Nomenclatura chimica

Nomenclatura chimica

 

 

 

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Nomenclatura chimica

Costruzione dei composti e nomenclatura chimica

 

Per costruire correttamente la maggior parte dei composti chimici è sufficiente conoscere alcune semplici regole. Fondamentale è a questo proposito il concetto di numero di ossidazione di un elemento (nox) o stato di ossidazione (stox).

 

Numero di ossidazione (nox) o stato di ossidazione (stox)

 

Si definisce numero di ossidazione la carica, reale o formale, che acquista un atomo quando si assegnano convenzionalmente gli elettroni di legame all'atomo più elettronegativo.

 

La carica è reale nei composti ionici ed in tal caso coincide con il numero di cariche portate dallo ione.

Ad esempio nel cloruro di sodio NaCl, costituito da uno ione sodio Na+ e da uno ione cloro Cl-, il sodio presenta nox +1, mentre il cloro presenta nox -1.

 

La carica è formale nei composti covalenti. Ad esempio nell'acqua H2O, gli elettroni di legame vengono assegnati all'ossigeno più elettronegativo, il quale assume perciò convenzionalmente 2 cariche negative e presenta nox -2. Ciascuno dei due idrogeni presenta quindi nox +1.

 

Ciascun elemento chimico può presentare più di un numero di ossidazione. Vengono date di seguito alcune regole convenzionali per l'attribuzione dei numeri di ossidazione.

 

1) il nox delle sostanze elementari (H2, O2, Na, Cu etc) è sempre zero poiché ci troviamo di fronte ad atomi di uno stesso elemento, aventi perciò la stessa elettronegatività.

Più in generale quando in una molecola due atomi di uno stesso elemento si uniscono con legame covalente, gli elettroni di legame non vanno attribuiti a nessuno dei due atomi.

 

2) Il nox di uno ione è pari alla sua carica

 

                        Ca2+ (nox +2)       Al3+ (nox +3)      S2- (nox -2)        

 

3) L'idrogeno presenta sempre nox +1 tranne che negli idruri, composti in cui si lega direttamente con i metalli alcalini e alcalino-terrosi che risultano essere gli unici elementi più elettropositivi dell'idrogeno. In tali composti l'idrogeno ha dunque nox -1.

Gli idruri si scrivono sempre facendo seguire al simbolo del metallo il simbolo dell'idrogeno.

 idruro di sodio NaH,    idruro di calcio CaH2 etc

 

4) L'ossigeno ha sempre nox -2 tranne che nei perossidi dove presenta nox -1. I perossidi sono composti dove l'ossigeno impegna uno dei suoi due elettroni per legarsi ad un altro atomo di ossigeno. secondo quanto previsto dalla regola numero 1 in questo caso gli elettroni del legame tra atomi uguali non vanno attribuiti, mentre viene attribuito all'ossigeno l'altro elettrone utilizzato per legarsi ad altri elementi

 

                                    perossido di idrogeno o acqua ossigenata H2O2        

                                    H O O H

 

                                                    perossido di sodio Na2O2                                      

                                     Na O O Na

 

 

                                         perossido di magnesio MgO2    

                                     

 

 

5) il fluoro, essendo l'elemento più elettronegativo della tabella periodica, ed avendo bisogno di un solo elettrone per raggiungere l'ottetto, ha sempre nox -1

 

6) Gli altri elementi del VII gruppo A hanno anch'essi nox -1, tranne quando si legano con elementi più elettronegativi, come ad esempio l'ossigeno, in tal caso presentano nox positivi.

 

7) In generale il nox più elevato di un elemento corrisponde al numero d'ordine del gruppo cui appartiene. Così gli elementi del primo gruppo presentano nox +1, quelli del secondo +2, quelli del terzo +3 e così via fino agli elementi del settimo gruppi che presentano come nox più elevato +7.

 

8) sempre in generale, quando un elemento presenta più di un nox, il valore di quest'ultimo diminuisce di 2 unità alla volta.

Così gli elementi del VII gruppo oltre al nox +7 possono presentare nox +5, +3, +1, -1.

gli elementi del VI gruppo oltre al nox + 6 possono presentare nox +4, +2, -2.

 

9) In una specie chimica neutra la somma dei nox di tutti gli atomi che la compongono deve sempre essere nulla.

 

10) In uno ione poliatomico la somma dei nox dei diversi atomi deve sempre essere pari alla carica totale dello ione.

 

Le ultime due regole ci permettono, partendo da una formula chimica, di calcolare il numero di ossidazione incognito della maggior parte degli elementi.

