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Significato dei termini utilizzati nei libri
Negativo su lastra di vetro al collodio, umido o secco (1850-1880). Procedimento fotografico studiato da f. Scott archer e reso pubblico nel 1851, fu perfezionato nel 1854 con l’impiego di sostanze igroscopiche che consentivano di conservare più a lungo la sensibilità delle lastre (collodio secco). I negativi al collodio ebbero larghissima diffusione, consentendo la realizzazione di immagini più nitide e ricche di dettagli di quelle ottenute dai negativi su supporto cartaceo. Il loro declino (1880 ca.) Fu causato dall’affermarsi dei negativi alla gelatina, più sensibili e di uso pratico. La superficie dell’immagine appare lucida. Il colore dell’immagine, osservando il negativo per trasparenza, appare grigio nelle varie gradazioni, dalla massima alla minima densità. Osservando il negativo in luce riflessa, il colore dell’immagine appare generalmente bruno-nero nelle zone più scure e crema in quelle più chiare. In alcuni casi il colore può apparire grigio-nero neutro anche in luce riflessa, a seconda del tipo di prodotto utilizzato per lo sviluppo del negativo. Il collodio, essendo applicato a mano sulla lastra, può presentare delle irregolarità nello spessore che risulta più consistente lungo i bordi. Per la stessa ragione, è possibile a volte riscontrare su uno spigolo della lastra una zona non rivestita di collodio, poiché protetta dal dito che trattiene la lastra durante la preparazione. La lastra è normalmente ricoperta, sul lato dell’emulsione, da una vernice protettiva per evitare abrasioni o graffi. La superficie dell’immagine può presentare, in seguito all’alterazione dell’emulsione, un reticolo di fenditure e screpolature. Il supporto primario è costituito da una lastra di vetro di spessore generalmente maggiore di quello delle lastre utilizzate per la produzione di negativi alla gelatina. Comunemente gli angoli e i bordi sono smussati. Il supporto secondario è quasi sempre assente. Bibliografia: fotografia 1990, 113.
Fonte: http://www.cricd.it/pages.php?idpagina=13&idContenuto=6151
Sito web da visitare: http://www.cricd.it/
Autore del testo: Carlo Pastena C.R.I.C.D.
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