Yogurt

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Yogurt

LE ORIGINI DELLO YOGURT

Nessuno sa quando è stato scoperto lo Yogurt, le sue origini si perdono nella notte dei tempi. Sappiamo per certo che il latte fermentato veniva usato già nell'età preistorica. Gli antichi popoli orientali, pastori nomadi, conservavano il latte di vacca, pecora, capra, cavalla e cammella in otri ricavati dalla pelle o dagli stomachi degli stessi animali. La leggenda tramanda che lo Yogurt sia stato scoperto perché un pastore, dimenticando per qualche tempo del latte in uno di questi otri, lo ritrovò trasformato : più denso e più saporito. Leggenda a parte, con molta probabilità l'inventore dello Yogurt fu lo Yogurt stesso. La ragione tende a dimostrarlo appoggiandosi ad un'esperienza che chiunque può fare : il latte, lasciato all'aria, si trasforma naturalmente sotto l'azione di germi, coagulandosi e fermentando. Nel caso dello Yogurt è facile individuare la causa delle prime fermentazioni negli stessi organismi presenti nei contenitori di origine animale. Le continue migrazioni di popolazioni dalle steppe dell'Europa orientale hanno portato alla diffusione dello Yogurt nel bacino del Mediterraneo. In seguito le spedizioni belliche di Fenici, Egizi, Greci e Romani ne hanno completato l'opera di diffusione in Occidente. Anche il suo impiego in cucina non è nuovo. I primi libri di ricette arabi ne descrivono l'uso per la preparazione di piatti diversi, e anche nelle novelle delle Mille e una Notte lo troviamo servito in sontuosi banchetti. Ancora compare del latte fermentato nelle cronache dei Crociati e la leggenda vuole che Francesco I di Francia debba una prodigiosa guarigione a una cura a base di Yogurt prescrittagli da un medico ebreo di Costantinopoli. Più vicino a noi, con i grandi viaggiatori del XIX secolo, iniziano a circolare maggiori informazioni sul latte fermentato. Ci si meraviglia di trovarlo presso popolazioni molto lontane tra loro come gli Zulù, i Russi, i Calmucchi e gli Indù. I viaggiatori occidentali sono colpiti sia dalla longevità degli Arabi del deserto, che da quella dei pastori Bulgari e di altre popolazioni dell'Impero Ottomano che usano lo Yogurt come panacea per purificare il sangue, per scongiurare la tubercolosi, per risolvere disturbi intestinali e persino per favorire il sonno. Ancora oggi, lo Yogurt è una componente essenziale della dieta dei degenti negli ospedali turchi. Come già affermato le origini dello yogurt si perdono nella notte dei tempi. L'etimologia del suo nome più recente, ovvero yogurt, deriva sicuramente dal turco yogurt (impastare o miscelare con un utensile). Il prodotto, come lo conosciamo oggi noi occidentali, ha origini armeno-caucasiche. Il ceppo batterico più diffuso nell'Europa centrale è però quello di origine bulgara.

Ilya Ilyich Metchnikov

Solo all'inizio del secolo si riescono a studiare scientificamente i segreti dello Yogurt, soprattutto grazie agli studi rivolti alla flora batterica e ai disturbi intestinali del biologo russo Prof. Ilya Ilyich Metchnikov, ricercatore dell'Istituto Pasteur di Parigi. Egli giunge alla conclusione che gli uccelli vivono più a lungo dei mammiferi poiché questi ultimi hanno il colon. Proprio in questa parte terminale dell'intestino si sviluppano una moltitudine di batteri nocivi, che con il passare degli anni causano gravi malattie che abbreviano drasticamente la vita dell'uomo. Secondo Metchnikov l'alimentazione normale dell'uomo avvelena lentamente il corpo indebolendone la resistenza; questo processo di avvelenamento si verifica più rapidamente se il soggetto mangia molta carne e fa poco movimento. Forte di queste convinzioni lo studioso dichiara che si può tenere l'intestino sgombro da batteri nocivi ed in condizioni sane con un uso costante e regolare di Yogurt o di altri tipi di latte acido; arriva anche a sostenere che una persona che si fosse nutrita regolarmente di Yogurt avrebbe potuto vivere felicemente fino e oltre 150 anni. Purtroppo il Professore, nonostante fosse un grande scienziato, studioso di dietetica e geriatria, non conosceva l'esistenza delle vitamine e l'importanza dei sali minerali e di altre componenti fondamentali nella corretta alimentazione umana. Con la sua équipe Metchnikov riesce a isolare da un campione di Yogurt, proveniente dalla produzione di una popolazione bulgara famosa per la longevità dei suoi componenti, il bacillo responsabile della fermentazione, che da quel momento in poi verrà chiamato bulgarico, ovvero Lactobacillus bulgaricus. A partire da queste scoperte, che allo studioso valsero il premio Nobel, si iniziano a commercializzare latti, farine lattee e compresse a base di bacillo bulgarico.

 


LA COMPOSIZIONE DELLO YOGURT

Lo Yogurt è un prodotto ottenuto con tecnica di conservazione alimentare di tipo biologico (fermentazione), ovvero per acidificazione spontanea o controllata del latte. L'acidificazione del prodotto avviene tramite la scissione del lattosio, lo zucchero del latte, in due componenti più semplici, il glucosio ed il galattosio, con produzione di acido lattico. Questa prerogativa del prodotto lo rende adatto anche a chi soffre di intolleranza al latte, determinata dalla carenza di un  enzima chiamato lattasi. Il processo fermentativo è innescato da fermenti lattici appartenenti a due principali ceppi batterici : il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus. I fermenti lattici sono organismi monocellulari e in uno Yogurt di qualità devono essere presenti, vivi, in ragione di almeno 2 milioni per grammo al consumo. La frazione lipidica del prodotto fermentato rimane praticamente identica a quella del latte di origine, mentre le proteine (caseina del latte) vengono parzialmente idrolizzate e rese quindi molto più digeribili. Rispetto ai formaggi, nello Yogurt, le proteine del siero (lattoalbumina e lattoglobulina) rimangono all'interno del prodotto e la presenza simultanea di lattosio e acido lattico rendono immediatamente e maggiormente disponibili microelementi quali il calcio ed il fosforo, abbondantemente presenti sia nel latte che nello Yogurt. L'elevata acidità del prodotto fermentato favorisce lo sviluppo di una flora batterica intestinale in grado di contrastare con successo i fenomeni putrefattivi presenti all'interno dell'intestino umano. Il prodotto fermentato, infine, presenta un considerevole arricchimento del patrimonio vitaminico, in special modo le vitamine del gruppo B. Lo Yogurt, quindi, è un prodotto che associa le caratteristiche nutrizionali del latte, un prodotto ad alto valore biologico, a quelle del formaggio, maggiormente digeribile, integrando il tutto con una notevole acidità, ottima barriera contro la proliferazione di una flora intestinale proteolitica.


Tecniche di conservazione alimentare

La conservazione dei cibi, l'esigenza cioè di contrastare quei processi di alterazione a cui vanno inevitabilmente incontro gli alimenti, è stato un problema che ha interessato i nostri antenati fin dai tempi più remoti. Molti sono i metodi di conservazione conosciuti e ciascuno di questi si bas a sull'abbattimento dei fattori che determinano la crescita dei microrganismi fautori della decomposizione organica degli alimenti. I principali fattori di alterazione degli alimenti si possono suddividere in tre gruppi :

  1. Fattori microbiologici : Muffe, lieviti e batteri sono microrganismi presenti nell'ambiente che inducono alterazioni negli alimenti. Alcuni di questi, detti patogeni, possono generare malattie ed intossicazioni.
  2. Fattori fisici : La luce favorisce la formazione di radicali liberi che danno origine a fenomeni degenerativi. Il calore favorisce lo sviluppo microbico.
  3. Fattori chimici : L'ossigeno permette l'ossidazione delle sostanze alimentari. Gli enzimi sono sostanze proprie delle cellule animali e vegetali che, dopo la morte dell'essere ospite, determinano la demolizione delle strutture cellulari esistenti

 

Le principali tecniche di conservazione alimentare possono essere riassunte dalla seguente tabella:

TECNICHE DI CONSERVAZIONE ALIMENTARE

Metodi applicati

Tecniche

Mezzi

Calore

Pastorizzazione

Temperature inferiori a 100 gradi C

Sterilizzazione

Temperature oltre 100 gradi C

 

Freddo

Refrigerazione

Temperature da 0 a 10 gradi C

Congelamento

Temperature di -15 gradi C

Surgelazione

Temperature di -40 gradi C

 

Sottrazione di acqua

Evaporazione

Ebollizione

Essiccamento

Esposizione a fonti di calore

Liofilizzazione

Eliminazione dell'acqua

Radiazioni

Irraggiamento

Esposizione a fasci di onde

Biologico

Fermentazione

Fermenti attivi

Acidificazione

Fermenti attivi

 

 

Chimico

Salamoia

Sale

Affumicamento

Fumo

Sottolio

Olio

Sottaceto

Aceto

Additivo antimicrobico

Aggiunte di antimicrobici

Additivo antiossidante

Aggiunte di antiossidanti

Sottrazione di aria

Sottovuoto

Eliminazione dell'aria

Atmosfera modificata

Modificazione della pressione

Di seguito vengono elencate le tappe fondamentali della storia delle tecniche di conservazione alimentare:

STORIA DELLE TECNICHE DI CONSERVAZIONE

Anno di introduzione della tecnica

Tecnica

Dai tempi più remoti...

