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EVOLUZIONE DEL ROMANZO DALL’800 ALLA PRIMA MATA’ DEL 900
In Italia non c’era stata la fioritura del romanzo che aveva caratterizzato invece la letteratura francese e inglese del ‘700
IACOPO ORTIS: primo romanzo psicologico-sentimentale
Romanzo epistolare (modelli: Rousseau, Goethe): 62 lettere da Iacopo all’amico Lorenzo Alderani + lettere a Teresa + interventi di Lorenzo che si finge editore
Arco temporale: ottobre 97-marzo 99. Tempo della storia e tempo della scrittura coincidono
Tematiche: sentimentale/passionale + storico politica: non è vera autobiografia, ma ne ha la forma
Nella prima metà 800 il romanzo acquista posto di preminenza tra i generi letterari, sia in Italia che fuori d’Italia: ascesa della borghesia, di cui esprime le aspirazioni e le contraddizioni
NELLA LETT. EUROPEA E AMERICANA:
Si sviluppano diversi generi narrativi:
Visione critica e pessimistica della realtà sociale, che si esprime in vasti affreschi della loro epoca (in F:
Stendhal, Balzac, in GB Dickens, Thackeray, in Russia Gogol)
In questo senso il romanzo realista è “storico”, nel senso più profondo del termine.
Diversamente dal romanzo sentimentale, è condotto da un narratore esterno-onniscente che non si
focalizza solo sull’analisi interiore del personaggio, ma analizza i suoi rapporti con la società e
l’ambiente, intervenendo in prima persona a commentare ciò che narra (come Manzoni)
IN ITALIA:
L’affermarsi del romanzo è ancora una novità, oggetto delle dispute tra classicisti e romantici; Ma anche un classicista come Gioberti ne riconosce il valore nella possibilità di mescolare le tecniche e gli stili, in modo “di dare un ritratto più completo della vita umana”. Il romanzo si afferma perciò come genere largamente seguito dal pubblico e di riconosciuta dignità letteraria. Si intrecciano esperienze diverse, ma nel periodo tra il 1820 e il 1840. La preminenza tocca al romanzo storico (Manzoni)
Verso il 1840 Tommaseo sente l’esaurimento di questo genere e prova un romanzo di ambiente contemporaneo e di interesse psicologico (“Fede e bellezza”), mentre Nievo (“Le confessioni di un Italiano”) mescolava storia, avventura, tematica psicologica e politica. In quest’opera di impostazione autobiografica il narratore è interno (omodiegetico), ma a volte diventa onnisciente. Questo romanzo segna il passaggio dal romanzo storico a quello di ambientazione contemporanea.
MANZONI: per una panoramica completa si rimanda allo studio monografico: qui si intendono ricordare solo alcuni dei caratteri del romanzo storico manzoniano:
ROMANZO STORICO DOPO MANZONI: T. Grossi, Guerrazzi, D’Azeglio. Il genere si prestava all’esigenza di educare il pubblico ai valori civili e all’amor di patria, tant’è vero che tra gli autori incontriamo protagonisti della lotta risorgimentale. Grande successo di pubblico Imitazione del canone manzoniano, pur attenuato e “contaminato” dal romanzo nero o gotico (si accentuano gli elementi romanzeschi, la contrapposizione tra eroi positivi e negativi, la documentazione storica è meno rigorosa)
SECONDA META’ 800
Nel II 800 il romanzo europeo riflette le svolte storiche e culturali che caratterizzano gli anni dopo il ’48:
In narrativa domina l’interesse per la realtà , condotta con strumenti scientifici.
Anche in Italia il romanzo diventa il genere più diffuso e amato da un pubblico moderno (borghese): gli scrittori lo considerano il mezzo più idoneo per rappresentare i vari aspetti della realtà sociale e ordinarli in architetture rigorose, su modello dei grandi scrittori del realismo europeo.
Tendenze del romanzo italiano del secondo 800:
Verismo
Nascita del romanzo psicologico (fine sec.; vedi sez. successiva)
Romanzo d’appendice
Letteratura per l’infanzia
Trasformazione delle tecniche narrative:
Eclisse dell’autore: l’autore come voce narrante scompare completamente o viene fortemente ridimensionato, attraverso la regressione, oppure la pura registrazione di azioni e dialoghi dei personaggi, oppure la focalizzazione interna al personaggio(discorso indiretto libero)
IN FRANCIA: IL NATURALISMO
Teorizzato da Zola (nel saggio Il romanzo sperimentale) e da lui attuato nel ciclo dei Rougon-Macquart
Principi:
IN ITALIA: IL VERISMO
Nasce su influsso del Naturalismo ma se ne differenzia profondamente a causa del diverso contesto storico-sociale-culturale (Verga, Capuana: operano a Milano, ma sono siciliani)
Influsso nella forma (impersonalità), ma non nella posizione progressista
Ideologia: Pessimismo: lotta per la vita,legge naturale che governa il vivere sociale
Darwinismo sociale
No mito del progresso
Da questa ideologia deriva la convinzione che ogni giudizio sia illegittimo: impersonalità
Impersonalità: come? A parte obiecti. Ottenuta tramite:
Si rimanda allo studio monografico del Verga per una più precisa analisi dell’ideologia, delle tematiche e dell’evoluzione delle tecniche narrative
IL ROMANZO DECADENTE DI FINE 800: IL ROMANZO DELL’ESTETA
Negli ultimi due decenni dell’800 si delinea, nell’ambito del decadentismo europeo, una nuova tendenza narrativa parzialmente contemporanea al naturalismo, ma di segno opposto, che trova i suoi massimi esponenti in F e GB: la narrativa estetizzante. Sebbene la fisionomia delle due correnti sia assolutamente diversa, uguale è la matrice storico sociale: la società borghese di fine 800. Gli uni si sentono integrati in essa, ne accettano gli orizzonti culturali, gli altri avvertono di più le contraddizioni del sistema e il meccanismo di marginalizzazione dell’intellettuale (“perdita d’aureola”) , perciò si ritirano in un aristocratico isolamento
Esteta: individuo tendenzialmente cinico ed egoista, animato da un’insopprimibile ansia di bellezza, disprezza tutto ciò che è borghese, mediocre e banale; chiuso nel suo sogno di eleganza, ora si esalta in forme di snobismo quasi superomistico, ora si dissolve nella ricerca di sensazioni raffinate. Sostanzialmente nevrotico e instabile
NELLA LETTERATURA EUROPEA
Due romanzi stranieri sono considerati i modelli dell’estetismo:
A ritroso del francese Huysmans
Ritratto di Dorian Gray dell’inglese O:Wilde
L’estetismo valorizza gli aspetti sensoriali della bellezza dell’arte: il bello si trasforma in piacere e diventa una forma di edonismo
Si verifica così una sovrapposizione tra arte e vita, per cui
-l’arte diventa stile di vita
-l’esistenza diventa una raffinata ricerca del piacere estetico: l’esteta modella la propria vita come un’opera d’arte
Entrambi i romanzi si concludono quindi col fallimento dell’esteta: dell’unione arte-vita non viene sottolineata la grandiosità eroica, ma la sottile patina di decadimento.
NELLA LETTERATURA ITALIANA: I VARI VOLTI DELL’ESTETISMO DANNUNZIANO
Edonismo, inteso come ricerca del piacere, nell’arte: esistenza come un’opera d’arte.
