I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
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Questo manuale, se così lo si può definire, lo abbiamo creato per dare una mano ai nostri successori nelle vesti di capo squadriglia; innanzitutto abbiamo inserito varie informazioni sullo stile e sulla vita dello scout per dare delle idee nella gestione della squadriglia, poi abbiamo inserito anche delle informazioni utili riguardanti le principali tecniche scout che potranno tornare utili sia ai capi squadriglia che al resto della squadriglia, in particolare lo potrete trovare utile durante il cammino per il raggiungimento di una tappa o di una specialità, perché dentro a questo manuale troverete molte informazioni riguardanti questi quesiti.
Il manuale offre anche idee per giochi (visto che si fanno sempre gli stessi) e bans da far provare almeno una volta a tutto il reparto.
Abbiamo anche realizzato una sezione in cui vi presentiamo o vi ricordiamo delle ricette da cui potrete prendere spunto per cucinare al campo estivo e non solo.
Per i novizi (cioè i nuovi arrivati), consigliamo di dare per lo meno un occhiata a come si costruisce un fuoco,alle principali legature che saranno esenziali al campo e alle altre sezioni che vi potranno consigliare i vostri capi squadriglia.
Crediamo che questo manuale possa essere utile anche per i capi reparto che potranno trovare proposte per le ambientazioni del campo estivo o semplicemente rinfrescarsi le idee sulle principali tecniche scout.
Speriamo che troviate utile questo nostro regalo che lasciamo alle nostre squadriglie e a tutto il reparto, e che venga tenuto con cura per farlo passare tra le mani di tutti in modo tale da lasciare un nostro segno in questo bellissimo reparto.
PS: DATE UN OCCHIATA ALLA SEZIONE DRINK…..
Il manuale è stato realizzato interamente da Lorenzo Francioni (capo Sq. Iene) e da Mattia Marzi (capo Sq. Tigri).
Questo è il nostro regalo che lasciamo al reparto in ricordo di noi e speriamo che venga utilizzato per tante tante generazioni SCOUT.
Lorenzo Francioni Mattia Marzi
Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
- per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese;
- per aiutare gli altri in ogni circostanza;
- per osservare la Legge Scout. Testo originale di Baden Powell della promessa scout.
Sul mio onore prometto di fare del mio meglio
per fare il mio dovere verso Dio e verso il Re,
per aiutare gli altri in ogni momento
per ubbidire alla Legge scout.
La Guida e lo Scout:
1- pongono il loro onore nel meritare fiducia;
2- sono leali;
3- si rendono utili e aiutano gli altri;
4- sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout;
5- sono cortesi;
6- amano e rispettano la natura;
7- sanno obbedire;
8- sorridono e cantano anche nelle difficoltà;
9- sono laboriosi ed economi;
10- sono puri di pensieri, parole ed azioni. Testo originale della legge scout come è stata scritta dal nostro fondatore Baden Powell.
1. L'onore di un Esploratore è di essere creduto;
2. L'Esploratore è fedele: al Re, alla Patria, ai suoi Capi, ai suoi genitori, ai suoi datori di lavoro e ai suoi dipendenti;
3. Il dovere di un Esploratore è di essere utile e aiutare gli altri;
4. L'Esploratore è amico di tutti e fratello di ogni altro Esploratore, quale che sia il Paese, la classe sociale o la confessione religiosa cui l'altro appartiene;
5. L'Esploratore è cortese;
6. L'Esploratore è un amico per gli animali;
7. L'Esploratore ubbidisce agli ordini dei suoi genitori, del Capo pattuglia o del Capo Reparto senza replicare;
8. L'Esploratore sorride e fischietta in tutte le difficoltà;
9. L'Esploratore è economo;
10. L'Esploratore è pulito nel pensiero, nella parola e nell'azione.
1. STORIA DI BADEN POWEL
2. PREGHIERE SCOUT
3. IL METODO SCOUT
4. LO STILE SCOUT
5. SIMBOLI SCOUT
6. VITA ALL’APERTO
7. STORIA AGECS E AGESCI
8. SCOUT NEL MONDO
1. STORIA DI BADEN POWEL.
La storia di Robert Baden Powell, il fondatore degli scout, e delle origini dello scoutismo.
Robert Stephenson Smyth Baden Powell, Lord of Gilwell, chiamato da tutti gli scout più semplicemente B.P., nacque a Paddington, nei dintorni di Londra, il 22 febbraio 1857, sesto figlio maschio del reverendo Baden Powell, professore all'università di Oxford. Dopo aver frequentato la Rose Hill School superò gli esami per essere ammesso alla Charterhouse School e poi arrivò secondo ad un concorso per l'esercito e diventò colonnello. Con il tredicesimo battaglione ussaro servì la sua patria in India e Afghanistan. E proprio quando era in India ebbe un'idea per non far annoiare e tenere in ottima salute i suoi uomini che vivevano là in un ambiente malsano: farli diventare esperti nella tecnica dello "scouting". Nel linguaggio dell'esercito inglese questo voleva dire "arte della ricognizione", una cosa in cui Baden Powell era molto abile. In questo modo B.P. organizzò fra i suoi uomini gruppi di scouts, insegnando loro a seguire le tracce, a osservare e capire gli indizi lasciati sul terreno, affrontare la dura vita nelle foreste e le zone sperdute. Qualche hanno più tardi Baden Powell ebbe anche un riconoscimento dallo stato maggiore per questa attività che era un simbolo: il giglio, che sulle antiche bussole del tempo indicava il nord, ovvero la retta via.
Dopo alcuni anni dal riconoscimento, di cui abbiamo parlato nella precedente puntata, Baden Powell, essendo in Sud Africa durante la guerra fra l'Inghilterra e i Boeri, si trovò assediato a Mafeking. Lì, grazie a una serie di astuzie e trucchi ingegnosi, riuscì a tenere testa agli avversari per sette mesi fino all'arrivo dei rinforzi. Ma Mafeking, oltre che come dimostrazione dell'astuzia di Baden Powell, fu un'esperienza importante per un altro motivo. Infatti, essendoci carenza di uomini nella città assediata, egli pensò di utilizzare dei ragazzi per compiti ausiliari come staffette di postini, di piantoni, ovunque la loro presenza potessero rendere liberi uomini validi per il combattimento. Baden Powell rimase colpito dalla serietà con cui questi ragazzi assunsero tali compiti e dall'entusiasmo con cui si impegnavano malgrado il rischio cui andavano incontro. Tutto questo aprì la mente di B.P. a un nuovo orizzonte facendolo riflettere sulle capacità che sviluppano i ragazzi quando si sa fare appello al loro impegno, al loro spirito di sacrificio, alla loro lealtà. Tornato in patria Baden Powell, facendo tesoro dell'esperienza di Mafeking, pensò di suggerire ai ragazzi le attività dello "scouting".....
Una volta tornato in patria, Baden Powell trovò una società di giovani piena di cattive abitudini; oziavano, perdevano tempo nei bar per bere o giocare a carte, non praticavano sport e tanto altro. Facendo tesoro delle esperienze sia con i ragazzi di Mafeking e sia con i suoi "scout militari" , pensò di suggerire ai ragazzi l'attività dello "scouting", trasformando quella che era un'arte per scopi di guerra in uno strumento di pace e fraternità. Prima di dar vita alle sue idee, Baden Powell volle sperimentarle, e così dal 31 luglio al 9 agosto 1907 effettuò, nell'isoletta di Brownsea, con una ventina di ragazzi quello che fu il primo campo scout della storia. Visto il buon risultato egli incominciò a pubblicare, in fascicoli quindicinali, "Scouting for boys", un manuale che ebbe successo e diffusione. Da questa data, prima in Inghilterra e poi nel resto del mondo, incominciarono a nascere come funghi tantissimi gruppi scout.
Il Primo Scout del Mondo
Il primo Jamboree internazionale fu tenuto ad Olimpia, Londra, nel 1920. Nella sua scena di chiusura, B.P. fu unanimamente acclamato come il Primo Scout del Mondo. Per tutti gli scout che parteciparno al campo, questo non fu un titolo onorario, ma egli fu riconosciuto veramente come il principale Leader di ognuno di loro.
Il terzo Jamboree Mondiale fu tenuto ad Arrowe Park, Birkenhead, per celebrare il ventunesimo Anniversario della pubblicazione di Scouting for Boys, il Principe di Galles nomino' B.P. Pari. Egli prese il titolo di Lord Baden Powell di Gilwell, essendo il Parco di Gilwell il centro di Formazione Capi Internazionale.
B.P. scrisse piu' di 32 libri che lo aiutarono a pagarsi i viaggi per lo Scouting. Come tutti i suoi successori, egli non era stipendiato come Capo Scout. Egli ricevette le lauree ad Honorem dalle universita' di Edimburgo, Toronto, Montreal, Oxford, Liverpool e Cambridge. Egli ricevette anche le chiavi delle citta' di Londra, Guilford, Newcastle-on-Tyne, Bangor, Cardiff, Hawick, Kingston sul Tamigi, Poole, Brandford, Canterbury, Pontefract e tante altre citta' nel mondo. In piu' tanti riconoscimenti a livello mondiale.
Nel 1938, sofferente del suo stato di salute, B.P. ritorno' in Africa, che significo' tanto per la sua vita, visse semiritirato in Nyeri, Kenia. Anche qui trovo' difficolta' per le sue energie. Produsse ancora molti libri ed episodi. L'otto Gennaio 1941, Baden Powell mori'. Egli aveva 83 anni ed e' sepolto in una semplice tomba a Nyeri con il Monte Kenia che fa da sfondo.
Sulla sua tomba vi e' una lapide che dice Robert Baden Powell, Primo Scout del Mondo coperto dai Badges dei Boy Scout e delle Guide. La sua memoria rimane per tutta la vita nel cuore di milioni di uomini e donne, ragazzi e ragazze. Questa lapide e' posta per quelli che sono, o sono stati, Scouts o Guide dei due movimenti che egli ha cosi' fermamente voluto in memoria del loro fondatore.
L'ultimo messaggio
Questo e' il messaggio che B.P. ha scritto e' che per suo volere e' stato pubblicato solo dopo la sua morte. Egli dice: Cari Scouts - se voi avete visto Peter Pan, ricorderete come il capo dei pirati parlava sempre in modo preoccupato del giorno della sua morte, quando il momento per morire arriva, egli potrebbe non avere il tempo di prendere la sua bara. Questo e' lo stesso per me, e cosi', sebbene non e' ancora il mio momento per morire, io sto scrivendo qualcosa per mandarvi un saluto.
Ricorda, questo e' l'ultima volta che sentirete qualcosa di me, cosi' vado oltre. Ho avuto una vita felice e volglio lo stesso per voi. Credo che Dio ci metta in questo vivace mondo per essere felice e per divertirsi. La felicita' non viene dalla ricchezza, neppure dal successo nella tua carriera e nemmeno nell'autocompatimento. Un passo verso la felicita' e' fare se stesso forte mentre sei ancora un ragazzo, cosi' che tu puoi essere utile e puoi affermarti quando sei un uomo. Lo studio della Natura ti mostrera' quanto completo e potente cosa ha fatto Dio nel mondo per te. Essere felici con quello che tu possiedi e quanto di meglio tu possa fare. Quarda il lato positivo delle cose e non quello oscuro. Ma il modo vero di essere felici e' rendere felici gli altri. Prova a lasciare questo mondo un po' meglio di come l'hai trovato e quando arriva il tuo momento per morire, tu puoi morire felice nel sentire che in ogni caso tu non hai perso il tuo tempo ma hai fatto del tuo meglio. Sii Preparato; cosi vivo felice e muoio felice. Inserisci sempre la Promessa Scout, anche dopo che hai finito di essere un ragazzo. Dio ti aiuti a fare questo.
Frasi famose di BP Alcune delle frasi più famose di Baden Powell che, lette attentamente, appaiono delle vere e proprie perle di saggezza dello scoutismo... Qui sotto potete vedere un elenco di alcune delle frasi più famose dette da Baden Powell, il fondatore dello scoutismo. Ognuna di esse si può adattare benissimo alle nostre occasioni, non solo della vita scout; inoltre seppur datate di una novantina di anni risultano ancora attualissime.
