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Giuliano Nanni Giancarlo Morolli Barbara Valotti
GUGLIELMO MARCONI
LO SCIENZIATO CHE HA INVENTATO LA RADIO
CRONOLOGIA DELL’INVENZIONE E DEI SUOI ULTERIORI SVILUPPI
Ringraziamo gli amici del Circolo Filatelico di Sasso Marconi per il loro prezioso aiuto nel complesso e stimolante lavoro di celebrazione e divulgazione della figura del gran- de scienziato che, un secolo fa, sulle nostre colline fece i primi e decisivi esperimenti propedeutici all’invenzione della comunicazione senza fili. E’ certamente un grande onore per noi amministratori pubblici la possibilità di misurarci con una personalità di prestigio e autorevolezza nella storia delle telecomunicazioni come Guglielmo Marconi, ma è anche un onere riuscire a mantenere per ogni occasione celebrativa un livello coerente con il personaggio.
Per questo motivo coinvolgiamo - e ancora più spesso veniamo coinvolti -, da chi ne sa di più, da chi ha dedicato a Guglielmo Marconi anni di studio e approfondito con- fronto.
Se Marconi rappresenta il biglietto da visita internazionale per far conoscere il nostro Comune nel mondo, in cambio cerchiamo di dedicare alla sua memoria occasioni di celebrazione che possano richiamare e interessare il grande pubblico con grande attenzione al prestigio alla rilevanza del popolare inventore e delle sue intuizioni.
La cronologia marconiana offre molte occasioni per ricordare le imprese realizzate in passato dal nostro più illustre concittadino e attraverso le visite al museo o gli incontri a Villa Griffone (la casa paterna dove realizzò i primi esperimenti) teniamo vivo il ricor- do delle sue imprese, ma oggi pensiamo soprattutto agli sviluppi presenti e futuri delle sue scoperte e a questo proposito, abbiamo stretto una solida collaborazione con La Fondazione G. Marconi (che ha la sede proprio nel nostro comune, a Villa Griffone) e con la Provincia di Bologna per organizzare ogni anno un convegno di alto livello sugli sviluppi delle tecnologie senza fili (wireless) per migliorare la vita delle persone, in piena sintonia con lo spirito e con le intuizioni marconiane.
Con il giovanissimo “Premio Città di Sasso Marconi”, creato nel 2004 per celebrare i duecento anni di storia del Comune, ci proponiamo di consegnare ogni anno un rico- noscimento alle personalità che si sono distinte nell’ambito della comunicazione democratica. Nelle prime due edizioni abbiamo premiato Enzo Biagi (2004) e Walter Veltroni (2005) e nei prossimi anni il Premio esplorerà nuovi territori come quello del digital divide e la comunicazione nel sud del mondo.
Tutto questo grazie al lavoro e all’eredità spirituale di Guglielmo Marconi.
Invitiamo quindi tutte le persone interessate ad approfondire le tematiche marconiane a visitare le nostre colline dove troveranno, oltre ai luoghi marconiani, occasioni di svago nella natura e di piacevole intrattenimento sia culturale sia enogastronomico, toccando con mano l’essenza dei luoghi dove l’Era delle Telecomunicazioni globali ha avuto il suo inizio.
Marilena Fabbri (Sindaco) e Adriano Dallea (Assessore alla Cultura)
Città di Sasso Marconi (BO)
E’ con piacere che la Fondazione Guglielmo Marconi partecipa alla realizzazione di que- sta pubblicazione dedicata al padre delle radiocomunicazioni e concepita in una ricor- renza importante per gli amici del Circolo Filatelico Guglielmo Marconi. Attivi da qua- rant’anni sul territorio e partner consolidati della Fondazione, essi meritano i nostri migliori auguri per il proseguimento delle loro attività.
Mi piace sottolineare come questa iniziativa si richiami in un certo modo alla cronolo- gia marconiana pubblicata sulla celebre Bibliografia marconiana curata da Giovanni di Benedetto e pubblicata in occasione del centenario della nascita di Marconi, nell’ormai lontano 1974. Anche grazie al lavoro svolto durante i centenari a noi più vicini (nel 1995, in occasione delle celebrazioni a ricordo dei primi esperimenti di Villa Griffone e nel 2001 in occasione delle iniziative a ricordo delle prime trasmissioni radiotelegrafiche attraverso l’Oceano Atlantico) molto si è potuto fare per ampliare le conoscenze sulla straordinaria carriera dell’illustre scienziato e dunque il testo qui pubblicato contiene informazioni più dettagliate. Il risultato è dunque una sintesi arricchita della vita di Marconi ma al tempo stesso uno strumento utile e rapido per coloro che vogliano avvi- cinarsi alla conoscenza di un personaggio che con la sua invenzione diede il via negli ultimi anni dell’Ottocento a una “rivoluzione” nel fondamentale settore delle telecomu- nicazioni, proseguita poi per tutto il XX secolo ed oggi grande eredità ed opportunità per questo inizio del XXI.
Pertanto, diffondere questo straordinario patrimonio che il territorio di Sasso Marconi può vantare è importante e l’augurio agli amici del Circolo è per un ottimo prosegui- mento delle attività in questa direzione comune.
Presidente Fondazione Guglielmo Marconi
PREMESSA
Guglielmo Marconi è l’inventore della radio non solo perché ha realizzato un certo appa- recchio o perché ha depositato per primo un brevetto, ma soprattutto perché ha portato avanti un’idea, ha creato un sistema e l’ha via via perfezionato per tutta la sua vita, par- tendo dagli esperimenti del 1895 a Villa Griffone fino ad arrivare alla radiotelegrafia, alla radiodiffusione, alla radiotelefonia e successivamente alla televisione.
In senso lato l’invenzione della radio evolve ancor oggi: basti pensare al telefono cellu- lare, alle ultime imprese spaziali su Marte e intorno a Saturno, alla televisione digitale o a chissà quali altre applicazioni in futuro, che hanno in comune il fatto di essere rese possibili da nuove modalità per la trasmissione di segnali per mezzo delle onde elettro- magnetiche, in una parola dalla RADIO.
Marconi è sempre stato conscio della potenzialità delle comunicazioni senza fili, anche quando quasi nessuno ci credeva, ed il suo guardare avanti con entusiasmo è sempre stato accompagnato dal riflettere con mente profondamente critica su quanto già fatto al fine di posizionare con il massimo realismo lo stato delle sue ricerche.
Del resto oggi anche Internet e il telefono cellulare, il cui apparire ci ha reso quasi incre- duli, sono entrati nella normalità quotidiana e non sono in molti a recepirli come la sin- tesi finale di una serie di passaggi tecnologici che hanno nella radio un elemento vitale, se non la loro ragion d’essere. La componentistica elettronica inizialmente sviluppata per l’industria della radio ha reso possibile il decollo dei calcolatori elettronici e, a distanza di anni, l’informatica è diventata un elemento portante delle radiocomunicazioni. Analogamente i sistemi di radiocomunicazione hanno permesso di realizzare le imprese astronautiche, dal primo Sputnik alle sonde interplanetarie ed alle navette spaziali; i satelliti, a loro volta, stanno portando un notevole contributo all’ulteriore sviluppo delle telecomunicazioni mondiali. L’invenzione della radio non è avvenuta con un “clic”, non è stata l’intuizione di un istante o la scoperta di una formula matematica. E’ stata un’i- dea, un sogno perseguito da Marconi per tutta la vita; un’idea dapprima fievole ma sem- pre chiara che è stata concretizzata mettendo insieme i principi scientifici noti e le sco- perte di altri scienziati, mixandoli, modificandoli, creandone di nuovi per conseguire l’o- biettivo prefisso. Ma anche tutto questo non sarebbe stato sufficiente, se non ci fosse stata la ferma volontà di sfidare le posizioni di scienziati che, con i loro ragionamenti basati unicamente sulla teoria, non ammettevano la possibilità di trasmettere segnali a distanza mediante le onde elettromagnetiche.
Ai nostri giorni la radio, che era all’inizio del secolo scorso un mezzo misterioso se non inconcepibile, è stata persa di vista in quanto il suo ruolo è, purtroppo, dato per sconta- to, quasi come l’aria che respiriamo, e il suo essere parte di altre tecnologie ne nascon- de il ruolo fondamentale per il funzionamento delle stesse.
Vale forse la pena di riscoprirne le origini e la figura del suo Inventore, ed è per questo motivo che nasce questa pubblicazione.
DELLA VITA DI GUGLIELMO MARCONI
25 aprile - Guglielmo Marconi nasce nel signorile palazzo Marescalchi, situato nel cuore del centro storico di Bologna. Il padre Giuseppe, benestante proprietario terriero, dopo la morte della prima moglie, che gli aveva dato un figlio di nome Luigi, aveva sposato in seconde nozze Annie Jameson, una giovane irlandese arrivata a Bologna per studiare canto. Dal matrimonio, romantico ed avventuroso, celebrato in segreto per l’ostilità dei parenti di lei, a Boulogne sur Mer (Francia) il 16 aprile 1864, era già nato, nel 1865, il primogenito Alfonso.
Il diciottenne Guglielmo trascorre i mesi invernali a Livorno con la famiglia e fre- quenta il professor Vincenzo Rosa, insegnante di fisica nel liceo della città toscana, che lo introduce ai fondamenti della fisica e dell’elettrotecnica. Il giovane, che non conseguì alcun titolo di studio ufficiale, ha sempre considerato quest’insegnante come il suo vero ed unico maestro, rendendogli un riconoscente tributo nel discorso tenuto nel 1909 in occasione del conferimento del Premio Nobel.
Nello stesso anno Marconi esegue i primi esperimenti, dapprima a Livorno, dove riesce a
Tavolino con gli apparati trasmittenti utilizzati a Villa Griffone nel 1895.
La lastra posta in alto funziona da antenna. (Collezione Bigazzi - Museo Marconi)
captare, con alcune frecce poste sul tetto che fungono da antenna, le onde elettromagneti- che generate dai temporali che fanno suonare alcuni campanelli e successivamente a Pontecchio. Egli tenta anche di partecipare a un concorso apparso sull’autorevole rivista “L’Elettricità”, con il progetto di una nuova pila elettrica, come documentano alcuni suoi quaderni ritrovati di recente e il cui contenuto è stato analizzato anche sperimentalmente dalla Fondazione Marconi.
Estate - Durante una vacanza nella zona del santuario di Oropa nel Biellese, Marconi comincia a pensare alla telegrafia senza fili stimolato dalla lettura della relazione con cui lo scienziato inglese Lodge aveva commemorato alla Royal Institution la scomparsa del fisico tedesco Heinrich Hertz, presentandone in dettaglio gli esperimenti eseguiti sulla diffusione delle onde elettromagnetiche nello spazio. Nasce così l’idea che guiderà Marconi con determinazione, per tutta la vita, alla realizzazione del suo sogno di riuscire a trasmet- tere segnali a distanza senza l’ausilio di conduttori elettrici. Lo stesso Marconi ricorda, anni dopo: “Nell’estate del 1894, dall’alta montagna di Oropa, contemplando il Biellese pensai che l’uomo potesse trovare nello spazio nuove energie, nuove risorse, nuovi mezzi di comu- nicazione…”.
Autunno - Tornato a Pontecchio, a Villa Griffone, residenza di campagna della fami- glia, Marconi inizia a tradurre in pratica la sua idea con l’incoraggiamento della madre e il sostegno, anche economico, del padre. I suoi primi esperimenti avvengono in una stanza della soffitta che il padre Giuseppe gli ha messo a disposizione e passata poi alla storia come “Stanza dei bachi”.1 I segnali vengono captati dapprima all’interno della casa e successiva- mente nel prato prospiciente la villa.