Però la ricerca del piacere finisce col soffocare proprio l’esteta, lo priva di ogni energia morale e creativa, lo lascia vittima della sensualità
Fallimento dell’esteta
Superuomo: è l’esteta che trasforma il suo eccezionale gusto per la bellezza e l’ipersensibilità al piacere in regola di superiorità individuale rispetto alle masse, alla morale, alle norme sociali. Mentre l’esteta si estranea dalla vita sociale, il super0uomo ambisce ad assumere un ruolo di guida-vate, di profeta di un ordine nuovo (tentativo dell’intellettuale di reagire alla tendenza ad emarginarlo da parte della società capitalistica)
Questi romanzi nelle loro forme narrative si allontanano sempre più dal modello naturalistico:
PRIMI DECENNI DEL 900: IL ROMANZO DELLA CRISI
In campo filosofico il 900 si apre all’insegna della critica del Positivismo e dell’affermarsi di tendenze filosofiche spiritualiste (Bergson) e neoidealiste (Croce); contemporaneamente anche gli sviluppi delle scienze fisiche, a partire da Einstein, contribuiscono a mettere in discussione le idee più consolidate di conoscenza oggettiva della realtà; nell’ambito delle scienze umane la novità più sconvolgente è la psicanalisi di Freud, che mette in discussione l’unitarietà dell’io: tutto ciò mette in dubbio sia le tradizionali certezze scientifiche sia la percezione che l’uomo ha di sé e del suo rapporto col reale.
Anche nella narrativa va in crisi l’idea che possa esistere un’interpretazione unitaria e oggettiva del reale: il rapporto con esso si è fatto problematico e sfuggente e non è più possibile pensare al narratore come creatore di un mondo organico e significativo, padrone assoluto della vicenda e della psicologia dei personaggi
I maggiori narratori dell’epoca danno voce alla complessità e alla problematicità del rapporto uomo-mondo , modificando profondamente le caratteristiche tradizionali del genere, sperimentando tematiche inedite e tecniche narrative rivoluzionarie, in conflitto con le attese del grande pubblico (perciò si approfondisce il solco tra narrativa “alta” e narrativa di consumo). Il fenomeno non è specifico di una letteratura nazionale, ma si sviluppa con caratteristiche simili e problematiche corrispondenti nelle varie aree dell’Europa, per cui si possono evidenziare caratteri comuni, pur con sfumature o realizzazioni differenti:
Sul piano delle tecniche narrative, i mezzi più adeguati per esprimere la realtà interiore frantumata sono:
I PROTOTIPI EUROPEI DEL NUOVO ROMANZO
Kafka racconta storie lucide e incongrue come incubi , enigmatiche allegorie della condizione di smarrimento e di angoscia dell’uomo moderno
Proust stravolge la linearità cronologica della narrazione , seguendo i percorsi sinuosi e imprevedibili della “memoria involontaria”
Joyce attraverso la tecnica del “flusso di coscienza” esplora minutamente l’interiorità dei personaggi fino a farla deflagrare in un magmatico e inestricabile accavallarsi di stati d’animo
La Woolf rappresenta il mondo come intreccio di percezioni e punti di vista soggettivi, valorizzando ogni minimo evento interiore, fino ad annegare i fatti nel fluire dei pensieri e delle emozioni dei personaggi
Musil mette in questione l’atto stesso del narrare, sottolineanado il carattere fittizio e convenzinale della storia che sta narrando
Tutti, evidentemente, propongono un rapporto con la realtà problematico, sfuggente, impossibile da ricondurre a una prospettiva unitaria
IN ITALIA: PIRANDELLO E SVEVO
IL FU MATTIA PASCAL
I primi romanzi, scritti alla fine dell’800, risentono dell’influenza di Verga. Il fu Mattia Pascal (1901) è il romanzo della svolta, in cui si applica la poetica dell’umorismo e compaiono i temi fondamentali di P..
Poetica dell’umorismo:
Tematiche:
Il fu Mattia Pascal, coerentemente con questa poetica, presenta grandi novità nelle strutture narrative:
LA COSCIENZA DI ZENO
Le grandi novità di questo romanzo sia sul piano delle tematiche che su quello delle strutture narrative ne fanno uno dei grandi romanzi dell’Avanguardia europea
Novità a livello tematico:
Novità di struttura:
Fonte: http://www.severi-correnti.it/index.php?option=com_content&view=article&id=101&Itemid=84&dir=JSROOT%2Fdocenti%2Flettere%2Fmiotti%2Fappunti+italiano&download_file=JSROOT%2Fdocenti%2Flettere%2Fmiotti%2Fappunti+italiano%2FEvoluzione_romanzo_romanticismo_svevo.doc
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