 

Ad esempio per calcolare il numero di ossidazione dello zolfo nell'anidride solforica SO2, procediamo come segue: ciascun atomo di ossigeno presenta nox -2; complessivamente i due atomi presentano nox -4; affinché la somma dei nox sia zero lo zolfo deve presentare nox + 4.

 

Calcoliamo il nox del carbonio nello ione poliatomico HCO3-: i tre atomi di ossigeno presentano complessivamente nox - 6, l'idrogeno presenta nox + 1. Sommando il nox degli ossigeni e dell'idrogeno si ottiene - 5. Affinché la somma di tutti i nox dia la carica complessiva dello ione -1, il carbonio deve presentare nox +4.

 

La conoscenza dei numeri di ossidazione ci permette di costruire in modo semplice i principali composti chimici.

 

Regole per la costruzione dei composti binari

I composti binari sono formati da due soli elementi chimici.

Convenzionalmente si scrivono ponendo per primo l'elemento meno elettronegativo, seguito dall'elemento più elettronegativo.

Il simbolo di ciascun elemento è seguito da un numero a pedice, detto indice, che  indica quanti atomi di quell'elemento sono presenti nel composto.

Gli indici sono apposti in modo tale che, sommando i rispettivi nox, la molecola risulti neutra.

Per calcolare gli indici in modo semplice è sufficiente utilizzare il nox del primo elemento come indice del secondo e viceversa.

 

Ad esempio se vogliamo scrivere la formula di un composto binario formato da un elemento A il cui numero di ossidazione sia +2 e da un composto B il cui numero di ossidazione sia -3, otterremo

 

 

Si noti che l'elemento con il numero di ossidazione negativo (il più elettronegativo) è stato scritto per secondo.

Tale metodo  di costruzione dei composti binari garantisce la neutralità della molecola.

Infatti nella molecola sono presenti 3 atomi di A per un totale di 6 cariche positive e 2 atomi di B per un totale di 6 cariche negative.

Qualora dopo aver calcolato gli indici questi risultino divisibili per uno stesso numero, gli indici vanno semplificati, tranne alcuni casi particolari (vedi ad esempio alcuni perossidi).

 

Ad esempio se vogliamo costruire un composto binario partendo dagli elementi X con numero di ossidazione +4 e Y con numero di ossidazione -2, si otterrà

 

 

Fanno eccezione alcuni composti, la cui formula è necessario conoscere, come ad esempio il perossido di idrogeno, H2O2, in cui gli indici non vanno semplificati.

 

 

Principali composti binari

 

Idruri

Sono composti dell'idrogeno con metalli più elettropositivi. In tali composti l'idrogeno presenta nox -1 (ione idruro H-) e quindi nella formula va scritto per secondo.

Gli idruri dei metalli alcalini (I gruppo A) che presentano nox +1, hanno formula generale

 

MeH

Ad esempio idruro di potassio, KH

 

Gli idruri dei metalli alcalino terrosi (II gruppo A), che presentano tutti nox +2, hanno formula generale

 

MeH2

Ad esempio idruro di calcio, CaH2.

 

Il loro nome è formato dal termine "idruro" seguito dal nome del metallo

 

 

 

 

 

Perossidi

Sono composti in cui è presente il gruppo perossido ( O O ) unito ad elementi più elettropositivi. Nei perossidi ciascun atomo di ossigeno presenta nox -1.

 

Il loro nome è formato dalla parola "perossido" seguito dal nome dell'elemento legato.

 

Ad esempio

Perossido di idrogeno H2O2, perossido di bario BaO2

 

 

 

Ossidi

 

Sono composti in cui un metallo si lega con l'ossigeno (nox -2).

Si formano per la reazione di un metallo con l'ossigeno

 

                                             Metallo + O2 ® ossido

 

La reazione è rapida con i metalli dei primi gruppi, che presentano forte carattere metallico, più lenta con gli altri metalli.

 

Il loro nome è formato dalla parola "ossido" seguito dal nome del metallo.

 

I gruppo A

                     Li2O,  Na2O,  K2O etc

 

II gruppo A

                    BeO, MgO, CaO etc

 

III gruppo A

                   il boro è un semimetallo  Al2O3, Ga2O3 etc

 

IV gruppo A

                  

 

Gli unici metalli sono stagno e piombo che presentano nox +2 e +4, formando con l'ossigeno due tipi di ossidi. In tal caso il composto a nox maggiore prende la desinenza -ico, quello a nox minore prende la desinenza -oso.

            Stagno (+2, +4)                                 ossido stannoso SnO              ossido stannico SnO2

 

            Piombo (+2, +4)                    ossido piomboso PbO            ossido piombico PbO2.

