Valore monete

Valore monete

 

 

 

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Valore monete e banconote

Storia della moneta e della banca
Moneta
Ciò che viene scambiato per la compravendita di merci; svolge funzioni di:
• Mezzo di scambio
• Unità di conto
• Riserva di valore
Evoluzione
1. Economia di baratto
2. Economia monetaria moderna (Medioevo), si afferma la moneta come merce di cambio
3. Economia creditizia (tra Medioevo ed età contemporanea), compaiono strumenti evoluti come la cambiale
Alto Medioevo [ V-XI ]
• Decadenza di scambi commerciali ed economia monetaria (utilizzo di rame per scambi locali, oro ed argento quasi scompaiono per transazioni internazionali)
• Base agraria dell’economia
• Invasioni barbariche, dominazione longobarda (VI), invasioni saracene (arabi)
• Feudalesimo: derogate funzioni centrali ai vassalli, sistema chiuso
Innovazioni agricole [ IX-X ](rotazione ternaria; aratro pesante; bardatura del cavallo)  Incremento demografico  Surplus di manodopera in campagna  Rinascita urbana
Cessazioni delle invasioni barbariche  Maggiore stabilità politico-militare  Rinascita urbana
Basso Medioevo [ X-XIV ]
• Aumento domanda di beni alimentari
• Direttrice SUD-EST: Sviluppo commercio nel Mediterraneo (spezie, sale, lana)
• Direttrice NORD-SUD: valichi alpini, Stazioni di posta, Fiere della Champagne (Milano, Francia, Fiandre)
• Mar Baltico, Lega Anseatica (1376)
• Nasce la Lettera di Cambio, invenzione italiana [ XIII ], origine dell’economia creditizia, sistema di compensazioni
Inizi 1300
• Carestie
• Peste nera (1348-51)
• Guerra dei 100 anni (1350-1450)
 Decremento demografico  Trappola malthusiana
XV Secolo
• Ripresa economica
• Spinta esploratrice portoghese
• 1492 Viaggio di Cristoforo Colombo finanziato dalla Spagna
 Rivoluzione dei prezzi  Inflazione  Bilancia commerciale in deficit  Inflazione esportata in altri paesi
Nascono nuove forme societarie:
• Commenda (carattere temporaneo, per singoli affari)
• Compagnie Mercantili marittime (carattere stabile, capitale permanente, ripartizione del rischio tra più sottoscrittori) [Compagnia delle Indie Orientali; Compagnia delle Indie Occidentali]
XVI Secolo
Nascono i grandi stati nazionali  Costi elevati per l’accentramento dei poteri  Nascono Banchi pubblici e monti di pietà
Banchi Pubblici
Nascono per iniziativa di privati, con garanzia statale, con statuti indicanti le attività precise da svolgere.
A Roma Banco di Santo Spirito (1605), a Milano Banco di San Giorgio (1593)
Dal lato della raccolta:
• Depositi a vista senza interessi
• Garanzia da perdite di valore (tosatura)
• Emissione di Fedi di deposito (note di banco), equivalenti delle monete depositate (rapporto 1:1)
• Giroconto, trasferimenti di crediti da un conto ad un altro (moneta scritturale), compensazione
Dal lato degli impieghi:
• Sottoscrizione di titoli del debito pubblico
Monti di Pietà
Nascono per il finanziamento della gente comune (Roma 1539). Rappresentano una valida alternativa a:
• Usura
• Bollare (unica forma riconosciuta dalla Chiesa), Notaio fissa gli interessi di una rendita perpetua, viene contestualmente messo a disposizione del debitore un capitale
• Sensale, un agente di cambio (mediatore) fissa gli interessi tenendo conto di danno emergente e lucro cessante
Monti Frumentari
Prestano il grano per la semina nelle annate magre
Casse di Risparmio
Nascono da un ideale filantropico in Germania (ideologia protestante, soggetto al centro)
• Concetto di previdenza (accantonamento in caso di bisogno)
• Raccolta di depositi anche da piccoli risparmiatori (borghesi)
• Remunerazione con interessi (novità)
• Concorrenza ai titoli del debito pubblico
• Impieghi: titoli del debito pubblico, istituti bancari
Inghilterra
XVII Secolo
Non esistono banchi pubblici, ma solo:
• Orefici banchieri (rilasciano ricevute, gold faith)
• Torre di Londra, sede della zecca per la custodia dei depositi
Nel 1640 Carlo I Stewart per finanziare la guerra con gli scozzesi, dopo che il Parlamento gli aveva negato l’utilizzo della leva fiscale, si appropria dei depositi della Torre di Londra
Nel 1694 nasce la Banca d’Inghilterra, primo istituto d’emissione, preceduto solo da un breve esperimento svedese all’inizio del 1600, nato da un’idea di William Patterson (finanziere scozzese). Svolge funzioni di:
• Custodia dei depositi
• Concessioni di crediti a privati (previa valutazione di una commissione)
• Finanziare il Sovrano
• Credito commerciale (sconto cambiali)
• Emissione di biglietti a vista al portatore
Il Sovrano concede l’emissione di moneta fiduciaria (corso legale) con interessi dell’8%, ma non il monopolio legale. Lo Stato favorisce la circolazione dei biglietti emessi permettendo il pagamento delle tasse con gli stessi biglietti.
Accanto alla Banca d’Inghilterra esistono Banche di Provincia, di piccole dimensioni con funzioni di sconto (credito a breve). [1720 Bubble Act: solo la Banca d’Inghilterra può avere più di 6 soci)
Francia
Banca Generale  Banca Reale (1717-18)
• Sconto cambiali
• Non può finanziare lo Stato
• Corso legale per banconote emesse
• Emissione biglietti + dei depositi
Nata da un’idea di John Lawe (finanziere scozzese)
Punto debole: collegata ad una compagnia commerciale con sede nel Mississippi, che ottenne un contratto con la Louisiana  Bolla Speculativa  Crollo del Sistema  Fallimento della banca e diffidenza dei francesi verso le banche fino al 1800
Cassa di Sconto (1776-1793)
• Sconto
• Credito a breve
• Soppressa nel 1793 a causa della rivoluzione francese
Banca di Francia (1800)
Napoleone  rinascita economica e creditizia
• Istituto d’emissione
• Carattere aristocratico (pochi azionisti)
Banche dipartimentali (Bordeaux, Nantes, Marseille)
Prima del 1848
1. Banchieri privati (ebrei e protestanti), forniscono prestiti allo Stato
2. Casse di risparmio, investono in titoli del debito pubblico
3. Cassa Generale del commercio e dell’industria (Lafitte), finanzia indistintamente investimenti a breve e lungo termine, cade in una crisi di solvibilità nel 1848
Dopo il 1848
Napoleone III
1. Istituto di Credito Fondiario, finanzia a lungo termine opere pubbliche e settore agricolo
2. Società Generale di Credito Mobiliare (Crédit Mobilier), nata da un’idea dei fratelli portoghesi Pereira ispirati alla filosofia di St. Simon; primo istituto a teorizzare la differenziazione dei modi di finanziamento: LP capitale proprio ed obbligazioni, BP credito a breve; fallisce nel 1867 dopo una situazione di panico creata dal fallimento di una società finanziata
Nel 1880 si assiste ad una specializzazione del credito:
1. Banche di Deposito (Crédit Lyonnais)
2. Banche d’Affari (Paris Paribas)
Ma poche erano le grandi imprese da finanziare
Germania
1815-1840
1. Autofinanziamento
2. Banchieri per credito a breve
3. Landshaften (banche ipotecarie) emettono obbligazioni garantite da proprietà fondiarie per fare credito al settore agrario
4. Banche d’emissione, svolgono attività creditizia ed operano il finanziamento pubblico
5. Banche di credito cooperativo, raccolgono i risparmi di operai, commercianti ed artigiani; si differenziano dalle casse di risparmio perché impiegano la raccolta per finanziare le stesse categorie di depositanti
6. Banchieri privati evoluti, finanziano il debito pubblico
1840-1869
Periodo di maggiore stabilità, le imprese da finanziare sono meno rischiose concessione di prestiti a lungo termine non c’è specializzazione, ma il rischio è diversificato in diversi settori inizia la commistione tra banche ed imprese (banchieri nel C.d.A. delle imprese)
1870
Eliminato il vincolo istituzionale per la formazione delle S.p.A. concentrazione bancaria
Banche Miste, finanziano tutte le imprese
Reichsbank: stabilizzatore, prestatore ultima istanza
Stati Uniti
Elementi che hanno favorito lo sviluppo:
• Fattore demografico
• Risorse abbondanti
• Trasporti interni evoluti (ferrovie)
1863 National Banking System
L’emissione è assegnata ad una rete di banche nazionali.
Questo sistema è caratterizzato da tre aspetti principali:
1. Barriere all’ingresso
• Banconote emesse garantite dai titoli del debito pubblico
• Tassa del 10% per l’emissione a favore della concentrazione bancaria
• Requisiti di limite all’emissione; capitale minimo di 50000$; divieto di erogare prestiti ipotecari (per sfavorire il settore agricolo e favorire l’industrializzazione)
2. Sistema piramidale con 18 banche di riserva nei grandi centri urbani, nelle quali le banche nazionali dovevano versare delle riserve (drenaggio di capitali dal Sud-Ovest al Nord-Est)
3. Possibilità di grandi investimenti in azioni perché i titoli del debito pubblico avevano quotazioni basse ed avevano quindi scarsa redditività
1913 Federal Reserve System
• Unica banca centrale (Federal Reserve) per l’emissione di banconote
• Divisione del territorio in 12 distretti bancari
• Federal Reserve Board, organismo di controllo i cui consiglieri sono nominati dal governo
Periodizzazione storica
• 1700-1850 Mercantilismo, protezionismo per conservare metalli preziosi
• 1850-1870 Libero scambio, prezzi in rialzo, l’offerta di metalli condiziona i prezzi; espansione del commercio; apogeo espansione industriale inglese; diminuzione costi di trasporto
• 1870-1890 Protezionismo, prezzi in ribasso, grande depressione
• 1890-1914 Belle Époque, prezzi in rialzo, scoperta di giacimenti minerari
Avvento del libero Scambio
Critiche al Mercantilismo erano state fatte da:
• Adam Smith (fine 1700), specializzazione, divisione del lavoro
• Ricardo, (1819) Teoria dei costi comparati
In Inghilterra
1846 Robert Pill (Tories) stabilisce:
• Abolizione Korn Laws (tariffe doganali per il grano)
• Revoca Navigation Act (Olanda)
• Abolizione dazi doganali
1860 Trattato commerciale Cobden-Chevalier con l’introduzione della clausola della nazione più favorita
La bilancia commerciale era in disavanzo, ma il finanziamento degli investimenti esteri avveniva con le partite invisibili; assumono grande importanza le attività bancaria, assicurativa e finanziaria L’Inghilterra diventa il perno della finanza internazionale
Gold Standard
Monometallismo aureo (apogeo: 1870-1914)
Si è affermato quasi per caso
1717 Isaac Newton fissa il prezzo dell’argento troppo basso rivalutazione dell’argento speculazione scomparsa argento (legge di Gresham, moneta cattiva scaccia moneta buona)
1816 l’Inghilterra fissa il peso della sterlina in oro, unica unità di conto
1844 Bank Act, viene ancorata l’emissione dei biglietti alle riserve auree; i pilastri sono:
• Convertibilità in oro
• Solidarietà internazionale ( tasso di sconto)
• Cooperazione tra banche (credibilità + cooperazione)
In Francia dal 1803 regnava il bimetallismo, con monopolio d’emissione alla banca di Francia; dal 1865 la Francia promuove l’Unione Monetaria Latina (Italia, Belgio, Olanda, Francia) con monometallismo argenteo; l’esperimento ha breve durata perché vengono presto scoperti giacimenti di argento in Nevada squilibri per eccessiva volatilità.
Dal 1870 tutti i paesi adottano il Gold Standard, ma la Francia mai ufficialmente. (in Italia vigeva il corso forzoso)
Gold Sterling Standard (1890)
Le banche detengono come riserve:
• Monete d’oro
• Crediti a breve (assegni e depositi a titolo di riserve che fruttavano interessi presso la banca di Londra)
• Sterline
I Guerra Mondiale
Abbandono del Gold Standard
Per finanziare la guerra esistono tre strumenti:
1. Aumento delle imposte
2. Aumento circolazione cartacea
3. Aumento indebitamento estero
Gli strumenti più utilizzati sono stati il secondo ed il terzo
Dopo la fine della guerra conseguenze economiche della pace:
• Trattato di Versailles: riparazioni
• Trattato di St. Germain: disgregazione impero Austro-ungarico
Gli Stati Uniti adottano una posizione intransigente per il pagamento di debiti e riparazioni
1920 Conferenza di Bruxelles tentativo di ritornare al Gold Standard, ma in circolazione c’erano troppi biglietti e gli stati disponevano di pochi metalli preziosi.
1921 Quota Act per arginare il fenomeno dell’immigrazione in USA
1923 La Germania sospende i pagamenti Fra occupa la Ruhr resistenza passiva degli operai tedeschi iperinflazione
1924 Piano Dawes:
• Dilazione per il pagamento integrale di debiti e riparazioni tedesche (proporzionali alla crescita detratti dal prelievo fiscale)
• Finanziamenti per la ricostruzione tedesca
Gold Exchange Standard
1922 Conferenza di Genova
Le Banche Centrali Nazionali detengono:
• Oro
• Valute convertibili in oro: dollari e sterline
Il sistema è però instabile proprio a causa della presenza di due valute chiave, a differenza del Gold Sterling Standard.
1925 Gold Standard Act: Fissato il rapporto di cambio sterlina-oro al valore del 1817, soprattutto per una questione di prestigio, ma il cambio risulta troppo apprezzato Diminuzione delle esportazioni Le partite invisibili si deteriorano Bilancia commerciale in disavanzo Bilancia dei pagamenti in disavanzo Alti costi sociali (Manifestazione a Londra nel 1926)
1926 La Francia adotta il Gold Exchange Standard, ma fissando un cambio leggermente svalutato
1926 L’Italia rivaluta la Lira (Quota 90)
Crisi del ’29
• Crollo quotazioni azionarie
• Eccessivo sviluppo della capacità produttiva
• Negli anni ’20 le banche avevano concesso credito a buon mercato bolla speculativa
1930 Tariffa Hawley Smoot Crisi commercio internazionale aumento della disoccupazione
1930 Piano Young
• Moratoria debiti
• Riduzione ammontare riparazioni
• Riduzione rate di ammortamento
1931 Moratoria pagamento riparazioni (Hoover)
1932 Conferenza di Losanna
1933 Conferenza mondiale di Londra
• Abbandono del Gold Standard
• Ricerca forme di cooperazione, ma nessun paese in pratica abbandona il protezionismo
1933 Usa abbandona convertibilità (Roosvelt)
1934 Usa svaluta dollaro
New Deal (1933)
USA: Roosvelt
• Intervento pubblico in economia (NRA, AAA, TVA)
• Spesa pubblica
• Aumenti salariali
GER
1933 Programma di opere pubbliche (autostrade)
1934 Riarmo, sviluppo industria bellica (violazione Versailles)
1938 Piena occupazione, limitato ricorso all’oro (compensazione)
FRA
• 1936 Abbandono della convertibilità
• Piccolo programma di opere pubbliche
Dopo la II Guerra Mondiale
Ricostruzione secondo due principi cardine:
• Libero scambio
• Cooperazione
1943 UNRRA, aiuti alimentari e sussistenza dagli USA ai paesi europei
1941 Due tesi:
1. White (USA)
• Cambi fissi, regolati da un’istituzione sovranazionale
• Creazione di un organismo sovranazionale con tetto massimo di 5 miliardi $ + DSP
2. Keynes
• Cambi flessibili, ma stabili
• Creazione della ”Unione di compensazione” per finanziare i paesi in disavanzo (23 miliardi $)
Bretton Woods (1944 - 1971)
Accordi tra 44 paesi, non ratificati da Cina e Russia. Fissazione di parità fisse tra monete, modificabili per squilibri fondamentali.
Vengono creati:
• FMI (Fondo Monetario Internazionale), che fornisce consulenza tecnica ed assistenza finanziaria; vigila sulla stabilità dei tassi di cambio; ha a disposizione i DSP in caso di squilibri inferiori all’1%; per squilibri maggiori del 10% può modificare i rapporti di cambio; evita l’intervento delle banche centrali
• BIRS (Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo): concede prestiti a lungo termine per la ricostruzione; ha a disposizione un fondo costituito dalle quote sottoscritte dai paesi che hanno aderito agli accordi; presto indirizza i finanziamenti ai paesi in via di sviluppo
• ITO (International Trade Organisation), istituito per ripristinare il commercio internazionale; ha scarsi poteri non viene mai ratificato l’accordo per il quale ci sarebbe dovuto essere un abbassamento contemporaneo di tutte le tariffe
GATT [1947] (General Agreement on Tariffs and Trade), sostituisce l’ITO
• Obiettivi: liberalizzazione del commercio ed aumento del volume degli scambi
• Vieta politiche discriminatorie
• Introduce la clausola della nazione più favorita
1947 Piano Marshall (ERP, European Recovery Project)
Programma quadriennale di ricostruzione europea Finanziamenti a lungo termine (rifiutati dalla Russia, che vara il Comecon)
Il coordinamento dell’attuazione del piano è affidato all’OECE (Organizzazione Europea Cooperazione Economica)
Anni 50 – 70
Inizia la ripresa economica grazie a:
• Liberismo
• Stabilità monetaria (FMI)
• Basso costo delle materie prime
• Stabilità politica
Aumenta quindi il volume degli scambi commerciali e la produzione industriale
Per l’integrazione degli scambi commerciali prende vita l’UEP (Unione Europea dei Pagamenti), sistema di compensazione dei saldi monetari, regolati tramite la BRI (Banca di Regolamento Internazionale)
Processo di integrazione europea
1944 Benelux e Francital
1951 CECA (Comunità Europea Carbone Acciaio)  Rapporto Timbergen
1957 CEE (Comunità Economica Europea)
1960 EFTA Proposta dall’Inghilterra ai paesi scandinavi, ma nel 1972 la stessa Inghilterra aderisce alla CEE
Anni ’70
Stagflazione
• Crisi del dollaro USA abbandona convertibilità nel 1971 a causa degli eccessivi deficit della bilancia commerciale e dei pagamenti (finanziamento guerra)
• Shock petroliferi del 1973, 1979
SME (1979)
Insieme di accordi per regolare i rapporti di cambio tra le monete dei paesi dell’UE. Fissazione della parità centrale in termini di ECU (European Currency Unit), media ponderata di tutte le valute.
ITALIA
Paese di tarda industrializzazione, lo sviluppo è avvenuto in tre fasi:
1. Età giolittiana, creazione delle basi della struttura industriale
• 1881-87 Crescita debole
• 1888-95 Depressione
• 1896-1907 Crescita intensa
• 1908-14 Crescita normale
2. Periodo tra le due guerre mondiali, consolidamento dei risultati raggiunti
3. Miracolo economico del secondo dopoguerra
In riferimento al primo periodo esistono quattro tesi:
1. Rosario Romeo: ruolo fondamentale del settore agricolo, che ha sostenuto il maggiore onere per il pagamento tributi creazione delle infrastrutture
2. Gramsci – Sereni: Onere fiscale eccessivo freno per l’industrializzazione mancato sviluppo del Sud
3. Ghershenkron: Mancanza di accumulazione originaria (al contrario dell’Inghilterra ruolo fondamentale delle banche miste
4. Dualismo originario: è mancata l’integrazione economica rapporti commerciali separati (al Nord seta exp grezza verso la Francia; al Sud exp prodotti agricoli nei paesi del Mediterraneo)
Politica doganale
1863 Liberismo, trattato commerciale con la Francia (specializzazione produzione agricola)
1878 I tariffa protezionistica per imp settore tessile
1887 II tariffa protezionistica per imp nuovi settori (siderurgia), tranne chimica e meccanica per mantenere buoni rapporti commerciali con la Germania ritorsione Francia Aumento emigrazione Bilancia commerciale in deficit, bilancia dei pagamenti in avanzo
Finanziamento Spesa Pubblica
• Aumento pressione fiscale (sistema piemontese esteso a tutta l’Italia)
• Introduzione di nuove tasse: tassa sulla ricchezza mobile, tassa sul macinato
• Vendita di beni demaniali e del patrimonio degli enti ecclesiastici
• Debito pubblico (70% del PIL)
1866 Guerra contro l’Austria per il Veneto Corso forzoso incremento della circolazione dei biglietti
Banche
1500-1820
• Banchi pubblici
• Monti di pietà
• Monti frumentari
• Prassi notarile
1820-1861
• Casse di risparmio
• Banche di sconto
• Istituti d’emissione (1849 Banca Nazionale degli Stati Sardi) [offerta credito locale, finanziamento infrastrutture, garanzia della convertibilità, emissione di biglietti]
1861-1893
• 6 istituti d’emissione (BN nel Regno, BN Toscana, Banca Toscana di Credito, Banca Romana, Banco di Napoli, Banco di Sicilia)
• Banche popolari [credito cooperativo, impieghi per le stesse categorie di depositanti, medio-basso ceto]
• Casse di Risparmio Postali [remunerazione depositi, collegate alla Cassa Depositi e Prestiti, non hanno politica creditizia autonoma, funzione mutualistica]
• Banche di credito ordinario (Credito Mobiliare, Banca Generale
1893
• 3 istituti d’emissione (Banca d’Italia, Banco di Sicilia, Banco di Napoli)
1926
• Banca d’Italia unico istituto d’emissione
Crisi fine anni ’80
Crisi edilizia immobilizzi partecipazioni bancarie crisi finanziaria
1892 resi noti i risultati di un’ispezione negli istituti d’emissione scandalo della Banca Romana cade Giolitti
1893 Legge bancaria, che stabilisce:
• 3 istituti d’emissione
• Possibilità di erogare solo crediti a breve
Banche miste
• Banca di Roma (1880)
• Società Bancaria Italiana
• Banca Commerciale Italiana (1894)
Impieghi: settori pesanti (breve, medio e lungo termine)
Fonti: capitali propri (tedeschi) e depositi
congiuntura favorevole fine 1800 stabilità in Europa
Critica di Einaudi e Pantaleone: mancanza di specializzazione
I Guerra Mondiale
Finanziamento con:
• Emissione moneta
• Debito pubblico
• Linee di credito per materie prime
• Scarso ricorso alla leva fiscale
Sviluppo grandi imprese nei settori pesanti: Ansaldo, Fiat, Ilva, Pirelli, Montecatini
Fine I Guerra Mondiale
Periodo delle scalate alle banche dalle imprese
Ansaldo Banca Italiana di Sconto (ex Società Bancaria Italiana) [1918-23] Intervento della Banca d’Italia come prestatore di ultima istanza
Effetti:
• Investitori diffidenti corporate
• Carenza strutturale
• Finanziamento delle imprese dalle banche miste
Istituti di Credito Speciale
Ideati da Alberto Beneduce per sopperire alla debolezza della Borsa, autonomi dal Governo.
Fonti: Obbligazioni a lungo termine con garanzia statale, Capitale fornito in parte dalla Cassa Depositi e Prestiti
• Crediop (opere pubbliche)
• Icipu (pubblica utilità)
• Credito Navale
FASCISMO
Prima Fase 1922-25: Fase Liberista
• Ministro delle finanze: De Stefani
• Congiuntura favorevole
• Controllo politico sulle forze di lavoro
• Minore emigrazione (Quota Act 1921)
• Politica doganale aperta
• Riforma tributaria 1923: imposta sulla ricchezza mobile, minore pressione fiscale per gli imprenditori
• Deprezzamento del cambio inflazione
• Stabilità dei prezzi interni (scarsi salari)
Seconda Fase 1925: Svolta Autoritaria
• Fuori legge partiti e sindacati
• Patto di Palazzo Vidoni: solo le corporazioni possono trattare con la Confindustria
• Ministro delle finanze: Volpi
• Bilancia commerciale e dei pagamenti in deficit
• Problema principale: stabilizzazione monetaria
• Obiettivo: cambi fissi
1926 Legge Bancaria
• Banca d’Italia unico istituto d’emissione
• Attribuzione della vigilanza alla Banca d’Italia (per non avallare scelte altrui)
Politica della stabilizzazione monetaria:
1. Riduzione importazioni (Battaglia del grano, Agip, aumento produzione materie prime)
2. Riduzione e dilazione dei debiti di guerra per favorire la ripresa dei finanziamenti esteri
