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Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Significato dei termini utilizzati nei libri
Permesso di lettura autorizzazione alla lettura di libri proibiti rilasciata dall’autorità ecclesiastica. In spagna era concesso solo dagli inquisitori generali, mentre sul territorio italiano poteva essere conferito dal pontefice, dalla congregazione del sant’uffizio, dalla congregazione dell’indice, dal maestro di sacro palazzo, dagli inquisitori locali con obbligo di notifica a roma, e in alcune fasi storiche, anche dai vescovi. In linea di massima, comunque, anche quest’ultimi, al pari dei cardinali, erano soggetti all’autorizzazione. Dal 1615 fu stabilito che i residenti a roma dovessero rivolgere le richieste direttamente al maestro di sacro palazzo, gli abitanti fuori di roma al sant’uffizio. Le prescrizioni che regolavano il rilascio erano teoricamente rigide. Il permesso di lettura avrebbe dovuto essere concesso, su richiesta avallata dalla presentazione di un ecclesiastico, per periodi non superiori a tre anni e solo a individui la cui fede fosse ritenuta abbastanza solida da non essere intaccata dalla lettura. Nella pratica l’ottenimento era spesso legato a motivi di prestigio. La richiesta del permesso di lettura era in genera avanzata da persone con scrupoli, poiché non era comunque difficile procurarsi sul mercato clandestino un’opera tra quelle inserite nell’indice dei libri proibiti. Ad alcune categorie professionali o sociali il permesso era concesso in base a considerazioni di utilizzo professionale o di interesse certo. Ai medici erano lasciate le opere di paracelso e cardano, a esclusione delle opere astrologiche di quest‘ultimo e in particolare del commento al quadripartitium di tolomeo, contenente l’oroscopo di cristo. Ai nobili erano concessi i libri di duello. I libri di magia cerimoniale, di astrologia e di arti divinatorie rientravano invece fra quelli omnino prohibiti. Bibliografia: barbierato 2002, s.V.
Fonte: http://www.cricd.it/pages.php?idpagina=13&idContenuto=6151
Sito web da visitare: http://www.cricd.it/
Autore del testo: Carlo Pastena C.R.I.C.D.
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