I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
L’ALLENAMENTO
UN PROCESSO DI ESERCITAZIONI CHE MIRA A MIGLIORARE IL RISPETTIVO SETTORE PARZIALE DI OBIETTIVI.
L’ALLENAMENTO SPORTIVO D'ELITTE È UN PROCESSO D’AZIONE COMPLESSO CHE SI PONE LO SCOPO DI INFLUIRE IN MODO PIANIFICATO SULLO STATO DI PRESTAZIONE SPORTIVA E SULLA CAPACITA’ DI REALIZZARE NEL MIGLIORE DEI MODI UNA PRESTAZIONE
PROCESSO COMPLESSO
“COMPLESSO”,IN QUANTO È INDIRIZZATO A RAGGIUNGERE EFFETTI ADEGUATI SUGLI INDICI RILEVANTI DELLA PRESTAZIONE SPORTIVA ATTRAVERSO LA SCELTA DEGLI STIMOLI E DELLA STRUTTURA DELL’ALLENAMENTO
L’ALLENAMENTO INFLUISCE SULL’INTERA PERSONALITA’
specialmente nell’età evolutiva
TEORIA DELL’ALLENAMENTO
LA TEORIA E METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO SI STA PROGRESSIVAMENTE SVILUPPANDO. TUTTE LE SCIENZE UMANE CONTRIBUISCONO AL SUO SVILUPPO
DALLO SCOPO DELL’ALLENAMENTO DIPENDE SE IL LIVELLO DI PRESTAZIONE DELL’ATLETA DEVE ESSERE MANTENUTO, AUMENTATO O DIMINUITO
PIANIFICAZIONE
IN CONFRONTO AD ALTRE FORME DI ATTIVITA’ FISICA, NELL’ALLENAMENTO L’ACCENTO PRINCIPALE VIENE POSTO SULL’EFFICACE MIGLIORAMENTO DELLA CAPACITA’ DI PRESTAZIONE
MENTRE NELL’ALLENAMENTO DEI BAMBINI IL NOSTRO E’ UN RUOLO DI EDUCATORE, PER GLI ATLETI SIAMO DEGLI SPECIALISTI MENTRE VERSO I PRINCIPIANTI DOBBIAMO ESERCITARE UNA AZIONE EDUCATIVA E CORRETTA
L'esercizio fisico è in grado di indurre profondi cambiamenti nell'organismo umano; riuscire a valutare e pilotarne gli effetti è di estrema importanza per indirizzarlo nella maniera corretta in un preciso campo delle attività motorie.
Nel campo sportivo l'esercizio fisico comporta un impegno muscolare intenso che rende l'organismo più recettivo ad una somministrazione periodica degli stimoli allenanti, e adattabile a carichi sempre più intensi, così da produrre una performance sempre più elevata
L’ALLENABILITA’
LA CAPACITA’ DI CARICO è UNA CARATTERISTICA COMPLESSA DELL’ORGANISMO, E’ LA CAPACITA’ DI ASSIMILARE CARICHI CHE IL CORPO HA LA POSSIBILITA’ DI REALIZZARE ATTIVAMENTE O CHE è IN GRADO DI SOPPORTARE E TOLLERARE PASSIVAMENTE SENZA CHE VI SIANO ALTERAZIONI DELLA SALUTE
LA CAPACITA’ DI PRESTAZIONE SPORTIVA
Cap. carico
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO
PSICOMOTORI: FATTORI CONDIZIONANTI LA PRESTAZIONE(FORZA,VELOCITA’…) E SOTTOCATEGORIE – E LE CAPACITA’ ED ABILITA’ COORDINATIVE (TECNICHE SPORTIVE)
COGNITIVI:NOZIONI NEL SETTORE TECNICO E TATTICO
AFFETTIVI: IN STRETTO RAPPORTO CON I FATTORI PSICHICI: FORZA DI VOLONTA’, AUTOCONTROLLO, AFFERMAZIONE, MOTIVAZIONALI. LIMITANO O ESALTANO.
