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LA MUSICA LEGGERA ITALIANA
Per musica leggera si intende un insieme di tendenze musicali che hanno avuto origine verso la fine del XIX secolo. Trae origine da due generi musicali molto diffusi in questo periodo:
Essa è caratterizzata da un linguaggio relativamente semplice e in alcuni casi schematico.
Storia
Negli anni venti la radio e il grammofono si diffusero anche in Italia offrendo la possibilità di ascoltare le canzoni straniere e contemporaneamente la nascita del cinema sonoro contribuì alla conoscenza di stili musicali molto diversi da quelli tradizionali italiani.
Il fascismo, col suo nazionalismo, si rivolse alla musica ostacolando il più possibile la diffusione della canzoni straniere; infatti il regime incoraggiava la creazione e la diffusione di canzoni di stile e contenuti molto tradizionali con melodie dal carattere allegro e spensierati.
Terminato il fascismo subito dopo la seconda guerra mondiale in Italia si diffusero rapidamente tutte le mode musicali di origine straniera che erano state ostacolate negli anni precedenti dal regime:
Per contrastare questa tendenza a favorire il ritorno alla canzone melodica all'italiana nacque nel 1951 il Festival di San Remo, ideato anche per risollevare l'economia e l'immagine turistica della cittadina ligure, ebbe luogo nel 1951.
La prima edizione della manifestazione si svolse nel salone delle Feste del Casinò e venne trasmessa dalla radio. Fu proprio la trasmissione radiofonica delle prime quattro edizioni del festival a rendere popolari l'inconfondibile voce di Nunzio Filogamo e l'orchestra diretta dal maestro Cinici Angelini.
I veri protagonisti dell'evento, i cantanti, appartenevano alla solida tradizione del genere melodico italiano:
Fu tuttavia Nilla Pizzi, interprete apprezzatissima dal pubblico a vincere la prima edizione con Grazie dei Fior.
Nel 1955, con la trasmissione della direttiva televisiva, il Festival si trasformò in un evento di importanza mondiale.
Nel 1958 Domenico Modugno trionfò a San Remo con Nel blu dipinto di blu, una canzone che portò una decisiva ventata di novità nel panorama della canzone italiana.
Sul finire degli anni '50 si affermarono in Italia alcuni cantanti che prendono a modello i “rockers” americani come Elvis Presly, Paul Anka e i Platters. Tony Dallara fu il cantante che lanciò la prima canzone rock italiana:”Come Prima”. Si creò così una spaccatura tra la due categorie di cantanti:
Il termine urlatori fu attribuito dalla stampa dell'epoca a coloro che utilizzavano questa sorta di tecnica interpretativa data da una voce ad alto volume , espressa in maniera disadorna e priva degli abbellimenti tipici del canto “melodico”. Il termine era mutuato dal vocabolo di lingua inglese (appunto, urlatore) che etichettava fin dalla fine degli anni quaranta star del rock statunitense come Howling Wolf ( il Lupo solitario poi ricordato in American Graffiti) e Joe Turner, icone del nuovo sound nascente, che mescolava il boogie -woogie bianco alla durezza ritmica del blues di matrice nera .
La prima trasmissione televisiva in cui comparvero gli urlatori fu Il Musichiere: in una puntata dell'aprile 1959 fu collocato in scena un grande juke-box dal cui retro vennero fatti uscire ed esibire dal vivo alcuni dei personaggi che incarnavano il nuovo stile interpretativo .
I maggiori esponenti degli urlatori, erano collegati a etichette con sede a Milano , a quel tempo capitale del mercato discografico.
Fra gli urlatori si ricordano Mina e Adriano Celentano, le cui movenze ricordavano quelle di Presley. Questi artisti nel corso degli anni daranno prova della loro professionalità tanto da essere considerati ancora oggi fra i migliori cantanti italiani.
Il fenomeno degli urlatori e l'irruzione sul mercato italiano della musica americana corrispondeva a una rivoluzione del gusto e del mercato che coinvolgeva autori , arrangiatori, editori e cantanti: a partire dalla vittoria di Modugno del 1958, si abbassò la fascia di età degli acquirenti di dischi e si assiste alla nascita di personaggi , quali Gianni Morandi e Rita Pavone, studiati a tavolino per i teen-agers. A questo punto gli urlatori lasciarono il posto, con l'avvento della british invasion e il conseguente arrivo in Italia di gruppi pop la cui musica era ispirata a quella dei Beatleas, ad artisti che sarebbero stati , in seguito etichettati come rocker o cantanti beat: ad esempio, Gianni Pettenati e Patty Pravo, ancora attiva fra i solisti, e The Rokes, Equipe 84.
Quando alla fine degli anni cinquanta Presley divenne un fenomeno di costume, diffondendo la musica rock anche in Italia, uno dei pochi a capire che l'unico modo per combattere l'offensiva dei cantanti della nuova ondata era quello di usarne gli stessi mezzi di propaganda fu Claudio Villa, uno dei massimi interpreti della melodia all’italiana: questa fu la funzione dei fan del “reuccio” e dei suoi atteggiamenti provocatori che a lungo fecero notizia in quegli anni .
Il vero elemento di novità' nella musica italiana degli anni sessanta fu l'avvento di un gruppo di musicisti che prendevano modello gli “chasonniers” francesi come Jacques Brel, Juliette Grèco a altri.
In Italia questi musicisti furono chiamati “cantautori”perché come i loro colleghi francesi, scrivevano i testi e componevano la musica delle proprie canzoni.
CANTAUTORE = CANTANTE + AUTORE
Le principali caratteristiche delle canzoni dei cantori erano:
Veniva data la massima importanza al testo : esso affrontava a volte temi di argomento sociale ma soprattutto rinnovava il repertorio dei temi tradizionali, evitando i luoghi comuni e le banalità'.
I cantautori più' importanti degli anni sessanta furono quelli appartenenti alla cosiddetta “scuola genovese”:
In quegli anni si affermarono però anche i milanesi Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci.
Nello stesso decennio emersero figure di interpreti femminili come Milva, Ornella Vanoni che, insieme a Mina, avrebbero dominato a lungo il panorama musicale italiano spaziando anche al di fuori della musica leggera.
Negli anni settanta i complessi beat e rock che si erano affermati nel decennio precedente persero progressivamente la loro carica innovativa mentre il fenomeno dei cantautori continuò a diffondersi coinvolgendo nuove generazioni di musicisti. Cominciò ad affermarsi un nuovo gruppo di cantautori:
Ciascuno di loro sviluppò uno stile personale traendo ispirazione da diversi generi musicali : dal jazz al folk dalla musica medioevale a quella etnica.
Questa generazione di cantautori si distingue da quella precedente per la maggiore importanza attribuita al' aspetto musicale delle proprie canzoni:
A partire dagli anni ottanta i cantautori italiani tentano di imporsi all' attenzione del pubblico europeo adottando uno stile musicale più' “internazionale”.
Ricchissima e variegata fu la galleria di autori e interpreti che, tra gli anni ottanta e gli anni novanta, scalarono le classifiche discografiche contribuendo talvolta a diffondere la canzone italiana nel mondo:
Oggi la musica leggera è un genere strettamente inserito nel circuito commerciale mondiale e viene diffuso attraverso tutti i mezzi di comunicazione:
Fonte: http://cmapspublic3.ihmc.us/rid=1JL4RN00M-65VHKL-RFY/MUSICA%20LEGGERA%20ITALIANA.doc
Sito web da visitare: http://cmapspublic3.ihmc.us
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