I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Le grandi esplorazioni e i viaggi di scoperta
Alla fine del 1400, nel giro di 30 anni, ci sono state le più importanti scoperte geografiche della storia europea. Ricordiamo, ad esempio:
1487-8 |
Bartolomeo Diaz arriva al capo di Buona Speranza |
1492-1504 |
Colombo raggiunge l’America (e fa ben 4 viaggi) |
1519-22 |
Magellano fa la prima circumnavigazione del globo (cioè fa tutto il giro del mondo) |
I paesi protagonisti di queste scoperte furono PORTOGALLO e SPAGNA.
Per poter fare questi lunghi viaggi per mare serviva:
Per quali motivi vennero fatti questi viaggi di esplorazione?
Le esplorazioni prima di Colombo
Il Portogallo non era un paese grande e non era neppure troppo sviluppato: era un paese di marinai e pescatori.
La monarchia portoghese spinse proprio in questa direzione: esplorare il mare per cercare nuove rotte commerciali. I portoghesi divennero quindi abili navigatori ed esplorarono gran parte delle COSTE AFRICANE, stabilendo qui molte loro basi commerciali.
Furono anche degli innovatori: ad esempio, non potendo navigare né controvento né controcorrente, abbandonarono la navigazione a vista (prima si navigava tenendo d’occhio la costa) e si allontanarono dalla costa per sfruttare i venti favorevoli. Per questo dovettero sviluppare anche nuovi sistemi per orientarsi, ad esempio guardando le stelle.
I portoghesi viaggiavano alla ricerca di oro, schiavi e spezie, tre beni molto richiesti.
Le SPEZIE venivano soprattutto dall’Oriente. Ma il percorso per arrivarci era ostacolato dai Turchi, che imponevano forti tasse. Per questo bisognava cercare nuove vie, nuovi itinerari.
Quale era l’idea? Aggirare l’Africa per arrivare fino in India. Per questo scopo i portoghesi mandarono moltissime navi in viaggi di esplorazione già a partire dal 1450 circa. Nel 1487 Bartolomeo Diaz raggiunse infine il capo di Buona Speranza (v. cartina), aprendo la via all’oceano Indiano e all’India.
Colombo e la scoperta dell’America
Cristoforo Colombo nacque a Genova; era figlio di un mercante e aveva lavorato per grandi gruppi mercantili genovesi.
Nel 1476 si era poi trasferito in Portogallo, dove era entrato in contatto con i numerosi navigatori portoghesi che tentavano di raggiungere le Indie circumnavigando l’Africa.
Colombo aveva un progetto: raggiungere le Indie navigando però verso Occidente, attraversando l’Atlantico.
Così cominciò a leggere e a studiare molto (Il Milione di Marco Polo, studi e carte geografiche, una lettera del cartografo fiorentino Paolo dal Pozzo Toscanelli). Alla fine, anche a causa di un ERRORE DI CALCOLO, si convinse che la circonferenza della Terra fosse minore di quella che è effettivamente: insomma, si convinse di poter davvero raggiungere le Indie navigando attraverso l’Atlantico.
Colombo presentò il suo progetto al re del Portogallo, che però lo rifiutò.
Allora andò dai reali di SPAGNA.
I due sovrani (Ferdinando e Isabella) esitarono a lungo (6 anni) prima di dire di sì a Colombo. Perché esitarono?
Finita la guerra di reconquista (1492) Colombo tornò alla carica e riuscì a convincere i reali spagnoli dicendo:
Colombo così si procurò:
Il 3 agosto 1492 salpò da Palos.
Poi si addentrò nell’Atlantico, sfruttando gli alisei. Con gli uomini quasi allo stremo per l’imprevista lunghezza del viaggio, finalmente, il 12 ottobre 1492 Colombo arrivò a San Salvador. Poi toccò le isole di Cuba e Haiti (che chiamò Espagnola e dove lasciò una colonia di 43 uomini).