CAPACITÀ DI PRESTAZIONE MOTORIA
FUNZIONALITA’ DEL SISTEMA NEUROMUSCOLARE coordinazione,controllo e regolazione dei movimenti
FUNZIONALITA’ DEL SISTEMA ENERGETICO
Trasformazione, liberazione e reintegro dell’energia
CONSIDERARE SEMPRE
PIANIFICAZIONE
IN BASE AGLI OBIETTIVI
L ‘EFFICACIA ANALIZZATA
IL PRINCIPIO E’ QUELLO DI SOTTOPORRE UN SOGGETTO AD UN ALLENAMENTO SISTEMATICO
PROVOCANDO MODIFICAZIONI ORGANICHE:
SCOPO DELL’ALLLENAMENTO è PROVOCARE NEL MODO MIGLIORE
QUESTI PROCESSI ADATTATIVI DI REAZIONE PER SVILUPPARE IL MASSIMO RENDIMENTO SPORTIVO
GLI STIMOLI D’ALLENAMENTO ALTERANO L’OMEOSTASI DELL’ORGANISMO (stato biochimico dell’ambiente interno dell’organismo)
L’ORGANISMO SI ADATTA AL CARICO E CERCA DI REALIZZARE UN NUOVO EQULIBRIO SERVENDOSI DEL SISTEMA NERVOSO E DEGLI ORGANI ENDOCRINI
EQUILIBRIO ORGANICO
SISTEMA NERVOSO AUTONOMO
EQUILIBRIO MUSCOLARE
MOTONEURONI
ESERCIZI DI COORDINAZIONE
SISTEMA DI NATURA NERVOSA CENTRALE DI RICEZIONE, ELABORAZIONE ED IMMAGAZZINAMENTO DELLE INFORMAZIONI
ESERCIZI AD INDIRIZZO ENERGETICO
SISTEMI DI TRASPORTO E DI RIMOZIONE DEI SUBSTRATI
DETERMINATO DA FATTORI
Un esempio di sinergia tra stimoli metabolici e stimoli meccanici dà luogo all’aumento del volume del ventricolo sinistro del cuore: questo si realizza grazie ad un aumento di sarcomeri in serie nelle fibre, in risposta a carichi ematici accresciuti dal maggiore volume di sangue da pompare.
Differenza adattamento aggiustamento
cambiamenti indotti dall’allenamento e possono essere di tipo anatomico,ultrastrutturale,enzimatico e funzionale
AGGIUSTAMENTO:
modificazioni che l’organismo subisce,ma solo a carattere transitorio,che avvengono durante lo sforzo per far fronte alle richieste immediate che l’impegno lavorativo determina.
Un esempio di aggiustamento può essere l’aumento transitorio della FC quando si passa dal riposo all’ esercizio fisico,mentre un adattamento può essere la variazione della frequenza cardiaca massima che avviene per effetto di mesi o anni di allenamento.
ADATTAMENTI
due distinte situazioni
AGGIUSTAMENTI
Durante un esercizio si verifica:
IN SEGUITO ALL’ALLENAMENTO SI AVRANNO RISPOSTE:
SUPERCOMPENSAZIONE CONSIDERARE CHE
Non considerando questi fattori si rischia l’overtraining: regressione dello stato di forma
ADATTAMENTI GENERALI:
Mobilitazione delle riserve energetiche
Attivazione delle riserve proteiche
Attivazione delle difese dell’organismo
Secondo corretti canoni biologici invece di parlare di Supercompensazione bisogna parlare di Adattamenti.
Un Adattamento consiste:
CONSIDERARE
TEMPO A DISPOSIZIONE PER L’ALLENAMENTO E QUALITÀ DELLO STESSO SONO DUE DELLE VARIABILI FONDAMENTALI PER CHI PREPARA E CHI SI PREPARA AD UNO SPORT. L’IDEALE DA RAGGIUNGERE RIMANE QUELLO DI UNIRE IL CONDIZIONAMENTO FISICO ALLE ESERCITAZIONI TECNICHE PROPRIE DELLO SPORT, ANCHE SE TROPPO SPESSO QUESTO SISTEMA VIENE INGIUSTAMENTE TRASCURATO.
