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GENERALITA’
Obiettivi del corso:
Linguistica generale: la disciplina che si occupa dello studio scientifico del linguaggio umano.
La ricerca fondamentale sul linguaggio trova applicazioni pratiche in numerosi ambiti: si hanno, tra l’altro, applicazioni
LINGUISTICA ESTERNA E LINGUISTICA INTERNA
Ferdinand de Saussure, Cours de linguistique générale, sintesi di tre corsi tenuti da Saussure a Ginevra (1906-7, 1908-9, 1910-11).
“Langue” / “parole”
“Langue” / “Faculté du langage”
Linguistica esterna: studio del linguaggio come entità esterna all’individuo. Oggetto primario dello studio è la “langue” saussuriana. Si privilegia la dimensione sociale, storica, culturale del linguaggio.
Noam Chomsky, Syntactic Structures, 1957.
Linguistica interna: studio del linguaggio come capacità cognitiva dell’individuo. Oggetto dello studio è la dimensione psicologica e biologica del linguaggio. Oggetti di studio sono
La linguistica interna classica: lo studio del linguaggio come “specchio della mente” nella filosofia razionalista.
La linguistica interna della seconda metà del XX secolo ha introdotto
Lo studio del linguaggio nello “stile galileiano”.
Domande fondamentali del programma della moderna linguistica interna:
La domanda della conoscenza ha una certa priorità epistemologica, in quanto è presupposta dalle altre domande.
Tuttavia, i dati di partenza sono dati dell’esecuzione.
CREATIVITA’ E RICORSIVITA’
La “creatività” dell’uso linguistico normale come problema centrale della linguistica interna:
Qualunque parlante è in grado di capire e produrre un numero illimitato di frasi
La conoscenza della lingua non è la memorizzazione di una lista
23 Stima delle frasi possibili in francese per L=10 parole: 10
(M. Gross)
La conoscenza della lingua è conoscenza di un sistema di regole
W. von Humboldt: la lingua fa un uso infinito di mezzi finiti
G. Peano:
3) nient’altro appartiene a N
1 1+1 (1+1)+1 ((1+1)+1)+1 ………
Ricorsività: proprietà che hanno certe regole formali di potersi riapplicare indefinitamente sul loro stesso risultato
Ho incontrato Gianni, Francesco, Piero, Maria,….
Il fratello [dell’amico [del cugino [di un collega [di….]]]]
Credo [che Mario abbia detto [che la gente pensi [che qualcuno tema [che…]]]]
Ho incontrato [l’autore [che ha scritto [il libro [che ha entusiasmato [la giuria [che ha assegnato [il premio [che…..]]]]]]]]
La conoscenza della lingua è il possesso tacito di un sistema di regole ricorsive che generano frasi (grammatica generativa)
DATI EMPIRICI
TIPI DI GIUDIZI METALINGUISTICI:
GRAMMATICALITA’
La nozione di grammaticalità è distinta dalla nozione di “avere un senso”: ci sono frasi agrammaticali a cui assegnamo facilmente un senso (come (3)), e frasi grammaticali a cui non possiamo assegnare un senso (come (6)), ma che distinguiamo agevolmente da sequenze arbitrarie di parole come (7).
AMBIGUITA’
(10) Gianni conosceva la ragazza con il binocolo (non amb.)
(11) Ho fatto scrivere una lettera a Piero (ambigua)
(12) Gli ho fatto scrivere una lettera (ambigua)
(14) Chi ha inseguito il poliziotto? (ambigua)
(15) Ogni uomo ama sua madre (ambigua)
(16) Sua madre ama ogni uomo (non ambigua)
SINONIMIA
(17) Gianni ha aiutato Piero
(18) Piero è stato aiutato da Gianni (sinonima)
(19) Piero ha aiutato Gianni (non sinonima)
CONTRADDITTORIETA’ E INAPPROPRIATEZZA
(21) # Gianni ha ucciso il cane, che però non è morto
(22) # Ieri mattina uscirò alle sette
(contraddittorie)
(23)D: Che cosa hai letto?
R: Ho letto il tuo libro
R’: # Il tuo libro, lo ho letto (inappropriata)
(24)D: Hai poi letto il mio libro e quello di Gianni?
R: Il tuo libro, lo ho letto … quello di Gianni, non ancora
(appropriata)
SULLA INACCESSIBILITA’ INTROSPETTIVA: LA COREFERENZA.
(1)a Gianni dice che ___ vincerà la gara
b *___ dice che Gianni vincerà la gara
(2)a Piero è convinto che anche lui sarà premiato
b * Anche lui è convinto che Piero sarà premiato
(3)a Gianni ha convinto Maria che la potremmo aiutare a vincere la gara
b *Gianni la ha convinta che potremmo aiutare Maria a vincere la gara
(4) Ipotesi possibile: il nome deve precedere il pronome coreferenziale:
a ……N…..…Pron…..
b *..…Pron…..N……..