Essiccamento, Salamoia, Affumicamento, Disidratazione e Acidificazione

1800-1810

Sterilizzazione (prime scatolette)

1850-1860

Essiccamento a convenzione forzata

1900

Liofilizzazione

1910

Sterilizzazione termica industriale

1920

Refrigerazione (primi frigoriferi)

1930

Surgelazione

1940

Essiccazione industriale

1960

Conservazione del fresco in atmosfera controllata


Tecnica di preparazione dello Yogurt industriale

Nella produzione industriale dello Yogurt vengono introdotte colture di batteri in determinate quantità di latte, con un periodo di incubazione di 2-4 ore a temperatura costante di circa 40-44 gradi C. L'elevata temperatura è necessaria ai batteri per scindere la grossa molecola di lattosio in molecole più piccole (glucosio e galattosio); i fermenti lattici ricavano energia e generano come prodotto di rifiuto l'acido lattico. Le principali fasi di produzione industriale di Yogurt sono le seguenti :

  1. Pastorizzazione del latte
  2. Correzione del residuo secco mediante concentrazione del latte tramite evaporazione
  3. Riscaldamento del latte a temperatura di 40-44 gradi C
  4. Aggiunta di coltura batterica selezionata
  5. Acidificazione per incubazione del prodotto in 3-6 ore
  6. Omogeneizzazione del latte, ovvero frantumazione meccanica dei globuli di grasso
  7. Raffreddamento ad una temperatura di 4 gradi C
  8. Eventuale aggiunta di frutta cotta
  9. Eventuale aggiunta di aromi naturali e/o sorbato di potassio
  10. Inscatolamento dello Yogurt in contenitori sterili
  11. Conservazione frigorifera a temperatura dai 4 ai 10 gradi C
  12. Consumazione del prodotto entro e non oltre i 40 giorni

 

La consumazione del prodotto deve avvenire non oltre i 40 giorni, infatti dopo tale periodo il numero di microrganismi presenti nel prodotto inizia a diminuire drasticamente.


Tecnica di preparazione dello Yogurt casalingo

Nella preparazione dello Yogurt casalingo il meccanismo di acidificazione è molto semplice : si aggiunge direttamente al latte pastorizzato una piccola parte di Yogurt industriale o casalingo, lasciando spontanea la reazione. Le principali fasi della produzione casalinga di Yogurt sono le seguenti :

  1. Riscaldamento fino ad ebollizione del latte
  2. Correzione del residuo secco mediante concentrazione del latte tramite evaporazione (ebollizione)
  3. Stabilizzazione della temperatura del latte a 40-44 gradi C
  4. Aggiunta di coltura batterica (oppure una piccola quantità di Yogurt)
  5. Acidificazione per incubazione del prodotto in 12-24 ore
  6. Raffreddamento progressivo (fino a circa 4 gradi C)
  7. Travaso dello Yogurt in contenitore di vetro sterile a chiusura ermetica
  8. Conservazione frigorifera a temperatura dai 4 ai 10 gradi C
  9. Consumazione del prodotto entro una settimana

 

Di seguito viene fornita una tabella nella quale sono riportate le percentuali dei componenti fondamentali di uno Yogurt casalingo ottenuto da latte intero di vacca.

LO YOGURT CASALINGO DI LATTE INTERO DI VACCA

Contenuti

Valori (%)

Acqua

87

Proteine

3,5

Lipidi

3,9

Glucidi

3,6

Acidi organici

1,15

Ceneri

0,7

Fibra alimentare

0

Parte di prodotto digerita dopo 1 ora

91

Fermenti lattici v ivi = 2 milioni per grammo di prodotto (valore minimo)

Contenuto energetico di 100 grammi = 63 kcal

Le percentuali riportate possono variare se riferite a Yogurt derivati da latte intero proveniente da ovini, caprini, equini  o altri animali; inoltre queste percentuali variano a seconda delle scremature del latte e delle eventuali aggiunte di frutta come si può notare dalla seguente tabella:

I VARI TIPI DI YOGURT

 

Contenuti

Yogurt ricavati da latte di vacca

 

Yogurt con frutta (%)

Intero (%)

Parzialmente scremato (%)

Scremato (%)

Acqua

87

89

8

81

Proteine

3,5

3,4

3,3

2,8

Lipidi

3,9

1,7

0,9

3,3

Glucidi

3,6

3,8

4

12,6

Acido lattico

1,2

1,2

1,2

1,2

Ceneri

0,7

0,72

0,75

0,7

Fibra alimentare

0

0

0

-

Contenuto energetico di 100 grammi

63 kcal

43 kcal

36 kcal

88 kcal

I latti fermentati possono essere di due categorie principali : Latti acidi e Latti acido-alcoolici, a seconda che il prodotto principale della trasformazione sia l'acido lattico oppure il medesimo in associazione ad una presenza significativa di alcool etilico. Fra i latti fermentati acido-alcoolici di maggiore interesse troviamo il Kefir, di origine caucasica, e il Kumys o Kummiss di origine russa. In questo compendio verranno presi in esame solamente i latti acidi.


Contenuti energetici dello Yogurt

Nell'ultima colonna della precedente tabella è riportato il contenuto energetico dello Yogurt che, evidenzia un basso potere calorico dell'alimento; in esso infatti sono perfettamente bilanciati proteine, lipidi e glucidi. Ottimale è invece l'apporto di vitamine e sali minerali, indispensabili per il buon funzionamento del nostro organismo. Di seguito sono evidenziati in tabella i contenuti energetici medi di alimenti a base di proteine, lipidi e glucidi, comparati a quelli dello Yogurt.

CONTENUTI ENERGETICI MEDI

Alimenti a base di

Valori (kcal/grammo)

Lipidi

9

Proteine

4

Glucidi

4

Yogurt

1,6

Si ricorda che la chilo caloria (kcal) è definita come la quantità di calore che bisogna fornire ad 1 kg d'acqua per innalzarne la temperatura di 1 grado C. La seguente tabella evidenzia alcuni consumi calorici relativi ad attività sportive non agonistiche protratte per un tempo pari a 60 minuti:

CALORIE SPESE IN 60 MINUTI DI ATTIVITA' FISICA NON COMPETITIVA

Sport

Consumo calorico (kcal)

Golf

250

Pallavolo

250

Nuoto dorso

250

Nuoto stile libero

300

Pallacanestro

450

Tennis singolo

600

Tennis doppio

350

Ciclismo strada

360

Ciclismo pista

700

Canottaggio

500

Calcio

600

Squash

650

Sci fondo

750

Sci discesa

650

Sci sull'acqua

460

Pattinaggio artistico

600

Pattinaggio velocità

720

Corsa

800

Lo Yogurt in Italia

In Italia, purtroppo, il consumo di Yogurt è ancora limitato. E' importante comunque rilevare che tutti i dati statistici si basano su prodotti industriali acquistati presso i rivenditori nazionali; molte persone preferiscono confezionare il  proprio Yogurt in casa, ottenendo così un ottimo Yogurt casalingo. Di seguito è riportata una tabella riassuntiva sul consumo annuo pro capite di Yogurt in alcuni Paesi europei.

IL CONSUMO DI YOGURT IN EUROPA

Paesi europei

Consumo annuo pro capite (kg)

Olanda

15

Svizzera

13

Francia

9,3

Austria

8,2

Spagna

7,1

Italia

6,5

In Italia sono le donne a consumare più Yogurt e quindi il successo di questo sito presso il pubblico femminile non è certo casuale. Gli italiani amano consumarlo a casa (90%), come spuntino. I più piccini, invece lo consumano fuori   dalle mura domestiche. L'abitudine al consumo dello Yogurt è in generale più diffusa, in Occidente, negli insediamenti umani fortemente industrializzati e anche in Italia si verifica la stessa tendenza : infatti oltre il 50% della quota   nazionale del prodotto viene consumato al Nord, il 30% circa nel Centro mentre nel Sud il consumo di Yogurt si può considerare ancora occasionale.


LA COMPOSIZIONE DEL LATTE

Dal punto di vista alimentare le principali caratteristiche del latte sono la presenza di proteine, di lipidi e l'apporto di significative quantità di calcio e fosforo. Alcuni costituenti provengono direttamente dalla mammella dell'animale, altri direttamente dal sangue; proprio da questi ultimi potrebbero essere trasferiti microbi nocivi e sostanze chimiche indesiderate. Un allevamento sano e naturale dell'animale è quindi molto importante al fine della qualità del latte che andremo a produrre. Il procedimento di pastorizzazione del latte permette praticamente di eliminare le fonti di rischio provenienti dagli eventuali microbi nocivi presenti, ma non annulla la possibilità di trasmissione all'organismo umano di sostanze chimiche nocive impiegate nell'allevamento dell'animale. Di seguito viene fornita una tabella nella quale sono riportati i valori dei contenuti fondamentali di un latte intero di vacca ed il loro dettaglio.

IL LATTE INTERO DI VACCA

Contenuti

Dettaglio dei contenuti

Valori (%)

Acqua

87,3

 

Proteine

Caseine

 

3,18

Sieroproteine

Enzimi

 

Lipidi

Trigliceridi

 

3,64

di-monogliceridi

acidi grassi liberi

Steroli (colesterolo ecc.)

Glucidi

Lattosio

4,72

Aminozuccheri

Sostanze minerali

calcio, magnesio, potassio, fosforo e sodio

0,56

Fosfati, cloruri, solfati e bicarbonati

Acidi organici

citrati e lattati

0,18

Sostanze azotate non proteiche

aminoacidi liberi

 

0,4

Urea e ammoniaca

Creatina e nucleotidi

 

Vitamine

Liposolubili (A, D, E e K)

 

-

Idrosolubili
(B1, B2, B12, PP, C, acido pantotenico)

Gas

ossigeno e azoto

-

Microelementi

zinco, ferro, rame, selenio, iodio, silicio e cromo

-

Fibra alimentare

0

Parte di prodotto digerita dopo 1 ora

32

Contenuto energetico di 100 grammi = 61 kcal

Peso di 1 litro di prodotto = 1030 g

Le percentuali riportate possono variare se riferite a latte intero proveniente da ovini, caprini, equini o altri animali. I principi nutritivi del latte, come si può notare, sono contenuti in una quantità minima di sostanza, poiché esso è formato quasi integralmente da acqua.


L'acqua

Costituisce circa il 60% del corpo umano, quindi risulta essenziale per la sopravvivenza del nostro organismo. E' possibile digiunare per periodi molto prolungati senza incorrere in gravi complicazioni irreversibili, ma sono sufficienti 48 ore di mancato apporto idrico per incorrere in alterazioni metaboliche di rilievo. Il fabbisogno medio giornaliero di acqua è di circa 2,5 litri, dei quali, il primo 50% viene assunto tramite i cibi di una normale dieta bilanciate e la restante percentuale tramite ingestione diretta del liquido. L'acqua non apporta calorie e quindi non fa ingrassare, anzi dovrebbe essere bevuta abbondantemente durante le diete dimagranti, incrementando così l'eliminazione delle tossine. E' particolarmente importante bere acqua al mattino ed alla sera prima di coricarsi, in modo tale da stimolare l'attività renale. Si consiglia di bere con moderazione durante i pasti e più abbondantemente al termine dei periodi digestivi, questo migliora globalmente l'efficienza digestiva dello stomaco. L'acqua è presente nel latte in ragione di oltre l'80%.

