I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
(Prof. Roberto Girelli)
Durante i cinque anni sviluppo un piccolo programma di Ginnastica Artistica. Ritengo importante far apprendere alcuni gesti tecnici di questo sport perché la loro acquisizione a Corpo Libero migliora l’equilibrio e fortifica le spalle, mentre col Volteggio si migliora la spinta degli arti inferiori e si acquista una maggiore fiducia nelle proprie capacità.
Inoltre, gli elementi di base della ginnastica artistica sono presenti in quasi tutte le attività che introducono alle varie discipline sportive, in quanto aumentano le capacità coordinative e condizionali necessarie per affrontarle.
Quanto tempo dedicare alla ginnastica?
L'esperienza in ambiente scolastico mi ha confermato che, dedicando alla ginnastica artistica il 10-15% del tempo a disposizione per l'Educazione Motoria, quasi tutti i bambini riescono a raggiungere notevoli risultati nell'arco dei cinque anni trascorsi nella scuola primaria.
Io mi sono organizzato così: una delle lezioni settimanali è dedicata alle attività coordinative ed al suo interno trova quasi sempre spazio anche la ginnastica artistica, mentre l'altra lezione è dedicata ai giochi, altrettanto utili per lo sviluppo del bagaglio motorio degli allievi.
Come impostare una didattica sicura?
Propongo di uniformare l’approccio ai vari elementi di base, con l’intenzione di favorire l’uniformità di intervento e di linguaggio fra tecnici di ginnastica e docenti della scuola primaria.
Ogni attrezzo e gesto tecnico considerato qui di seguito ha una tabella che riporta i suggerimenti da fornire agli alunni e le modalità per fare assistenza.
1- Didattica della capovolta in avanti:
La capovolta in avanti è un elemento semplice, ma che talvolta crea un po' di ansia in alcuni alunni: a loro dobbiamo fornire indicazioni molto chiare, che li portino a rotolare in maniera semplice e sicura, avanzando col bacino e rinunciando alla spinta degli arti inferiori. Per accertarsi che tutto venga eseguito correttamente è opportuno che l'insegnante aiuti l'allievo, evitando ogni forzatura.
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Tale approccio darà fiducia al bambino, che apprenderà questo movimento nel giro di pochissimo tempo ed in maniera definitiva. Una volta acquisita con sicurezza, la capovolta può anche essere eseguita con delle varianti:
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2- Didattica della ruota:
La ruota è un altro elemento tecnico che presenta pochissime difficoltà di apprendimento e verso il quale c'è un'ottima predisposizione da parte dei bambini.
La difficoltà iniziale è rappresentata soprattutto dalla distanza che separa le mani da terra e che spesso blocca gli alunni. Per ovviare a tale problema eseguiamo perciò le prime ruote con l'ausilio di una panca, sulla quale andranno posate le mani e che sarà scavalcata dalle gambe senza che i piedi vi si appoggino.
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Al termine di questa successione si staccano le mani e si ritorna alla posizione di partenza con il fianco sinistro vicino alla panca. La sequenza può essere eseguita sul lato opposto, partendo col piede sinistro, ed il risultato sarà il medesimo; è anzi opportuno far provare la ruota facilitata sulla panca da entrambi i lati, così da aiutare il bambino a scegliere quale è il suo lato preferito, non sempre facile da individuare in questa fase di approccio.
Quando la propedeutica è stata assimilata passiamo all’esecuzione della ruota al suolo: l'assistenza che possiamo fare è rappresentata dal sostegno dei fianchi, rimanendo vicini alla schiena dell'alunno per evitare che cada dorsalmente, ma consiste soprattutto nell'accertarsi che venga rispettata la sequenza degli appoggi, così come è stata appresa alla panca durante la fase preparatoria.
3- Didattica della capovolta indietro:
La capovolta indietro è un elemento che presenta qualche piccolo problema; si tratta infatti di un rotolamento piuttosto innaturale per i bambini, che istintivamente tendono ad arretrare il capo. Per evitare questo tipico errore è fondamentale procedere con cautela, utilizzando inizialmente un piano inclinato per avere una piccola discesa ed eseguire il movimento con una difficoltà molto limitata.
