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Anno Accademico 2014/2015
„Das Deutsche ist aufgrund verschiedener Kriterien als eine ‘plurizentrische Sprache’ anzusehen.“
„Um eine Sprache als ‘plurizentrisch’ bezeichnen zu können, sind zwei Grundvoraussetzungen entscheidend.“
„Im Einzelnen müssen folgende Kriterien erfüllt sein.“
„Die betreffende Sprache hat in dem jeweiligen Land eine offizielle Funktion als anerkannte Sprache, Staatssprache, Co-Staatssprache bzw. als Minderheitensprache.“
„Die Sprecher und Sprecherinnen der Varietät einer plurizentrischen Sprache betrachten diese Sprache nicht als eigenständige Sprache, …“
„Die Sprache verfügt über mehrere Standardvarianten, die günstigenfalls in Wörterbüchern und Grammatiken kodifiziert wurden.“
„Die jeweilige staatliche Varietät ist die geltende Norm in Verwaltung, Gesetzgebung, Schule und in den Institutionen der verschiedenen Länder.“
„Die nationale Varietät wird in der Regel in den Schulen unterrichtet und so systematisch weitergegeben.“
„Das Deutsche erfüllt jedes dieser Kriterien.“
„Die monozentrische Sprachauffassung geht von einer einheitlichen Norm aus.“
„Der Mensch ist ein feinfühliges Wesen. Er hat nur zwei Beine, aber ein Herz, worin sich ……… Heer von Gedanken und Empfindungen wohlgefällt.“
„Man könnte den Menschen mit einem wohlangelegten Lustgarten vergleichen, ……… unser Lehrer dergleichen Anspielungen erlaubte.“
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Classe A096 - Deutsch (zweite Sprache) an Oberschulen mit italienischer Unterrichtssprache
„Der Mensch dichtet zuweilen und in diesem höchsten edelsten Zustand ……… man ihn einen Dichter.“
„Wenn wir alle ………, wie wir sein sollten, nämlich wie es Gott uns gebietet zu sein, so wären wir unendlich glücklich.“
„Leider geben wir uns mit unnützen ……… ab, die nur zu bald unser Wohlbefinden untergraben und unserm Glück ein Ende machen.“
„Der Mensch soll in allen Dingen über seinem Kollegen, ………Tier, stehen.“
„Aber sogar ein dummer Schüler kann täglich Menschen beobachten, die sich benehmen, als wenn sie ……… Tiere wären.“
„Die Trunksucht ist eine bildhäßliche Sache: warum ergibt sich der Mensch ……… ?“
„Offenbar weil er bisweilen die Notdurft verspürt, seinen Verstand in den Träumen zu ertränken,
……… in jeder Art Alkohol schwimmen.“
„Solche Feigheit ziemt ……… so unvollkommenen Ding, wie der Mensch ist.“
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Classe A096 - Deutsch (zweite Sprache) an Oberschulen mit italienischer Unterrichtssprache
„In St. Jago, der Hauptstadt des Königreichs Chili, stand gerade in dem Augenblicke der großen Erderschütterung vom Jahre 1647, bei welcher viele tausend Menschen ihren Untergang fanden, ein junger, auf ein Verbrechen angeklagter Spanier, namens Jeronimo Rugera, an einem Pfeiler des Gefängnisses, in welches man ihn eingesperrt hatte, und wollte sich erhenken.”
„Der Ähnlichkeiten zwischen Kraus und Heine gab es so viele, dass Kraus auf eine scharfe Abgrenzung ihrer Charaktere und Ziele dringen musste.“
„Durch die Geschichte der deutschen Literatur zieht sich, als verfolge sie ein alttestamentlicher Fluch, eine Genealogie kritischer Vernichtungen: …“
„Dabei enthält das Material, das den Herausgebern anvertraut wurde, ausreichend Hinweise darauf, dass Monroe dieser Art von Seelenstriptease abgeneigt war.“
„Kraus' Verrisse amüsieren den Leser, da sie sich mit seiner Schadenfreude verbünden, mehr als seine Lobreden; dennoch haben sich diese vor allem als haltbar erwiesen.“
„Wer Karl Kraus liest, gerät in ein kriegerisches Zeitalter, hat dabei jedoch das Vergnügen, stets auf der siegreichen Seite zu stehen, auf der seines Autors.“
„Mit der «Demolierung» jenes Literatenzirkels (1897), den Hermann Bahr als «Jung-Wien» im Café Griensteidl aufgebaut hatte, beginnt die Sammlung von Kraus' kritischen Schriften, die Christian Wagenknecht und Eva Willms überlegt ausgewählt und präzis kommentiert haben; mit einer Lobrede auf «Die Sprache» (1932), die Grundlage aller Literatur, endet sie.“
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Classe A096 - Deutsch (zweite Sprache) an Oberschulen mit italienischer Unterrichtssprache
La ricetta per evitare le armi
L’anniversario dello sbarco in Normandia in un clima di contrapposizione fra gli antichi alleati
Non si poteva certo immaginare un contesto peggiore per celebrare il settantesimo anniversario dello sbarco in Normandia. Da anni infatti non si registrava un simile clima di rinnovata contrapposizione fra gli alleati di allora: la Russia da una parte, che di quella epica lotta contro Hitler fu uno dei principali, se non il principale protagonista e –
5 dall’altra – americani ed europei.
Vladimir Putin ha sfidato con prepotenza, annettendosi la Crimea, l’equilibrio del dopo- Guerra Fredda, che lui considera uno squilibrio, in quanto caratterizzato dal mancato riconoscimento degli interessi e della stessa dignità della Russia.
Americani ed europei sono stati presi di sorpresa, in parte anche per una scarsa
10 comprensione di una realtà politica che non si può ridurre alla sola figura di Putin. Proprio in questi giorni, il prestigioso istituto Levada di Mosca ha pubblicato i risultati di un sondaggio da cui risulta che il 71% degli intervistati ha manifestato opinioni che, per evitare ogni eufemismo, potremmo definire come «antiamericane», pubblicando a titolo di raffronto il dato relativo a un analogo sondaggio effettuato negli anni ’90, quando solo
15 il 10% dei russi aveva manifestato ostilità nei confronti degli Stati Uniti. La pericolosità della svolta revanscista nella politica estera russa sta forse soprattutto nella popolarità di un dirigente che interpreta la frustrazione della stragrande maggioranza di un popolo nostalgico non certo del comunismo, ma della grandezza di un impero, zarista o sovietico che fosse.
20 È certo comprensibile la forte preoccupazione dei Paesi baltici e dei polacchi, la cui storia giustifica i peggiori sospetti nei confronti del vicino orientale. Per tranquillizzarli, Obama
– che pochi giorni fa aveva escluso nel suo discorso a West Point che a tutti i problemi si potesse trovare una risposta militare – non ha trovato di meglio se non annunciare lo stanziamento di un ulteriore miliardo di dollari di spese militari, rilanciando nello stesso
25 tempo la tradizionale esortazione agli europei a fare molto di più nel burdensharing, una più equilibrata ripartizione degli oneri per gli armamenti.
Ma la rinnovata «questione russa» non si risolverà certo con un aumento delle spese militari. Non crediamo che gli F35, per fare un esempio di grande attualità anche nel dibattito che ci riguarda, potrebbero far fronte alle milizie dell'Est ucraino, e d'altra parte
30 l'arroganza di Putin non dipende certo dalla fiducia di poter contare su un'inesistente superiorità militare. Baltici e polacchi sono già sotto l'ombrello dell'articolo 5 della Nato, quello che definisce un attacco contro un Paese membro come attacco all'intera alleanza, e la debolezza dell'Ucraina – quella che permette a Mosca di giocare sporco, e pesante – è solo marginalmente militare ma in sostanza politica.
35 Ma cosa è avvenuto al Castello di Bénouville, dove i vertici dei Paesi vincitori della Seconda Guerra Mondiale, e della Germania, si sono riuniti per commemorare lo sbarco del 6 giugno 1944? Dopo un'escalation verbale che lasciava promettere poco di positivo, e soprattutto dopo la riunione del G7 di Bruxelles in Normandia, è successo qualcosa che lascia almeno sperare che la politica non sia morta, e che vi sia a disposizione di
40 americani ed europei qualcosa di più delle sanzioni e delle spese militari – entrambe utili solo se concepite in funzione di una strategia politico-diplomatica.
L’incontro fra Obama e Putin è certo stato una semplice «conversazione informale», ma è importante che sia avvenuto, soprattutto dopo che nel corso delle celebrazioni pubbliche la gestualità del Presidente americano e di quello russo, il loro body language, era stata di
45 ostentata freddezza e reciproco non-riconoscimento.
