Discipline architettoniche e arredamento domande e risposte
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Discipline architettoniche e arredamento domande e risposte
Quali sono le due operazioni di base di cui si avvale la geometria descrittiva?
- Proiezioni e sezioni
- Proiezioni e assonometrie
- Sezioni e assonometrie
- Proiezioni e ombre
Nelle proiezioni ortogonali il centro di proiezione è posto a distanza:
- infinita
- arbitraria
- in rapporto all’ingombro del solido
- doppia all’ingombro del solido
Nelle proiezioni ortogonali i raggi proiettanti sono:
- perpendicolari al quadro
- paralleli al quadro
- obliqui al quadro
- verticali al quadro
La traccia di un piano è:
- la sua intersezione con il quadro
- un segmento
- il suo profilo
- una linea tratto punto
L’operazione che consiste nel taglio dell’oggetto mediante un piano ideale è chiamata:
- sezione
- misurazione
- estensione
- riduzione
La pianta (proiezione sul piano orizzontale):
- è la vista dall’alto di un edificio sezionato con un piano orizzontale
- è la sezione di un edificio di forma irregolare
- è la vista assonometrica di un edificio
- è la prospettiva di un edificio visto dall’alto
Un cono con un asse verticale viene sezionato con un piano obliquo. Che forma ha la parte sezionata vista dall’alto?
- Deformata
- Nella sua vera forma
- Una circonferenza
- Ridotta a una linea
Nella cartografia IGM la carta che rappresenta una zona nella scala più dettagliata è:
- la sezione
- il foglio
- il quadrante
- la tavoletta
In un disegno in proiezione ortogonale il ribaltamento ci permette di ricavare:
- la vera forma di una figura piana
- la vera forma di un solido
- la riduzione di una figura piana
- la posizione di un solido sul diedro di riferimento
Che forma ha la traiettoria di un punto durante il ribaltamento?
- Arco di circonferenza
- Circonferenza
- Segmento di rette
- Arco di ellisse
Nella proiezione assonometrica il centro di proiezione è posto a distanza:
- infinita
- finita
- tripla dell’oggetto da rappresentare
- qualsiasi
Quando il quadro assonometrico è posto parallelo ad uno dei piani del triedro si genera una assonometria:
- obliqua
- ortogonale
- goniometrica
- prospettica
La bionica è stata definita come:
- lo studio di sistemi viventi o assimilabili ai viventi
- lo studio del regno animale
- lo studio di nuove tecnologie
- lo studio di elementi funzionali alla trasformazione delle superfici
In qualunque schema assonometrico, nell’ordine degli assi x, y, z descrivono:
- larghezza, profondità, altezza
- altezza,spessore, larghezza
- profondità,spessore, altezza
- larghezza, altezza, profondità
La proiezione assonometrica di un oggetto è simile:
- all’ombra creata dal sole
- all’immagine fotografica
- all’ombra creata da un punto luminoso in posizione finita
- alla proiezione di un fotogramma
Per ottenere uno spaccato assonometrico si utilizza:
- il concetto di sezione
- il ribaltamento
- l’intersezione
- la traslazione
Nell’assonometria monometrica convenzionale una parte dell’oggetto è disegnata riproducendo geometricamente la realtà. Quale?
- La pianta
- Uno spigolo
- Un prospetto
- Due spigoli
L’esploso assonometrico è:
- la separazione delle varie parti dell’oggetto
- l’insieme dell’oggetto
- una parte dell’oggetto
- le componenti accostate
La prospettiva è:
- una proiezione centrale dove tutti i raggi proiettanti partono da un solo centro a distanza finita
- una proiezione cubica
- una proiezione cilindrica
- una proiezione parallela
Quando il quadro è parallelo a una faccia dell’oggetto si ha una prospettiva:
- frontale
- accidentale
- a quadro inclinato al geometrale
- assonometrica
La prospettiva accidentale è caratterizzata da:
- quadro verticale ma inclinato rispetto alle facce dell’oggetto
- oggetto parallelo
- posizione del disegnatore
- quadro inclinato al geometrale
Che cos’è la scenotecnica?
- Lo studio artistico, scientifico e tecnico per la realizzazione di uno spettacolo
- La logistica del palcoscenico
- La realizzazione dei costumi
- La movimentazione delle macchine
Qual è la funzione del sipario di boccascena?
- Chiude l’arco scenico fra atto e atto isolando il palcoscenico
- Contiene i musicisti
- Mostra il cambio di scena
- Crea una particolare atmosfera
Che cos’è il fondale?
- Vasta superficie di tessuto dipinto usata sulla scena
- Raccordo da pavimento
- Telaio
- Piano sagomato
Che cos’è la teoria delle ombre?