3. Cambi fissi (Quota 90, riduzione inflazione, Legge Bancaria 1926)
Quota 90 è stata possibile grazie a:
• Classe operaia arrendevole
• Riduzione dei salari (minori costi di produzione)
• Sgravi fiscali per le imprese
Crisi del 1929
Salvataggi BI per Banca di Credito Italiano e Comit
Istituti Beneduce:
• IMI (Istituto Mobiliare Italiano) [1931] collocamento obbligazioni decennali con garanzia statale; non risolve il problema degli immobilizzi delle banche a causa di una gestione troppo cauta
• IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) [1933] Sezione Finanziamenti per prestiti alle imprese; Sezione Smobilizzi per la gestione delle partecipazioni detenute; 3 subholdings: Stet, Finsider, Finmare diventerà ente permanente nel 1977 Liquidato nel 1992 con la Legge Amato
Legge Bancaria del 1936
• Controllo dell’attività bancaria per la tutela del credito e del risparmio (ispettorato)
• Riordinamento Banca d’Italia (istituto di diritto pubblico)
• Specializzazione del credito per scadenze (banche miste credito a breve; istituti di credito speciale credito a lungo termine con emissione di obbligazioni)
Istituti di credito dopo il 1936
1. Istituti di diritto pubblico: Banco di Napoli, Banco di Sicilia, BNL, Banco di San Paolo, Monte dei Paschi di Siena, Banco di Sardegna
2. Istituti di interesse nazionale 3 banche miste: Comit, Credit, Banca di Roma
3. Banche di Credito Ordinario (circa un centinaio)
4. Banche Popolari – Cooperative (es. Novara e Milano)
5. Casse di Risparmio – Monti di Pietà (Es. CaRiPLo cassa di risparmio delle province lombarde)
6. Casse Rurali – Artigiane
7. Istituti Centrali per le Casse di Risparmio e le Banche Popolari
8. Istituti di Credito Speciale
Dopo la II Guerra mondiale
Problemi principali:
• Mezzogiorno
• Arretratezza industriale
• Inflazione
Due politiche diverse:
1. Sinistra (Parri, De Gasperi): Imposta straordinaria sul patrimonio; proposto il cambio di moneta
2. Destra (Einaudi): Imposta progressiva sul patrimonio; linea Einaudi
Linea Einaudi (manovra deflazionistica)
• Regolazione attività creditizia
• Stabilizzazione offerta di credito
• Aumento tasso di sconto (4% 5%)
• Imposta progressiva sul patrimonio (punto di convergenza con politica di sinistra)
• Introduzione della Riserva Obbligatoria (25%, depositi presso la Banca d’Italia)
Aspetti che hanno favorito la buona riuscita della manovra:
• Debolezza di sinistra e sindacati a causa di un alto tasso di disoccupazione
• Aiuti del Piano Marshall (fondo di contropartita)
Risultato Miracolo economico
• Intensa crescita
• Bassa inflazione
• Equilibrio della bilancia dei pagamenti
Sviluppo guidato dalle esportazioni
• Esportazioni maggiori dai settori tecnologici
• Il mercato interno assorbe solo la produzione dei settori tradizionali bassa inflazione
• Bassi salari
• Domanda globale stabile
• Alti margini di profitto per le imprese
• Autofinanziamento e pace bancaria
• Il Tesoro emette pochi titoli del debito pubblico investimenti liberi per finanziamento delle obbligazioni a lungo termine
Squilibri:
• Emigrazione
• Mezzogiorno arretrato
• Terzierizzazione dell’economia
1950 Riforma fondiaria Cassa per il Mezzogiorno
1957 Individuazione dei nuclei di industrializzazione
Fine del miracolo economico 1963
• Lotte sindacali
• Aumento dei salari
• Aumento dei prezzi
1970 Statuto dei lavoratori PMI
1974
• Creazione della Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa)
• Vincolo di portafoglio Doppia intermediazione (distorsione del modello Beneduce): gli istituti di credito speciale emettono obbligazioni corporate, le banche ordinarie devono sottoscrivere con i depositi una percentuale fissa di queste obbligazioni.
1973
Svalutazione differenziata
1979
• Italia aderisce allo SME (cambi fissi, margine del 6%)
• Piano Pandolfi: mobilità del lavoro, blocco dei salari

 

Fonte: http://www.alexpander.it/StoMon.doc

 

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