Le proteine

Contribuiscono attivamente al processo rinnovativo dei tessuti e delle cellule del nostro organismo. In alcuni casi  estremi (digiuno prolungato) possono essere anche una fonte di energia di riserva e possono fornire fino a 4 kcal per ogni grammo di proteina. Il fabbisogno giornaliero medio è di circa 1 grammo ogni kg di peso corporeo. Esse possono essere classificate in due fondamentali tipi :

  1. Proteine di origine animale : vengono definite ad alto valore biologico e sono presenti nelle carni, nelle uova e nel latte ed i suoi derivati.
  2. Proteinedi origine vegetale : sono presenti nei legumi e nei cereali.

 

Si consiglia l'uso giornaliero al 50% di entrambi i tipi di proteine. Il latte è ricco di proteine ad alto valore biologico.

I lipidi

I lipidi o grassi sono i nutrienti ad alto potere calorico, infatti un grammo di grasso fornisce circa 9 kcal. I grassi introdotti nel corpo umano vengono raccolti all'interno dei tessuti adiposi, pronti per essere utilizzati ad ogni fabbisogno energetico delle cellule. Svolgono anche funzioni quali la termoregolazione del corpo umano ed il mantenimento dell'aggregazione delle vitamine liposolubili. Possono essere classificati in due fondamentali tipi:

  1. Grassi saturi : presenti specialmente negli alimenti di origine animale (carni, salumi, burro, formaggio e latte)
  2. Grassiinsaturi: presenti negli alimenti di origine vegetale (olio di semi, di oliva e pesce)

 

Si raccomanda un apporto di grassi giornaliero pari al 30% del fabbisogno calorico totale. E' bene evitare un uso eccessivo dei lipidi, preferendo se possibile, quelli di origine vegetale. Le percentuali di grassi saturi presenti nel latte sono variabili ed in funzione del tipo medesimo di prodotto (latte scremato, in polvere, ecc.).

I glucidi

Sono detti anche carboidrati o zuccheri e rappresentano la principale fonte energetica immediatamente disponibile alle esigenze energetiche del il corpo umano. In una dieta bilanciata i glucidi devono rappresentare il 55% delle calorie introdotte giornalmente. Essi hanno potere calorico pari a 4 kcal/g. Possono essere classificati in due fondamentali tipi:

  1. Glucidi semplici : presenti nello zucchero, nella frutta, nei dolci, nel miele, nelle bibite e nel latte (glucosio, fruttosio e galattosio)
  2. Glucidicomplessi: presenti nelle farine, nel pane, nei legumi, nella pasta, nelle patate e nel riso (amido)

 

Si consiglia l'uso giornaliero del 90% di glucidi complessi ed il restante 10% di glucidi semplici. Il latte contiene una buona percentuale di glucidi semplici.


I sali minerali

I sali minerali svolgono importantissime funzioni di sostegno, di regolazione dell'equilibrio idro-salino ed osmotico e di catalisi nei processi metabolici. Essi sono quindi dei fattori essenziali per il buon funzionamento dell'organismo. I sali minerali (sostanze minerali e microelementi) devono essere introdotti giornalmente nel nostro organismo, anche se ne sono necessarie piccole quantità. Se un determinato soggetto si alimenta con una dieta varia e razionale il fabbisogno giornaliero di sali minerali è sicuramente pienamente soddisfatto. I sali minerali sono danneggiati dal calore e dalla luce, quindi vengono parzialmente persi durante la cottura dei cibi. Di seguito viene riportata una semplice guida ai minerali:

GUIDA AI MINERALI

Minerali

Sigle

Sintomi di carenza

Calcio

Ca

Arresto della crescita, rachitismo, osteomalacia e convulsioni

Fosforo

P

Debolezza, demineralizzazione delle ossa e perdita di calcio

Magnesio

Mg

Blocco della crescita, disturbi del comportamento e spasimi

Sodio

Na

Crampi muscolari, apatia mentale e appetito ridotto

Potassio

K

Debolezza muscolare e paralisi

Cloro

Cl

Crampi muscolari, apatia mentale e appetito ridotto

Zolfo

S

Relativi alla mancanza di aminoacidi solforati

Ferro

Fe

Anemia da carenza di ferro (ipocromia)

Zinco

Zn

Arresto della crescita e ipogonadismo

Iodio

I

Ipotiroidismo (diminuzione del metabolismo)

Rame

Cu

Anemia

Fluoro

F

Deterioramento dei denti

Manganese

Mn

Non accertati

Cromo

Cr

Riduzione della capacità di metabolizzare il glucosio

Selenio

Se

Non accertati

Molibdeno

Mo

Non accertati

Quasi tutti i minerali elencati sono presenti in quantità variabili e differenti nel latte.


Le vitamine

Le vitamine sono essenziali per il normale funzionamento dell'organismo umano in quanto intervengono in tutte le reazioni che avvengono nel nostro corpo. Il nostro organismo non è in grado di sintetizzarle (tranne alcune eccezioni) e pertanto devono essere introdotte con gli alimenti. Esse si dividono in idrosolubili e liposolubili : le prime possono essere sciolte in acqua e quindi facilmente eliminate, mentre questo non è possibile per le seconde che, se assunte in eccesso, possono dare ipervitaminosi (eccesso di vitamine). Una carenza spinta di vitamine (avitaminosi) determina delle malattie ben definite per ogni singola vitamina. Le carenze vitaminiche sono molto diffuse anche nei ricchi paesi occidentali, infatti esse possono essere determinate da diete troppo monotone, da diete dimagranti squilibrate, da diminuito assorbimento intestinale, da repentino aumento del fabbisogno (crescita, gravidanza, allattamento, ecc.), da uso ed abuso di farmaci e da fattori patologici (alcolismo, malattie infettive, tumori, ecc.). La cottura prolungata dei cibi o la loro esposizione prolungata alla luce del sole possono danneggiare alcuni tipi di vitamine. Di seguito viene riportata una semplice guida alle vitamine:

GUIDA ALLE VITAMINE

Vitamine

Sintomi da carenza

 

 

 

 

 

Idrosolubili

C
(Acido ascorbico)

 

Scorbuto, perdita dei denti, pelle secca e ruvida, piaghe ed emorragie

B1
(Tiamina)

Beri-beri, confusione mentale, crampi, debolezza muscolare e dilatazione cardiaca

B2
(Riboflavina)

Lesioni alla pelle e sensibilità alla luce

PP
(Niacina)

Lesioni alla pelle, sensibilità alla luce, pellagra, demenza, lingua liscia, diarrea, confusione mentale e irritabilità

B6
(Piridossina)

Lesioni alla pelle, lingua liscia, convulsioni, vertigini, anemia e calcoli renali

Folacina (Acido folico)

Anemia megaloblastica, lingua liscia e diarrea

B12
(Cobalamina)

Anemia megaloblastica ipercronica, anemia perniciosa, degenerazione dei nervi periferici

Acido pantotenico

Non accertati (vomito, dolori addominali, affaticamento e insonnia)

Biotina

Non accertati (affaticamento, depressione, nausea, perdita di appetito e dolori)

 

 

Liposolubili

A
(Retinolo)

Cecità notturna, pelle rugosa, ridotta crescita, caduta dei denti e ulcera zioni della cornea

D
(Calciferolo)

Rachitismo, ritardo di crescita, gambe curve, addome sporgente, osteomalacia e spasimi muscolari

E
(Tocoferolo)

Danno ai globuli rossi

K

Emorragie

Quasi tutte le vitamine elencate sono presenti in quantità variabili e differenti nel latte.

La fibra alimentare

Con il termine generico di fibra alimentare si intende una miscela di sostanze quali gomme, lignine, emicellulose e cellulosa che costituiscono le pareti cellulari dei vegetali. La fibra non viene né digerita né assorbita dal corpo umano ma svolge ugualmente importanti compiti. Esistono due tipi di fibra alimentare : fibre solubili e fibre insolubili; le prime (contenute prevalentemente nei legumi e nella frutta) rallentano l'assorbimento intestinale dei grassi e degli zuccheri, mentre le seconde (contenute prevalentemente nei cereali non raffinati e nei vegetali) si rigonfiano a contatto dei liquidi intestinali, aumentano notevolmente il proprio volume ed attivano importanti movimenti intestinali. L'ingestione di una quantità pari a 30-40 grammi di fibra alimentare ogni giorno dovrebbe essere ottimale per il buon funzionamento dell'intestino. Latte, e quindi Yogurt, sono privi di fibra alimentare, ma entrambi possono essere consumati con cereali ad alto contenuto di fibra quali ad esempio i fiocchi d'avena, il sapore e la consistenza dei quali si associa molto bene al gusto delle Yogurt.


Il latte ed alcuni suoi derivati reperibili in Italia

La tabella seguente confronta alcuni latti reperibili sul mercato italiano:

IL LATTE REPERIBILE IN ITALIA

 

Tipi di latte

Contenuti (%)

Energia (kcal x 100 g)

Acqua

Proteine

Lipidi

Glucidi

Capra

86,3

3,9

4,3

4,7

72

Pecora

82,7

5,3

6,9

5,2

103

Intero*

87,3

3,18

3,64

4,72

61

Parzialmente scremato*

88,5

3,5

1,8

5

49

Scremato*

90,5

3,6

0,2

5,3

36

Condensato**

26,5

8,7

9

56,5

327

Evaporato

74

7

8,2

8,6

134

In polvere intero

3,2

25,7

24,9

42

484

In polvere semi-scremato

4,2

28,8

12,7

50,2

418

In polvere scremato

5

33,1

0,9

56,2

351

* = di vacca ** = zuccherato

La tabella che segue compara i contenuti di alcuni derivati del latte commercializzati in Italia:

ALCUNI DERIVATI DEL LATTE REPERIBILI IN ITALIA

 

Derivati

Contenuti (%)

Energia (kcal x 100 g)

Acqua

Proteine

Lipidi

Glucidi

Yogurt*

87

3,5

3,9

3,6

63

Caciocavallo

30

37,1

31,1

-

431

Caciotta**

37

25

28,3

2,1

364

Gorgonzola

42,4

19,4

31,2

-

358

Grana

30,5

35,3

25

3,7

381

Groviera

32,1

30,6

29

1,5

388

Mascarpone

44,4

7,6

47

-

453

Mozzarella

60,1

19,9

16,1

4,9

243

Parmigiano

29,5

36

25,6

-

374

Fontina

41,1

24,5

26,9

0,8

343

Emmenthal

34,6

28,5

30,6

3,6

403

Pecorino

32,3

28,5

28

-

366

Provolone

39,6

26,3

28,9

-

365

Ricotta**

75

9,5

15

4

188

Scamorza

58,7

22,7

10,1

7,2

209

Stracchino

53,5

18,5

25,1

-

300

Formaggino***

52,6

11,2

26,9

6

309

* = casalingo da latte intero di vacca ** = da latte di pecora *** = grasso

La Pastorizzazione

Gran parte del latte viene sottoposto al processo di pastorizzazione, ossia viene riscaldato ad una temperatura di almeno 72 gradi C per un tempo uguale o superiore a 15 secondi, quindi raffreddato bruscamente a 7-10 gradi C e versato in contenitori sterili. Il processo distrugge tutti i germi nocivi, ma anche parte delle vitamine e del calcio contenute nel prodotto.