L’ipotesi (4) è immediatamente falsificata dal fatto che l’italiano (e le lingua naturali in genere) ammette un’infinità di frasi in cui il pronome precede il nome, eppure la coreferenza è possibile :
(5) Quando ___ è in forma, Gianni vince sempre
(6) Quelli che la conoscono bene dicono che Maria è molto intelligente
(7) Il fatto che anche tu voglia votare per lui dimostra che Gianni può raccogliere molti consensi
In genere, i meccanismi di costruzione e interpretazione delle frasi sono totalmente inconsci: abbiamo accesso introspettivo al giudizio, non ai processi di computazione mentale che lo determinano.
4. MODELLI
Il linguaggio è suono con senso. Quindi sapere una lingua vuol dire avere la capacità di
I. approssimazione:
Un primo passo è l’idea tradizionale che le espressioni linguistiche sono entità a due facce.
Secondo Saussure i segni linguistici sono costituiti da un significante e da un significato, associati arbitrariamente.
Questo approccio consente la costruzione di teorie sistematiche del lessico, ma non rende ancora conto della “creatività”, della capacità di creare infinite combinazioni di segni.
II. approssimazione:
Quindi, un modello della competenza linguistica deve specificare almeno:
Vale a dire, un sistema di regole mentali che “calcolino” strutture mettendo insieme elementi del lessico per formare unità via via più complesse.
c. Interfacce: porte attraverso le quali il sistema mentale per il linguaggio scambia informazioni con i sistemi cognitivi non specificamente linguistici: i sistemi articolatorio-percettivo e i sistemi di pensiero.
Lessico
Forma fonetica ç Sintassi è Forma logica
Quindi, sapere una lingua vuol dire possedere un sistema di calcolo mentale che computa strutture, rappresentazioni mentali di entità linguistiche: parole, frasi, testi, ecc. In questo modo di vedere le cose, il nucleo computazionale del sistema è la sintassi ricorsiva, che consente di generare infinite strutture.
L’idea della “mente computazionale” si è rivelata esportabile ad altri ambiti della cognizione, le capacità cognitive si sono rivelate accessibili allo studio come capacità computazionali specifiche di certi domini: linguaggio, ragionamento, visione, presa di decisioni, controllo motorio, ecc. (modularità).
III. approssimazione
Un ulteriore raffinamento di questo modello deve tener conto del fatto che anche il lessico ha una suo struttura interna esprimibile in termini di inventari e computazioni; ritroviamo questa articolazione su almeno tre livelli gerarchizzati:
Fonologia
Morfologia
Sintassi
Altri livelli fondamentali non rientrano in questa progressione gerarchica:
Semantica
Si distribuisce sulla morfologia e la sintassi
L’interpretazione semantica rispetta il principio di composizionalità: il significato di una unità di ordine superiore è funzione dei significati dei suoi componenti di ordine inferiore e della struttura
[[in-[[evita-]-bil-]]-mente]
[ Gianni [ aiuta Maria ]]
[ Maria [ aiuta Gianni ]]
quindi, l’arbitrarietà del segno riguarda le entità atomiche dotate di significato, i morfemi, non le entità complesse.
Fonetica
Lo studio delle proprietà fisiche e fisiologiche dei suoni del linguaggio.
Acustica
Articolatoria
Pragmatica
Lo studio dell’uso delle strutture linguistiche per la comunicazione, l’interazione sociale, il “fare cose con le parole” (Austin)
VARIAZIONE E INVARIANZA LINGUISTICA
Lo studio comparativo delle lingue mostra che alcune proprietà variano attraverso le lingue, mentre altre proprietà rimangono costanti (universali linguistici).
GRAMMATICA UNIVERSALE: caratterizza le proprietà costanti attraverso le lingue, definendo così la nozione di “lingua umana possibile”; definisce i limiti all’interno dei quali le lingue umane possono variare (per es., esprime l’insieme dei tratti distintivi possibili).
GRAMMATICA PARTICOLARE: caratterizza le specifiche scelte che ogni lingua compie all’interno dello spazio di possibilità definito dalla grammatica universale.
ANCORA SU SAUSSURE E CHOMSKY
Competenza / esecuzione (Noam Chomsky)
Langue / parole (Ferdinand de Saussure)
Ferdinand de Saussure,
Cours de linguistique générale, raccolto da Ch. Bally e A. Sechehaye nel 1916, sulla base degli appunti di tre corsi di Saussure nel 1906-7, 1908-9, 1910-11 all’Università di Ginevra.
Differenze:
- Lo studio della competenza è incentrato sulla sintassi; la langue saussuriana esclude per gran parte la sintassi, che viene confinata nella parole.
N. Chomsky,
Syntactic Structures, 1957.
a. dell’informatica (macchine a stati finiti)
b. della linguistica strutturale (procedimenti di scoperta basati sull’analisi distribuzionale)
c. della psicologia behaviorista (sistemi di stimolo-risposta, apprendimento per rinforzo o inibizione, ecc.)
Fonte: http://www.ciscl.unisi.it/doc/doc_ev/Generalita.doc
Sito web da visitare: http://www.ciscl.unisi.it
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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