Osteitti classificazione

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Osteitti classificazione

 

GLI OSTEITTI
La classe degli Osteitti, pesci con scheletro osseo, costituisce il maggiore gruppo di Vertebrati: comprende oggi più di 20.000 specie. Gli Osteitti si trovano in tutte le acque del globo, dall'antartico, a temperature di 1-2 gradi sotto zero, fino a sorgenti termali a 34°; da laghi a 4.500 m di altezza nelle Ande, fino a 9.000 m di profondità negli oceani. Gli Osteitti rivestono una notevole importanza professionale per i medici veterinari e per gli operatori nel settore faunistico: allevamenti, prodotti della pesca, industria alimentare.
Caratteristiche principali degli Osteitti

- Tegumento: cute con ghiandole mucose, rivestita da scaglie dermiche ossee di origine mesodermica, (specialmente scaglie cicloidi e ctenoidi) oppure nuda.
- Scheletro in genere osseo; vertebre numerose.
- Pinne impari (dorsali, caudale, anale) e pari (pettorali e pelviche), con raggi ossei (duri) o cartilaginei (molli). Pinna caudale specialmente omocerca.
- Bocca terminale, con o senza denti; mascelle sviluppate e articolate al cranio; due sacchi olfattivi dorsali, in genere non comunicanti con la bocca; occhi sviluppati, senza palpebre.
- Cuore biloculare, con atrio e ventricolo, più seno venoso e cono arterioso: in esso scorre solo sangue venoso; quattro paia di archi aortici; sangue scarso in rapporto al volume corporeo, eritrociti ovoidali nucleati.
- Respirazione con branchie sorrette da archi branchiali cartilaginei o ossei, posti in camere branchiali ai lati della faringe, coperte da un opercolo osseo.
- Tipicamente presente una vescica natatoria, organo idrostatico che in alcuni funziona come un polmone, per mezzo di un dotto di comunicazione con la faringe.
- Escrezione: reni mesonefrici; escrezione azotata: nelle forme larvali (avannotti) ammoniaca, negli adulti principalmente ossido di trimetilammina (TMAO), ma anche ammoniaca ed urea. Eterotermi; in certi pesci grandi e attivi nuotatori (tonno), la temperatura può essere aumentata metabolicamente (endotermia dovuta all'attività muscolare).
- Sistema nervoso: encefalo con lobi ottici e cervelletto ben sviluppati; 10 paia di nervi cranici.
- Riproduzione: sessi separati; talvolta ermafroditi sequenziali; gonadi pari, in genere, ma non sempre, con gonodotti. Di solito ovipari, alcuni ovovivipari o vivipari; fecondazione esterna senza accoppiamento, con eccezioni; uova megalecitiche a segmentazione parziale; anamni, unico annesso embrionale è il sacco vitellino, che è sessile e non peduncolato come nei Condritti.
- Dimensioni: la maggior parte delle specie è compresa entro un metro di lunghezza, a partire dai 10 millimetri del ghiozzo pigmeo, fino agli oltre 8 metri di certi storioni, pesanti fino a più di una tonnellata.
Filogenesi e aspetto esterno

Le due linee di Osteitti, corrispondenti alle Sottoclassi degli Attinopterigi (Condrostei, Olostei e Teleostei) e dei Sarcopterigi (Dipnoi e Crossopterigi), ebbero probabilmente origine da un progenitore comune, provvisto di mascelle e pinne pari, tra 450 e 400 milioni di anni fa. Riguardo al gruppo oggi di gran lunga più numeroso ed importante, quello degli Attinopterigi, i reperti fossili indicano tre ere distinte, in sequenza temporale, durante le quali fu di volta in volta dominante una delle tre infraclassi oggi presenti: i primi, probabili antenati oggi estinti degli attuali Condrostei, si originarono in acqua dolce e furono dominanti nel Paleozoico; da essi presero origine gli Olostei, dominanti nel Mesozoico e oggi ridotti a poche specie del Nordamerica; questi si diversificarono sia in acqua dolce che nei mari e probabilmente da un loro singolo ordine ebbero origine gli attuali Osteitti dominanti, i Teleostei, terza Infraclasse degli attuali Attinopterigi.
Esaminando da vicino un osteitto tipico, ad esempio Perca fluviatilis (pesce persico), se ne può osservare intanto l'aspetto esterno: il corpo è fusiforme, ovale in sezione trasversale; la zona del capo termina in corrispondenza del margine posteriore dell'opercolo, il tronco arriva fino all'ano e posteriormente a questo si trova la coda, che termina con la pinna caudale. La bocca è terminale e non più ventrale. Dorsalmente sul muso sono presenti due doppie narici, che immettono nei sacchi olfattivi, i quali non comunicano con la cavità bucco-faringea. Gli occhi sono laterali e senza palpebre, posteriormente a ciascuno di essi si trova un apparato osseo di copertura delle branchie (opercolo), sotto il quale si trovano quattro branchie. Non sono presenti spiracoli. L'ano e l'orifizio urogenitale si trovano subito al davanti della pinna anale. Su ciascun lato del corpo è visibile la linea laterale. La lunghezza standard è valutata dall'apice del muso all'estremità dell'ultima vertebra (piastra ipurale).
Le pinne, espansioni membranose del tegumento, sono distinte in pinne pari, in coppie simmetriche rispetto al piano sagittale mediano: due pettorali (o toraciche) e due pelviche (o ventrali); e pinne impari mediane: dorsali, anale e caudale; quest'ultima può avere forme varie (eterocerca, come quella dei Condritti, negli storioni; difiocerca nell'amia; infine omocerca, la più comune, che può essere falciforme, biforcata, tondeggiante, ecc.). I raggi di sostegno delle pinne possono essere "duri" o "molli": quelli duri sono ossei, rigidi, inarticolati e non ramificati; quelli molli sono cartilaginei, flessibili, articolati e ramificati. Possono anche essere presenti piccole pinne dorsali senza raggi, dette pinne adipose.
Tegumento: epidermide molle ricca di ghiandole mucipare, con copertura di scaglie, in genere embricate, tipicamente ossee, di origine mesodermica. Le scaglie degli Osteitti possono essere di tipi differenti: ganoidi, rivestite di ganoina, simile a smalto (in pochi, Acipenser, Polypterus, Lepisosteus); ctenoidi, embricate, con la parte posteriore, libera, con minute spine; e le più diffuse, quelle cicloidi, embricate e prive di spine. Le scaglie presentano anelli di accrescimento, utilizzabili per la determinazione dell'età.
Scheletro e muscoli: il cranio è costituito da neurocranio e splancnocranio (mascelle e apparato di sostegno della lingua e delle branchie, derivati da sette archi branchiali: 1° mandibolare, 2° ioideo e cinque branchiali propriamente detti, quattro con branchie e l'ultimo senza, talvolta con denti faringei). La colonna vertebrale è formata da numerose vertebre, ciascuna costituita da un corpo, un arco neurale e una spina neurale dorsali, e parapofisi pari ventrali. Il cingolo pettorale è costituito da varie ossa che danno inserzione ai muscoli delle pinne pettorali, con ossa di articolazione anche tra cingolo e raggi delle pinne; non c'è cingolo pelvico. Muscoli segmentali (miomeri), separati da miosetti e alternati con le vertebre: all'incirca a forma di W coricata, in quattro fasce principali, sono più robusti dorsalmente. In genere il nuoto avviene per azione dei muscoli del tronco e della coda.