PIANIFICAZIONE DELL’ALLENAMENTO
CONTENUTO DELL’ALLENAMENTO
CONTENUTI DELL’ALLENAMENTO
ORIENTAMENTO CONCRETO VERSO L’OBIETTIVO PREFISSATO
METODI DI ALLENAMENTO
LE PROCEDURE PIANIFICATE SVILUPPATE AL FINE DI REALIZZARE GLI OBIETTIVI DI ALLENAMENTO
Esempio RESISTENZA: durata,intervallato,intermittente,ripetizioni…
CARICO DI ALLENAMENTO
SECONDO ALTRI AUTORI è un processo di confronto dell’ atleta con le richieste fisiche e psichiche che gli vengono poste
CARICO DI LAVORO L’INSIEME DEGLI STIMOLI
ESERCIZI SCELTI IN FUNZIONE DELL’OBIETTIVO
LA REAZIONE DELL’ORGANISMO (RISPOSTE METABOLICHE) ALLE SOLLECITAZIONI DEL CARICO ESTERNO
VOLUME: numero degli stimoli inerenti il singolo es o la seduta.Quantità
Frequenze(ripetizioni)di determinate forme di esercizi
DURATA E NUMERO DEGLI STIMOLI PER UNITà DI ALLENAMENTO
INTENSITA’ DEL CARICO:
impegno organico e muscolare rispetto alla massima prestazione possibile. QUALITA’
GRANDEZZA DEL SINGOLO STIMOLO
DURATA DEL CARICO
durata dell’azione di un singolo o di una serie di stimoli
DENSITA’ DEL CARICO
rapporto temporale tra fasi di carico e di recupero
FREQUENZA DEL CARICO
E’ IL NUMERO DELLE VOLTE CHE LO STESSO STIMOLO VIENE AD ESSERE UTILIZZATO NELL’UNITA’ DI TEMPO CONSIDERATA
A seconda di dove si porrà l’accento nella scelta delle componenti del carico andremmo a dare più o meno importanza circa l’aspetto quantitativo del carico(durata,volume dello stimolo,frequenza di allenamento)o sull’aspetto qualitativo(intensità,densità dell’allenamento).
IL CONCETTO DI CARICO ESTERNO HA LASCIATO SPAZIO AD UNA SEMPRE MAGGIORE INDIVIDUALIZZAZIONE DELL’INTENSITÀ DEI MEZZI DI ALLENAMENTO: NELLA RESISTENZA L’INTENSITÀ SI PUÒ RIFERIRE A PIÙ PARAMETRI: SOGLIA ANAEROBICA, MASSIMA FREQUENZA CARDIACA, VO2 MAX O VMA. CON L’INTRODUZIONI DELL’INDIVIDUALIZZAZIONE DELLE INTENSITÀ SI È CERCATO DI SGANCIARSI IL PIÙ POSSIBILE DAL CONCETTO DI CARICO ESTERNO E SI È VOLUTO,INVECE,IDENTIFICARE CON ESSA LE MODIFICAZIONI CHE SUBISCE IL NOSTRO ORGANISMO(CARICO INTERNO). SONO INNUMEREVOLI I FATTORI CHE CONTRIBUISCONO A DIVERSIFICARE DI VOLTA IN VOLTA QUELLI CHE SONO GLI EFFETTI IN TERMINI DI STRESS E CARICO INTERNO PROVOCATI DA UN DETERMINATO MEZZO DI ALLENAMENTO,PUR SE INDIVIDUALIZZATO NELL’INTENSITÀ.
LA VALUTAZIONE DEL CARICO INTERNO,INFATTI,NON PUÒ ESSERE FATTA IN MODO EMPIRICO:OCCORRE CERCARE DI PROGRAMMARE IL CARICO ESTERNO IN MODO RENDERE LE RISPOSTE DELL’ORGANISMO E I SUOI ADATTAMENTI IL PIÙ VICINO POSSIBILE ALLE NOSTRE ESIGENZE.
Una migliore e più approfondita conoscenza teorica delle modificazioni fisiologiche indotte dai vari mezzi di allenamento;
Un sistema di controllo e monitoraggio delle risposte fisiologiche dell’organismo e le relative capacità di prestazione,sia nel corso dell’allenamento stesso,sia attraverso specifici test periodici;
Un continuo scambio reciproco di sensazioni,esperienze e opinioni con i nostri atleti.
SOVRALLENAMENTO:
calo delle prestazioni dovuto a patologia
SINTOMATOLOGIA CARATTERIZZATA DA UNO STATO DI ESAURIMENTO ORGANICO FUNZIONALE DOVE LA DIMINUZIONE DELLE CAPACITA’ LEGATE SI MANIFESTA INSIEME A VARI SINTOMI (muscolare, motivazionale, umore..) alterazione frequenza cardiaca, dolori muscolari, calo dell’appetito
PER PREVENIRE
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO
LE INDICAZIONI SU COME AGIRE IN SENSO GENERALE. NON DELLE DIRETTIVE CONCRETE D’ORDINE PRATICO MA BASI PER UN ORIENTAMENTO GENERALE
PRINCIPI METODOLOGICI
- APPRENDIMENTO: ogni esercizio, anche il più semplice, necessita di un periodo più o meno lungo di "tirocinio" affinché l'atleta impari a eseguirlo correttamente. Con la ripetizione sistematica del gesto migliora inoltre la sensibilità neuromuscolare.
