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Animali
Caratteristiche degli animali:
Il progenitore ancestrale è un protista unicellulare.
Più protisti poi si sono organizzati formando delle colonie.
Ogni cellula poi, all’interno della colonia, ha acquisito una sua specifica funzione (ogni cellula aveva un suo compito).
Le cellule uguali, negli organismi pluricellulari, formano TESSUTI.
Più tessuti formano un ORGANO.
Più organi un APPARATO.
PIANO STRUTTURALE à Il piano strutturale di un animale è la disposizione dei suoi organi e apparati (è la struttura generale di un animale).
Il piano strutturale può essere classificato in base a 4 caratteristiche:
Simmetria = un oggetto simmetrico è un oggetto che si può dividere in due parti speculari.
Noi, tagliati da un piano sagittale mediale antero-posteriore, ci dividiamo in due parti simmetriche: siamo infatti animali a SIMMETRIA BILATERALE.
Una caratteristica degli animali con simmetria bilaterale è che hanno il capo, un corpo e una coda: hanno una testa da cui ingeriscono, un corpo in cui digeriscono, e una coda da cui evacuano. La CEFALIZZAZIONE è proprio la presenza di un capo dove sono presenti organi di senso e un sistema nervoso.
Inoltre gli organismi con simmetria bilaterale sono MOBILI.
Gli animali con SIMMETRIA RADIALE non hanno un solo piano di simmetria, ma di più.
Essi non sono mobili, ma SESSILI (non si muovono, o il loro movimento è passivo, come alcuni pesci trasportati dalla corrente) e NON hanno cefalizzazione.
La segmentazione ha un vantaggio evolutivo: facilita la specializzazione funzionale dei singoli metameri.
I metameri possono essere:
- esternamente visibili (come nei lombrichi) oppure no (pensa alla nostra colonna vertebrale);
- uno uguale all’altro o diversi per forma e funzione.
Ci sono animali, come le stelle di mare, che hanno pedicelli che permettono loro di muoversi, anche se lentamente; ma le appendici possono anche formare ARTI SPECIALIZZATI (come negli artropodi e i vertebrati).
4. CELOMA (cavità corporea interna). Il celoma, rivestito di peritoneo, protegge gli organi interni e favorisce l’accrescimento. In alcuni animali che non hanno scheletro la cavità corporea serve anche da scheletro idrostatico.
Le categorie sistematiche
Noi dividiamo gli animali nelle seguenti CATEGORIE SISTEMATICHE (le prime classificazioni derivano da Aristotele; noi ci affidiamo alla classificazione dello svedese Linneo):
E’ un sistema binomiale, perché ogni essere vivente è indicato con 2 nomi (che chiariscono il genere e la specie)
Tra gli animali, gli invertebrati sono il 95% delle specie.
I vertebrati (cioè con colonna vertebrale) appartengono all’altro 5%, cioè al phylum “cordati”.
Osserva attentamente l’ALBERO FILOGENETICO
Gli invertebrati più semplici sono i PORIFERI, cioè le SPUGNE.
Le spugne sono organismi perlopiù marini, che vivono immobili, ancorati al fondo del mare.
Poi ci sono i CELENTERATI, come le meduse. Essi hanno:
Il corpo ha una sola apertura (bocca/ano)…
circondata da tentacoli provvisti di cellule urticanti (cnidoblasti) – vedi fig.7, pag.90
Poi ci sono i VERMI, che dividiamo in:
I vermi hanno SIMMETRIA BILATERALE e CEFALIZZAZIONE.
Vedi fig. 9 pag. 91 (verme piatto): si vedono due macchie oculari e primitivi organi di senso; inoltre essi hanno un unico foro che serve sia da bocca che da ano, un’unica apertura a fondo cieco. Es. tenia, verme solitario.
I vermi filiformi sono invece i primi organismi ad avere una seconda apertura.
Negli anellidi c’è appunto la comparsa di anelli (quindi c’è la comparsa della metameria, sono segmentati). La metameria è visibile esternamente, ma si rispecchia anche all’interno; compare inoltre anche un sistema vascolare, che negli altri vermi non era necessario (gli altri vermi erano molto piccoli e sottili). Altra caratteristica degli anellidi è il celoma, riempito di liquido, che funge da sostegno (i liquidi sono incomprimibili).
Quindi troviamo gli ARTROPODI (è il gruppo più numeroso di diversificazione di specie di animali).
Degli artropodi possiamo distinguere 5 classi:
Vediamo adesso quali sono le principali caratteristiche degli artropodi.
Alcune notizie su…
INSETTI:
I CROSTACEI
Gli ARACNIDI (ragni, scorpioni, acari, zecche):
CHILOPODI E DIPLOPODI sono artropodi terrestri con un corpo metamerico senza distinzione tra corpo e addome.
Molluschi e echinodermi
I molluschi sono un gruppo molto variegato e sono molto numerosi.
I molluschi non hanno endoscheletro e si sono adattati a vivere in tutti gli ambienti.
Comprendono tre classi:
Phylum degli echinodermi
E’ il phylum più vicino a quello dei cordati (il nostro).
Esempi: ricci, stelle marine, cetrioli di mare.
