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IL DOPOGUERRA ITALIANO E L’AVVENTO DEL FASCISMO
Economia italiana crisi del dopoguerra: sviluppo abnorme alcuni settori, sconvolgimento flussi commerciali, deficit bilancio statale, inflazione. Classe operaia reclamava maggiori poteri in fabbrica, anche con tendenze rivoluzionarie (come Russia). Contadini decisi a ottenere promesse fattegli. Ceti medi tendevano a organizzarsi e difendere i loro interessi. Condizione questa di tutti gli stati, ma più risonante in Italia xke più arretrata: democratizzazione agli inizi (suffragio un maschile solo dal 1913. Per es questo intervento provoca fratture soprattutto con classe dirigente liberale, che si trovò sempre più isolata e non riusciva a controllare fenomeni di mobilitazione di massa. Favorite forze socialiste e cattoliche, che erano estranee a Stato liberale, no responsabilità guerra.
1919 cattolici danno vita a Ppi (Partito popolare italiano, il cui segretario era don Luigi Sturzo, democratico e si dichiarava aconfessionale. Partito molto legato a Chiesa e si unirono correnti clerico-moderate e eredi di democrazia cristiana e capi delle leghe bianche. Inoltre grande crescita di partito socialista, nel partito schiacciante prevalenza di sinistra, chiamata massimalista, ma anche riformisti. Leader di massimalisti era Serrati , direttore dell’”Avanti” che voleva instaurazione rep socialista basata su dittatura proletariato, ma a differenza di bolscevichi più che preparare riv la aspettavano. Si formano gruppi di estrema sinistra per più coerente impegno rivoluzionario, per es quello napoletano con Bordiga o torinese con Gramsci. Bordiga voleva ricostruire partito bolscevico, Gramsci (Tolgiatti, Terracini, Tasca) più sul modello dei soviet. Quindi socialisti su posizioni rivoluzionarie si precludono ogni possibilità di collaborazione con democratici-borghesi. Si schierarono contro la passata guerra e ferirono quei gruppi che ancora esaltavano i “valori della vittoria”, fra questi i “Fasci di combattimento” fondato da Benito Mussolini il 23 marzo 1919 a Milano. Questo movimento era di sinistra, ma contro socialisti, voleva audaci riforme sociali, favorevole a repubblica e nazionalista. Fascismo subito poche adesioni (ex arditi, ex sindacalisti, ex repubblicani) e si fece notare x stile aggressivo e violento: scontro con corteo socialista→bruciano sede dell’”Avanti”.
Nel patto di Londra si decide che con disgregazione impero austro-ungarico Dalmazia (rivendicata da Jugoslavia) va all’Italia, mentre Fiume (in prevalenza italiani) restasse a Austria-Ungheria→scelta: 1)accettare Londra 2)seguire politica di nazionalità e puntare ad amicizia con Jugoslavia. Alla conferenza di Versailles premier Orlando e Ministro Esteri Sonnino eludono 2), chiedendo annessione di Fiume per principio di nazionalità, ma in aggiunta ai territori promessi del ’15. Wilson, non vincolato da P. Londra non era d’accordo e Orlando e Sonnino abbandonano Versailles in segno di protesta, ma poi tornano senza risultati. Orlando si dimette→Francesco Saverio Nitti. Si parlò allora di “vittoria mutilata”: coniata da D’Annunzio. Settembre del ’19, reparti militari + volontari, sotto comando D’Annunzio, occuparono la città di Fiume, posta sotto controllo internazionale e ne proclamarono l’annessione all’Italia. Quest’azione, concepita come pressione sul governo si protrasse per 15 mesi e D’Annunzio istituì una “reggenza”, lì maturò anche piano x marcia su Roma e sperimentati rituali collettivi (capo che parla a folla).
