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Colori sociali: Bianco con bordi rossi
Simboli: un gallo
Inno: Bari Grande Amore
Sabino Bartoli - Vincenzo Strippoli - Luigi Rana
Città: Bari
Paese: Italia
Confederazione: UEFA
Federazione: FIGC
Campionato: Serie A
Fondazione: 1908
Rifondazione: 1928
Presidente: Vincenzo Matarrese
Allenatore: Giampiero Ventura
Stadio: San Nicola
(58.270 posti)
Sito web: www.asbari.it [1]
Titoli nazionali: 2 Serie B
4 Serie C
1 Serie D
Trofei internazionali: 1 Coppa Mitropa (1990)
L'Associazione Sportiva Bari, nota come A.S. Bari o Bari, è la principale società calcistica di Bari, militante nel campionato di Serie A.
Nell'ambito cittadino, soprattutto tra vecchi tifosi, è anche identificata come la Bari.
Ha militato per 28 stagioni nella massima serie, e sta affrontando la 29°, risultando così la prima formazione della Puglia e la terza dell'Italia meridionale e insulare, dopo il → Napoli ed il → Cagliari, per numero di partecipazioni nel massimo campionato di calcio. Condivide peraltro con la Pro Patria il non invidiabile primato di 4 campionati di Serie A terminati all'ultimo posto (1940-41, 1963-64, 1969-70 e 2000-01). Ha il record di promozioni in Serie A, a pari merito con l'→ Atalanta: 1927-28, 1930-31, 1934-35, 1941-42, 1957-58, 1962-63, 1968-69, 1984-85, 1988-89,
1993-94, 1996-97, 2008-09, di cui due terminati al primo posto (1941-42 e 2008-09).
La prima squadra di calcio di Bari fu fondata il 15 gennaio 1908 [1] come Foot-Ball Club Bari. Come nel caso di molte altre squadre di calcio italiane, anche la fondazione del Bari fu caratterizzata dalla partecipazione di alcuni stranieri: Floriano Ludwig, tedesco trapiantato a Bari, Gustavo Kuhn, svizzero, cui si aggiunse l'italiano Giovanni Tiberini.[2]
Nella prima formazione (nella foto a lato) si riconosce lo stesso Ludwig, il primo in piedi da sinistra, insieme ad altri stranieri, a Bari per lavoro, e baresi: a fianco di Ludwig in piedi da sinistra Barther, inglese e Bach, svizzero, al centro Attoma, Roth, svizzero, e Labourdette, spagnolo, in basso Jovinet, francese, Giordano, Gazagne, francese, Randi e Ziegler. Originalmente i calciatori indossavano maglia rossa e pantaloncini bianchi e giocavano principalmente contro marinai inglesi al San Lorenzo nel quartiere di San Pasquale.
Sebbene il club fu fondato in tempi molto antichi, le squadre del Mezzogiorno non erano ben rappresentate nei campionati
del calcio italiano e così il Bari non prese parte alle prime stagioni. Di fatto solo la Campania aveva un campionato regionale prima della Prima Guerra Mondiale. Il F.B.C. Bari venne sciolto nel 1915, in periodo di guerra, per poi essere riorganizzato sotto lo stesso nome.
A quel tempo erano in attività accanto al F.B.C. Bari altre due società: la Foot-Ball Club Liberty (colori rosso-blu a strisce orizzontali, poi variato nel 1915 in bianco-blu verticali), fondata da dissidenti del Bari originale nel 1909[3] e i rivali dell' Unione Sportiva Ideale (colori nero-verde adottato nel 1915). Fu il FBC Liberty la prima squadra della Provincia di Bari a prendere parte al Campionato di calcio italiano durante il campionato di Prima Divisione 1921-1922 organizzato dalla CCI quando molti dei club principali del paese entrarono in contrasto con la FIGC.
La stagione successiva l'Ideale divenne la prima squadra di Bari a raggiungere le semifinali Lega Sud, ma fu la Lazio a passare in finale. Tutti e tre i club baresi parteciparono per la prima volta insieme al campionato nella stagione 1924-25 dove da una parte il FBC Bari retrocesse e dall'altra il Liberty raggiunse le semifinali di Lega dove fu sconfitto pesantemente dall'Alba Roma per 6-0 all'andata e 3-0 al ritorno.
Una serie di fusioni fra squadre nel giro di due anni diedero alla luce un solo club per rappresentare il Bari. La prima fusione avvenne fra il FBC Bari e il FBC Liberty nel torneo 1926-27, conservando la denominazione "Bari" usato per la prima volta il 6 febbraio 1927 nella partita contro l'Audace F.B.C. Taranto. Nel 1927 debutta Raffaele Costantino.