Apparati

Apparato digerente: bocca con numerosi denti, presenti sul premascellare, dentale, vomere, palatino, più i denti faringei e branchiospinali; i denti, in genere conici, possono essere variamente modificati. Non ci sono ghiandole salivari. La lingua è attaccata al pavimento della bocca. Alla bocca seguono faringe, esofago, stomaco ricurvo, assente in certe specie, valvola pilorica, intestino, ciechi pilorici tubulari (che possono mancare, come nel luccio, o essere tre, come nel persico, o molto più numerosi, un centinaio, come nei salmoni). Grande fegato con cistifellea, pancreas diffuso.
Apparato circolatorio: il cuore biloculare si trova subito sotto la faringe, in una cavità pericardica, porzione anteriore del celoma. Seno venoso, atrio, ventricolo e cono arterioso, che si continua nell'aorta ventrale e da qui in quattro paia di arterie branchiali afferenti, che si capillarizzano nelle branchie; seguono le arterie branchiali efferenti, che finiscono in un'aorta dorsale che si ramifica nel capo e nel resto del corpo; dalla periferia, capillari e vene di calibro via via maggiore, finiscono per confluire nel seno venoso. Rispetto ai vertebrati terrestri, negli Osteitti il sangue è scarso e pallido; presenta eritrociti ovalari nucleati e vari leucociti. I Chaenichtydae dell'antartico sono privi di eritrociti e di emoglobina. Sono presenti una milza, grande, rossastra, vicino allo stomaco, e un sistema linfatico.
Apparato respiratorio: quattro branchie per lato, in camere branchiali laterali alla faringe, protette dagli opercoli. Ogni branchia presenta due serie di filamenti branchiali, con sottili lamine epiteliali percorse da capillari, ed è sostenuta da un arco branchiale osteo-cartilagineo, che presenta branchiospine sul margine interno, per protezione da particelle alimentari ed estranee. Respirazione: a opercoli chiusi, la cavità boccale si riempie di acqua e contemporaneamente si dilatano le camere branchiali (pressione interna negativa), l'acqua fluisce così sulle branchie, e per evitare il riflusso si ha contrazione della cavità boccale e chiusura passiva delle valvole orali; le camere branchiali poi si contraggono espellendo l'acqua dagli orifizi opercolari. Il sangue è ossigenato in controcorrente, cioè il flusso del sangue nelle lamelle branchiali è contrario a quello dell'acqua: in tal modo, sangue meno ossigenato incontra acqua invece con concentrazione di ossigeno sempre proporzionalmente più alta, cosa che garantisce la captazione della maggior parte del poco ossigeno disciolto nel mezzo. Alcuni pesci possono essere attivi fuori dall'acqua, purchè in condizioni di sufficiente umidità, per ore e anche giorni (Anabate, Periophtalmus, Anguilla); altri, come i Dipnoi, possono effettuare una vera e propria respirazione aerea, utilizzando la vescica natatoria come un polmone.
Il baricentro del corpo di un osteitto è situato a livello della vescica natatoria (o pneumatocisti), che si trova nella porzione dorsale della cavità corporea ed è piena di gas (ossigeno, azoto, anidride carbonica). La vescica natatoria è un organo idrostatico, con meccanismi di compensazione del volume di gas a differenti profondità: o un dotto pneumatico di comunicazione con la faringe (vescica aperta); oppure, riassorbimento vascolare o emissione di gas all'interno, da parte della "ghiandola del gas", porzione della parete particolarmente irrorata da vasi (vescica chiusa). Nei pesci provvisti di un dotto pneumatico (specialmente quelli con pinne a raggi molli), la vescica natatoria può facilitare la respirazione: probabilmente la funzione respiratoria era primaria in quest'organo, che subì successivamente un adattamento secondario come organo idrostatico. E' presente una vescica natatoria con funzioni respiratorie nei Dipnoi, nei Polipteriformi, negli Olostei: in questi casi, è presente un'apertura ben delimitata verso la faringe e la superficie interna dell'organo è increspata in strutture paragonabili ad alveoli e ben vascolarizzata, con trasformazione in un vero polmone atto alla respirazione aerea. La vescica natatoria può anche contribuire alla produzione o alla ricezione di suoni (Ciprinidi). La pneumatocisti è invece ridotta o assente nei pesci abissali, in molti pesci bentonici, come le sogliole, e in specie che vivono in corsi d'acqua rapidi.