A causa di situazione fiumana e adriatica Italia vive agitazioni. Inflazione galoppante e→moti contro i caro-viveri. Agitazioni sindacali anche per rincorsa fra salari e prezzi. Anche settore dei servizi pubblici caratterizzato da scioperi. Anche lotte di lavoratori agricoli: in Bassa Padana dove monopolio di Leghe Rosse, al Centro Nord in cui concorrenza tra Leghe Bianche cattoliche e socialisti. Leghe Rosse volevano socializzazioni della terra, mentre Bianche difendevano mezzadria e sviluppo proprietà contadina. Altro movimento in campagne di Centro-Sud: occupazione di terre incolte e latifondi da parte di poveri contadini. Tutte queste piccole rivoluzioni non avevano però collegamenti ed esasperarono solo divisione della società italiana. Elezioni del ’19 con metodo di rappresentanza proporzionale con scrutinio di lista: candidati non + presentati singolarmente ma in liste e seggi proporzionali al numero di voti della lista e quindi favoriti gruppi più nazionali e meno locali. Esito disastroso x vecchia classe dirigente (liberal-democratici) mentre primo partito furono i socialisti, seguiti dai popolari. Ma socialisti rifiutano collaborazione con “borghesi” e unica maggioranza possibile è accordo tra liberal-democratici.
Giolitti fu premier a 80anni nel 20. Propose nominatività di titoli azionari (x permetterne la tassazione) e imposta straordinaria su sovraprofitti di industria bellica. Buoni risultati in politica estera: negoziato diretto con Jugoslavia→Trattato di Rapallo il 12 novembre 1920: Italia conserva Istria, Gorizia, Trieste; Jugoslavia ebbe Dalmazia tranne Zara. Fiume dichiarata libera (nel’24 italiana con altro trattato simile). D’Annunzio annuncia resistenza ma non può resistere a truppe regolari nel Natale del 20. Difficoltà invece in politica interna: imposta la liberalizzazione del pane x migliorare bilancio statale. Fallì il disegno politico di statista piemontese: ridimensionare spinte rivoluzionarie, ma non ripetibile xke liberali meno forti, socialisti + forti, popolari non ci sarebbero mai stati→scontro politico si sposta da Parlamento a segreterie di partiti e alle piazze e nel ’20 ci fu agitazione dei metalmeccanici. Si sperava in allargamento di rivoluzione, ma era impossibile. Si seguì allora la Cgl che intendeva spostare scontro su piano economico e proponeva controllo sindacale sulle aziende e questo esito favorito da neutralità di Giolitti, che resistette a pressioni di padronato x intervento di forza pubblica contro fabbriche. Giolitti il 19 novembre fece sì che industriali accettassero richieste di Fiom e affidava a commissione paritetica compito di progetto x controllo sindacale. Su piano sindacale operai vincenti, ma delusione su quello politico, desiderio di riscatto di borghesia. Dirigenti di Cgl accusati d’aver svenduto rivoluzione x accordo sindacale (simili accuse x Psi). Inoltrre Psi rifiutò di entare nel Comintern xke come disse il II congresso del Comintern chi aderiva doveva chiamarsi “Partito comunista” e espellere “riformisti e centristi”, e se li avessero espulsi avrebbero perso una buona parte del partito. Nel congresso di Livorno riformisti non espulsi, ma si staccò minoranza di sinistra x fondare Pci (Partito comunista d’Italia)→programma leninista, proprio mentre teorie rivoluzionarie stavano abbandonando Italia.
Scissione di Livorno= fine biennio rosso. Perdita di potere di classe operaia e aumento disoccupazione. Fenomeno: sviluppo del fascismo agrario. All’inizio del ’21 comunismo non più fondamento radical-democratico, ma si basa su strutture paramilitari (squadre d’azione), lotta contro socialista (scelta di Mussolini xke ondata antisocialista dopo biennio rosso). Si sviluppò fascismo agrario soprattutto in campagne padane dove era più forte presenza di leghe rosse. Leghe socialiste applicano sistema molto forte in Valle Padana: controllavano mercato del lavoro contrattando con proprietari numero di giornate lavorative, avevano fitta rete di cooperative, e avevano in mano parte delle amministrazioni comunali. Cmq debolezzze: contrasto tra strategie organizzazioni socialiste e interessi delle categorie intermedie (che avevano aspirazioni). Atto di nascita di fascismo agrario con “fatti di Palazzo d’Accursio”, a Bologna, il 21 novembre 1920, giorno in cui scontri tra socialisti e fascisti davanti a municipio. Socialisti x errore sparano su folla, in cui molti socialisti e questo fa guadagnare posizioni fascisti. Proprietari terrieri si affidano a fasci x abbattere leghe e così nuove adesioni (piccola borghesia, ufficiali smobilitati, ..). Si allargò fenomeno dello squadrismo,esente da tutto tipo di fascismo era il Mezzogiorno. Squadristi partivano con camion da città verso campagne, contro municipi, contro sedi delle leghe, case del popolo e molti costretti a lasciare il paese. Vittorie dei fasci non solo x militari ma xke governo non si oppose a chi era contro socialisti. Giolitti malcelò sua compiacenza a sviluppo fasci x ridurre pretese socialisti. Elezioni del ’21 si favorì ingresso in “blocchi nazionali” (liste di coalizione dei costituzionali). Elezioni deludono aspettative: socialisti perdono poco, liberal.democratici guadagnano ma non abbastanza, ma 35 deputati fascisti guidati da Mussolini.