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Solo quando questa preparazione è ben assimilata si può passare all'esecuzione completa al suolo, prima da seduti e poi partendo in piedi. Per non rovinare la propedeutica con la quale abbiamo curato la posa delle mani ed il mantenimento del mento contro il petto, all'inizio di questa seconda fase è opportuno aiutare gli alunni.
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4- Didattica della verticale:
La verticale richiede una preparazione fisica specifica a carico del gruppo muscolare delle spalle, che inizieremo ad effettuare con delle salite che porteranno alla verticale con pancia rivolta alla spalliera.
Proposta iniziale:
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Proposta lievemente avanzata:
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Quando tutti questi passaggi sono stati appresi con sicurezza passiamo ad affrontare la salita in verticale di schiena: inizieremo richiedendo semplicemente dei piccoli slanci con una sola gamba ed accontentandoci di una salita modesta, ma facendo attenzione alla distensione della gamba che rimane appoggiata a terra, in modo che completi la spinta.
Questo è molto importante perché permette ai bambini di acquisire sicurezza ed a noi di controllare la resistenza delle braccia durante la salita delle gambe.
Al momento di tentare l’esecuzione completa possiamo prendere una precauzione: riparare la parte inferiore della spalliera con un tappeto morbido: in questo modo proteggeremo le teste degli alunni da eventuali spiacevoli “zuccate”.
Salita in verticale di schiena:
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Quando una gamba arriva a toccare la spalliera abbiamo raggiunto un importante traguardo, che rappresenta il momento in cui si è ormai prossimi ad eseguire l'esercizio completo, arrivando a raggiungere la verticale a gambe unite, che in un secondo tempo si può eseguire in forma libera, ossia senza l'aiuto della spalliera, mettendo un tappeto morbido per il rotolamento in avanti.
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Didattica del Volteggio:
Per effettuare un buon salto al Volteggio è necessario dedicare un po' di tempo allo studio della battuta in pedana. Dobbiamo verificare che l'allievo arrivi in pedana a piedi pari e che posi gli stessi contemporaneamente: questa è probabilmente la cosa più importante nell'approccio all'attrezzo, per poter sviluppare poi correttamente la spinta degli arti inferiori, necessaria all'esecuzione dei vari salti.
Nel primo ciclo sostituisco il cavallo con dei materassoni alti circa 80 centimetri; è la situazione ottimale, perché questa struttura morbida permette di superare immediatamente la paura che anche una semplice cavallina può generare in alcuni alunni.
La battuta in pedana è inizialmente seguita da un salto in alto, quindi si può passare all'arrivo in ginocchio sui materassini e successivamente alla capovolta in tuffo; dopo questo approccio i bambini sono solitamente pronti per il framezzo (gambe unite e flesse) e la staccata (gambe tese e divaricate), capìti i quali si affronta l'attrezzo vero e proprio: il cavallo.
Sarebbe bene disporre di una cavallina, in quanto ha una larghezza inferiore e si può abbassare maggiormente, perciò rappresenta un ostacolo superabile con maggiore facilità, rispetto al cavallo. Per superare eventuali titubanze è opportuna la presenza dell'insegnante vicino all'attrezzo durante i primi salti:
Salti a gambe unite:
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Dopo aver imparato ad arrivare in piedi sul cavallo o ad eseguire un framezzo, chiediamo ai bimbi di apprendere la staccata. Anche qui è importante l'aiuto dell'insegnante, per il quale è però necessario disporsi ed agire diversamente:
Salti a gambe divaricate:
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Altre informazioni sulla ginnastica e sull’attività in palestra nella scuola primaria sul sito:
www.ginnasticaverona.org
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Fonte: http://www.ginnasticaverona.org/scuola_aggiornamenti/aggiornamento2006/2006-10%20artistica%20di%20base.doc
Sito web da visitare: http://www.ginnasticaverona.org
Autore del testo: indicato nel documento di origine
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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