I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Gli esami del sangue
ESAME EMOCROMOCITOMETRICO
Attraverso questo esame vengono accertati il numero e la condizione di tutte le cellule che formano il sangue. Viene suddiviso in vari sottoesami, ciascuno dei quali riguarda una determinata componente del sangue. Vediamoli uno per uno.
LEUCOCITI (WBC)
Viene evidenziato il numero totale dei globuli bianchi in un millimetro cubo di sangue: nel conteggio sono calcolati tutti i tipi di globuli bianchi (neutrofili, eosinofili, basofili, linfociti, monociti). Questo esame serve a escludere la presenza di infezioni e a stabilire se le difese naturali svolgono correttamente il loro compito.
VALORI NORMALI: da 4.500 a 10.000, per uomini e donne.
Un numero più basso può essere la spia di una minore capacità dell’organismo di difendersi dalle malattie, oppure di un generale indebolimento del corpo.
Un numero di leucociti più alto del normale indica sempre un’infezione in corso nell’organismo, oppure è un dato che si può riscontrare in seguito a un'intossicazione. E’ fondamentale, però, andare a vedere quale tipo di leucocita è presente in quantità anomala, attraverso l’esame della "formula leucocitaria".
ERITROCITI (RBC) Viene evidenziato il numero di globuli rossi presenti in un millimetro cubo di sangue. VALORI NORMALI: 4,5-5 milioni per l’uomo; 4,2-4,6 milioni per la donna.
Un numero di globuli rossi inferiore al normale è il segnale di un’anemia, tanto più seria quanto più il numero di globuli è basso. La quantità minima di globuli rossi indispensabile per vivere si aggira intorno al milione per millimetro cubo di sangue.
Se i globuli rossi sono più numerosi del normale, si è in presenza di un disturbo chiamato genericamente policitemia. La policitemia può essere il segnale di una disidratazione dell’organismo dovuta a malattie che portano vomito e diarrea. Può essere anche in relazione con l’uso di farmaci contenenti testosterone, oppure può essere dovuta a enfisema polmonare o a malattie cardiache. Anche l’elevata altitudine, quale si può trovare in montagna, o un’intensa attività fisica condotta per lungo tempo, possono determinare un aumento di globuli rossi.
EMATOCRITO (HCT)
Viene evidenziato, in percentuale, quanto volume è occupato dai globuli rossi in 100 millilitri di sangue.
VALORI NORMALI: 40-54% per l’uomo; 3 6-46% per la donna.
Una percentuale più bassa della norma è sintomo di anemia, mentre una percentuale più alta segnala policitemia. L’esame ematocrito conferma le informazioni dell’esame per il conteggio dei globuli rossi.
EMOGLOBINA (HGB)
Indica la quantità di emoglobina (la sostanza che dà colore al sangue e trasporta l’ossigeno), espressa in grammi, presente in un decilitro di sangue.
VALORI NORMALI: 13,5-18 grammi per gli uomini, 11,5-16,5 grammi per le donne.
Un valore basso di emoglobina è quasi sempre associato a una diminuzione dei globuli rossi, quindi viene interpretato come il segnale di un’anemia, dovuta a una malattia del sangue oppure a un’alterazione della funzionalità dei reni o del fegato.
Un valore più alto del normale si riscontra invece nella policitemia, ossia in presenza di un aumento del globuli rossi. Di conseguenza, conferma la presenza di una delle alterazioni di cui la policitemia può essere il segnale, tra cui per esempio l’enfisema polmonare (vedi "eritrociti").
VOLUME CORPUSCOLARE MEDIO (MCV)
Viene evidenziato il volume medio dei globuli rossi, e può essere espresso in micron cubi (è un’unità di misura utilizzata per stabilire le dimensioni di elementi microscopici).
VALORI NORMALI: 82-98 micron cubi, per uomini e donne.
Un volume alterato, sia maggiore sia minore di quello normale, è sempre il segnale di un’alterazione organica: questo dato, per essere significativo, deve essere messo in relazione con i risultati relativi all’emoglobina e agli eritrociti.
CONTENUTO MEDIO DI EMOGLOBINA
Attraverso questa analisi viene evidenziato il contenuto di emoglobina di ciascun globulo rosso. Questo contenuto viene espresso in picogrammi, cioè in un’unità di misura utile per pesare elementi microscopici.
VALORI NORMALI: 27-32 picogrammi, per uomini e donne.
