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Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Il rilancio degli ortaggi
Gli ortaggi sono delle piante erbacee di cui alcune parti possono essere consumate dall’uomo, fresche o conservate in diversi modi, crude o cotte.
Per lungo tempo sottovalutati e trascurati gli ortaggi sono ritornati sulle nostre tavole grazie alla dieta mediterranea. A tale rilancio hanno indubbiamente contribuito le loro qualità nutrizionali e dietetiche: la presenza di vitamine, proteine, acqua e fibre e la scarsità di grassi e zuccheri.
La riscoperta delle ricette tradizionali e la scoperta di quelle etniche, sta facendo degli ortaggi dei veri e propri protagonisti della cucina italiana, come pure di quella internazionale.
Come riconoscere la freschezza degli ortaggi
CONSIGLIO PRATICO
Consistenza soda
Aspetto turgido
Colore vivo
Assenza di macchie e lacerazioni nella buccia
Conoscere gli ortaggi
Nel nostro Paese abbiamo una vasta disponibilità di ortaggi, legata soprattutto alle stagioni dell’anno. Gli ortaggi di stagione hanno una migliore qualità, un minor costo e sono quindi da preferire nell’acquisto, nella scelta e nell’utilizzazione. Occorre anche tener presente la diversa possibilità di conservazione di ognuno di essi. Resta il fatto che il migliore ortaggio è quello più fresco.
L’operatore di cucina deve conoscerli uno ad uno nell’aspetto e nelle caratteristiche nutritive e culinarie.
Come cuocere al meglio gli ortaggi
CONSIGLIO PRATICO
Cottura a vapore
Cottura in casseruola con coperchio e senz’acqua
Cottura in poca acqua
Asparago
Ortaggio pregiato e dalla stagione molto breve (da metà aprile ai primi di giugno). Può essere conservato per diversi mesi in surgelatore. Per il consumo si utilizza l’estremità superiore, detta turione. Numerose sono le varietà locali: a turione verde o bianco, a turione da rosa a rosso violetto. Esistono inoltre delle specie selvatiche anch’esse commestibili e molto apprezzate grazie al loro gusto intenso.
Bieta
Con questo termine si intende sia la bieta da coste sia la bieta da erbacce. La prima ha coste bianche che vengono impiegate nelle minestre più diffuse in cucina, la seconda, più piccola, ha coste verdi e molto più tenere, si utilizza interamente nella preparazioni di contorni o impasti misti di riempimento.
Carciofo
È un’infiorescenza più o meno tondeggiante di cui si consumano le scaglie, dette brattee, più tenere e il cuore. In alcune varietà le brattee presentano delle spine. Le varietà molto piccole e tenere si usano anche crude e per la conservazione sottolio e sottaceto. Immergere i gambi in acqua mantiene fresco l’ortaggio più a lungo.
Cardo
Ortaggio simile al sedano, ma più grande e bianco, di cui si utilizzano le coste.
Carota
Di questo ortaggio viene utilizzata la radice, un fittone dal tipico colore arancio. È ricca di vitamine e di zuccheri. Ha una buona conservazione se tenuta al fresco e ben areata.
Cavolo
Sotto questo nome si raccolgono diverse specie:
Cetriolo
Ortaggio dalla forma allungata e di colore verde. Consumata in salamoia o sottaceto.
Cipolla
È uno degli ortaggi dal maggior numero di varietà e dalla più ampia possibilità di impiego. Rispetto al periodo di consumo si distinguono: le primaverili-estive e le autunno-vernine. Rispetto al colore invece va considerato che le bionde sono pungenti e le rosse più dolci, mentre le più chiare sono preferite nei fondi di cottura delle salse e dei risotti perché finiscono con lo scomparire nella preparazione.
Finocchio
Ortaggio dalle foglie bianche e assai carnose, a forma di bulbo, più tondeggiante (maschi) o più allungato (femmine); in entrambi i casi termina assottigliandosi e prendendo il colore verde. Dolce e aromatico, si usa sia crudo sia cotto, oppure come erba aromatica nella varietà selvatica.
Insalate
Ci si riferisce a tutti quegli ortaggi a foglia che vengono consumati freschi
Melanzana
Appartiene alla stessa varietà del pomodoro ed è tipico dei climi caldi. Dalla forma allungata, ovoidale o sferica, può presentarsi nelle dimensioni più varie e in una serie di sfumature di colore, dal violetto intenso fino quasi al bianco
Patata
Ortaggio tra i più diffusi grazie alla sua ampissima possibilità territoriale di coltivazione e alla notevole conservabilità. In cucina si utilizza il tubero che spunta sottoterra, tra le radici e la parte aerea della pianta. Ne e esistono moltissime varietà locali: la patata a polpa più farinosa (bianca) e più adatta per purea e ripieni; la patata a polpa più soda (gialla) è preferibile per gnocchi, fritture e arrosti.
