Tabella colori RGB

Tabella colori RGB

 

 

 

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Tabella colori RGB

IL COLORE NON E’ UN’OPINIONE
Percezione e ricezione cromatica nel contemporaneo
di Manlio Brusatin

Che cosa sia il colore non può avere un’ultima risposta: sappiamo però che cosa può succedere se ci capita improvvisamente (per un leggero colpo alla nuca) di non vedere più i colori. Alcuni neuroscienziati come Oliver Sacks hanno spiegato tutto questo, mettendo sotto osservazione un pittore improvvisamente cieco ai colori che ha potuto continuate a vivere con la memoria dei colori che non vedeva più, e un piccolo popolo di un atollo della Polinesia, decimato da uno tsunami, che dopo qualche secolo aveva selezionato la popolazione in una metà che vedeva a colori e si dedicava all’agricoltura e l’altra metà che non li vedeva e si occupava della pesca (notturna). Fotografiamo il primo caso (suggerendo per il secondo di O. Sacks la lettura dell’Isola dei senza colore).
Per un tamponamento d’auto un pittore americano dà un colpo leggerissimo con la fronte contro il lunotto della sua macchina. Nessun danno – apparentemente – appena qualche spiegazione, educate scuse e scambio del biglietto da visita del conducente dietro di lui. Ma la sera stessa e la mattina successiva sempre di più, il tale pittore R., si accorge, e non sa come, di non vedere più i colori. Tutto il mondo che lo circonda è diventato improvvisamente privo di ogni stimolo cromatico. Un mondo improvvisamente e completamente grigio, è la prima sensazione. Un universo terribilmente sporco, la seconda sensazione. Qualcosa di inconcepibile per un pittore. Anche il grigio è un colore ma questo spegnimento monocromo è la fine del mondo, un’immagine che non si può vivere. Un tipo di morte visiva.
L’esperienza rientra fra quelle cose che non sono esattamente trasmissibili né comunicabili, quasi una morte che si vive rispetto a uno dei misteri degli umani, cioè il modo di vedere a colori.
Possiamo solo cercare di capire come ci si può sentire stando al suo posto. Il pittore R. si muove in una specie di nebbia che sale e scende, indipendentemente da suoi movimenti in una stanza o all’ esterno, alzando ogni tanto un piede per paura di pestare qualcosa di putrido.
L’aspetto esteriore delle cose e delle persone, anche più familiari, è del tutto cambiato per diventare muto e ostile. Qualsiasi cosa o qualsiasi azione diventava sbagliata e innaturale ma più che altro come macchiata e impura. Non riusciva, per esempio a sopportare le sbiancate fisionomie degli altri e in particolare i tratti della sua faccia quando si avvicinava allo specchio, come un’ uomo di fumo in una finestra vuota. Il color carne nelle sue possibili sfumature gli appariva come una biancheria imbrattata e macerata da uno sporco disumano. La televisione (a colori) diventava una mostruosità insopportabile, non paragonabile al confortevole bianco e nero dei vecchi film.
Il cibo più gustoso appariva come un’orribile spazzatura. Dopo un digiuno prolungato che lo portò quasi alla consunzione, il pittore R. si arrese a mangiare ad occhi chiusi, affidandosi al ricordo dell’odore e del sapore, perché il piacere e la vista di un buon piatto erano perduti per sempre. Tutto questo solo per la mancata visione dei colori? Probabilmente sì.
Egli, per un fatto traumatico del tutto casuale, aveva perduto la sensazione del colore pur rimanendogli la coscienza, quasi ossessiva, del colore perduto, il quale come ogni cosa perduta diventava sempre più il senso assoluto della visione. Non soltanto una qualità ma la verità della visione stessa.
