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Astronomia significato di Urano
Urano - È il settimo pianeta in ordine di distanza dal Sole ed il primo ad essere stato scoperto in tempi storici (W. Herschel 1781). La grande distanza dalla Terra ha fatto si che il suo disco non rivelasse alcun particolare nelle osservazioni tel-scopiche, fino all’esplorazione ravvicinata della sonda Voyager 2 avvenuta il 24 gennaio 1986. La caratteristica più spiccata del pianeta è quella di avere l’asse di rotazione quasi adagiato sul piano dell’eclittica, cosicché Urano rivolge alternativamente i poli nord e sud al Sole nel corso di un periodo di rivoluzione che dura 84 anni. La distanza media dal Sole è di 2,87 miliardi di km la massa è di 8,7 x 1025 kg, pari a 14,5 volte la massa terrestre la densità media è di 1,21 g/cm3. Il pianeta è infatti avvolto da un denso strato di nebbie di metano che impediscono la visione delle strutture più profonde. Solo quattro nubi biancastre sono state scorte ruotare nel corso delle missioni Voyager e dal loro moto si è ricavato il periodo di rotazione del pianeta su se stesso, pari a 17 ore e 6 minuti. Per il resto sembra di scorgere una serie di tenui bande equatoriali come quelle di Giove e Saturno. Sempre il Voyager 2 ha scoperto l’esistenza di uno strano campo magnetico, il cui asse è fortemente inclinato (55 gradi) rispetto all’asse di rotazione. L’anomala inclinazione degli assi magnetico e di rotazione viene interpretata da alcuni come l’effetto di un urto con un corpo massiccio avvenuto poco dopo la formazione del pianeta. Pianeta gigante, con un raggio equatoriale di circa 26 mila km, contrariamente agli altri non dispone di un’apprezzabile fonte interna di calore. I costituenti fondamentali della sua atmosfera sono l’idrogeno, l’elio (la cui abbondanza è paragonabile a quella solare), il metano. Nel 1977, nel corso di un’occultazione stellare, si scoprì un sistema di nove anelli molto sottili e ben distanziati l’uno dall’altro. Accanto ai cinque satelliti già osservati telescopicamente ne sono stati scoperti, nel corso delle missioni spaziali, numerosi altri di piccole dimensioni. L’HST ha fornito, con le sue immagini, ulteriori dettagli sulla superficie del pianeta.
Fonte: http://www.astronomiavallidelnoce.it/materiali/schede/Dizionario_Astronomia.pdf
Sito web da visitare: http://www.astronomiavallidelnoce.it/
Autore del testo: C.Stringari & M.Sandri
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