Peperone
Della stessa famiglia del pomodoro e della melanzana, si presenta in varie forme, più allungate o tondeggianti ma sempre dalla consistenza carnosa e dai colori vivaci. Numerosissime le varietà di colore rosso e giallo. La varietà a frutto conico si utilizzano anche sottaceto o in salamoia.
Pomodoro
Ortaggio simbolo della cucina italiana denuncia la sua origine tropicale con l’enorme diffusione nelle regioni più calde. Le numerose varietà possono essere consumate sia fresche che cotte. Il colore va dal verde al rosato fino al rosso vivo, indice di piena maturazione e per questo più adatto alla preparazione dei sughi.
Porro
Ortaggio della famiglia della cipolla, dalla forma allungata e dal sapore delicato
Ravanello
Le specie più coltivate sono il ravanello rosa, dalla polpa bianca e dal sapore lievemente piccante, e quello nero, anch’esso bianco internamente ma scuro all’esterno.
Sedano
Dalla stessa famiglia di carota e finocchio, ha coste carnose ma molto più strette e più verdi, tranne nella varietà di sedano rapa, di cui si usa la radice dalla forma tondeggiante e chiara.
Spinaci
Simili alla bieta, ma con le foglie assai meno carnose e le coste sottili, soprattutto nella varietà estiva, mentre quella invernale ha foglie più grandi e consistenti
Zucca
Ortaggio che si presenza in varie forme e dimensioni a seconda della specie e delle varietà. La scorza può essere liscia, solcata, rugosa o bernoccoluta, mentre il colore va dal verde al giallo. Anche la polpa può avere diverse tonalità, dal bianco all’arancione, e diversa compattezza. Può conservarsi per qualche mese.
Zucchina
Una delle specie della zucca, si consuma prima della maturazione e ne è apprezzato il fiore.
Lo scarto
Gli ortaggi presentano una consistente dose di scarto. L’eliminazione dello scarto richiede un’attenta fase di pulitura.
Vizi e virtù della terra
La grande ricchezza degli ortaggi è anche il cruccio del cuoco. L’aspetto più delicato nella lavorazione degli ortaggi è il lavaggio. Lavarli in abbondante acqua ma non lasciarli a lungo a mollo per non disperderne gli elementi nutritivi. Procedere anche con più lavaggi con acqua clorata e un successivo risciacquo per gli alimenti più sporchi.
Tagli da professionisti
I diversi modi d’impiego degli ortaggi richiedono precise tecniche di taglio, per il quale si può utilizzare il coltello oppure il taglia verdure a mandolino o quello elettrico. Il taglio a fette, a bastoncino, a cubetti o dadi, la tritatura o la tornitura (vedi doc allegati 2-3-4)
Preparazioni a caldo e a freddo
Tra le preparazioni a caldo, la più consueta per gli ortaggi è l’ebollizione. Si dovrà procedere versando gli ortaggi, tagliati il meno possibile, in acqua bollente già salata, utilizzando tanta più acqua quanto più si vorrà attenuare l’eventuale durezza o il sapore troppo marcato dell’ortaggio, tenendo conto però che, così facendo, diminuiscono anche vitamine e sali minerali. Per preservare le vitamine dall’ossidazione si preferisce gettare gli ortaggi in acqua bollente: l’ebollizione infatti spinge l’ossigeno verso l’esterno. Si procede quindi a fuoco vivo, facendo attenzione a coprire la pentola se si tratta di ortaggi bianchi per limitarne l’ossidazione e quindi l’imbrunimento. Al contrario è bene scoprire gli ortaggi verdi in modo da preservarne il colore. Attenzione a non oltrepassare la cottura al dente, a scolarli rapidamente e a raffreddarli per interrompere la cottura.
Per le preparazioni a freddo va ricordato che il tempo che intercorre fra il taglio e il consumo deve essere il più breve possibile perché le parti tagliate anneriscono velocemente.
Fonte: http://profgiraudo.oneminutesite.it/files/63-22_gli_ortaggi.doc
Sito web da visitare: http://profgiraudo.oneminutesite.it/
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