- Studio della forma delle zone d’ombra in rapporto all’oggetto e alla sorgente luminosa
- Studio della luce riflessa
- Studio della rifrazione dell’atmosfera
- Studio del chiaroscuro
La sorgente luminosa può essere:
- finita e infinita
- luce solare
- raggio virtuale
- raggio orientato
Rispetto all’elemento in esame com’è posta la linea di misura di una quota?
- Parallela
- Perpendicolare
- Obliqua
- Irrilevante
La freccia, nel disegno in pianta di una scala, indica:
- il verso di salita
- il verso di discesa
- una linea di misura
- l’asse della struttura
Il metodo delle proiezioni ortogonali è utilizzato nelle proiezioni:
- ortografiche
- scenografiche
- stereografiche
- centrografiche
Il rilievo tramite immagini riprese con speciali fotocamere è detto:
- fotogrammetria
- trilaterazione
- geografia
- fotoincisione
Che cosa intendiamo per scala di rappresentazione?
- Rapporto metrico che si ha tra un manufatto ed il relativo disegno
- Rapporto tra il volume e il peso
- Classificazione dei materiali
- Individuazione mediante designazione normalizzata
Qual è la pendenza massima consentita per una rampa di accesso per disabili avente una lunghezza superiore a mt 2?
- 8%
- 3%
C) 15%
D) 6%
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Classe A018 - Discipline Geometriche, Architettoniche Arredamento e Scenotecnica
Che cos’è il rilievo?
- L’indagine e la comprensione di un manufatto o un territorio da diversi punti di vista leggendone forma e dimensioni
- La valorizzazione politica e amministrativa dei beni culturali materiali
- L’opera di consolidamento di terreni minacciati da dissesto idrogeologico
- L’importanza attribuita per legge agli interventi di manutenzione territoriale
Che cos’è un eidotipo?
- Lo schizzo a mano libera
- Uno strumento per la misurazione
- Una restituzione grafica
- Un modulo
Che cos’è il design?
- La progettazione di oggetti prodotti industrialmente
- La produzione di oggetti con metodi manuali
- La visualizzazione di progetti non realizzabili
- Una tecnica di presentazione di un problema
Qual è il tipo di software che realizza restituzioni fotorealistiche di oggetti disegnati in 3D?
- Rendering
- Ray tracing
- Styling
- Spot light
Il termine “luce” in architettura cosa significa?
- La distanza tra due piedritti
- L’altezza dell’architrave
- L’altezza di un piedritto
- La lunghezza dell’architrave
L’edificio costituito da ampie torri murarie a gradoni i cui piani sono collegati da una serie di rampe sulla fronte fino a raggiungere la terrazza più alta occupata dal tempio si chiama:
- ziqqurat
- piramide
- thòlos
- dolmen
Come si chiama il blocco di pietra di forma cilindrica che viene utilizzato per formare una colonna?
- Rocco
- Voluta
- Plinto
- Base
Chi scavò la città di Micene?
- H. Schliemann
- H. Carter
- A. Evans
- J. Hering
Nell’architettura greca che cos’è il modulo?
- Una unità di misura minima
- Un effetto ottico
- Un elemento del fusto della colonna
- L’altezza del timpano
Che cos’è la centina?
- Una struttura lignea per costruire l’arco
- Uno strumento per incidere il legno
- Una unità di misura
- Una copertura rurale
Come si definisce l’insieme delle misure tecniche e amministrative preposte al controllo e all’organizzazione delle città?
- Urbanistica
- Conurbazione
- Dimensionamento
- Funzionalismo
Chi è l’architetto che svolse un ruolo primario nella nascita del razionalismo italiano autore della Casa del fascio a Como (1932-36)?
- Giuseppe Terragni
- Giuseppe De Finetti
- Marcello Piacentini
- Pietro Lingeri
Con quale termine si identifica lo stile diffuso tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo caratterizzato da motivi ornamentali di matrice geometrica e fitomorfica?
- Liberty
- Vedutista
- Espressionista
- Lineare
Quale movimento d’avanguardia si sviluppò in Russia negli anni successivi alla Rivoluzione del 1917 ed ebbe tra gli esponenti più rappresentativi Lissitskij, Rodčenko e Tatlin?
- Costruttivismo
- Plasticismo
- Art Nouveau
- Decostruttivismo
Nel 1908 esce lo scritto “Ornamento e delitto”: chi è l’autore?
- Adolf Loos
- Hendrik Petrus Berlage
- Josef Hoffmann
- Gustav Klimt
Chi è l’autore del padiglione tedesco per l’Esposizione Universale di Barcellona del 1929?
- Ludwig Mies van Der Rohe
- Bruno Taut
- Adolf Meyer
- Marcel Breuer
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Classe A018 - Discipline Geometriche, Architettoniche Arredamento e Scenotecnica
Chi è il fondatore del Bauhaus e progettista della sede di Dessau?
