I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
L’incertezza di una misura.
In laboratorio abbiamo verificato che quando si esegue la misura di una grandezza fisica, cioè una proprietà di un corpo che possiamo misurare, come il periodo T del pendolo, si ha un’incertezza nella determinazione del suo valore esatto nel senso che spesso le misure risultano diverse tra di loro. Ci domandiamo, tra i tanti valori del periodo misurati, qual è il valore esatto. Il fatto è che tale valore non potremo mai saperlo perché per quanto bravi e attenti saremo nell’eseguire la misura commetteremo sempre un piccolo errore.
E’ una regola generale: esistono sempre degli errori associati alle misurazioni. C'è un'eccezione: se la misurazione consiste nel contare grandezze discrete cioè costituite di elementi separati, come il numero degli studenti in un laboratorio, allora il numero può essere esatto.
E’ importante osservare che quando si parla di errore non si intende riferirsi ad uno sbaglio. Il significato tecnico di errore è descritto meglio con il termine incertezza. In qualsiasi misura di variabili continue, cioè che possono assumere valori con continuità, come la lunghezza, la massa, il tempo e così via, è inevitabile che ci sia incertezza nella determinazione del loro valore esatto.
La miglior cosa che è possibile fare è fornire un particolare valore della misura, detto valore più attendibile o probabile Xp, con la garanzia che il valore "vero" sia quello stesso numero, più o meno una certa quantità, chiamata errore assoluto DX. Allora, il risultato dell'esperimento dovrà essere espresso in una delle seguenti forme equivalenti:
Si distinguono due tipi di errori: gli errori sistematici e gli errori casuali.
Le regole generali da adottare sono pertanto:
Ad esempio, nella misura della lunghezza di una penna con un righello millimetrato la sensibilità del righello è di 0.1 cm. Pertanto, se ho ottenuto che la sua lunghezza della penna è di 11.5 cm la sua misura dovrò comunicarla in uno dei seguenti modi equivalenti che precisano l’intervallo entro cui cade la grandezza misurata:
L = 11.5 cm ± 0.1cm
L = (11.5 ± 0.1) cm
11.4 cm<L<11.6 cm
Da notare che prima della determinazione della semidispersione si deve fare una valutazione dei valori delle misure ricavate per eventualmente eliminare dalle misure concordanti quelle che si discostano notevolmente dalle altre, ad esempio, perché ottenute da una svista nell’eseguire le misure (errori grossolani).
Quando ho un gran numero di misure è utile utilizzare gli strumenti matematici e le definizioni che ci mette a disposizione la statistica, come i seguenti
def 1. La frequenza assoluta f è il numero di volte che un valore o una classe di valori compare nelle misure effettuate.
E' ovvio che la somma di tutte le frequenze assolute corrisponde al numero complessivo delle misure eseguite.
def 2. La frequenza relativa fr è il rapporto tra la frequenza assoluta e il numero totale delle osservazioni.
Se il valore xk è stato misurato nk volte, la corrispondente frequenza relativa è frk=nk/N (che coincide con la probabilità P(xk) quando N è molto grande). Ovviamente la somma di tutte le frequenze relative vale 1.
Spesso si suddivide il campo di variazione delle misure in un numero di intervalli di ampiezza costante Di e si raggruppano in classi di valori le misure ottenute che cadono in uno stesso intervallo. L’esito di questa operazione si rappresenta con un istogramma della distribuzione delle misure, cioè con dei rettangoli di base uguale alla larghezza dell'intervallo e di altezza uguale alla frequenza delle misure che cadono in quell'intervallo (Fig.1).
Fig.1 Istogramma delle misure del periodo di un pendolo per N=50.
I risultati delle misure non saranno distribuiti casualmente ma si collocheranno intorno a quello che “ragionevolmente” è il valore vero, o meglio, valore più probabile. La forma dell'istogramma suggerisce che tale valore è il valore medio o media di tutte le N misure definita da:
Se voglio una stima più accurata dell’errore assoluto dovrò tener conto degli scarti delle singole misure definiti come:
e definire l’errore nel seguente modo, chiamato deviazione standard:
Errore relativo e percentuale
Nella pratica è più significativo, per poter stabilire la bontà o accuratezza di una misura, il concetto di errore relativo Er e di errore percentuale E%, invece che di quello assoluto DX (m,dX,s ), definiti come:
Da notare che, mentre l'errore assoluto ha la stessa unità di misura della grandezza misurata, l'errore relativo è adimensionale. E’ evidente che una misura è tanto più accurata quando più piccolo è l’errore relativo e percentuale. Se in una misura l’errore è dovuto solo alla lettura dello strumento, l’accuratezza cresce all’aumentare del valore della misura, perché l’errore assoluto resta invariato.
Es. Calcoliamo la differenza tra le seguenti misure di massa:
Il valore della differenza è uguale alla differenza dei valori:
L’errore sulla differenza è uguale alla somma degli errori presenti nelle due misure assegnate:
In definitiva la misura della differenza è:
Es. Calcolare l’area del rettangolo con i lati di lunghezza rispettivamente:
L’area è.
Con un errore relativo
e un errore assoluto
In definitiva, la misura dell’area è:
Fonte: http://www.fisicaweb.org/doc/errori/Errori%20semplice.doc
Sito web da visitare: http://www.fisicaweb.org/
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve