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POSIZIONE
Confini:
E’ compresa tra il mare di Barents, il Mar Bianco, il Mar Baltico, il Mar d’Azov, il Mar Nero e il Mar Caspio.
QUADRO FISICO
MORFOLOGIA
Il territorio è totalmente pianeggiante, interrotto da pochi gruppi di colline: il Rialto Centrale Russo, le alture del Volga e gli Urali. La Pianura Sarmatica è interrotta da queste colline, piuttosto basse, ma che danno origine a importanti fiumi, il Volga e il Don. A Sud ci sono le Montagne del Caucaso e ad Est gli Urali.
FIUMI E LAGHI
I fiumi sono divisi dalle alture del Volga, che formano due bacini: quello del Volga e quello del Don. Il Volga parte dal Valdaj e sfocia nel Mar Caspio. Il Don sfocia invece nel Mar D’Azov.
Gli altri fiumi sono a Nord: la Dvina e la Pecora.
I laghi sono il La doga e l’Onega.
CLIMA
Il clima e la vegetazione variano con la latitudine:
POPOLAZIONE
In Russia ci sono 144.000.000 di abitanti. Ci sono 21 Repubbliche Etniche.
La popolazione è distribuita nelle varie fasce climatiche:
Le città principali sono Mosca, la capitale, da cui parte la ferrovia transiberiana, che passa per molte città sul Volga e sugli Urali. Nella direzione opposta, invece, attraversa San Pietroburgo, seconda città per abitanti, e Rostov, primo porto sul Mar Nero.
ECONOMIA
La Russia sta attraversando un periodo di assoluta crisi: aumentano le organizzazioni politico- mafiose, la maggior parte della popolazione vive in condizioni di povertà estrema, i servizi sono precari ed antiquati e quindi c’è stato un brusco peggioramento della vita sociale.
SETTORE PRIMARIO
AGRICOLTURA
L’agricoltura è molto arretrata, infatti, dopo la disgregazione dell’URSS, sono state abbandonate le campagne, i sistemi di coltivazione sono vecchi ed antiquati e per alcuni prodotti si deve ricorrere ad importazioni dall’estero. La Russia produce, però, cereali, patate, barbabietola da zucchero, cotone, tabacco, lino e canapa.
PESCA ALLEVAMENTO E RISORSE
La pesca si pratica nel Mare Artico e si ricavano aringhe e merluzzi. L’allevamento riguarda bovini, suini, ovini e volatili. Si ricavano latte e carne.
Le risorse del sottosuolo sono: gas naturale, nichel, mercurio, petrolio, carbone, uranio, ferro, platino, diamanti, cobalto e rame.
Il grande patrimonio boschivo alimenta l’industria del legno.
SETTORE SECONDARIO
INDUSTRIA
La Russia possiede ampi giacimenti di diverse materie prime, ma il loro sfruttamento è difficoltoso, sia per la rigidità del clima, sia per il costo dei trasporti.
La Russia è al primo posto nel mondo per la produzione di gas naturale, nichel e mercurio. Per il petrolio è al terzo posto nel mondo. Si estraggono anche le materie già elencate.
Le attività industriali si basano sulla siderurgia, la lavorazione dei minerali, la produzione di macchine per l’agricoltura, la produzione di mezzi di trasporto. Sono importanti le industrie che producano materiali da costruzione.
SETTORE TERZIARIO
E’ in fase di crescita, ma ancora inadeguato e carente. I trasporti si basano su una obsoleta rete stradale ed aerea. Quest’ultima è indispensabile per coprire lunghe distanze; importante è la navigazione fluviale.
Il turismo è presente solo nelle città.
Capitale e città principale della Russia. E’ il secondo agglomerato d’Europa dopo Parigi e copre una superficie di 900 Kmq. E’ un polo strategico di tutte le vie di comunicazione, infatti, è anche attraversata dalla Moscova e da canali artificiali del Volga. La città è formata da vari anelli che disposti attorno al centro principale: il Cremino. Questa città è stata fondata nel XII secolo, fu rasa al suolo dai Mongoli, pochi anni dopo la costruzione, nel 1238. Dopo la ricostruzione, fece parte del principato di Moscovita. Pietro il Grande trasferì nel XVIII secolo la capitale a San Pietroburgo, ma dopo la rivoluzione del 1917 Mosca ritornò capitale. Oggi è il più importatnte centro amministrativo, politico, finanziario, commerciale e culturale del Paese.La periferia, molto estesa, ospita numerose industrie.
La Russia settentrionale in direzione Ovest-Est, comincia con la Camelia, al confine con la Finlandia e arriva fino ai Monti Urali. Si affaccia su tre mari: il Mare di Barents, il Mar Bianco, chiuso quasi interamente dalla Penisola di Cola, e il Golfo di Finlandia (Mar Baltico). Arriva aSud fino al Volga. Il territorio è piatto e uniforme, ci sono poche colline e molte zone acquitrinose. Questa regione ospita due fiumi importanti: la Dvina settentrionale al centro, e più a est la Pecora.
Qui ci sono i due più grandi laghi d’Europa: il Ladoga e l’Onega. La popolazione abita solo lungo le coste o lungo i fiumi.
MAR DI BARENTS
E’ il mare più orientale d’Europa, vicino al circolo polare artico. Le coste della Russia sono basse e paludose e il mare è ghiacciato per circa si mesi l’anno. La città principale è il porto di Murmansk, nella Penisola di Cola, che usufruisce della Corrente del Golfo che lo mantiene libero dai ghiacci. Il primo porto del Mar Bianco è Arcangelo.
FORESTA DI CONIFERE (TAIGA)
Tutta la Russia settentrionale è costituita dalla Pianura Sarmatica, che è la continuazione della pianura franco-germanico-polacca. Viene interrotta da Monti Urali, ma poi continua in Siberia. Questo territorio è coperto quasi interamente dalla Taiga, una foresta di conifere formata da pini, abeti, larici, sequoie ecc. Questi alberi riescono a sopravvivere al lunghissimo inberno. Fornisce il 30% del fabbisogno nazionale del legname da lavoro e il 50% di cellulosa.
SAN PIETROBURGO
E’ la seconda città della Russia per popolazione dopo Mosca. Fu fondata nel 1703 da Pietro il Grande. Era una città costruita su un gruppo di isole, separate da canali e da ramificazioni del delta del fiume Neva. Pietro spostò qui la capitale del suo impero. Per costruirla arrivarono molti architetti europei, soprattutto italiani. E’sede di importanti musei, l’Ermitage, di teatri, di accademie e di università. Cambiò molte volte il nome: nel 1914 diventò Pietrogrado, nel 1924 Leningrado, a causa della rivoluzione, nel 1991dopo la dissoluzione dell’URSS, riprese il nome originale.
Comincia a Ovest con l’Ucraina e raggiunge la catena degli Urali. Anche questo territorio è pianeggiante, mosso da lievi ondulazioni e interrotto da tre gruppi di colline, estese ma basse: il Rialto Centrale Russo, le alture del Volga e gli Urali. Il territorio si divide nel bacino del Don, che va a sfociare nel Mar d’Azov e nel bacino del Volga che sfocia nel Mar Caspio. Questa zona si divide in tre aree: la regione di Mosca, la regione del Volga e la regione degli Urali.
REGIONE DI MOSCA
E’ il cuore della Russia e corrisponde al Ducato di Moscovita, che nel XIV secolo si espanse e arrivò a conquistare tutta la Russia attuale. Questo territorio è compreso tra il Volga a Nord e l’Oka a Sud, che poi confluisce a Novgorod. Il territorio è dominato dalle foreste di conifere e dalle foreste di latifoglie; sono interrotte a Sud dalla steppa erbosa, molto coltivata. La regione di Mosca è una grande regione agricola, dove si coltivano soprattutto lino e segale a Nord e grano e patate, insieme all’allevamento del bestiame a Sud. E’ importante perché è la prima area industriale del Paese, con industrie leggere, che producono beni di consumo.
REGIONE DEL VOLGA
Si trova lungo le rive del Volga. E’ una regione di industrie e città tra le più importanti del Paese. Il fiume è stato sbarrato in molti luoghi con dighe, che hanno formato dei laghi artificiali. Quindi sono utili per alimentare le centrali elettriche, che forniscono energia alle altre industrie e costituiscono anche una riserva d’acqua per l’agricoltura e una via di trasporto fluviale. La regione comincia a Novgorod, dove l’Oka affluisce nel Volga, prosegue fino a Kazan e arriva a Samarra e Saratov; poi termina Volgograd, ormai nella Russia meridionale.
REGIONE DEGLI URALI
Questa regione corrisponde agli Urali centrali che qui vengono chiamati anche Urali metalliferi. Sono montagne basse, coperte da boschi di abeti. In queste zone esistono giacimenti di ferro, manganese, nichel e rame. In mezzo ai boschi oggi sorgono miniere a cielo aperto, dove i filoni metalliferi sono scavati col sistema dei gradoni concentrici a forma d’imbuto. Ovviamente, ai piedi delle montagne, sono nate città dedite all’estrazione dei minerali; soprattutto sul lato siberiano: Ekaterinburg e Celjabinsk.
E’compresa tra l’Ucraina e il Kazakistan e il Mar Nero e il Mar Caspio. I fiumi principali sono il Don e il Volga. Ci sono due catene montuose; gli Urali meridionali e la catena del Caucaso. In questa zona si individuano tre regioni diverse: le terre nere, la Ciscaucasia e la depressione del Mar Caspio.
TERRE NERE
Cominciano in Ucraina, arrivano in diagonale ai Monti Urali e proseguono in Siberia. Un tempo erano terre di colore scuro molto fertili ed erano una steppa erbosa, dove nascevano spontanee vari tipi di piante, La vegetazione è quasi assente, a causa delle scarse precipitazioni. Si coltivano cereali, barbabietole, girasole e patate. Le coltivazioni vengono lavorate con mezzi meccanici.
CISCAUCASIA
E’ compresa tra il Mar Nero e il Mar Caspio, delimitata a Nord dal tratto terminale di Don e Volga. Questa regione è in prevalenza pianeggiante con un clima sempre più caldo e più arido, man mano che si scende verso Sud. I fiumi principali sono il Kuban e il Terek. Si coltivano vigneti, frutteti e agrumeti, dove è possibile l’irrigazione. Questa regione termina ai piedi delle montagne del Caucaso. Questa catena ha molte vette più alte di 5.000 metri. Il Caucaso e ricoperto da foreste di conifere. Qui si trova la Cecenia, una regione che combatte per ottenere l’indipendenza dalla Russia.
MAR CASPIO
E’ un bacino circondato interamente dalle terre. Quindi è un lago ma viene chiamato mare per le sue grandi dimensioni. Inoltre, un tempo era unito al Mediterraneo; piano piano questo mare si è ritirato ed è destinato a restringersi sempre di più, a causa dei pochi affluenti che convergono nelle sue acque. Il livello attuale è di 2 metri sotto il livello del Mediterraneo. Un’altra causa della sua riduzione d’estensione è che molti dei suoi affluenti sono sfruttati per l’irrigazione dei campi. Basti pensare che nel 1930 la sua superficie era di 420.000 Kmq, mentre oggi è di soli 371.000 Kmq. Le principali risorse sono la pesca dello storione, da cui si ricava il caviale e l’estrazione del petrolio.
Fonte: http://www.lucapalazzo.it/Medie/Seconda%20media/Geografia/La%20Russia%20Europea.docx
Sito web da visitare: http://www.lucapalazzo.it/Medie/Seconda%20media/Geografia/
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