Valori inferiori o superiori servono a confermare quanto emerso dall’esame del dosaggio dell’emoglobina (vedi emoglobina ed eritrociti).
CONCENTRAZIONE MEDIA DI EMOGLOBINA
Mentre l’Mch (contenuto medio di emoglobina) esprime il contenuto di emoglobina di ogni singolo globulo rosso, questo esame ne misura la concentrazione, ossia il rapporto tra il suo peso e il volume del globulo rosso in cui è contenuta.
VALORI NORMALI: 32%-38%, per uomini e donne.
Un valore inferiore è il segnale di una forma di anemia. Può essere anche sintomo di un’iperidratazione, ossia di un accumulo eccessivo di liquidi nell’organismo.
Un aumento rispetto ai valori normali si riscontra nei casi di disidratazione (conseguente, per esempio, a una malattia febbrile associata a vomito e diarrea).
Può essere, inoltre, la spia di una rara malattia ereditaria, la sferocitosi, caratterizzata da un’alterazione congenita dei globuli rossi.
PIASTRINE (PLTS)
Viene evidenziato il numero delle piastrine (le cellule del sangue prodotte dal midollo osseo) presenti in un millimetro cubo di sangue.
VALORI NORMALI: 150.000-500.000 per millimetro cubo, per uomini e donne.
La diminuzione del numero delle piastrine, detta trombocitopenia, si riscontra in seguito a trasfusioni di sangue, oppure dopo una cura prolungata a base di particolari farmaci, quali antibiotici, barbiturici, diuretici, sulfamidici, ipoglicemizzanti. Può inoltre essere il segnale di varie malattie organiche, tra cui:
anemia
carenza di vitamina B12 e acido folico
mononucleosi infettiva e altre infezioni virali
leptospirosi
linfomi
malaria
rigetto del rene in seguito a trapianto
ipertiroidismo
porpora
endocardite batterica (per esempio, conseguente a un’infezione da streptococco)
tifo
scarlattina.
L'aumento del numero delle piastrine, definito trombocitosi, può essere conseguenza della prolungata assunzione di preparati a base di vitamina B12 e acido folico, oppure può essere in relazione con lo svolgimento di un’intensa attività sportiva o con la gravidanza: in questi due casi è considerato fisiologico, ossia naturale e quindi non significativo dal punto di vista medico. Può, però, essere segno di una delle seguenti malattie:
morbo di Crohn
anemia emolitica
tumore.
FORMULA LEUCOCITARIA
E’ l’esame che stabilisce il numero e le caratteristiche dei vari tipi di globuli bianchi o leucociti. Eccoli, uno per uno.
NEUTROFILI
Viene evidenziata la percentuale di neutrofili presenti nell’intera massa sanguigna, la loro forma e la loro dimensione.
VALORI NORMALI: 55%-70%, per uomini e donne.
Se esiste qualche anomalia nella forma e nella dimensione, viene segnalata dettagliatamente dal medico analista: per questa descrizione non esistono parametri standard, ogni medico descrive quanto vede e dà le indicazioni utili per ulteriori indagini.
La diminuzione dei neutrofili può essere il segnale di molte malattie, che il medico deve poi individuare in base alla storia personale del malato e ai sintomi manifestati. Di seguito, sono indicati alcuni disturbi possibili:
infezioni batteriche (tifo, paratifo, brucellosi, tubercolosi)
infezioni virali (epatite, influenza, rosolia, morbillo, varicella, mononucleosi infettiva)
malattie del sangue
malnutrizione
alcolismo.
L’aumento dei neutrofili può, come del resto la diminuzione, essere determinato da tantissime cause, tra cui le più frequenti sono: infezioni generalizzate o localizzate, provocate più di frequente da streptococchi e più raramente da altri batteri o da virus e funghi; assunzione di ormoni steroidei o litio; intossicazione da farmaci, quali clorpropamide, serotonina, digitale, acetilcolina.
In gravidanza, durante il puerperio, dopo intensi sforzi fisici e nel periodo neonatale l’aumento dei neutrofili è considerato fisiologico, ossia naturale.
EOSINOFILI
Viene evidenziata la percentuale di eosinofili presente nell’intera massa sanguigna.
VALORI NORMALI: 1%-4%, per uomini e donne.
La diminuzione degli eosinofili è quasi sempre in relazione con una cura prolungata a base di preparati contenenti cortisone.
Il loro aumento si riscontra in varie malattie, tra cui le più frequenti sono:
asma bronchiale
orticaria
febbre da fieno
allergia ai farmaci
malattie causate da parassiti
scarlattina
corea
polmoniti
malattie del sangue
artrite reumatoide
avvelenamenti
malattie dello stomaco e dell’intestino.
