Negativo su lastra di vetro al collodio umido o secco

Negativo su lastra di vetro al collodio umido o secco

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Significato dei termini utilizzati nei libri

 

Negativo su lastra di vetro al collodio umido o secco

Negativo su lastra di vetro al collodio, umido o secco (1850-1880). Procedimento fotografico studiato da f. Scott archer e reso pubblico nel 1851, fu perfezionato nel 1854 con l’impiego di sostanze igroscopiche che consentivano di conservare più a lungo la sensibilità delle lastre (collodio secco). I negativi al collodio ebbero larghissima diffusione, consentendo la realizzazione di immagini più nitide e ricche di dettagli di quelle ottenute dai negativi su supporto cartaceo. Il loro declino (1880 ca.) Fu causato dall’affermarsi dei negativi alla gelatina, più sensibili e di uso pratico. La superficie dell’immagine appare lucida. Il colore dell’immagine, osservando il negativo per trasparenza, appare grigio nelle varie gradazioni, dalla massima alla minima densità. Osservando il negativo in luce riflessa, il colore dell’immagine appare generalmente bruno-nero nelle zone più scure e crema in quelle più chiare. In alcuni casi il colore può apparire grigio-nero neutro anche in luce riflessa, a seconda del tipo di prodotto utilizzato per lo sviluppo del negativo. Il collodio, essendo applicato a mano sulla lastra, può presentare delle irregolarità nello spessore che risulta più consistente lungo i bordi. Per la stessa ragione, è possibile a volte riscontrare su uno spigolo della lastra una zona non rivestita di collodio, poiché protetta dal dito che trattiene la lastra durante la preparazione. La lastra è normalmente ricoperta, sul lato dell’emulsione, da una vernice protettiva per evitare abrasioni o graffi. La superficie dell’immagine può presentare, in seguito all’alterazione dell’emulsione, un reticolo di fenditure e screpolature. Il supporto primario è costituito da una lastra di vetro di spessore generalmente maggiore di quello delle lastre utilizzate per la produzione di negativi alla gelatina. Comunemente gli angoli e i bordi sono smussati. Il supporto secondario è quasi sempre assente. Bibliografia: fotografia 1990, 113.

 

Fonte: http://www.cricd.it/pages.php?idpagina=13&idContenuto=6151

Sito web da visitare: http://www.cricd.it/

Autore del testo: Carlo Pastena C.R.I.C.D.

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Negativo su lastra di vetro al collodio umido o secco

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Negativo su lastra di vetro al collodio umido o secco

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Negativo su lastra di vetro al collodio umido o secco