Apparato escretore ed osmoregolazione: sono presenti due reni mesonefrici scuri, sottili, posti dorsalmente, tra vescica natatoria e vertebre; vengono eliminati ammoniaca ed ossido di trimetilammina (TMAO) dal sangue, convogliati tramite gli ureteri in una vescica e da qui al seno urogenitale della cloaca, con apertura esterna costituita dal poro uro-genitale. In parte si ha escrezione anche attraverso le branchie, specialmente di ammoniaca.
L'acqua dolce ha una salinità (quantità totale di soluti disciolti) inferiore o uguale allo 0,5 per mille. Gli animali dulciacquicoli hanno una concentrazione dei liquidi organici maggiore rispetto all'ambiente (sono iperosmotici). Come conseguenza, sono soggetti a perdita di sali per diffusione e acquisto d'acqua attraverso le superfici corporee e respiratorie. Nel caso dei Pesci, ricordando che non sono in pratica presenti Condritti in acqua dolce, gli Osteitti dulciacquicoli, per mantenere l'equilibrio osmotico: (1) non bevono (2) producono con i reni una massa di urina ipoosmotica pari fino a 1/3 della massa corporea ogni giorno (3) presentano nelle branchie cellule che assorbono attivamente ioni cloruro (trasporto attivo di Na+ e Cl-).
L'acqua marina presenta invece una salinità del 34-40 per mille. Gli Osteitti marini hanno in genere una concentrazione salina dei liquidi organici pari a circa 1/3 di quella dell'ambiente (fatto che ne denota l'evoluzione da animali primitivamente dulciacquicoli); sono ipoosmotici rispetto all'ambiente, tendono quindi a perdere acqua ed acquistare sali. Quindi, per mantenersi in equilibrio con l'ambiente: (1) bevono molto, per compensare le perdite idriche (2) producono scarsa urina isoosmotica (3) presentano cellule branchiali specializzate che provvedono all'escrezione degli ioni cloruro in eccesso.
Sistema nervoso e organi di senso: l'encefalo degli Osteitti è meno evoluto rispetto a quello dei Condritti, tuttavia ha lobi ottici e cervelletto più sviluppati; sono invece meno sviluppati i lobi olfattivi, il telencefalo, il diencefalo. Sono presenti 10 paia di nervi cranici e un paio di nervi spinali misti (sensitivi e motori) per ogni metamero del midollo spinale. Dorsalmente, sul muso, si aprono due sacchi olfattivi a fondo cieco, ciascuno con due aperture, e un epitelio sensoriale sul pavimento; bottoni gustativi si trovano nella e intorno alla bocca e spesso anche su varie parti della superficie corporea. Gli occhi, grandi e con varie modificazioni di forma e dimensioni, sono laterali, con accomodazione per movimento del cristallino sferoidale e possibilità in molte specie di visione dei colori; le specie abissali sono cieche, e cieche o microftalme sono quelle cavernicole o che vivono in acque molto torbide. Sono presenti orecchi interni con tre canali semicircolari, con otoliti, con funzione specialmente statorecettrice, ma con presenza anche di neuromasti con funzioni fonorecettrici; le afferenze dell'orecchio interno sono strettamente correlate alla linea laterale (si parla per questo di sistema acustico-laterale) per la sensibilità a variazioni di pressione e movimenti di correnti (orientamento tattile a distanza): si tratta di gruppi di cellule sensitive secondarie, meccanorecettrici, i neuromasti, innervate dal 10° paio di nervi cranici (nervo vago), che si trovano lungo un canalino sottoepidermico, comunicante con l'esterno con una serie di pori, che, come già detto, rendono visibile esternamente questo importante organo di senso. In alcuni Osteitti, ad esempio nei Cipriniformi, sono presenti gli ossicini di Weber, ossa acustiche derivate da quattro vertebre, poste tra la vescica natatoria e l'orecchio interno.