Durante la fase di apprendimento possono essere usati due metodi:
- ANALISI: il movimento completo viene scomposto in una serie di movimenti più semplici da apprendere singolarmente. Solo in un secondo tempo verrà ricomposto ed eseguito il movimento originario;
- SINTESI: esecuzione completa del gesto atletico anche da parte di giovani e principianti. Si interviene poi gradualmente nel correggere gli errori partendo da quelli più vistosi e raffinando sempre più la tecnica esecutiva.
PRINCIPI DEL CARICO
PRINCIPI DELLA CICLICITA’
tempo prolungato di rigenerazione soprattutto in atleti di alto livello per mancanza di ulteriore incremento prestativo
PRINCIPI DELLA SPECIALIZZAZIONE
Sia in relazione a prevenzione sia per riuscire a sfruttare il potenziale di prestazione esistente considerando l’età biologica e non quella cronologica
Ogni sport mostra di avere un profilo caratteristico di esigenze coordinative e condizionali (modello di prestazione). Orientamento su quanto richiesto dalla disciplina.
IL BASKET
ANGOLO PROPRIOCETTIVO
1° TEMPO BASKET 3 RUOLI
Distribuzione della % Fcmax durante una gara ufficiale di basket
PRINCIPI DELLA PROPORZIONALITA’
L’allenamenti della tecnica, della condizione…sono in relazione tra loro. Direzione e controllo dell’allenamento. Rapporto condizione-coordinazione e qualità-quantità
I principi metodologici elencati non vanno utilizzati a compartimenti stagni ma devono essere proposti contemporaneamente nella loro totalità. L'incremento delle varie capacità è dunque un processo di lunga durata che dipende come abbiamo visto da dei principi metodologici precisi. La realizzazione pratica avviene sul campo con gli allenamenti
PROGRAMMAZIONE
NELL’ELABORAZIONE DELL’ALLENAMENTO VANNO FORMULATI GLI OBIETTIVI E SPIEGATE LE VIE DI RAGGIUNGIMENTO:
periodo di tempo di applicazione del piano, obiettivi formativi ed educativi e punti principali dal punto di vista dei contenuti.
Stabilire obiettivi parziali per le singole parti del periodo compreso e determinare le percentuali delle singole componenti.
Pianificazione contenuti, mezzi e metodi di allenamento.
Date gare e verifiche attraverso test
L'elaborazione di una teoria e metodologia dell'allenamento sportivo si basa principalmente sulle conoscenze dei meccanismi biologici che vengono applicate, tenendo conto degli obiettivi metodologici e dei problemi pratici della prep degli atleti.
Per forma di organizzazione del processo di allenamento s'intende un modo di ottimizzare i contenuti dell'allenamento nel tempo secondo gli obiettivi da raggiungere. Per cui la durata e l'organizzazione (struttura) dei carichi di allenamento diventano i parametri principali e reciprocamente dipendenti per organizzare il processo di allenamento stesso
PERIODIZZAZIONE
PERIODIZZAZIONE
PERIODIZZAZIONE
PERIODO PREPARAZIONE
PERIODO DI GARA
PERIODO DI TRANSIZIONE
GLI ATLETI NON POSSONO MANTENERE LA FORMA ACQUISITA SEMPRE ALLO STESSO LIVELLO E L’ACQUISISCONO PER FASI.
LA POSSONO MANTENERE SOLO PER UN DETERMINATO PERIODO DI TEMPO E LA PERDONO TEMPORANEAMENTE
IL CICLO PERIODICO SUBISCE UNA ULTERIORE SUDDIVISIONE IN MACROCICLI (+ SETTIMANE ), MICROCICLI (+ GIORNI) COMPOSTI DA SINGOLE SEDUTE DI ALLENAMENTO.
MACROCICLO: FINALIZZAZIONE DEL PROCESSO DI ALLENAMENTO A MEDIO TERMINE,CONFIGURANDO FASI DEFINITE DI SVILUPPO FINO ALLA FORMA MASSIMA
MICROCICLO:
IMPOSTAZIONE DI UN PERIODO CHE COMPRENDE Più GIORNI. STRUTTURA DELL’ALLENAMENTO E SUCCESSIONE E VARIAZIONE DEI CONTENUTI PRINCIPALI.
GIORNI A CARICO + O -
UNITA’ DI ALLENAMENTO:
IMPOSTAZIONE DELLA SEDUTA, SINGOLI OBIETTIVI E I METODI, CONTENUTI E MEZZI CHE SI RENDONO NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE.