La Casa Bianca ha subito dato un'interpretazione della conversazione che va certo ripresa non perché sia necessariamente autentica, ma perché se ne possono ricavare interessanti
elementi sulla politica dell'amministrazione americana. Secondo il portavoce, Obama avrebbe messo l'accento soprattutto sul fatto che un'occasione per rendere reversibile
50 l'attuale escalation è costituita dall'elezione del nuovo Presidente ucraino, che Mosca dovrebbe riconoscere, oltre a cessare di appoggiare le milizie separatiste dell'Est del Paese.
Sicuramente gli oppositori di Obama lo accuseranno di scarsa fermezza nel tentare un dialogo impossibile, ma ancora una volta emerge, assieme a tutte le incertezze che pure
55 gli si possono attribuire, quel realismo che fa di necessità virtù, evitando di promettere quello che non si può mantenere e di imbarcarsi in imprese che possono risultare soltanto fallimentari.
Obama in un certo senso tende a «bilateralizzare» il problema, mettendo in primo piano i rapporti fra Russia e Ucraina. Del resto non sarebbe sostenibile per Kiev, in termini di
60 economia e anche di sicurezza, una scelta secca fra Europa e Russia, Est e Ovest.
Non si tratta, va aggiunto, di una patetica illusione. Le celebrazioni in Normandia hanno infatti fornito l'occasione anche per un incontro fra Putin e il nuovo Presidente ucraino Poroshenko, personaggio tutt'altro che radicale, ma piuttosto, come gli altri oligarchi che vediamo schierati tanto sul lato ucraino che su quello russo, pronto a negoziare e a evitare
65 fratture pericolose.
La guerra di Ucraina, si spera, non avrà luogo. Ma rimarrà, non solo per gli americani, il problema di come affrontare, con una combinazione di fermezza e apertura al dialogo, il rapporto con una Russia difficile e inquietante. Ma non dovrebbe essere impossibile. La storica partita con l'Unione Sovietica l'abbiamo vinta proprio con la combinazione di
70 contenimento, equilibrio delle forze e distensione. È curioso che si possa pensare che la stessa partita non la si possa oggi vincere con un avversario molto meno formidabile sotto tutti i punti di vista: la Russia di Vladimir Putin.
[Tratto e adattato da Roberto Toscano, La ricetta per evitare le armi, «La Stampa», 7 giugno 2014]
CLASSE A097 - DEUTSCH (ZWEITE SPRACHE) AN MITTELSCHULEN MIT ITALIENISCHER UNTERRICHTSSPRACHE
Anno Accademico 2014/2015
„Etwa 2000 v. Chr. begann die Abtrennung der germanischen Sprachen aus dem Indoeuropäischen.“
„Die sprachlichen Veränderungen werden heute als „erste Lautverschiebung“ bezeichnet.”
„Durch intensive Wanderbewegungen kam es zur Bildung germanischer Großstämme.
„Ursprung der deutschen Sprache war das Westgermanische, aus dem sich auch das Niederländische, das Englische und das Friesische entwickelte.“ bedeutet:
„Die Gesetzmäßigkeiten dieser Lautverschiebung wurden vor allem von Jacob Grimm erforscht und in seiner 1822 herausgegebenen ‚Deutschen Grammatik’ beschrieben.“
„Diese Gesetzmäßigkeiten bestätigen sowohl die Verwandtschaft der germanischen und indogermanischen Sprachen als auch die Herkunft moderner Sprachen.“
„Die den Prozess der zweiten Lautverschiebung kennzeichnende Konsonantenverschiebung war die am tiefsten greifende Veränderung in der Geschichte der deutschen Sprache.“
„Die zweite Lautverschiebung führte zur Herausbildung verschiedener Mundarten.