BASOFILI
Viene evidenziata la percentuale di basofili nell’intera massa sanguigna.
VALORI NORMALI: O%-1%, per uomini e donne.
Una diminuzione dei basofili può essere dovuta a cure prolungate a base di preparati contenenti cortisone o progesterone, e talora si riscontra durante la gravidanza.
Può anche essere il segnale di varie malattie, tra cui:
disturbi della tiroide
orticaria
asma
febbre da fieno.
L’aumento dei basofili, che deve sempre essere messo in relazione con gli altri risultati (come del resto ogni singolo risultato) può essere dovuto a:
anemia
morbo di Hodgkin
diabete
tubercolosi
leucemia.
LINFOCITI
Viene evidenziata la percentuale di linfociti nell’intera massa sanguigna.
VALORI NORMALI: 25%-35%, per uomini e donne.
La diminuzione dei linfociti, detta linfopenia, si riscontra in seguito alle cure a base di farmaci chemioterapici (contro i tumori) e cortisone.
Può essere il segnale di varie malattie, tra cui:
morbo di Hodgkin
lupus eritematoso
alterazioni dei reni
Aids
scompenso cardiaco.
L’aumento dei linfociti, detto linfocitosi, è fisiologico, ossia naturale nei bambini di età compresa tra i 4 mesi e i 4 anni.
Può essere il segnale di:
pertosse
mononucleosi infettiva
parotite (orecchioni)
varicella
morbillo
epatite virale
toxoplasmosi
infezioni croniche
sifilide
morbo di Addison
morbo di Crohn.
La presenza di linfociti atipici, eventualmente segnalata, può essere dovuta a varie malattie, tra cui:
mononucleosi
epatite virale
parotite (orecchioni)
morbillo
cytomegalovirus
polmonite virale
pertosse
brucellosi
toxoplasmosi
sifilide.
MONOCITI
Viene evidenziata la percentuale di monociti presente nell’intera massa sanguigna.
VALORI NORMALI: 3%-8%.
La diminuzione dei monociti non è significativa dal punto di vista clinico (medico).
L’aumento dei monociti si riscontra in varie malattie tra cui:
leucemia
artrite reumatoide
lupus eritematoso
arterite temporale
tumore dell’ovaio
tumore dello stomaco
tumore della mammella
tubercolosi
sifilide
endocardite batterica
brucellosi
tifo
malaria
candidosi
mononucleosi infettiva
colite ulcerativa cronica.
PROTROMBINA (PT)
E’ un esame con il quale si stabilisce il buon funzionamento di uno dei meccanismi della coagulazione, dovuto all’attività di particolari proteine dette fattori.
Sotto questa voce, nel foglio dei risultati si trovano due sigle. RATIO: rappresenta il rapporto tra la capacità di coagulare del sangue esaminato e la capacità di coagulare di un sangue "sano" usato come riferimento. In pratica, il sangue preso in esame, o meglio la sua capacità di coagulare, viene raffrontata con quella di un sangue che coagula perfettamente: il risultato che si ottiene nasce da questo rapporto. VALORI NORMALI: 0,90-1,20.
Un valore maggiore indica un’alterazione del processo di coagulazione del sangue, causata da una malattia o dall’uso di medicine ad azione anticoagulante. Un valore minore non è significativo. I.N.R.: questa sigla ha lo stesso significato della Ratio, ma viene sempre aggiunta a quest’ultima perché è un’unità di misura più universalmente riconosciuta. VALORI NORMALI: 0,90-1,20, per uomini e donne.
Valori inferiori alla norma non sono significativi dal punto di vista medico.
Valori più alti si riscontrano in presenza di disturbi del fegato (epatopatie), in alcune malattie del sangue, e nelle persone sottoposte a una cura a base di medicine ad azione anticoagulante.
TEMPO DI TROMBOPLASTINA PARZIALE (PTT)
E’ un ulteriore esame per valutare la normalità del processo di coagulazione del sangue in rapporto a un sangue normale di riferimento.
VALORI NORMALI: 0,80-1,20.
Una diminuzione rispetto alla norma non è significativa dal punto di vista clinico.
Un aumento dei valori si riscontrerà in alcune malattie del sangue, nelle malattie del fegato, oppure nel corso di una cura a base di medicine ad azione anticoagulante.