 

Il minio (antiruggine) Pb3O4, viene considerato un ossido salino o piombato piomboso (Pb2+)2PbO44-

 

                                                 Principali ossidi dei gruppi B

I gruppo B

           

 

            Rame (nox +1, +2)                ossido rameoso Cu2O,           ossido rameico CuO

 

            Argento (+1)                         ossido d'argento  Ag2O

 

            Oro (+1,+3)                           ossido auroso Au2O,             ossido aurico Au2O3

 

II gruppo B

 

 

          

            Zinco (+2)                              ossido di zinco ZnO

 

            Cadmio (+2)                          ossido di cadmio CdO

 

VI gruppo B

            Mercurio (+1, +2)                 ossido mercuroso Hg2O         ossido mercurico HgO

 

             

 

Il Cromo   (+2, +3, +6)  si comporta come un metallo con i numeri di ossidazione +2 e +3,

 

            Cromo (+2, +3)                     ossido cromoso CrO              ossido cromico Cr2O3

VII gruppo B

 

                       

Il Manganese (+2, +3, +4, +6, +7) si comporta come un metallo con i nox più bassi, mentre con il nox +4 forma il biossido di manganese MnO2 che presenta carattere anfotero

 

            Manganese (+2, +3)                ossido manganoso MnO      ossido manganico Mn2O3

VIII gruppo B

                                                               

.

           

            Ferro (+2, +3)                         ossido ferroso FeO                 ossido ferrico Fe2O3

                                   

            Cobalto (+2, +3)                     ossido cobaltoso CoO            ossido cobaltico Co2O3

                                   

            Nichel (+2, +3)                       ossido nicheloso NiO                         ossido nichelico Ni2O3.

                                                       ANIDRIDI

 

Le anidridi sono composti binari dei non metalli con l'ossigeno.

 

Il loro nome è formato dalla parola "anidride" seguita dal nome del non metallo.

 

                                             Non Metallo + O2  Anidride

VII gruppo A

 

                       

 

Cloro (+1, +3, +5, +7)           anidride ipoclorosa (nox +1) Cl2O

                                               anidride clorosa  (nox +3)      Cl2O3 (non è nota)

                                               anidride clorica (nox +5)       Cl2O5 (non è nota)

                                               anidride perclorica (nox +7)  Cl2O7

Con nox +4 forma il biossido di cloro ClO2

 

Bromo (+1, +5)                      anidride ipobromosa (nox +1)           Br2O

                                               anidride bromica (nox +5)                Br2O5 (non è nota)

con nox +4 forma il biossido di bromo BrO2

 

Iodio (+1, +5, +7)                  anidride ipoiodosa (nox +1)               I2O (non è nota)

                                               anidride iodica (nox +5)                    I2O5

                                               anidride periodica (nox +7)               I2O7 (non è nota)

 

Il fluoro con nox -1 forma con l'ossigeno un composto estremamente instabile, l'ossido di fluoro F2O(dove l'ossigeno presenta nox +2). In realtà, essendo il fluoro più elettronegativo, andrebbe scritto OF2 e considerato un fluoruro di ossigeno.        

VI gruppo A

 

 

Zolfo (+4, +6)                        anidride solforosa (nox +4)               SO2

                                               anidride solforica (nox + 6)               SO3

con i numeri di ossidazione +2 e +3 forma il protossido di zolfo SO e l'anidride iposolforosa (sesquiossido) S2O3

 

Selenio (+4, +6)                     anidride seleniosa (nox +4)               SeO2

                                               anidride selenica (nox +6)                 SeO3

 

Tellurio (+4, +6)                   anidride tellurosa (nox +4)                TeO2

                                               anidride tellurica (nox +6)                 TeO3 (non è nota)

 

V gruppo A

 

 

Azoto  (+3, +5)                       anidride nitrosa (nox +3)                   N2O3

                                               anidride nitrica (nox +5)                    N2O5

 

Con nox +4 forma l'ipoazotide N2O4, in equilibrio con il biossido di azoto  NO2 (può essere considerato un'anidride mista nitroso-nitrica, infatti in acqua da una miscela di acido nitroso e nitrico)

con nox +2 forma il monossido di azoto NO (o ossido nitrico)

con nox +1 il protossido di azoto N2O (gas esilarante) o anidride iponitrosa (o ossido nitroso).  

 

Fosforo (+3, +5)                    anidride fosforosa (nox +3)               P2O3 (in realtà P4O6)

                                               anidride fosforica  (nox +5)               P2O5 (in realtà P4O10)

 

con nox +4 forma il tetrossido di fosforo P2O4, analogo all'ipoazotide (in acqua da una miscela di acido fosforoso e fosforico)

 

Le anidridi degli altri tre elementi appartenenti al quinto gruppo (arsenico, antimonio e bismuto) possono essere anche classificati come ossidi dato il comportamento anfotero di tali composti.