Apparato riproduttore e riproduzione: negli Osteitti i sessi normalmente sono separati; sono però possibili casi di ermafroditismo sequenziale proterandrico (orata) o proteroginico, con inversione sessuale degli individui giunti a una certa età e dimensione. In Poecilia formosa (Poecilidae) si ha una particolare forma di partenogenesi (ginogenesi).
Nei maschi sono presenti due testicoli, con condotto deferente che sbocca nell'orifizio uro-genitale; nelle femmine, due ovari con ovidotti. Non sono sempre presenti gonodotti ben definiti, sono assenti per esempio nei Salmonidi e nelle anguille. In genere i periodi riproduttivi sono in primavera-estate o autunno-inverno. E' frequente una spiccata differenziazione dei sessi (dimorfismo e dicromatismo sessuale), specialmente durante la stagione riproduttiva (livree nuziali, esibite specialmente dai maschi), nella quale si assiste anche spesso a più o meno complicati rituali di corteggiamento. Un dimorfismo estremo si ha per esempio in certi Lofiiformi abissali, nei quali i maschi, molto più piccoli, sono permanentemente attaccati alle femmine.
La fecondazione in genere è esterna e senza accoppiamento, è però anche possibile quella interna con accoppiamento, come in molti Ateriniformi e in genere nelle non numerose specie ovovivipare o vivipare, nelle quali i maschi presentano organi copulatori, spesso impari e mediani, derivanti dalla pinna anale (Gambusia, Poecilia, Xiphophorus).
Di solito gli Osteitti sono ovipari e producono molte uova: salmerini (Salvelinus) da 80 a 5-6.000; salmoni 10-17.000; merluzzo (Gadus) fino a 6 milioni; pesce luna (Mola) fino a 300 milioni); alcuni gruppi sono ovovivipari o vivipari, come ad esempio molti Ateriniformi (es.Gambusia).
Le uova sono ricche di vitello (megalecitiche), con un involucro coriaceo (corion) che presenta un foro, micropilo, per la penetrazione degli spermatozoi, che è polispermica: più spermatozoi entrano nella cellula uovo, anche se uno solo sarà quello fecondante; la penetrazione degli spermatozoi deve avvenire in tempi piuttosto brevi dalla deposizione delle uova, perchè rapidamente, per l'assunzione di acqua da parte dell'uovo e suo rigonfiamento con distensione del guscio, il micropilo si oblitera, rendendo così impossibile la fecondazione. La segmentazione è parziale.
Le specie di acqua dolce preparano nidi di vario tipo (un semplice avvallamento nella ghiaia del fondo le trote, un nido tondeggiante di arbusti acquatici lo spinarello maschio, mentre il maschio di Betta splendens, il pesce combattente, costruisce un nido di bolle). Sono presenti in certi casi spiccate cure parentali nei confronti delle uova e anche dei neonati: ad esempio, l'ippocampo maschio trasporta le uova in una tasca incubatrice; altre specie le trasportano in bocca (Tilapia), dove accolgono ancora per qualche tempo gli avannotti dopo la schiusa. I tempi di schiusa variano secondo le dimensioni dell'uovo (da meno di uno ad alcuni mm di diametro, in rari casi sono più grandi) e della temperatura ambientale: ad esempio, in mari caldi, piccole uova schiudono in 24-48 ore; in acqua dolce, le uova di Salvelinus, con diametro di 3-5 mm, schiudono in una quarantina di giorni a 10-11°C. Non c'è una vera metamorfosi, anche se le larve possono essere molto dissimili dagli adulti, come nel caso delle anguille (leptocefale). Alla schiusa in genere fuoriesce dall'uovo una larva o avannotto, con un sacco vitellino ventrale sessile, unico annesso embrionale, che viene gradatamente riassorbito.
Molte specie di Osteitti compiono migrazioni stagionali, a nord in primavera e a sud in autunno, o dal mare aperto verso riva per la riproduzione, verso banchi o bassifondi; sono possibili anche migrazioni in verticale, dal fondo alla superficie e viceversa, nel corso della giornata. Sono possibili migrazioni peculiari al momento della riproduzione: le specie anadrome migrano dall'acqua salata a quella dolce per (storioni, salmoni); quelle catadrome da quella dolce alla salata (anguille).
Percorso sistematico

