Agenti chimici
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IL RISCHIO CHIMICO NELLA SCUOLA
Classificazione sostanze e preparati pericolosi
Il D.Lgs. 2 febbraio 2002, n. 25, recepisce alcune recenti direttive CEE relative alla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti dalla presenza di agenti chimici durante il lavoro, obbligando il datore di lavoro a tenere in debito conto il rischio chimico nell’effettuare la valutazione dei rischi e nell’adottare conseguenti opportune misure per migliorare le condizioni in cui si svolge la lavorazione.
Ad una prima analisi, molto superficiale parrebbe che l’ambiente scolastico sia esente da possibili rischi chimici: il ciclo lavorativo della scuola, infatti, consiste principalmente in azioni di informazione e formazione, cioè scambio di conoscenze tra i docenti e gli alunni. In realtà, a parte il laboratorio di chimica presente in molti istituti (anche non necessariamente in istituti per periti chimici o agrari), sono molte le occasioni in cui sostanze chimiche sono comunque presenti nell’ambiente e possono costituire fattore di rischio. A titolo di esempio si possono ricordare:
- La presenza di medicinali nella cassetta di medicazione;
- l’utilizzazione del gesso (solfato di calcio diidrato) o di pennarelli speciali per lavagne a secco da parte dei docenti e degli alunni;
- l’utilizzazione di fotocopiatori e stampanti a toner secco o umido;
- utilizzazione di detergenti per la pulizia dei locali, degli arredi e dei servizi da parte del personale ausiliario;
- utilizzazione di sostanze per eliminare eventuali ostruzioni dalle tubazioni;
- utilizzazione di solventi, smalti e vernici;
- utilizzazione di lubrificanti e agenti sbloccanti;
- utilizzazione di colle viniliche e di collanti rapidi
- utilizzazione di insetticidi, ratticidi ecc.;
- la possibile presenza di bombole e bombolette di gas;
- la possibile presenza di vecchi estintori ad halon;
- eventuale presenza di amianto, radon ecc. nella struttura;
- presenza di sostanze chimiche provenienti dall’ambiente esterno alla scuola a causa della sua particolare allocazione nel territorio.
Il datore di lavoro, nell’effettuare la valutazione dei rischi dovrà necessariamente tenere conto di tali presenze, prendendo in considerazione in particolare:
- le proprietà che rendono pericolose le sostanze presenti
- le informazioni riportate sulle schede di sicurezza che il fornitore delle sostanze è obbligato, su richiesta, a fornire
- il livello, il tipo e la durata dell’esposizione
- le circostanze in cui viene svolto il lavoro e l’eventuale utilizzazione dei D.P.I.
- la quantità delle sostanze pericolose
- il valore limite di esposizione professionale
- gli effetti delle misure protettive adottate o da adottare
La valutazione dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro potrà quindi essere intrapresa solo dopo aver riconosciuto le varie sostanze chimiche presenti, averne interpretato la scheda tecnica di sicurezza e aver preso conoscenza delle modalità atte a conservare, travasare, utilizzare, e smaltire in sicurezza quel particolare prodotto. Qualora la scheda di sicurezza non fosse presente si dovrà avere cura di richiederla prontamente al fornitore; e se la scheda, pur presente, fosse scritta in una lingua diversa dall’italiano si dovrebbe provvedere a tradurla (o a farla tradurre) in italiano in modo che tutti gli utilizzatori del prodotto possano documentarsi adeguatamente.
Sulla base degli elementi desunti dalle schede di sicurezza, dalle modalità di utilizzo degli agenti chimici e tenuto conto delle misure preventive e protettive già in atto in azienda, va effettuata la valutazione del rischio e vanno stabiliti i provvedimenti da adottare di conseguenza. In questa fase, particolare attenzione va posta alla necessità di disporre di adeguati D.P.I. (dispositivi di protezione individuali), se previsti, che devono essere indossati da chi utilizza la sostanza, ed eventualmente di altri dispositivi (docce, fontanelle lavaocchi ecc.) da utilizzare in caso di contaminazione.
Per fortuna nella scuola sono presenti quasi esclusivamente prodotti commerciali, che hanno l’obbligo di etichettatura e che quindi, anche se potenzialmente pericolosi, sono comunque sempre riconoscibili. E, inoltre, tali sostanze sono in genere identiche (sia per composizione chimica, sia per confezione) a quelle di comune uso domestico, per le quali esistono sì delle semplici precauzioni da adottare, ma la cui pericolosità durante la normale utilizzazione è comunque contenuta.
Proprio nelle scuole, però, come d’altra parte anche nelle famiglie, oltre ai lavoratori che utilizzano tali sostanze in modo consapevole, sono presenti anche bambini o ragazzi che per imprudenza, incoscienza, gioco ecc. possono trasformare la sostanza di per se poco pericolosa (se utilizzata correttamente) in una fonte di rischio a volte letale. Pensiamo, ad esempio, all’ingestione di candeggina, allo schizzo di acido muriatico, allo schizzo di alcool sul viso di uno che sta fumando, alla spruzzata di Baygon negli occhi, alla manipolazione dei granelli di soda caustica di ’”mister muscolo”, all’utilizzazione degli estintori per gioco, all’ingestione di medicinali ecc.
I depositi di queste sostanze potenzialmente pericolose sono in genere protetti dall’accesso occasionale degli alunni. Non sempre nella scuola troviamo armadi contenitori adatti, dotati di aerazione e con la vasca di raccolta anti-sversamento sul fondo, lontani da fonti di calore e da altro materiale infiammabile, ma quasi sempre i depositi sono realizzati in una stanza chiusa a chiave. Le confezioni già aperte, però, sono spesso alla portata di tutti. Basta girare un po’ per i servizi dei caseggiati scolastici per trovare in un angolo, quasi sempre nell’antibagno, confezioni di alcool, di candeggina, di Vim, di Baygon (e a volte si trova anche acido muriatico, acqua ragia, xilolo, diluente nitro, mastici, collanti ecc.) alla portata degli alunni. Lo stoccaggio di questi prodotti (come di tutti gli altri accessori per la pulizia, quali spazzoloni, scope, palette ecc.) nell’antibagno è vietata dalla legge, ma gli ausiliari, o perché non dispongono di adeguati ripostigli, o per avere prodotti e accessori a portata di mano in ogni ambiente, spesso contravvengono alle più semplici regole della sicurezza e lasciano in giro, in locali non presidiati, materiale pericoloso.
In questa situazione diventa di particolare importanza la perfetta conoscenza della scheda di sicurezza. In caso di ingestione di una certa sostanza, ad esempio, può essere necessario provocare il vomito, mentre per un’altra sostanza ciò può essere dannoso. In certi casi può essere utile dare da bere all’infortunato, in altri no. E’ dalla scheda tecnica di sicurezza che si traggono le informazioni più corrette, ed è la scheda tecnica di sicurezza (o, in mancanza di essa, la confezione di prodotto incriminata) che occorre portarsi appresso per consegnarla al personale del pronto soccorso in caso di ricovero d’urgenza.
In confronto a queste situazioni, le lamentele del personale addetto alle fotocopie che manifesta disagio per il calore proveniente dalla macchina e per il particolato che si diffonde nell’ambiente appaiono poca cosa, ma sono senz’altro frequenti e il datore di lavoro non può ignorarle. D’altra parte spessissimo il fotocopiatore è posizionato in ambienti angusti e poco aerati, con incremento della sensazione di disagio del lavoratore. A volte basta spostarlo in un ambiente più ampio, luminoso e ben aerato per risolvere il problema.
Ma come si fa a riconoscere un agente chimico potenzialmente pericoloso? Esistono degli elenchi relativi alle sostanze pericolose (di cui al D.Lgs. 2 febbraio 1997, n. 52) o ai preparati pericolosi (di cui al D.Lgs. 16 luglio 1998, n. 285), ma più in generale un qualunque agente chimico che a causa delle sue proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche possa comportare un rischio per il lavoratore deve essere considerato un agente chimico pericoloso. Ma come si è già detto in precedenza, nella scuola in genere si utilizzano solo prodotti commerciali con obbligo di etichetta. Per questo è bene che si conoscano i dispositivi di legge per il confezionamento delle etichette.
SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI
I recipienti e gli imballi dei prodotti che contengono sostanze e preparati pericolosi devono essere etichettati affinché sia immediatamente riconoscibile la natura del pericolo.
Le etichette sono costituite da simboli, lettere e numeri, come dal seguente esempio.
F T+
R 15 / 29
S 36 / 37 / 391
Il formato delle etichette varia da mm 52x74 a mm 148x210.
I SIMBOLI
I simboli, stampati in nero su sfondo giallo-arancione, sono i seguenti:
E |
ESPLOSIVI:
le sostanze e i preparati che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene. |
O
|
COMBURENTI:
le sostanze e i preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, provocano una forte reazione esotermica. |
F+
|
ESTREMAMENTE INFIAMMABILI:
le sostanze e i preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è inferiore a 0°C e il cui punto di ebollizione è inferiore o pari a 35°C |
F
|
FACILMENTE INFIAMMABILI:
le sostanze e i preparati che a contatto con l’aria, a temperatura normale e senza apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi.
Sono facilmente infiammabili:
i solidi che possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo l’allontanamento della sorgente di accensione;
i liquidi il cui punto di infiammabilità è inferiore a 21°
i gas che si infiammano a contatto con l’aria a pressione normale
le sostanze che, a contatto con l’acqua o l’aria umida, sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose |
T+
|
MOLTO TOSSICI:
le sostanze e i preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi estremamente gravi, acuti o cronici, e anche la morte. |
T
|
TOSSICI:
le sostanze e i preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi gravi, acuti o cronici, e anche la morte. |
Xn
|
NOCIVI:
le sostanze e i preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi di gravità limitata. |
Xi
|
IRRITANTI:
le sostanze e i preparati non corrosivi il cui contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose, può provocare una reazione infiammatoria. |
C
|
CORROSIVI:
le sostanze e i preparati che, a contatto con i tessuti vivi, possono esercitare su di essi un’azione distruttiva. |
FRASI DI TIPO "R"
(Frasi indicanti rischi specifici, assegnate alle sostanze pericolose)
|
R 1 Esplosivo allo stato secco.
R 2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d’ignizione.
R 3 Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d’ignizione.
R 4 Forma composti metallici esplosivi molto sensibili.
R 5 Pericolo di esplosione per riscaldamento.
R 6 Esplosivo a contatto o senza contatto con l’aria.
R 7 Può provocare un incendio.
R 8 Può provocare l’accensione di materie combustibili.
R 9 Esplosivo in miscela con materie combustibili.
R10 Infiammabile.
R11 Facilmente infiammabile.
R12 Altamente infiammabile.
R13 Gas liquefatto altamente infiammabile.
R14 Reagisce violentemente con l’acqua.
R15 A contatto con l’acqua libera gas facilmente infiammabili.
R16 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti.
R17 Spontaneamente infiammabile all’aria.
R18 Durante l’uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili.
R19 Può formare perossidi esplosivi.
R20 Nocivo per inalazione.
R21 Nocivo a contatto con la pelle.
R22 Nocivo per ingestione.
R23 Tossico per inalazione.
R24 Tossico a contatto con la pelle.
R25 Tossico per ingestione.
R26 Altamente tossico per inalazione.
R27 Altamente tossico a contatto con la pelle.
R28 Altamente tossico per ingestione.
R29 A contatto con l’acqua libera gas tossici.
R30 Può divenire facilmente infiammabile durante l’uso.
R31 A contatto con acidi libera gas tossici.
R32 A contatto con acidi libera gas altamente tossici.
R33 Pericolo di effetti cumulativi.
R34 Provoca ustioni.
R35 Provoca gravi ustioni.
R36 Irritante per gli occhi.
R37 Irritante per le vie respiratorie.
R38 Irritante per la pelle.
R39 Pericolo di effetti irreversibili molto gravi.
R40 Possibilità di effetti irreversibili.
R41 Rischio di gravi lesioni oculari.
R42 Può provocare sensibilizzazione per inalazione.
R43 Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle.
R44 Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato.
R45 Può provocare il cancro.
R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie.
R47 Può provocare malformazioni congenite.
R48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata.
R49 Può provocare il cancro per inalazione.
R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici.
R51 Tossico per gli organismi acquatici.
R52 Nocivo per gli organismi acquatici
R53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico.
R54 Tossico per la flora.
R55 Tossico per la fauna.
R56 Tossico per gli organismi del terreno.
R57 Tossivo per le api.
R58 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente.
R59 Pericoloso per lo strato di ozono. |
FRASI DI TIPO "S"
(Frasi indicanti i consigli di prudenza, assegnate alle sostanze pericolose)
|
S 1 Conservare sotto chiave.
S 2 Conservare fuori della portata dei bambini.
S 3 Conservare in luogo fresco.
S 4 Conservare lontano da locali di abitazione.
S 5 Conservare sotto.....(liquido appropriato da indicarsi da parte del fabbricante).
S 6 Conservare sotto.....(gas inerte da indicarsi da parte del fabbricante).
S 7 Conservare il recipiente ben chiuso.
S 8 Conservare al riparo dall’umidità.
S 9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato.
S12 Non chiudere ermeticamente il recipiente.
S13 Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande.
S14 Conservare lontano da.....(sostanze incompatibili da precisare da parte del produttore).
S15 Conservare lontano da calore.
S16 Conservare lontano da fiamme e scintille - Non Fumare.
S17 Tenere lontano da sostanze combustibili.
S18 Manipolare e aprire il recipiente con cautela.
S20 Non mangiare né bere durante l’impiego.
S21 Non fumare durante l’impiego.
S22 Non respirare le polveri.
S23 Non respirare i gas, fumi, vapori, aerosol (termine/i appropriato/i da precisare da parte del produttore).
S24 Evitare il contatto con la pelle.
S25 Evitare il contatto con gli occhi.
S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare il medico.
S27 Togliere di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.
S28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente e abbondantemente con (prodotti idonei da indicarsi da parte del fabbricante).
S29 Non gettare i residui nelle fognature.
S30 Non versare acqua sul prodotto.
S33 Evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche.
S34 Evitare l’urto e lo sfregamento.
S35 Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute precauzioni.
S36 Usare indumenti protettivi adatti.
S37 Usare guanti adatti.
S38 In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto.
S39 Proteggersi gli occhi/la faccia.
S40 Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto, usare.... ( da precisare da parte del produttore).
S41 In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi.
S42 Durante le fumigazioni/polverizzazioni usare un apparecchio respiratorio adatto (termine/i appropriato/i da precisare da parte del produttore).
S43 In caso di incendio usare ......(mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del fabbricante. Se l’acqua aumenta il rischio precisare: “Non usare acqua”).
S44 In caso di malessere consultare il medico (se possibile, mostrargli l’etichetta).
S45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l’etichetta).
S46 In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore con l’etichetta.
S47 Conservare a temperatura non superiore a.....°C (da precisare da parte del fabbricante).
S48 Mantenere umido con.....(mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante).
S49 Conservare soltanto nel recipiente originale.
S50 Non mescolare con.....(da specificare da parte del fabbricante)
S51 Usare soltanto in luogo ben ventilato.
S52 Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati.
S53 Evitare l’esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell’uso.
S54 Procurarsi il consenso delle autorità di controllo dell’inquinamento prima di scaricare negli impianti di trattamento delle acque di scarico.
S55 Utilizzare le migliori tecniche di trattamento disponibili prima di scaricare nelle fognature o nell’ambiente acquatico.
S56 Non scaricare nelle fognature o nell’ambiente; smaltire i residui in un punto di raccolta autorizzato.