 

Arsenico (+3, +5)                  anidride (o ossido) arseniosa ( nox +3)         As2O3 (in realtà As4O6)

                                               anidride (o ossido) arsenica ( nox +5)           As2O5

con nox +4 forma il tetrossido di arsenico As2O4, analogo all'ipoazotide (può essere considerata un'anidride mista arsenioso-arsenica, infatti in acqua da una miscela dei due acidi corrispondenti)

 

Antimonio (+3, +5)               anidride (o ossido) antimoniosa (nox +3)     Sb2O3 (in realtà Sb4O6)

                                               anidride (o ossido) antimonica  (nox +5)      Sb2O5

                                                          

con nox +4 forma il tetrossido di antimonio Sb2O4, che si ritiene sia un ossido salino simile al minio o antimoniato antimonioso Sb3+(SbO4)3-.

 

Bismuto (+3, +5)                   ossido di bismuto (nox +3)                            Bi2O3 

                                               anidride (o ossido) bismutica  (nox +5)        Bi2O5

                                                          

con nox +4 forma il tetrossido di antimonio Bi2O4.

 

 

IV gruppo A

 

Carbonio (+2, +4)                 ossido di carbonio (nox +2)                           CO

                                               anidride carbonica (nox +4)                          CO2

Silicio (+4)                             anidride silicica (o biossido)                          SiO2   

Germanio (+4)                      Anidride germanica (o biossido)                   GeO2

 

III gruppo A

                                                            

 

Boro (+3)                               Anidride borica (o ossido)                             B2O3

 

VI gruppo B

                                           Principali anidridi dei gruppi B

 

 

Cromo (+2, +3, +6)                           anidride cromica (nox + 6)                            CrO3

con nox +2 e +3 forma due ossidi

VII gruppo B

 

                                                                              

Manganese (+2, +3, +4, +6, +7)       anidride permanganica (nox +7)                   Mn2O7

con i nox più bassi forma tre ossidi (con nox + 6 i manganati)

 

 

 

 

Idracidi

 

Gli idracidi sono composti binari dei non metalli con l'idrogeno.

I principali idracidi si formano dall'unione dell'idrogeno con i non metalli del VII gruppo A (alogeni) e con i non metalli del VI gruppo A.

 

Il nome degli idracidi si forma facendo seguire al termine "acido" il nome del non metallo seguito dalla desinenza -idrico.

 

Negli idracidi del VII gruppo A i non metalli presentano sempre nox -1

                       

                                               acido fluoridrico                     HF

                                               acido cloridrico                      HCl (acido muriatico)

                                               acido bromidrico                    HBr

                                               acido Iodidrico                       HI

 

Negli idracidi del VI gruppo A i non metalli presentano nox -2

 

                                               acido solfidrico                      H2S

                                               acido selenidrico                    H2Se

                                               acido telluridrico                    H2Te

 

 

 

Altri idracidi sono

 

l'acido cianidrico HCN          HCN

l'acido azotidrico  HN3          HNNN

 

Altri composti idrogenati binari  sono

 

l'ammoniaca NH3

la fosfina      PH3

l'arsina         AsH3

 

Composti ternari: Ossiacidi ed Idrossidi   

 

Ossidi e anidridi reagiscono con l'acqua per dare due importanti classi di composti ternari, gli idrossidi e gli acidi ossigenati o ossiacidi, i quali oltre a contenere ossigeno contengono evidentemente anche idrogeno.

 

Gli acidi sono sostanze che, sciolte in acqua, tendono a dissociarsi in un anione e in uno o più ioni H+.

 

Gli idrossidi sono sostanze a carattere basico che, sciolte in acqua, tendono a dissociarsi in un catione e in uno o più anioni ossidrile OH-.

 

Un composto ternario che contenga idrogeno e ossigeno viene convenzionalmente scritto in modo diverso a seconda che presenti un carattere acido o basico.

 

Se si tratta di un acido vengono messi in evidenza gli atomi di idrogeno, scrivendo per primo l'idrogeno seguito dal simbolo chimico del non metallo X ed infine dall'ossigeno.

 

ACIDO                      HnXmOl

 

se si tratta di un idrossido vengono messi in evidenza i gruppi ossidrili, scrivendo per primo il simbolo dell'elemento metallico Y seguito da tanti gruppi ossidrili racchiusi tra parentesi tonde, quanti ne richiede il numero di ossidazione "n" del metallo.