Estate - Marconi continua i suoi esperimenti e scopre che la distanza di ricezione aumenta collegando a terra una sfera dell’oscillatore2 mediante una piastra metallica inter- rata e mettendo l’altra sfera in collegamento con una lastra o con parallelepipedi metallici posti in alto ed isolati da terra. Più la lastra metallica viene alzata, maggiore è la distanza da cui il segnale viene raccolto. Marconi scopre così il potere irradiante del complesso “anten- na-terra” e, dopo ulteriori perfezionamenti, nell’estate del 1895 è in grado di inviare un segnale che viene ricevuto oltre la collina dei Celestini, posta dietro a Villa Griffone, ad una distanza di circa 1.800 m. dal trasmettitore, fra due punti non visibili fra loro.3 La ricezione del segnale viene confermata dal fratello Alfonso con un colpo di fucile.
1 La stanza dei bachi viene così definita in quanto in passato era utilizzata per l’allevamento dei bachi da seta. Attualmente è stata ricostruita e fa parte del Museo della Fondazione Marconi ed è visitabile su appuntamento
2 L’oscillatore è un apparecchio dotato di quattro sfere che funziona in questo modo: la chiusura di un tasto fa circolare una cor- rente elettrica, generata da una batteria, all’interno di un dispositivo, denominato rocchetto di Ruhmkorff che produce una tensio- ne elevata la quale è in grado di perforare l’aria che separa le sfere provocando una scarica elettrica (scintilla) che emette a sua volta le onde elettromagnetiche. La scintilla scocca per il tempo per cui si tiene premuto il tasto. L’oscillatore utilizzato da Marconi con alcune modifiche, era stato messo a punto dallo scienziato bolognese Augusto Righi (1850 – 1920).
3 Secondo la teoria del tempo le onde elettromagnetiche si comportavano come la luce (onde luminose); non era quindi ritenuto teoricamente possibile raggiungere punti non visibili fra loro a causa di muri, colline o nebbia fitta.
4 A Einstein (1879 – 1955) fu chiesto che cosa fosse la radio e lo scienziato rispose: “sapete, la telegrafia via cavo è una specie di gatto, molto, molto lungo. Gli tirate la coda a New York e la sua testa fa "miao" a Los Angeles. Capito? La radio funziona esatta- mente nello stesso modo, tu mandi i segnali qui, loro li ricevono laggiù. L'unica differenza è che non c'è il gatto”.
Augusto Righi, professore di fisica all’Università di Bologna, mentre esegue esperimenti con l‘oscillatore da lui messo a punto per studiare il comportamento delle onde elettromagnetiche e delle onde luminose.
Il prof. Vincenzo Rosa che nel 1892, a Livorno, impartisce lezioni di fisica al giovane Guglielmo Marconi.
Guglielmo Marconi a 21 anni ai tempi dei primi esperimenti di telegrafia senza fili.
Apparato trasmittente (oscillatore)
utilizzato nel 1895: a destra la batteria ed il tasto telegrafico
che chiudendo il circuito invia una corrente al rocchetto di Ruhmkorff (cilindro nero) il quale elevando la tensione, provoca una scarica elettrica fra le sfere del trasmettitore dando luogo alle onde elettromagnetiche che vengono
irradiate nello spazio.(Collezione Bigazzi - Museo Marconi)
Le onde elettromagnetiche irradiate dal trasmettitore vengono “catturate” dal coherer, un tubetto di vetro contenente limatura d’argento, che è in grado di rivelarne la presenza. Il coherer è stato inventato da Calzecchi Onesti, perfezionato dal fisico francese Branly e messo a punto per i suoi esperimenti da Guglielmo Marconi. (Collezione Bigazzi - Museo Marconi)
2 febbraio - Marconi, accompagnato dalla madre Annie, si reca in Gran Bretagna, il paese che a quel tempo garantisce, per la sua preminenza industriale ed economica ed anche per l’ampiezza del suo impero coloniale, il miglior supporto alle sue ricerche e allo sviluppo della sua invenzione. Con l’aiuto dei parenti della madre, in particolare del cugi- no Henry Jameson Davis, Marconi viene ricevuto dal Direttore del General Post Office (G.P.O., le Poste britanniche), Sir William Preece, che accoglie con favore la presentazione della telegrafia senza fili illustratagli da Marconi.
2 giugno - Avvalendosi della consulenza dei migliori esperti del settore, Marconi presenta al Patent Office di Londra la prima domanda di brevetto per la sua invenzione, con il titolo di “Perfezionamenti nella trasmissione degli impulsi e dei segnali elettrici e negli apparecchi relativi”.
27 luglio - Marconi effettua il primo esperimento ufficiale sistemando l’apparato ricevente, collegato ad una macchina scrivente Morse, su un terrazzo del Post Office e l’ap- parecchio trasmittente, con la relativa antenna, in un fabbricato distante circa un miglio. Fra l’ammirata sorpresa dei presenti, l’esperimento riesce perfettamente.
12 dicembre - In una storica conferenza tenuta a Londra presso la Royal Institution, Sir William Preece dichiara che Marconi ha inventato un nuovo sistema di telegrafia senza fili. Data l’ufficialità della fonte la notizia diventa di pubblico dominio e si diffonde in tutto il mondo, suscitando particolare interesse anche in Italia.
Marconi cede in uso gratuito all’Italia i brevetti dei suoi apparecchi.
12-14 maggio - Marconi esegue esperimenti di telegrafia senza fili in mare, colle- gando Lavernock Point e l’isola di Flatholm nel canale di Bristol, distanti fra loro circa 14 km. Gli esperimenti sono seguiti da numerosi osservatori fra cui il tedesco prof. Slaby. Quest’ultimo riconosce il primato dell’invenzione di Marconi dichiarando in una conferen- za “Ciò che ho visto è qualcosa di veramente nuovo. Marconi ha fatto un’invenzione: egli lavora con mezzi la cui importanza non è stata adeguatamente riconosciuta …”. In seguito egli diventerà un grande concorrente di Marconi operando per la compagnia Telefunken fon- data dalle grandi industrie elettrotecniche tedesche.
Giugno - Dopo uno scambio di lettere con l’ambasciatore italiano a Londra, Ferrero, Marconi torna in Italia su invito del Ministro della Marina. A Roma esegue alcune dimostra- zioni, tra cui quelle realizzate al Quirinale alla presenza del re d’Italia Umberto I e della regina Margherita.
10-16 luglio - Marconi si reca a La Spezia ed effettua alcuni esperimenti in colla- borazione con la Marina Militare Italiana. La corazzata San Martino, dotata di apparati rice- venti, è in collegamento con la stazione trasmittente situata presso il laboratorio dell’arse- nale di San Bartolomeo. I segnali vengono ricevuti chiaramente sulla nave fino a 16 km di distanza, oltre le colline dell’isola Palmaria interposta fra la nave e la terraferma. Terminate le esercitazioni, Marconi cede in uso gratuito gli apparati utilizzati alla Marina Militare affin- ché possa continuare gli esperimenti.
20 luglio - Marconi inizia a dimostrare le sue doti imprenditoriali. Viene infatti costi- tuita, a Londra, con il contributo di suo cugino Jameson Davis e di altri sette facoltosi com- mercianti inglesi, la Società Wireless Telegraph and Signal Company Limited con lo scopo di costruire e vendere gli apparecchi da lui sviluppati. Marconi conferisce alla Società il suo brevetto e riceve in cambio 15.000 sterline e un numero di azioni per un valore di 60.000 sterline, pari al 60% del capitale. Il giovane Marconi ha appena 23 anni, ha già inventato la radiotelegrafia ed è socio di maggioranza di una società che in pochi anni si svilupperà in tutto il mondo. Nel 1900 essa prenderà il nome di Marconi’s Wireless Telegraph Company, anche su consiglio del padre che vuole mettere in evidenza il nome dell’inventore.
Dicembre - Il Servizio Governativo inglese dei Fari, incarica la Compagnia Marconi di costruire un impianto per il collegamento radiotelegrafico fra il faro di South Foreland ed il battello fanale di East Goodwin, distanti fra loro 20 km.
Marconi (al centro) mentre esegue
gli esperimenti di telegrafia
senza fili nel golfo di La Spezia assieme agli ufficiali
della Marina Militare Italiana.
Azione ordinaria da 1 sterlina della Compagnia
“Marconi’s Wireless Telegraph”
fondata da Marconi. Da notare che l’azione del 1909 è scritta in tre lingue:
inglese, italiano e francese. (Collezione Caputo)
Continuano gli esperimenti volti a raggiungere, con i messaggi radiotelegrafici, distanze sempre maggiori a superare gli ostacoli fisici come montagne, nebbia, ecc. Marconi inizia anche a sperimentare i primi apparecchi radiotelegrafici sintonici; una seconda pietra miliare dopo l’invenzione dell’antenna con il filo aereo e la presa di terra del 1895. Si trat- ta di un circuito che permette di garantire l’indipendenza delle comunicazioni svolte con- temporaneamente fra stazioni vicine. Questa nuova intuizione sfocerà nel 1900 nel famoso brevetto n° 7777.
3 giugno - Marconi riceve la visita di William Thomson, il futuro Lord Kelvin, nella stazione di Bournemouth. L’influente fisico inglese, volendo sperimentare di persona la tele- grafia senza fili, invia i primi radiotelegrammi “a pagamento”, destinandoli a William Preece e a George Stokes a Cambridge. E’ un atto volutamente trasgressivo: Lord Kelvin sa benissi- mo che le Poste britanniche hanno il monopolio delle comunicazioni telegrafiche e per que- sto insiste per versare la somma di 2 scellini, secondo la tariffa corrente per i telegrammi via filo. Marconi conserva le due monete come ricordo dell’apprezzamento dello scienziato per il suo sistema.
Luglio - Prima radiocronaca in diretta. Marconi aderisce alla richiesta del Daily Express di Dublino e con le sue apparecchiature trasmette al giornale la “radiocronaca” delle importanti regate a vela di Kingstown seguendole dal piroscafo Flying Huntress apposita- mente noleggiato, su cui installa una stazione trasmittente dotata di una antenna alta 23 m. La stazione ricevente è collocata a Kingstown, distante 36 km. Il Daily Express può così usci- re con il resoconto delle regate prima che le imbarcazioni facciano ritorno in porto, susci- tando grande scalpore fra i suoi lettori. Marconi dimostra così le grandi potenzialità della telegrafia senza fili verso un pubblico più vasto.
Agosto - Marconi collega lo yacht reale Osborne, che ospita il principe di Galles infermo, con la residenza della madre, la Regina Vittoria, per tenerla informata sul decorso della malattia. Le regate veliche e l’attività dei reali fanno ovviamente notizia e i giornali riportano con risalto i successi di Marconi e della sua Compagnia.
26 agosto - Marconi riceve dalla Lloyd’s Corporation, una grande società assicura- tiva, la richiesta di trasmettere segnali dal faro dell’isola di Rathlin a Ballycastle, distante 12 km e dotata di un ufficio telegrafico del General Post Office. Nonostante una fittissima neb- bia Mr. Kemp, fido collaboratore di Marconi, dopo aver installato sull’isola un’antenna alta 30 m, segnala alla Lloyd’s l’arrivo di dieci navi, via stazione radio di Ballycastle. Il risultato convince la società assicurativa ad installare nuove stazioni radiotelegrafiche prodotte dalla Marconi, in altri fari da essa gestiti.
