Malesia

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Malesia

  1. BANDIERA
  2. Il rosso e il bianco sono di uso tradizionale nel Sud-Est asiatico, mentre il blu sta per l’unità del popolo malese. Il giallo è il colore dei regnanti, mentre i due simboli rappresentano l’Islam, la religione dominate. I quattordici stato originari della federazione sono rappresentati dalle quattordici strisce e dalle altrettante punte della stella.
  3. TERRITORIO

            La Malesia,o Malaysia, nell'Asia sud-orientale, è suddivisa in due parti: la  Malaysia occidentale, costituita dall'estremità meridionale della Penisola Malese, e la Malaysia Orientale è situata in Indonesia. Le due regioni, separate dal Mar Cinese Meridionale, distano tra loro 640 km circa. La superficie totale della Malaysia è di 329.750 km² .La West Malaysia confina con la Thailandia a nord e Singapore a sud. L'isola di Sumatra, appartenente all'Indonesia, si trova a sud-est della West Malaysia, oltre lo Stretto di Malacca. La costa nordorientale della Malaysia Orientale è bagnata dal Mare di Sulu, quella orientale dal Mar di Celebes.

  1.  La parte peninsulare della Malaysia è occupata da catene montuose a nord, fiancheggiate da ampie pianure lungo le due fasce costiere, a sud è invece relativamente pianeggiante.Un'estesa pianura copre la parte orientale di Sabha. I Monti Crocker, a nord-ovest, raggiungono un'altitudine di 4.101 m con il Monte Kinabalu, la cima più elevata della Malaysia.
  2. La parte centromeridionale del Borneo appartiene all'Indonesia I fiumi principali sono il Sungai Pahang  nella West Malaysia e il Batang Rajang e il Kinabatangan nella Malaysia Orientale. Le coste sono prevalentemente basse e sabbiose lungo il settore occidentale, per diventare più alte e frastagliate in quello nord-orientale.
  3. CLIMA

            Il clima è di tipo equatoriale con temperature elevate, pressoché uniformi tutto l'anno (25-28°C); le precipitazioni sono abbondanti con una media annua di 3000 mm. Le piogge non hanno distribuzione del tutto uniforme nel corso dell'anno per via dell'influsso dei monsoni: al monsone di SE, che si avverte particolarmente nell'area sudoccidentale e occidentale della Malesia, si deve l'accentuarsi delle precipitazioni tra aprile e agosto, mentre quello di NE interessa, tra ottobre e gennaio-febbraio, la Malesia orientale e il Borneo.

  1. STORIA

Nella penisola malese, punto di passaggio obbligato dei commerci, nel II secolo d.C., si costituirono i primi regni indigeni. Solo nel XV secolo, con la fondazione del porto di Malacca e con la penetrazione portoghese, iniziò lo sviluppo economico della Malesia che a partire dal 1511 cadde sotto il dominio prima dei Portoghesi e poi, nel 1641, degli Olandesi. Con il trattato di Londra la Malesia venne assegnata alla Gran Bretagna, mentre Malacca passò agli olandesi. Nel 1867 Malacca e Singapore entrarono a far parte della colonia britannica . Nel 1909 la Gran Bretagna ottenne dalla Thailandia gli stati di Kedah, Kelantan, Perlis e Terengganu che poi riunì nei Confederate Malay States (Confederazione degli stati malesi).Durante la seconda guerra mondiale la Malesia venne in gran parte conquistata dai Giapponesi (1942). Nel dopoguerra la propaganda antibritannica e l'acceso spirito nazionalista e indipendentista portarono alla costituzione dell'Unione Malese. Nel 1957 venne proclamata l'indipendenza della Federazione Malese che, ampliatasi ancora con l'unione di Singapore, Sarawak, Sabah e Sultanato del Brunei si costituì in federazione della Grande Malesia, da cui però il Sultanato del Brunei si staccò volontariamente durante il decennio successivo. Singapore fu costretta a lasciare la federazione. Nel 2001 si verificarono gravi scontri etnici tra malesi e indiani, cui il governo rispose con una serie di arresti.

  1. Popolazione e cultura

            Avendo fatto parte, centinaia di anni fa, della via delle spezie internazionale, la Malesia ha finito col diventare un mosaico di culture diverse. Dalle rivolte interne che il paese ha attraversato nel 1969,  Il paese ha maturato una tolleranza maggiore verso una società multiculturale e cosmopolita come è la sua, riuscendo a instaurare una convivenza tranquilla tra cristiani, mussulmani e buddisti. Il concetto di una ‘identità malesiana’ oramai si identifica nella multiculturalità della nazione, e questo si traduce nelle due caratteristiche della popolazione: ospitalità e cortesia. Malesi, cinesi, indiani e molti altri gruppi etnici convivono in Malesia da generazioni. Tutte queste culture si sono influenzate a vicenda, creando una vera e propria cultura malese. I gruppi etnici più numerosi sono quello malese, quello cinese e quello indiano. A Sabah ed a Sarawak esiste una miriade di gruppi etnici indigeni, ciascuno con il proprio patrimonio culturale. Oltre al malese, lingua ufficiale, l’inglese e il cinese sono molto usati. Oltre il 60% della popolazione è musulmana, circa il 18% buddhista, il 10% cristiana, il 6% induista.