UREA SIERICA (AZOTEMIA)
L’urea è prodotta dal fegato: è una sostanza di scarto del metabolismo (cioè dell’attività delle cellule) che viene eliminata quasi completamente con le urine. Il 90 per cento di urea è espulso con le urine e il 10 per cento viene eliminato con le feci, il sudore e la saliva.
VALORI NORMALI: da 10 a 50 milligrammi per decilitro di sangue.
Una diminuzione dell’urea rispetto ai valori normali può essere conseguenza di una dieta troppo povera di proteine (formaggio, latte, carne, pesce, uova) e troppo ricca di carboidrati (pane, pasta, dolciumi), oppure si riscontra in varie malattie tra cui:
ipotiroidismo
alterazioni della funzionalità del fegato
ritardo gestazionale (gravidanza oltre il termine).
Un aumento rispetto ai valori normali può essere conseguenza di un digiuno prolungato, oppure si riscontra in tantissime malattie tra cui:
insufficienza renale
disidratazione
emorragia
ipertensione
diabete
pielonefrite
arteriosclerosi
calcoli renali
ipertrofia prostatica
ipertiroidismo
traumi con schiacciamento
malattie febbrili
malattie infettive
disidratazione
insufficienza cardiaca
epilessia e altre malattie che interessano il sistema nervoso centrale.
GLUCOSIO (GLICEMIA) Il glucosio è la quantità di zucchero presente nel sangue. I valori normali della glicemia dipendono dalla quantità di zucchero immessa nel sangue con gli alimenti e dalla capacità dell’organismo di smaltirla. VALORI NORMALI: 60-110 milligrammi per decilitro di sangue.
Una diminuzione del glucosio rispetto a valori normali si riscontra nel corso di diete povere di zuccheri o in seguito a digiuno prolungato, oppure può essere conseguenza dello svolgimento di un’attività fisica molto intensa.
Può, inoltre, dipendere dall' assunzione prolungata di particolari farmaci (salicilati, antitubercolari), oppure può essere anche il segnale di varie malattie tra cui:
alterazioni a carico del fegato
ipotiroiclismo
intolleranza al fruttosio.
Un aumento del glucosio è sempre il segnale di diabete mellito, la malattia caratterizzata dallo scorretto utilizzo degli zuccheri da parte dell’organismo.
CREATININA La creatinina è una delle componenti dell’urina e con l’urina viene eliminata. Il suo dosaggio rappresenta uno dei mezzi più attendibili per valutare la funzionalità dei reni. VALORI NORMALI: 0,60-1,20 milligrammi per decilitro di sangue.
La diminuzione della creatinina si riscontra nelle seguenti eventualità:
atrofie muscolari
tumore della prostata
gravidanza.
L’aumento della creatinina rispetto ai valori normali può essere il segnale di vari problemi tra cui:
alterazione dell’attività dei reni
poliartrite
scompenso cardiocircolatorio
ipertiroidismo.
BILIRUBINA La bilirubina è la sostanza proveniente dalla distruzione dei globuli rossi, ciascuno dei quali, dopo centoventi giorni di vita, viene demolito. All’eliminazione della bilirubina provvedono il fegato, l’intestino (una parte viene espulsa con le feci) e i reni (una parte viene eliminata attraverso l’urina).
Viene divisa in diretta e indiretta a seconda che si trovi legata chimicamente ad altre sostanze presenti nel sangue (in questo caso è diretta) oppure sia presente in forma libera, ossia non legata ad altre sostanze (allora è indiretta).
Durante l’esame viene dosata la bilirubina totale, la bilirubina diretta e quella indiretta. VALORI NORMALI BILIRUBINA TOTALE: 0,20-1,20 milligrammi per decilitro di sangue. VALORI NORMALI BILIRUBINA DIRETTA: 0-0,2 milligrammi per decilitro di sangue. VALORI NORMALI BILIRUBINA INDIRETTA: 0,2-0,8 milligrammi per decilitro di sangue.
Valori inferiori rispetto a quelli normali, che riguardino tutte e tre le voci relative alla bilirubina, possono essere conseguenza dell’assunzione di barbiturici oppure essere il segnale di:
anemia
tumore
alterazione della funzionalità dei reni.
L’aumento della bilirubina totale è il segnale di un’alterazione della funzionalità del fegato. Può inoltre essere diretta conseguenza di una cura prolungata a base di farmaci che alterano la funzionalità del fegato. Tra questi sono da segnalare:
tetracicline
estrogeni e progesterone
Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei, come i preparati a base di acido acetilsalicilico)
sulfamidici
eritromicina
acido nicotinico
ciclopropano
paracetamolo
benzodiazepine
metildopa
fenacetina
chinidina.