L'intero sistema calcistico italiano stava subendo numerose trasformazioni in questo periodo e cominciò ad essere meglio organizzato, con fusioni simili a quella del Bari che accadevano un po' ovunque, come a Salerno, Napoli, Firenze e Roma. La neonata F.C. Bari si fuse con l'Ideale il
27 febbraio 1928 creando l'Unione Sportiva Bari. Le maglie dell'US Bari presero i colori biancorossi dal FBC Bari e le strisce dell'Ideale.
Nell'anno della fusione e della nascita della U.S. Bari (1928) la squadra
raggiunge per la prima volta la "divisione nazionale", l'attuale Serie A: decisiva la vittoria per 5-3 sulla → Fiorentina il 15 gennaio 1928. Protagonista anche il giovane barese Raffaele Costantino, poi incoronato "reuccio" dalla tifoseria.
Dopo la stagione 1928-29 il sistema della lega fu riorganizzato e il Bari fu piazzato in Serie B. Costantino fu convocato per la prima volta nella Nazionale italiana, rendendo il Bari la prima squadra di Serie B a vedere un proprio giocatore convocato in Nazionale.[4]
Nel 1929 debutta Pippo Scategni; ma, subito dopo la prima promozione, per la 'Barila prima retrocessione: classificatosi al 13° posto il Bari viene assorbito nella neo istituita Serie B.
Protagonisti di quegli anni, oltre al già citato Costantino, titolare in nazionale, pur con una parentesi tra il 1930 ed il 1935 alla → Roma, Alferio Cubi (che debutta nel 1932), Pietro Bottaro e Dario Gay.
Nella stagione 1931-32, la squadra si salvò dalla retrocessione vincendo lo spareggio contro il Brescia, giovandosi dell'esperienza e del talento del tecnico ungherese Árpád Weisz, già campione d'Italia nel 1929-30 con l'Ambrosiana-Inter e futuro vincitore di due scudetti con il Bologna (prima di essere espulso dall'Italia nel 1938 per le leggi razziali perché ebreo e perire ad Auschwitz nel 1944).
Ma ritorniamo al 1933, quando lascia Pippo Scategni e gioca un campionato a Bari Annibale Frossi (1933/1934); poi nel 1936 debutta Cesarino Grossi, l'indimenticato centravanti tascabile, tragicamente scomparso a soli ventidue anni nel 1939 durante il servizio militare in Albania, e l'altrettanto compianto Totò Lella.
Prima della sospensione bellica il Bari disputerà, al vecchio "Campo degli Sport" al rione Carrassi e poi allo Stadio della Vittoria, inagurato il 16 dicembre 1934, con alterne fortune, nove campionati di Serie A e cinque di Serie B.
Nel 1939 lasciano: Raffaele Costantino; Alferio Cubi e Cesarino Grossi; e debuttano: Tommaso Maestrelli e Alessandro Carlini. poi nel 1940 debutta Leonardo Costagliola e nel 1943 Lascia Tommaso Maestrelli.
L'ultimo campionato di serie A del 1942-43 si concluse con una beffarda retrocessione in Serie B maturata solo all'ultima giornata. Il campionato 1943-44 non fu disputato a causa della guerra e nel 1944-45 il Bari ed il rinato Liberty disputarono solo partite a livello regionale non nello "Stadio della Vittoria", chiuso, ma in un campo di fortuna in via Crispi, ribattezzato "Campo Antonio Lella".
Gli alleati concessero nuovamente l'uso dello "Stadio della Vittoria" solo il 4 marzo 1945 con la partita Bari-Lecce. Nel frattempo, il 1º gennaio 1945, la società cambiò denominazione da Unione Sportiva ad Associazione Sportiva Bari.
Nel "campionato misto" disputatosi nel 1945-46 il Bari ben figurò terminando al primo posto, a pari merito con il → Napoli, girone "Centro-Sud". Nel 1946 lascia Alessandro Carlini.
Si confermò l'anno seguente terminando al settimo posto (miglior risultato di tutti i tempi) in un campionato dominato dal Grande Torino. Nel 1947 debutta Mihaly Voros. Nel 1948 va via Leonardo Costagliola.