 

IDROSSIDO                 Y(OH)n

 

Alcuni composti possono comportarsi come acido o come base, a seconda delle condizioni di reazione. Sono detti composti anfoteri e la loro formula chimica può essere scritta come quella di un acido o come quella di un idrossido in realazione alla particolare comportamento che presentano in una data reazione.

 

Acidi

 

Gli acidi si formano sommando una o più molecole d'acqua ad un'anidride

 

                                           Anidride  +  acqua  =   Acido

 

Il carattere acido di queste sostanze, cioè la loro tendenza a liberare ioni H+, è legato alla presenza   nella molecola di un non metallo, un elemento elettronegativo che attirando  gli elettroni di legame li allontana dagli atomi di idrogeno. Sugli atomi di idrogeno si forma una parziale, ma intensa carica positiva che ne facilita la liberazione come ioni H+, una volta in acqua.

 

Il nome degli acidi si ottiene da quello dell'anidride corrispondente, sostituendo il termine "acido" al termine "anidride".

 

Per costruire un acido è sufficiente sommare all'anidride 2 atomi di idrogeno e 1 di ossigeno per ogni molecola d'acqua che viene aggiunta.

Ad esempio dall'anidride carbonica si ottiene l'acido carbonico

 

                                                    CO2 + H2O → H2CO3

 

mentre dall'anidride nitrica si ottiene l'acido nitrico

                                              N2O5 + H2O → H2N2O6 → 2HNO3

Forza di un acido

Un acido si dice forte quando in soluzione acquosa è completamente o quasi completamente dissociato in anioni e ioni H+, si dice debole quando è poco dissociato. La forza di un acido si può prevedere in linea di massima, osservando il numero di atomi di idrogeno e di ossigeno presenti nella sua molecola. Un acido può ritenersi forte quando la differenza tra il numero di atomi di ossigeno ed il numero di atomi di idrogeno è uguale o maggiore di due, debole in caso contrario. Così mentre l'acido carbonico è debole, l'acido nitrico è forte.

 

Dissociazione di un acido

Un acido con un solo atomo di idrogeno è detto monoprotico, con due biprotico etc.

Una acido monoprotico come l'acido nitrico si dissocia in acqua

 

                                                  HNO3 → H+ + NO3-

un acido poliprotico presenta invece tante dissociazioni quanti sono gli atomi di idrogeno contenuti nella sua molecola. L'acido carbonico ad esempio può dare due dissociazioni

 

                                                H2CO3 → H+  +  HCO3-

 

                                                HCO3- → H+   +  CO32-

 

Naturalmente è possibile scrivere l'intera dissociazione in forma sintetica

 

                                                H2CO3 → 2H+   +  CO32-

 

Proviamo ora a costruire le formule dei principali ossiacidi gruppo per gruppo, tenendo presente che non tutte le reazioni che scriveremo tra anidride e acqua possono effettivamente avvenire. Esse ci servono unicamente per ottenere la formula corretta dei diversi acidi. Si tenga inoltre presente che non tutte le anidridi e non tutti gli acidi che scriveremo sono stati effettivamente isolati. Alcuni sono solo teorici e ci servono per poter poi costruire correttamente le formule dei composti salini che da  essi derivano.

 

 

 

 

VII gruppo A

 

 

Il Cloro con i numeri di ossidazione +1, +3, +5 e +7 forma i seguenti acidi

 

                        Cl2O + H2O → H2Cl2O2 → 2HClO acido ipocloroso  (esiste solo in soluzione)

                        Cl2O3 + H2O → H2Cl2O4 → 2HClO2 acido cloroso (esiste solo in soluzione)

                        Cl2O5 + H2O → H2Cl2O6 → 2HClO3 acido clorico (esiste solo in soluzione)

                        Cl2O7 + H2O → H2Cl2O8 → 2HClO4 acido perclorico

 

Il Bromo con i numeri di ossidazione +1 e +5 forma i seguenti acidi

 

                        Br2O + H2O → H2Br2O2 → 2HBrO acido ipobromoso

                        Br2O5 + H2O → H2Br2O6 → 2HBrO3 acido bromico

 

 

 

Lo Iodio con i numeri di ossidazione +1, +5 e +7 forma i seguenti acidi

 

                        I2O + H2O → H2I2O2 → 2HIO acido ipoiodoso (teorico, esistono i suoi sali)

                        I2O5 + H2O → H2I2O6 → 2HIO3 acido iodico

                        I2O7 + H2O → H2I2O8 → 2HIO4 acido periodico

 

VI gruppo A

 

                                                       

 

Lo zolfo con i numeri di ossidazione +4 e +6 forma i seguenti acidi

 

                        SO2 + H2O → H2SO3  acido solforoso (esiste solo in soluzione)

                        SO3 + H2O → H2SO4  acido solforico

       

Altri acidi dello zolfo

 

a partire dal protossido di zolfo con numero di ossidazione +2 si ottengono 2 diversi acidi

SO + H2O   → H2SO2 acido solfossilico (teorico, esistono i suoi sali)

2SO + H2O  → H2S2O3 acido tiosolforico  (teorico, esistono i suoi sali chiamati erroneamente iposolfiti). Il nome rimanda al fatto che la sua struttura chimica è analoga a quella dell'acido solforico, dove un atomo di ossigeno  è stato sostituito da uno di zolfo (il radicale S2- si indica con il suffisso tio-).