Da non molto pensiamo di sapere – ma lo sappiamo veramente ? – dal più noto neuroscienziato come dall’ultimo tintore del Benin che: “Il colore è nella nostra testa”. Il presidio della vista, e di quella fin troppo umana dei colori, è fatto di alcuni insostituibili passaggi: dai puri stimoli ottici si passa ai livelli superiori della mente. Perciò ora si può dire: il colore non è (solo) una qualità della luce ma una sensazione percepita dai nostri occhi e recepita dal nostro cervello.
C’è un primo livello che traduce quello che chiamiamo astrattamente lunghezze d’onda in stimoli cromatici selezionati da recettori specializzati (comunemente R G B, rosso, verde e blu) per arrivare attraverso sottili filamenti neurali a un piccolo nucleo di materia cerebrale che sta nella zona occipitale, uno a destra e l’altro a sinistra, il quale recepisce ed elabora quella sensazione che noi chiamiamo COLORE. Se questo piccolo nucleo di cervello s’inceppa noi perdiamo improvvisamente la vista del colore come era capitato al nostro pittore. Lì vicino c’è un altro piccolo centro che elabora la sensazione del movimento che può autonomamente incepparsi e produrre la perdita istantanea della sensazione del movimento. Questa menomazione produce l’assoluta mancanza di valutazione del movimento, come il filosofo presocratico per cui la freccia non si moveva dall’arco perché era la somma di varie stasi. Non percependo più il movimento degli oggetti che ci stanno intorno, abbiamo il terrore e la sensazione che ci vengano addosso, per cui rimaniamo assolutamente immobili. Achinetopsia è chiamata questa situazione di mancata percezione del movimento come Acromatopsia è invece quella di non vedere più i colori. Tra colore, movimento e forma le relazioni ci sono e sono proprio quelle rivelateci dai pittori astratti (da Kandinskij a Lucio Fontana): primo-Colore, secondo-Movimento e terzo-Forma.
Uccelli e serpenti godono da tempo di una vista quadricromatica compresi gli ultravioletti, e anche l’uomo era così, salvo poi, per questioni forse legate a un meteorite gigante che ha oscurato il pianeta, ha abbandonato la visione di due colori e poi con il tempo rispuntò la percezione di un terzo colore. Per questo anche oggi l’essere umano ha una visione grosso modo tricromatica come il monitor del computer più diffuso. R(Rosso) G(Verde) B (Blu) a cui ora la tecnologia più sofisticata propone un quarto colore, il Giallo (Y ).
L’attenzione e la disposizione umana per i colori sembrano stare però in perfetta sintonia con l’evoluzione e l’intelligenza dell’uomo. 77 mila anni fa, a Blombos Cave in Sud Africa, l’uomo primitivo riesce a fabbricare e a farsi una scorta enorme di barrette colorate. Si tratta di gessetti rettangolari di ocra rossa e gialla decorati con disegni geometrici come fossero oggetti molto preziosi per la pitturazione corporea. Questo atteggiamento “estetico” verso il mondo diventa una forma funzionale alla sua capacità di sopravvivere nella corsa evolutiva, facendo crescere al contempo la sua corteccia cerebrale. Attraverso la percezione dei colori e il loro uso.
Anche Goethe nelle sue importanti riflessioni sui colori, pensava che i colori pur essendo un oggetto oscuro delle nostre percezioni, fantasie e fantasmi, fossero autentiche manifestazioni della natura, e quindi entità fisiche, chimiche, fisiologiche (o psicologiche) insieme. Una natura a colori molto vicina a quella seconda natura che gli artisti sono chiamati a fare, riuscendo a produrre quell’ordine così stupefacente e contradditorio dei colori che sono sia un’astrazione sia una ri-produzione realistica della vita, in quanto visione e rappresentazione.
