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DEGAS( Parigi, 19 luglio 1834 – Parigi, 27 settembre 1917)
Figlio del ricco banchiere Auguste De Gas e di Célestine Musson, Edgar Degas cresce in ambiente borghese raffinato. ha quattro fratelli e gode di un'infanzia dorata. Dopo la laurea, inizia a frequentare il Cabinet des Estampes della Biblioteca Nazionale. Nel 1855, inizia a seguire dei corsi alla Scuola delle Belle Arti di Parigi; nel frattempo, preferendo avvicinarsi direttamente all'arte dei grandi maestri classici quali Luca Signorelli, Sandro Botticelli e Raffaello, viaggia spesso tra il 1856 e il 1860 in Italia, dapprima con la famiglia a Napoli e poi a Roma e Firenze, dove diventa amico del pittore Gustave Moreau. Frequenta cenacoli, studi di pittura, caffè letterari e conduce, con pochi intimi amici borghesi, una vita da celibe arrogante. Delle sue origini raffinate, conserva la riservatezza e il rispetto dei principi. La delicatezza del cuore e l'intransigenza morale gli valgono la stima di chi ha intorno. Partecipa attivamente alle discussioni nelle riunioni dei giovani artisti dell'avanguardia e del suo amico Édouard Manet al café Guerbois.A partire dal 1875, a seguito di numerose difficoltà materiali, la pittura diventa il suo mezzo di sostentamento. Negli anni intorno al 1880, quando inizia a perdere la vista, Degas privilegia la tecnica del pastello, alla quale a volte mescola la matita e la tecnica a guazzo (gouache). I quadri di questo periodo testimoniano un lavoro molto moderno sull'espressività del colore e della linea. Alla fine del 1890, quasi cieco, si consacra esclusivamente alla scultura che già praticava da una dozzina d'anni, trasferendo i suoi soggetti preferiti in cera. La mostra di ventisei paesaggi, che presenta nell'ottobre 1892 alla galleria Durand-Ruel, è la sua prima ed ultima mostra personale. A partire dal 1905, il pittore si ritira sempre più nel suo studio, lottando contro la cecità che avanza. Quasi completamente cieco, Degas muore di una congestione cerebrale a Parigi 27 settembre 1917, all'età di 83 anni.
Sensibile alle stampe giapponesi e alle tecniche fotografiche presentò alle mostre per gli Impressionisti ben 25 opere, pur mantenendosi autonomo dalla pittura en plein air. Con gli impressionisti Degas condivideva il nuovo modo di guardare la realtà, semplificando i mezzi espressivi per ottenere una visione più diretta, dinamica e aderente al vero, anche se rimaneva vivo in lui il desiderio di una costruzione solida, geometrica, lontana dalla vaghezza prospettica dei suoi colleghi. Anche dal punto di vista dei soggetti si mantenne autonomo, privilegiando la città e i suoi mutevoli volti. Il balletto interessava l’ artista perché gli dava la possibilità di analizzare il movimento.
La famiglia Belelli( Parigi 1858)
E’ un dipinto ad olio su tela di cm 200 x 250. Grande dipinto giovanile, la cui ideazione e prima elaborazione risale al soggiorno giovanile in Italia. L'opera ritrae la famiglia della zia paterna del pittore, Laure Degas, sposata al barone napoletano Gennaro Bellelli esule a Firenze per motivi politici.Il quadro ha un'impostazione decisamente classica che risente particolarmente dell'influsso di Diego Velázquez, ma la sua lunga elaborazione decennale a Parigi finisce per dargli un'impronta decisamente impressionistica. La scena è percorsa da una grande tensione interna ed esprime la situazione di forte conflitto che divideva i due coniugi: la parte sinistra del quadro è occupata dalla zia del pittore in lutto per la recente morte a Napoli del padre (ritratto in una sanguigna appesa dietro di lei) che sembra quasi attirare a sé le sue due graziosissime figlie e guarda lontano con espressione severa ed amareggiata. La parte destra è occupata dal marito seduto di spalle il cui viso si intravvede di profilo. Da notare la presenza nello sfondo di uno specchio e di una porta che introducono dettagli di luce nel quadro e l'uso non comune negli impressionisti del colore nero.
Le stiratrici (Parigi 1884)
E’ un dipinto ad olio su tela di cm 76 x 81,5. Tutta l'opera di Degas è contrassegnata da un'attenta selezione di gesti apparentemente banali che il pittore sceglie di far compiere alle sue protagoniste, che appaiono colte mentre svolgono i mestieri quotidiani. La donna sulla destra fatica piegata sul ferro da stiro che muove utilizzando tutta la pesantezza del proprio corpo. L'altra impugna una bottiglia di vino e sbadiglia portandosi la mano al volto.
Piccola danzatrice di 14 anni (Parigi 1879)
Scultura in cera del colore della terracotta per la quale l’ artista previde un completamento con elementi reali. Si può capire quando lo scrittore Huysmans rimase colpito dalla sua “terribile realtà” considerandola “il solo tentativo veramente moderno che io conosca nella scultura.
Fonte: http://unitiresistiamo.altervista.org/Degas.doc
Sito web da visitare: http://unitiresistiamo.altervista.org
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