  1. La Chiesa del Cristo (Bovenkerk per gli olandesi o Christ Church secondo la denominazione anglosassone) è la più antica chiesa olandese che si trova al di fuori dei Paesi Bassi.

             I MALESI
Oggi i malesi, principale gruppo etnico del Paese, rappresentano da soli oltre il 50% della popolazione. In Malesia il termine malese si riferisce a chi pratica l'islamismo e segue le tradizioni malesi, parla la lingua malese e discende da antenati malesi. I malesi sono noti per il loro manierismo delicato ed il ricchissimo patrimonio artistico.
I CINESI
I cinesi malesi rappresentano il secondo gruppo etnico per numero e rappresentano il 25% della popolazione. Si tratta nella maggior parte dei casi dei discendenti degli emigranti cinesi che si trasferirono qui durante il diciannovesimo secolo. Sono noti per la loro diligenza e l'acuto senso degli affari.
GLI INDIANI
Gli indiani rappresentano il più piccolo dei tre gruppi etnici principali e costituiscono approssimativamente il 10% della popolazione. Per la maggior parte si tratta dei discendenti degli emigranti provenienti dall'India meridionale, di lingua tamil, stabilitisi nel Paese durante il dominio coloniale britannico. Attirati dalla prospettiva di uscire dal sistema delle caste della società indiana, essi si trasferirono in Malesia per costruirsi una vita migliore. Si trattava prevalentemente di indù, che portarono con loro anche una cultura a tinte vivaci, testimoniata dalle decorazioni dei templi, dalla cucina ricca di spezie e dai bellissimi sari.
Orang Asli
Asli è un termine generico usato per indicare qualsiasi gruppo indigeno della Malesia peninsulare. Si tratta di tre gruppi tribali principali: negritos, senoi e proto-malesi I negritos vivono di solito al nord, i Senoi nel centro, ed i proto-malesi a sud. Ciascun gruppo o sottogruppo ha lingua e cultura proprie. Alcuni sono pescatori, altri agricoltori, altri ancora conducono una vita semi-nomade.

  1. ECONOMIA

Negli ultimi trent’anni la Malesia ha conosciuto un fortissimo sviluppo economico, trasformandosi da paese in via di sviluppo ad uno dei paesi più ricchi del sud-est asiatico, non più dipendente soltanto dalla produzione ed esportazione di materie prime. Con la Nuova politica economica , la Malesia è divenuta leader mondiale nella produzione di componenti elettronici e primo paese del Sud-Est asiatico per l’assemblaggio e l’esportazione di autoveicoli.Il paese è uno dei più sviluppati del pianeta con il PIL al 29º posto tra quelli mondiali, mentre è al 59º posto per PIL pro capite. L’ISU al 61 posto.
-Tra le attività più produttive troviamo le colture, del riso, il mais, le patate e le patate dolci, i frutti tropicali, soprattutto l'ananas, caffè, cacao, arachidi, palme da cocco, palme da olio, pepe e altre spezie. Lo sfruttamento dei boschi riguarda soprattutto l'albero del caucciù, ma anche il legname; la pesca, molto attiva in tutta la Malesia. Modesto è invece l'allevamento, che si basa  principalmente sul bestiame suino.
-la Malesia ha notevoli giacimenti di petrolio e gas naturale, nel Sabah e Sarawak, . Si estrae anche argento, ferro, oro, carbone e bauxite. Un complesso petrolchimico importante e per la liquefazione del gas si trova presso Sarawak. Importante il comparto dell’elettronica, soprattutto semiconduttori, e la lavorazione di prodotti come tabacco e legname.
-Il settore terziario è uno dei più sviluppati infatti la Malesia è uno dei paesi più visitati del mondo. Per quanto riguarda il commercio, alla base delle importazioni in Malesia vi sono: macchinari in genere e mezzi di trasporto, materie prime di base, generi alimentari e bevande, combustibile e prodotti chimici.

  1. Kuala lumpur

            La città fu fondata da minatori che nel 1857 trovarono lo stagno sull’ampio delta dei fiumi Gombak e Klang,  cresciuta da una ‘confluenza fangosa’ ( il significato di Kuala Lumpur) fino a diventare una città moderna e vivace di oltre un milione di persone. L'insediamento iniziò a prosperare quando Raja Abdullah, un membro della famiglia reale di Selangor, aprì la valle del Kelang alle ricerche minerarie.Con l'espansione della città, il Regno Unito che dominava la Malesia all'epoca nominò un rappresentante (chiamato Capitano dei Cinesi) per amministrare l'insediamento. Oggi KL non è solamente la capitale del commercio e degli affari della Malesia ma è anche la capitale politica e la città più grande del paese. Con un piano per farla diventare una delle capitali asiatiche più competitive per il 2020, Kuala Lumpur cresce anno dopo anno con sempre nuovi grattacieli modernissimi. Nonostante il recente sviluppo KL ha mantenuto molto dello splendore di un tempo con gli antichi palazzi coloniali che stanno gomito a gomito con i palazzi ultra moderni.

