Movimenti artistici

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Movimenti artistici

ART DECO’


L'art Déco è una manifestazione artistica affermatasi nell'Esposizione delle arti decorative di Parigi del 1925..

ARTE CINETICA
Termine usato per definire un tipo di arte che rappresenta un movimento, reale o virtuale. L'idea fu introdotta inizialmente negli anni Venti....

ARTE CONCETTUALE
Nell'arte concettuale l'elemento più importante è l'idea che sta dietro l'opera piuttosto che l'abilità tecnica della sua esecuzione.....

ARTE INFORMALE
Il termine informale fu coniato in Francia negli anni Cinquanta per indicare la tendenza verso un nuovo modo di creare immagini senza il ricorso alle forme riconoscibili precedentemente usate.....

ART NOUVEAU
Con Art Nouveau ci si riferisce ad un vasto movimento artistico che ha coinvolto molti paesi europei e gli Stati Uniti…

BAROCCO
Lo stile barocco fiorì a Roma all'inizio del Seicento e si diffuse in varia misura in tutta Europa fino al diciottesimo secolo..... 

BAUHAUS
L'istituto d'arte e mestieri Bauhaus fu fondato a Weimar dall'architetto Walter Gropius nel 1919 e nel decennio successivo divenne il centro del design in Germania.....

CAMDEN TOWN GROUP
Gruppo di pittori inglesi costituitosi nel 1911. Il gruppo soleva incontrarsi nello studio di Walter Sickert a Londra.... 

COBRA
Associazione internazionale di artisti attiva in Europa dal 1948 al 1951. Il nome Cobra deriva dalle iniziali delle capitali..... 

CONFRATERNITA DEI PRERAFFAELLITI
Associazione di giovani artisti inglesi costituita nel 1848. Delusi da quello che consideravano uno stato di decadenza della pittura.....segue

COSTRUTTIVISMO
Movimento astratto fondato in Russia nel 1913. Il costruttivismo spazzò via le nozioni tradizionali di arte proponendo l'imitazione di forme....segue

CUBISMO
Rivoluzionario metodo pittorico creato da Pablo Picasso e George Braque nella prima decade del ventesimo secolo.... segue

DADAISMO
Il nome "dada", usato senza significato preciso, fu dato a un movimento "anti-artistico" internazionale attivo dal 1915 al 1922.... segue

DECADENTISMO
Il Decadentismo è una corrente artistico-letteraria che, nata a Parigi intorno agli anni '80-'90 del XIX secolo.... segue

DE STIJL (NEOPLASTICISMO)
Movimento artistico e rivista omonima fondati nel 1917 in Olanda da Theo Van Doesburg e Piet Mondrian....segue

DIVISIONISMO
Il Divisionismo è una corrente artistica nata in Italia alla fine del XIX secolo....segue

ESPRESSIONISMO
Tendenza artistica attiva soprattutto in Germania dal 1905 al 1930....segue

ESPRESSIONISMO ASTRATTO
Movimento americano sviluppatosi a New York negli anni Quaranta...segue

FAUVISME
A una mostra del 1905, a Parigi, una sala era dedicata a quadri caratterizzati da colori fiammeggianti e contrastanti...segue

FUTURISMO
Movimento d'avanguardia formatosi a Milano nel 1909. ...segue

GOTICO
Il gotico fu lo stile predominante durante il Medioevo, che caratterizzò le principali cattedrali d'Europa.... segue

IMPRESSIONISMO
Movimento pittorico sviluppatosi in Francia intorno al 1860....segue

INFORMALE
Indirizzo generale di una parte dell'arte contemporanea nel quale si riconoscono correnti, movimenti e personalità diverse....segue

IPERREALISMO
L'iperrealismo è una corrente dell'arte contemporanea americana, nata negli Stati Uniti all'inizio degli anni Settanta....segue

LIBERTY
Il termine Liberty deriva dal nome dei magazzini londinesi di Arthur Lasenby....segue

MANIERISMO
Sviluppatosi dallo stile rinascimentale, il manierismo è generalmente considerato come una reazione all'armonia...segue

MINIMALISMO
Tendenza pittorica e scultorea sviluppatasi principalmente negli Stati Uniti durante gli anni Sessanta e Settanta....segue

NABIS
Piccolo gruppo di artisti francesi, attivi verso la fine del diciannovesimo secolo....segue