- Walter Gropius
- Hannes Meyer
- Bruno Taut
- Frank Lloyd Wright
Che cos’è l’antropometria?
- L’investigazione statistica dei caratteri fisici dei gruppi umani
- Una tecnica proiettiva di misurazione degli arti
- Una tecnica di ricerca di dati sociologici ed etnografici
- Una classificazione dell’altezza delle statue a figura intera
UN VIAGGIO TRA LE FIABE
La prima spinta a comporre questo libro è venuta da un'esigenza editoriale: si voleva pubblicare, accanto ai grandi libri di fiabe popolari straniere, una raccolta italiana. Ma che testo scegliere? Esisteva un "Grimm italiano"? I grandi libri di fiabe italiani, si sa, sono nati in anticipo sugli altri. Già a metà del secolo XVI, a Venezia, nelle Piacevoli
5 Notti di Straparola, la novella cede il campo alla sua più anziana e rustica sorella, la fiaba di meraviglie e d'incantesimi, con un ritorno d'immaginazione tra gotica e orientale alla Carpaccio, e un'incrinatura dialettale allo stampo della prosa boccaccesca. Nel Seicento, a Napoli, Giambattista Basile sceglie per le sue acrobazie di stilista barocco-dialettale i "cunti", le fiabe "de' peccerille" e ci dà un libro, il Pentamerone (restituito alle nostre
10 letture dalla versione di Benedetto Croce) che è come il sogno d'un deforme Shakespeare partenopeo, ossessionato da un fascino dell'orrido per cui non ci sono orchi né streghe che bastino, da un gusto dell'immagine lambiccata e grottesca in cui il sublime si mischia col volgare e il sozzo. E nel Settecento, di nuovo a Venezia, ma stavolta con sufficienza e ostentazione di concedersi a un gioco, l'astioso Carlo Gozzi fa calcare alle fiabe le tavole
15 del palcoscenico, tra le maschere dell'Arte. Ma era un divertimento grave e sforzato: l'ora della fiaba batteva intanto già dai tempi del Re Sole alla Corte di Versailles, dove allo spirare del "Grand Siècle" Charles Perrault aveva inventato un genere, e finalmente ricreato sulla carta un prezioso equivalente di quella semplicità di tono popolare in cui la fiaba s'era tramandata di bocca in bocca fin'allora. Il genere diventò di moda,
20 snaturandosi: nobildonne e précieuses si diedero a trascrivere e ad inventar fiabe; infiorata e candita nei quarantun volumi del Cabinet des Fées la fiaba prosperò e morì nella letteratura francese col gusto del gioco di fantasia elegante e temperato di simmetrica razionalità cartesiana. Risorse cupa e truculenta all'alba del secolo XIX nella letteratura romantica tedesca, come anonima creazione del sentimento del popolo, da
25 un'antichità ancestrale che aveva colore d'un atemporale medioevo, per opera dei fratelli Grimm. Il culto patriottico della poesia dei volghi si diffuse tra i letterati dell'Europa; Tommaseo cercò i canti toscani, corsi, greci, illirici; ma le "novelline" (come nell'Ottocento da noi le fiabe si chiamavano) attesero invano che di tra i nostri romantici venisse il loro scopritore. Ci vollero i diligenti studiosi di folklore della generazione
30 positivista, perché ci si mettesse a scrivere sotto dettatura delle nonne. Si posero a raccogliere fiabe popolari, Angelo De Gubernatis nel senese, Vittorio Imbriani a Firenze, in Campania e in Lombardia, Domenico Comparetti a Pisa, Giuseppe Pitrè in Sicilia, chi in modo approssimativo e sommario, chi con uno scrupolo che riesce a salvarne e tramandarne fino a noi la freschezza. S’accumulò così, specialmente nell’ultimo
35 trentennio del secolo, per opera di questi mai abbastanza lodati «demopsicologi» (come per un certo tempo si vollero chiamare), una montagna di narrazioni tratta dalla bocca del popolo nei vari dialetti. Ma era un patrimonio destinato a fermarsi nelle biblioteche degli
specialisti, non a circolare in mezzo al pubblico: perciò un Grimm italiano non venne alla luce.
