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Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
I NOSTRI CONSIGLI
DEVO INIZIARE A STUDIARE, QUALE PIANOFORTE DECO SCEGLIERE?
Iniziamo con il dire che quasi sempre sono gli insegnanti stessi ad indicare allo studente il tipo di strumento da acquistare, ma questo “purtroppo” non è il miglior parametro di considerazione, perché la maggior parte degli insegnanti consiglia una determinata marca e modello non tanto per una ponderata scelta, quanto perché loro stessi hanno studiato su quel modello (normalmente Yamaha). Purtroppo gli insegnanti non sono commercianti “addetti ai lavori”, non conoscono altri prodotti ugualmente validi, o, in certi casi migliori; Il nostro consiglio è quello di non scegliere assolutamente il tipo di pianoforte in base alla marca ma in base ai requisiti che esso ha in rapporto alle esigenze dello studente; ad esempio, uno strumento Giapponese come Yamaha o Kawai, sicuramente è sinonimo di qualità, ma non necessariamente qualità è sinonimo di strumento ideale; bisogna infatti considerare che questi sono strumenti dotati di una meccanica molto agile e precisa ma anche molto leggera, troppo a nostro avviso per chi deve iniziare a studiare e quindi a rinforzare la muscolatura; sono dotati di un suono generalmente equilibrato ma anche abbastanza freddo, con carenze nei bassi e con pochi armonici.. senza considerare che i modelli usati normalmente ricercati (ad una cifra abbordabile) sono quelli più datati, dunque (come tutti i pianoforti) con possibili problematiche sonore (disarmonicità, perdita di potenza) e meccaniche; quindi il nostro consiglio è quello di affidarsi a dei venditori che non solo conoscano e trattino diverse marche e modelli, ma che siano a loro volta anche dei buoni insegnanti.. Ricordate inoltre che il pianoforte è un corpo vivente che si muove, che interagisce con l’ambiente in cui è vissuto, quindi anche confrontando identici modelli di una stessa marca si avranno sonorità diverse, addirittura abissali se i pianoforti sono molto datati, quindi inutile cercare un determinato modello di una determinata marca, il pianoforte va innanzitutto provato. Esiste poi il discorso economico: ammettendo che riesca a trovare il modello e la marca che l’insegnate mi ha consigliato e che questo sia anche un tipo di strumento “generalmente riconosciuto valido”, ma che il suo prezzo dovesse essere troppo elevato per le mie possibilità, cosa faccio? Posso sempre cercare nei vari negozi lo stesso modello ad un prezzo piu basso, ma purtroppo i modelli consigliati dagli insegnanti sono generalmente quelli piu “commerciali” dunque i prezzi tra i venditori sono pressochè identici, dunque se dovessi trovare un prezzo molto più basso sicuramente il pianoforte sarà anche molto piu vecchio, oppure molto consumato, o magari ricondizionato in Cina, dunque generalmente peggiore.. a questo punti cosa faccio? Acquisto uno strumento non piu valido solo perché corrisponde ai quello specifico modello? un altro parametro che per noi non è così essenziale per chi vuole iniziare lo studio del pianoforte riguarda la timbrica del suono del pianoforte provato, in quanto il pianoforte che provate in negozio non avrà lo stesso suono in casa vostra, dunque potreste poi pentirvi, senza considerare che con il passare degli anni anche il vostro gusto sonoro cambierà, dunque questo parametro sarà semmai da considerare dopo qualche anno, quando deciderete di cambiare il pianoforte; a questo proposito aggiungiamo che l’ acquisto di un pianoforte non deve essere assolutamente visto come qualcosa di definitivo, in quanto durante gli anni di studio (mediamente 15) ci saranno sicuramente occasioni per doverlo cambiare. Anche riguardo all’estetica del pianoforte abbiamo notato che si tende a dare troppa importanza…ci sono pianoforti molto belli visivamente ma pessimi a livello meccanico e viceversa, e, al contrario di quanto non si creda, non è necessariamente vero che un pianoforte alto suoni meglio di uno più basso, neanche confrontando lo stesso modello, provare per credere.; Il nostro consiglio rimane sempre quello di affidarsi ad un onesto e competente negoziante che sappia realmente consigliarvi il giusto pianoforte (motivandovi il motivo del suo suggerimento). Il prezzo medio di un buon pianoforte usato per iniziare a studiare? 2000 - 2500 euro
PESATURA MECCANICA
Forza necessaria per poter schiacciare il tasto
Una meccanica Leggera se è di buona fattura, precisa e ben regolata permette di poter suonare velocemente con il minimo sforzo (tipica dei pianoforti Giapponesi, oppure di tutti i pianoforti molto datati, anche se in questo secondo quasi mai la meccanica sarà precisa). Ideale per chi ha già raggiunto un ottimo livello pianistico, in quanto la sua mano è già stata muscolarmente formata ed il pianista desidera poter finalmente esprimersi e ricercare/mantenere la velocità esecutiva senza sforzi muscolari; è anche adatta ai bambini piccoli ai primi anni di studio, in quanto la loro mano è ancora molto debole, dunque, con una meccanica più pesante rischierebbero di non riuscire a schiacciare i tasti.