Tuttavia, il Bari non riuscì a ripetersi, e si aprì una grave crisi di risultati prima e di stagioni poi, che fecero precipitare la squadra fino alla IV Serie Meridionale nel giro di pochi anni fatti di sconfitte sonore e di acquisti fumosi. Nel 1951 debutta Nicola Chiricallo, che lascia la squadra dopo due campionati, insieme a Mihaly Voros.
Approda quindi sulla panchina della squadra pugliese Francesco Capocasale che riesce inizialmente ad arrivare primo in IV Serie tornando in Serie C; i tifosi del Bari festeggiano questo evento quasi come la vittoria di uno scudetto con 20.000 persone presenti allo spareggio contro il Colleferro disputatasi a Napoli il 27 giugno 1954 terminato 2-1 a favore dei biancorossi con doppietta di Raffaele Gamberini.
Nella stagione 1954-55 l'impresa si ripete e sempre con Capocasale la Associazione Sportiva Bari ottiene una nuova promozione ed il ritorno in Serie B. Nel 1955 debutta Luciano Gariboldi.
Ed è finalmente nella stagione 1958/59 che il Bari tornava in Serie A, dopo averne passati otto tra la Serie C e la IV Serie Meridionale; idoli di quegli anni saranno Mario Mazzoni (313 partite col Bari), Biagio Catalano, il centravanti argentino Raul Conti, che entra in squadra nel 1958, insieme all'ala sinistra Bruno Cicogna; infine arrivano nel 1959 Carlo Tagnin e nel 1960 Giuseppe Virgili, mentre va via Luciano Gariboldi. Dopo quattri anni di permanenza, agli spareggi contro Lecco ed Udinese, il Bari torna però in cadetteria.
Intanto diventa nuovo presidente della Associazione Sportiva Bari il professor Angelo De Palo.
Il Bari rimane in Serie B soltanto per un anno: promosso di nuovo in massima serie con Pietro Magni allenatore, sembra essere tornato la "squadra-ascensore" del passato. L'illusione dura poco: alla B "riconquistata" subito dopo, segue la Serie C. Lasciano la squadra alcuni giocatori celebri, come nel 1961 Carlo Tagnin e nel 1962 Raoul Conti e Giuseppe Virgili. Poi nel 1966 debutta Lucio Mujesan.
Nel 1967 i biancorossi tornano in B mentre due anni dopo (1969), guidati soprattutto dal bomber Lucio Mujesan (19 gol in 37 partite), riconquistano la Serie A. In panchina approda Oronzo Pugliese che però non riesce ad agguantare la salvezza e la squadra torna in Serie B, dopo esser arrivata all'ultimo posto con una cifra bassissima di gol segnati (11). Ma in questo periodo la squadra cede Bruno Cicogna e Lucio Mujesan; fa debuttareVittorio Spimi; fa giocare per tre campionati il celebre Cané (dal 1969 al 1972).
Il Bari rimarrà in B per alcuni anni ed addirittura nel 1974 i galletti scesero in Serie C, finendo la stagione con solo 12 gol segnati e 26 concessi in 38 partite. Benché la squadra risalì subito in Serie B, De Palo non vedrà mai i biancorossi nella massima divisione: morirà infatti nel 1977, dopo 16 anni come presidente. Tra i giocatori ricordiamo Vittorio Spimi, che nel 1976 lascia la squadra, mentre debuttano: Giuseppe Materazzi e Domenico Penzo.
21 Maggio 1990 - Stadio della Vittoria, Bari Bari - Genoa 1 - 0
Bari: Mannini, Caricola, Carbone (88' Amoruso), Terracenere (67' Lupo), Righetti, Brambati, Perrone, Urbano, Joao Paulo, Gerson, Scarafoni (61' Monelli) - Allenatore: Gaetano Salvemini.
Genoa: Braglia, Ferroni, Caricola, Ruotolo, Collovati, Signorini, Eranio (87' Covelli), Florin, Fontolan, Urban, Rotella - Allenatore: Franco Scoglio
Arbitro: Branko Bujic.
Marcatore: 14' Perrone.
Spettatori: 3.600
Il suo successore sarà Antonio Matarrese, iniziatore di una lunga era con i Matarrese alla guida della Associazione Sportiva Bari. Antonio inizialmente non ha fortuna con la squadra che non riesce a salire in A. tra i giocatori ricordiamo Giuseppe Materazzi e Domenico Penzo, che nel 1978 lasciano la squadra, mentre bel 1980 debuttano: Aldo Serena e Maurizio Iorio. Nel 1981 Antonio Matarrese cede la poltrona di Presidente al fratello Vincenzo. Lo stesso anno lascia Aldo Serena e inizia a giocare Angelo Terracenere.