Le stelle marine e i ricci hanno una simmetria raggiata; si potrebbe pensare che non siano molto evoluti (come i celenterati, cioè le meduse, i polipi ecc., che sono evolutivamente semplici). In realtà prima di diventare adulti (stato larvale) hanno una simmetria bilaterale e sono simili ai cordati.
Il nome deriva dal greco e significa “pelle spinosa”.
Hanno uno scheletro non articolato (è un pezzo unico): questo scheletro è chiamato dermascheletro. Nella stella marina il dermascheletro non è visibile.
Osserva la figura del riccio di mare: si osservano le spigole (strutture di sostegno) e i pedicelli ambulatoriali (che finiscono in una sorta di ventose). I pedicelli hanno un’ampolla piena di liquido: se l’ampolla viene spremuta, i pedicelli si allungano e permettono il movimento.
Riccio di mare Stella di mare
Cordati
I cordati sono un gruppo molto diversificato e ampio.
Cosa hanno in comune?
Ai vertebrati appartengono 7 classi (dalla più semplice):
Caratteristiche dei vertebrati
I PESCI
(phylum dei cordati, sub-phylum dei vertebrati)
Classi dei pesci:
Gli osteitti a loro volta si dividono in due gruppi:
ANFIBI
Da qui in poi si parla di TETRAPODI, animali con 4 zampe.
Gli anfibi escono fuori dall’acqua ma rimangono legati alla presenza dell’acqua per quel che riguarda la riproduzione e lo sviluppo.
Si sono evoluti dai sarcopterigi: hanno usato infatti le pinne caudate per uscire dall’acqua.
Vedi fig. 31, ciclo vitale della rana: Da notare: 1) la fecondazione esterna (la femmina depone le uova nell’acqua; il maschio vicino alle uova rilascia lo sperma e le feconda). 2) Nello stato larvale (girini) gli anfibi hanno branchie (non polmoni, che cominciano a svilupparsi successivamente). 3) Molti anfibi mantengono una respirazione cutanea, ossia scambiano gas con l’ambiente esterno attraverso la pelle, oltre ad avere i polmoni (la pelle deve essere molto sottile e deve rimanere sempre umida).
Fig. 30; 3 diversi tipi di anfibi:
I rettili
Sono stati i dominatori della Terra per molti milioni di anni e oggi molte forme sono estinte.
Gli uccelli
Gli uccelli si sono evoluti a partire dai rettili e presentano delle caratteristiche anatomiche e funzionali adatte al volo.
Gli uccelli sono TETRAPODI: le zampe anteriori si sono evolute in ali (con penne e piume).
Penne e piume:
Struttura della penna: calamo e rachide (cava, così è più leggera, deve servire per il volo!); al rachide sono attaccate le barbe e alle barbe le barbule. La superficie così risulta compatta e impermeabile.
Il volo è molto dispendioso dal punto di vista energetico. Quindi gli animali che volano devono essere leggeri e hanno bisogno di una veloce ossigenazione del sangue (la respirazione cellulare avviene nei mitocondri e necessita di ossigeno: uno sportivo sotto sforzo, avendo bisogno di più energia, aumenta la respirazione perché ha bisogno di una maggiore ossigenazione del sangue, altrimenti deposita acido lattico nei muscoli).
Per essere più leggeri gli uccelli hanno ossa cave (pneumatiche) e spugnose (fig)
Perché spugnose? devono resistere agli urti (essendo cave, sarebbero fragili, altrimenti).
Presentano sacchi aerei in prossimità dei polmoni (servono a una più veloce ossigenazione).
Hanno uno sterno carenato, a cui devono essere attaccati i forti muscoli pettorali degli uccelli (che servono per il volo)
Ci sono ucceli grandi (come lo struzzo) che hanno perso la capacità di volare (e non hanno lo sterno carenato)
Anche gli uccelli hanno l’uovo amniotico che deve però essere covato; i cuccioli nascono più immaturi rispetto ai rettili (pensa alla nascita delle tartarughe che avviene in assenza dei genitori; gli uccelli appena anti vengono nutriti nel nido finché non sono in grado di volare; e nascono con sole piume e niente penne)
Gli uccelli hanno un cuore con una circolazione doppia e completa. (vedi figura sul libro che confronta i cuori).
Vene à vasi che arrivano al cuore
Arterie à vasi che partono dal cuore
Negli uccelli e nei mammiferi il cuore ha 4 camere (due atri e due ventricoli) e il sangue ricco di ossigeno è così nettamente separato da quello povero di ossigeno: la circolazione è dunque doppia e completa.
Mammiferi
Hanno avuto origine da piccoli rettili a vita notturna, dopo l’estinzione dei dinosauri.
Grazie alla loro varietà e complessità hanno conquistato tutti gli ambienti (terra, aria – es. pipistrelli –, acqua – i cetacei).
I mammiferi (come gli uccelli):
Caratteristiche chiave dei mammiferi:
Guardando i modi di riprodursi distinguiamo:
L’uomo
Già Linneo aveva messo l’uomo tra i primati.
Più tardi Darwin (L’origine dell’uomo) sostenne che uomo e scimmie hanno un’origine evolutiva comune: noi siamo in pratica cugini delle scimmie antropomorfe.
Caratteristiche:
Fonte: http://www.sdstoriafilosofia.it/download/IIF/05%20animali.docx
Sito web da visitare: http://www.sdstoriafilosofia.it
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