ATTENZIONE ! Il latte crudo non pas torizzato è un ricettacolo di batteri nocivi, in esso vi si possono trovare i germi del tifo, della tubercolosi, della difterite, della scarlattina, della diarrea e di altre pericolose malattie. EVITATE CATEGORICAMENTE DI CONSUMARLO !

Una curiosità : cinque litri di latte al giorno basterebbero a soddisfare il bisogno calorico medio di una persona, ma dato che il nostro organismo non necessita di sole calorie, si verificherebbero disfunzioni organiche dovute alla carenza di prodotti essenziali.


LO YOGURT NEL MONDO

Data la diffusione mondiale dello Yogurt, a seconda del luogo di origine e produzione questo può assumere nomi diversi. Tutti gli Yogurt si basano su di un processo di fermentazione similare, le variazioni riguardano il tipo di latte utilizzato e/o i fermenti usati per innescare il processo catalitico.

I NOMI DELLO YOGURT NEL MONDO

Regione

Nome

Regione

Nome

Armenia

Mazun, Matsoon

Sardegna

Gioddu, Miciuratu

Est Carpazi

Huslanka

Islanda

Skyr

Balcani

Tarho

Asia Minore

Leben, Laben

Sicilia

Mezzoradu

Scandinavia

Taette

Finlandia

Plimae

Caucaso

Kuban

Jugoslavia

Kysla Gravenica

Siberia

Koumiss

Egitto

Leben, Laban

Norvegia

Kaelder-milk

Ovest Carpazi

Urda

Cile

Skuta

Turkestan

Busa

India

Dahi, Lassi

Bruma

Tyre

Sud Russia

Kefir, Kuban

Asia Centrale

Koumiss

Angola

Kaffirs

Estremo Oriente

Saya

Lapponia

Taetioc

Paesi Arabi

Leben

Albania

Koss

Montenegro

Skorup

Ungheria

Tarhò

Grecia

Kajmak

Italia

Yogurt

Macedonia

Kysla Grusavina

Occidente

Yogurt, Yoghurt

Caucaso

Kefir

Russia

Kumys, Kummiss

Gli animali

E' possibile ottenere Yogurt dal latte proveniente da varie femmine di animali. Le caratteristiche dei latti acidificati potranno essere anche molto diverse tra loro, poiché i vari animali hanno alimentazioni, modi di vita e metabolismi interni molto diversi. E' possibile ottenere ottimi latti aciduli dai seguenti animali : vacche, bufale, pecore, capre, asine, cavalle, dromedarie, lama, alpaca, cammelle, muflone e impala.


LO YOGURT E LA SALUTE

La particolare combinazione dei suoi componenti rende lo Yogurt un alimento insostituibile e indispensabile per il buon funzionamento dell'apparato digerente. La presenza di fermenti lattici vivi e la sua base essenzialmente acida, con importanti presenze del complesso vitaminico B, permettono allo Yogurt di svolgere una importante azione regolatrice dell'intestino, agendo con successo contro i processi putrefattivi e fermentativi anomali del sistema biliare. Lo Yogurt è un derivato diretto del latte e di questo conserva la complessità e la ricchezza dei componenti, ma è di gran lunga più digeribile. Questo perché il procedimento di acidificazione porta alla scissione di complesse catene proteiche e alla flocculazione fine delle proteine, cosa che avviene spontaneamente ed in modo naturale nel latte materno umano. Quando il latte di vacca o altro animale viene a contatto con i succhi gastrici secreti dal nostro organismo si coagula in blocco, sovraccaricando fortemente lo stomaco. Il latte è digerito dal nostro organismo tramite un enzima, la lattasi, la cui quantità di secrezione diminuisce di pari passo con la diversificazione alimentare che segue lo svezzamento. Quindi il latte risulta molto più digeribile ad un bambino che non ad un adulto. La presenza nello Yogurt di vitamina PP e di acido pantotenico protegge il nostro organismo dai disturbi digestivi e da quelli nervosi. Lo Yogurt è ricco di sali minerali, in modo particolare di calcio, che in forma di lattato di calcio resta a lungo nel nostro intestino, aumentandone sensibilmente il potere di assimilazione dei cibi. Questa caratteristica rende lo Yogurt particolarmente indicato per l'alimentazione dei bambini, degli anziani, dei convalescenti e di tutte quelle persone che soffrono di problemi digestivi. Lo Yogurt, se abbastanza fluido, può anche essere introdotto nel tratto finale dell'intestino umano tramite clisteri, questi hanno grandi proprietà rinfrescanti e nello stesso tempo provvedono a rigenerare la flora batterica del colon. I bacilli lattici svolgono all'interno della flora batterica intestinale alcune importanti ed a volte indispensabili funzioni quali :

  1. Attivazione della digestione dei glucidi e delle proteine
  2. Sintesi delle vitamine del gruppo B (equilibrio nervoso e funzione epatica) e K (coagulazione del sangue)
  3. Acidificazione del tratto intestinale con conseguente inibizione dello sviluppo di germi patogeni
  4. Sintesi delle sostanze antibiotiche
  5. Inattivazione di certe sostanze cancerogene

 

Alcune applicazioni mediche dello Yogurt, derivanti dalle grandi proprietà antibatteriche dei fermenti lattici in esso contenuti, sono state clinicamente testate. I latti aciduli possono essere impiegati con successo per :

  1. Eliminare le dissenterie provocate da batteri o squilibri alimentari
  2. Rigenerare la flora batterica intestinale durante e a seguito di terapie antibiotiche
  3. Curare le infezioni orali o cutanee quali eczemi, ulcere ed escoriazioni
  4. Lenire la stitichezza cronica
  5. Alleviare i disturbi gastro-intestinali
  6. Sopperire alle carenze vitaminiche
  7. Nutrire persone con gravi problemi digestivi
  8. Sostituire il latte nei casi di problemi digestivi o di tipo allergico
  9. Calmare gli stati di agitazione nervosa

 

Secondo alcuni medici e ricercatori lo Yogurt contribuisce ad attenuare alcuni disturbi e ridurre le infezioni da virus di alcuni pericolosi bacilli. Lo Yogurt può essere usato contro :

  1. Epilessia e convulsioni
  2. Disturbi di tipo nervoso
  3. Tifo e Para -tifo
  4. Tubercolosi
  5. Difterite
  6. Morbillo
  7. Scarlattina
  8. Vaiolo
  9. Epatite virale
  10. Colera
  11. Febbri influenzali

Gli allergeni alimentari

Esiste un importante e serio problema che riguarda le allergie alimentari al latte. Con il termine allergia si usa indicare, oltre all'allergia vera e propria, anche una intolleranza alimentare ad un determinato prodotto. Anche se le due patologie sono simili, esse differiscono tra loro poiché la prima è di origine immunologica mentre la seconda no. Il latte è uno degli alimenti che presenta una considerevole frequenza degli allergeni alimentari, infatti più del 13% della popolazione dell'occidente è colpita da allergia a questo importante alimento (fonte Moneret-Vautrin, 1982, Francia). Nel caso dello Yogurt invece questo valore si abbatte drasticamente come evidenziato dalla seguente tabella :

FREQUENZA DEGLI ALLERGENI ALIMENTARI
(Popolazione colpita in occidente)

Alimenti

Frequenza (%)

Pesce

16,3

Uova

14,9

Latte

13,8

Crostacei

13,8

Sedano

6,9

Farina

4,8

Frutta secca

4,7

Mele

4,4

Pesche

4,3

Leguminose

3,8

Patate

2,5

Carne di maiale

1,3

Banane

1,2

Fragole

1,2

Uva

1,1

Yogurt

1,0

Carne di pollo

0,9

Melanzane

0,9

Arance

0,9

Carciofi

0,9


Gli additivi alimentari

Gli additivi alimentari sono sostanze prive di potere nutritivo o impiegate a scopo non nutritivo, che aggiunte in una qualsiasi fase di lavorazione alimentare permettono di evitare alterazioni fisico-chimiche degli alimenti, conservandoli a lungo nel tempo. Alcuni additivi vengono usati per esaltare particolari caratteristiche dei prodotti quali aspetto, sapore, odore e consistenza. Le normative legislative vigenti permettono l'uso di determinati additivi alimentari in dosi specifiche e impongono all'industria facentene uso di evidenziare sulla confezione di vendita del prodotto il nome o la sigla dell'additivo. Il quantitativo massimo di un determinato additivo alimentare assimilabile quotidianamente da un individuo è standardizzato da una normativa redatta da esperti mondiali di alimentazione (FAO/WHO). Esso viene chiamato DGA, ovvero, dose giornaliera ammissibile. Esistono tanti DGA quanti sono gli additivi  alimentari autorizzati. L'uso degli additivi alimentari ai fini conservativi degli alimenti è basato sul principio del rapporto Rischio/Beneficio, ovvero sulla possibilità di produrre un concreto miglioramento della conservazione nel tempo di un alimento a scapito di un minimo rischio sulla salute umana. Il rischio sarebbe accettabile, ma purtroppo, oggi, sono centinaia gli additivi alimentari usati, in parecchi casi, solo per rendere più appetibili gli alimenti e non certo per migliorarne gli standard di conservazione. Tutti gli additivi alimentari sono catalogati con un numero preceduto dalla lettera E. Gli additivi alimentari si possono suddividere nei seguenti gruppi :

  1. Antiossidanti : Preservano il prodotto dall'ossidazione innescata dall'ossigeno presente.
  2. Antimicrobici : Impediscono la crescita di batteri, muffe e lieviti all'interno o sulla superficie del prodotto.
  3. Aromatizzanti: Conferiscono particolari odori e sapori al prodotto.
  4. Gelificanti: Conferiscono al prodotto un aspetto gelatinoso.
  5. Addensanti: Conferiscono al prodotto un aspetto più consistente.
  6. Emulsionanti: Favoriscono l'emulsione e conferiscono più sofficità al prodotto.
  7. Coloranti: Colorano il prodotto o la sola superficie di questo.