 

A partire dal sesquiossido di zolfo con nox +3 si ottiene

S2O3 +H2O →  H2S2O4 acido iposolforoso (o idrosolforoso) (esiste solo in soluzione)

 

Per reazione tra due molecole di acido solforoso, con perdita di una molecola d'acqua si ottiene

2H2SO3  → H2S2O5 +H2O acido pirosolforoso (teorico, esistono solo i suoi sali)

 

 

Per reazione tra due molecole di acido solforico, con perdita di una molecola d'acqua si ottiene

2H2SO4  → H2S2O7 +H2O acido pirosolforico o disolforico

 

Lo zolfo presenta inoltre, con nox +6, due perossidi tipo acqua ossigenata, che sarebbe opportuno chiamare peranidridi, S2O7 e SO4, le cui formule di struttura potrebbero essere

 

                                 

tali composti possono dare due peracidi o perossiacidi (acidi in cui è presente il gruppo OO)

S2O7 + H2O → H2S2O8 acido dipersolforico     

SO4 + H2O → H2SO5     acido monopersolforico              

 

Lo zolfo è infine in grado di dare legami SS simili a quelli dell'ossigeno nei perossidi, formando quindi dei persolfuri. Tale caratteristica è ancora più spiccata nello zolfo in quanto esso è in grado di dare anche catene formate da più atomi. Sono noti due persolfuri d'idrogeno: analogo all'acqua ossigenata esiste HSSH e anche HSSSH i due composti sono noti rispettivamente come:

H2S2   disolfuro  d'idrogeno                  H2S3  trisolfuro d'idrogeno

Sfruttando lo stesso tipo di legame tra atomi zolfo si forma anche una famiglia di acidi politionici, di formula generale H2SxO6, dove x = 2, 3, 4, 5,.....  con formula di struttura


 

essi vengono denominati acido ditionico, tritionico, tetrationico etc.

 

Il Selenio con numeri di ossidazione +4 e +6 forma i seguenti acidi

           

                        SeO2 + H2O → H2SeO3                   Acido selenioso

                        SeO3 + H2O → H2SeO4                   Acido selenico

 

 

V gruppo A

 

 

L'Azoto con i numeri di ossidazione +3 e +5 produce i seguenti acidi

 

                                    N2O3 + H2O  → H2N2O4 → 2HNO2         acido nitroso

                                    N2O5 + H2O  → H2N2O6 → 2HNO3         acido nitrico

 

 

 

 

Altri acidi dell'azoto

 

Facendo  reagire  l'acido  nitrico  con  l'acqua ossigenata  si  ottiene  un  peracido o perossiacido (contenente il gruppo OO), detto acido pernitrico, dove l'azoto presenta nox +5

HNO3 + H2O2  HNO4 + H2O

con formula di struttura                            

 

Facendo reagire l'anidride nitrosa con l'acido solforico si ottiene l'acido nitrosil-solforico (il suffisso nitrosil- indica la presenza del gruppo nitrosile NO)

N2O3 + 2H2SO4  2NOHSO4 + H2O

L'acido nitrosil-solforico può essere pensato come prodotto dalla disidratazione (perdita di acqua) tra una molecola di acido solforico ed una di acido nitroso

                                    

 

Il Fosforo con i numeri di ossidazione +3 e + 5 forma una serie di acidi che presentano diversi gradi di idratazione.

In particolare quando un'anidride si lega con una sola molecola d'acqua l'acido che ne deriva viene indicato facendone precedere il nome dal suffisso meta-.

Quando viene legata una seconda molecola d'acqua al meta-acido si forma un acido il cui nome viene preceduto dal prefisso orto-.

 

                                    P2O3 + H2O → H2P2O4 → 2HPO2             acido metafosforoso

                                    HPO2 + H2O → H3PO3                               acido ortofosforoso

 

                                    P2O5 + H2O → H2P2O6 → 2HPO3             acido metafosforico

                                    HPO3 + H2O → H3PO4                               acido ortofosforico

 

L'acido ortofosforoso, pur avendo 3 idrogeni, è biprotico, ne dissocia cioè solo due. Per questo motivo si ritiene che un idrogeno sia legato direttamente all'atomo di fosforo, piuttosto che ad un ossigeno.

 

                                                              

 

Con il numero di ossidazione +5 il fosforo forma anche l'acido pirofosforico (o difosforico) il quale si forma per disidratazione (perdita di una molecola d'acqua) da due molecole di acido ortofosforico.

Per trovarne la formula in maniera più rapida e veloce è sufficiente aggiungere due molecole d'acqua all'anidride fosforica

                                    P2O5 + 2H2O → H4P2O7                            acido pirofosforico

 

Altri acidi del fosforo

 

Con il nox +5 il fosforo forma due peracidi o perossiacidi in cui è presente il gruppo OO.

H3PO5, acido monoperfosforico  e H4P2O8, acido diperfosforico, con formule di struttura

 

                          

 

Il tetrossido di fosforo P2O4, analogo all'ipoazotide, dove il fosforo presenta nox +4, sciolto in acqua forma una miscela di acido fosforoso e fosforico. Esiste comunque un acido in cui il fosforo presenta nox +4 e di cui il tetrossido rappresenta l'anidride teorica. E' l'acido ipofosforico H4P2O6, la cui formula può essere ottenuta aggiungendo due molecole d'acqua al tetrossido.

 

Esiste infine anche un acido ipofosforoso H3PO2, in cui il fosforo presenta nox +1. Corrisponde ad un protossido di fosforo P2O, non conosciuto.

 

L'Arsenico con i numeri di ossidazione +3 e +5 produce i seguenti acidi

 

                        As2O3 + H2O → 2HAsO2

                        HAsO2 + H2O → H3AsO3               acido ortoarsenioso (esiste solo in soluzione)

 

                        As2O5 + H2O → 2HAsO3

                        HAsO3 + H2O → H3AsO4               acido ortoarsenico

 

L'acido ortoarsenioso è un composto anfotero. In soluzioni basiche si comporta come un acido, mentre in soluzioni acide si comporta come una base, dissociandosi in ioni OH- e cationi As3+. In tal caso esso va scritto come un idrossido arsenioso

 

                                               As(OH)3 → As3+  + 3OH-

 

Esiste infine, analogamente a quanto visto per il fosforo, un acido piroarsenico, ottenibile per disidratazione di due molecole di acido ortoarsenico. La sua formula può essere determinata più facilmente sommando due molecole d'acqua all'anidride arsenica

 

                        As2O5 + 2H2O → H4As2O7            acido piroarsenico

 

 

IV gruppo A

 

 

Il Carbonio con il numero di ossidazione +4 forma l'acido carbonico

 

                        CO2 + H2O → H2CO3                     acido carbonico (esiste solo in soluzione)

 

E' noto anche un peracido, l'acido percarbonico, H2C2O6 dalla formula di struttura

 

                                              

 

Il Silicio con numero di ossidazione +4 forma due acidi

 

                        SiO2 + H2O → H2SiO3                    acido metasilicico

                        H2SiO3 + H2O → H4SiO4               acido ortosilicico

 

L'acido silicico dà poi per disidratazione una serie di acidi polisilicici, rappresentabili dalla formula generale (mH4SiO4  nH2O). Il primo termine della serie è l'acido ortodisilicico o pirosilicico

 

                        2H4SiO4  → H6Si2O7 + H2O          acido pirosilicico                   

 

 

III gruppo A

 

 

Il Boro con nox +3 forma l'acido borico ed un peracido,  l'acido perborico

 

                        B2O3 + H2O →  2HBO2                  acido metaborico

                        HBO2 + H2O → H3BO3                  acido ortoborico

 

 l'acido perborico (o perossiborico) HBO3, ha formula di struttura

 

                                                    

 

Scaldando l'acido ortoborico si ottiene infine per disidratazione un poliacido

 

                        4H3BO3 → H2B4O7 + 4H2O                                  acido tetraborico

 

 

                                               PRINCIPALI ACIDI DEI GRUPPI B

 

VI gruppo B

 

 

Il Cromo (nox +2, +3, +6) forma composti acidi con il numero di ossidazione più elevato

 

                        CrO3 + H2O → H2CrO4                   acido cromico (esiste solo in soluzione)

 

Trattando le soluzioni di acido cromico con acqua ossigenata si ottengono diversi tipi di peracidi, acidi percromici e i relativi sali (i percromati).