3 marzo - Primo salvataggio di naufraghi grazie alla telegrafia senza fili. Un piro- scafo, che a causa della fitta nebbia va ad urtare contro il battello faro “East Goodwin”, lan- cia un messaggio di richiesta di aiuto al faro di South Foreland. I soccorritori riescono così a salvare tutto l’equipaggio.
27 marzo - Marconi realizza il primo collegamento attraverso la Manica, fra la sta- zione di South Foreland, nei pressi di Dover in Inghilterra, e quella di Vimereux, una cittadi- na della costa francese nei pressi di Boulogne sur Mer, la località in cui 35 anni prima si erano sposati i suoi genitori. Per la prima volta un messaggio trasmesso con la telegrafia senza fili unisce due Stati, superando i 48 km del canale della Manica: la velocità di trasmissione è di 15 parole al minuto. Fra i molti messaggi spediti, Marconi ne invia uno allo scienziato fran- cese Branly: “Marconi invia al Signor Branly i suoi rispettosi saluti oltre la Manica; questo bel successo essendo in parte dovuto alle importanti ricerche del Signor Branly".5
Luglio - Agosto - Marconi partecipa alle manovre navali inglesi. A bordo dell’incro- ciatore Juno arriva a trasmettere messaggi radiotelegrafici con la nave Alexandra fino a 120 km.
Settembre-Novembre - Marconi riceve molti inviti per recarsi negli Stati Uniti, tra cui quello del New York Herald che gli offre l’opportunità di descrivere in diretta lo svolgi- mento delle regate dell’America’s Cup, giunta alla sua undicesima edizione. Così nel mese di settembre 1899 Marconi sbarca a New York, ricevendo un’accoglienza entusiastica e sot- toponendosi alle domande dei numerosi giornalisti in attesa sulla banchina. Nonostante le minacce della American Wireless Telegraph and Telephone Company, una società america- na che accampa diritti di esclusiva sulle comunicazioni, Marconi inizia subito i preparativi installando le apparecchiature trasmittenti sui piroscafi Ponce e Grande Duchesse, mentre per le apparecchiature riceventi viene scelta la località delle Highlands of Navesink nel New Jersey. L’imbarcazione Columbia vince l’America’s Cup ed il lavoro di Marconi ottiene un grande apprezzamento, rendendo lo scienziato ancor più popolare negli Stati Uniti. Questi risultati pongono le premesse per la nascita di una società americana, “The Marconi Wireless Telegraph Company of America”, collegata alla Compagnia Marconi britannica.
8 novembre - Marconi si imbarca sul piroscafo St. Paul per fare ritorno in Inghilterra. Durante il viaggio egli installa a bordo le sue apparecchiature e quando la nave si trova a circa 120 km dalla costa inglese ha inizio il collegamento con la terraferma e le notizie che arrivano vengono stampate su un giornale di bordo pomposamente battezzato The Transatlantic Time - Volume I Numero I. Grazie alla telegrafia senza fili, vengono diffuse per la prima volta su una nave in mare aperto notizie aggiornate provenienti dalla terraferma. Marconi firma tutte le copie del giornale, vendute a un dollaro ciascuna a beneficio del Fondo Marinai.
5 Branly Eduard (1844 - 1940) è un fisico francese considerato un precursore della radio avendo messo a punto il coherer (il ricevi- tore di onde elettromagnetiche a limatura di ferro) inventato dall’italiano Calzecchi Onesti (1853 - 1922).
Guglielmo Marconi ed il fisico francese Branly;sullo sfondo il Canale della Manicain cui è avvenuto il primo
collegamento radiotelegrafico fra la Francia (Vimereux) e l’Inghilterra (Dover).
Marconi
ed il suo assistente Gorge Kemp a Vimereux,
mentre eseguono il collegamento radio fra la Francia e l’Inghilterra.
Febbraio - Viene installata la prima stazione radiotelegrafica della compagnia Marconi in Germania presso il faro dell’isola di Borkum e sul battello faro che opera vicino alle scogliere di Borkum, e viene completata l’installazione degli apparati radio sulla nave Kaiser Wilhelm der Große. La proliferazione di impianti sulle stazioni di terra e sulle navi segna il decollo della radiotelegrafia per fini commerciali; ad esempio la stazione radiotele- grafica di Borkum in soli sei mesi, da maggio ad ottobre, trasmette e riceve ben 565 mes- saggi commerciali con le navi in navigazione fino ad una distanza di 100 km.
Agosto-Ottobre - La compagnia Marconi affitta il terreno necessario e in ottobre inizia- no i lavori per costruire la stazione di Poldhu, cento volte più potente di quelle finora realizza- te. Il progetto è affidato a John Ambrose Fleming, professore dell’Università di Londra, esperto di correnti alternate ad alta tensione, nominato da poco consulente della Compagnia Marconi.
Dal 1968 il comune di Helston, in Cornovaglia, sul cui territorio si trova Poldhu, è gemella- to con Sasso Marconi nel nome dello Scienziato.
Poldhu, dove Marconiinizia, nel 1900,
la costruzione dellapotente stazionetrasmittente, si trova nel territorio del comune di Helston in Cornovglia.
Si realizza il grande sogno di Marconi: collegare attraverso la telegrafia senza fili il Continente europeo con quello americano.
Marzo - Marconi si trasferisce oltre Oceano, alla ricerca di un sito adatto per costrui- re la stazione ricevente. La scelta cade sulla località di South Wellfleet, nei pressi di Cape Cod nel Massachussetts (Stati Uniti) e l’ing. Vyvyan riceve l’incarico di costruire la stazione americana dotandola di un’antenna identica a quella di Poldhu.
Agosto - Viene completata la stazione radiotelegrafica di Poldhu che rappresenta quanto di meglio si può costruire con la tecnologia disponibile, in quanto tiene conto di tutti i perfezionamenti resi possibili dagli esperimenti precedenti eseguiti da Marconi. La stazio- ne trasmittente ha una forma ed una struttura inusuale. L’antenna è costituita da venti piloni in legno, alti 60 m, infissi nel terreno lungo una circonferenza del diametro di 66 m. Questi alti pali sostengono ben 400 cavi elettrici che convergono, formando un cono rovesciato, su un edificio posto al centro della struttura, dove vengono collegati all’apparato trasmittente posto all’interno dell’edificio stesso.
Settembre - Un fortunale abbatte una buona parte dei pali che sostengono l’antenna della stazione di Poldhu e poche settimane più tardi la stessa sorte tocca all’antenna di Cape Cod che nel frattempo era stata quasi completata. Così nel giro di poche settimane viene spaz- zato via tutto il lavoro preparatorio, frutto di ingenti investimenti tecnici ed economici.
La stazione di Poldhu con l’originaria antenna
a forma circolare distrutta da un violento fortunale nel
settembre 1901.
La stazione di Poldhu con la nuova antenna, più semplice e robusta, costituita da due piloni
alti 45 metri che sostengono
55 fili convergenti, a forma di ventaglio, nell’edificio che contiene gli apparati radio trasmittenti.
Marconi non si scoraggia e, sostenuto anche dai crescenti successi commerciali delle appa- recchiature per le radiocomunicazioni marittime, fa costruire a Poldhu una nuova antenna più semplice e più robusta, formata da due soli piloni, alti 45 m e distanti 50 m l’uno dal- l’altro, che sostengono un cavo dal quale pendono cinquantacinque fili ben tesi convergen- ti in basso in un unico punto, formando come un grande ventaglio. L’apparato trasmittente viene sperimentato eseguendo un collegamento con la nuova stazione radiotelegrafica di Crookhaven, posta a 360 km di distanza sulla costa occidentale dell’Irlanda. I risultati dei test entusiasmano Marconi e lo rendono impaziente, al punto che decide di tentare il colle- gamento transatlantico con un’antenna ricevente mobile posta su un aquilone, senza aspet- tare la ricostruzione dell’antenna a Cape Cod.
Per la stazione ricevente provvisoria viene scelta l’isola di Terranova, oggi in Canada, a quel tempo territorio inglese, distante oltre 3.000 km da Poldhu.6
26 novembre - Marconi accompagnato dai suoi collaboratori Kemp e Paget parte a bordo del piroscafo Sardinianalla volta dell’isola di Terranova, che presenta due vantaggi rispet- to ad altre regioni. In primo luogo è una colonia britannica, circostanza questa che facilita la parte burocratica dell’impresa, ma è anche il territorio del continente americano più vicino all’Europa, e in particolare alla Cornovaglia, dove si trova Poldhu, pur distante oltre 3.000 km.
6 dicembre - Marconi e i suoi collaboratori sbarcano a San Giovanni di Terranova, por- tando con loro due casse contenenti gli ultimi modelli di ricevitori, una cesta di vimini conte- nente due palloni da riempire con idrogeno e sei aquiloni, destinati a sostenere ed innalzare l’an- tenna. Marconi vuole tenere ancora segreto l’esperimento per poter lavorare senza l’assillo dei giornalisti creando così un alone di mistero che avrebbe amplificato l’effetto del suo successo arri- vato a sorpresa, senza, d’altro canto, esporsi a critiche nel caso in cui l’esperimento avesse avuto bisogno di tempo o addirittura non fosse riuscito.
Dopo alcuni insuccessi con i palloni, Marconi decide di far salire l’antenna con gli aqui- loni, innalzandola fino ad una altezza di 120 m; il ricevitore è all’interno di un edificio su una collina in cui è posta una torre eretta in memoria dell’esploratore Sebastiano Caboto. La stazio- ne di Poldhu trasmette tutti i giorni dalle 11,40 alle 14,40 i tre punti dell’alfabeto Morse che rap- presentano la lettera “S”.
Così Marconi racconta il successo della trasmissione transatlantica: “Era appena passato il mez- zogiorno del 12 dicembre 1901, quando mi portai all’orecchio una metà della cuffia e mi misi ad ascoltare. Sul tavolo dinanzi a me il ricevitore era assai rudimentale, poche spire di filo, qual- che condensatore, un conduttore, niente valvole, niente amplificatore, niente galena. Stavo per mettere finalmente alla prova l’esattezza di tutte le mie convinzioni.
Per questo esperimento si rischiavano almeno 50.000 sterline e per giungere ad un risultato che alcuni matematici dell’epoca avevano dichiarato impossibile. Il problema fondamentale era se le onde radio potessero o no essere bloccate dalla curvatura della Terra. Io ero sempre stato con- vinto del contrario ma alcuni scienziati sostenevano che la rotondità della terra avrebbe impedi- to le comunicazioni a grande distanza, come era il caso nel tentare di attraversare l’Atlantico.
All’improvviso verso le dodici e mezza, risuonò il secco ‘clic’ del martelletto contro il condutto- re, segno che qualcosa stava per succedere. Ascoltavo attentissimo. Evidenti mi suonarono nel- l’orecchio i tre ‘clic’ corrispondenti ai tre punti dell’alfabeto Morse; ma volevo una conferma per considerarmi pienamente sicuro.
“Sente nulla signor Kemp?” dissi porgendo la cuffia al mio assistente. Kemp sentì, ma non Paget che era un po’ sordo. Capii allora che i miei calcoli erano stati perfettamente esatti. Le onde elet- triche inviate da Poldhu avevano superato l’Atlantico, ignorando tranquillamente la curvatura della Terra che molti increduli stimavano essere un ostacolo insuperabile, ed influenzavano ora il mio ricevitore a Terranova”.
I giornali di tutto il mondo danno grande rilievo alla notizia anche se molti non nascondono il loro dubbio sulla veridicità delle affermazioni di Marconi, mentre il mondo scientifico è il più restio ad accettare l’attendibilità dell’accaduto. Nessuno mette in dubbio la buona fede di Marconi, ma si pensa che sia stato tratto in inganno da un falso segnale dovuto a scariche atmosferiche.