NATURALISMO
Il Naturalismo è un movimento artistico nato intorno al 1870 in Francia in continuità col Realismo....segue

NOVECENTO
Il Novecento è un movimento artistico che investe sia le arti figurative che la letteratura e la musica....segue

NEOCLASSICISMO - NEOESPRESSIONISMO - NEOROMANTICISMO
Il prefisso neo, nuovo, indica una rinascita di tendenze o idee del passato....segue

OPTICAL ART
Movimento di arte astratta sviluppatosi negli anni Sessanta....segue

PITTURA METAFISICA
La pittura metafisica fu fondata nel 1917 da Giorgio De Chirico e Carlo Carrà....segue

POP ART
Movimento emerso negli Stati Uniti e in Gran Bretagna negli anni Cinquanta, ispirato a immagini della società consumista e della cultura popolare....segue

 

PRIMORDIALISMO PLASTICO
Il Manifesto del Primordialismo Plastico viene firmato dai pittori Emanuele Cavalli, Giuseppe Capogrossi e Roberto Melli il 31 ottobre 1933....segue

RINASCIMENTO
Nel Medioevo l'uomo viveva nel timore di Dio, dominato dall'onnipotenza della Chiesa. L'arte in generale mostrava cieli e santi, e aveva scarsi rapporti con quello che accadeva sulla terra....segue

ROCOCO'
Stile leggero, decorativo, emerso in Francia intorno al 1700....segue

ROMANTICISMO
Movimento artistico fiorito in Europa e negli Stati Uniti tra la fine del diciottesimo secolo....segue

SCUOLA DI BARBIZON
Dall'inizio alla prima metà del diciannovesimo secolo, un piccolo villaggio a una cinquantina di chilometri....segue

SIMBOLISMO
Movimento letterario e pittorico sorto in Francia alla fine del diciannovesimo secolo....segue

SINTETISMO
Con Sintetismo ci si riferisce all'orientamento assunto dai pittori della scuola di Pont-Aven....segue

SURREALISMO
Il surrealismo ebbe origine in Francia negli anni Venti....segue

VORTICISMO
Movimento d'avanguardia inglese fondato da Wyndham Lewis nel 1914....segue

Liceo artistico “C. Piazza”  Lodi
Prof.ssa Di Bernardo Cristina

 

PRIMO NOVECENTO:     AVANGUARDIE EUROPEE   

AVANGUARDIE

 

Si tratta di movimenti culturali e artistici che rifiutano la mentalità ed i rapporti sociali borghesi e puntano ad una radicale trasformazione dell’idea di arte attraverso uno sperimentalismo continuo e una riflessione teorica. Esse si pongono come negazione e distruzione di ogni legame con la tradizione, la memoria, i valori del passato , come rifiuto del presente del gusto e dei valori dominanti. Su questo piano esse spesso, ma non sempre, si incontrano con le avanguardie politiche (così accade per esempio in Unione Sovietica durante e dopo la rivoluzione, o in Germania nel primo dopoguerra, mentre i cubisti non ebbero interessi politici).

Nate nei primi due, tre decenni del Novecento, vengono dette storiche per distinguerle dalle neoavanguardie della seconda metà del Novecento e sono:

L’Espressionismo,
Il Dadaismo,
Il Surrealismo,
Il Crepuscolarismo
Il Futurismo,
Il Cubismo.

Esse sono ben distinte, ma hanno alcuni elementi in comune:

