Metodo semplificato per il calcolo del pH

Metodo semplificato per il calcolo del pH

 

 

 

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Metodo semplificato per il calcolo del pH

La risoluzione di un esercizio di stechiometria richiede la conoscenza esatta delle condizioni sperimentali proposte, al fine di impostare il ragionamento ed applicare e risolvere le equazioni adeguate al caso.

Come prima cosa bisogna chiarire che cosa succeda in soluzione e quali siano le specie presenti all’equilibrio.

È inoltre necessario considerare sempre il risultato ottenuto in maniera critica e non accettarlo senza discussione: ad esempio se in soluzione è presente un eccesso di specie acide, il pH calcolato dall’esercizio deve risultare   < 7. Se il risultato non è logico, significa che si è sbagliato qualcosa.

 

Vengono qui proposti alcuni esercizi tipo commentati di difficoltà crescente, sul pH.

Questi esempi possono servire da guida nella risoluzione di esercizi sul pH, ma vanno svolti solo dopo aver studiato la teoria !!! I pochi commenti qui riportati sono chiari solo se affrontati dopo lo studio diligente della teoria acido-base e non sostituiscono gli esercizi che lo studente deve fare da solo per verificare di aver ben appreso l’argomento.

 

     Soluzioni contenenti un solo componente: acido forte.

 

Determinare il pH di una soluzione costituita da 100 mL di HCl 0.01 M.

 

Gli acidi forti (HA) più comuni sono: HClO4, HCl, HNO3, H2SO4

Sono elettroliti forti, ovvero si dissociano completamente in soluzione acquosa.

Se ne deduce che la [H+] in soluzione = [HA] data nel testo degli esercizi

 

È sempre sottointeso che la soluzione è omogenea, pertanto in ogni suo punto il pH è lo stesso. Ne consegue che il pH non dipende dal volume di soluzione preso in esame, pertanto il pH di 100 mL o di una goccia della stessa soluzione è lo stesso.

 

Definizione di pH

pH = -log[H+]                         (definizione di Arrhenius)

pH = -log [H3O+]                   (definizione di Brønsted-Lowry)

 

pOH = -log[OH-]

pH+pOH = 14

 

Nota

In realtà il pH è definito come:       pH = - log a(H+)        ove a(H+) sta per attività dello ione H+.

Le proprietà di uno ione in soluzione sono influenzate dalla presenza di tutti gli altri ioni presenti che interagiscono con esso elettrostaticamente. Quando si adoperano le equazioni relative alle costanti di equilibrio è necessario tener conto di un parametro correttivo delle concentrazioni che esprima la effettiva disponibilità dello ione in soluzione a reagire o a influenzare la posizione degli equilibri presenti. Si deve, cioè, considerare qual è la concentrazione effettiva della specie ionica dopo aver sottratto l'effetto di schermatura dovuta agli altri ioni. Tale parametro è detto attività dello ione (a) ed è correlato con la sua concentrazione (c) per mezzo del suo coefficiente di attività g:                 a = g c

dove g dipende dalla natura delle specie presenti, dalle concentrazioni degli ioni in soluzione e dalla temperatura. Il suo valore può variare tra 0 e 1. Per soluzioni la cui concentrazione tende a 0, il valore di g tende a 1, per cui a = c.

In altre parole, quando le soluzioni sono molto diluite significa che gli ioni del soluto interagiscono poco tra di loro e dunque le concentrazioni teoriche e quelle effettive si possono considerare uguali.

Il concetto di attività diventa via via più importante al crescere della concentrazione.

Negli esercizi che si svolgono in questo corso si fa sempre l’approssimazione che a = c.

 

Negli esercizi gli equilibri vengono scritti o nella forma di Arrhenius o in quella di Brønsted-Lowry che, ai fini della risoluzione dei problemi, sono equivalenti.

 

 

[H+] = [HCl]  0.01 M            pH = -log 0.01 = 2

 

      Soluzioni contenenti un solo componente: base forte.

 

Determinare il pH di una soluzione costituita da 200 mL di KOH 0.001 M.

 

Le basi forti (BOH) più comuni sono: LiOH, NaOH, KOH, Ca(OH)2.

Dalle considerazione sopra riportate se ne deduce che [OH-] in soluzione = [BOH] data nel testo degli esercizi.

 

[OH-] = [KOH] = 0.001 M

 

ricordando che  pOH = -log[OH-] e pH + pOH = 14.

 

pOH = -log(0.001) = 3,   pH = 11.

 

  Soluzioni contenenti un solo componente: acido moderatamente debole

 

Determinare il pH di una soluzione costituita da acido acetico con Ka = 1.8x10-5 di concentrazione 0.01 M.

 

Questo è il caso di un elettrolita moderatamente debole, cioè che si dissocia solo parzialmente, pertanto non è più vero che [H+] = [HA].

 

 

Di solito, per l’acido acetico (che è l’acido moderatamente debole più adoperato nelle esercitazioni numeriche) il valore di x risulta sempre trascurabile nei confronti di C0 dato che Ka è un numero piuttosto piccolo (1.8 × 10-5): pertanto l’equazione può essere così semplificata in:

Ka = x/ C0,     da cui      x =       [H3O +] = x = 4.24x10-4     pH = 3.37

Nota Bene:

- per le soluzioni di acidi o di basi forti il pH dipende solo dalla loro concentrazione iniziale;

- per acidi e basi deboli il pH dipende anche dal valore di Ka.

 

 

Si ricorda che pKa = -log Ka;            Ka = 10-pKa

 

se la forza dell’acido  è          crescente

il valore di Ka             è          crescente

il valore di pKa           è          decrescente

 

Nel caso di acidi non troppo deboli non è possibile fare l'approssimazione C0 - x » x perché questi non risulta trascurabile rispetto a C0: in tali casi è necessario risolvere l’equazione completa di II grado senza adoperare approssimazioni.

x2 + Ka x - Ka C0  =  0       1x2 =

da cui l’unica soluzione accettabile è             x =

Come esempio si calcolino e si confrontino i valori del pH per soluzioni 0.1, 0.01 e 0.001 M di acido acetico (Ka = 1.8 ×10-5 ) ed un acido generico HA con una Ka = 1.23×10-2, prima adoperando l’equazione semplificata e poi quella completa. A queste concentrazioni si considerino trascurabili l’apporto degli ioni H+ provenienti dall’autoprotolisi di H2O.

L’applicazione delle precedenti equazioni fornisce i seguenti risultati riassunti nelle tabelle:

 

Acido acetico, Ka = 1.8 ×10-5

conc. M

pH con approssimaz.

pH senza approssimaz.

errore %

0.1

2.87

2.87

0

0.01

3.37

3.38

-0.3

0.001

3.87

3.90

-0.7

 

Acido HA, Ka = 1.23×10-2

conc. M

pH con approssimaz.

pH senza approssimaz.

errore %

0.1

1.45

1.53

-5

0.01

1.95

2.18

-10

0.001

2.45

3.03

-19

                                              

Si osservi come in generale l’errore % cresca con la diluizione in entrambi i casi, inoltre, nel caso dell’acido acetico l’errore % risulta minimo anche a concentrazioni  più basse, mentre per HA l’errore % risulta notevole anche a concentrazioni più elevate.

Nel I caso è possibile fare l’approssimazione almeno alle concentrazioni più elevate.

Nel II caso l’approssimazione non può essere fatta neanche alle concentrazioni più elevate.

Esaminare concentrazioni ancora minori di quelle qui considerate sia per acidi o basi forti o deboli implicherebbe l’uso di sistemi di equazioni più complesse che tengano conto, ad esempio, dell’autoprotolisi dell’H2O, cosa che esula dall’intendimento di questo corso.

Ancor più complicato è il caso della dissociazione di acidi o basi poliprotiche in cui si formano in soluzione equilibri multipli:

esempio H2CO3            H3O + HCO3-                                           HCO3-             H3O + + CO32-

La [H3O +] dipende in questo caso da 2 equilibri che si influenzano reciprocamente.

Anche questi casi non rientrano nel programma di questo corso.

 

  Soluzioni contenenti un solo componente: base moderatamente debole

 

Determinare il pH di una soluzione costituita da NH4OH con Kb = 1.8x10-5 di concentrazione 0.01 M.

 

Anche in questo, come in quello precedente, trattandosi di un elettrolita moderatamente debole, non è più vero che [OH-] = [BOH].

 

Per le basi moderatamente deboli di solito vengono riportate le Kb che si riferiscono alla seguente reazione:

NH3 + H2O                 NH4+ + OH-                            Kb = [NH4+] [OH-] / [NH3]

 

 

Attenzione che talora vengono riportati i Ka, invece dei Kb.