Ovviamente era convinto di essere davvero arrivato alle Indie (non sapeva di aver scoperto un continente sconosciuto per gli europei!).
Poi tornò in Spagna, dove fu accolto da tutti gli onori (ottenendo anche il titolo di ammiraglio del mar Oceano e quello di governatore delle nuove terre). Il bilancio non era però entusiasmante, perché Colombo non era tornato con grandi ricchezze, a parte un po’ d’oro, qualche indigeno e qualche pianta sconosciuta. Però aveva dimostrato che viaggiare per l’Atlantico non era impossibile e che si potevano raggiungere le Indie per quella via.
Colombo fece altre 3 SPEDIZIONI in America.
Un altro italiano al servizio della Spagna, AMERIGO VESPUCCI, attraversò l’Atlantico e si convinse di essere arrivato in un Nuovo mondo: in suo onore, nel 1507, questa terra fu chiamata da un cartografo tedesco America.
Le conseguenze delle esplorazioni
La via per le “Indie occidentali” era ormai aperta.
I successi spagnoli peggiorarono i contrasti con il Portogallo per il controllo delle rotte atlantiche.
Re Ferdinando si rivolse al papa Alessandro IV. Il papa emise una bolla (=documento papale), dal titolo Inter coetra. In questa bolla diceva che gli spagnoli avevano diritto di prendere tutte le terre al di là di una linea passante per le Azzorre e Capo Verde.
Poi i sovrano di Spagna e Portogallo trovarono un accordo tra di loro: il TRATTATO DI TORDESSILLAS (1494), che spostava questa linea immaginaria 1500 Km più a ovest. Fu per questo che, qualche anno dopo, al Portogallo andò il Brasile, raggiunto da Cabral.
Gli altri viaggi di esplorazione
Il Portogallo riesce, finalmente, a raggiungere le Indie.
VASCO DA GAMA, partito da Lisbona con 4 caravelle nel 1497, doppiò il Capo di Buona Speranza e raggiunse Calicut. Poi tornò in Portogallo carico di spezie e pietre preziose, accolto trionfalmente da re Emanuele I.
Poi fu la volta del portoghese Cabral. Egli voleva fare lo stesso percorso di Vasco da Gama, ma per seguire i venti uscì di rotta arrivando… fino in Brasile (1500)! Così, secondo il Trattato di Tortesillas il Brasile divenne territorio portoghese.
I portoghesi diedero vita al PRIMO IMPERO COLONIALE DELLA STORIA MODERNA.
Essi non fecero grandi conquiste territoriali: però, lungo le coste, fondarono e occuparono numerosi centri commerciali.
C’era però un problema. Come giustificare la conquista di nuove terre e l’assoggettamento (sottomissione) delle popolazioni locali? I giuristi inventarono la formula della TERRA NULLIUS (“terra di nessuno”: una terra disabitata o abitata da popolazioni prive di ordinamenti civili (cioè popolazioni non organizzate in uno Stato come quelli europei) poteva essere presa dagli europei, portatori di una civiltà ritenuta superiore.
Importante fu anche il viaggio di MAGELLANO, che costeggiò tutta l’America del sud, attraversò lo stretto che oggi porta il suo nome e si ritrovò infine nel Pacifico; proseguendo, raggiunse le Filippine, dove però morì combattendo contro gli indigeni. Solo una delle sue cinque navi, poi, completando così il giro del mondo riuscì a ritornare in patria.
Alle esplorazioni si unirono anche le altre nazioni.
Ad esempio l’Inghilterra mandò il navigatore veneziano Caboto, che scoprì l’America settentrionale (nord).
Fonte: http://www.sdstoriafilosofia.it/download/IIIG/12%20Le%20grandi%20esplorazioni%20e%20i%20viaggi%20di%20scoperta.docx
Sito web da visitare: http://www.sdstoriafilosofia.it/
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve