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Ordine: Piciformi
Famiglia: Picidi
Specie: Picus Viridis
Picchio di grosse dimensioni, lungo circa
30 cm, apertura alare di 50 cm e di peso 150/250 grammi.
Dal piumaggio verdastro con banda rossa sul capo, vive prevalentemente nei boschi di latifoglie, si ciba prevalentemente di formiche e larve che cattura sotto la corteccia degli alberi, grazie anche alla sua lunga lingua; si nutre occasionalmente anche di bacche, semi e lombrichi che cattura a terra.
Nidifica nelle cavità degli alberi dove la femmina depone 5/7 uova che vengono covate da entrambi i genitori per una ventina di giorni.
Nome scientifico: Traglodytes traglodytes
Nome volgare: Scricciolo
Fa parte del: Regno Animale
Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Silviidi
Il suo habitat:
Boschi, cespugli, siepi, zone coltivate
Lungo 9 cm. Ha una corporatura compatta e arrotondata con una piccola coda tenuta quasi sempre eretta. La colorazione del piumaggio è brunastra, più chiara nelle parti inferiori con numerose barrature scure sulle ali, fianchi e coda. Sessi simili.
Dove si può trovare:
Europa, Asia, Africa settentrionale, America settentrionale
Abitudini:
Solitario. Uccello dalle dimensioni variabili dai 10 ai 20 cm con un piumaggio marrone nella parte superiore del corpo e biancastro in quella inferiore, solcato da sottili linee trasversali di colore bruno. Vive nel sottobosco e nidifica nei cespugli e nei rami degli alberi. Depone da 2 a 10 uova.
NOME SCIENTIFICO: UPUPA EPOPS
NOME VOLGARE: UPUPA
FA PARTE DEL: REGNO ANIMALE
CLASSE: UCCELLI
ORDINE: CORACIIFORMI
FAMIGLIA: UPUPIDI
DESCRIZIONE GENERICA:
LUNGA CIRCA 27 cm. PRESENTA UN PIUMAGGIO
BRUNO SOFFUSO DI ROSA, BECCO LUNGO E
RICURVO, CRESTA ERETTILE CON IL BORDO
NERO, ALI E CODA BIANCHE CON GRANDI
BARRATURE NERE. LA CRESTA VIENE ERETTA
SE L’ UCCELLO E’ ECCITATO. SESSI SIMILI.
IL SUO HABITAT:
BOSCHI, ZONE CESPUGLIOSE PREVALENTEMENTE
SABBIOSE. SI PUO’ TROVARE IN EUROPA, ASIA CENTRALE, AFRICA.
ABITUDINI:
MIGRATORE, SOLITARIO O IN PICCOLI BRANCHI, CANTERINO.
MOLTO CARATTERISTICO, CARATTERIZZATO DA UN PIUMAGGIO
ROSSASTRO CON PRESENZE DI BARRATURE NERE SULLA CODA
E SULLE ALI. NEL CAPO HA UNA CRESTA CON PIUME A
VENTAGLIO ERETTILI. SI CIBA ESSENZIALMENTE DI INSETTI,
LARVE LOMBRICHI . NIDIFICA IN CAVITA’ TRA LE ROCCE O NEI
MURI O IN ALBERI IN UN PERIODO VARIABILE DA FINE APRILE
A FINE GIUGNO . LE UOVA VENGONO INCUBATE DALLA FEMMINA
PER CIRCA 18 GIORNI E SUCCESSIVAMENTE I PULCINI
VENGONO SVEZZATI DA ENTRAMBI.
Ordine: Ciconiiformes
Famiglia: Ardeidae
Notturno/Diurno: Diurno
Il piumaggio è a colori vivaci e brillanti.
Testa e collo sono bruno rossi, con strie longitudinali nere.
Occhi e becco sono gialli.
Il dorso e le ali sono scure color grigio; il petto è castano rosso e sfuma in nero sul ventre.
I giovani hanno un piumaggio color sabbia con il vertice castano e le parti inferiori fulve.
Dove vive
Preferisce i canneti. Raramente è avvistato sugli alberi.Frequenta preferibilmente paludi, cave abbandonate.
Il nido Le uova I piccoli
La riproduzione inizia nel mese di aprile; nidifica spesso con gli altri aironi nelle stesse colonie, ma coppie isolate possono insediarsi in vasti canneti.
I nidi, costruiti da entrambi i sessi , sono formati da un ammasso disordinato di canne spezzate o rametti secchi.
Dalle uova (4-5 per nido) nascono dei piccoli che dopo circa 45 giorni sono in grado di volare.
mammiferi ed insetti. In genere caccia solitario, soprattutto in agguato, immobile nell’ acqua bassa o su un ciuffo di canne.
Dove e quando osservarlo
Nidifica in colonie nei più grandi canneti del delta, alle foci del Po di Goro e di Volano, nelle valli di Campott e nella valle meridionale. Anche nel tratto piacentino del Po si può vedere dalla foce del Trebbia all’isola De Pinedo.
E’ visibile in primavera ed in estate, soprattutto nelle vicinanze di ampi
canneti.
Può essere nidificante o migratore.
CUCULO
Ordine: Cuculiforme
famiglia: Cuculidi
Uccello migratore, sverna in Africa, è lungo una trentina di cm e pesa poco più di un centinaio di grammi.
La sua caratteristica assolutamente singolare è di essere un uccello parassita, nel senso che la femmina depone le sue uova (15-20) , ognuna nel nido di altre specie, scelte fra quelle che hanno un’alimentazione simile, lasciando ai genitori “adottivi”, che non si accorgono dell'’intruso, il compito di allevare i suoi piccoli.
Singolare anche il comportamento istintivo del piccolo di cuculo, che, appena nato e ancora cieco, espelle dal nido le altre uova rimanendo solo a ricevere il cibo portato dagli ignari genitori adottivi che continuano ad alimentarlo anche quando è diventato molto più grosso di loro.
Si nutre di insetti: larve e bruchi della processionaria del pino.
Inconfondibile il suo canto.
FRINGUELLO
Famiglia: fringillidi
Genere: fringilla
Specie: fringilla coelebs
Il fringuello può raggiungere una lunghezza di 17cm;è caratterizzato dalla fronte nera e dalla parte superiore della testa e del collo grigio-azzurri; la gola e il petto sono di colore rosa-vinaceo; dorso e scapolari di color bruno-castano, groppone verde-olivastro e parti inferiori bianco ruggine; ali nere barrate di bianco alla base con orlature esterne verdastre; coda nera, zampe scure e becco brunastro a punta scura, blu pallido da marzo ad agosto. Gli occhi sono bruni e compie una muta completa tra luglio e ottobre. Si riproduce in aprile-maggio, facendo il nido su una biforcazione tra i rami. Le uova sono azzurrine macchiettate di bruno rosato.
Predilige i boschi di conifere e i boschi cedui, i frutteti, i campi coltivati, gli orti e giardini sia in pianura sia in montagna. In estate si spinge nelle regioni montane oltre i 2000 metri di altezza. Nelle aree di pianura lo si incontra principalmente nei parchi e nei giardini.
E’ granivoro per il 75% cibandosi di semi in genere, di erbe o di alberi. Predilige i semi oleosi o ancora molli e la polpa di alcuni frutti. Mangia anche invertebrati, ma non disdegna gli insetti, cui accorda larga preferenza all’epoca della riproduzione.
GARZETTA
(EGRETTA GARZETTA)
PIUMAGGIO: interamente bianco
COME RICONOSCERLO: zampe nere e piedi gialli.In estate sviluppa un elegante cresta bianca cascante.
HABITAT: si trova presso le acque poco profonde di paludi o in riva al mare.
DISTRIBUZIONE: ampiamente diffusa in Eurasia, Africa, Australia, Indonesia; in Italia è comune nella pianura padana, con colonie sparse in Toscana, Puglia Sardegna. Spiccatamente gregaria in ogni periodo dell'anno.
NIDO: rudimentale nido di rami o giunchi su alberi o cespugli più scarsamente in canneti o in salicornieti.
RIPRODUZIONE: in aprile depone nel nido 3-5 uova che si schiudono dopo 21-22 giorni di incubazione, portata a termine da entrambi i genitori. I piccoli lasciano il nido a circa 25 giorni di vita , ma volano solamente a 40-45 giorni. Viene deposta una covata annua.
ALIMENTAZIONE: si nutre di una vasta gamma di piccoli animali,quali pesci,anfibi,rettili,crostacei ed insetti che cattura camminando nell’ acqua bassa su terreni asciutti o all’agguato.
SUONI:un nasale “ksii” e un gracchiante “kaark”.
GERMANO REALE
Anas platyrhynchos
Il maschio (57cm) é coloratissimo: ha capo verde scuro, collare bianco, petto bruno porporino, dorso e fianchi di color grigio pallido. La coda é biancastra con le 4 penne centrali nere arricciate verso l’alto. La femmina é invece brunastra; entrambi i sessi presentano sulle ali un evidente specchio porporino.
Il Germano reale frequenta qualsiasi specchio d’acqua riparato, nelle acque interne o estuario. Di abitudine gregarie, non è difficile vedere anche grosse concentrazioni di questi uccelli in volo e in pastura. La riproduzione avviene in marzo ed è preceduta da parate per la formazione della coppia. La femmina costruisce il nido da sola, generalmente vicino all’acqua o nascosto sotto cespugli; le uova, (10-12) di colore grigio verdastro, schiudono dopo circa 1 mese e i piccoli, sono già in grado di nuotare subito dopo la nascita. Il germano cerca il cibo soprattutto verso il tramonto: l’alimentazione si basa normalmente su sostanze vegetali: semi, foglie di piante, germogli, granaglie. A volte ingerisce anche insetti, molluschi, vermi e piccoli pesci.
GHIANDAIA
Ordine : Passeriformi
Famiglia: Corvidi
La Ghiandaia è facilmente riconoscibile per il suo bel piumaggio colorato, lunga circa 35 cm pesa fino a quasi 200 g . Il capo è bruno-rosa, il petto è chiaro e una vistosa ed ampia barra nera forma un visibile mustacchio. Le ali copritrici esterne sono colorate di azzurro con varie barre scure.
Col suo corto e robusto becco si nutre di semi , frutti , insetti e naturalmente ghiande che nasconde sottoterra quale scorta per l’ inverno. E’ una specie monogama: quando la coppia si forma, rimarrà insieme per tutta la vita. Costruisce il nido sugli alberi, ad aprile depone 5-7 uova che saranno incubate per tre settimane; i piccoli lasceranno il nido dopo circa 1 mese.
Può essere preda dei rapaci, che teme, quando esce dal bosco e vola in luoghi aperti.
Nella pianura frequenta le aree golenali ricche di boschi riparali, le siepi arboree dei piccoli corsi d’acqua e le aree a campagna tradizionale.
GRUCCIONE
Nome scientifico: Merops apiaster
Nome volgare: Gruccione
Fa parte del: Regno animale
Classe: Uccelli
Ordine: Coraciiformi
Famiglia: Meropidi
Descrizione generica
Misura 27cm di lunghezza e pesa in media 55gr.
Il becco è lungo è sottile, le timoniere centrali della coda sporgono rispetto alle altre negli individui adulti; le parti superiori sono di colore marrone giallo, mentre la coda e le ali sono di colore verde blu.
Le parti inferiori sono di colore azzurro, ad eccezione della gola che è gialla.
L’ iride è di colore rosso purpureo. Sessi simili.
Il suo habitat:
Africa Meridionale, Asia, Europa Meridionale.
Abitudini:
Vive in stormi. Migratore. Nidifica in colonie e pone il nido al termine di una cavità a galleria lunga dai 70 ai 250 cm. scavata con il becco e con le zampe dalla coppia.
La galleria è scavata su pendici verticali. La cavità finale viene imbottita con i resti degli insetti mangiati e con piumaggio.
L’ unica covata annuale è di 4/7 uova. Il gruccione si nutre di insetti catturati in volo.
LODOLAIO
Ordine: Falconiformes
Famiglia: Falconidae
Specie: Falco Subbuteo
Area di distribuzione: In Italia è presente ovunque alle quote basse.
In Sardegna la nidificazione è un dato certo da pochi anni. Le aree di distribuzione si trovano nella Sardegna centro settentrionale, ma la specie appare in espansione ed è verosimile che il piccolo falco si riproduca in altre aree.
Identificazione: è un piccolo rapace con ali lunghe a falce e la coda corta e squadrata. Vola a decine di metri dal suolo, tra planate e vertiginose picchiate all’inseguimento delle prede.
Le parti superiori sono ardesia scuro uniforme, con parti inferiori rossicce.
Il petto e i fianchi sono biancastri con striature scure. Calzoni e sottocoda rossicci.
Becco grigiastro con punta scura. Cera e circoli periorbitali gialli. Zampe e tarsi giallo ocra bruna. Lungo 38-48 cm con un’apertura alare di 69-84 cm e un peso di 130-325 g.
Dorso e code bruno nerastri superiormente e senza rossiccio sui “calzoni” e sulla coda. Volo agile e particolarmente sciolto durante la caccia che viene effettuata alternando battiti alari a picchiate ad ali parzialmente o totalmente chiuse.
Il volo perlustrativo è invece più lento e cadenzato.
Raramente fa lo “Spirito Santo”.
Habitat ed ecologia: frequenta colline, pianure, boschi, in prossimità di zone umide e prevalentemente in volo, di mattina presto o sera tardi. Si nutre di insetti e uccelli di dimensioni come allodole, rondini, rondoni ecc...
Può nutrirsi anche di piccoli mammiferi (roditori) e di rettili.
Riproduzione : Nidifica preferibilmente in zone dove i boschi lasciano lo spazio ad aree aperte. Generalmente il nido viene costruito sopra gli alberi sia di conifere che di latifoglie utilizzando nidi abbandonati da altre specie.
La femmina depone tra maggio e giugno.
MARTIN PESCATORE
FAMIGLIA: AlCEDINIDI
ORDINE: CARACIIFORMI
CLASSE: UCCELLI
SPECIE: ALCEDO ATTHIS
CARATTERISTICHE:
La caratteristica più immediata di questo piccolo uccello (17 cm), appartenente alla famiglia degli Alcedinidi è lo splendore del suo piumaggio : poche altre specie delle regioni temperate possono competere con il martin pescatore per la vivacità di colori: blu–cobalto sul dorso, che può diventare verde–smeraldo a seconda della rifrazione della luce, e arancio–cannella sul ventre ; Il Martin pescatore presenta un piumaggio vivace e scintillante: il capo, il dorso e le ali sono di color turchese metallico, mentre la gola è bianca e le zampe sono di un brillante rosso corallo.
Il corpo è raccolto, la testa è grande e provvista di un lungo becco appiattito a forma di daga, conformazione particolarmente favorevole alla pesca. Il volo è basso con battiti d’ala frequentissimi.
HABITAT:
Il martin pescatore ha abitudini solitarie e preferisce installarsi sulle rive dei fiumi a corso lento dove esistano scarpate sabbiose e verticali, nelle quali scava col becco gallerie profonde da 60 cm a 1 m.
Il suo habitat è rappresentato da fiumi, canali, laghi, stagni e paludi.
ALIMENTAZIONE:
Si nutre soprattutto di pesci ma anche di insetti acquatici, vermi, crostacei e molluschi, girini e piccole rane. Le prede vengono ingoiate con difficoltà e tutte le parti indigeste (scaglie, lische e pinne), sono rigurgitate.
NITTICORA
Ordine: Ciconiformi.
Famiglia: Ardeidi.
Specie: Nycticorax nycticorax
IDENTIFICAZIONE
Airone di medie dimensioni, compatto, con zampe relativamente brevi. L’ adulto ha il dorso nero e le parti inferiori pallide; occhi rossi e becco robusto e nero, il ventre è bianco. L’individuo giovane è di colore bruno con macchie più chiare su dorso e sulle ali. In volo ha una silhouette poco slanciata. E’ attiva soprattutto di notte e al crepuscolo. Nidifica in colonie su alberi e cespugli, a volte nei canneti.
Lunghezza: 59 cm
Peso: 750 g
Ala: 28 cm
Apertura alare: 100 cm
Becco: 7 cm
Tarso: 7,5 cm
Coda: 11 cm
Zone palustri e rive di fiumi con vegetazione fitta, paludi alberate, risaie e marcite. Frequenta paludi, marcite, stagni e pozze.
ALIMENTAZIONE
Si ciba di pesci, anfibi, rettili, piccoli mammiferi, insetti, crostacei e molluschi.
CARDELLINO
Famiglia: Fringillidi
Genere: Carduelis
Specie: Carduelis Carduelis
Nome Dialettale: Cardillo, Cardella
Caratteristiche:
Vi sono numerose varietà del Cardellino (Carduelis Carduelis), che si differenziano tra loro per una leggera variazione di lunghezza e per lievissime sfumature di colore.
Nella varietà più comune il maschio è lungo sui 14 cm; la femmina, che si distingue per le tinte di poco più pallide e per il nero dell’ inizio della spalla velato di grigio, è un po’ più piccola.
Il manto, pregevole per i colori ed ancor più per il disegno, veramente sui generis si presenta così: maschera facciale rosso cremisi orlata di nero intorno al becco come pure nere sono le parti mediana e posteriore del capo; tempie e guance bianche; bianco-grigio il ventre ed il centro del petto, sfumato ai lati di nocciola; bruno nocciola il dorso, leggermente più chiaro il groppone; ali nere barrate di giallo, coda nera con macchie bianche. Il becco è biancastro rosato con l’ apice nerastro ed azzurrognolo e diviene completamente chiaro all’ epoca degli amori. Zampe brune.
Muta completa in Agosto, settembre. Giovani: parti superiori marrone - grigiastre parti inferiori più biancastre. Becco bianco - rosato con punta di colore nero - marrone; zampe color carne; iride marrone scuro.
Habitat:
è specie essenzialmente arboricola e raramente si posa sul terreno, dove si sposta saltellando con impaccio mentre si arrampica sui rami con grande agilità.
Ama riunirsi in gruppi numerosi per svolazzare tra le fronde degli alberi, effettuando di tanto in tanto perfette capriole. I cardellini prediligono i frutteti, gli orti,i giardini in vicinanza delle abitazioni e si trovano anche numerosi nei boschetti e nei parchi.
Alimentazione:
Il Cardellino prende il nome dalla pianta di cardo, su cui ama posarsi nella ricerca dei semi prediletti.
È specie essenzialmente granivora ma non disdegna anche insetti: piccoli coleotteri, larve di lepidotteri, ditteri, afidi, ecc.
AIRONE BIANCO
REGNO ANIMALI
PHYLUM CORDATI
CLASSE UCCELLI
ORDINE CICONIFORMI
FAMIGLIA ARDEIDI
GENERE EGRETTA
SPECIE ALBA
NOME COMUNE AIRONE BIANCO
TAGLIA 85-100 cm
APERTURA ALARE 140-170cm
DESCRIZIONE HA ZAMPE E COLLO LUNGHI, BECCO MOLTO
ALLUNGATO, CORPO SLANCIATO. IL MASCHIO E LA
FEMMINA SONO SIMILI. DURANTE L’ ESTATE HA
LUNGHE PENNE BIANCHE SUL PETTO E SUL DORSO,
LA PELLE DEL VISO ROSSASTRA. LE ZAMPE NON SONO
PALMATE MA SONO GRANDI IN MODO CHE
L’ AIRONE BIANCO NON SPROFONDI NEL FANGO A
CAUSA DEL SUO PESO . LE ZAMPE SONO DI COLORE
SCURO; SOLAMENTE DURANTE IL PERIODO
RIPRODUTTIVO ASSUMONO UNA COLORAZIONE
GIALLA -ARANCIONE. IL PIUMAGGIO E’
COMPLETAMENTE BIANCO, GLI OCCHI GIALLI
CONTORNATI DA UN ANELLO VERDE. IL BECCO E’
NERO DURANTE LA STAGIONE RIPRODUTTIVA,
GIALLO CON LA PUNTA SCURA NEGLI ALTRI PERIODI.
ABITUDINI E’ UN ABILE CACCIATORE:CAMMINA LENTAMENTE NELL’ACQUA BASSA O NEL FANGO CON IL
SUO COLLO RIPIEGATO IN POSIZIONE DI ATTACCO.
QUANDO INDIVIDUA LA PREDA RADDRIZZA IL COLLO PER AFFERARLA IMMEDIATAMENTE. QUANDO PESCA, PIEGA LA TESTA DI LATO PER EVITARE IL RIFLESSO DEL SOLE SULL’ ACQUA. CON LE ZAMPE MUOVE L’ACQUA PER SPAVENTARE LA PREDA. ANCHE SE SI RIPOSA VOLENTIERI IN COMPAGNIA DI ALTRI AIRONI E GARZETTE, CACCIA DA SOLA O IN PICCOLI GRUPPI. DIFENDE IN MODO VIGOROSO IL SUO TERRITORIO DI RIPRODUZIONE DA ALTRE GARZETTE. DOPO IL PERIODO RIPRODUTTIVO I COMPONENTI DEL NUCLEO FAMILIARE, O GRUPPI PIU’ NUMEROSI, POSSONO MIGRARE ASSIEME.
HABITAT VIVE IN PROSSIMITA’ DELL’ ACQUA DOLCE, DOVE L’ ACQUA E’
POCO PROFONDA. FREQUENTA LAGHI, PALUDI, PRATI E
PASCOLI UMIDI, NIDIFICA NEI CANNETI E IN MEZZO ALLA
VEGETAZIONE FITTA. DURANTE LA MIGRAZIONE E D’ INVERNO
SI INSEDIA SUGLI ESTUARI E NELLE LAGUNE SALMASTRE. BATTE LENTAMENTE
LE ALI, TENENDO LA TESTA RIPIEGATA INDIETRO E LE ZAMPE TESE ALL’ INDIETRO
IN LINEA CON IL CORPO. IL VOLO E’ POTENTE E REGOLARE.
.
ALIMENTAZIONE SI NUTRE PRINCIPALMENTE DI PESCI, ANFIBI, INVERTEBRATI ACQUATICI E RETTILI.
AIRONE CINERINO
( ardea cinerea )
Misura 150-190cm di apertura alare e pesa fino a 2-3 kg. Presenta strie nere
dietro l’occhio e lungo la gola, ha un grande ciuffo nero sul capo grigio ed è
grigio pallido sul corpo con parti inferiori più chiare. Il potente becco e le zampe
sono giallo-grigio-brunastri, più arancio durante il periodo riproduttivo.
È l’airone europeo più comune e più grande. Frequenta le paludi, i corsi
d’acqua e le lagune della valle padana dove sta immobile in acqua per afferrare i
pesci con una mossa repentina del capo.
Durante l’inverno frequenta tutti i tipi di zone umide con acque
basse e tranquille dai fiumi alle coste, dalle paludi alle città. Nidifica
in colonie sugli alberi anche a notevole altezza solitamente in colonie numerose.
L’airone cenerino è un micidiale predatore; si ciba preferibilmente
di pesci, anche di notevoli dimensioni, e anfibi ma all’occorrenza
può catturare anche uccelli e piccoli mammiferi. Campione di pazienza
caccia stando immobile, sovente su una sola zampa nell’ acqua ferma ,
ma anche nei prati o lungo le sponde dei corsi d’acqua.
CINCIALLEGRA
La cinciallegra è lunga circa 15 cm ed ha un piumaggio verdastro nelle parti superiori e giallastro in quelle inferiori, il vertice e la gola sono neri, le guance bianche ed una striscia nera longitudinale attraversa l’addome. Molto attiva, curiosa e allegra, scende di rado al suolo. Caratteristico risulta il suo continuo svolazzare tra i rami e l’appendersi a testa in giù per beccare formiche e pidocchi delle piante lungo i rami. Non di rado attacca anche uccelli di dimensioni maggiori, ai quali può provocare gravissimi danni assalendoli di sorpresa nel tentativo di fratturare loro il cranio con il becco.
Vive sia nei boschi misti che in quelli di conifere. Si trattiene non di rado nei frutteti e nei giardini dove però non nidifica. Evita quasi sempre la vicinanza dell’uomo.
Entrambi i coniugi covano da 6 a 12 uova di colore bianco macchiate di rosso, e se la stagione è favorevole la femmina depone una seconda volta. Le uova vengono covate per 13-14 giorni dalla femmina, alimentata dal maschio. I giovani vengono alimentati da entrambi i genitori e lasciano il nido dopo 18-20 giorni.
E’ un uccello voracissimo, si ciba prevalentemente di insetti, e le loro larve, e continua ad ucciderne anche quando è sazio.
Nel periodo invernale arriva a snidare le api chiuse negli alveari. Sminuzza il cibo con il becco tenendolo saldo con le zampe come fanno corvi e cornacchie.
Quando il cibo abbonda ne tiene da parte delle riserve per i giorni di magra.
Completa la sua dieta con ragni, piccoli molluschi, lombrichi, frutti e semi.
CORMORANO
Nome volgare: Cormorano
Fa parte del: Regno animale
Classe: Uccelli
Ordine: Pelicaniformi
Famiglia: Falacrocoracidi
Descrizione generica:
Lungo circa 92 cm sagoma caratteristica,
colorazione nera, collo lungo, becco lungo
con la punta inclinata, il mento ed i lati
della faccia sono bianchi.
simili.
Sessi simili.
Il suo habitat:
Sul Tevere.
Dove si può trovare:
Orientale.
Abitudini:
Nidifica sulle coste rocciose ed anche sugli alberi, costruendo un rozzo ammasso di stecchi, erbe, alghe ed altre sostanze vegetali.
Depone 3/4 uova incubate da entrambi i sessi, i piccoli sono accuditi da entrambi i genitori.
Volano a 50/ 60 giorni di età, ma sono completamente indipendenti dopo 12/ 13 sett.
Si tuffa in acqua catturando pesci e crostacei.
Caratteristica è la loro posa con le ali semiaperte per asciugare
le ali al sole.
SPARVIERO
Lo sparviero eurasiatico (Accipiter nisus) è un uccello della famiglia degli Accipitridae.
Ordine: Accipitriformes
Famiglia: Accipitridae
Genere: Accippiter
Specie: A. nisus
E’ la specie di sparviero più diffuso in Italia e in Europa, come stanno ad indicare il nome comune (sparviero eurasiatico), e il fatto che in Italia sia volgarmente chiamato sparviero.
ABITUDINI
E’ un predatore di insetti, roditori, ma soprattutto di uccelli di piccole e medie dimensioni. Il suo becco ricurvo serve a sminuzzare le prede, ma non a catturarle. La sua abilità di predatore deriva da una capacità di volo fornita dalla compattezza e rotondità delle ali, oltre che dalla lunghezza della coda. Proprio queste abilità hanno permesso allo sparviero eurasiatico di entrare nella falconeria.
OCCHIONE
(burhinus oedicnemus)
DESCRIZIONE:
L’occhione è l’unica delle sette specie di burinidi realmente migratrice; d’estate è presente in quasi tutto il suo areale, che copre quasi l’intera fascia mediterranea, l’Europa centrale e l’Asia meridionale e sud occidentale. Ha due grandi occhi gialli, posti su un capo mobile come quello dei gufi, il piumaggio sul petto e sui fianchi è di colore sabbia con striature, bianco sul ventre, marrone sulle ali con i lati bianchi e la punta nera. Il giallo degli occhi, ripreso nel becco assieme al nero, spicca sotto il grande sopracciglio scuro. Si mescolano così i colori mimetici necessari alla difesa dai predatori. Nelle notti illuminate dalla luna questo uccello, di solito silenzioso, si riunisce in gruppi che elevano la loro voce e i maschi si esibiscono in cerimonie nuziali, esibendo lo splendido piumaggio. L’alimentazione è a base di vermi, insetti e molluschi a volte anche piccoli mammiferi e nidiacei. Verso aprile o i primi di maggio la coppia cova per 25/27 giorni le 2 uova che depone la femmina e dopo circa 2 mesi i nuovi nati diventeranno adulti.
HABITAT:
frequenta volentieri pianure steppose, brughiere, maggesi, rive dei fiumi e torrenti.
STERNA
Nome comune: Sterna bianca (inglese: white tern)
Nome scientifico: Gygis alba
Famiglia: Sternidi (Sternidae)
Classe: uccelli (Aves)
CARATTERISTICHE:
Questo uccello marino è l'unico, tra tutte le innumerevoli specie di Sterne, a possedere una calotta e un piumaggio completamente bianco.
Dalla candida livrea emergono solo gli occhi scuri, l'affilato becco nero leggermente rivolto all'insù e le zampe anch'esse nere.
Durante il volo le sue ali sembrano rilucenti sullo sfondo del cielo, e questo, in associazione al volo leggero, hanno suggerito il nome di sterna delle fate (anche se specificamente rivolto alla Sterna nereis, che vive in Australia, in Nuova Zelanda e in Nuova Caledonia).
Le dimensioni sono relativamente ridotte, trattandosi di una specie marina, non superando i 30 cm e possedendo un'apertura alare di 70 cm.
VITA E ABITUDINI:
La Sterna bianca nidifica tutto l'anno, anche se in alcuni periodi, che variano con la stagione e la regione, si riproduce più intensamente.
Nel periodo degli amori il maschio cerca di conquistare la femmina offrendole in dono dei pesci. La deposizione dell'unico uovo, bianco con delle piccole macchie scure, avviene in equilibrio su un ramo o tra i sassi ed è covato per 5 settimane da entrambi i genitori. Alla nascita il piccolo è riscoperto di un piumino bruno, che diverrà sempre più bianco con la maturità.
I genitori portano il cibo al pulcino solo 2 volte al giorno, al mattino e al pomeriggio; con la crescita, verso la terza - quarta settimana, gli adulti devono impegnarsi molto di più, garantendo al pulcino 4-5 pasti al giorno.
Qualora i banchi di pesce scarseggino in prossimità della costa, l'adulto deve compiere svariati chilometri per garantire un pasto sufficiente al pulcino.
Per pescare la sterna vola a raso d'acqua, catturando il pesce posto in superficie; talvolta, questo uccello si porta a qualche metro di altezza, lanciandosi poi sulla preda. Qualunque sia la strategia di caccia utilizzata, la sterna bianca non si immerge mai completamente nello specchio d'acqua.
DOVE E' POSSIBILE INCONTRARE LA STERNA BIANCA:
Il suo habitat è il mare aperto e le isole boscate per nidificare. Questo candido uccello è presente nell'Oceano Indiano e nell'Atlantico a livello equatoriale. A Piacenza è presente in numerosi esemplari lungo la foce del fiume Trebbia.
Fonte: http://www.cde-pc.it/documenti/scheda-01a.doc
Sito web da visitare: http://www.cde-pc.it/
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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