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Pesci
Superclasse di Vertebrati acquatici suddivisa nelle classi Agnati, Condritti (o pesci cartilaginei) e Osteitti (o pesci ossei). I Pesci presentano corpo generalmente allungato e fusiforme, coperto di solito da scaglie e munito di pinne. Queste si distinguono in pari (pettorali e ventrali, omologhe agli arti dei Tetrapodi) e impari (dorsale, caudale, anale). Lo scheletro può essere cartilagineo (Condritti), parzialmente o totalmente ossificato (Osteitti). I Pesci hanno un cuore a due cavità, circolazione semplice (il sangue passa una sola volta dal cuore) e completa (non si mescolano sangue venoso e arterioso). L’apparato respiratorio è costituito da una camera branchiale, che negli Osteitti è protetta dall’opercolo.
Pesce Ragno o Tracina Il Pesce Ragno (Trachinus draco) della famiglia dei Trachinidi, è un pesce dalla testa piccola, arrotondata, corpo allungato che finisce quasi a punta, un po’ compresso ai lati. La bocca è grande e obliqua. Sono presenti una piccola spina sul capo, davanti a ciascun occhio, e una spina velenosa su ogni opercolo. Le pinne dorsali sono due. La prima, più corta, ha di solito cinque o sei robuste spine velenose, la seconda è composta da raggi molli. La sua colorazione è bruno verdastra dorsalmente, bianco giallastra sui fianchi e sul ventre, con macchie e strisce trasversali azzurre e gialle. Può raggiungere una lunghezza di quaranta centimetri. Vere e proprie ghiandole velenifere sono presenti alla base dei raggi della prima pinna dorsale e della robusta spina che c’è nell’opercolo. Il veleno non è mortale, ma, se l’esemplare è di grandi dimensioni, può essere ugualmente molto pericoloso, perché arriva a stordire un uomo. Se la ferita è ben curata, non dovrebbero sussistere preoccupazioni di alcun genere, mentre potrebbero verificarsi danni permanenti come paralisi locali. La cura migliore è comunque quella di immergere la ferita nell’acqua più calda che si può sopportare, perché il calore distrugge il veleno dei trachinidi. E’ comune nel Mediterraneo e nell’Atlantico orientale dal Marocco alla Norvegia. Vive semi sepolto e comunque appoggiato sui fondali di sabbia e di fango compresi tra i dieci e i cento metri. Spesso si apposta nelle radure di sabbia circondate dagli scogli e ciò la rende pericolosa per i subacquei che si possono immergere nelle vicinanze mentre, ignari della sua presenza, si accingono a esplorare le tane della zona in cerca di prede più pregiate. Può capitare, infatti, che se il pesce ragno si sente in pericolo non aspetti di essere attaccata, ma assalga lei per prima il presunto nemico, colpendolo ripetutamente con i pungiglioni della dorsale. Viene catturato con reti a strascico o rapidi. Carni buone soprattutto per la zuppa, commercialmente non interessante.
Fonte: http://www.conpesca.it/pesci.doc
Sito web da visitare: http://www.conpesca.it/pesci.doc
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