Michel Pupin, docente di elettrotecnica alla Columbia University, gioca un ruolo importante per ristabilire la verità e la fiducia nei riguardi di Marconi, dichiarando pubblicamente: “Credo fer- mamente che Marconi sia riuscito ad inviare segnali tra la costa di Terranova e quella della Cornovaglia inglese mediante il suo sistema di telegrafia senza fili… e abbia provato in modo conclusivo come la curvatura della Terra non sia un ostacolo per la telegrafia senza fili”.
6 Terranova diviene parte del Canada solo nel 1949.
Fabbricato sulla collina di Signal Hill, a San Giovanni di Terranova (Canada),
contente gli apparati della stazione ricevente.
L’ antenna sostenuta da un aquiloneinnalzato ad una altezza di 120 m,capta i tre punti della lettera “S”trasmessi da Poldhu, distante oltre 3.000km, attraverso l’Oceano Atlantico.
12 Dicembre 1901. Collina di Signal Hill a San Giovanni
di Terranova: Marconi (a sinistra con il cappello) ed i suoi assistenti si preparano ad
innalzare l’aquilone a cui è appesa l’antenna.
Cartolina in cui è raffigurato il tragitto
delle onde elettromagnetiche
che, nel 1901,attraverso l’Atlantico
collegarono ilContinente europeocon quello americano.(Fondazione Marconi)
La Compagnia dei Cavi Anglo-American Telegraph Company, che detiene il monopolio delle comunicazioni telegrafiche a Terranova in esclusiva per cinquanta anni, rendendosi conto che il vantaggio competitivo di Marconi rappresenta una grave minaccia per il suo business, gli intima di cessare subito gli esperimenti e di rimuovere gli apparecchi.
3 febbraio - Marconi si imbarca, di nuovo diretto negli Stati Uniti, sul piroscafo Philadelphia, munito dei più moderni apparati radio costruiti dalla sua società. Durante la traversata Marconi ha la conferma che, con l’aumentare della distanza fra la stazione tra- smittente di Poldhu e quella ricevente posta sulla nave, la luce solare tende a limitare la rice- zione dei segnali.7
Inoltre dimostra, a meno di due mesi dalla prima trasmissione transatlantica, che durante le ore notturne i segnali sono ricevuti a distanze anche superiori, fino a oltre 3.000 km, e non si tratta più di singoli segnali deboli e confusi captati con una cornetta telefonica, ma di mes- saggi veri e propri registrati sul nastro di carta di un normale ricevitore Morse che vengono controfirmati, come testimonianza, dal comandante della nave e da alcuni passeggeri che assistono meravigliati ed increduli alla ricezione in tempo reale di notizie dalla stazione di Poldhu.
Il “coherer”a limatura di metallo viene sostituito da un nuovo ricevitore brevettato da Marconi nel 1902:
il “detector magnetico”che è costituito da due calamite ed un filo
metallico che scorrendoall’interno di una bobina riceve il segnale
in arrivo. Il primo prototipo viene costruito personalmente da Marconi assemblando gli apparecchi in una scatola di sigari.
7 All’epoca non è ancora conosciuta l’esistenza della “ionosfera”. Solo successivamente, l'inglese O. Heaviside e l'americano A. E. Kennelly spiegano la propagazione delle onde radio con la riflessione di queste che avviene nell'alta atmosfera, tra i 100 e i 200 km. A quest’altezza l’energia ultravioletta del sole converte in particelle caricate elettricamente (“ioni”) le molecole di gas presen- ti, le quali formano degli strati che assorbono le onde radio oppure le riflettono verso terra seguendo leggi identiche a quelle del- l’ottica. Questo comportamento dipende dalla frequenza delle onde e varia in funzione del giorno e della notte, in quanto essi influi- scono sulla densità degli strati ionizzati. Per avere una miglior propagazione è dunque necessario scegliere la frequenza ottimale tenendo conto delle caratteristiche della ionosfera e quindi dell’orario ed anche della stagione dell’anno. Ad esempio, la frequen- za utilizzata da Marconi nei suoi primi esperimenti è tale per cui la ionosfera riflette le onde radio di notte e le assorbe di giorno.
L’incrociatore “Carlo Alberto”su cui Marconi svolge nel 1902 decisivi esperimenti,sulla capacità delle onde radio di superare
ostacoli e lunghe distanze.Si noti la grande antenna ricevente composta
da 50 fili a forma di ventaglio.
2 giugno - Viene trasmesso il primo radiotelegramma da Caprera a Roma per annun- ciare la morte di Giuseppe Garibaldi: “Garibaldi oggi rivive nelle glorie d’Italia”.
25 giugno - Marconi brevetta un nuovo ricevitore: il Detector magnetico, che sosti- tuirà il precedente rivelatore a limatura d’argento (coherer), offrendo maggior sicurezza, grande velocità di ricezione e un aiuto fondamentale per decodificare i messaggi ricevuti in presenza di scariche elettriche dovute alle cattive condizioni atmosferiche. Al tempo stesso mette a tacere le insinuazioni di diversi giornali scientifici tendenti a sminuire il peso delle sue invenzioni dando il maggior merito del successo agli inventori del coherer e a chi lo aveva successivamente perfezionato.
7 luglio 1902 - L’incrociatore Carlo Alberto salpa da Dover diretto a Kronstad, nei pressi di San Pietroburgo, in occasione della visita ufficiale del re d’Italia Vittorio Emanuele III allo zar di Russia Nicola II. Marconi pianifica una campagna di esperimenti per affron- tare il problema delle grandi distese di territorio e delle grandi montagne frapposte fra le sta- zioni radio trasmittente e ricevente, abbinati ai test sul nuovo detector magnetico. Questa nave è stata messa a disposizione dal Governo italiano, quando la Marina Militare, dopo anni di silenzio, riallaccia i rapporti con Marconi avvalendosi dei buoni uffici del marchese Luigi Solari, appositamente inviato in missione a Londra. La Carlo Alberto si avvale di una grande antenna ricevente composta da una draglia che collega i due alberi della nave, soste- nendo 50 fili metallici che convergono verso il basso a formare un triangolo rovesciato. Di notte i segnali sono ricevuti fino a 2000 km, nonostante che fra la nave e la stazione di Poldhu siano interposti non solo il mare, come negli esperimenti precedenti, ma anche vaste zone di territori, montagne comprese. Ciò conferma la convinzione che Marconi aveva maturato sin dai suoi primi esperimenti, seppur in scala ridotta, quando era riuscito a supe- rare la collina dei Celestini, di fronte a Villa Griffone, a Pontecchio.
A Kronstad Marconi riceve la visita del re Vittorio Emanuele III e dello zar Nicola II che si interessa al nuovo sistema di trasmissione, tanto da intrattenersi per oltre mezz’ora nella cabina radio, dove lo scienziato gli illustra il funzionamento dei suoi apparati e gli mostra i messaggi ricevuti da Poldhu. Dato che in quel momento gli effetti della luce solare
impediscono di fare arrivare un messaggio direttamente da Poldhu, Marconi ricorre ad uno stratagemma: mette in funzione un piccolo apparato trasmittente installato sulla nave ed il messaggio è ricevuto direttamente dal re e dallo zar che azionano personalmente il detec- tor magnetico. Quando lo zar legge il messaggio rimane gradevolmente stupito ed onorato dal saluto “Viva l’Imperatore di Russia, viva il re d’Italia” ed, incuriosito, chiede da dove sia stato inviato. Marconi gli svela che esso è stato trasmesso dalla nave stessa e così l’imbaraz- zo finisce con un sorriso e con la presentazione di Solari allo zar. Anche lo scienziato russo Popov, ormai sessantenne, sale a bordo della Carlo Alberto per rendere omaggio a Marconi con le parole “Vengo ad ossequiare il padre della radio”. Il ventottenne Scienziato italiano gli risponde cortesemente sorridendo “Ma io potrei essere vostro figlio”.
19-24 settembre - Marconi torna nella sua Villa Griffone di Pontecchio e a Bologna dove riceve grandi accoglienze dai suoi concittadini bolognesi. Viene organizzato in suo onore un solenne ricevimento presso il Municipio di Bologna ed il Prof. Augusto Righi pro- nuncia un discorso di grande apprezzamento nei confronti di Marconi.
30 settembre - Marconi sulla R.N. Carlo Alberto parte per Glace Bay. Il Ministero della Marina mette a disposizione di Marconi la Regia Nave Carlo Alberto per la seconda campagna radiotelegrafica nell’oceano Atlantico, viaggio che ha lo scopo di condurre lo Scienziato in Canada, a Glace Bay presso Sidney in Nuova Scozia, per inaugurare la prima grande stazione radiotrasmittente del continente americano. Durante la traversata, disturba- ta da violente burrasche, i segnali radio provenienti da Poldhu vengono ricevuti fino alla baia di Sidney distante circa 4.000 km.
4 novembre - Il Consiglio dei professori della Regia Scuola d’applicazione per gli ingegneri di Bologna (Università di Bologna) propone, per primo e con grande lungimiran- za, di conferire la laurea honoris causa a Guglielmo Marconi; il Decreto Reale di benestare firmato dal Re Vittorio Emanuele III è del 16 novembre 1902. A causa gli impegni dello scienziato, il diploma di laurea gli verrà consegnato solo nel marzo 1904.
16 dicembre - Glace Bay. Dopo oltre un mese di lavoro estenuante, in un ambien- te ostile per il grande freddo viene finalmente messa in funzione la nuova stazione radio di Glace Bay in Canada che può così inviare messaggi leggibili alla stazione ricevente di Poldhu; per la prima volta si riesce a trasmettere e ricevere messaggi completi su una distan- za di oltre 3.000 km.
Stazione radio di Glace Bay in Canada stretta in una morsa di ghiaccio.
Da qui il 16 dicembre 1902 avviene la prima trasmissione fra due stazioni fisse fra l’Europa ed il Continente americano.
Qualche giorno dopo Marconi invia due telegrammi di omaggio ai Re d’Italia e d’Inghilterra, ricevendo a sua volta risposte di congratulazioni.
È un grande successo per lo scienziato e per la telegrafia senza fili; alla fine del 1902 la Compagnia Marconi dispone di due grandi stazioni radio, una in Europa e l’altra in Canada, che sono potenzialmente pronte a trasmettere e ricevere messaggi commerciali anche a grandi distanze, a costi contenuti, in aperta concorrenza con il telegrafo a filo delle Compagnie dei Cavi.
18 Gennaio - Marconi inaugura la nuova grande stazione radio di Cape Cod, nei pressi di Boston inviando un messaggio del Presidente americano Theodore Roosevelt al re inglese Edoardo VII. È la definitiva conferma della preminenza della telegrafia senza fili rispetto a quella su cavo e del sistema Marconi rispetto agli altri costruttori. Ciò suscita ammirazione ed anche invidie e polemiche contro il sistema realizzato da Marconi, che decide quindi di proibire alle proprie stazioni radio di comunicare con quelle di altri costrut- tori se non per messaggi di emergenza e di richiesta di soccorso.
3 maggio - Marconi viene accolto trionfalmente a Roma, ed il giorno 7, dopo aver tenuto una conferenza nella sala consiliare del Campidoglio alla presenza del Re, riceve la cittadinanza onoraria di Roma.
27 maggio - Nasce in Germania la Compagnia che sarà la maggior concorrente delle Società di Marconi, la Gesellschaft für drathlose Telegraphie m.b.H. - System Telefunken, con sede a Berlino, che sviluppa i suoi apparecchi secondo il sistema unificato Slaby - Arco - Braun.