- Guida da te la tua canoa
- Vedi il peggio ma guarda il meglio
- Una difficoltà non è più tale dopo che ne abbiate riso e l'abbiate ascoltata
- Butta il cuore oltre l'ostacolo
- Siate pronti
- La felicità non viene stando seduti ad aspettarla
- E' con lo sforzo che si diventa forti
- L'unico vero successo è la felicità
- Giocare il gioco
2. PREGHIERE SCOUT
Preghiera a San Francesco
O santo Francesco buono,
ascolta la preghiera dei tuoi Lupetti.
Tu, la cui parola d’amore
ascoltavano gli uccelli, i pesci e il lupo feroce,
fa’ che scenda nel nostro cuore
la soave bontà del Signore.
Fa’ che noi sempre ricordiamo
di amare e di servire gli amici ed i nemici
come tu ci hai mostrato.
Fa’ che la nostra anima sia sempre candida,
perché i nostri canti e le nostre gioie
giungano fino a te,
e tu possa così offrire i nostri cuori a Gesù. Amen. Preghiera del Lupetto
Buon Gesù, io ti amo con tutto il cuore,
perché mai troverò migliore amico di te.
Per farti piacere io voglio,
con l’aiuto di Maria, nostra Mamma del cielo,
fare del mio meglio,
come tu facevi ogni giorno a Nazareth.
Insegnami dunque ad ascoltare non me stesso,
ma la tua voce,
quella dei miei genitori,
dei miei superiori,
dei miei capi. Amen.
Preghiera a San Giorgio
Glorioso martire san Giorgio, proteggi tutte le Guide e gli Esploratori, che ti riconoscono loro patrono.
Aiutaci a vivere l’avventura della nostra adolescenza, fedeli al dono del Battesimo, aperti ai suggerimenti dello Spirito, forti nel superare le prove di questi anni belli e difficili, generosi nell’aiutare chi ha bisogno di noi.
Così, imitando i tuoi esempi, ci ritroveremo un giorno con te nella Casa del Padre, per continuare a vivere nella gioia e per sempre la grande avventura dei figli di Dio. Amen. Preghiera dell’Esploratore e della Guida
Signore, ci hai donato il corpo
perché sia sempre la tua dimora,
piena di gioia e di speranza.
Ci hai donato la mente,
per cercare nelle piccole e grandi cose
il senso della nostra esistenza.
Ci hai donato il creato e la natura,
per dirci che uno solo è il Creatore
e che a lui tutto deve ritornare.
Ci hai donato tanti amici,
per vivere la comunità
e operare un mondo migliore.
Ci hai donato la vita,
perché possiamo liberamente consumarla
a servizio di chi ha più bisogno.
Per tutto questo, grazie, Signore!
Preghiera dell’Esploratore
Fa’, o Signore, che io abbia le mani pure,
pura la lingua, puro il pensiero.
Aiutami a lottare per il bene difficile
contro il male facile.
Impedisci che io prenda abitudini
che rovinano la vita.
Insegnami a lavorare alacremente
e a comportarmi lealmente
quando tu solo mi vedi
come se tutto il mondo potesse vedermi.
Perdonami quando sono cattivo
e aiutami a perdonare coloro che non mi trattano bene.
Rendimi capace di aiutare gli altri
quando ciò mi è faticoso.
Mandami le occasioni di fare un po’ di bene ogni giorno
per avvicinarmi di più al tuo divin Figlio Gesù. Amen. Preghiera della Guida
Signore, insegnami ad essere generosa,
a servirti come lo meriti,
a dare senza contare,
a combattere senza pensiero delle ferite,
a lavorare senza cercare riposo,
a prodigarmi senza aspettare altra ricompensa
che la coscienza di fare la tua santa volontà. Amen.