 

ATTENZIONE ! Quasi quotidianamente i ricercatori riconoscono gradi di tossicità ad additivi alimentari precedentemente autorizzati. E' buona norma limitare al massimo il loro uso.

Purtroppo tutti questi additivi alimentari possono essere usati con successo nel confezionamento industriale di Yogurt; in modo particolare vengono spesso utilizzati i prodotti aromatizzanti ed emulsionanti. Solo consumando Yogurt casalingo saremo certi di non introdurre nel nostro organismo sostanze potenzialmente nocive derivanti da uso di additivi alimentari. La tabella seguente evidenzia alcuni additivi alimentari per i quali si applica il principio Rischio/Beneficio.

ADDITIVI  ALIMENTARI
(Principio Rischio/Beneficio)

 

Tipi

 

Sigle

Dosi massime consentite

 

Alimenti trattati

Danni causati da dosi eccessive

Sodio Nitrato

E251

250 mg/kg

 

Carni, insaccati, salumi e carni in scatola

 

Metemoglobinemia Azione cancerogena

Potassio Nitrato

E252

Potassio Nitrito

E249

150 mg/kg

Sodio Nitrito

E250

Butilidrossianisolo

Butilidrossitoluolo

E320

E321

0,1%

Chewing-gum

Complicazioni renali gravi

0,003%

Farine e fiocchi di patata

0,03%

Patate fritte

Gallati di Ottile Dodecile
Propile

E311 E312
E313

0,1%

Chewing-gum

 

Sterilità
(rilevata sui ratti e cavie)

0,003%

Fiocchi di patata

0,01%

Grassi e oli
(esclusi quelli di oliva)

0,01%

Preparati a base di fiocchi di patata

 

Anidride Solforosa

 

E220

 

varie

 

Vino, marmellata, succhi di frutta, canditi, bibite, farina, fiocchi di patata e aceto

Soffocamento Irritazione Distruzione vitamina B1


Interazione tra i farmaci ed i nutrienti

Parecchi farmaci possono interagire con gli alimenti e viceversa. In questi casi solitamente si nota una diminuzione dell'assorbimento, una modificazione del metabolismo o il blocco dell'azione terapeutica. La seguente tabella evidenzia a scopo puramente dimostrativo alcune possibili interazioni tra farmaci ed assorbimenti dei nutrienti.

INTERAZIONE FARMACI/ASSORBIMANTO NUTRIENTI

Farmaco

Indicazioni

Nutrienti interessati

Meccanismo

 

Colestiramina

 

Ipocolesterolemizzante

Vitamine Liposolubili, Vitamina B12

 

Legame con i sali biliari

Antibiotici, Kanamicina, Tetracicline, Cloramfenicolo, Sulfonamidi, Neomicina

 

Infezioni intestinali

Vitamina K, B12, Grassi, Disaccaridi

Modificazione della flora e microflora intestinale, Legame con i sali biliari, Alterazione della struttura adsorbente

Antiacidi

 

Vitamina A, B

Diminuito assorbimanto

Lassativi

 

Vitamine Liposolubili

Diminuito assorbimanto

Biguanidi

Ipoclicemizzanti

Vitamina B12

Diminuito assorbimanto

Antinfiammatori

 

Vitamina K, Acido Folico

Diminuito assorbimanto

Contraccettivi

 

Vitamina B6, Acido Folico

Diminuito assorbimanto

Le etichette sui prodotti alimentari

Negli ultimi anni il rapporto tra commerciante ed acquirente si è molto modificato : i piccoli negozi, nei quali il proprietario o il commesso avevano un rapporto diretto con il cliente, hanno lasciato posto ai grandi centri commerciali basati sul sistema denominato self-service, nei quali il consumatore deve muoversi autonomamente . Per non rimanere facile preda di suggestive e coloratissime confezioni, che magari nascondono un prodotto di dubbia qualità,  il  legislatore italiano ha dato al consumatore uno strumento di controllo sulla natura ed il contenuto delle confezioni che contengo alimenti : l'etichetta. Infatti un Decreto Legislativo del 1992 regola in  Italia le norme che riguardano le etichette sui prodotti alimentari. L'etichetta diventa così l'unico strumento sintetico-informativo attraverso il quale il consumatore può ottenere le minime indicazioni sul contenuto del prodotto. Secondo la legislazione italiana l'etichetta sui prodotti alimentari deve riportare le seguenti voci:

  1. Denominazione di vendita : come ad esempio burro, formaggio, Yogurt, ecc.; da non confondere con il nome, magari fantasioso, del prodotto.
  2. Quantitativo netto : ovvero il peso netto   del prodotto, eventualmente sgocciolato, espresso in unità di volume

(l, cl, ml) o di peso (kg, g).

  1. Elencodegliingredienti: compresi eventuali additivi, indicati secondo la classe di appartenenza. L'elenco deve essere in ordine crescente rispetto alle quantità degli ingredienti contenuti nel prodotto.
  2. Data di scadenza : la data entro la quale il prodotto deve essere consumato, sempre se conservato nel modo indicato dalle specifiche. La dizione riportata deve essere 'Da consumarsi entro...'.
  3. Termine minimo di conservazione : è la data entro la quale il produttore garantisce la qualità e la genuinità del

prodotto, sempre se conservato nel modo indicato dalle specifiche. Per lo Yogurt è solitamente di 40 giorni.

  1. Modalità d'uso : è obbligatoria per quei prodotti alimentari l'incorretto uso dei quali può essere pericoloso per  il consumatore (ad esempio prodotti liofilizzati, surgelati, ecc.).
  2. Modalitàdi conservazione : è obbligatoria per prodotti freschi o deperibili quali lo Yogurt.
  3. Ragionesocialeo marchio.
  4. Sededel fabbricante o del confezionatore.
  5. Sede dello stabilimento di produzione o confezionamento .
  6. Numero di lotto : identificato dalla lettera L seguita da un numero di serie.

Tutte queste informazioni permettono agli Organi di controllo di poter potenzialmente individuare agevolmente il produttore/confezionatore di un particolare alimento. Nel quotidiano servono a tutti noi per renderci conto, anche se in modo approssimativo, dei contenuti dei prodotti alimentari che consumiamo. Quindi :
LEGGIAMO ATTENTAMENTE LE ETICHETTE !


Il problema della longevità

E' dall'antichità che si tramandano leggende su singole persone, o addirittura intere popolazioni di particolari regioni del mondo, che narrano della longevità di questi uomini e di queste donne, dovuta essenzialmente  ad una vita sana e moderata, in unione, nella stragrande maggioranza dei casi, all'uso quotidiano e intensivo di derivati aciduli del latte, provenienti dai più svariati animali. Ormai mitiche sono le storie su monaci tibetani ultra centenari, su popolazioni di intere regioni bulgare, tra le quali i funerali erano ricordati come veri e propri eventi storici. Vi sono poi infinite  leggende sulle invidiabili età raggiunte dalle popolazioni caucasiche e russe nello scorso secolo. Si potrebbe continuare per ore ed ore a trattare di questo affascinante argomento ! Non si può negare che queste sono solo storie e non riscontri oggettivi di eventi effettivamente accaduti, tuttavia esistono casi di longevità dei quali si hanno prove relativamente certe, e in tutti questi, si riscontra la presenza di Yogurt o latte acidulo usati nell'alimentazione quotidiana di queste persone, le quali sono riuscite a tenere sano e integro il loro corpo ben oltre la veneranda età di cento anni. Alcuni ultra centenari :

  1. Chang Yung                         256 anni
  2. Henry Jenkins                      169 anni
  3. Zaro Agha                            162 anni
  4. Thomas Parr                        152 anni
  5. Inge Zimmerman                112 anni
  6. Luigi Cornaro                     103 anni

 

La morte è un comune denominatore al quale tutti gli esseri viventi devono sottostare, gli uomini, gli esseri più dotati intellettualmente su questo pianeta, devono cercare di vivere la loro vita nel miglior modo ed il più a lungo possibile. Lo Yogurt, usato quotidianamente e nelle giuste quantità, può darci un aiuto in questo, favorendo l'eliminazione dal nostro corpo di parecchie sostanze nocive che si generano nell'intestino.


LO YOGURT NELLA CORRETTA ALIMENTAZIONE

Gli alimenti possono essere suddivisi in 7 gruppi caratterizzati dalla presenza di diversi principi nutritivi. Per una alimentazione equilibrata è importante che ogni giorno sia presente un alimento di ciascun gruppo. La seguente tabella riassume i principali alimenti che danno vita ai sette gruppi :

LA DIVISIONE IN GRUPPI DEGLI ALIMENTI

Gruppi

Alimenti

Apporti

1

Carni, Pesci e Uova

Proteine di qualità, Ferro e Vitamine Gruppo B

2

Latte e Derivati (Yogurt)

Calcio, Proteine di qualità e Vitamine Gruppo B

3

Cereali e Tuberi

Carboidrati, Proteine di scarsa qualità e Vitamine Gruppo B

4

Legumi

Proteine di media qualità, Ferro e Vitamine Gruppo B

5

Grassi da condimento

Grassi e Acido Linoleico

6

Ortaggi e Frutta (fonti di Vitamina A)

Pro-vitamina A, Vitamine, Minerali e Fibre

7

Ortaggi e Frutta (fonti di Vitamina C)

Vitamina C, Vitamine, Minerali e Fibre

Vi sono tre regole da applicare giornalmente al fine di ottenere una corretta alimentazione del nostro organismo :

  1. PROPORZIONE : Quantità relativa di alimenti da scegliere tra i principali gruppi alimentari.
  2. MODERAZIONE : Nel consumo di grassi, oli e zuccheri.
  3. VARIETA' : Importanza di consumare giornalmente cibi scelti da ognuno dei 7 gruppi alimentari.

 

La piramide alimentare

Un'altra rappresentazione più schematica della classificazione degli alimenti può essere quella a 'piramide', alla cui base sono raffigurati prodotti derivati da cereali (pane, pasta e riso); frutta, verdura e legumi sono sul livello successivo; carne, pesce, latte e derivati si trovano sul terzo livello; zuccheri, oli e grassi si attestano sull'apice dell'immaginaria struttura. In questa rappresentazione gli alimenti che stanno sul livello più alto devono usarsi con più moderazione rispetto a quelli che si trovano alla base.

LA PIRAMIDE ALIMENTARE

Livelli

Alimenti

Apice

Zuccheri ,Oli e Grassi

Secondo livello

Carne, Pesce e Latte (Yogurt)

Primo livello

Frutta, Verdura e Legumi

Base

Pane, Pasta e Riso

Come si può notare dalle due precedenti tabelle lo Yogurt (quale derivato del latte) occupa un posto importante nella catena alimentare ed è praticamente insostituibile, se non dal latte medesimo, per sopperire all'apporto giornaliero di calcio indispensabile al nostro organismo. L'alto e qualificato valore proteico dello Yogurt suggerisce di non esagerare nelle quantità di assunzione giornaliera del prodotto. Rispetto al latte lo Yogurt presenta poi una maggiore digeribilità e una frequenza agli allergeni alimentari drasticamente ridotta. E' bene ricordare alcune semplici  regole  alle  quali attenersi per una corretta alimentazione coadiuvata dall'assunzione di Yogurt :

  1. Non introdurre frutta fresca nello Yogurt per periodi superiori ad una mezzora. Se si vuole confezionare 'Yogurt alla frutta' cuocere la medesima prima della sua introduzione nello Yogurt.
  2. Suddividere gli alimenti nell'arco della giornata. Dopo pasti sostanziosi evitare di consumare Yogurt. La consumazione di questo alimento è ottimale come colazione, merenda o piccolo spuntino.
  3. Nella dieta giornaliera devono essere sempre presenti pane, pasta o riso per coprire le necessità degli zuccheri complessi. Lo Yogurt, in ogni caso, non può assolutamente sopperire agli alimenti citati.
  4. Consumare  lo  Yogurt,  anche  se  è  estremamente  digeribile,  tenendo  conto  delle  3  regole    fondamentali

dell'alimentazione : Proporzione, Moderazione e Varietà.

  1. Tenere ben presente che non esistono 'pillole miracolose' per dimagrire e non è neppure possibile ridurre drasticamente ed in modo repentino l'assunzione di cibi, magari sostituendoli con un'abbondante quantità di Yogurt.
  2. Rammentare che ogni schema dietetico deve essere individuale e personalizzato. Solo un medico specialista è in grado di consigliare il regime alimentare più corretto per un determinato individuo.

Il fabbisogno nutrizionale

L'alimentazione è la base del mantenimento delle migliori condizioni fisiche e psichiche del corpo umano. Essa deve essere effettuata in modo corretto. Le sostanze alimentari devono soddisfare i seguenti fabbisogni del nostro organismo:

  1. Fabbisogno idrico : sono necessari 1,5-2 litri al giorno di acqua consumata sia direttamente come bevanda che attraverso gli alimenti. E' importante mantenere un equilibrio idrico tra l'acqua introdotta e quella eliminata dal corpo.
  2. Fabbisogno energetico di base : per compiere ogni funzione organica il corpo umano necessita di energia che viene fornita dai glucidi, dai lipidi ed in maniera minore dalle proteine. Il fabbisogno energetico di base viene anche definito come metabolismo basale (M.B.); esso è determinato da alcuni parametri quali la massa corporea, il sesso, l'età, il clima, il regime alimentare, la razza ed eventuali eventi contingenti (gravidanza, allattamento, presenza di particolari ormoni, ecc.). M.B. esprime il valore del fabbisogno calorico di un individuo a riposo, oppure a digiuno da 12 ore.
  3. Fabbisogno energetico di attività : è determinato sostanzialmente dal lavoro che devono effettuare i muscoli volontari e quindi dall'attività fisica che l'individuo svolge.
  4. Fabbisogno plastico : è costituito dalle proteine e da alcuni lipidi fondamentali nel rinnovamento dei tessuti e delle cellule del corpo umano. Esso è molto elevato nel periodo dello sviluppo e diminuisce via via in età adulta.
  5. Fabbisogno bioregolatore : è soddisfatto dai sali minerali e dalle vitamine che presiedono a tutti i processi metabolici e di sintesi del nostro corpo.

 

La dieta, ovvero il modo corretto di alimentarsi di un determinato individuo, per essere equilibrata deve soddisfare tutti  i parametri precedentemente elencati e deve quindi obbligatoriamente essere determinata da un medico specialista del settore.


LO YOGURT VISTO DALL'ESPERTO

Definizione
Latte fermentato acido, in cui il lattosio è stato trasformato, per via microbiologica, in acido lattico. E' prodotto con latte bonificato (sterilizzato o pastorizzato) a contenuto variabile in grasso (latte intero, parzialmente scremato, scremato), che viene inoculato con colture selezionate di Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus, lasciato fermentare a una temperatura di circa 44 gradi C fino a coagulazione e quindi raffreddato (4 gradi C) e conservato a basse temperature.

Valore nutritivo

Lo Yogurt è un alimento completo al pari del latte da cui deriva e presenta alcune caratteristiche biochimiche e batteriologiche estremamente utili nella dietetica del sano e del malato. Le proteine (3-3,4%) si presentano a più fine flocculazione e parzialmente predigerite, con liberazione di aminoacidi essenziali e perciò più assimilabili rispetto a quelle del latte. I lipidi, se presenti, hanno un assorbimento facilitato dall'omogeneizzazione. Tra gli zuccheri (5%  circa), il lattosio è nella maggior parte trasformato in acido lattico : l'acido lattico favorisce la formazione della flora autoctona dell'intestino, esercita un potere tampone sia nell'ipocloridria sia nell'ipercloridria, facilita l'assorbimento del calcio e del fosforo presenti nell'alimento in quantità ottimale. Le vitamine del complesso B, oltre l'acido pantotenico e la vitamina PP, si rivelano decisamente importanti ai fini dell'utilizzazione proteica e della protezione epatointestinale. Infine i batteri lattici vivi assunti con lo Yogurt realizzano un vero antagonismo biologico verso i germi putrefacenti e verso eventuali germi patogeni dell'intestino con conseguente riduzione dei fenomeni putrefattivi.

Caratteristiche organolettiche

Le caratteristiche organolettiche dello Yogurt sono dovute principalmente all'acido lattico, presente nel prodotto finale in ragione di circa l'1% (pH=4) e a composti carbonilici tipo acetaldeide e diacetile, che conferiscono al prodotto il caratteristico aroma. Le alterazioni dei caratteri organolettici e del valore igienico-nutritivo sono connesse all'azione dei microrganismi contaminanti provenienti dal latte, dalla frutta aggiunta (muffe e lieviti) o dalle varie fasi di lavorazione. Tali alterazioni si manifestano sia a carico dell'aspetto del prodotto, con modificazione del coagulo che si presenta molle o grumoso o anche con formazione di feltri micotici, sia a carico del sapore, che può essere debole o amaro per scarsa o eccessiva fermentazione con anomalo sviluppo di gas e alcool etilico.

Impiego

L'impiego dello Yogurt è prezioso nella alimentazione normale e particolarmente efficace in dietoterapia, stati febbrili, infettivi, tossici generici, gastriti, ipocloridria e disturbi del ricambio.

Additivi consentiti

Attualmente in Italia lo Yogurt può essere addizionato tramite saccarosio, sostanze aromatiche, coloranti naturali, miele, polpe e succhi di frutta (Yogurt alla frutta).

Conservazione

La conservazione dello Yogurt, prolungata nel tempo e non effettuata a basse temperature, comporta la morte degli stessi batteri lattici, che lisandosi liberano enzimi di attività proteolitica, per cui l'alimento, oltre che essere soggetto ad alterazione, è privo delle sue proprietà benefiche connesse all'ingestione di batteri lattici vivi.


LO YOGURT CASALINGO

Questa ricetta permetterà di preparare uno squisito Yogurt di latte intero fatto in casa, fresco, cremoso e genuino. Essa è stata tramandata nell'ambito della mia famiglia di generazione in generazione e ha sempre donato buona salute e lunga vita a tutte le persone che ne hanno fatto un uso costante e prolungato nel tempo. Fatene buon uso e diffondetela liberamente tra i vostri parenti, amici e conoscenti. Si raccomanda la massima pulizia di tutte le suppellettili e del luogo nel quale verrà riposto a fermentare lo Yogurt.

La ricetta ufficiale di Yogurt Forever

 

Ingredienti e suppellettili

    1. 3/4 di litro di latte intero di vacca, fresco e pastorizzato
    2. 1 cucchiaio di Yogurt intero, denso e naturale
    3. 1 vaso di vetro da 1 litro con relativo tappo a chiusura ermetica
    4. 1 pentolino con capacità 1,5 litri circa (meglio se di alluminio)
    5. 1 panno (meglio se di lana)
    6. 1 cesto di vimini (non indispensabile)

 

Modalità di preparazione

      1. Versare il latte nel pentolino e portare il tutto a temperatura di ebollizione.
      2. Continuare l'ebollizione a fuoco lento per un tempo di 5 -10 minuti.
      3. Versare il latte nel vaso di vetro.
      4. Attendere alcuni minuti finché non compare un sottile strato di panna sulla superficie del latte ora intiepidito.
      5. Introdurre un cucchiaio di Yogurt naturale nel latte contenuto nel vaso, facendo attenzione a non rompere troppo lo strato di panna superficiale (si consiglia di introdurre lo Yogurt nelle vicinanze del bordo del recipiente).
      6. Avvolgere il panno attorno al vaso ricoprendolo completamente (non usare il tappo).
      7. Porre il vaso così avvolto nelle immediate vicinanze di una fonte di calore costante (ad esempio in un cestino di vimini posto sopra o nelle vicinanze di un calorifero).
      8. Lasciare fermentare per un tempo medio compreso tra le 12 e le 24 ore (a seconda della densità dello Yogurt desiderata).
      9. Tappare il vaso e riporlo in frigorifero a temperatura di 4-10 gradi C.
      10. Consumare il prodotto entro e non oltre una settimana.

 

Il tempo di fermentazione deve essere almeno di 12 ore con una fonte di calore non eccessiva ma costante. Trascorso questo periodo di tempo minimo lo Yogurt sarà già diventato attivo ma avrà mantenuto una certa fluidità. Per ottenere un prodotto più compatto prolungare il periodo di fermentazione fino a un massimo di 24 ore. In condizioni di fonte calorica tenue o instabile si può prolungare ulteriormente il processo fermentativo fino ad un massimo di 36-48 ore. A fermentazione ultimata tappare il vaso e riporlo in frigorifero a temperatura di 4-10 gradi C. Lavare accuratamente tutte le suppellettili, se possibile con un antibatterico.


Tempi e temperature

Di seguito sono riportati in tabella alcuni esempi dell'influenza dei tempi di ebollizione del latte, delle temperature e dei tempi di fermentazione sulla compattezza del prodotto finale. E' meglio usare sempre tempi di fermentazione relativamente brevi (12-24 ore), infatti con tempi più prolungati aumentano i rischi di contaminazione batterica del preparato. I risultati elencati nella tabella sono di tipo sperimentale e puramente indicativi.

Il metodo tradizionale

Ingredienti e suppellettili

 

  1. 3/4 di litro di latte intero di vacca, fresco e pastorizzato
  2. 3 cucchiai di fermenti lattici vivi
  3. 1 vaso di vetro da 1 litro con relativo tappo a chiusura ermetica
  4. 1 colino a maglia media
  5. 1 panno (meglio se di lana)

Modalità di preparazione

Riempire il vaso di vetro con 3/4 di litro di latte intero di vacca, fresco e pastorizzato alla temperatura di 20-25 gradi C. Introdurre 3 cucchiai di fermenti lattici vivi e avvolgere il panno attorno al vaso ricoprendolo completamente (non usare il tappo). Porre il vaso in un ambiente non umido a temperature comprese tra i 35 e i 44 gradi C (temperature propie dell'ambiente domestico). Lasciare fermentare 18-36 ore e separare i fermenti dallo Yogurt tramite il colino : l'operazione potrebbe essere alquanto difficoltosa. Scolmare parte del siero che sarà affiorato sulla superficie dello Yogurt. Non eliminarlo completamente poiché è molto utile al nostro intestino. Tappare il vaso e riporlo in frigorifero a temperatura di 4-10 gradi C. Consumare il prodotto entro e non oltre una settimana. Lavare accuratamente e delicatamente i fermenti con acqua non troppo fredda in modo da poterli riutilizzare.

I fermenti lavorano in modo ottimale a temperature superiori a quelle ambiente e sarebbe bene quindi alzare un po' la temperatura e ridurre i tempi di incubazione. Il latte infatti (anche se coperto da un panno) può essere attaccato in aria da batteri nocivi e quindi meno rimane esposto meglio è per la nostra salute!

Grande importanza hanno anche la qualità e la quantità dei fermenti. Essi possono essere usati più volte ma è bene non esagerare : dopo un trentina di usi continuativi vanno sostituiti poiché i batteri che li compongono sono vivi e le loro cellule possono alterarsi e clonare cellule infette da altri batteri. Fate molta attenzione!

La ricetta ufficiale di Yogurt Forever presenta una facilità di esecuzione enormemente superiore al metodo tradizionale, esplicabile nei seguenti punti :

  1. Processo biotecnologico rallentato e quindi meglio controllabile sui tempi e sulle temperature
  2. Possibilità di eseguire la correzione del residuo secco mediante concentrazione del latte tramite evaporazione (ebollizione)
  3. Possibilità di fermentare a temperature più alte con relativa riduzione dei tempi
  4. Ottenimento di un prodotto molto soffice, compatto e poco acido al palato
  5. Eliminazione completa della fase operativa di separazione dei fermenti dallo Yogurt
  6. Formazione di siero in quantità irrilevanti
  7. Sicurezza superiore della integrità del prodotto
  8. Costi ridotti (non devono essere acquistati i fermenti lattici vivi)

PRELIBATEZZE ALLO YOGURT

 

Salsa dietetica per condire insalate
Miscelare insieme :
1 vasetto di Yogurt casalingo naturale, 1/4 di cucchiaio di zucchero,
1 punta di cucchiaino di sale,
1 cucchiaino di succo di limone naturale,
la buccia grattugiata di 1/4 di limone (coltivazione naturale).

Dessert all'ananas

Miscelare insieme :

  1. vasetto di Yogurt casalingo naturale,
  2. fette di ananas sciroppate tagliate in pezzetti, 2 cucchiai di sciroppo,

un poco di latte intero, pastorizzato e fresco.

Merendina alla marmellata

Miscelare insieme :
1 vasetto di Yogurt casalingo naturale, 2 cucchiai di marmellata naturale,
1 cucchiaio di zucchero di canna,
un poco di latte intero, pastorizzato e fresco.

Spuntino al caffè

Miscelare insieme :
1 vasetto di Yogurt casalingo naturale, 2-3 cucchiai di caffè espresso,
1 cucchiaio di zucchero.

Delizia di mandorle e noci

Miscelare insieme :
1 vasetto di Yogurt casalingo naturale, 5-10 grammi di mandorle macinate,
1 cucchiaio di miele naturale.
Decorare con alcune noci a pezzetti.

Yogurt mielato ai propoli

Miscelare insieme :
1 vasetto di Yogurt casalingo naturale, 4 cucchiai di miele naturale, aggiungere 10-20 gocce di propoli.
Consumare immediatamente.


Colazione ai cereali

Miscelare insieme :
1 vasetto di Yogurt casalingo naturale, 1 cucchiaio di miele naturale,
1 cucchiaio di zucchero di canna.
Aggiungere fiocchi di cereali a piacimento.

Yogurt alle mele

Miscelare insieme :
1 vasetto di Yogurt casalingo naturale, 1 mela naturale tagliata a tocchetti, 1/2 cucchiaio di zucchero,
un poco di latte intero, pastorizzato e fresco. Consumare immediatamente.

Yogurt alla frutta

Miscelare insieme :
1 vasetto di Yogurt casalingo naturale, un po' di frutta cotta tagliata a pezzetti, 1/2 cucchiaio di zucchero.

Tartina dietetica

Miscelare insieme :
1 vasetto di Yogurt casalingo naturale, un pizzico di sale,
1/2 cucchiaino di limone naturale,
25-50 grammi di insalata finemente tagliata. Servire su tartine e consumare immediatamente.

Yogurt tropical

Miscelare insieme :
1 vasetto di Yogurt casalingo naturale, 1 cucchiaio di zucchero,
1 cucchiaio di Rum.
Versare il tutto su frutta esotica tagliata a tocchetti, quindi cospargere con abbondante zucchero a velo. Servire freddo.

Yogurt al brandy *

Miscelare insieme :
1 vasetto di Yogurt casalingo naturale, 1 cucchiaio di zucchero,
4 ciliege sciroppate divise in quattro, 2-3 cucchiai di brandy.
Consumare immediatamente sorseggiando un caffè espresso bollente.
(* solo per adulti, non consumare prima di mettersi alla guida di un veicolo)


La torta allo Yogurt di Valeria

Ingredienti:

 

    1. 1 vasetto di Yogurt casalingo da 125 cc
    2. (il vasetto viene utilizzato come dosatore per gli ingredienti successivi)
    3. 1 uovo
    4. 1,5 vasetti di zucchero
    5. 2,5 vasetti di farina bianca
    6. 1/2 vasetto di olio di semi (non di oliva)
    7. 1/2 bustina di lievito per dolci
    8. la buccia di un limone (o arancia) grattugiata
    9. un pizzico di sale

Ricetta:

 

In un terrina mescolare lo zucchero con lo Yogurt e l'uovo. Aggiungere la buccia di limone/arancio grattugiata, un pizzico di sale e impastare il composto con la farina, l'olio ed infine il lievito. Mettere il tutto in una terrina imburrata e infarinata (o zuccherata) e cuocere in forno a 180 gradi C per circa 40 minuti. La torta è pronta quando si stacca dal bordo della terrina. Le dosi riportate sono per una torta di piccole dimensioni da 4-5 persone. (di Valeria Gatti)

Il formaggio allo Yogurt di Domenico

 

Ingredienti:

  1. 1 litro di Yogurt
  2. un panno pulito
  3. uno scolapasta
  4. una terrina
  5. 1 vasetto di vetro
  6. un pizzico di sale
  7. eventuali erbe aromatiche

 

Ricetta:

Sistemare il panno filtrante nello scolapasta e versarvi lo Yogurt. Legare i quattro lembi del panno e porre il tutto sulla terrina, nella quale verrà raccolto il siero. Ad operazione ultimata (i tempi sono direttamente proporzionali alla quantità di siero presente nello Yogurt), porre in frigorifero per un minimo di 6 ore. Prolungando questo tempo si otterrà un prodotto più consistente. Raccogliere quindi il formaggio nel vasetto di vetro che andrà conservato in frigorifero. Consumare il prodotto con l'aggiunta di un pizzico di sale ed eventualmente aromatizzare con le erbe. (di Domenico Ferrara)

Petti di pollo allo Yogurt di Clelia

 

Ingredienti:

  1. 40 gr di cipolle
  2. 40 gr di brodo
  3. 10 gr di fecola
  4. 20 gr di noci sgusciate
  5. 60 gr di Yogurt
  6. 500 gr di petti di pollo
  7. 2 limoni
  8. sale, pepe ed erba cipollina

 

Ricetta:

Mondate 40 gr di cipolle, affettatela al velo e fatela appassire in 40 gr di brodo vegetale mescolando bene. Unite 10 gr di fecola, mescolate bene per stemperare i grumi e diluite con 1/2 dl circa di brodo caldo. Salate, pepate e lasciate insaporire (aggiungete se necessario ancora un poco di brodo). Tritate 20 gr di noci e aggiungetele al composto insieme a 60 gr di Yogurt, mescolate, spegnete il fuoco e cospargete di erba cipollina. Tagliate a fettine abbastanza sottili 500 gr di petti di pollo e cuoceteli su una griglia ben calda. A fine cottura spruzzateli con succo di limone, salateli, pepateli, metteteli in un piatto da portata e copriteli con la salsa alle noci e Yogurt. Decorate con fettine di limone ed erba cipollina. ( di Clelia)


Zuppa fredda di zucchine (o broccoli) e Yogurt di Marco

Ingredienti:

