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Medicina fisica e riabilitativa
Curiosità:
la Riabilitazione è una branca della medicina giovane e ancora poco conosciuta.
Definizione
è un processo complesso teso a promuovere nella persona e nella sua famiglia la miglior qualità di vita possibile. Con azioni dirette e indirette essa si interessa dell’individuo nella sua globalità fisica
mentale comunicativa relazionale (carattere olistico) coinvolgendo il suo contesto famigliare sociale e ambientale(carattere ecologico)
Le parole chiave della riabilitazione sono:
Recupero: concetto che si applica a chi ha già acquisito spontaneamente delle capacità/funzioni ( adulto) che poi vengono perse e riacquistre con il processo riabilitativo. Non sempre è un recupero , invece, per le problematiche congenite dei bambini perché essendo ancora in età evolutiva non hanno ancora potuto acquisire delle funzioni che devono apprendere con la patologia. Si parla di acquisizione.
Progetto: senza il quale la riabilitazione non esiste perché si basa su delle proposte terapeutiche che è possibile fare dopo che gli altri professionisti, come ad es: il neurologo , hanno formulato una diagnosi eziologa. Dopodichè in base alla diagnosi si ragiona sulla diagnosi funzionale sulla quale si struttura un percorso attraverso le proposte terapeutiche
(farmacologiche, chirurgiche,fisioterapia ecc.)
Processo complesso: perché costituito da un insieme di eventi che avvengono nel tempo e che portano la persona a fare un
Percorso: che cambia nel tempo perché si modifica con l’acquisizione o il recupero delle funzioni perché è
Personalizzato: fatto, cioè, ad personam e non sulla base delle cause o dei segni della patologia perché molte cause possono essere associati in modo diverso a formare quadri
clinici diversi. Inoltre è coinvolta anche la famiglia perché si tiene conto dell’aspetto
olistico della persona (disabilità motorie, psichiche e cognitive), se non si tiene
conto del contesto in cui è inserito il progetto riabilitativo è destinato in genere a
fallire.
Miglior qualità di vita possibile: perché la riabilitazione non modifica le cause della patologia di base, es: la sclerosi multipla, ma può modificare i segni,
prevenire le complicanze attraverso un progetto che ha come obiettivo la qualità della vita.
Azioni dirette: fisioterapia, quindi esercizi fisici Azioni indirette: colloquio con famigliari, vicini badanti, insegnanti ecc. che rientrano nel progetto (contesto)
Diventa fondamentale tenere conto della globalità dell’individuo perché si possono trascurare degli elementi in grado di influenzare il percorso riabilitativo. Infatti, sono da non trascurare gli aspetti mentali comunicativi, molti importanti per fare proposte terapeutiche es: anziano con frattura di femore con l’Alzheimer , lo stato mentale è tale che non possibile nessuna proposta; oppure la persona che decide che quell’obiettivo non è adatto a lui per cui non lo condivide. Questo va rispettato e capito, gli obiettivi devono essere consoni con gli aspetti cognitivi e psicologici e la motivazione non è possibile intraprendere un percorso. (motivazione spinta a fare tutto). Bisogna valutare e capire la situazione, ad es: se il paziente è stanco o non se la sente o vuole essere lasciato in pace si rispetta perché non vuol dire che rinunciano( pz. anziano o oncologico).ci vuole un equilibrio perché a volte la mancanza di motivazione può essere, invece, legata a un disturbo depressivo o affettivo e se non viene fuori dal pz. mancano proprio le basi per fare un processo riabilitativo.
Aspetto ecologico, altrettanto importante perché si riferisce alla storia di quel paziente con le sue caratteristiche, con quell’ ambiente sociale ecc.se il contesto sociale e famigliare non si modifica nei confronti del disabile e il disabile rispetto al contesto è difficile fare un progetto con una progetto di vita buona. Il rapporto è reciproco: la persona disabile modifica l’ambiente che deve modificarsi per la persona disabile.
Aspetti operativi:
È utile distinguere interventi di tipo:
sanitario medico: medicina riabilitativa e sociale: riabilitazione sociale
Nella parola riabilitazione si ritrovano diversi aspetti della:
medicina fisica riabilitativa,
riabilitazione psichiatrica,
riabilitazione sociale;
per cui diventa molto importante capire i vari ruoli (chi fa che cosa ) altrimenti si crea confusione. Fatta questa distinzione: i sanitari arriveranno fin dove gli compete dopodiché interviene il sociale senza invadere il campo sanitario, si lavora insieme.
È un processo di soluzione dei problemi finalizzato a raggiungere determinati , ben
definiti e misurabili outcome degli interventi.
processo di soluzione dei problemi: il progetto è possibile solo se si capisce, se si individuano i problemi prioritari della persona e si cerca una soluzione assieme alla persona assistita che è coinvolta nell’intero processo perché è parte, insieme alla sua famiglia dell’equipe, no è solo l’oggetto!
Se non si individua il problema e non lo si definisce bene in un determinato ambiente e non lo si misura( quantificare) si rischia di non risolvere niente.
In un progetto è importante decidere quali problemi affrontare, come affrontarli e con quali risultati, perché ciò che arriva a fare per l’operatore può essere un ottimo risultato, ma per la persona assistita no. Quindi bisogna mettersi d’accordo altrimenti ci si fraintende.
richiede un approccio integrato e coordinato di operatori sanitari e sociali che lavorano insieme alla persona e alla sua famiglia per la soluzione dei problemi: team interprofessionale.
È importante l’aspetto sociale perché poi l’individuo deve fare i conti con l’ambiente sociale/ contesto in cui si trova, una volta terminato il percorso riabilitativo ( es: uscire in strada, inserimento contesto lavorativo ecc. )
Processo riabilitativo: interfaccia tra la persona e la qualità di vita.
Fonte: http://www.appuntiunito.it/wp-content/uploads/2013/11/fisiatria.docx
Sito web da visitare: http://www.appuntiunito.it
Autore del testo: Comparetti
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