„Das Hochdeutsche wird durch eine weitere Hauptlinie unterteilt, welche die p > pf - Verschiebung anzeigt. Sie wird als ‚Speyerer Linie’ bezeichnet, weil sie bei Speyer den Rhein überquert. Nördlich von der ‚Speyerer Linie’ wird Mitteldeutsch gesprochen (westmitteldeutsch = pund; ostmitteldeutsch = fund), südlich von ihr Oberdeutsch (= pfund).“
„Heute sprechen etwa 90 Millionen Menschen die deutsche Sprache als Muttersprache in Deutschland, Österreich, der Schweiz und Liechtenstein. Des Weiteren ist Deutsch Erst- oder Zweitsprache von etwa 40 Millionen Menschen z. B. in Frankreich (Elsass), Italien (Südtirol), Dänemark, Belgien, Rumänien, Ungarn und anderen Ländern.“
„Einmal und so war ein kleines Kind, das sass am Esstisch, hatte den Esslöffel in ……… Hand und wollte essen, ich glaube, Erbsensuppe.“
„Der Löffel war aber so gross, der Weg ……… Suppenteller bis zum kleinen Mund so weit, die Hand so ungeübt, dass das Kind sich verirrte.“
„Es vermochte seinen Mund nicht zu finden, ……… enttäuscht liess es den Löffel sinken.“
„Über dem Unglück vergoss es Tränen, und da niemand bei ihm war, der sie ihm abwischte, so
……… es eine so schwierige Arbeit selber verrichten, aber o weh, es wusste noch nicht, in welcher Gegend ungefähr die Augen liegen.“
„Es hatte sein Taschentuch herausgenommen, war aber nicht im ………, seine Augen zu finden, und so weinte es fort.“
„Die Tränen flossen ihm über die Wangen, ……… dem Näschen in den Mund hinein, und das Kind ass nun statt Erbsensuppe Tränen.“
„……… war das Kind ganz allein.“
„Nun aber ……… seine Mutter, die sah das Leid.“
„Rasch küsste sie es, begütigte und ……… es und gab ihm zu essen,“
„und da war das gute, ……… kleine Kind wieder glücklich.“
„So oder so, dass der Direktor einfach selbst Hand anlegte, könne er nicht gutheißen, sagt der Ministerialbeauftragte.“
„So oder so, dass der Direktor einfach selbst Hand anlegte, könne er nicht gutheißen, sagt der Ministerialbeauftragte.“
„Dem Direktor sei es um den Ruf des Gymnasiums gegangen, …“
„Denn sonst hätte er die besonders schlecht ausgefallenen Klausuren nachkorrigieren lassen, anstatt alle 86 Arbeiten pauschal zu verbessern.“
„Der Direktor hatte 2012 die Noten des ganzen Jahrgangs um einen Punkt verbessert, weil die Lehrer seiner Meinung nach zu streng bewertet hatten.“
„Willkür sei aber nicht zu erkennen gewesen.“
„Und ob man als Deutschlehrer eigentlich noch geschätzt werde.“
„Wenn man im Stau steht, kennt man die Schlange, aber nicht ihren Kopf.“
„Nicht üblich nur oder strafbar, das gilt es zu klären.“
„Ist der Direktor ein Mann, dem es alleine um das Wohl der Schüler geht, deren Zukunft er gefährdet sieht, wenn im Abiturzeugnis null Punkte bei der Deutschnote stehen?“
La scorsa settimana in Francia è successa una cosa su cui riflettere. Non mi riferisco all'esito delle elezioni europee, ma al pronunciamento del Consiglio Costituzionale francese che ha dichiarato la piena conformità alla costituzione transalpina della legge che vieta la coltivazione di mais Ogm. Questa è cronaca, ma dietro questa decisione c'è
5 un modo inedito di considerare il rapporto tra le biotecnologie e l'autodeterminazione dei popoli, ribaltando l'onere della prova in materia di circolazioni delle merci. In Francia non esiste come da noi o in Germania una Corte Costituzionale che giudica le leggi una volta che esse sono già state approvate e sono entrate nel sistema giuridico del paese. Conformemente alla tradizione che risale direttamente alla Rivoluzione, il parlamento è
10 sovrano e, una volta che si è pronunciato, non è accettabile che un potere diverso da quello legislativo intervenga a cambiare o abrogare le norme. Per questo, a partire dagli anni '50, opera un Consiglio Costituzionale, il cui funzionamento è preliminare: se nel corso di un iter di approvazione si dubita che possa esserci un conflitto con la Costituzione, si può ricorrere al Consiglio, che esprime il suo parere prima
15 dell'approvazione degli articoli. Il ricorso presentato il 6 maggio scorso lamentava che una legge che proibisce la coltivazione di mais Ogm sia una legge incostituzionale perché la Costituzione francese espressamente riconosce i trattati internazionali come fonte superiore alla legge nazionale. E nei trattati fondativi dell'Ue i paesi membri devolvono a quest'ultima la competenza in materia di agricoltura. Dunque, scrivono i ricorrenti, una