Giolitti si dimette. Successore, socialista Ivanoe Bonomi tenta di far smettere guerra civile e nel ’21 patto di pacificazione tra socialisti e fascisti (socialisti sconfessano formazioni di arditi del popolo). Tutto ciò nei piani di Mussolini, ma non di fascisti intransigenti “ras”,che si riconoscevano nello squadrismo agrario, che cercarono di sabotare pacificazione. Mussolini preoccupato sconfessò il patto di pacificazione e ra, nonostante consapevolezza di perdita libertà di movimento, accettarono trasformazione di movimento fascista in Partito nazionale fascista. 1922 Facta a capo del governo (giolittiano), ma la scarsa autorità politica causò la dilagazione di squadristi, che occuparono in armi grandi città come Ferrara, Bolohna, Cremona. Socialisti non seppero contrastare fascisti (tardiva la richiesta d’appoggio a democratici). 1° agosto sciopero generale legalitario in difesa delle libertà costituzionali, ma disastroso, xke camicie nere si mostrarono come difensori dell’ordine e attaccarono le ultime roccaforti “proletarie” (Milano, Parma, Livorno, Ancona).Scissione in socialisti xke si staccano riformisti di Turati x fondare Partito socialista unitario (Psu).
Problema x fascisti di conquista Stato, ma non doveva rischiare di perdere appoggi→1)trattative con liberali 2)rassicura monarchia sconfessando simpatie repubblicane 3)annuncia di lasciare spazio a iniziativa privata (favore di industrialii 4)preparò apparato militare fascista a presa di Stato. Idea di marcia su Roma sarebbe fallita se opposizione di esercito regolare e quindi pensò a mezzo militare solo come pressione politica. Vittorio Emanuele III rifiutò di proclamare stato d’assedio (e passare poteri ai militari. Il rifiuto dl re aprì alle camicie nere la strada di Roma e la via del potere. Mussolini non accettò nemmeno proposta di moderati di partecipazione fascista al governo con guida un esponente conservatore, ma volle essere messo a capo del governo. 30 ottobre squadristi entrano nella capitale e la sera pronto il nuovo gabinetto x Mussolini, che incontra il re: ne facevano parte 5 fascisti, liberali giolittiani, liberali di dx, democratici e popolari. Fascisti in trionfo, moderati rallegrati xke legalità costituzionale rispettata nelle forme, i rivoluzionari illusi che nulla fosse cambiato, xke cmq dittatura di classe, ma presto: cambio di governo=cambio di regime.