Preghiera a San Paolo
A noi Scolte e Rover piace avere te, san Paolo, come nostro patrono perché tu sei stato il primo Rover di Cristo: camminando per tutte le strade del mondo allora conosciuto, hai amato, annunciato a testimoniato colui che ha detto di sé: «Io sono la Strada».
Fa’ crescere in me il gusto dell’avventura e sostieni la mia volontà nel seguire con slancio e con amore Cristo, unico mio maestro e guida verso la Casa del Padre.
Aiutami a conquistare un carattere umile e forte, paziente e costante nelle difficoltà, attento e generoso nel fare della mia vita, come la tua, un servizio a Dio e ai fratelli. Così saprò più facilmente riconoscere nel volto dell’uomo, che cammina sulla stessa mia strada, il volto del Signore e ne saprò condividere le speranze e le gioie. Amen. Preghiera del Rover e della Scolta
O Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace.
Dov’è odio, fa’ ch’io porti l’amore.
Dov’è offesa, ch’io porti il perdono.
Dov’è discordia, ch’io porti l’unione.
Dov’è dubbio, ch’io porti la fede.
Dov’è errore, ch’io porti la verità.
Dov’è la disperazione, ch’io porti la speranza.
Dov’è tristezza, ch’io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.
O Maestro,
fa’ che io non cerchi tanto
di essere consolato, quanto di consolare;
di essere compreso, quanto di comprendere;
di essere amato, quanto di amare.
Poiché è dando che si riceve;
perdonando, che si è perdonati;
morendo, che si risuscita a vita eterna.
Preghiera del Rover
O Signore Gesù, che dicesti agli uomini
essere tuo cibo il fare la volontà di Colui
che ti aveva mandato ed il portarne a termine l’opera,
concedimi di poter imitare questo tuo divin esempio
nella mia vita quotidiana.
Aiutami a comportarmi in ogni circostanza
da vero Rover: pronto nel vedere il bene,
costante nel portarlo a buon fine,
senza inutili lamenti, ma lietamente, come tu vuoi.
Fa’ che la mia vita segua la traccia del tuo volere
e che non mi pieghi alle lusinghe del mondo.
Rendimi capace di portare altri sulla via del bene,
senza scoraggiamenti per i miei insuccessi.
Fa’ che ogni sera giunga stanco al riposo
ma lieto per aver fatto del mio meglio
per rimanere fedele a te e alla mia Promessa. Preghiera della Scolta
Signore Gesù, che hai detto: «Siate pronti»,
fammi la grazia di scegliere questo comando
come mio motto
e di rimanervi fedele.
Che ogni circostanza della mia vita
mi trovi pronta per il dovere:
amando e dicendo la verità,
cercando e facendo il bene,
sempre pronta a perdonare,
sempre pronta ad aiutare,
sorridendo nelle avversità,
pura di mente e di cuore.
Queste sono, o Signore, le tracce dei tuoi passi.
Voglio seguirle attraverso tutto,
senza paura e senza rimpianti,
con l’animo forte e a fronte alta.
Signore, aiutami.
Preghiera del Capo
Fa’, o Signore, che io ti conosca.
E la conoscenza mi porti ad amarti,
e l’amore mi sproni a servirti
ogni giorno più generosamente.
Che io veda, ami e serva te in tutti i miei fratelli,
ma particolarmente in coloro che mi hai affidati.
Te li raccomando perciò, Signore,
come quanto ho di più caro,
perché sei tu che me li hai dati,
e a te devono ritornare.
Con la tua grazia, Signore,
fa’ che io sia sempre loro di esempio e mai di inciampo:
che essi in me vedano te,
e io in loro te solo cerchi:
così l’amore nostro sarà perfetto.
E al termine della mia giornata terrena
l’essere stato capo mi sia di lode e non di condanna. Amen. Preghiera della Capo
Signore e Capo Gesù Cristo,
che, nonostante la mia debolezza,
mi hai scelta per capo e custode delle mie sorelle guide,
fa’ che la mia parola illumini il loro cammino
sul sentiero della nostra legge,
che io sappia mostrare loro le tue tracce divine
nella natura che hai creato,
ed insegnar loro con l’esempio
ciò che deve condurle, di tappa in tappa,
verso di te, mio Dio,
nel campo del riposo e della gioia,
dove hai alzato la tenda per l’eternità.