“Pensate veramente che i colori non esistano?” – diceva Goethe un po’ preoccupato al giovane laureato che lo interrogava con le certezze di una nuova Theoria colorum physiologica (1830). E Arthur Schopenhauer rispondeva al maestro fin troppo a tono: “No, sareste voi a non esistere se non vedeste i colori”.
E’ da questo momento, credo, che i colori abbiano cominciato a rappresentare psicologicamente quella miracolosa e sottile qualità che ogni oggetto trasmette e che ogni soggetto dovrebbe saper percepire attraverso luce e ombra. Questi saranno successivamente indicati da von Helmholtz (e anche ora): colori additivi (Rosso, Verde e Blu) che sommati fra di loro danno la sensazione del bianco, il bianco della luce solare e colori sottrattivi (Ciano, Magenta, Giallo e Nero) che sono appunto i colori materiali della tintura, della pittura e della stampa. Qui sta anche la sorpresa o la delusione, nella moderna era elettronica, di apprezzare sopra il monitor i colori (appunto additivi) che trasferiti con la stampante in un foglio di carta diventano tutt’altra cosa (appunto sottrattivi).
Non sembri strano, ma per una serie di motivazioni inespresse, nella società grigia del cemento e dell’asfalto, il soggetto moderno non rinuncerebbe alla vista del colore per nessuna cosa al mondo. Ora l’importanza del colore è esplosa nella modernità anche grazie alla diffusione dello schermo e della stampante. Tutti quanti abbiamo cominciano a capire che nel monitor i colori sono percepiti secondo le leggi di Newton (1666): sono sette ma più semplicemente tre (Rosso, Verde e Blu) mentre cercando di riprodurli con la stampante, per avere un risultato anche discretamente simile, è necessario avere gli inchiostri Ciano (blu-chiaro), Magenta (porpora) e Giallo (acido), più il nero per togliere l’aspetto evanescente e immateriale della stampa. C’è ancora il bianco della carta che è anch’esso un colore. Perciò i colori-base che più ci seducono nella schermata dei pixel sono solo tre (RGB) ma quelli della stampa sono quattro + uno (CMYK+W, dove il K è nero il W e bianco). Questi ultimi sono stati chiamati ― come si è detto ― colori sottrattivi perché essendo materici sottraggono la luce e invece additivi quelli visibili, che sommati restituiscono il “bianco” della luce ma sono solo imperfettamente trasferibili sic et simpliciter in quelli sottrattivi. All’epoca della fotografia digitale ci sono ancora, e motivatamente, fotografi esperti del bianco e nero che rifiutano il colore del web e lo vedono come una falsificazione e una ragione della decadenza dell’arte fotografica. Essi vedono il colore ma con i mezzi con cui l’hanno praticato, non lo considerano con l’effetto estetico paragonabile al bianco e nero, che ormai possiede il loro occhio, come il nostro occhio interdetto riesce appena a immaginare un tempio greco a colori, così com’era in realtà.
La realtà cromatica non è solo il risultato dello sperimentalismo troppo ottimista di Newton che aveva teorizzato “sette colori, come sette suoni, come i sette giorni della settimana”, ma l’attenzione visiva ― già quasi una teoria ― di un osservatore tanto scienziato quanto artista. Leonardo da Vinci nel suo piccolo codice De ombra e lume (1490) pensava ai colori come figli dell’ombra, immersi in una liquida e azzurra lontananza come l’aria, e ha cercato di riprodurli. Scopriamo solo da ora che la Gioconda, tavoletta dipinta forse tra le ultime cose di Leonardo, è stata fatta senza pennello. In uno spessore di un decimo di millimetro ci sono almeno tre strati di piccoli punti cromatici fatti in punta di penna. Si tratta molto di più che un’altissima definizione, come di un triplo retino di pixel. Il troppo noto “sfumato leonardesco” è in realtà un effetto cromatico come l’aria, tanto trasparente quanto opaca, che attraverso i colori crea la “prospettiva della lontananza”.