L'addio di Antonio Matarrese è anche l'addio alla Serie C. Da allora, la squadra pugliese è rimasta a cavallo tra la A e la B; nel primo anno con il nuovo presidente per poco non raggiunge la promozione, conquistata poi nel 1985. Il Bari si rafforzò con gli inglesi Gordon Cowans e Paul Rideout ma non riuscì a rimanere in Serie A. Negli stessi anni
lasciano la squadra Maurizio Iorio (1982) e Angelo Terracenere (1983) ed arrivano in squadra Giovanni Loseto, Salvatore Guastella e poi Pietro Maiellaro.
In questo periodo i galletti si tolsero anche diverse soddisfazioni: con la vittoria del campionato di Serie B 1988-89, il Bari giocò l'anno successivo la Coppa Mitropa, aggiudicandosela con un tranquillo 1-0 in finale, contro l'altra italiana presente alla manifestazione (il Genoa), che fu steso da una rete di Perrone dopo 14 minuti. La finale si giocò a Bari in turno secco.
Nell'anno che vide un Bari composto da stelle come Giovanni Loseto, Pietro Maiellaro e João Paulo chiudere al 10° posto in massima serie e con il primo trofeo europeo, mentre il → Napoli si aggiudicava il secondo scudetto e la supercoppa italiana (dopo aver vinto la Coppa UEFA l'anno prima), le due squadre più seguite del sud erano ormai sul tetto del calcio italiano.
Quello stesso anno, il nuovo stadio San Nicola ospiterà anche diverse partite del Mondiale d'Italia 1990, confermando ormai Bari città di grande calcio. Lasciano la squadra Paul Rideout, Gordon Cowans e poi Salvatore Guastella.
La Associazione Sportiva Bari consegue tre anni di Serie A consecutivi. Tra i giocatori da ricordare: Florin Răducioiu (1990/1991) e Robert Jarni, mentre nel 1991 va via Pietro Maiellaro ed arrivano Giuseppe Taglialatela, Sandro Tovalieri ed Igor Protti.
Poi la squadra riscendere di nuovo in Serie B nel 1992, malgrado una buona squadra composta da campioni come Zvonimir Boban, David Platt e Frank Farina. presto lasciano Bari: Robert Jarni, Giuseppe Taglialatela e Giovanni
Loseto.
Due anni dopo, però, il Bari salì di nuovo in Serie A. I tifosi pugliesi videro l'esplosione di Igor Protti che riuscì a diventare capocannoniere con 24 gol.
Nel 1994 parte João Paulo e debutta Nicola Ventola; nel 1995 lascia Sandro Tovalieri ed arrivano in squadra Luigi Sala e Klas Ingesson; nel 1996 va via Igor Protti e debuttano Marco Di Vaio e Diego De Ascentis. Nel 1997 lascia Marco Di Vaio ed entrano in formazione Gianluca Zambrotta e Francesco Mancini.
Una nuova promozione nel 1997 vede, negli anni successivi (1997-2000), l'emergere di giovani talenti, come Nicola Ventola, Diego De Ascentis, Gianluca Zambrotta e Simone Perrotta ma soprattutto Antonio Cassano: il talento di Bari Vecchia debutta nel 1999 ed è quello che si mette più in mostra, dopo l'esplosione in un ormai famoso Bari 2-1 Inter, dove Cassano inventò una giocata geniale, che permise a fine campionato di cederlo per una cifra astronomica: 60 miliardi di lire (circa 30 milioni di euro attuali).
Ma la squadra era rafforzata anche da stranieri come Phil Masinga e Klas Ingesson, tutte "scoperte" del Bari. Il parco giocatori si modifica e, nel 1998 lasciano Nicola Ventola, Luigi Sala e Klas Ingesson, mentre arrivano Yksel Osmanovski, Daniel Andersson e Gionatha Spinesi. poi nel 1999 partono Diego De Ascentis e Gianluca Zambrotta e debutta Simone Perrotta.
Questa volta il Bari rimase in A per quattro anni sotto la guida di Eugenio Fascetti. Questo periodo è però segnato da una profonda crisi, durante la quale il Bari vende i suoi giocatori migliori senza acquistare adeguati sostituti: vanno, così, via Francesco Mancini, Yksel Osmanovski, Daniel Andersson, Antonio Cassano e Simone Perrotta. L'unico acquisto è Antonio Bellavista. Nel 2001, chiudendo all'ultimo posto in A, i biancorossi ritornano in cadetteria.
