Tasso marginale di sostituzione

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Significato di Tasso marginale di sostituzione

 

Tasso marginale di sostituzione

Il tasso (o saggio) marginale di sostituzione tra due beni di interesse di un dato consumatore, le cui quantità sono indicate da x e y, rappresenta il rapporto tra variazioni infinitesime delle quantità dei due beni calcolato lungo la curva di indifferenza ed è espresso nel piano x, y dalla derivata t = dyu / dx . Tali variazioni, in quanto vincolate alla curva di indifferenza, hanno effetto nullo sull’utilità da ciò deriva la scelta del termine “sostituzione”. Il tasso marginale di sostituzione, che è ovviamente negativo, ci dice di quante unità deve aumentare la disponibilità di un bene a fronte della rinuncia di un’unità dell’altro bene per lasciare inalterato il livello di soddisfazione del consumatore. Il tasso marginale di sostituzione è decrescente (in modulo) perché quando la quantità di un bene (x nel nostro caso) è piccola, rinunciarvi è più difficile (e quindi si chiede una grossa quantità dell’altro bene per rimpiazzare un’unità di x) in altri termini si conferma che l’utilità marginale di x è decrescente. Va sottolineato decrescente in modulo perché, essendo t negativo, in realtà all’aumentare di x , t diventa sempre meno negativo e quindi cresce, perché il suo valore da negativo si avvicina allo zero. Dal fatto che, se si elimina il modulo, t cresca si deduce che è positiva la derivata prima di t vale a dire la derivata seconda di y(x) e quindi che y(x) è rappresentata da una curva concava.

 

Fonte: http://host.uniroma3.it/docenti/iacobone/testi/glossario%20parte%201_.doc 2,3,4,5

Sito web da visitare: http://host.uniroma3.it/docenti/iacobone/Economia.htm

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