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Il piercing è un esempio di “ibridazione culturale” che si può vedere quotidianamente, anche solo camminando per strada. Il primo libro in cui si è parlato di piercing, è stata la Genesi. Nel capitolo 24, versetto 22 è descritto un episodio in cui un servo regala a Rebecca, la moglie di Isacco, un anello d'oro per il naso chiamato “Nezem”.
22Quando i cammelli ebbero finito di bere, quell'uomo prese un pendente d'oro del peso di mezzo siclo e glielo pose alle narici e le pose sulle braccia due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro.
Anche nella cultura e nella storia Indiana, il piercing è sempre stata una pratica presente e significativa, soprattutto nella vita delle donne, che , in età fertile, erano solite portare anelli al naso, in particolare alla narice sinistra. Infatti, la medicina Ayurvedica, tipologia di medicina “naturale” che si occupa della salute, del benessere e della serenità degli uomini e donne tipicamente indiana, associa l'anello al naso alle parti genitali femminili.
In alcune tribù dell'Amazzonia, del Borneo e del Africa, i piercing avevano lo scopo di definire lo status dei vari individui e di regolare dunque i rapporti tra di essi. La sofferenza faceva parte del processo di identificazione dell’individuo poiché concretizzava un'identità di gruppo. Questa pratica era fondamentale per i riti di appartenenza alla tribù perchè superando la sofferenza,si poteva dimostrare di essere diventati adulti o guerrieri, di avere coraggio.
Nelle regioni dell'Himalaya e del Nepal, l'anello al setto nasale viene fatto nel momento del matrimonio tra uomo e donna. Esso indica infatti che, da quel momento in poi, la donna sarà di possesso dell'uomo che ha sposato. In queste zone, dunque, la pratica dei piercing, era molto più frequente per le donne piuttosto che per gli uomini.
In Brasile invece, il significato dei piercing al naso era ancora diverso. Gli uomini si praticavano buchi al setto nasale, facendoci passare dentro ossa o perline. Questi ornamenti avevano un significato di profondo legame con la natura e con il mondo che li circondava. Era dunque un mezzo per riuscire ad entrare in sintonia con la natura stessa.
Infine, anche nelle regioni dell'estremo oriente e del pacifico, spesso gli uomini erano soliti praticare buchi al naso, infilandoci dentro ossa. Questo aveva lo scopo di dare ai guerrieri un aspetto più crudele, pericoloso e aggressivo.
La moda dei piercing è arrivata anche nel mondo occidentale, a partire dagli anni 60 e 70, in particolar modo nel mondo hippy giovanile. Spesso i piercing erano associati alla cultura dei tatuaggi. Erano una forma di trasgressione e di identificazione in un movimento particolare. A partire dagli anni 90, il piercing ha assunto un significato completamente diverso, diventando un semplice ornamento estetico. Si è cominciato a praticare piercing in zone del corpo sempre più intime e trasgressive, non solo tra i giovani, ma anche tra adulti.
Questo è dunque un tipico esempio di ibridazione culturale, poiché sono state assimilate, dalle culture Occidentali in particolare, determinate usanze e pratiche che, nel loro paese di origine, hanno un significato intrinseco molto diverso. I principali significati connessi ai piercing oggi, riguardano sia una questione puramente estetica, sia una questione di differenziazione. Di per sé, questo nuovo significato culturale è opposto a quello delle culture dei paesi di origini, che invece sottolineavano come questa pratica fosse un vero e proprio simbolo di unione e di appartenenza al gruppo Nel mondo globalizzato, le informazioni e le immagini hanno la possibilità di girare e di essere viste ovunque. I flussi culturali sono molto facilitati dalla nuova tecnologia e dal fatto che gli spostamenti sono molto più facili. Siamo infatti perennemente esposti ad input di diversi tipi, sia mediati, sia diretti. Questo processo di avvicinamento e rimpicciolimento del mondo ha fatto sì che si potesse venire a conoscenza di diversi tipi di culture e delle loro relative pratiche. In seguito a questi contatti, i significati intrinseci sono stati assimilati e reinterpretati, in base alla società e alla cultura ricevente. In questo caso specifico, la condivisione del significato del piercing, non è quasi per niente accolta dalla cultura occidentale. Si tratta dunque di un caso di asimmetria culturale.
FONTI BIBLIOGRAFICHE:
www.wikipedia.it
Fonte: http://www.sociol.unimi.it/docenti/debenedittis/documenti/File/Processi%20di%20globalizzazione/TECNICHE_VISIVE%20finale.docx
Sito web da visitare: http://www.sociol.unimi.it/
Autore del testo: Manuela Franchin, Federica Alessia Franzetti, Marco Palestri, Micol Paolino, Selene Pavan, Marco Pedretti, Adrian Szymański, Stefano Stanca, Nicola Tibaldi
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