S57 Usare i contenitori adeguati per evitare l’inquinamento ambientale.
S58 Smaltire come rifiuto pericoloso.
S59 Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio.
S60 Questo materiale e/o il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. |
COMBINAZIONI DELLE FRASI "R" E DELLE FRASI "S"
|
R14/15 Reagisce violentemente con l’acqua liberando gas facilmente infiammabili.
R15/29 A contatto con l’acqua libera gas tossici e facilmente infiammabili.
R20/21 Nocivo per inalazione e contatto con la pelle.
R20/21/22 Nocivo per inalazione, ingestione e contatto con la pelle.
R20/22 Nocivo per inalazione e ingestione
R21/22 Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione.
R23/24 Tossico per inalazione e contatto con la pelle.
R24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
R23/25 Tossico per inalazione e ingestione.
R23/24/25 Tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle.
R26/27 Altamente tossico per inalazione e contatto con la pelle.
R27/28 Altamente tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
R26/28 Altamente tossico per ingestione e inalazione.
R26/27/28 Altamente tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle.
R36/37 Irritante per gli occhi e per le vie respiratorie.
R37/38 Irritante per le vie respiratorie e per la pelle.
R36/38 Irritante per gli occhi e per la pelle.
R36/37/38 Irritante per gli occhi, per le vie respiratorie e per la pelle.
R39/23 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione.
R39/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle.
R39/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione.
R39/23/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle.
R39/23/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione.
R39/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per ingestione.
R39/23/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle e per ingestione.
R39/26 Altamente tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione.
R39/27 Altamente tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle.
R39/28 Altamente tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione.
R39/26/27 Altamente tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle.
R39/26/28 Altamente tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione.
R39/27/28 Altamente tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per ingestione.
R39/26/27/28 Altamente tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle e per ingestione.
R40/20 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione.
R40/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle.
R40/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione.
R40/20/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la pelle.
R40/20/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione ed ingestione.
R40/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per ingestione.
R40/20/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.
R42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.
R48/20 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione.
R48/21 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle.
R48/22 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per ingestione.
R48/20/21 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e a contatto con la pelle.
R48/20/22 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e ingestione.
R48/21/22 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle e per ingestione.
R48/20/21/22 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.
R48/23 Tossico: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione.
R48/24 Tossico: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle.
R48/25 Tossico: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per ingestione.
R48/23/24 Tossico: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e a contatto con la pelle.
R48/23/25 Tossico: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e ingestione.
R48/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle e per ingestione.
R48/23/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.
S1/2 Conservare sotto chiave e fuori dalla portata dei bambini.
S3/9 Tenere il recipiente in luogo fresco e ben ventilato.
S3/7/9 Tenere il recipiente ben chiuso, in luogo fresco e ben ventilato.
S3/9/14 Conservare in luogo fresco e ben ventilato lontano da ....(materiali incompatibili da precisare da parte del produttore).
S3/9/14/49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato lontano da .......(materiali incompatibili da precisare da parte del produttore).
S3/9/49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato.
S3/14 Conservare in luogo fresco lontano da......(materiali incompatibili da precisare da parte del produttore).
S7/9 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ventilato.
S7/8 Conservare il recipiente ben chiuso e al riparo dall’umidità.
S20/21 Non mangiare, né bere, né fumare durante l’impiego.
S24/25 Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle.
S36/37 Usare indumenti protettivi e guanti adatti.
S36/39 Usare indumenti protettivi adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
S37/39 Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
S36/37/39 Usare gli indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
S47/49 Conservare soltanto nel contenitore originale a temperatura non superiore a ...°C (da precisare da parte del fabbricante). |
Fonte: http://share.dschola.it/desambrois/sicurpre01/sicurcol01/07%20%20Approfondimenti/2%20-%20Rischio%20Chimico/1%20-%20Base/Rischio%20Chimico%20nella%20Scuola.doc
Sito web da visitare: http://share.dschola.it e http://www.provveditoratocagliari.it/rischio_chimico_nella_scuola.htm
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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