Ogni stagione della Associazione Sportiva Bari sembra ormai figlia solo a sé stessa; lo stadio vede sempre meno pubblico, con conseguenti incassi scarsissimi, ci sono risultati altalenanti (dal 6° al 21° posto in due stagioni) che non consentono programmazioni a lungo termine. Tra i calciatori, da segnalare l'arrivo di Vincenzo Santoruvo e la partenza di Gionatha Spinesi.
Il culmine viene raggiunto il 19 giugno 2004 quando il Bari perde il play-out contro il Venezia e finisce in Serie C1 ma per il fallimento del → Napoli venne ripescato in Serie B. In quella stagione, insieme al Bari, venne ripescato anche il Pescara in sostituzione dell' Ancona, fallito anch'esso.
Questa volta il Bari si stabilizza nella zona di metà classifica (10° posto nel 2005, 13° posto nel 2006 e 11° posto nel 2007).
Nella Serie B 2007-2008, il Bari si presenta con un organico abbastanza solido in un campionato dove non è dato per favorito, ma dove può sicuramente non sfigurare.
La stagione del Bari inizia con un forte entusiasmo per aver superato i primi due turni di Coppa Italia, anche se subisce una sconfitta schiacciante contro l'→ Udinese nel terzo turno (3-0).
In campionato il Bari alterna sconfitte a risultati positivi stabilendosi dopo 10 giornate nella zona di metà classifica.
Nella notte tra il 6 ed il 7 dicembre 2007 è stato attivato un sito internet (www.compriamola.it) attraverso il quale alcuni tifosi del Bari hanno lanciato l'idea dell'azionariato popolare per la proprietà dell'A.S. Bari.
Il 28 dicembre Giuseppe Materazzi rassegna le dimissioni da allenatore, dopo l'umiliante sconfitta interna, nel derby contro il Lecce, per 0 a 4. Al suo posto è chiamato Antonio Conte, ex calciatore con le maglie dello stesso Lecce e della → Juventus, precedentemente sulla panchina dell'Arezzo. Con Antonio Conte c'è una netta ripresa del Bari e il tecnico juventino incassa dalla società un prolungamento del suo contratto fino al 2009. In una stagione che vede la
squadra ormai estranea sia alla lotta per i play-off promozione che per la salvezza, Conte si prefissa l'obiettivo del settimo posto: sebbene il Bari alla fine giunga undicesimo, la stagione viene considerata abbastanza positiva e inizio per un rilancio della squadra.
Il 15 gennaio 2008 la Associazione Sportiva Bari ha compiuto 100 anni di storia, festeggiando con ultras e vecchie glorie al Teatro Team di Bari. Però la festa non finisce qui, infatti si disputa un'amichevole il 27 luglio contro l'→ Inter persa per 2-0 pur giocando bene. Il Bari ha finito la stagione 2007-08 con la maglia del centenario. Nella stagione 2008-09 sarà usata come seconda maglia.
16 maggio 2009 - Stadio San Nicola, Bari Bari - Modena 4 - 1
Bari: Gillet, A. Masiello, Ranocchia, Stellini, Parisi Lanzafame (55' Bianco), De Vezze, Gazzi, Guberti (46' Galasso), Kutuzov, Barreto. Allenatore: Conte.
Modena: Castelli, Diagouraga, Gozzi, Perna (49' Gemiti), Giampà, Bolano, Troiano, Tamburini (64' Frezzolini), Pinardi, Bruno, Catellani (34' Biabiany). Allenatore: Apolloni
Arbitro: Velotto Massimiliano.
Marcatori: 12' Guberti, 27' Lanzafame, 41' Bruno, 44' Kutuzov, 66' rig. Barreto.
Spettatori: 15.972
Per la stagione 2008-09 la Associazione Sportiva Bari punta a diventare l'outsider del campionato, rispondendo con colpi di mercato come Barreto (in prestito dall'→ Udinese), Parisi (svincolato dal Messina), De Vezze (a titolo definitivo dal → Livorno), Raffaele Bianco dalla → Juventus, Ranocchia dal → Genoa e l'arrivo di giovani come Antonino Bonvissuto, Luca Siligardi dall'→ Inter e Francesco Caputo dal Noicattaro.
La prima uscita stagionale del Bari è del 17 agosto 2008, quando supera per 2-0 il Bassano Virtus, gara valevole per il secondo turno della Coppa Italia. La domenica successiva gioca con l'Ascoli che mette la parola fine al cammino della squadra barese in Coppa Italia, sconfitta per 1-0 con il gol di Simone Pesce.