> Phylum CORDATI

                           Subphylum UROCORDATI
                           Subphylum CEFALOCORDATI

                           > Subphylum VERTEBRATI

                                   Classe Ciclostomi
                                  Classe Condritti
                               > Classe Osteitti
                                   Classe Anfibi
                                   Classe Rettili
                                   Classe Uccelli
                                   Classe Mammiferi

Sistematica degli Osteitti

Classe OSTEITTI

Sottoclasse ATTINOPTERIGI

Gli Attinopterigi hanno pinne pari con la porzione visibile rappresentata soltanto dalla porzione membranosa, sorretta dai raggi; la pinna dorsale è unica o divisa in due o tre parti. Le narici non comunicano con la cavità boccale.
La sottoclasse è suddivisa in tre Infraclassi: i Condrostei, primitivi, con scheletro ancora in buona parte cartilagineo, spesso con scaglie ganoidi; gli Olostei, ridotti oggi a una decina di specie del Nordamerica (Lepisosteus, Amia); ed i Teleostei, che raggruppano la maggior parte degli Attinopterigi attuali.

Infraclasse CONDROSTEI
Ordine Polipteriformi (Polypterus ornatipinnis)

Ordine Acipenseriformi
Famiglia Acipenseridae
    (Acipenser sturio, A.naccarii, A.ruthenus, A.transmontanus, storione bianco, Huso Huso, storione ladano o beluga)

Infraclasse OLOSTEI (Lepisosteus osseus, "luccio" americano,Amia calva)

Infraclasse TELEOSTEI
Raggruppa la maggior parte degli Osteitti attuali. Hanno scheletro osseo e rivestimento di scaglie cicloidi o ctenoidi, le scaglie ganoidi sono ridotte o assenti; la pinna caudale in genere è omocerca; la vescica natatoria è utilizzata come organo idrostatico, raramente per la respirazione.
I Teleostei di solito sono abbastanza piccoli, in media 15-30 cm, ma arrivano anche a superare i tre metri.
Ordine Anguilliformi
Famiglia Anguillidae
    (Anguilla anguilla, A.rostrata, anguilla americana, A.japonica, anguilla giapponese)
Famiglia Congridae (Conger conger)
Famiglia Muraenidae (Muraena helena)

Ordine Clupeiformi
Prevalentemente marini, presentano un corpo argenteo compresso lateralmente. Le pinne sono a raggi molli, quelle pelviche sono in posizione addominale.

Famiglia Clupeidae
    (Clupea harengus, Sardina pilchardus, Alosa fallax nilotica, A.f.lacustris, agone)
Famiglia Engraulidae (Engraulis encrasicholus)

Ordine Salmoniformi
Sono predatori con corpo fusiforme, pinne a raggi molli, pinne pelviche addominali e pettorali basse sul corpo; è tipica di solito una piccola seconda pinna dorsale adiposa; le ossa premascellari sono espanse posteriormente.

Famiglia Salmonidae
    (Salmo salar, Salmo trutta trutta, S.t.marmoratus, S.t.macrostigma, trota sarda, S.carpio, carpione del Garda, Salvelinus alpinus, S.fontinalis, salmerino di fonte, Oncorhynchus mykiss, O. tschawytscha, salmone reale, O.nerka)
Famiglia Coregonidae (Coregonus fera, C.macrophtalmus, bondella)
Famiglia Thymallidae (Thymallus thymallus)

Famiglia Esocidae (Esox lucius)


Classe OSTEITTI

Ordine Cipriniformi
Comprende più di 5.000 specie, dominanti in acqua dolce. Molti presentano barbigli e hanno spesso pinne pari con il primo raggio spinoso; le pinne pelviche sono addominali. Presentano gli ossicini di Weber, ossa acustiche derivate da quattro vertebre, poste tra la vescica natatoria e l'orecchio interno.