Ora dovendo recepire il colore degli oggetti immersi in uno spazio non dovremmo più scegliere dalla mazzetta dai mille colori che ci fornisce la ditta produttrice, ma in luoghi e spazi diversi potremmo costruisci una nostra palette che faccia veramente parte di quell’ambiente. Come? Il colore ambientale specifico per ogni città o regione può essere rilevato con spettrofotometri ma anche con semplici macchine digitali. Fotografare e catalogare una serie di colori di un determinato luogo secondo gli elementi originari: Terra (gialli), Acqua (verdi), Fuoco (Rossi) e Aria (blu) può diventare un esercizio divertente ma un alfabeto necessario per poter suggerire gamme cromatiche che possano trasformare alla vista grandi edifici di ingombrante architettura, rendendoli immediatamente accettabili. Eviteremo quei risultati ridicoli che sempre più si vedono in giro come un pugno nell’occhio, perché il colore preso semplicemente dal quadratino del campione del produttore e applicato su un edificio di dieci piani è sempre un gran disastro per gli stessi abitanti e per i vicini. Siamo solo agli inizi ma spazi e oggetti vivono di colori orchestrati tra di loro rispetto ad un colore-luce diffuso, che dobbiamo in qualche modo poter catturare ed interpretare come le ali delle farfalle diurne e notturne.
Ora una moderna e attuale esaltazione del colore è avvenuta appunto attraverso l’effetto di riproducibilità delle tecniche digitali che hanno trovato soprattutto nel design e nel restauro un’amplissima sperimentazione. Il restauro propone la ricerca del colore perduto o del cosiddetto “antico splendore” con il risultato non esilarante di ri-proporre colori mai esistiti. Anche l’oggetto moderno di design, con il colore, è sempre più propenso a staccarsi dalla sua funzione per diventare un “soggetto” di seduzione e per incrementare qualcosa che sta tra la suggestione e la vendita. Come si sa le stagioni cromatiche dell’automobile ci sono e ci sono state, dal nero fordista al technicolor degli anni cinquanta e dal postmodernismo fino ad un’esaltazione della darkness dei primi anni del millennio per ritornare ora, nel secondo decennio, ad una nuova e vorace volontà di colore che parte dal bianco-latte.
Il design degli oggetti, gestiti sul piano emozionale con sensibilità prevalentemente artistica, è stato quello di Ettore Sottsass, Mendini, Branzi e Gaetano Pesce, perché si sono contrapposti, in quanto mission del designer, ad una diffusa cromoclastia da parte degli architetti che prediligono forme immateriali, pure e immacolate o brillantezze ghiacciate. Ancora di più, negli interni di cucine e camere è prevalso un tale asetticismo della linea da mettere in discussione se non annullare i normali ritmi vitali del cibo e del sonno che diventano pause e non funzioni vitali ― cucine per digiunare, camere per vegliare, soggiorni da non frequentare... Questo proibizionismo cromatico, che ha come sfondo l’apparire fantasmatico delle macro-architetture celebrative e immorali, sta fortunatamente per esaurirsi davanti a un colore non esplosivo ma biologico, che avvolga soggetto e ambiente, dal cibo all’ abito, al design della luce e dell’ombra. Perché il colore è una libertà partecipata e orchestrata, pur essendo un’apparizione e seduzione che presto “può venire fuori dagli occhi”.
Suggerimento per designer&architetti: il colore è l’ultimo che si dà ma il primo che si vede e che si sente. Necessario quindi pensarlo come un fatto totale, che si comprende meglio quando sta per scomparire dal mondo. Come l’aria e l’acqua che sono sempre stati colori.

Bibliografia dell’autore
Manlio Brusatin, Storia dei colori, Einaudi, Torino 1983 e 1999.
Voce Couleurs. Histoire de l’art, in Encyclopaedia Universalis, Parigi 1989, pp. 682-88.
Voce Colori e teoria, in Garzantina Arte, Garzanti, Milano 2002, pp. 259-263.
Id., Lezioni sui colori, Cafoscarina, Venezia 2005.
Id., Colore senza nome, Marsilio, Venezia 2006.
Id., Arte come design. Storia di due storie, Einaudi,Torino, 2007, cap. La linea del colore.

 

Fonte: http://www.cnatreviso.it/wp-content/uploads/downloads/2011/11/prolusione_brusatin.docx

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Tabella colori RGB

Colore Acquamarina   RGB 127 255 212
Colore Amaranto   RGB 229 43 80
Colore Ambra   RGB 255 191 0
Colore Ametista   RGB 153 102 204
Colore Arancione   RGB 255 165 0
Colore Arancione fiamma   RGB 255 153 0
Colore Ardesia   RGB 112 128 144
Colore Argento   RGB 192 192 192
Colore Asparago   RGB 123 160 91
Colore Avorio   RGB 255 255 240
Colore Azzurro   RGB 0 127 255
Colore Azzurro fiordaliso   RGB 171 205 239
Colore Azzurro Savoia   RGB 99 151 208
Colore Beige   RGB 245 245 220
Colore Beige-oliva chiaro   RGB 144 132 53
Colore Bianco   RGB 255 255 255
Colore Bianco antico   RGB 250 235 215
Colore Bianco di titanio   RGB 255 254 239
Colore Bianco di zinco   RGB 254 254 233
Colore Biscotto   RGB 255 228 196
Colore Bistro   RGB 61 43 31
Colore Blu   RGB 0 0 255
Colore Blu acciaio   RGB 70 130 180
Colore Blu alice   RGB 240 248 255
Colore Blu Bondi   RGB 0 149 182
Colore Blu Cadetto   RGB 95 158 160
Colore Blu ceruleo   RGB 42 82 190
Colore Blu di Persia   RGB 28 57 187
Colore Blu di Prussia   RGB 0 49 83
Colore Blu Dodger   RGB 30 144 255
Colore Blu elettrico   RGB 0 51 153
Colore Blu Klein   RGB 58 117 196
Colore Blu marino   RGB 0 0 128
Colore Blu notte   RGB 52 58 144
Colore Blu oltremare   RGB 18 10 143
Colore Blu reale   RGB 65 105 225
Colore Bordeaux   RGB 128 0 0
Colore Bronzo   RGB 205 127 50
Colore Bronzo antico   RGB 117 102 63
Colore Camoscio   RGB 240 220 130
Colore Carbone   RGB 5 4 2
Colore Carminio   RGB 150 0 24
Colore Carta da zucchero   RGB 224 255 255
Colore Castagno   RGB 205 92 92
Colore Castagno scuro   RGB 152 105 96
Colore Castano chiaro   RGB 221 173 175
Colore Catrame   RGB 210 180 140
Colore Catrame scuro   RGB 145 129 81
Colore Celadon   RGB 172 225 175
Colore Celeste   RGB 153 203 255
Colore Ceruleo   RGB 0 123 167
Colore Ceruleo scuro   RGB 8 69 126
Colore Chartreuse   RGB 127 255 0
Colore Ciano   RGB 0 255 255
Colore Ciliegia   RGB 222 49 99
Colore Cioccolato   RGB 210 105 30
Colore Cobalto   RGB 0 71 171
Colore Conchiglia   RGB 255 245 238
Colore Corallo   RGB 255 127 80
Colore Crema   RGB 255 253 208
Colore Cremisi   RGB 220 20 60
Colore Denim   RGB 21 96 189
Colore Denim chiaro   RGB 94 134 193
Colore Eliotropo   RGB 223 115 255
Colore Ecru   RGB 194 178 128
Colore Fiore di granturco   RGB 100 149 237
Colore Foglia di tè   RGB 0 128 128
Colore Fucsia   RGB 244 0 161
Colore Fucsia Bordesto Lillato   RGB 224 175 238
Colore Fulvo   RGB 235 181 95
Colore Gainsboro   RGB 220 220 220
Colore Giada   RGB 0 168 107
Colore Giallo   RGB 255 255 0
Colore Giallo Napoli   RGB 247 232 159
Colore Giallo pastello   RGB 255 255 102
Colore Giallo scuolabus   RGB 255 216 0
Colore Glicine   RGB 216 191 216
Colore Glicine   RGB 201 160 220
Colore Grano   RGB 245 222 179
Colore Granata   RGB 123 27 2
Colore Grigio   RGB 128 128 128
Colore Grigio 5%   RGB 247 247 247
Colore Grigio 10%   RGB 239 239 239
Colore Grigio 20%   RGB 210 210 210
Colore Grigio 30%   RGB 178 178 178
Colore Grigio 40%   RGB 147 147 147
Colore Grigio 50%   RGB 128 128 128
Colore Grigio 60%   RGB 95 95 95
Colore Grigio 70%   RGB 79 79 79
Colore Grigio 75%   RGB 64 64 64
Colore Grigio 80%   RGB 47 47 47
Colore Grigio asparago   RGB 70 89 69
Colore Grigio ardesia scuro   RGB 47 79 79
Colore Grigio ardesia chiaro   RGB 119 136 153
Colore Grigio cenere   RGB 228 229 224
Colore Grigio rosso chiaro   RGB 208 175 174
Colore Grigio tè verde   RGB 202 218 186
Colore Incarnato prugna   RGB 204 136 153
Colore Indaco   RGB 75 0 130
Colore Indaco elettrico   RGB 111 0 255
Colore Indaco scuro   RGB 49 0 98
Colore International Klein Blue   RGB 0 47 167
Colore Kaki   RGB 195 176 145
Colore Kaki chiaro   RGB 240 230 140
Colore Kaki scuro   RGB 189 183 107
Colore Lampone   RGB 227 11 92
Colore Lavanda   RGB 230 230 250
Colore Lavanda pallido   RGB 218 186 208
Colore Lavanda rosata   RGB 255 240 245
Colore Limone   RGB 253 233 16
Colore Limone crema   RGB 255 250 205
Colore Lilla   RGB 200 162 200
Colore Lime   RGB 204 255 0
Colore Lino   RGB 250 240 230
Colore Magenta   RGB 255 0 255
Colore Magenta chiaro   RGB 249 132 229
Colore Magnolia   RGB 248 244 255
Colore Malva   RGB 153 51 102
Colore Malva chiaro   RGB 153 102 102
Colore Mandarino   RGB 255 204 0
Colore Marrone   RGB 150 75 0
Colore Marrone chiaro   RGB 205 133 63
Colore Marrone pastello   RGB 152 118 84
Colore Marrone-rosso   RGB 153 51 0
Colore Marrone sabbia chiaro   RGB 218 189 171
Colore Marrone scuro   RGB 101 67 33
Colore Melanzana   RGB 153 0 102
Colore Mogano   RGB 192 64 0
Colore Nero   RGB 0 0 0
Colore Ocra   RGB 204 119 34
Colore Orchidea   RGB 218 112 214
Colore Oliva chiaro   RGB 137 132 55
Colore Oro   RGB 255 215 0
Colore Oro vecchio   RGB 207 181 59
Colore Oro vivo   RGB 218 165 32
Colore Oro vivo smorto   RGB 184 134 11
Colore Ottone antico   RGB 204 153 102
Colore Papaia   RGB 255 239 213
Colore Pervinca   RGB 204 204 255
Colore Pesca   RGB 255 229 180
Colore Pesca scuro   RGB 255 218 185
Colore Pesca-arancio   RGB 255 204 153
Colore Pesca-giallo   RGB 250 223 173
Colore Platino   RGB 229 228 226
Colore Porpora   RGB 178 0 0
Colore Prugna   RGB 102 0 102
Colore Rame   RGB 184 115 51