Nel mercato invernale acquista Stefano Guberti dall'Ascoli e Davide Lanzafame dal → Palermo (in prestito). Da ricordare inoltre l'acquisto della punta nazionale bielorussa Vitalij Kutuzov dal → Parma.
I risultati con questo organico non si fanno attendere: a poche giornate dal termine della stagione il Bari è al 1° posto in classifica con 11 punti di vantaggio sulla 3a classificata, il maggior numero di vittorie e la miglior difesa del campionato, dopo aver battuto vari record tra cui il numero di risultati utili consecutivi (16, come il Bari di Salvemini nella stagione 1988-1989) e il numero di vittorie in trasferta (10), e punta alla promozione diretta in Serie A.
L'8 maggio 2009 (in coincidenza con la festa di S. Nicola, patrono di Bari) la squadra di Conte conquista la matematica promozione in Serie A con quattro giornate di anticipo grazie alla vittoria della Triestina sul campo del
→ Livorno (1-0) con goal segnato da Antonelli e alle 22.30 circa, al fischio finale e in concomitanza con gli spari a Bari per la festa patronale, scoppia la festa del tifo, una gioia repressa da più di 12 anni e precisamente dall'ultima promozione in serie A.
Il 30 maggio 2009, dopo la partita Bari-Treviso, finita con il risultato di 4-1, il Bari vince il torneo di Serie B e vince la Coppa Ali della Vittoria consegnata nelle mani del capitano, il portiere Jean François Gillet.
Il 2 giugno 2009, dopo parecchie indecisioni, Antonio Conte accetta di rimanere al Bari, nonostante un'estenuante trattativa e le innumerevoli voci che lo volevano sulla panchina della Juventus, prolungando il suo contratto fino al 30 giugno 2010. Inaspettatamente, però, il 23 giugno società e allenatore rescindono consensualmente il contratto in seguito a divergenze di opinioni riguardo al potenziamento della squadra, alle quali molti sostenitori non hanno creduto sia per gli acquisti avvenuti dopo l'addio di Conte sia per l'atteggiamento dello stesso allenatore che, subito dopo aver ottenuto la promozione aritmetica, rifiutò di firmare il rinnovo del contratto offertogli dalla società.[5] Il 27 giugno 2009 la squadra è affidata a Giampiero Ventura, esperto allenatore proveniente dal Pisa al cui credo calcistico si è affidato Conte per sua stessa ammissione.
Il 6 agosto 2009, con una conferenza stampa congiunta, i Matarrese annunciano di aver trovato l'accordo, per 25 milioni di euro, con una holding texana, a cui a capo c'è Timothy L. Barton, per la cessione completa del pacchetto azionario che il gruppo di famiglia deteneva da più di trent'anni. Il 18 agosto 2009 viene formalizzato, per 25 milioni di euro, un accordo preliminare per il passaggio del 100% delle azioni societarie da Vincenzo Matarrese al magnate texano.[6] Tuttavia, la trattativa sfuma a causa del mancato rispetto degli accordi contrattuali.[7]
Il 23 agosto 2009 il Bari saluta il ritorno in serie A con un prestigioso pareggio in casa dei Campioni d'Italia dell'→ Inter (1-1).
Cronistoria dell'Associazione Sportiva Bari
Ideale 6° classificato nel girone Sud della Prima Divisione Cadetta.
• 1970-71: 4° in Serie B.
• 1971-72: 11° in Serie B.
• 1972-73: 12° in Serie B.
• 1977-78: 13° in Serie B.
• 1935-36: 14° in Serie A • 1979-80: 12° in Serie B.
• 1936-37: 11° in Serie A. • 1980-81: 8° in Serie B.
• 1937-38: 13° in Serie A. • 1981-82: 5° in Serie B.
• 1942-43: 15° in Serie A. • 1986-87: 9° in Serie B.
• 1947-48: 11° in Serie A. • 1990-91: 13° in Serie A.
• 1994-95: 12° in Serie A.
• 1955-56: 10° in Serie B. • 1998-99: 10° in Serie A.
• 1956-57: 11° in Serie B. • 1999-00: 14° in Serie A.
• 1958-59: 13° in Serie A. • 2001-02: 7° in Serie B.
• 1959-60: 13° in Serie A. • 2002-03: 11° in Serie B.
• 2009-10: in Serie A.
I tifosi del Bari sono gemellati con i tifosi della Salernitana, della Reggina , → Sampdoria e Martina
Le rivalità più accese tra gli Ultras del Bari e le altre tifoserie sono quelle con le altre squadre pugliesi: Lecce, Foggia e Taranto .[8]
Sono molto sentite anche quelle con il → Napoli e il Pescara. Minore rivalità con il Verona e con il → Palermo.
(capitano)
3 D Souleymane Diamoutene
4 C Sergio Bernardo Almirón
5 D Andrea Masiello
6 C Iago Falqué
7 C Emanuel Benito Rivas
8 C Filippo Antonelli Agomeri
9 C Daniele De Vezze
10 A Paulo Vitor Barreto
11 C Vladimir Koman
12 P Davide Lamberti
13 D Andrea Ranocchia
14 C Alessandro Gazzi
15 D Nicola Belmonte
16 C Massimo Donati
17 C Salvatore Masiello
18 A Giuseppe Greco
20 A Vitali Kutuzov
21 D Alessandro Parisi
22 C Mariano Martín Donda
23 C Antonio Langella
25 P Daniele Padelli
27 D Cristian Stellini
30 C Riccardo Allegretti
37 C Matteo Paro
69 A Riccardo Meggiorini
82 P Vitangelo Spadavecchia
88 C Pedro Kamata
89 A Armando Visconti
90 C Edgar Álvarez
99 A Ferdinando Sforzini
C Ivan Rajčić
A Rey Volpato
Allenatore: Giampiero Ventura Allenatore in seconda: Salvatore Sullo Preparatore atletico: Alessandro Innocenti Allenatore dei portieri: Giuseppe Zinetti Responsabile sanitario: Michele Pizzolorusso Medico: Sebastiano Lopiano
Fisioterapista: Marco Vespasiani
Nome |
Nazionalità |
Anni |
Egri Erbstein |
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1928-1929 |
Josef Uridil |
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1929-1930 |
Hajdu |
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1930-1931 |
Árpád Weisz |
|
1931-1932 |
Egri Erbstein Lászlo Barr |
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1932-1933 |
Tony Cargnelli |
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1933-1934 |
Engelbert Koenig |
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1934-1935 |
András Kuttik |
|
1935-1936 |
Tony Cargnelli |
|
1936-1938 |
Jozsef Ging |
|
1938-1939 |
András Kuttik |
|
1939 |
Raffaele Costantino |
|
1939-1940 |
Luigi Ferrero |
|
1940-1941 |
András Kuttik |
|
1941 |
Raffaele Costantino |
|
1941 |
Stanislao Klein |
|
1941-1942 |
Raffaele Costantino |
|
1942-1943 |
Giovanni Vanicsek |
|
1943 |
Raffaele Costantino |
|
1944-1945 |
András Kuttik |
|
1946 |
Raffaele Costantino |
|
1946-1947 |
Janos Nekadoma |
|
1947 |
András Kuttik |
|
1947-1948 |
Ferenc Plemich |
|
1948 |
András Kuttik |
|
1948 |
Raffaele Costantino |
|
1948-1949 |
Ferenc Plemich |
|
1949 |
György Sárosi Francesco Capocasale |
|
1949-1950 |
Raffaele Costantino |
|
1950 |
Francesco Capocasale |
|
1950 |
Federico Allasio |
|
1950 |
Ambrogio Alfonso |
|
1950-1951 |
Mario Sandron |
|
1951 |
Paolo Giammarco |
|
1951 |
Pietro Piselli |
|
1951 |
Raffaele Costantino |
|
1951-52 |
Vincenzo Marsico |
|
1952 |
Raffaele Sansone |
|
1952-1953 |
Francesco Capocasale |
|
1953-1956 |
Federico Allasio |
|
1956-1958 |
Paolo Tabanelli |
|
1958-1959 |
Nome |
Nazionalità |
Anni |
Francesco Capocasale |
|
1959-1961 |
Onofrio Fusco |
|
1961 |
Luis Carniglia |
|
1961 |
Federico Allasio |
|
1961-1962 |
Onofrio Fusco |
|
1962 |
Pietro Magni |
|
1962-1963 |
Tommaso Maestrelli |
|
1963-1964 |
Paolo Tabanelli |
|
1964 |
Francesco Capocasale |
|
1964-1965 |
Onofrio Fusco |
|
1965 |
Ugo Lamanna |
|
1965-1966 |
Filippo Calabrese |
|
1966 |