 

Esiste infine una serie di sali che derivano da acidi policromici (teorici), il primo termine della serie è l'acido bicromico

 

                        2H2CrO4 → H2Cr2O7 + H2O          acido bicromico (teorico, esistono i suoi sali)

 

VII gruppo B

 

 

Il Manganese (nox +2, +3, +4, +6, +7) forma composti acidi con i due numeri di ossidazione più elevati

 

Con il nox + 6 forma un acido manganico (teorico), la cui formula è ottenibile da un'anidride manganica MnO3, altrettanto teorica.

 

                        MnO3 + H2O  → H2MnO4               acido manganico (teorico, esistono i suoi sali)

 

                        Mn2O7 + H2O  → H2Mn2O8  2HMnO4             acido permanganico

 

 

 

 

Idrossidi

 

Gli idrossidi si formano sommando una o più molecole d'acqua ad un ossido

 

                                           Ossido  +  acqua  =   Idrossido

 

Il carattere basico di queste sostanze, cioè la loro tendenza a liberare ioni OH-, è legato alla presenza   nella molecola di un metallo, che rende polare il legame con i gruppi ossidrilici. Sull'atomo di ossigeno dell'ossidrile si  intensifica in tal modo la parziale carica negativa, mentre sul metallo si forma una parziale carica positiva che ne facilita la liberazione come catione, una volta in acqua, e la separazione dei gruppi OH-.

 

Il nome degli idrossidi si ottiene da quello dell'ossido corrispondente, sostituendo il termine "idrossido" al termine "ossido".

 

Per costruire un idrossido è sufficiente far seguire al metallo tanti gruppi ossidrili quanti ne richiede il numero di ossidazione del metallo.

Ad esempio dall'ossido di potassio si ottiene l'idrossido di potassio

 

                                                    K2O + H2O → 2KOH

 

mentre dall'ossido di rame si ottiene l'idrossido di rame

                                                    CuO + H2O →  Cu(OH)2

Forza di un idrossido

Un idrossido si dice forte quando in soluzione acquosa è completamente o quasi completamente dissociato in cationi e ioni OH-, si dice debole quando è poco dissociato. La forza di un idrossido si può prevedere in linea di massima, osservando se il metallo appartenga o meno ad uno dei primi gruppi chimici. In linea di massima un idrossido è forte quando il metallo che lo forma è un metallo alcalino o alcalino-terroso. Così mentre l'idrossido di rame è debole, l'idrossido di potassio è forte.

 

Dissociazione di un idrossido

Un idrossido con un solo gruppo ossidrile è detto monoprotico, con due biprotico etc.

Un idrossido monoprotico come l'idrossido di potassio si dissocia in acqua

 

                                                  KOH → K+ + OH-

un idrossido poliprotico presenta invece tante dissociazioni quanti sono i gruppi ossidrile contenuti nella sua molecola. L'idrossido di rame  può dare due dissociazioni

 

                                                Cu(OH)2 → CuOH+  +  OH-

 

                                                CuOH- → Cu2+   +  OH-

 

Naturalmente è possibile scrivere l'intera dissociazione in forma sintetica

 

                                                Cu(OH)2 → Cu2+   +  2OH-

 

Proviamo ora a costruire le formule dei principali ossiacidi gruppo per gruppo

 

I gruppo A

 

 

I metalli alcalini hanno tutti nox +1 e quindi formano idrossidi del tipo  LiOH,  NaOH,  KOH etc

 

II gruppo A

 

 

 I ma talli alcalino-terrosi hanno tutti nox +2 e formano quindi idrossidi del tipo Be(OH)2, Mg(OH)2 etc

III gruppo A

 

 

 

 

I metalli del terzo gruppo A presentano tutti nox +3 e formano quindi idrossidi del tipo Al(OH)3 etc

 

L'idrossido di alluminio è in realtà un composto anfotero.

In soluzione acida si comporta infatti come una base, mentre in soluzione basica si comporta come un acido (acido alluminico)

                                               H3AlO3 → AlO33- + 3H+

 

IV gruppo A

 

 

I metalli del quarto gruppo formano idrossidi con nox +2 e +4

 

Lo stagno con nox +2 forma l'idrossido stannoso Sn(OH)2, avente carattere anfotero (acido stannoso, H2SnO2). Con nox +4 forma invece un composto a carattere acido

 

                                               SnO2 + H2O → H2SnO3                  acido stannico

 

Il Piombo, con nox +2 forma l'idrossido piomboso Pb(OH)2, a carattere anfotero (acido piomboso H2PbO2). Con nox +4 forma l'idrossido piombico Pb(OH)4, anch'esso anfotero (acido piombico H4PbO4).

 

Fonte: http://www.pianetachimica.it/didattica/documenti/Chimica_Generale.doc

Sito web da visitare: http://www.pianetachimica.it

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