I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
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LA RADICE
E' un organo generalmente sotterraneo (ipogeo). Svolge funzioni di primaria importanza: ancora la pianta al terreno, assorbe acqua e sostanze nutritive dal terreno; è parte del sistema di trasporto della pianta: lo xilema porta l'acqua e i sali minerali dalle radici al fusto e alle foglie, e il floema porta nutrimento dalle foglie a tutte le parti della radice. Inoltre, alcune radici (per esempio quelle delle carote, delle rape, delle barbabietole funzionano anche come organi di riserva di sostanze nutritive.
Quando un seme germina, la prima parte che si sviluppa è una radice (radichetta o radice primaria). Essa può accrescersi e persistere per tutta la vita oppure morire e venire sostituita da altre radici accessorie o caulinari, come nel mais. Nel primo caso si possono riconoscere radici di due tipi fondamentali: a fittone e fascicolato (o affastellato). Il fittone ha l'aspetto di un cono con l'apice rivolto verso il basso; su di esso si inseriscono radici secondarie di diametro molto più ridotto, che a loro volta portano radici terziarie, ecc. Hanno radici a fittone (anche detto apparato radicale fittonante ), la carota, la rapa, la cicoria. La radice affastellata è formata da tanti filamenti, simili per diametro e per lunghezza, originatisi in seguito a precoce arresto di sviluppo della radice principale. Hanno radice affastellata il peperone, il fagiolo, il frumento.
Se esaminiamo una radice a fittone o una branca di una radice fascicolata notiamo, procedendo dal basso verso l'alto:
Le radici avventizie
Nella maggior parte delle piante, oltre all'apparato radicale che si sviluppa sotto il colletto, possono originarsi radici su altri organi. Queste radici vengono chiamate radici avventizie ed hanno la stessa forma e la stessa struttura di quelle normali. Il fusto, in particolare, ha maggiore tendenza a produrre radici avventizie specialmente a livello dei nodi. Tale caratteristica viene sfruttata in vivaismo per moltiplicare la pianta senza ricorrere al seme ed è detta propagazione vegetativa. Pratiche di propagazione vegetativa sono la talea, la margotta e la propaggine.
Adattamento all'ambiente e metamorfosi delle radici.
In qualche caso la forma della radice, ed anche la sua funzione, sono diverse da quelle fino ad ora descritte. Esistono, ad esempio, le cosiddette radici aeree, le quali presentano un'ampia superficie ma sono prive di peli assorbenti. Esse assorbono l'umidità dell'aria; per questo sono tipiche di piante di ambienti caldo-umidi, come la foresta equatoriale. Ne sono un esempio le orchidee epifite, le quali vivono sopra gli alberi.
Esistono, poi, radici avventizie che scendono dagli alberi fino a raggiungere il suolo, per contribuire al sostegno della pianta o dei rami: prendono il nome di radici colonnari, e l'esempio più conosciuto è il Fico delle Pagode (Ficus religiosa).
Alcune piante, tipiche di ambienti paludosi presentano particolari radici che, uscendo dal terreno o dall'acqua crescono verso l'alto: queste sono dette radici respiratorie o pneumatofori. La loro funzione è quella di procurare ossigeno per la respirazione della parte sommersa della pianta. Un esempio tipico è dato dal Taxodium disticum.
Nelle piante acquatiche non ancorate al terreno le radici sono sprovviste di peli assorbenti; infatti tutte le parti immerse possono compiere la funzione di assorbimento.
Anatomia della radice
Se tagliamo trasversalmente (= come una fetta di salame), una radice nella zona dei peli radicali, potremo osservare al microscopio la cosiddetta struttura primaria, cioè una struttura ancora semplice (perché ancora giovane), in cui le cellule sono distribuite in diversi strati. Procedendo dall'esterno verso l'interno notiamo:
Questa struttura la ritroviamo nelle piante più evolute; cioè nelle Gimnosperme, nelle Dicotiledoni e nelle Monocotiledoni. Crescendo la radice subisce delle modificazioni. Nelle Monocotiledoni, però, (es.: mais, frumento, riso, palme, ecc.), la struttura descritta rimane sostanzialmente la stessa, aumentando solamente il numero dei tubi cribrosi e delle trachee che invadono così il midollo. Nelle altre piante, invece:
DOMANDE per CASA
1 Cosa significa: "la radice è un organo generalmente ipogeo"?
2 Elenca le normali funzioni svolte dalla radice.
3 Quali piante hanno apparato radicale fittonante?
4 Quali zone si possono distinguere in una radice?
5 Cos'è il colletto?
6 Cosa sono le radici avventizie?
7 A cosa servono le radici aeree?
8…E le radici dell'edera come si possono definire?
9 Cosa sono i pneumatofori?
10 Cos'è la struttura primaria?
11 Da quali starti di cellule è costituita la corteccia?
12 Cos'è il periciclo?
13 In quali piante troviamo la struttura primaria?
14 In quali piante la struttura primaria rimane per tutta la vita della pianta?
15 Cosa produce il cambio e dove lo troviamo?
16 Quali strutture troviamo nel cilindro centrale?
17 Lo strato di cellule più esterno di questa struttura, quello a contatto con il terreno, si chiama:
Fonte: http://www.istitutomedici.gov.it/servizi-online/materiali-scaricabili/materiale-didattico/dispense-on-line/materiale-prof-giovanni-nalin/biologia/94-botanica-generale/file
Sito web da visitare: http://www.istitutomedici.gov.it
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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