Mussolini al governo: alterna linea dura a linea morbida, le promesse di normalizzazione moderata alle minacce di una seconda ondata rivoluzionaria. Per disilludere moderati non servì tono ricattatorio alla Camera, nè valsero i 2 provvedimenti con cui il Partito fascista assumeva ruolo e funzioni incompatibili con i principi basilari dello Stato liberale. Dicembre 22, “Gran Consiglio del fascismo” come raccordo tra partito e governo e indicare linee generali del partito. Gennaio 23 squadre fasciste inquadrate inquadrate nella “Milizia volontaria per la sicurezza nazioanle” che doveva proteggere sviluppi di rivoluzione, ma anche disciplinare squadristi e ras. Repressione legale contro gli oppositori da magistratura e organi di polizia. Vittime principali i comunisti, Solo più sindacati fascisti. Salari subirono riduzione, xke come aveva promesso, dava spazio a iniziativa privata. Alleggerite tasse su imprese, privatizzato il servizio telefonico, molti licenziamenti. Sul piano economico politica liberista con ministro delle Finanze De Stefani ed ebbe effetti positivi e bilancio Stato tornò in pareggio. Sostegno a Mussolini, dopo avvento di Papa Pio XI, i cattolici che erano sempre più conservatori, xke cmq fascismo aveva allontanato rivoluzione socialista, e Mussolini diede tante concessioni a chiesa. Riforma scolastica del 23 con ministro a Pubblica Istruzione Gentile: basata su primato istruzione classica, religione in scuola elementare, esame di stato a fine ciclo di studi. Mussolini (aprile 23) dimette ministri popolari xke ostacolo tra Stato e Chiesa. Legge elettorale maggioritaria(lista che ottiene almeno 25% dei voti ottiene 2/3 di seggi) de aveva scopo di rafforzare maggioranz di Mussolini sanzionando le posizioni di preminenza del fascismo. ’21 sciolta la Camera, esponenti liberali e cattolici conservatori accettano di candidarsi a liste nazionali presentate in tutti i collegi col simbolo del fascio. Spaccature tra oppositori: socialisti, comunisti, popolari, liberali d’opposizione (Amendola). Nonostante vittoria in partenza fascisti attuarono violenze contro oppositori ante e durante elezioni (6 aprile 1924→vittoria schiacciante tanto ke inutile la maggioritaria (65% dei voti), anche successi al sud.
A pochi mesi da elezioni deputato Giacomo Matteotti, segretario del Partito socialista unitario, il 10 giugno 1924, fu rapito da squadristi a Roma e ucciso. Poco prima aveva pronunciato a Camera durissima requisitoria contro il fascismo, denunciandone e violenze. Uccisione provoca indignazione contro fascismo che si trovò isolato. Ma opposizione non poteva mettere in minoranza il governo e comunisti non riescono a provocare sciopero generale, ma si astengono da voti parlamentari. “Secessione dell’Aventino”: partiti aventiniani agitarono di fronte a opinione pubblica una “questione morale” sperando in sfaldamento fascista. Fiancheggiatori (sperano in evoluzione fascismo in senso liberal-democratico) nonostante critiche a illegalità, appoggiavano capo gov. Contrattacco di Musssolini: 3 gennaio 1925 in un discorso alla Camera minacciò di usare forza contro oppositori. Sequestri, arresti su oppositori nei giorni successivi. Delitto Matteotti aveva favorito caduta definitiva partiti democratici e passaggio da governo autoritario a vera dittatura.
Manifesti: fascista, di Gentile “Manifesto degli intellettuali del fascismo”
antifascista, di Croce “contromanifesto
Costretti molti antifascisti all’esilio (Amendola, Gobetti). Organi di stampa socialisti impediti di funzionare. “Fascistizzazione” dei giornali mediante pressione sui proprietari. Con patto di Palazzo Vidoni la Confindustria si impegnava a riconoscere rappresentanza dei lavoratori ai soli sindacati fascisti. Leggi fascistissime: nuove leggi che stravolgono i connotati di stato liberale, redatte da ministro della giustiizia Alvaro Rocco, dopo attentati a Mussolini: dicembre ’25 legge che rafforza i poteri al capo del governo rispetto a ministri e a Parlamento; legge sindacale proibì lo sciopero; altri provvedimenti contro vita democratica: soppressi tutti i partiti; decaduti dal mandato i deputati aventiniani; pena di morte sì x reati contro la sicurezza dello Stato; istituito “Tribunale speciale per la difesa dello Stato” composto da ufficiali forze armate e Milizia. Legge elettorale ’28 prevedeva lista unica e elettori o accettavano o respingevano in blocco e Gran Consiglio poteva preparare liste elettorali. Fine Stato liberale già con leggi fscistissime: ora regime a partito unico, no divisione dei poteri e tutto nelle mani di un solo uomo. Non solo reprimere masse ma inquadrarle in proprie organizzazioni
Fonte: http://styx.altervista.org/Scuola/Storia/8_DOPOGUERRA_ITALIANO_E_FASCISMO.doc
Sito web da visitare: http://styx.altervista.org/
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