Colore Registration Black   RGB  ?  ?  ?
Colore Rosa   RGB 255 192 203
Colore Rosa arancio   RGB 255 153 102
Colore Rosa Mountbatten   RGB 153 122 141
Colore Rosa pallido   RGB 250 218 221
Colore Rosa pastello   RGB 255 209 220
Colore Rosso sangue   RGB 231 84 128
Colore Rosa scuro   RGB 231 84 128
Colore Rosa shocking   RGB 252 15 192
Colore Rosa medio   RGB 219 36 79
Colore Rosa vivo   RGB 255 0 127
Colore Rosso   RGB 255 0 0
Colore Rosso aragosta   RGB 204 85 0
Colore Rosso cardinale   RGB 196 30 58
Colore Rosso fragola   RGB 206 48 24
Colore Rosso mattone   RGB 178 34 34
Colore Rosso mattone chiaro   RGB 189 142 128
Colore Rosso rosa   RGB 255 96 136
Colore Rosso pompeiano   RGB 210 31 27
Colore Rosso Tiziano   RGB 186 98 98
Colore Rosso veneziano   RGB 200 8 21
Colore Rosso violetto chiaro   RGB 219 112 147
Colore Rosso violaceo   RGB 199 21 133
Colore Rosso fuoco   RGB 166 16 34
Colore Rosso pomodoro   RGB 255 99 71
Colore Rubino   RGB 65 0 18
Colore Sabbia   RGB 244 164 96
Colore Salmone   RGB 255 140 105
Colore Salmone scuro   RGB 233 150 122
Colore Scarlatto   RGB 255 36 0
Colore Scarlatto scuro   RGB 86 3 25
Colore Seppia   RGB 112 66 20
Colore Terra di Siena   RGB 233 116 81
Colore Terra di Siena bruciata   RGB 83 27 0
Colore Tè verde   RGB 208 240 192
Colore Tè verde scuro   RGB 186 219 173
Colore Turchese   RGB 48 213 200
Colore Turchese chiaro   RGB 8 232 222
Colore Turchese pallido   RGB 153 255 204
Colore Turchese scuro   RGB 17 96 98
Colore Uovo di pettirosso   RGB 0 204 204
Colore Uovo di pettirosso chiaro   RGB 150 222 209
Colore Verde   RGB 0 255 0
Colore Verde caraibi   RGB 0 204 153
Colore Verde foresta   RGB 34 139 34
Colore Verde chiaro   RGB 102 255 0
Colore Verde-giallo   RGB 173 255 47
Colore Verde mare chiaro   RGB 143 188 143
Colore Verde marino   RGB 46 139 87
Colore Verde marino medio   RGB 60 179 113
Colore Verde menta   RGB 152 255 152
Colore Verde menta chiaro   RGB 218 253 218
Colore Verde muschio   RGB 173 223 173
Colore Verde oliva   RGB 128 128 0
Colore Verde olivastro   RGB 107 142 35
Colore Verde oliva-giallo   RGB 144 153 9
Colore Verde oliva scuro   RGB 85 104 50
Colore Verde pastello chiaro   RGB 102 255 102
Colore Verde pastello   RGB 119 221 119
Colore Verde pastello scuro   RGB 3 192 60
Colore Verde pino   RGB 1 121 111
Colore Verde primavera   RGB 0 255 127
Colore Verde primavera scuro   RGB 23 114 69
Colore Verde scuro   RGB 1 50 32
Colore Verde smeraldo   RGB 80 200 120
Colore Verde Veronese   RGB 64 130 109
Colore Vermiglio   RGB 255 77 0
Colore Viola   RGB 143 0 255
Colore Viola-melanzana   RGB 153 17 153
Colore Viola scuro   RGB 66 49 137
Colore Zafferano   RGB 244 196 48
Colore Zafferano profondo   RGB 255 153 51

 

Colori indicativi

 

Fonte: http://codicicolori.com/codici-colori-rgb

Sito web da visitare: http://codicicolori.com

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