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Nella terminologia sportiva, è comunemente detto girone all'italiana un raggruppamento di giocatori o squadre fatto in modo che ogni giocatore o squadra del gruppo possa incontrare tutte le altre. Il termine internazionale che viene usato per quello che in Italia è detto "girone all'italiana" è round robin.
Tale formula è universalmente adottata in sport di squadra come il calcio, la pallacanestro e la pallavolo[1] anche se, in alcuni casi, dopo il completamento del girone, il campionato può essere seguito da dei play-off tra le squadre meglio classificate per l'assegnazione del titolo
In Champions League i gironi seguono gli iniziali turni preliminari e furono introdotti modificando la classica formula della Coppa Campioni nella stagione 1991/92.
In Coppa UEFA invece i gironi all'italiana sono stati introdotti nella stagione 2004/05.
Il Mondiale del 1950 si risolse con la formula del girone all'italiana con 4 squadre, anche se tutti per convenzione considerano Brasile - Uruguay la finale del torneo, poiché decisiva per l'assegnazione del primo posto. Quella del 1950 fu l'unica occasione in cui un mondiale di calcio sia terminato con un girone.
Per valutare la posizione in classifica in un girone all'italiana, solitamente si tiene conto dei seguenti parametri in ordine di importanza:
Naturalmente si tiene conto della prima regola e, in caso di ulteriore parità, si applica la seconda regola e così via.
[1] Anche nel tennis, sport a eliminazione diretta per eccellenza, sono presenti i gironi all'italiana nella Tennis Masters Cup.
Con il termine media inglese si intende un particolare tipo di coefficiente che determina la classifica di una squadra di calcio nell'ambito di un torneo.
Di media inglese si cominciò a parlare verso la metà del 1930, quando, su iniziativa di un quotidiano sportivo e della Federazione inglese, nacque la necessità di stabilire la media ideale che avrebbe dovuto tenere una squadra di calcio per poter vincere il campionato. Da qui l'attributo inglese. L’Italia si adeguò subito a questa scelta, anche se, a causa della situazione politico-bellica dell'epoca, il parametro prese il nome di media scudetto.
Si ottiene partendo dal presupposto che per un piazzamento ad alti livelli in un campionato di calcio, le partite in casa si debbano vincere mentre in trasferta si abbia il compito di perseguire almeno un pareggio; da qui la semplificazione su base statistica che una vittoria in casa ed un pareggio in trasferta sarebbero la condizione ideale per poter condurre ai vertici un campionato.
In virtù di ciò, si è convenuto di assegnare:
• +1 per la vittoria
Con l'introduzione della classifica che premia con tre punti (anziché due) la squadra vincente, si giunti ad assegnare:
• +2 per la vittoria
La media inglese è un indicatore utile per valutare il comportamento effettivo di una squadra fra gare in casa ed in trasferta, assumendo che fra due squadre a pari punti (ad esempio), sia potenzialmente meglio piazzata quella che ha giocato più partite in trasferta. Così, ad esempio, fra le ipotetiche squadre che in classifica hanno totalizzato tre punti dopo una giornata, secondo la media inglese sarebbero in testa quelle vittoriose in trasferta (+2) piuttosto che quelle vittoriose fra le mura amiche (0).
A parità di gare disputate in casa e in trasferta, la classifica stilata con la media inglese coincide (se non nel valore dei punti) con quella reale.
A campionato concluso, infatti, la media inglese rispecchierà la classifica calcolata con i punti tradizionali: la media inglese è incentrata su una media di due punti a partita[1] : alla fine di un campionato come quello attuale di → Serie A (a venti squadre, con diciannove partite in casa e diciannove in trasferta), la quota "0" alla media inglese corrisponderà alla quota 76 punti, così come un "+5" equivarrà a un 81 o un "-10" a un 66.
Può essere però utile nel corso della stagione nel valutare la classifica in base al diverso numero di partite disputate (e da disputare) in casa e fuori.
[1] Infatti, come si intende necessario perseguire un cammino fatto da vittorie in casa (0) e pareggi in trasferta (0), si può intendere egualmente efficace un cammino fatto di pareggi in casa (-2) e vittorie in trasferta (+2).
Fonte: http://www.wikilibri.it/calcio1.pdf
Sito web da visitare: http://www.wikilibri.it/
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