4 agosto - Viene aperta la 1a Conferenza Internazionale di Radiotelegrafia a Berlino, su iniziativa del governo tedesco, con l’obiettivo di disciplinare il servizio telegrafico senza fili attraverso norme internazionali universalmente riconosciute e condivise. Tra gli scopi non dichiarati vi è quello di fermare lo strapotere della Compagnia Marconi, imponendo un limi- te di 100 miglia alle trasmissioni radiotelegrafiche, che di fatto riduce il suo vantaggio com- petitivo a favore delle imprese sue concorrenti. Marconi commenta ironicamente che la Conferenza è un grande riconoscimento per il suo lavoro, dato che a otto anni dal suo primo esperimento è stata addirittura convocata una riunione mondiale sulla sua invenzione!
Settembre - Marconi si imbarca sul transatlantico Lucania per recarsi negli Stati Uniti e da bordo della nave si mantiene in collegamento simultaneamente con le due spon- de dell’Atlantico, ricevendo regolarmente i messaggi provenienti da Glace Bay, Cape Cod e
Il 18 Gennaio 1903 vieneinaugurata la grande stazione di Cape Cod, vicino a Boston,
negli Stati Uniti.
Nell’occasione il Presidente americano invia un radiotelegramma
al Re ingleseEdoardo VII.
È la definitiva conferma delle grandi potenzialità della telegrafia senza fili nelle trasmissioni
a grande distanza.
Poldhu. Le notizie ricevute vengono stampate in un “radiogiornale” chiamato The Cunard Daily Bullettin, che viene accolto con molto favore dai passeggeri della nave, tanto che da quel momento i transatlantici iniziano a stampare un giornale di bordo con le notizie del giorno, consuetudine tuttora in voga sulle navi da crociera. La notizia di questo successo comprovato raggiunge anche i delegati della Conferenza di Berlino che decidono di sospen- dere i lavori, rinviando le decisioni più importanti ad una successiva riunione.
John Ambrose Fleming, scienziato inglese collaboratore di Marconi, partendo da sue prece- denti esperienze, inventa la valvola a due elettrodi (diodo) adatta a ricevere le onde elettro- magnetiche. Successivamente l’americano Lee De Forest aggiunge una griglia fissata fra il filamento e la placca della valvola di Fleming. La valvola a tre elettrodi (triodo), chiamata anche audion, brevettata nel 1906, oltre a ricevere le onde elettromagnetiche era anche in grado di amplificarle. Le valvole hanno rappresentato una innovazione determinante nel progresso della radio.
Lo scienziato inglese Ambrose Fleming inventa la valvola a due elettrodi (diodo) adatta a ricevere con grande sensibilità le onde elettromagnetiche. Successivamente l’americano De Forest la perfeziona aggiungendo un elettrodo (triodo) che permette anche di amplificare il segnale ricevuto.
24 marzo - La Regia Università degli Studi di Bologna conferisce la laurea d’inge- gnere ad honorem a Guglielmo Marconi (deliberata nel 1902). Nell’occasione, la città di Bologna gli consegna anche una medaglia d’oro fatta coniare con il denaro raccolto da una sottoscrizione fra i cittadini bolognesi proposta dal quotidiano “Il Resto del Carlino”.
Marconi riceve la prima laurea “honoris causa” dalla Scuola di ingegneria di Bologna.
La città di Bologna gli consegna in segno di riconoscenza una medaglia d’oro
appositamente coniata.
26 marzo - Muore a Bologna Giuseppe Marconi, padre di Guglielmo Marconi.
3 agosto - Viene inaugurato il primo collegamento pubblico fra la stazione radio di San Cataldo a Bari e quella di Antivari nel Montenegro, l’attuare Bar nella Serbia Montenegro, distanti 240 km. Marconi trasmette da Antivari, e a Bari, a ricevere i segnali, c’è il suo fidato collaboratore Solari, alla presenza del Ministro italiano delle Poste.
Al ritorno Marconi esegue esperimenti nell’Adriatico, dapprima ad Ancona, per poi diriger- si verso Venezia. Approfitta di questa circostanza per fermarsi a Cattolica a salutare la madre ospite della famiglia Majani, sua parente, in una villetta che dà sul porto, come attesta ancor oggi una targa che ricorda alcuni esperimenti eseguiti da Marconi nel 1894.8
15 agosto - Il Governo inglese emana la prima legge che regolamenta il nuovo siste- ma di telegrafia senza fili, dando alla Compagnia Marconi una serie di certezze, ma impo- nendole anche dei vincoli ben precisi. Ad esempio, diventa obbligatorio l’ottenimento di una licenza per costruire stazioni radiotelegrafiche sul suolo britannico.
La compagnia Marconi inglese deve affrontare gravi problemi finanziari dovuti in buona parte all’ostruzionismo della finanza internazionale, interessata ai profitti delle Compagnie dei cavi. Marconi spera che il Governo italiano approfitti della situazione e per- tanto chiede a Solari di prendere contatto con i ministri della Marina e delle Finanze offren- do loro la possibilità di porre sotto controllo italiano tutte le imprese della Marconi, con i relativi brevetti, impianti e servizi. Le principali banche italiane condividono le preoccupa- zioni del mercato finanziario londinese e solo il Banco di Roma accetta di fornire un finan- ziamento, a fronte di una cambiale garantita dallo stesso Solari, permettendo così alla Compagnia Marconi di non soffocare.
3 marzo - Marconi tiene una conferenza alla Royal Institution di Londra afferman- do, fra l’altro, che oltre 80 navi da guerra britanniche e 30 italiane sono fornite del sistema radiotelegrafico Marconi. Inoltre 70 piroscafi appartenenti ad armatori di molti paesi sono dotati di stazioni radio Marconi che possono comunicare con oltre 50 stazioni terrestri.
16 marzo - Marconi si sposa con Beatrice O’ Brien dalla quale avrà tre figli: Degna, Giulio e Gioia.
28 maggio - La flotta russa, dotata di stazioni radiotelegrafiche di costruzione tede- sca, di scarsa efficienza, perde, nei pressi dell’isola Tsushima, la decisiva battaglia navale con la flotta giapponese che si serve di potenti stazioni radiotelegrafiche della Compagnia Marconi. L’ammiraglio Togo, comandante della flotta giapponese, annuncia la vittoria all’im- peratore con queste parole: “La nostra grande vittoria è dovuta alle virtù celesti di Vostra Maestà Imperiale, al valore dei nostri ufficiali ed equipaggi e all’utilissimo servizio della radio”.
18 luglio - Marconi ottiene il brevetto per l’antenna a grande sviluppo orizzontale con comportamento direttivo che consente di aumentare le distanze delle trasmissioni. Marconi dirà “Da questo momento e da questa nuova scoperta ha inizio il vero progresso nella trasmissione a lunga distanza”.
8 La famiglia Majani (famosa anche per la produzione di cioccolato) era imparentata con la famiglia Marconi in quanto Luigi Marconi, nato dal primo matrimonio di Giuseppe, aveva sposato Letizia Majani.
Agli inizi del 1900 Marconi è uno dei personaggi più famosi in tutto il mondo (si dice che fosse l’uomo più intervistato al mondo). In Italia fu preparato un bozzetto per l’emissione di un francobollo in suo onore (non emesso).
Inizia l’attività produttiva della Marconi Italiana, con la ragione sociale di Officine Radio Marconi, sotto la direzione di Solari. All’azienda, che ha la sede nel porto di Genova, si aprono nuove prospettive con i primi ordini dell’Esercito Italiano, che nel 1904 ha instal- lato due stazioni campali con apparecchi Marconi e l’anno seguente ha impiegato per la prima volta la radio nelle sue grandi manovre.
Autunno - Marconi sperimenta il trasmettitore a disco rotante a scintilla musicale nella stazione di Clifden in Irlanda
Nel 1906, iniziano a Genova le attività delle Officine Radio Marconi, succursale italiana della Società fondata da Marconi, per produrre apparati destinati soprattutto all’esercito italiano. Le dirige il marchese Luigi Solari, stretto collaboratore di Marconi.
22 maggio - Viene inaugurata a Bologna una lapide ricordo sulla facciata del Palazzo Marescalchi in via IV Novembre, dove Marconi nacque il 25 aprile 1874. La lapi- de, tuttora visibile, riporta la seguente iscrizione del poeta Olindo Guerrini: “Qui nacque Guglielmo Marconi che sulle onde dell’elettricità primo lanciò la parola senza l’ausilio dei cavi e di fili da un emisfero all’altro a beneficio dell’umanità civile. A gloria della Patria il Comune per decreto pose”.
Iniziano le trasmissioni regolari fra l’Europa e l’America
grazie anche alla nuova stazione
di Clifden in Irlanda dotata di sofistificate apparecchiature.
Nella foto è raffigurato un operatore della moderna stazione radio.
Luglio - Il governo italiano decide la costruzione di una rete radiotelegrafica per unire tra loro le principali stazioni del Benadir ed allacciare poi la Colonia, attraverso le sta- zioni eritree, alla madre patria.9
17 ottobre - Con un collegamento radio con Glace Bay (Canada), viene inaugurata la stazione radio trasmittente-ricevente di Clifden in Irlanda, la più potente e tecnologica- mente avanzata di quel periodo. La stazione radio di Clifden è in grado di trasmettere 14.000 parole al giorno e permette il collegamento regolare con il continente americano alla tariffa di 10 cents per parola. Le trasmissioni radio stanno rapidamente evolvendo, sia dal punto di vista tecnico che commerciale, con molte compagnie concorrenti della Marconi che nasco- no con il supporto dei vari governi.
La storia della radio compie un altro passo fondamentale.
Vengono eseguiti, a bordo di navi italiane, i primi esperimenti di radiotelefonia che raggiungono la distanza di 35 km. L’utilizzo commerciale della radiotelefonia a bordo delle navi inizierà nel 1914 con l’impiego dell’apparecchio trasmettitore Marconi-Round.
I radioamatori - Un numero sempre maggiore di persone decide di entrare nel mondo della radiotelegrafia costruendo apparecchi radio, anche sulla base delle indicazio- ni che appaiono sulle prime riviste specializzate, dando vita a collegamenti spontanei fra di loro. Negli Stati Uniti proliferano le riviste, ricche di articoli teorici ma soprattutto di consi- gli su come costruire le apparecchiature. Nel 1908 apre a New York il primo negozio spe- cializzato; l’anno successivo viene pubblicato un manuale per la costruzione di apparecchi per la telegrafia senza fili ad uso dei dilettanti, e nel 1911 il periodico per radioamatori Modern Electrics stampa 52.000 copie.
Nel 1912, negli Stati Uniti, viene varato il Radio Act, una legge che condiziona la possibili- tà di usare una stazione trasmittente alla licenza concessa dal Ministero del Commercio, che alla fine del 1913 ha già riconosciuto 2.000 stazioni amatoriali.
I dilettanti statunitensi, per difendere i propri interessi, danno vita alle prime associazioni e nel 1914 nasce l’American Radio Relay League, che diviene il modello per la costituzione di organizzazioni nazionali negli altri paesi, in parallelo al crescente interesse per le radio- comunicazioni amatoriali.
