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Miti & Leggende metropolitane
Domande frequenti in allergologia
Spesso gli allergologi si trovano ad affrontare una serie di pregiudizi generati da informazioni distorte, o perfino false, che inducono incomprensioni e perdite di tempo in defatiganti spiegazioni per loro e per i loro pazienti.
I miti e le leggende metropolitane si sono consolidate nel tempo in parte per la relativa “giovinezza” della specialità, e per il rapido susseguirsi delle conoscenze, ed in parte per l’abilità di distorcere le informazioni caratteristica di alcuni “comunicatori” finalizzata a giustificare e sostenere i loro “business”.
L’aspetto simpatico di questo problema è verificare come questi miti siano di fatto “universali”, presenti in tutto il mondo.
Il Prof. Morris del South Africa ha pubblicato una revisione di queste dabbenaggini diffuse nell’opinione pubblica ed è interessante notare come le stesse amenerie sono patrimonio della disinformazione anche nel nostro Paese.
E’ pertanto un piacere presentare la traduzione del lavoro del Prof. Morris, pubblicato su Current Allergy & Clinical Immunology, November 2007 Vol 20, No. 4, ed arricchirlo con qualche risposta alle domande che più frequentemente vengono poste dai pazienti.
L’invito rivolto a chi legge queste pagine è di porre delle domande o di segnalare qualche altro “mito & leggenda” in modo da indurre delle risposte scientificamente corrette che facilitino la comprensione delle malattie allergiche e l’aderenza alla loro prevenzione e terapia.
Mito: I cani a pelo corto sono meno allergizzanti di quelli a pelo lungo
Commento: Tutti i cani sono sensibilizzanti. L’allergene si trova nella forfora e nella saliva pertanto non vi sono differenze particolari tra cani a pelo lungo ed a pelo corto. L’unico dato è che il cane a pelo corto di sesso femminile tende a produrre meno forfora.
Mito: Il latte di capra è un buon sostituto per gli allergici al latte bovino
Commento: Il latte di capra è molto simile in contenuto allergenico (caseina) al latte bovino.
Solo il 40% degli allergici al latte bovino tollera il latte di capra.
N.d.r. Sono in corso interessanti studi sulla possibilità di sostituire il latte bovino con il latte d’asina.
Mito: Gli allergici allo iodio non devono mangiare il pesce
Commento: Il consumo di pesce è permesso negli allergici allo iodio e derivati senza alcuna limitazione: pesce non contiene significative quantità di iodio.
Mito: L’adrenalina in auto iniettore è pericolosa e può dare danni cardiaci
Commento: L’adrenalina auto iniettabile è il presidio “salva vita” da usare subito, per via intramuscolare, in soggetti che hanno già avuto o sono ad alto rischio di reazione anafilattica. Se non usata quando serve il rischio di DECESSO per reazione allergica grave è MOLTO ELEVATO.
Se somministrata per errore può dare effetti collaterali: tachicardia, agitazione, tremori, ischemia transitori e dolorosa delle dita che solitamente si risolvono da soli in poco tempo.
Mito: La gravità della reazione allergica peggiora in ciascuna delle esposizioni successive
Commento: Non esistono criteri preventive per determinare la gravità di successive esposizioni all’allergene. La reazione può essere più grave, più lieve oppure sovrapponibile alle precedenti.
Mito: E’ utile somministrare piccole quantità di uova o latte agli allergici per stimolare una tolleranza
Commento: NO! E’ molto pericoloso somministrare anche piccole quantità di allergene in soggetti molto allergici.
N.d.r. Il test di verifica della persistenza dello stato allergico, con somministrazione diretta per bocca dell’allergene (challenge test) è molto delicato, deve essere effettuato solo da specialisti esperti in ambiente ospedaliero.
Mito: Se si è allergici al bianco d’uovo si può mangiare tranquillamente il rosso.
Commento: NO! E’ pericoloso in quanto piccole quantità di albume aderiscono al rosso e possono determinare reazioni.
Mito: I bambini possono perdere la loro allergia con la crescita
Commento: Alcuni bambini possono diventare meno allergici ma la maggioranza manifesta sintomi allergici per tutta la vita. Allergie alimentari persistenti sono ad esempio quelle a noci e pesce mentre oltre il 50% degli allergici a forfore animali, pollini ed acari rimangono allergici anche in età adulta.