Famiglia Cyprinidae
    (Cyprinus carpio, Carassius carassius, C.auratus, pesce rosso, Tinca tinca, Barbus barbus, Leuciscus cephalus, Scardinius erythrophtalmus, scardola, Phoxinus phoxinus, sanguinerola, Alburnus alburnus, alborella)
Famiglia Characidae (Serrasalmus, pirana, Cheirodon, neon)
Famiglia Gymnotidae (Electrophorus electricus, gimnoto o anguilla elettrica)

Ordine Siluriformi
Famiglia Ictaluridae (Ictalurus melas, I.natalis, I.nebulosus)
Famiglia Siluridae (Silurus glanis)

Ordine Lofiiformi
Famiglia Lophiidae (Lophius piscatorius, L.budegassa, rana pescatrice)

Ordine Gadiformi
Prevalentemente marini, hanno pinne con raggi molli; le pinne pelviche spesso sono in posizione molto avanzata, toracica o giugulare; la dorsale di solito è suddivisa in tre parti; una o due sono le pinne anali. La regione del tronco è tipicamente più corta di quella della coda.
Famiglia Gadidae
    (Gadus morhua, Merlangius merlangus, Pollachius virens, merluzzo carbonaro, Lota lota)
Famiglia Merluccidae (Merluccius merluccius)

Ordine Beloniformi
Famiglia Belonidae (Belone belone)

Ordine Ateriniformi
Piccoli, di superficie, sono diffusi in tutti gli ambienti acquatici. In molti la mascella superiore è protrattile; la pinna dorsale è posta al di sopra dell'anale, le pettorali sono alte sul corpo. La maggior parte delle specie di acqua dolce presenta uno spiccato dimorfismo sessuale, e il maschio è spesso fornito di un organo copulatore, derivante di solito dalla modificazione della pinna anale, per effettuare una fecondazione interna; molti sono ovovivipari o vivipari.

Famiglia Aterinidae (Atherina boyeri)
Famiglia Exocoetidae (Exocoetus volitans, pesce volante)
Famiglia Cyprinodontidae (Aphanius fasciatus, nono)
Famiglia Poecilidae
    (Poecilia reticulata, guppy, P.formosa, mollie, Gambusia affinis, G.holbroocki, Xiphophorus helleri, porta spada)

Ordine Zeiformi
Famiglia Zeidae (Zeus faber)

Ordine Gasterosteiformi
Famiglia Gasterosteidae (Gasterosteus aculeatus, spinarello)
Famiglia Sygnathidae
    (Sygnathus, pesci ago, Hippocampus hippocampus, cavalluccio marino)

Ordine Scorpeniformi
Famiglia Scorpaenidae (Scorpaena scrofa)
Famiglia Cottidae (Cottus gobio)
Famiglia Cyclopteridae (Cyclopterus lumpus, lompo)
Famiglia Triglidae (Trigla lucerna, T.lyra)

 

 


Classe OSTEITTI

Ordine Perciformi
Presentano pinna dorsale con una parte anteriore a raggi duri e una posteriore a raggi molli, unite o separate; le pinne pettorali sono spostate in alto e le pelviche in posizione avanzata, toracica, ciascuna con un primo raggio spinoso, seguito da raggi molli. Sono diffusi in tutti gli habitat acquatici e comprendono numerose specie di grande importanza commerciale. Costituisce il maggiore ordine di Vertebrati, con più di 8.000 specie.

