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Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Significato dei termini utilizzati nei libri
Colore [lat. Color -ōris, «colore»]. Sensazione ottica prodotta dalla luce riflessa dagli oggetti. A seconda dei modi diversi di mescolarsi, i colori danno origine a sintesi differenti. È detta sintesi additiva la mescolanza di luci colorate, dove i colori primari sono rosso, verde e blu e la loro addizione porta al bianco. È detta sintesi sottrattiva la mescolanza dei pigmenti, basata sui tre colori giallo, magenta e ciano, la cui somma genera il nero, per la reciproca sottrazione di luce. La sovrapposizione dei colori primari, in varie proporzioni, produce la quasi totalità della gamma cromatica visibile dall’occhio umano. Secondo la international commission of illumination (cie) ogni colore è caratterizzato da tre variabili: brillanza, o luminosità, la sua maggiore o minore vivacità, proporzionale all’assenza di ciò che intuitivamente chiamiamo nero, tono, la sua qualità cromatica specifica (rosso, verde, ecc.), Saturazione, il suo grado di purezza, inversamente proporzionale alla quantità di bianco che quel colore contiene. Sono comunque chiamati colori cadi quelli che contengono prevalentemente valori di giallo e di rosso, e colori freddi quelli che contengono prevalentemente valori di blu e verde. Colore della pagina [colore, lat. Color -ōris, «colore», pagina, dal lat. Pagĭna, «colonna di scrittura»]. Gradazione di tono chiaroscurale offerto dalla pagina composta. L’intensità dipende da vari fattori, quali la spaziatura, l’interlinea, l’indice di frequenza delle maiuscole, e non ultimo il colore dell’inchiostro di stampa e della carta. Colore delle aste [colore, lat. Color -ōris, «colore», asta, dal lat. Hasta]. Si chiama colore delle aste di un carattere lo spessore delle stesse in relazione all’area bianca circostante e alla forma del carattere stesso. Si avranno così caratteri chiari, neretti, neri, nerissimi, e poi caratteri chiari stretti, chiari larghi, ecc.
Fonte: http://www.cricd.it/pages.php?idpagina=13&idContenuto=6151
Sito web da visitare: http://www.cricd.it/
Autore del testo: Carlo Pastena C.R.I.C.D.
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