  1. SANDOKAN

           
La Malesia di oggi è molto più complessa di quella descritta dallo scrittore: la giungla è ancora, fitta e rigogliosa, così come le spiagge bianchissime e il mare di un blu tropicale, ma è nello skyline delle grandi città che si può intuire il futuro della Malesia.     
Parlare della cosiddetta “Malesia Britannica”, e cioè del gruppo di colonie governate così a lungo dalla Corona Inglese, è fondamentale per capire la Malaysia odierna, e per decifrare di conseguenza la composita dimensione etnica, linguistica e religiosa della sua capitale. In particolare bisogna ricordare come gli “Stabilimenti degli Stretti” – così chiamavano i britannici i territori malesi – abbiano visto un pesante sfruttamento economico da parte dei colonizzatori nella produzione di gomma, nell’estrazione di stagno e nel commercio di spezie. Ed era quello lo sfruttamento (impersonato dal “Rajah Bianco” di Sarawak James Brooke, personaggio realmente esistito) contro il quale si batteva il leggendario Sandokan, immaginario eroe partorito dalla fantasia del grande Emilio Salgari.

  1. COSE DA VEDERE

            Petronas Twin Towers
Le Torri gemelle della Malesia, alte 452 metri, sono uno degli edifici più pazzeschi del mondo, segno del progresso del Paese e dell’impronta modernista che ha assunto ormai la città. Per avere una delle viste più belle su Kuala Lumpur, vi basterà salire fino all’86esimo piano. Potrete anche passeggiare sospesi nel vuoto, sul piccolo ponte che collega le due torri
Grotte Batu
Le Batu Caves rappresentano uno dei santuari indù più importanti e particolari della Malesia. Si trovano a circa 10 km dal centro della città, e sono raggiungibili in pochi minuti di treno, o in autobus, dalla stazione centrale. Il sito è famosissimo per la grande statua dorata della divinità, posta all’entrata, e per le scimmiette, che tenteranno di estorcevi cibo a tutti i costi. 272 gradini vi separano dalla cima e dalla bellissima vista che si gode da lassù.
Istana Negara
Istana Negara è il Palazzo Reale e anche la residenza ufficiale del capo dello stato melesiano. La sua nuova sede, aperta nel 2012, si trova a Jalan Duta, a nord della città ed è una tappa fissa dei tour organizzati alla scoperta della città.

Parco
Si tratta del più grande giardino botanico di Kuala Lumpur, situato a pochi passi dalla piazza centrale, piazza Merdeka. Quasi 92 ettari di verde, divisi in piccole aree particolarissime, tra le più belle al mondo. Passeggiate all’interno del parco, e percorrete il sentiero che vi condurrà al laghetti,fontane, al monumento nazionale e alle piccole riserve naturalistiche, che includono un giardino delle orchidee, quello degli hibiscus, il parco dei cervi, il parco degli uccelli.
Giardino delle Farfalle
Passeggiare lungo i sentieri del Giardino delle Farfalle, sfiorati da centinaia e centinaia di farfalle vi farà sentire come in una fiaba. Oltre 5000 farfalle, tartarughe, carpe e chi più ne ha, più ne metta, per un luogo di serenità nel bel mezzo della metropoli!
Masjid Jamek
Costruita nel 1909, la moschea di Jamek, meglio conosciuta come Masjid Jamek tra gli abitanti del luogo, è la moschea più antica della città. La moschea è situata al punto d'incontro tra i fiumi Klang e Gombak, luogo di nascita di Kuala Lumpur.Lo stile architettonico è ispirato a influenze Mogul dell'India settentrionale. Nel 1965 è stata ufficialmente dichiarata Moschea Nazionale.
Aquaria KLCC
Non è grande ma è bello, è uno degli acquari meglio progettati di tutta l’Asia. Attrazione principale è il tunnel subacqueo di vetro lungo 90 metri da cui poter osservare tutte le specie viventi ospitate nell’acquario, avendo l’impressione di trovarsi sott’acqua. Le specie marine che si possono trovare sono almeno 250, contando più di 20.000 animali acquatici provenienti dalla Malesia e dal resto del mondo.

  1. CIBI

La cucina malese tradizionale è decisamente piccante, avvicinandosi alla cucina indonesiana.La principale caratteristiche di questa cucina è rappresentata dall'uso abbondante di erbe e spezie e in particolare dalla presenza quasi costante del peperoncino nei vari piatti. Una giornata tipo prevede almeno tre pasti principali: la colazione, il pranzo e la cena, più innumerevoli snack consumati per lo più in strada. L'elemento comune di tutti i pasti è la presenza del riso.I piatti principali sono il Satay Senibong  (un piatto a base di carne di manzo ed è accompagnato da una salsa di arachidi molto saporita) e il Nasi Lemak Si tratta del piatto nazionale della cucina malese e ha come base riso cucinato in latte di cocco e foglie di pandan.

 

Fonte: http://www.artigianelli.org/wordpress/wp-content/uploads/2013/10/MALESIA.docx

Sito web da visitare: http://www.artigianelli.org

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