  • la tendenza a superare i confini nazionali, e le separazioni tra le diverse forme di espressione artistica (letteratura, scultura, pittura, teatro);
  • la volontà di rompere con la tradizione ottocentesca , cioè con le poetiche del Naturalismo e del Decadentismo (dalle quali per altro prendono le mosse)
  • La concezione dell’arte come di qualcosa che non deve e non può rispecchiare la realtà (come era già stato indicato dal Simbolismo francese), in quanto non esiste una realtà oggettiva ;
  • La creazione artistica si focalizza sulla soggettività e sceglie la provocazione come mezzo di rinnovamento formale e contenutistico  (prevalgono la deformazione grottesca, l’alterazione delle normali gerarchie, l’elemento onirico, geometrico o concettuale, la rappresentazione della simultaneità delle prospettive…)
  • L’arte non deve più fornire interpretazioni privilegiate del reale o offrire la possibilità di accedere ad una realtà “più vera”  che solo il genio sa e  può individuare(Decadentismo), ma diventa gesto espressivo di una soggettività che si ribella alla tradizione e all’ordine e che rivendica la propria libertà creativa al di là di qualsiasi regola o finalità precostituita.
  • ESPRESSIONISMO (Primo movimento del ‘900)  Si sviluppa in Germania nei primi del Novecento (1905) come tendenza all’avanguardia, ma trova la sua massima definizione negli anni immediatamente successivi alla Prima Guerra mondiale (fino al 1925). Nasce come reazione delle arti figurative al Naturalismo e all’Impressionismo, considerato come un’emanazione della vecchia arte naturalistica. Nell’Impressionismo, i particolari                                                                     sono protagonisti, ma vengono ancora collocati in posizioni e gerarchie tradizionali che l’artista deve rispettare; nell’Espressionismo, invece, il singolo dettaglio è sciolto dall’insieme, le proporzioni non sono più rispettate e un particolare minimo può occupare tutto il quadro. La realtà oggettiva non esiste più, esiste solo il mondo visionario, soggettivo in cui essa è vista. Dal campo delle arti figurative si allargò poi alla letteratura, alla musica ed al cinema. Caratteristica dell’espressionismo è una visione cupa  e profondamente pessimistica del mondo. Si tratta di “una letteratura d’urlo e distruzione” che denuncia la disperazione di un’umanità martirizzata dalla guerra, la violenza della vita, la utopistica rigenerazione di un  mondo sconvolto.

Temi dominanti: città mostruosa e tentacolare, civiltà delle macchine che porta al caos convulso o     all’agghiacciante geometria; angoscia che si esprime nel “grido”, oppure nell’onirismo, nelle visioni allucinate. Il personaggio espressionista è un uomo degradato in un mondo degradato. Tendenza alla rappresentazione grottesca che trasforma i personaggi in animali o burattini e visioni
soggettivistiche, oniriche e allucinate della realtà.
Sul piano formale, questa poetica trova riscontro in una radicale deformazione linguistica , in una violenta
rivoluzione stilistica che parte dal rifiuto della retorica e del linguaggio poetico della tradizione.
Caratteri formali:  sinteticità, rapidità, simultaneità, paratassi, periodi nominali, lessico antiaccademico.
Massimo esponente:  Gottfried Benn     Poesia: mescolanza di linguaggio scientifico, e rappresentazione violentemente deformata della fisicità umana che si risolve in una critica nichilista della razionalità, della scienza e della società stessa.
L’Espressionismo influenza parzialmente Francia ( Ferdinand Céline) e Irlanda (James Joyce).
In Italia risentono dell’Espressionismo i “vociani” Rebora e Campana e Tozzi , Gadda e in parte Pirandello.

 

DADAISMO

Il movimento Dada, nacque a Zurigo nel 1916. Massimo esponente e teorico il rumeno Tristan Tzara (1896 – 1963)
La parola Dada ha una valenza polisemia: in rumeno e in russo significa “sì sì”, nel linguaggio infantile francese significa “ cavallo” in swahili significa “sorella”; oppure è semplicemente un suono pronunciato dai bambini ad indicare il rifiuto dell’utilità dell’opera d’arte e la spontaneità assoluta dell’artista che gioca e si esprime come un neonato (rifiuto di ogni regola e ogni razionalità sino alla negazione nichilista di ogni  tradizione)
Scopo del Dadaismo a cui  aderirono: Breton, Argon, Duchamp, Soupault , è la distruzione sistematica di  qualsiasi possibilità di comunicazione convenzionale  “Dada non significa nulla” . In letteratura il linguaggio dei dadaisti tendeva alla dissoluzione della sintassi fino alla distruzione di ogni legame logico del discorso, alla deformazione del lessico fino alla definizione di una scrittura rivoluzionaria, formata di suoni e di fonemi in libertà, al limite del, paradosso e ldel “nonsense”. I dadaisti non propongono la demolizione della civiltà borghese (questo avrebbe comportato una proposta alternativa, mente loro sono nichilisti, cioè non offrono nessuna indicazione in positivo), quanto piuttosto la constatazione del suo fallimento , l’inventario delle sue rovine.
La mancanza di progetti, il distacco abissale dal pubblico di massa, portarono rapidamente il movimento ad esaurirsi(1923). Molti artisti dadaisti confluirono nel Surrealismo

  • SURREALISMO      La nascita del Surrealismo (1924 – pubblicazione del Manifesto del Surrealismo  di Andrè Breton) è da mettere in relazione alla crisi del movimento Dada e della sua spinta anarchica ed eversiva e coinvolge narratori, poeti, pittori, scultori, registi di teatro e cinema. Proprio in opposizione al Dadaismo, i primi surrealisti svilupperanno un atteggiamento più costruttivo, volto a sperimentare in modo rigoroso e quasi scientifico, un nuovo strumento di conoscenza di territori fino ad allora inesplorati:  l’inconscio, il sogno, la follia, gli stati allucinatori, il rovescio, cioè,  di tutto ciò che è logico. Tale strumento conoscitivo, in campo letterario è la scrittura automatica,un tipo di scrittura che si propone di esprimere il reale funzionamento del pensiero, al di fuori di ogni preoccupazione di tipo formale, estetica o morale e al di fuori di ogni controllo esercitato dalla ragione.

Obiettivo dei Surrealisti è la liberazione totale dell’uomo e l’instaurazione della “surrealtà”, ovvero una realtà assoluta nella quale la scissione tra coscienza ed inconscio, tra realtà ed immaginario sia definitivamente superata. Liberare l’inconscio, significa liberare l’uomo da tutti quei condizionamenti ai quali le imposizioni sociali lo costringono. Coerentemente con questo progetto, molti poeti surrealisti si avvicinarono al comunismo. Di questa “conversione politica (i Dadaisti erano anarchici), ne è testimonianza il secondo manifesto (1929) che, a differenza del primi di impronta freudiana, rivela una chiara influenza marxista.
        Principali esponenti: Andrè Breton, Luis Argon, Eluard
In Italia si possono considerare vicini al movimento: Bontempelli, Landolfi, Buzzati
La poesia  è una forma di conoscenza nella quale si fondono sonno e veglia, sentimento ed intelletto, rivoluzione e vita privata. Essa deve interagire con la vita quotidiana degli uomini, deve eliminare le differenze che li separano e mostrare ciò che li accomuna.

  • CREPUSCOLARISMO     Il termine nasce nel 1910. Antonio Borghese, critico letterario, lo userà per la prima volta per indicare il tono grigio e spento delle composizioni di alcuni poeti. Borghese indicava così una poesia che si collocava ai margine della grande tradizione ottocentesca, in una zona appartata, dove, in contrapposizione alla poesia aulica e solenne, si prediligono temi quotidiani e malinconici, gli oggetti polverosi e dimessi della sonnolente vita di provincia. Il Crepuscolarismo non è una corrente organizzata, ma è un clima psicologico dimesso e malinconico da cui discende una particolare poesia e rientra nel clima del Decadentismo ( la corrente che decreta la morte dell’arte). E’ una delle risposte alla crisi della ragione e dell’io e consiste nella consapevolezza di essere giunti al crepuscolo della grande produzione letteraria.

I crepuscolari, con il loro atteggiamento dimesso e autoironico, apparentemente molto lontano dalla tensione delle avanguardie, ne anticipano alcuni importanti elementi: il rifiuto della tradizionale immagine del poeta “vate” o “genio”, il rifiuto della tradizione rappresentata da Carducci, Pascoli e D’Annunzio, il rifiuto del pathos lirico, l’introduzione nella poesia di nuovi temi e tecniche espressive.
Il crepuscolarismo interessa solo la poesia e si sviluppa in un periodo molto circoscritto: dal 1903, anno della pubblicazione delle prime raccolte di Covoni e Palazzeschi, al 1911, anno di pubblicazione del del secondo ed ultimo libro in versi di Gozzano.
Massimi esponenti: Sergio Corazzino, Marino Moretti e Guido Gozzano  (Aldo Palazzeschi, Corrado  Covoni, già nel 1910 aderiranno al Futurismo).
L’Arte si fonde con la vita (come per D’Annunzio), ma con una vita povera ed imperfetta ed è una compensazione alle frustrazioni sociali ed esistenziali. La poesia non è più un valore, un segno d’elezione come per i simbolisti e non conduce a nessuna conoscenza. Essa è solo un anacronismo ed esprime, in una società di massa, valori sorpassati ed inutili. La letteratura è il luogo della consapevolezza dell’inutilità e dell’anacronismo della letteratura stessa. Tecnica utilizzata per esprimere questi concetti è quella dell’autoironia
Nei crepuscolari manca del tutto l’idea di progresso e, benché si sia all’inizio di un secolo, essi non vedono l’avanzare, ma un lento spegnersi. Viene a cadere l’intensità del sentire : non vi sono slanci, ma nemmeno angosce tenebrose, non vi sono entusiasmi, ma nemmeno tragedie. Il loro tono e malinconico e molto lontano dal maledettismo. Il senso della bellezza si abbassa verso Le piccole cose di pessimo gusto (siamo agli antipodi dell’estetismo dannunziano)
Linguaggio: povero, dimesso, basso impoetico, ai confini con la prosa.
Temi ricorrenti: continuo lamento, autocompiacimento del proprio ingrigirsi, il crogiolarsi entro il senso della crisi. Ospedali, malattie.