 

  1. 6 zucchine medie
  2. 1 porro
  3. 1 litro d'acqua
  4. 250 grammi di Yogurt
  5. 1 vasetto di pesto (un etto circa)
  6. 3 cucchiaini di succo di limone
  7. sale

Ricetta:

 

Cuocere nell'acqua salata per una quindicina di minuti le zucchine e il porro tagliati a rondelle. Lasciar raffreddare, frullare e aggiungere lo Yogurt, il succo di limone e il pesto. Mescolare bene e servire fredda, guarnita con foglie di basilico. Funziona altrettanto bene con broccoletti al posto delle zucchine. Una ricetta riadatta e variata da "12 months of monastery soups", di padre Victor-Antoine d'Avila -Latourette. (di Marco Lazzari)

NUOVE  FRONTIERE

E' noto da tempo che i fermenti lattici usati per la produzione di Yogurt sono diversi da quelli che colonizzano  l'intestino umano. Ora i processi biotecnologici avanzati hanno permesso di ottenere la fermentazione dello Yogurt non solo tramite i tradizionali batteri ma con l'aggiunta di microrganismi di origine enterica quali il Lactobacillus acidophilus e il Bifidobacterium. I batteri di quest'ultimo genere non sono lattici ed utilizzano il fruttosio, essi compongono la massima parte della microflora intestinale dei neonati allattati con latte materno. Il Bifidobacterium inibisce la crescita di altri batteri come, ad esempio, quelli responsabili dei processi putrefattivi intestinali. Gli studiosi sono arrivati poi alla conclusione che non è la specie batterica che determina la capacità o meno di riprodursi nell'intestino, ma bensì la selezione di ceppi batterici. Concludendo quindi si può affermare che lo Yogurt del futuro sarà arricchito da ceppe batterici probiotici, capaci di svolgere una protezione mirata allo stato di salute degli individui umani.


PICCOLO GLOSSARIO

A

  1. Alimentazione : Introduzione di alimenti scelti, preparati ed ingeriti in forme e modalità diverse, atte a soddisfare le esigenze energetiche e nutrizionali dell'organismo.
  2. Aminoacidi : Unità costituenti le proteine; il loro nome deriva dal fatto che tutte contengono un gruppo amminico (NH2) e uno acido (COOH).
  3. Assorbimento : Insieme dei processi attraverso i quali le sostanze nutritive ingerite vengono ridotte nei loro

componenti semplici e quindi assorbite dall'organismo.

B

1. Bomba Calorimetrica : Apparecchio che determina il potere calorico degli alimenti. Una piccola parte di un qualsiasi alimento viene fatta bruciare in presenza di ossigeno; la quantità di calore emesso durante la combustione viene assunta quale misura del valore energetico dell'alimento testato.

C

  1. Caloria (cal) : Quantità di calore che bisogna fornire ad un grammo di acqua per innalzarne la temperatura da 14,5 a 15,5 gradi C.
  2. Carboidrati Complessi : Sono costituiti da lunghe catene di monosaccaridi; essi vengono assorbiti ed utilizzati dall'organismo più lentamente rispetto ai disaccaridi. Comunemente sono chiamati zuccheri.
  3. Catàlisi : Fenomeno nel quale varia la velocità di reazione chimica mediante l'azione di una sostanza esterna che apparentemente non vi prende parte.
  4. Cellulosa : Costituente della fibra alimentare presente nei vegetali.
  5. Chilo caloria (kcal) : Equivale a 1000 calorie (cal).
  6. Coenzimi : Composti organici termostabili che condizionano l'attività di alcuni enzimi.
  7. Colesterolo : Lipide complesso presente negli alimenti di origine animale. Molti studi hanno evidenziato come la sua eccessiva presenza nel sangue costituisca fattore di rischio per malattie cardiovascolari.

 

D

  1. Disaccaridi : Zuccheri come il saccarosio ed il lattosio costituiti da due unità di monosaccaridi; essi vengono assorbiti ed utilizzati molto rapidamente dall'organismo.
  2. Dislipidemie : Aumento dei grassi nel sangue.
  3. Diverticolosi : Estroflessioni di varie dimensioni della parete intestinale.

E

  1. Elettroliti : Sostanze che in soluzione acquosa formano ioni, ossia particelle cariche positivamente (cationi) e negativamente (anioni). Tra di essi sono particolarmente importanti il sodio, il calcio, il cloro ed il potassio.
  2. Enzimi : Sostanze di natura proteica, per mezzo delle quali sono possibili reazioni di trasformazione quali

sintesi e demolizione.

  1. Essenziali : Sostanze non in grado di essere sintetizzate dall'organismo e che devono quindi essere introdotte nella dieta quotidiana (es. alcuni aminoacidi, le vitamine e gli acidi grassi).
  2. Evacuazione : Eliminazione delle feci.

F

  1. Food and Drug Administration (USA). Organizzazione governativa statunitense che presiede alla salute nazionale. Controlla l'import/export di cibi e medicinali.
  2. Fibra alimentare : Parte degli alimenti di origine vegetale che rimane inalterata durante il passaggio nel tubo

digerente degli esseri viventi. Determina un'azione di stimolo nei movimenti intestinali, favorendo l'evacuazione.


G

1.     Grassi : Vedi Lipidi.

H

1.     Huchard, morbo di : Ipertensione arteriosa per ipertono delle arterie, determinata da uno stato spastico vasale.

I

  1. Ischemia : Interruzione dell'afflusso di sangue ad un tessuto o ad un organo.
  2. Ipertensione : Aumento della pressione del sangue.

 

J

1. Joule (J) : Unità di lavoro ed energia nel sistema MKS, definita come il lavoro compiuto da una forza di 1 Newton (N) quando il suo punto di applicazione si sposta di 1 metro (m) nella direzione e nel verso della forza medesima.

K

1. Kelvin, scala termometrica : Scala termometrica assoluta basata sul grado centigrado, ma che alla temperatura  del ghiaccio fondente (0 gradi C) segna 273,15 gradi Kelvin (K) e a quella dell'acqua bollente (100 gradi C) 373,15 gradi K. Il suo zero corrisponde allo zero assoluto.

L

  1. L.A.R.N. : Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti; ovvero quantitativi medi di energia e di singoli nutrimenti che individui sani dovrebbero ingerire giornalmente a seconda della loro età e sesso. Tali valori sono elaborati dal S.I.N.U.
  2. Lipidi : Composti ternari costituiti da carbonio, idrogeno e ossigeno, non solubili in acqua. Comprendono grassi visibili (quelli aggiunti come condimento) e grassi invisibili (quelli normalmente presenti negli alimenti). Gli alimenti grassi per eccellenza sono rappresentati da oli di oliva e di semi, dal burro, dallo strutto e dalla margarina.

 

M

  1. Metabolismo : Insieme delle trasformazioni chimiche ed energetiche che avvengono all'interno dell'organismo.
  2. Metabolismo Basale : Consumo di energia di un soggetto tenuto a riposo, in condizioni di tranquillità fisica e psichica, lontano dai pasti ed a temperatura confortevole.

N

1.     Nutrizione : Insieme dei processi grazie ai quali gli alimenti vengono ingeriti, digeriti, assorbiti ed utilizzati dagli organismi.

O

  1. Obesità : Aumento del peso corporeo superiore al 20% del peso normale di quel determinato individuo.
  2. Ormone : Sostanza capace di regolare l'attività di un organo.
  3. Osmosi : Passaggio reciproco di due liquidi diversamente ricchi di molecole disciolte.

P

  1. Peso Corporeo Ideale : Peso corporeo, valutato per fasce d'età e per i due sessi, per il quale c'è massima  aspettativa di vita.
  2. Polisaccaridi : Sostanze che si sciolgono in acqua e che non hanno potere edulcorante. Sono costituite da molte unità di monosaccaridi. Tra i più importanti troviamo l'amido e la cellulosa.
  3. Proteine : Composti nei quali entrano in gioco parecchi aminoacidi legati tra di loro da un particolare legame detto peptidico. Il nome deriva da un vocabolo greco il cui significato è 'stare al primo posto'; infatti le proteine stanno alla base della vita.

 

Q

1.     Quaternario : Composto di quattro elementi.

R

1.     Reni : Ghiandole (due) a forma di fagiolo poste ai lati della colonna vertebrale in prossimità della regione sacrale. Hanno il compito di filtrare l'urina.

S

  1. Saccarosio : Zucchero normalmente usato per edulcorare le bevande. E' costituito da glucosio e fruttosio.
  2. Sali Biliari : Sostanze prodotte dal fegato ed immagazzinate nella cistifellea. Servono per la digestione dei grassi alimentari.
  3. S.I.N.U. : Società Italiana di Nutrizione Umana. Ente che studia i quantitativi medi di energia e di singoli nutrimenti che individui sani dovrebbero ingerire giornalmente a seconda della loro età e sesso.
  4. Sottopeso : Diminuzione oltre il 20% del peso normale per quel determinato individuo.
  5. Sovrappeso : Aumento compreso tra il 10 e il 20% del peso normale per quel determinato individuo.
  6. Stipsi : Defecazione incompleta, insufficiente o non regolare.

 

T

1.     Temperatura Corporea : Grado di temperatura di un corpo umano. Normalmente è compresa tra i 36 ed i 37 gradi C.

U

1.     Urina : Liquido prodotto dalla secrezione dei reni, depositato nella vescica e quindi espulso.

V

1.     Vitamine : Sostanze non sintetizzabili dagli organismi; indispensabili per innumerevoli processi biologici.

W

1.     West : Vocabolo inglese e tedesco corrispondente all'italiano Ovest. Viene abbreviato W.

X

1.     Xeroftalmia : Cheratizzazione e secchezza della congiuntiva e della     cornea determinata dall'occlusione delle ghiandole lacrimali o da vitaminosi. Può portare alla cecità.

Y

1.     Y, cromosoma : Cromosoma che in concomitanza con il cromosoma X partecipa alla determinazione del sesso di un organismo animale.

Z

  1. Zuccheri : O meglio carboidrati complessi; sono sostanze dotate di potere edulcorante, solubili in acqua. Essi sono costituiti da lunghe catene di monosaccaridi; vengono assorbiti ed utilizzati dall'organismo  più  lentamente rispetto ai disaccaridi.

 

Fonte: testo tratto da http://www.yogurtforever.org/download/yogforev.pdf

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