9 Il Benadir è la regione formata principalmente dalla zona costiera della Somalia, divenuta Colonia italiana nel 1905.
3 gennaio - Il grande e lussuoso transatlantico Republic, partito da New York per una crociera si scontra, a causa della fitta nebbia, con la nave italiana Florida e subisce danni tanto gravi da affondare in breve tempo. La richiesta di soccorso C Q D (“Come Quick Danger”, Accorrete Presto Pericolo) sostituita poco dopo con S.O.S (“Save Our Souls” - Salvate le nostre anime) lanciata dal giovane ed eroico radiotelegrafista John Binns permette a molte navi dota- te di sistemi radio Marconi di accorrere e di salvare circa 1.700 persone. La notizia del salva- taggio suscita una grande emozione in tutto il mondo ed avvia varie iniziative per rendere obbligatorio installare sistemi di radiotelegrafia sulle navi passeggeri di tutto il mondo.
1 dicembre - Viene conferito a Marconi il premio Nobel per la fisica per i suoi meri- ti nello sviluppo della radiotelegrafia. Marconi ha trentacinque anni ed è il più giovane pre- mio Nobel della storia. Nel discorso tenuto per l’occasione Marconi ricorda i primi esperi- menti ed i progressi ottenuti dalla telegrafia senza fili grazie alle sue invenzioni ed ai suoi continui esperimenti.
Le apparecchiature radio installate a bordo delle navi, oltre a garantire i contatti con le altre navi e gli armatori, iniziano a fornire un servizio anche ai passeggeri che pos- sono così inviare o ricevere radiotelegrammi.
Autunno - Durante la crociera inaugurale del transatlantico Principessa Mafalda, Marconi riesce a ricevere messaggi, grazie ad una stazione installata sulla nave, da Clifden, ad una distanza di circa 10.000 km.
13 novembre - Marconi trasmette dalla stazione radio di Coltano (nei pressi di Pisa), la prima grande stazione italiana, il primo messaggio radiotelegrafico sperimentale a Glace Bay in Canada. La stazione di Coltano era stata approvata dal parlamento italiano nel 1903.
Intorno al 1910
le apparecchiature radio installate a bordo delle navi, oltre a garantire i contatti con le altre navi e gli armatori, iniziano a fornire un servizio anche ai passeggeri che possono così inviare o ricevere radiotelegrammi. La limitata potenza degli impianti di bordo delle navi non permette di raggiungere
le stazioni radio poste sulla terraferma per cui le comunicazioni dei passeggeri vengono inviate ad una nave che fa rotta in direzione opposta, verso terra. Gli operatori radio di quest’ultima nave provvedono a trascrivere la comunicazione ricevuta su un apposito modulo, che inserito in una busta (il modulo è qui illustrato) vieneinoltrato al destinatario tramite il servizio postale, dal primo porto di attracco.
La radiotelefonia (telefono senza fili) si deve in massima parte al prof. Quirino Maiorana (1871 - 1957), che iniziò a studiare questa forma di trasmissione fin dal 1903. Viene utilizzato uno speciale microfono idraulico che vibrando modifica le onde prodotte da un generatore ad arco. I maggiori sviluppi avvengono però con l’avvento della valvola termoionica, introdotta dal Prof. Fleming, collaboratore di Marconi. Nel 1911 la radiotele- fonia trova così le sue prime applicazioni pratiche, grazie anche ai contributi di scienziati quali: De Forest, Armstrong, Round e altri.
11 novembre - La stazione di Coltano viene ufficialmente inaugurata e collaudata da una commissione militare alla presenza del Re d’Italia Vittorio Emanuele III. Nell’occasione viene eseguito un collegamento con Massaua (in Eritrea) superando con le onde radio anche il deserto.
Aprile - Marconi sta per recarsi a New York, invitato a tenere una conferenza alla New York Electrical Society. In un primo tempo decide di viaggiare sul nuovo transatlantico Titanic, nel suo viaggio inaugurale, dato che gli armatori mettono a sua disposizione un gran- de appartamento per poter usare il suo nome a fini pubblicitari. Fortunatamente Marconi sce- glie di viaggiare sul più collaudato e tranquillo Lusitania che parte due giorni prima.
La prestigiosa nave da 46.000 tonnellate il 14 aprile ha una collisione con un iceberg di grandi proporzioni che le lacera la prua. In meno di tre ore il Titanic affonda. Il radiotele- grafista superstite invia incessantemente il segnale di soccorso S.O.S rifiutandosi di abban- donare la nave fino all’ultimo. Alcune navi, non dotate di stazioni radio, passano ignare lì vicino, mentre altre più lontane raccolgono il segnale di soccorso; la prima ad arrivare è il Carpathia che raccoglie i circa 700 superstiti. Nella tragedia muoiono circa 1500 persone fra passeggeri ed uomini dell’equipaggio. È la più grave tragedia registrata sul mare fino a quel momento e il fatto che la radio abbia permesso di salvare oltre 700 naufraghi fa una grande impressione in tutto il mondo, accelerando così l’iter per rendere obbligatoria l’in- stallazione delle stazioni radio sulle navi. Si inizia anche a sentire l’esigenza di provvedere le navi di un “radiogoniometro” per facilitare l’individuazione delle imbarcazioni da soc- correre. In Italia diventa obbligatorio nel 1926.
Cabina radio del Titanic, il nuovo transatlantico, orgoglio della marina inglese, che nel viaggio inaugurale affonda
in meno di tre oredopo una collisionecon un iceberg.
Circa 700 persone, delle 2.200 che si trovano a bordo, vengono salvate grazie ai segnali di SOS inviati dal marconista
della nave.
24 settembre - Marconi è coinvolto in un grave incidente stradale durante un viag- gio da Coltano a Genova affrontando una curva nei pressi di Borghetto Val di Vara, oggi in provincia di La Spezia. Sull’auto viaggia anche la moglie. Ricoverato presso l’Ospedale Oftalmico di Torino, Marconi perde purtroppo l’uso dell’occhio destro.
L’auto semidistrutta di Marconi dopo l’incidente del 1912
in cui lo Scienziato perde l’uso dell’occhio destro. (Collezione Ugo Ivani).
Giugno 1913- Lo scienziato tedesco Meissner esegue il primo collegamento di radiotelefonia utilizzando un trasmettitore con oscillatore a valvole (triodo).
L’anno successivo, nel marzo 1914, Marconi utilizzando un apparecchio trasmettitore a val- vole Marconi Round, esegue i primi esperimenti di radiotelefonia sul mare a bordo della nave Regina Elena riuscendo a comunicare fra navi fino a una distanza di 71 km. Nell’occasione Marconi dichiara “É mia convinzione che non sia lontano il giorno in cui la voce umana attraverserà l’Atlantico”. La profezia si avvera esattamente 10 anni dopo, il 30 maggio 1924, con la prima radiotrasmissione della voce umana fra Poldhu (Inghilterra) e Sydney (Australia).
30 dicembre 1914 - Marconi è nominato Senatore del Regno d’Italia.
Operatore di una stazione radio da campo della Compagnia Marconi
utilizzata durante la prima guerra mondiale.
Nel maggio 1915 allo scoppio della prima guerra mondiale, Marconi si trova negli Stati Uniti ma, appena saputa la notizia, si imbarca per l’Italia dove viene nominato ufficia- le (raggiungerà il grado di capitano) del Genio con il compito di ispezionare al fronte gli impianti radiotelegrafici dell’esercito. Intanto Marconi continua i suoi studi e le sue ricerche ed inizia trasmissioni sperimentali ad onde corte a fascio (già utilizzate nel 1896 negli espe- rimenti di Salisbury) destinate a soppiantare in breve tempo le onde lunghe, più difficili da utilizzare.
L’inizio della 1a guerra mondiale coincide con le prime applicazioni della radiotelegrafia anche nell’ aviazione militare.
Nel corso della guerra Marconi, su sua domanda, passa nelle file della Marina Militare con il grado di ufficiale. Al termine della sua vita, Marconi ha raggiunto il grado di Contrammiraglio della riserva nella Marina Militare Italiana.
Operatore di una stazione radio da campo “Marconi” montata su un carro e utilizzata nella prima guerra mondiale.
Marconi acquista uno yacht da usare come laboratorio galleggiante. Il Rowanska, catturato dagli inglesi all’inizio del conflitto ad un arciduca austriaco ed in seguito utilizza- to come dragamine, viene ribattezzato da Marconi “Elettra”. L’imbarcazione ha due alberi da 25 m, capaci quindi di sostenere una buona antenna, e una stazza sulle 700 t. Marconi si occupa personalmente della sua ristrutturazione, allestendola come laboratorio galleg- giante, per poter eseguire i suoi esperimenti lontano dal clamore provocato della sua immensa popolarità. Gabriele D’Annunzio la definirà “la bianca nave dei miracoli”.
Aprile - Essendo Marconi uno degli uomini più stimati e conosciuti in tutto il mondo, il governo italiano lo nomina Plenipotenziario alla Conferenza di Pace di Parigi. Marconi svolge una intensa attività diplomatica senza ottenere peraltro i risultati sperati.
Guglielmo Marconifa parte della delegazione italiana alla Conferenza di Pace di Parigi comedimostra la sua firma
su questa cartolina postale timbrata con l’annullo di S. Germain en Laye,
altra sede della Conferenza.
Marconi nella cabina radio dell’Elettra,
lo splendido yacht acquistato nel 1919 e diventato il suo
laboratorio galleggiante.
Gabriele D’Annunzio la chiama “La bianca nave dei miracoli”.
23 febbraio - Il trasmettitore di Chelmsford della Compagnia Marconi, operante con il nominativo di chiamata 2-MT, per gli ascoltatori Two-Emma-Tock, manda in onda il primo giornale radio della storia.
Maggio - Marconi, da bordo dell’Elettra a trecento miglia da Lisbona, improvvisa un programma musicale trasmettendo canzoni lusitane.
15 giugno - Nellie Melba, un soprano australiano che ha dato anche il nome ad un celebre dessert, dà vita ad una storica trasmissione radio da Chelmsford.
Nello stesso periodo negli Stati Uniti la stazione KDKA della Compagnia Westinghouse, irra- dia da Pittsburgh i risultati delle elezioni presidenziali che portano alla Casa Bianca W.C. Harding.
Ciò che inizialmente sembrava un difetto della radio, cioè il fatto che tutti potessero ascol- tare i messaggi inviati da una stazione trasmittente attraverso l’etere, si rivela un elemento che ha rivoluzionato il mondo delle comunicazioni.
La cantante Nellie Melba ai microfoni della prima trasmissione radiofonica dalla Marconi House di Londra,
il 15 giugno 1920.
Giugno - Il 3 giugno muore a Londra la madre di Guglielmo Marconi, Annie Jameson. Cinque giorni dopo si spegne a Bologna il fisico Augusto Righi.
Durante una crociera sull’Elettra, che nel 1923 lo porta sino alle isole di Capo Verde, Marconi trova conferma che le onde corte sono più idonee per i collegamenti sulle grandi distanze, con trasmettitori che richiedono meno potenza e possono operare su più canali. I risultati sono resi pubblici nei suoi interventi nelle sedi scientifiche e in occasione dei sempre più frequenti riconoscimenti che capi di Stato e istituzioni accademiche gli attri- buiscono. Marconi continua a studiare i risultati degli esperimenti, usando la stazione di Poldhu come riferimento e così li riassume: “... allo scopo di accertare l’energia minima necessaria per comunicare a circa 4.000 km con il nuovo sistema, feci ridurre l’energia impiegata a Poldhu fino ad un kW, ma anche con questa riduzione i segnali ricevuti conti- nuarono ad essere più forti di quanto sarebbe stato necessario o sufficiente per un regolare servizio commerciale” e aggiunge “i segnali furono più forti di quelli di Carnarvon (Gran Bretagna), di Nauen (Germania) e di Saint-Assise (Francia), trasmessi con una potenza di circa 200 kW”.
6 ottobre - L’Unione Radiofonica Italiana (U.R.I.) inizia il servizio di “audizioni cir- colari” nel nostro paese dopo diverse traversie che vedono fra l’altro il governo italiano fare scelte contrarie a quelle consigliate da Marconi.
L’URI nel 1928 diventa EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche), che a sua volta nel 1944 prende l’attuale denominazione RAI (Radio Audizioni Italia).
Durante una cerimonia tenuta a Londra in suo onore in occasione di una grande esposizione per ricordare i 30 anni dell’invenzione della radio, Marconi afferma: “Confesso che le ricerche per sapere chi sia stato il vero e primissimo inventore della radio mi hanno sempre enormemente divertito. A parer mio la telegrafia senza fili è una invenzione preisto- rica. Essa risale a quando il primo uomo cominciò a interpretare i segni di un altro uomo…Ciò che penso di aver scoperto io è che le onde elettriche sono capaci di viaggiare e di essere ricevute attraverso grandi distanze”.
Aprile - Durante una Conferenza Internazionale tenuta a Ginevra per ripartire le lunghezze d’onda fra i vari servizi radio, viene fondata l’Unione Internazionale di Radiodiffusione (U.I.R.). Fra l’altro viene deciso anche che fra due stazioni emittenti deve esistere un intervallo di almeno 10 kHz.
13 giugno - Nel corso di una trionfale visita ufficiale al Municipio del Comune di Praduro e Sasso (l’attuale Sasso Marconi) viene consegnato a Marconi un diploma per ren- dergli omaggio e per conferirgli la cittadinanza onoraria.
Anche la città di Bologna gli riserva grandi onori con manifestazioni di riconoscenza e con la consegna di una medaglia d’oro.
Ottobre-Novembre - Dapprima con l’inaugurazione della prima parte della rete radiotelegrafica imperiale inglese con il collegamento Inghilterra-Canada e successivamen- te con la conferenza “Radiocomunicazioni ad onde corte a fascio” tenuta a Roma nella sala dell’Augusteo, Marconi consolida definitivamente l’avvento delle radiocomunicazioni ad onde corte.
Diploma consegnatodal Municipio di Praduro e Sasso
(oggi Sasso Marconi) a Guglielmo Marconi nel corso di una trionfale visita durante la quale inaugura la lapide dei caduti nella prima guerra mondiale, posta sulla facciata della sede comunale.
15 giugno - Guglielmo Marconi si sposa con la contessa Maria Cristina Bezzi Scali.
Dal matrimonio nasce, nel 1930, la figlia Elettra.
Guglielmo Marconie la moglie Maria Cristina Bezzi Scali,uniti in matrimonio nel 1927,
qui fotografati con la figlia Elettra.
I radioamatori italiani danno vita all’Associazione Radiotecnica Italiana (A.R.I.) e ne confe- riscono la presidenza onoraria a Guglielmo Marconi, radioamatore ante litteram.
Cartolina di conferma (QSL) raffigurante Marconi, utilizzata dai radioamatori per confermare l’avvenuto collegamento radioamatoriale.
Gennaio - Marconi è nominato Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). A questo incarico dedicherà molto impegno e molte delle sue energie.
L’EIAR, responsabile della gestione della radiofonia italiana, mantiene un atteggia- mento in qualche modo ostile nei confronti di Marconi e resta conseguentemente arretrato rispetto alla tecnologia ed allo sviluppo che la radiodiffusione ha già conseguito in altri Paesi. 25 maggio - Il Dirigibile “Italia” del generale Umberto Nobile, raggiunto il Polo
Nord, si schianta al suolo danneggiando anche il sistema radio di bordo. I superstiti, ripara- ti in una tenda rossa, si salvano grazie ad una piccola radio ad onde corte, operata dal radio- telegrafista Biagi, i cui segnali di soccorso sono captati da un radioamatore russo.
I superstiti del dirigibile Italia,schiantato sul pack del PoloNord vengono salvati dai messaggi di SOS lanciati dal marconista Biagi con una pic- cola radio ad onde corte, detta “La Biagina”. (Collezione Nerio Neri)
Dopo la fusione fra le compagnia dei cavi tutto il mondo è collegato da una fitta rete di cavi e da un’altrettanto fitta rete di stazioni radio unite solo dallo spazio in cui corrono veloci le onde elettromagnetiche, come si vede dalla testata di questo telegramma del 1931.
17 giugno - Marconi riceve dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III il titolo ereditario di Marchese.
Autunno - Hanno inizio le prime trasmissioni televisive sperimentali dalla sede della BBC a Londra, che diverranno ufficiali un anno più tardi.
26 marzo - Da bordo del suo yacht Elettra, ancorato nel porto di Genova, Marconi esegue uno spettacolare esperimento: trasmette a Sydney, in Australia, un segnale radio, che azionando un relé provoca l’accensione delle migliaia di lampadine che illuminano l’Esposizione Mondiale della radio.
La trasmissione del segnale avviene con onde corte a fascio. Data la grande risonanza mediatica Marconi ripete spesso, negli anni successivi, esperimenti di questo tipo, come ad esempio nell’ottobre del 1931 quando dalla sede della Compagnia Marconi di Roma, accen- de l’illuminazione della statua del Cristo Re posta sulla cima del monte Corcovado a Rio de Janeiro (Brasile).
Settembre - Marconi è nominato Presidente dell’Accademia d’Italia.10
Il 26 marzo 1930 Marconi, assistito dal suo marconista Adelmo Landini, originario diPontecchio, accende con un segnale radio aonde corte, dalla cabina del suo yacht ”Elettra”,le migliaia di lampadine che illuminanol’Esposizione Mondiale di Sydney in Australia
12 febbraio - Marconi inaugura la radio Vaticana, costruita sotto la sua attenta dire- zione, rivolgendosi al Papa Pio XI con queste parole “Si compiaccia la Santità Vostra di far udire la Sua voce a tutto il mondo”. Per la prima volta il Papa si rivolge via radio ai fedeli di tutto il mondo impartendo la Benedizione Apostolica “Urbi et Orbi”.
Ottobre-Novembre - Marconi riprende gli studi e gli esperimenti sulle microonde eseguendo, fra gli altri, dei collegamenti sperimentali fra S. Margherita Ligure e Levanto uti- lizzando onde di lunghezza anche inferiore a 50 cm (corrispondenti a una frequenza di 600 MHz). Uno dei principali vantaggi è che più l’onda è corta minore è l’energia necessaria. Si pensi che per il collegamento fra Poldhu e San Giovanni di Terranova del 1901, eseguito con onde lunghe, fu necessario un generatore da 50 kW; per questi ultimi esperimenti con microonde la potenza del generatore è di mezzo watt.
Guglielmo Marconi alla presenza del Papa Pio XI inaugura la Radio Vaticana (1931).
10 L’Accademia d’Italia, istituita nel 1926; aveva assorbito tutte le altre Accademie (della Crusca, dei Lincei, ecc.) ed era divisa in quattro classi: Scienze morali e storiche; Scienze fisiche, matematiche e naturali; Lettere; Arti. Fu sciolta nel 1944, anno in cui le Accademie incorporate ripresero la loro autonomia.
Quando i messaggi
via radio erano trasmessi da Società, direttamente
o indirettamente, controllate dalla “Marconi” i radiotelegrammi prendevano il nome di “Marconigrammi”.
Marconi prosegue gli studi sulle microonde e perfeziona l’ecometro a microonde, che è in grado di stabilire l’altezza a cui si trova un aereo o la profondità dell’acqua che si trova sotto una nave.
Maggio - Viene inaugurato il collegamento a microonde fra il Vaticano e la sede esti- va di Castelgandolfo, distanti fra loro 20 km.
Giugno - Entra in funzione il Centro Radioelettrico di Torre Chiaruccia (nei pressi di Civitavecchia) dove Marconi e i suoi collaboratori si dedicano alla ricerca sui campi di appli- cazione delle microonde e del radiogoniometro a microonde.
Prime trasmissioni televisive da uno studio TV “Marconi-EMI” all’Alexandra Palace a Londra con due telecamere in azione.
Agosto - Marconi esegue un collegamento radiotelegrafico a microonde fra l’Hotel Miramare di S. Margherita Ligure e lo yacht Elettra che si trova in mare ad una distanza di 258 km.
Settembre-Novembre - Marconi esegue un viaggio intorno al mondo che lo porte- rà nelle più importanti città degli Stati Uniti, in Giappone, in Cina e in India. Ovunque viene accolto con solenni manifestazioni di stima e simpatia. Il 2 Ottobre, a Chicago, viene pro- clamato “Marconi’s Day” in occasione dell’Esposizione mondiale “Un secolo di progresso” (ancora oggi la Comunità Italiana di New York celebra il 2 Ottobre il “Marconi‘s Day”).
Marconi e Papa Pio XI,nei giardini vaticani,
durante l’inaugurazione del sistema radiotelefonico
a microonde inVaticano, nel 1932.
Targa posta sulla facciata dell’Hotel Miramare di Santa Margherita Ligure per ricordare i primi esperimenti di radiotelegrafia con microonde di 60 cm con il suo yacht Elettra.
Guglielmo Marconi in una fotografia del 1930
(Collezione Dall’Olio)
Le luci dell’Esposizione di Chicago vengono accese da un raggio di luna captato dal can- nocchiale di Galileo Galilei, posto nell’osservatorio di Arcetri, il quale per mezzo di una cel- lula fotoelettrica invia un segnale radio alla stazione trasmittente ad onde corte di Prato Smeraldo che lo ritrasmette a Chicago dove chiude un relé che accende le luci dell’esposi- zione suscitando lo stupore dei numerosi visitatori.
Poldhu - Viene smantellata la storica, anche se ormai superata, stazione radio di Poldhu.
5 maggio - L’Università di Bologna conferisce a Marconi la laurea honoris causa in Fisica.
30 luglio - Alla presenza di numerose autorità, Marconi, a bordo dell’Elettra, entra nel porto di Sestri Levante navigando alla cieca. La cabina di comando è completamente schermata da tende che impediscono la visibilità all’esterno; il comandante segue una rotta per mezzo di onde elettromagnetiche ultra corte emesse da un radiofaro posto su una altura prospiciente il porto di Sestri e rilevate da una speciale antenna installata sull’Elettra, le quali avvisano per mezzo di segnalazioni acustiche di diverso tono, eventuali deviazioni dalla rotta prefissata.
10 settembre - Marconi partecipa alla seduta inaugurale del 1° Congresso Internazionale di Elettroradiobiologia, dove vengono confermate le proprietà curative delle onde elettromagnetiche che provocano calore penetrando profondamente nei tessuti del corpo umano (Marconiterapia).
Marconi conduce, nella massima segretezza, degli esperimenti per lo sfruttamento delle microonde al fine di localizzare dei corpi in movimento, un tema verso cui sono orien- tate molte ricerche e che egli aveva già preconizzato in una sua memoria del giugno 1922 all’Institute of Radio Engineers di New York. “Mi sembra che sarebbe possibile progettare apparati per mezzo dei quali una nave potrebbe irraggiare o proiettare un fascio divergente di questi raggi in ogni direzione desiderata. Questi raggi, qualora incontrassero un oggetto metallico, per esempio un altro piroscafo o un’altra nave, potrebbero essere riflessi indietro a un ricevitore, schermato dal trasmettitore, posto sulla stessa nave ove è installato il tra- smettitore e rivelare allora immediatamente la presenza dell’altra, e questo anche in caso di nebbia o di scarsa visibilità”.
Questi esperimenti sono alla base della definizione del sistema R.A.D.A.R. (RAdio Detection And Ranging, cioè “radio rivelazione e localizzazione”) da parte dello scienziato inglese Sir Robert Watson Watt.
20 luglio - Da qualche anno Marconi soffre di disturbi cardiaci. Nel pomeriggio del 19 Luglio viene colto da un attacco di angina pectoris. Le sue condizioni si aggravano velo- cemente; durante la notte, alle 3,45 del 20 luglio, Marconi muore all’età di 63 anni.
Le stazioni radio di tutto il mondo, in segno di riconoscenza e di cordoglio, osservano due minuti di silenzio.
Il 20 Luglio 1937 Guglielmo Marconi muore. Una folla immensa partecipa ai suoi solenni funerali. Nella foto il corteo funebre in via Indipendenza a Bologna. (Collezione Dall’Olio)
Le Poste Italiane hanno ricordato lo scienziato a brevissima distanza dal suo decesso,
con una emissione di tre francobolli
con identico soggettoil 24 gennaio 1938.
Il suo intervento al Forum del Chicago Tribune l’11 marzo 1937, pochi mesi prima di mori- re rappresenta secondo molti osservatori il suo testamento scientifico e spirituale11:
La radiodiffusione, tuttavia, con tutta l’importanza che ha raggiunto ed i vasti campi ine- splorati che restano ancora aperti, non è - secondo me - la parte più significativa delle comunicazioni moderne in quanto è una comunicazione "a senso unico".
Un’importanza assai maggiore è legata - a mio parere - alla possibilità offerta dalla radio di scambiare comunicazioni, ovunque i corrispondenti possano essere situati, sia nel mezzo dell’oceano, sia sul pack ghiacciato del Polo, nelle piane del deserto, oppure sopra le nuvole in aeroplano!…
La peculiarità dell’uomo, la caratteristica che segna la sua differenza e la sua superiorità sugli altri esseri viventi, a parte la divinità della sua origine e del suo ultimo fine, consiste, penso, nella capacità di scambiare con i propri simili pensieri, sensazioni, desideri, ideali, preoccupazioni ed anche lamentele! Ogni cosa progettata per facilitare e sviluppare que- sta capacità veramente superiore deve essere - oso affermare - salutata come il mezzo per il vero progresso dell’umanità e la via per potenziare la peculiarità tipica dell’uomo.
Con tutte le nostre frizioni, gelosie ed antagonismi (l’inevitabile cronica afflizione dell’u- manità) e malgrado le sanguinose eruzioni cui siamo ogni tanto soggetti, l’ideale della pace e della fraternità rimane sempre vivo in noi: tutti siamo desiderosi di una vita migliore basata su una migliore comprensione reciproca, in modo che ogni azione abbia la possibi- lità di realizzarsi.
Nella radio abbiamo uno strumento appropriato per unire i popoli del mondo, per far sen- tire le loro voci, le loro necessità e le loro aspirazioni. Il significato di questo moderno mezzo di comunicazione è così del tutto rivelato: una larga via di comunicazione per il miglioramento delle nostre reciproche relazioni è a nostra disposizione; dobbiamo solo seguirne il corso in uno spirito di tolleranza e di comprensione solidale, pronti a utilizza- re le conquiste della scienza e dell’ingegno umano per il bene comune. Sono fermamente convinto della possibilità di raggiungere questo ideale."
11 Il documento originale, in lingua inglese, si trova a Roma, presso l’Accademia dei Lincei ed è stato tradotto a cura della Fondazione Marconi.
28 marzo 1938 - Con la legge 28/3/1938 n. 276 il 25 Aprile anniversario della nascita di Guglielmo Marconi è dichiarato a tutti gli effetti giorno di solennità civile.
11 Aprile 1938 - Viene istituita la Fondazione Marconi, che ancora oggi ha sede a Villa Griffone, con lo scopo di mantenere vivo il suo ricordo, incoraggiare gli studi e le ricerche relative alle radiocomunicazioni e promuovere ogni anno la “Giornata di Marconi”.
18 Aprile 1938 - Con un Regio Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 Aprile 1938, il Comune di Sasso Bolognese (Praduro e Sasso aveva cambiato nome nel 1936) cam- bia il toponimo in Sasso Marconi e la frazione di Pontecchio diventa Pontecchio Marconi in onore del grande Scienziato che aveva vissuto ed eseguito gli studi e gli esperimenti decisi- vi a Villa Griffone.
7 Ottobre 1941 - Viene inaugurato il Mausoleo di Marconi a Villa Griffone di Pontecchio Marconi, con grande partecipazione di pubblico e alla presenza del Capo del governo di allora, Benito Mussolini che giunse a Pontecchio in treno (su una littorina). La salma dello Scienziato era stata tumulata il giorno precedente.
Ottobre 2005 - 4.895 vie e piazze, nelle città e nei paesi italiani, sono dedicate a Guglielmo Marconi, che è al terzo posto assoluto dopo Roma e Giuseppe Garibaldi. (da “Il Sole 24 ore).
NELLA SUA VITA SONO STATE RICONOSCIUTE:
16 Lauree honoris causa (in scienze, in lettere, in fisica, in legge, in ingegneria) dalle più importanti Università di tutto il mondo.
12 cittadinanze onorarie da città di ogni continente fra cui Roma, Milano, San Francisco, Tokio, Rio de Janeiro.
1 Premio Nobel per la fisica, nel 1909.
Con la legge n. 276 del 28 marzo 1938
lo Stato Italiano stabilisce che “il 25 aprile, anniversario della nascita di
Guglielmo Marconi,
è a tutti gli effetti giorno di solennità civile”.
Dopo la sua morte ha inizio
la costruzionedel Mausoleo,progettato dall’arch.
Piacentini. Il Mausoleo viene inaugurato il 7 ottobre 1941.
(Collezione Dall’Olio)
Manifesto 70 x 100 cm del 18 aprile 1938 che avvisa la cittadinanza che un Regio Decreto hamodificato la denominazione di Sasso e PontecchioBolognese in Sasso Marconi e Pontecchio Marconi,per mantenere vivo il ricordo di Guglielmo Marconi.(Praduro e Sasso aveva modificato il suo toponimo inSasso Bolognese nel 1936). (Collezione Brighetti)
NELLE COMUNICAZIONI
1947 Invenzione del transistor che, utilizzato al posto delle valvole, ha permesso la miniaturizzazione dei circuiti e la costruzione di radio portatili (venivano chiamate appunto transistor e sono comparse sul mercato a partire dal 1954).
1953 La IBM presenta il primo elaboratore elettronico prodotto in serie.
La NTSC presenta il primo sistema di televisione a colori. Viene brevettato il forno a microonde.
1954 Iniziano le trasmissioni televisive in Italia.
1957 4 Ottobre - L’Unione Sovietica (U.R.S.S.) lancia il primo satellite “Sputnik”
che trasmette, via radio dati scientifici per 21 giorni.
1958 La Texas realizza il primo circuito integrato.
1961 Juri Gagarin compie, a bordo della capsula spaziale “Vostok 1”
il primo volo orbitale intorno alla terra.
1966 Viene dimostrata la possibilità di utilizzare le fibre ottiche nelle comunicazioni.
1969 20 luglio - L’astronauta americano Neil Armstrong è il primo uomo che arriva sulla Luna con l’Apollo 11 e comunica via radio al mondo le sue emozioni.
1969 Il Bancomat, nato negli USA intorno alla fine degli anni 50, viene introdotto anche in Italia.
1973 A New York viene utilizzato il primo telefono cellulare che pesa 1,5 kg.
1976 La JVC (Japan Victor Company) mette sul mercato il sistema di videoregistrazione VHS che risulterà vincente sul sistema Betamax che la Sony aveva presentato l’anno precedente.
1982 In Italia l’Olivetti mette in commercio il Personal Computer M20, che in pratica apre l’era del PC nel nostro Paese.
1983 La Philips presenta il primo CD ROM (disco ottico).
1984 Il dipartimento della difesa americano rende fruibile la rete internet anche per uso civile, fino a quel momento utilizzata per scopi militari.
CRONOLOGIA DELLE INVENZIONI (I TRASPORTI)
La rivoluzione industriale incide profondamente sullo sviluppo dei trasporti non solo di per- sone e cose, ma anche di informazioni. Del resto la crescita delle relazioni commerciali e la loro estensione oltre gli Oceani creano la necessità di comunicazioni rapide, sicure e capillari.
L’invenzione di Marconi arriva in un momento particolare della storia dell’umanità. Infatti si è da poco scoperta la possibilità di generare in forma continua energia elettrica aprendo nuovi orizzonti al progresso industriale e al livello di vita delle popolazioni. Essa permette inoltre di conseguire un grande progresso nelle comunicazioni grazie al telegrafo, al telefo- no e alla telegrafia senza fili.
In pratica al tempo dell’invenzione della radio (1895) le persone comunicavano fra di loro per mezzo della corrispondenza postale o del telegrafo Morse; nelle case non c’era ancora, né la luce elettrica né il telefono; gli aerei non esistevano e le automobili non erano ancora diffuse; per muoversi sulle grandi distanze si utilizzavano le navi o i treni. È però in atto il grande fermento della rivoluzione scientifica e culturale: i fratelli Lumiere inventano il cinema (1895), vengono scoperti i raggi X da parte di Röntgen (1895) ed Eistein formula la teoria della relatività (1905).
Roma - 22 luglio 1937 - Funerale di Guglielmo Marconi. Il corteo funebre sfila per le vie di Roma.
Bologna - 23 luglio 1937 - Anche la sua città natale tributa gli onori a G. Marconi: il corteo funebre partito dalla stazione ferroviaria si snoda lungo via Indipendenza fino alla Basilica di S. Petronio. (Foto di proprietà G. Dall’Olio).
Pontecchio Marconi - 7 ottobre 1941 - Inaugurazione del Mausoleo. (Foto di proprietà Aldino Perla).
Pontecchio Marconi - 6 ottobre 1941 - Traslazione della salma di G. Marconi, dalla Certosa di Bologna al Mausoleo di Pontecchio. Il chierichetto a sinistra con il cappello in mano è Gianni Canova, dietro di lui Giulio Canova. Il primo uomo a sinistra con il cappello in mano è il costruttore del Mausoleo Sig. Deri. (Foto di proprietà Cesarino Canova).
Pontecchio Marconi - 6 ottobre 1941 - Cerimonia funebre davanti al Mausoleo. Al termine la bara contenente le spoglie di G. Marconi venne calata nell’artistico sarcofago in marmo posto nella cripta del Mausoleo. Da pochi anni accanto a Marconi riposa anche la moglie Marchesa Maria Cristina Bezzi Scali. (Foto di proprietà Cesarino Canova).
Pontecchio Marconi - 6 ottobre 1941 - I primi tre figli di Guglielmo Marconi. Gioia a sinistra con il cappello, Degna più avanti ai margini del prato e Giulio in divisa da aviatore. (Foto di proprietà Cesarino Canova).
Pontecchio Marconi - 7 ottobre 1941 - Mussolini assiste all’inaugurazione della lapide posta sotto la finestra della “stanza dei bachi”, da dove Marconi lanciò nel 1895, il primo segnale radio. Sulla sinistra il parroco
di Pontecchio Don Ottavio Balestrazzi. (Foto di proprietà Cesarino Canova).
Pontecchio Marconi - 7 ottobre 1941 - Mussolini al termine della cerimonia lascia il Mausoleo. ( Foto di proprietà di Cesarino Canova).
Fonte: http://www.radiomarconi.com/marconi/documenti/cronologia_marconi.pdf
Sito web da visitare: http://www.radiomarconi.com
Autore del testo: sopra indicati nel documento di origine
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