Lauro Toneatto |
|
1966-1969 |
Oronzo Pugliese |
|
1969-1970 |
Carlo Matteucci |
|
1970 |
Lauro Toneatto |
|
1970-1972 |
Carlo Regalia |
|
1972-1974 |
Luciano Pirazzini |
|
1974-1975 |
Gianni Seghedoni |
|
1975-1976 |
Giuseppe Pozzo |
|
1976 |
Giacomo Losi |
|
1976-1978 |
Mario Santececca |
|
1978-1979 |
Giulio Corsini |
|
1979 |
Enrico Catuzzi |
|
1979 |
Antonio Renna |
|
1979-1981 |
Enrico Catuzzi |
|
1981-1983 |
Luigi Radice |
|
1983 |
Bruno Bolchi |
|
1983-1986 |
Enrico Catuzzi |
|
1986-1988 |
Gaetano Salvemini |
|
1988-1992 |
Zbigniew Boniek |
|
1992 |
Sebastião Lazaroni |
|
1992-1993 |
Giuseppe Materazzi |
|
1993-1996 |
Eugenio Fascetti |
|
1996-2000 |
Arcangelo Sciannimanico |
|
2001-2002 |
Attilio Perotti |
|
2002-2003 |
Marco Tardelli |
|
2003-2004 |
Giuseppe Pillon |
|
2004 |
Guido Carboni |
|
2004-2006 |
Rolando Maran |
|
2006 |
Giuseppe Materazzi |
|
2006-2007 |
Antonio Conte |
|
2007-2009 |
Giampiero Ventura |
|
2009- |
1954
1941-42, 2008-09
1954-55, 1966-67, 1976-77
1983-84
1953-54
• Coppa Mitropa: 1
1990
1999-00
1980-81, 1997-98
1993-94, 1999-00
1997
secondo posto: 1930-31, 1934-35, 1957-58, 1962-63, 1988-89, 1993-94
terzo posto: 1968-69, 1984-85
Altre promozioni in Serie A: 1996-97
Categoria |
Partecipazioni |
Debutto |
Ultima stagione |
A |
31 |
1928-1929 |
2009-2010 |
B |
41 |
1926-1927 |
2008-2009 |
C |
8 |
1951-1952 |
1983-1984 |
D |
2 |
1952-1953 |
1953-1954 |
In 81 stagioni sportive dall'esordio a livello nazionale nel Direttorio Divisioni Superiori il 3 ottobre 1926 come Liberty Bari, compresi 2 tornei di Divisione Nazionale (A) e 2 tornei cadetti (B) antecedenti il girone unico.
In grassetto i giocatori in attività e nella rosa del Bari.
• Giovanni Loseto 318
• Mario Mazzoni 313
• Jean François Gillet
285
• Giorgio De Trizio 273
• Bruno Cicogna 262
• Antonio Bellavista 251
• Vittorio Spimi 251
• Alessandro Carlini 236
• Aurelio Galli 235
• Angelo Terracenere 230
• Luigi Bretti 69
• Gionatha Spinesi 52
• Biagio Catalano 50
• Raffaele Costantino 47
• Igor Protti 46
• Giuseppe Scategni 44
• Lucio Mujesan 41
• Sandro Tovalieri 40
• Vincenzo Santoruvo 39
• 1992-1995: Wuber
• 1995-1997: CEPU
• 1998-2001: Tele+
• 1984-1997: Adidas
• 1998-2004: Lotto
[1] AmoBari.org (http://amobari.altervista.org/archivio/storia.html) [2] In Internet (http://www.ininternet.org/bari_calcio.htm)
[3] Repubblica.it (http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/E-la-citta-ritrova-il-Liberty-Abboniamoci-in-10mila/1619027) [4] Forza Azzurri - Bari (http://www.homestead.com/forza_azzurri/clubs_prof_A.html)
[5] Conte-Bari: rottura! (http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Bari/23-06-2009/conte-bari-rottura-50588967206.shtml)
[6] Firmato l'accordo preliminare tra Matarrese e Barton (http://www.asbari.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2178& Itemid=68). asbari.it
[7] Il Bari resta ai Matarrese - Sfuma la trattativa con Barton (http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Bari/01-10-2009/ bari-resta-matarrese-501466910842.shtml). gazzetta.it, 01/10/2009
[8] Stefano Pozzoni, Dove sono gli ultrà? Squadre, stadi, curve e cori, Zelig Editore, Milano 2005, ISBN 88-6018-083-X p.145.
Fonte: http://www.wikilibri.it/squadre.pdf
Sito web da visitare: http://www.wikilibri.it/
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