 

  • FUTURISMO  E’ il più vistoso movimento artistico – culturale italiano del primo Novecento. Viene fondato nel     1909 da Tommaso Marinetti che pubblica sulla rivista francese “Le Figaro”  Il manifesto del Futurismo influenzando  pittura, scultura, architettura, poesia, teatro, moda e musica. A questo manifesto ne seguiranno altri più specificatamente letterari come “Uccidiamo il chiaro di luna”, “Distruzione della sintassi”, “Immaginazione senza fili”, “Parole in libertà”.

E’ il primo movimento del ‘900  che esprime chiaramente i propri scopi e i mezzi per raggiungerli. Alla crisi della ragione e dell’io, i futuristi contrappongono il mito del progresso tecnico e l’esaltazione dell’individualismo assoluto, della violenza, dell’aggressività, della guerra. Predicano l’abbandono e la distruzione del passato, scagliandosi contro i simboli della tradizione: musei, biblioteche, accademie, per proiettarsi verso il futuro esaltando le novità della società industriale (velocità, macchine, tecnologie), ma non hanno nulla a che vedere con una ripresa del positivismo e della valorizzazione della razionalità scientifica, anzi, rappresentano un ‘altra faccia della crisi della ragione, in quanto propongono uno slancio volontaristico e irrazionalistico verso il futuro fatto di velocità, macchine, energia aggressiva e violenta che diventano i nuovi idoli del presente.
        Il loro obiettivo è quello di rinnovare l’arte e la concezione della vita;
La bellezza della civiltà moderna si fonda sulla macchina e sulla velocità contrapposte polemicamente alla
tradizione artistica e all’ordine del perbenismo borghese, dunque l’arte si deve adeguare alla nuova realtà in tutte le   sue forme. Con riferimento specifico alla letteratura, nel 1912 fu pubblicato il “Manifesto tecnico della letteratura futurista” , dove sono esaltate le parole in libertà, vi è il rifiuto della sintassi, degli avverbi, degli aggettivi e della punteggiatura. La poesia deve essere immediata e l’impressione comunicata analogicamente dall’autore al lettore. (influenza del simbolismo francese di fine Ottocento) I futuristi rivoluzionarono anche la struttura tipografica della pagina disponendo le parole in modo da formare composizioni grafiche.
I futuristi trovarono nelle riviste un apporto fondamentale per diffondere le proprie idee (in particolare “Lacerba”, “Roma futurista” e “ L’Italia futurista” (Milano  - Firenze 1909 – 1919)
Nel movimento i programmi e le teorie artistiche e anche poetiche furono più importanti delle opere realizzate
Il movimento si politicizzò fortemente con l’avvicinarsi della Prima guerra mondiale. Dopo il 1920 la maggior parte dei futuristi aderì al fascismo e lo stesso Martinetti accettò la nomina alla fascista Accademia d’Italia, ma il movimento, pur sopravvivendo fino agli anni Trenta, non ebbe una reale incidenza nella realtà culturale e politica italiana. 

 

  • CUBISMO     Nato a Parigi fra il 1906 ed il 1908 grazie a Pablo Ricasso e Georges Braque, scompone lo spazio in piani diversi tutti contemporaneamente presenti nell’opera.

 

 

Fonte: http://liceolaurabassi.it/wp-content/uploads/2012/12/Indice-alfabetico-delle-correnti-artistiche.doc

Fonte: http://digilander.libero.it/artisticopiazza/lezioni/dibernardo/Avanguardie%20primo%20900.doc

Sito web da visitare: http://liceolaurabassi.it

Sito web da visitare: http://digilander.libero.it/

Autore del testo: non indicato nel documento di origine per la prima parte e Di Bernardo C. per la seconda parte

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