 

Ka per una base si riferisce alla reazione             NH4+ + H2O            NH3 + H3O+

 

È facile verificare che Ka = Kw / Kb

 

In questo caso Ka = 1x10-14 / 1.8x10-5  =  5.6´10-10

 

  SOLUZIONI CONTENENTI UN SOLO COMPONENTE: SALE

 

Determinare il pH di una soluzione 0.5 M di NaCl.

 

Tutti i sali, indipendentemente dalla loro origine, eccetto pochi casi, si dissociano totalmente in acqua:

NaCl                           Na+ + Cl-

CH3COONa               CH3COO- + Na+

Per capire quale influenza hanno gli ioni sul pH della soluzione occorre considerare alcuni fattori:

  • Quale effetto ha il catione sul pH ?
  • Quale effetto ha l’anione sul pH ?
  • Combinare i due effetti

 

Se uno ione reagisce con H2O può dare delle reazioni chimiche che influenzano il pH della soluzione.

Gli ioni che non reagiscono con H2O e che quindi non modificano il pH della soluzione sono detti spettatori.

 

Cationi spettatori: Li+, Na+, K+, Ca2+, Ba2+

Anioni spettatori: Cl-, Br-, I-, NO3-, ClO4-, SO42-

 

 

Cationi acidi:        anioni di metalli di transizione, NH4+, Al3+, Mg2+

Anioni basici:        CH3COO-, F-, CN-, NO2-, CO32-, S2-, PO43-,…..

 

ESEMPI

sale                                                                                                             la soluzione è

NH4I               NH4+ catione acido                I- anione spett.                         acida

Na3PO4              Na+   catione spett.                 PO43- anione bas.                    basica

NaCl               Na+   catione spett.                 Cl- anione spett.                     neutra

CH3COONa   Na+   catione spett.                 CH3COO- anione bas.            basica

NH4Cl            NH4+ catione acido                Cl- anione spett.                     acida

 

Gli ioni acidi danno idrolisi acida:          NH4+ + H2O                     NH3 + H3O+

Gli ioni basici danno reazione di idrolisi basica:      CH3COO+ H2O                   CH3COOH  + OH-

 

Nel caso di questo esercizio, entrambi gli ioni Na+ e Cl- sono spettatori per cui, indipendentemente dalla concentrazione del sale la soluzione è neutra.   pH = 7.00.

 

SOLUZIONI CONTENENTI DUE COMPONENTI

 

La situazione si complica quando in soluzione vengono introdotti due o più reattivi per cui è assolutamente necessario determinare se e come questi reagiscono tra loro.

Il caso più comune è quello della titolazione.

 

Caso acido forte a cui viene aggiunta base forte

 

Determinare la variazione di pH di una soluzione di 100 mL 0.10 M di HCl a cui vengono aggiunti

rispettivamente :

a) 10.0 mL di una soluzione 0.25 M di NaOH.

b) 39.9 mL di una soluzione 0.25 M di NaOH.

c) 40.0 mL di una soluzione 0.25 M di NaOH.

d) 40.1 mL di una soluzione 0.25 M di NaOH.

e) 50 mL di una soluzione 0.25 M di NaOH.

 

pH iniziale prima dell’aggiunta di NaOH

HCl si dissocia completamente per cui pHiniziale = -log[0.1] = 1.00

 

 

Caso base forte a cui viene aggiunto acido forte

 

Determinare la variazione di pH di una soluzione di 100 mL 0.10 M di NaOH a cui vengono aggiunti rispettivamente :

a) 10.0 mL di una soluzione 0.25 M di HCl

b) 39.9 mL di una soluzione 0.25 M di HCl

c) 40.0 mL di una soluzione 0.25 M di HCl

d) 40.1 mL di una soluzione 0.25 M di HCl

e) 50 mL di una soluzione 0.25 M di HCl

 

Il problema è analogo al precedente: unica accortezza ricordarsi che all’inizio si ha a che fare con NaOH e quindi col pOH.

 

pH iniziale prima dell’aggiunta di HCl

NaOH si dissocia completamente per cui pHiniziale = 14-log[0.1] = 13.00

 

 

Fonte: http://www.dsch.univ.trieste.it/scienzebio/EsercizisulpH.doc

Sito web da visitare: http://www.dsch.univ.trieste.it

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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