40 Ora, il viaggio tra le fiabe è finito, il libro è fatto, scrivo questa prefazione e ne son fuori: riuscirò a mettere i piedi sulla terra? Per due anni ho vissuto in mezzo ai boschi e palazzi incantati, col problema di come meglio vedere in viso la bella sconosciuta che si corica ogni notte al fianco del cavaliere, o con l'incertezza se usare il mantello che rende invisibile o la zampina di formica, la penna d'aquila e l'unghia di leone che servono a
45 trasformarsi in animali. E per questi due anni a poco a poco il mondo intorno a me veniva atteggiandosi a quel clima, a quella logica, ogni fatto si prestava a essere interpretato e risolto in termini di metamorfosi e incantesimo: e le vite individuali, sottratte al solito discreto chiaroscuro degli stati d'animo, si vedevano rapite in amori fatati, o sconvolte da misteriose magie, sparizioni istantanee, trasformazioni mostruose, poste di fronte a scelte
50 elementari di giusto o ingiusto, messe alla prova da percorsi irti d'ostacoli, verso felicità prigioniere d'un assedio di draghi. Ogni poco mi pareva che dalla scatola magica che avevo aperto, la perduta logica che governa il mondo delle fiabe si fosse scatenata, ritornando a dominare sulla terra. Ora che il libro è finito, posso dire che questa non è stata un'allucinazione, una sorta di malattia professionale. È stata piuttosto una conferma
55 di qualcosa che già sapevo in partenza, quel qualcosa cui prima accennavo, quell'unica convinzione mia che mi spingeva al viaggio tra le fiabe; ed è che io credo questo: le fiabe sono vere. Sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che
60 possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto è il farsi d’un destino: la giovinezza, dalla nascita che sovente porta in sé un auspicio o una condanna, al distacco dalla casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano.
[Tratto e adattato da Italo Calvino, Introduzione alle Fiabe italiane, Torino, Einaudi, I ed. 1956].
Dopo aver letto il testo, risponda alle seguenti domande.
- Secondo l’autore la tradizione favolistica italiana:
- è antica e varia, ma frammentata
- è recente e stilisticamente povera
- è solo orale e popolare
- è terminata nel Settecento
Parlando della fiaba tradizionale italiana l’autore sostiene che:
- la fiaba è più antica della novella
- la novella è più antica della fiaba
- la fiaba e la novella non sono affatto imparentate
- “fiaba” e “novella” sono termini sinonimi per indicare lo stesso genere
Secondo quanto affermato nel testo, quale dei seguenti autori italiani ha scritto fiabe per il teatro?
- Carlo Gozzi
- Giambattista Basile
- Francesco Straparola
- Benedetto Croce
Secondo l’autore i fratelli Grimm:
- vivono nell’Ottocento e appartengono al clima romantico
- vivono nel Rinascimento e imitano i modelli italiani
- vivono nel Settecento, alla corte del Re Sole
- vivono nel Medioevo e scrivono in antico tedesco
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Classe A018 - Discipline Geometriche, Architettoniche Arredamento e Scenotecnica
Secondo l’autore la raccolta sistematica di fiabe popolari:
- ebbe inizio in epoca positivistica
- ebbe inizio in epoca romantica
- ebbe inizio nell’ultimo decennio del secolo XIX
- riguardò solo la Toscana, trascurando le testimonianze di altre regioni
- Secondo l’autore, «Un Grimm italiano non venne alla luce» (righe 38−39). Per quale ragione?
- le raccolte degli studiosi di folclore italiani circolarono presso un pubblico ristretto
- è mancato un lavoro di raccolta della tradizione orale
- le favole italiane non avevano il fascino di quelle nordiche
- la cultura italiana ha trascurato il genere della favola
- L’autore afferma di aver vissuto «per due anni in mezzo ai boschi e ai palazzi incantati» (righe 41−42). La determinazione temporale indica:
- il tempo dedicato a compiere il suo lavoro sulle fiabe
- il periodo di isolamento preparatorio al suo lavoro sulle fiabe
- la durata di una vacanza fatta dopo il suo lavoro sulle fiabe
- la fase più bella della sua infanzia
- «A poco a poco il mondo intorno a me veniva atteggiandosi a quel clima, a quella logica» (righe 45−46). A quale logica ci si sta riferendo?
- Alla trama irrazionale e fantastica dei racconti fiabeschi
- Allo sviluppo cognitivo dei bambini
- Alla struttura semplificata dei racconti per bambini
- Al rigore del metodo positivista
La «metamorfosi» (riga 47) è citata tra gli accadimenti fiabeschi. Con quale espressione l’autore riprende più avanti il concetto?
- trasformazioni mostruose
- percorsi irti d’ostacoli
- amori fatati
- sparizioni istantanee
Quale delle seguenti affermazioni non è ricavabile dal testo (righe 53−63)?
- Le fiabe offrono una visione del mondo superata, perché adatta alla società contadina
- Le fiabe, pur nella varietà delle trame, offrono una spiegazione generale della vita
- Le fiabe offrono un catalogo delle possibili sorti dell’uomo
- Le fiabe si soffermano soprattutto sulla fanciullezza e la prima giovinezza dei protagonisti
In tutti i quesiti proposti la soluzione è la risposta alla lettera A) o con il numero 1)
Fonte: https://tfa.cineca.it/compiti/ A....pdf
Sito web da visitare: https://tfa.cineca.it/
Autore del testo: Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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