N.d.r. Spesso i sintomi legati alla malattia allergica rimangono silenti per molti anni dopo la pubertà ma tendenzialmente ritornano. Sono sempre più numerosi gli allergici che evidenziano sintomi per la prima volta in età adulta.
Mito: Le allergie sono solo problemi psicologici
Commento: Le allergie sono potenzialmente in grado di mettere in pericolo la vita delle persone. Le reazioni a cibi o a allergeni ambientali causa una infiammazione allergica che talvolta è molto acuta.
Fenomeni emotivi, come l’ansia ed il panico, accentuano i sintomi ma NON sono mai causa di reazione allergica.
N.d.r. Spesso l’emotività accentua o condiziona il persistere di fenomeni come l’orticaria che è portata come esempio di una “allergia sicura a varie cause”. In realtà l’orticaria è uno dei sintomi allergici ma raramente ha una base allergica vera.
Mito: L’allergia a molti cibi è un fatto comune
Commento: NO!. Fortunatamente l’allergia alimentare è limitata. La reattività a più cibi è condizionata da fenomeni di “reattività crociata” tra famiglie di alimenti non strettamente correlate. Ad esempio gli allergici al latice di gomma possono reagire a Kiwi, avocado, castagna, banana. Gli allergici alle betulle hanno spesso fenomeni allergici al contatto con mele, pere, carote ed altri numerosi vegetali freschi.
Mito: I test allergometrici sono inutili, oggi probabilmente le persone reagiscono a qualsiasi stimolo
Commento: I test allergometrici sono molto specifici e sensibili e devono essere sempre eseguiti nel sospetto di vera allergia. Motli allergici possono ottenere un rapido e duraturo sollievo dalla prevenzione dal contatto con gli allergeni identificati.
Mito: I test allergometrici sono pericolosi e non vanno eseguiti nei bambini piccoli
Commento: I comuni test cutanei sono “sicuri” e si possono effettuare a qualsiasi età.
Solo molto raramente possono evocare una reazione cutanea intensa o altri sintomi come rinite o fischi al respiro
I bambini possono essere sottoposti ai test cutanei dai quattro mesi d’età se si sospetta una malattia allergica. I soggetti molto allergici o con situazioni cutanee di grave dermatite possono essere studiati con un esame sul sangue (RAST) che va poi adeguatamente interpretato dallo specialista.
Mito: Il vaccino antiallergico è una pratica empirica, spiritica
Commento: Il vaccine antiallergico sia per via sub linguale che per via iniettiva è stato dimostrato efficace nel trattamento dell’asma e della rinite allergica da pollini, acari e alcune forfore animali. La certezza dell’efficacia è ormai documentata da prove scientifiche inoppugnabili. Il vaccino antiallergico verso il veleno di imenotteri è considerato “salvavita” negli allergici a tali veleni.
N.d.r. Il vaccino antiallergico è l’unico strumento di cura in grado di modificare la naturale evoluzione delle malattie allergiche. Si associa alla terapia con farmaci che risulta di rapido effetto nel contenere i sintomi e diminuire l’infiammazione allergica.
VA BEN RICORDATO come per altre “terapie antiallergiche”, quali la desensibilizzazione potenziata da enzimi (EPD) e le cure omeopatiche, non risultano efficaci. Non hanno alcun ruolo nella cura delle allergie.
Alcuni miti sono poi molto pericolosi per l’incolumità delle persone e facilitano effetti collaterali di farmaci indispensabili altrimenti evitabili.
Ad esempio, molti ritengono che l’uso degli spray con corticosteroidi per uso topico, nasale e soprattutto bronchiale, sia meno efficace e più “tossico” dell’uso di corticosteroidi per bocca.
Nulla di più sbagliato, i corticosteroidi topici sono molto efficaci, ad azione rapida e molto meglio tollerati senza effetti sistemici anche per uso molto prolungato sia negli adulti che nei bambini.
Asmallergie febbraio 2009
La frase ……. I miti e le leggende metropolitane si sono consolidate nel tempo……
Fonte: http://www.puntoallergie.com/tinymce/source/mia%20cartella/Miti%20e%20Leggende%20in%20allergologia.doc
Sito web da visitare: http://www.puntoallergie.com/
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