REALIZZAZIONE SEDUTA
STRUTTURA DI UN’UNITà DI ALLENAMENTO
Presupposti ottimali mentali e fisici
Tecnica, tattica, fisica
Processi di recupero
FASE DI RISCALDAMENTO
RISCALDAMENTO
GENERALE SPECIALE
Riscaldamento speciale
IL RISCALDAMENTO GENERALE DEVE PRECEDERE QUELLO SPECIALE
PUO’ ESSERE
Evitare nella realizzazione pratica
OBIETTIVI RISCALDAMENTO
FASE GENERALE\ SPECIFICA
CURARE L’ASPETTO FISIOLOGICO E PSICOLOGICO.
AUMENTA LO SPECIFICO INDIVIDUALITA’
PREALLENAMENTO:
NON RIPETITIVITA’
CONSIDERARE ESERCITAZIONE SUCCESSIVA
Non si deve
PROVOCARE DEBITI D’OSSIGENO LATTACIDO NON RECUPERABILI
CONSUMARE RISERVE DI GLICOGENO
EFFETTI DEL RISCALDAMENTO
Una stimolazione precedente influisce positivamente sull’efficacia degli esercizi di forza
Nei velocisti balzi brevi di alta intensità portano ad un aumento nell’accelerazione e nella velocità
Nel nuoto una serie di atti esplosivi di breve durata (negli arti inferiori) porta ad un’efficacia nella partenza
Lancio del peso: una serie di lanci con l’arto collaterale porta ad un miglioramento dell’arto del lancio
RISCALDAMENTO PASSIVO
INDIRIZZARE VERSO L’OBIETTIVO RICERCATO: TRANQUILLITA’ O ASPETTO MOTIVANTE; TONO VOCE, LUOGO.
IL TEMPO CHE DEVE PASSARE DALLA CONCLUSIONE DEL RISCALDAMENTO ALL’INIZIO DELLA GARA è DI CIRCA 5-10 MINUTI INDICATIVAMENTE
DEFATICAMENTO
ha lo scopo di favorire i processi di rigenerazione fisica e mentale e di favorire la rimozione dei metabolici accumulati durante le prestazioni.
LAVORI A BASSA E MEDIA INTENSITA’ ACCOMPAGNATI DA SCARICO DELLA COLONNA E ALLUNGAMENTO
Il 2% circa è espulso attraverso il sudore e l’urina;
L’8% dopo essere stata ritrasformata in acido piruvico è convertita in alanina, un aminoacido che trasformato è utilizzato per la sintetizzare la forma semplice in cui si trovano gli zuccheri nel sangue e cioè il glucosio;
Il 20% è dapprima riconvertito in acido piruvico e in glucosio, poi è trasformato in glicogeno che è la forma nella quali i carboidrati si depositano nei muscoli e nel fegato per formare riserve energetiche.
Il 70%, per cui la percentuale più alta è utilizzata nella metabolizzazione aerobica. L’acido lattico è riconvertito in acido piruvico ed è utilizzato per produrre energia in un lavoro aerobico. Per questo motivo risulta fondamentale eseguire della corsa blanda alla fine della partita o allenamento.
PROPEDEUTICITA’ DEGLI STIMOLI
ETEROCRONISMO
VALUTAZIONI
PER PIANIFICAZIONE SI INTENDE L’ELABORAZIONE DI UNA CERTA STRATEGIA, LA SUA ORGANIZZAZIONE E SPECIFICAZIONE IN TAPPE DIVERSE, QUESTA PIANIFICAZIONE DIVENTA RAZIONALE SOLO QUANDO VIENE OGGETTIVATA DAL CONTROLLO E DALL’ANALISI
OBIETTIVI
CRITERI PRINCIPALI di precisione
CRITERI SECONDARI accessori, di applicabilità pratica
Quando vi sono uno o + test paralleli con validità simile per poter relazionare il test scelto
UTILITA’: capacità esplorata la cui conoscenza è necessaria in pratica
ALCUNE CAPACITA’ RIPRODUCIBILI CON AUTENTICITA’ ELEVATA
LO STATO INDIVIDUALE PUO’ ESSERE ESAMINATO SENZA INFLUIRE SULLA PRESTAZIONE
SEGUIRE L’EVOLUZIONE DEI PROGRESSI
ESCLUSA INFLUENZA SOGGETTIVA
SVANTAGGI
VANTAGGI
Rispettare le procedure
Fonte: http://www.dsnm.univr.it/documenti/OccorrenzaIns/matdid/matdid964029.doc
Sito web da visitare: http://www.dsnm.univr.it
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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