Famiglia Percidae (Perca fluviatilis)
Famiglia Serranidae (Dicentrarchus labrax, Epinephelus guaza)
Famiglia Mullidae (Mullus surmuletus, M. barbatus, triglia comune o di fango)

Famiglia Sparidae
    (Sparus aurata, Dentex dentex, Diplodus sargus, Lithognatus mormyrus, Pagellus erithrinus)
Famiglia Mugilidae (Mugil cephalus)
Famiglia Gobiidae
    (Gobius niger, ghiozzo comune, Padogobius martensi, Periophtalmus)
Famiglia Scombridae
    (Scomber scombrus, Thunnus thynnus, T.alalunga, tonno o alalunga, T.albacares, tonno pinne gialle, Euthynnus alletteratus, tonnetto, Sarda sarda, tonnetto o palamita)
Famiglia Xiphiidae (Xiphias gladius)
Famiglia Centrarchidae (Micropterus salmoides, Lepomis gibbosus)
Famiglia Trachinidae (Trachinus araneus)
Famiglia Belontiidae (Betta splendens, pesce combattente)
Famiglia Cichlidae (Tilapia)
Famiglia Centropomidae (Lates niloticus)

Ordine Pleuronettiformi
Presentano un caratteristico corpo fortemente appiattito e asimmetrico, con i due occhi posti sullo stesso lato; le pinne non hanno raggi spinosi e la dorsale e l'anale formano frange continue lungo i margini del corpo, mentre le pinne ventrali sono in posizione giugulare. Bentonici, marini, si trovano specialmente lungo le coste. Gli avannotti alla nascita sono simmetrici, ma nel corso dell'accrescimento si modificano, con migrazione di un occhio e pigmentazione solo sul futuro lato dorsale: in base a quello che risulta essere il lato superiore, dove si trovano entrambi gli occhi, si possono distinguere in "destri" o "sinistri".

Famiglia Pleuronectidae
    (Pleuronectes platessa, Limanda limanda, Platichthys flesus, passera comune o passera nera, Hippoglossus hippoglossus, ippoglosso o halibut)
Famiglia Soleidae (Solea vulgaris)
Famiglia Scophtalmidae (Scophtalmus rhombus, Psetta maxima)
Famiglia Bothidae (Bothus podas)

Ordine Tetraodontiformi
Comprende specie di varie famiglie, tipiche dei mari caldi, con morfologia molto varia e anche curiosa, con mascelle corte e denti talvolta fusi a becco. Tra questi vanno ricordati i pesci palla (Fam. Tetraodontidae), importanti dal punto di vista ispettivo, perché sono le false code di rospo, che contengono una potente neurotossina nel fegato e nelle uova e che vengono consumati, con le dovute attenzioni, in Giappone (fugu).

Famiglia Balistidae (Balistes, pesci balestra)
Famiglia Diodontidae (Diodon, pesci istrice)
Famiglia Tetraodontidae (Tetraodon, pesci palla)
Famiglia Ostraciontidae (Ostracion, pesci scatola)
Famiglia Molidae (Mola mola, pesce luna)

Sottoclasse SARCOPTERIGI

Questi Osteitti presentano le pinne pari con una porzione carnosa esterna al corpo, con scheletro articolato e muscoli, sulla quale si inserisce la parte membranosa sorretta dai raggi. Hanno due pinne dorsali e narici comunicanti con la cavità boccale. La sottoclasse comprende gli ordini dei Crossopterigi e dei Dipnoi: questi ultimi sono i cosiddetti pesci polmonati.
Ordine CROSSOPTERIGI (Latimeria chalumnae)
Ordine DIPNOI
Famiglia Ceratodontidae (Neoceratodus forsteri, barramunda)
Famiglia Lepidosirenidae (Lepidosiren, Protopterus)

Fonte: http://dizab.uniss.it/Curini/M_Casu/Lezioni_old/Dispense%20ittiologia/Anatomia%204_Osteitti-Teleostei.doc

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