20 legge francese che va a intervenire tanto pesantemente in ambito agricolo, viola i trattati e quindi anche la Costituzione. Il Consiglio ha respinto questa interpretazione e lo ha fatto in punto di diritto: esso ha infatti statuito che del conflitto tra le leggi francesi e i trattati si occupa la Corte europea e che a questa ricorrono i giudici ordinari o amministrativi, non il Consiglio Costituzionale. Insomma: la legge non è incostituzionale, ma non perché il
25 divieto di coltivare gli Ogm sia conforme alla costituzione, bensì perché non è il Consiglio Costituzionale a doversi pronunciare. E non è tutto, adesso arriva la novità. Il Consiglio va oltre e la cosa riprende interesse. Esso considera infatti, prima di esprimere la propria decisione, l'articolo 5 della Carta dell'Ambiente (una legge costituzionale autonoma in Francia) e addirittura la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo del 1789,
30 laddove prescrive che una legge, per essere giusta, debba essere accessibile e chiara ai cittadini. Riguardo a quest'ultimo punto, il riferimento è secco. L’articolo unico della legge di cui si discute (la coltivazione del mais Ogm è vietata) non presenta profili di incertezza o di difficoltà di interpretazione. Ma sono le considerazioni sull'articolo 5 della Carta dell'Ambiente a essere indicative di una precisa sensibilità giuridica a Parigi.
35 Quest'articolo definisce il principio di precauzione: quando le autorità hanno il dubbio che una pratica possa arrecare un danno grave e irreversibile all'ambiente, quantunque manchi la certezza scientifica di quel danno, debbono vegliare e possono adottare misure provvisorie di cautela, prevedendo accertamenti del rischio. Qui non siamo più nel campo dell'ostica procedura legislativa: qui siamo nel merito delle cose. I ricorrenti sostengono
40 che il fatto di vietare senza limite di tempo significa una grave incomprensione del principio di precauzione. Ma, per il Consiglio Costituzionale, si sbagliano e lo afferma ribaltando un principio cardine del sistema mondiale di libero scambio. I ricorrenti ricordano che, tra i paesi che fan parte dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, la circolazione delle merci non si può interdire ad libitum: chi vuole proibire l'ingresso di
45 una merce o l'adozione di una pratica nella produzione di cibo deve farsi carico di dimostrare che essa è in qualche misura pericolosa. Altrimenti, salvo un periodo di quarantena durante il quale si possono cercare le prove di tale pericolosità, mancando le evidenze, si presume che il pericolo non ci sia. Dunque, nel dubbio, via libera alle merci. Il Consiglio Costituzionale francese ribalta questa interpretazione generalmente accettata,
50 stabilendo che se è vero che la legge dice che la coltivazione del mais Ogm è proibita, è altrettanto vero che non dice che lo è per sempre. Questo che cosa significa? Che la porta è aperta alla dimostrazione che l'ambiente e le coltivazioni non Ogm sono al sicuro dall'inquinamento genetico che può venire da questi semi tecnologici, ma l'onere della prova è invertito. Chi vuole superare il divieto, per convinzione o convenienza può farlo,
55 certo, su basi scientifiche, ma non può più comodamente contare sul fatto che la moratoria abbia necessariamente una scadenza. Come finirà la partita quando un giudice chiederà alla Corte europea di Lussemburgo di pronunciarsi sul conflitto tra questa legge francese e i trattati dell'Ue è presto per dirlo. Tuttavia possiamo riconoscere nel pronunciamento del Consiglio Costituzionale una rivendicazione di autodeterminazione
60 molto civile e pacata, però ferma, nel dire che non è chi vuole conservare il patrimonio agricolo e alimentare esistente a dover dimostrare la pericolosità delle novità tecnologicamente più avanzate, per ottenerne il bando, bensì i produttori di queste ultime a dover fornire le prove della loro innocuità, per ottenerne l'ammissione.
[Tratto e adattato da Carlo Petrini, su «La Repubblica», 2 giugno 2014, p. 29]
In tutti i quesiti proposti la soluzione è la prima risposta
Fonte: https://tfa.cineca.it/compiti/ A....pdf
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Autore del testo: Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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