L’aumento della bilirubina diretta può essere causato da varie malattie, tra cui:
alterazioni del flusso biliare
epatite acuta
cirrosi epatica
ostruzione delle vie biliari
atresia biliare.
L’aumento della bilirubina indiretta può essere dovuto a cure prolungate a base di farmaci contenenti novobiocina, o da alcune malattie tra cui:
anemia
talassemia
porfiria.
ACIDO URICO (URICEMIA) L’acido urico è una sostanza di scarto del metabolismo che viene eliminata in gran parte dalle urine, e in parte per via intestinale. Rappresenta un importante indice per la valutazione della presenza di arteriosclerosi (formazione di placche nella parete interna delle arterie). VALORI NORMALI: 3,4 0-7 milligrammi per decilitro di sangue.
Valori inferiori possono essere conseguenza di una cura a base di medicine contenenti probenecid, sulfinpirazone, allopurinolo, salicilati, cortisone, estrogeni, metildopa, clofibrato.
Può anche essere il segnale di una delle seguenti malattie:
alterazione cronica della funzionalità dei reni
anemia
morbo di Hodgkin
serie alterazioni della funzionalità del fegato.
Valori più alti rispetto alla norma si riscontrano dopo digiuni prolungati e nel corso di drastiche diete dimagranti, oppure possono essere in relazione con un regime alimentare troppo ricco di frattaglie e legumi. Possono anche essere conseguenza di una cura a base di farmaci chemioterapici o di raggi X, oppure possono rappresentare il segnale di vari problemi organici tra cui:
gotta
linfomi
iperparatiroidismo
tumori
anemia
morbo di Paget
ascessi
ustioni
psoriasi
gestosi (una malattia seria che può colpire durante la gravidanza).
ELETTROFORESI SIEROPROTEICA L’esame consiste nel dosaggio delle varie proteine presenti nel sangue: viene valutata sia la quantità totale sia quella di ogni singola proteina. Le proteine esaminate sono: prealbumina, albumina, alfa 1 globuline, alfa 2 globuline, beta globuline, gamma globuline.
Nel corso di questo esame viene valutato anche il rapporto esistente nel sangue tra l’albumina e le gamma globuline.
PROTEINE TOTALI
VALORI NORMALI: 6-8 grammi per decilitro di sangue.
La diminuzione delle proteine totali può essere conseguenza di:
digiuno prolungato
dieta povera di proteine (carente di carne, uova, formaggio)
vomito
diarrea
problemi digestivi
sindrome da malassorbimento
alterazione della funzionalità del rene
ustioni estese
emorragie
versamenti pleurici
malattie del fegato
ipertiroidismo
malattie febbrili
traumi
interventi chirurgici
tumori
scompenso cardiaco.
L'aumento delle proteine può essere dovuto a:
disidratazione
mieloma
morbo di Waldenstrom.
PREALBUMINA
VALORI NORMALI: 10-40 milligrammi per decilitro di sangue.
La diminuzione della prealbumina può essere il segnale di:
malnutrizione
enterite
colite
epatopatia (alterazione della funzionalità del fegato)
ustioni
ipertiroidismo.
L’aumento della prealbumina si riscontra nel morbo di Hodgkin.
ALBUMINA
VALORI NORMALI: 3,6-4,9 grammi per decilitro di sangue.
La diminuzione dell’albumina rispetto ai valori totali può essere segnale di:
digiuno prolungato
dieta povera di proteine (per esempio carente di carne, uova, formaggio)
vomito
diarrea
problemi digestivi
sindrome da malassorbimento
alterazioni della funzionalità del rene
ustioni estese
emorragie
versamenti pleurici
malattie del fegato
ipertiroidismo
malattie febbrili
traumi
interventi chirurgici
tumori
scompenso cardiaco.
L’aumento dei valori dell’albumina rispetto ai dati considerati normali si può riscontrare in caso di molte malattie, come:
disidratazione dell’organismo (che può comparire in seguito ad alcuni disturbi come la diarrea)
diarrea
vomito
eccessiva sudorazione.
ALFA 1 GLOBULINE
Fonte: http://www.molecularlab.it/public/data/ballarini/2007611182528_Gli%20esami%20del%20sangue.doc
Sito web da visitare: http://www.molecularlab.it
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve