legge della similitudine di Ippocrate – “I simili si guariscono con i simili” -, provò a diminuire la dose del farmaco, verificando che dosi piccolissime di china erano in grado di far scomparire i sintomi che la stessa china aveva provocato. Fu così che Hahneman iniziò quel tipo di sperimentazione esclusivamente condotta sull’uomo, che condusse alla formulazione della dottrina omeopatica così come è arrivata fino a noi. L’omeopatia non è una terapia che usa una quantità minima medicinale, ma è una terapia senza medicinali materiali.
L’omeopatia teorizza che i tre foglietti embrionali (endoblasta, mesoblasta ed ectoblasta) durante il loro sviluppo cellulare intrauterino, possano essere influenzati, da quattro diversi tipi di intossicazioni ereditarie, definite diatesi. Si tratta quindi di un passaggio di tossine dai genitori al figlio senza che ci siano delle vere e proprie contaminazioni batteriche o virali.
Nel 1828 nel suo “Malattie Croniche”, Hahnemann descrisse per la prima volta la sua teoria diatesica denominando Psora, Sicosi, Tubercolinismo e Luesinismo i quattro miasmi cronici, ognuno derivante da una malattia specifica tramandataci dagli avi nel corso delle generazioni.
In ordine cronologico
1866, Grauvogl descrive tre costituzioni biochimiche: idrogenoide, ossigenoide, carbonitrogena;
1910, Antoine Nebel influenzato dagli studi del Grauvogl e da quelli di Schussler, classifica tre costituzioni
minerali di base rispetto ai sali di calcio presenti nello scheletro: carbocalcica, fosfocalcica e
fluorocalcica;
1928, Léon Vannier arriva a tre costituzioni semplificando quelle di Nebel: carbonica, fosforica e fluorica;
1947/1951, Henry Bernard inserisce la costituzione sulfurica ma stacca il fluorismo come elemento
costituzionale avvicinandolo al fosforico;
1960, Roland Zissu inserisce e descrive per ognuna delle costituzioni di Bernard lo stadio stenico e quello
astenico, indicando la costituzione fluorica come una costituzione secondaria;
1992, Antonio Santini classifica tutto il materiale costituzionale rapportandolo alle diatesi hahnemanniane.; 1997, Luigi Torinese sostituisce alla definizione di diatesi quella di modello reattivo.
Platone, Timeo, 82, A - da “Tutti gli scritti” a cura di G. Reale, Ed. Rusconi, 1991
Questa Costituzione viene anche definita come: digestiva, brevilineo – astenia, atonico – plastica, idrogenoide – carbonitrogena, endoblastica, psorico – psicotica.
Il genotipo Carbonico prende il nome dal suo farmaco omeopatico di base: la Calcarea Carbonica (Carbonato di Calcio) che si ricava dal guscio sminuzzato e polverizzato delle ostriche. Altri suoi rimedi sono: Magnesia Carbonica, Kali Carbonicum, Ammonium Carbonicum, Barata carbonica, Carbo Animalis, Carbo Vegetabilis, Graphites, Sepia.
Questa Costituzione viene anche definita come: respiratorio – muscolare – genitale, brevilineo – stenica; tonico – plastica, sulfo – carbonica, sulphurica grassa, mesoblastica, psorico – luetica.
Il genotipo Sulfurico prende il nome dal suo farmaco omeopatico di base: Sulphur (Zolfo). Altri suoi rimedi sono: Calcarea Sulphurica, Magnesia Sulphurica, Kali Sulphuricum, Hepar Sulphur, Natrum Sulphuricum.
Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte.
Questa Costituzione viene anche definita come: cerebrale, atonico – aplastica, longilineo – astenia, ossigenoide, tubercolinica, ectoblastica.
Il genotipo Fosforico prende il nome dal suo farmaco omeopatico di base: la Calcarea Phosphorica (Fosfato Tricalcico). Altri suoi rimedi sono: Kali Phosphoricum, Magnesia Phosphorica, Camomilla, Pulsatilla, Tubercolinum.
L’adrenalina – anche detta “ormone dell’emotività” è secreta, insieme alla noradrenalina, dalle ghiandole surrenali stimolate dagli ormoni ipofisari. Il suo compito è di riequilibrare lo sforzo continuo che il corpo esercita per adattarsi alle varie situazioni come: stanchezza, aggressioni fisiche e verbali, superlavoro, stress emozionali o sentimentali, infezioni o malattie di vario genere.
Questa Costituzione viene anche definita come: armonica, longilineo – stenica, tonico – aplastica, sulfurica magra, sulfurica magra, sulfo – fosforica, cordoblastica, psoro – tubercolinica.
Il genotipo Sulfurico Muriatico prende il nome dai suoi farmaci omeopatici di base: Sulphur Iodatum (Ioduro di Zolfo) e Natrum Muriaticum (Cloruro di Sodio). Altri suoi rimedi sono: Muriaticum Acidum, Kali Muriaticum, Magnesia Muriatica, Ammonium Muriaticum, Tubercolinum.
L’emoglobina, componente fondamentale dei globuli rossi, è una molecola contenente ferro, capace di raccogliere quattro molecole di ossigeno dai polmoni e rilasciarle ai tessuti in cambio di altrettante molecole di biossido di carbonio, che saranno successivamente espulse dai polmoni, attraverso la respirazione.
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