Una meccanica Media è adatta a chiunque, sia a chi è ai primi anni di studio, in quanto permette un ottimo esercizio muscolare, sia a chi ha già raggiunto un buon livello pianistico, in quanto permette di poter raggiungere e mantenere un’ottima velocità con poco sforzo
Una meccanica Pesante è ideale soprattutto per chi predilige, deve o vuole fare un ottimo esercizio muscolare, anche se per raggiungere e mantenere grandi velocità dovrà fare un certo sforzo
PIANOFORTE ACUSTICO O DIGITALE
Anche qui vale il discorso già fatto sul consiglio degli insegnanti: loro consigliano ciò che hanno personalmente testato e ciò che conoscono; quindi può capitare che insegnanti di una certa età oppure un po restii alle novità sconsiglino i digitali, ma solo perché non li conoscono. A nostro avviso un buon pianoforte digitale può essere una valida alternativa per i primi 2 anni, l’importante è scegliere modelli con tastiera 88 tasti pesata (non semipesata), in quanto il peso di queste meccaniche pesate si avvicina, e in alcuni casi supera quello di certi pianoforti; inoltre Il suono di questi strumenti viene campionato da pianoforti a coda da concerto, quindi ha raggiunto ormai un livello eccezionale, molto superiore ai pianoforti tradizionali… certo, è anche vero che il contatto con uno strumento Acustico tradizionale è un’altra cosa! Ma il reale vantaggio dei digitali è la possibilità di suonare in cuffia a qualsiasi ora e senza disturbare. Inoltre va considerato il discorso economico: costano almeno ¼ di un buon pianoforte usato (intorno ai 500 euro) e lo si può facilmente rivendere senza una grossa svalutazione in quanto normalmente sprovvisti di elettronica soggetta a moda (ritmi, effetti…). Concludendo possiamo dire che tra un pianoforte da 1000 euro e un digitale è assolutamente meglio un digitale, mentre tra un buon pianoforte anche usato e un digitale, sicuramente un buon pianoforte.
PIANOFORTI SCONSIGLIATI
La maggior parte dei pianoforti vecchi (50 - 60 anni), al di la della marca, sono pianoforti generalmente con un suono molto dolce ma squilibrato, inadatti per lo studio del pianoforte in quanto ormai la loro meccanica è arrivata alla fine, non risponde piu, le corde hanno perso armonicità, i feltri dei martelli sono consumati e sbilanciati, generando assoluta disomogeneità, la tastiera non è più regolare, precisa ed è incostistente e troppo leggera. Questi sono pianoforti da arredamento oppure da acquistare (se convenienti) per utilizzarli come strumenti passatempo, ad esempio per metterli in una taverna o in una seconda casa al mare… ma le cose peggiori sono date dalla possibilità di trovare dei modelli con meccanica a baionetta, ovvero una meccanica risalente a circa 100 anni fa, quindi non piu fruibile, oppure con tarli nel mobile; esiste un detto che dice: Violino Vecchio e Pianoforte Nuovo! Generalmente l’età di un pianoforte si può paragonare a quella di un uomo: fino a 10 anni è considerato ancora nuovo, fino ai 30 usato, dai 50 in poi bisogna cominciare a diffidare, intorno agli 80 è ormai alla fine. Certo c’ è anche da considerare quanto sia stato sfruttato: un pianoforte di 30 anni utilizzato per strimpellare sarà sicuramente più sano di un pianoforte di 10 anni utilizzato per studiare 3 ore al giorno! Cosi come un pianoforte di 10 anni tenuto in un ambiente troppo umido o troppo secco sarà peggiore di un pianoforte di 20 anni tenuto in un ambiente idoneo! In certi casi capita anche che un pianoforte di 20 anni mai suonato sia peggio di uno di 20 suonato, in quanto anche il mancato utilizzo, e quindi l’immobilità meccanica, potrebbe incidere negativamente.
COSA CONTROLLARE IN UN PIANOFORTE DATATO
Ecco alcuni dei fattori piu importanti da considerare quando ci si trova a dover acquistare un pianoforte usato
DOVE POSIZIONARE IL PIANOFORTE IN CASA
Il pianoforte è fatto di legno, dunque vive! La risposta a questa domanda è molto semplice: dove tu non staresti (posto troppo caldo, troppo freddo, troppo umido, vicino a spifferi o a caloriferi…). Importante il tasou di umidità, che deve essere compreso tra il 50 e il 65%. Un tasso inferiore o superiore è assolutamente “distruttivo”: l’effetto di troppa umidità porterà ad avere un suono velato e confuso dovuto all’umidità dei martelletti, oppure ad un’ azione rallentata se non addirittura bloccata della tastiera, ruggine alle corde e alle caviglie, scollaggio d’alcune parti di legno; l’effetto di troppo poca umidità porterà ad una perdita d’accordatura, a danni alla tavola armonica ed alle altre parti di legno della meccanica stessa.
MANUTENZIONE ORDINARIA ED ACCORDATURA
Se il pianoforte è posizionato in un ambiente sano, un’ordinaria manutenzione consiste solamente nel chiamare l’accordatore 1 volta all’anno per farlo accordare; questo lasso di tempo ( 1 volta all’anno) è il giusto compromesso affinchè il pianoforte si mantenga in “buona forma” ovvero affinchè la tensione delle corde (e quindi la forza sostenuta dal telaio) non si affievolisca troppo; accordature più frequenti normalmente non servono a migliorare la “forma” del pianoforte, non sono funzionali, permettono però di mantenere una costante accordatura (ma quanti allievi ai primi anni sono in grado di riconoscere un pianoforte perfettamente accordato da uno leggermente scordato)? Un detto dice: quando l’accordatore ha finito di accordare ed esce di casa, il pianoforte comincia a scordarsi… si aggiunga anche che l’accordatore nel momento in cui uscirà potrà anche sistemare delle eventuali piccole problematiche formatesi durante l’anno, che, se tralasciate, peggiorerebbero sempre piu.
Fonte: http://www.centrodelpianoforte.com/consigli%20e%20nozioni/la%20scelta%20del%20primo%20pianoforte.docx
Sito web da visitare: http://www.centrodelpianoforte.com
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