Così sia.
“Buona Strada”
significa augurarti una vita piena di avventure!
Ma non si tratta di avventure verso terre remote,
lontane... irraggiungibili!
Si tratta di un’avventura che ogni uomo può fare
quando costruisce la sua vita come una strada,
quando non si siede mai sulla comoda meta raggiunta,
quando è disposto a rischiare sempre,
pur di non ripetere i suoi soliti passi....
Questa avventura segue i sentieri dello spirito,
attraversa i mari immensi della coscienza,
solca gli spazi infiniti della vita interiore,
non si stanca di superare gli ostacoli improvvisi
di chi lotta per salvaguardare la propria interiorità...
... e finalmente intravede,
raggiunge e si lascia avvolgere da una luce,
incontra una persona che mai poteva immaginare,
un Uomo, un Dio ...
che da anni ha percorso con te questa interminabile strada
e da anni vuole incontrarti
per sussurrarti nel cuore che anche tu hai scritto il tuo Vangelo...
Il Quinto Vangelo!
La tua vita, i tuoi incontri, i tuoi deserti, la tua storia...
Buona Strada! CREDO SCOUT
CREDO nell'uomo dai grossi scarponi, che con passo libero annuncia pace, incurante dei venti stagionali e del maltempo, docile solo allo spirito, si muove sugli stretti sentieri di DIO che portano ad orizzonti impensati e al cuore della povera gente.
NON CREDO all'uomo in pantofole che si consuma nella sua angusta stanza.
CREDO nell'uomo dai calzoncini corti, dalle ginocchia nude, sempre pronto, senza calcolo a piegarsi in pura perdita per adorare l'unico Signore e Padre.
NON CREDO all'uomo dei calzoni con la piega adoratore e servitore di se stesso.
CREDO nell'uomo dalle maniche rimboccate, presente ove si crea la vita e si costruisce la libertà, che si sporca le mani in opere di giustizia, caparbio nello sperare contro ogni speranza.
NON CREDO nell'uomo dai gemelli d'oro che fa proclami e vende parole.
CREDO nell'uomo dallo strano cappellone, ridicolo per chi ha paura di perdere la faccia, ma utile per mille usi, adatto a chi vuol vivere da uomo di frontiera, seminando germi di vita nuova anche nel deserto delle nostre città.
NON CREDO nell'uomo manichino esposto nelle vie del corso.
CREDO nell'uomo che suda sotto il carico dello zaino, svuotato delle proprie meschine cose e riempito degli angoscianti problemi dell'umanità, buon samaritano che riaccende la gioia di vivere.
NON CREDO nell'uomo che conosce i mali che corrodono il mondo solo dal giornale.
CREDO nell'uomo dei boschi, libero e attento a cogliere i segni rivelatori del Mistero nascosto in ogni creatura, per vivere al ritmo della fraternità universale, profeta sicuro di un domani più umano.
NON CREDO nell'uomo seduto al bar che ripete i discorsi di tutti.
In questo uomo io CREDO, Signore aiuta la mia fede.
3. IL METODO SCOUT
Il metodo educativo scout dal 1907 a oggi.
Generalmente si suole far coincidere l'inizio vero e proprio dello scoutismo con il nome di Brownsea e le date 31 luglio e 9 agosto 1907. Infatti dal 31 luglio al 9 agosto del 1907 nell'isoletta di Brownsea (Inghilterra) Robert Baden Powell effettuò, con una ventina di ragazzi, quello che fu il primo campo scout della storia.
Nel 2000, dopo quasi un secolo, lo scoutismo esiste ancora ed è abbastanza diffuso in tutto il mondo. In Italia le associazioni scout sono molte e ognuna di loro ha adottato come base educativa il metodo di Baden Powell che è per certi aspetti diverso a seconda dell'età.
La nostra associazione ha lo scopo di educare bambini, ragazzi e giovani attraverso un metodo, lo SCOUTISMO che poggia i suoi ideali sulla Promessa e le Leggi Scout
Lo scoutismo è un metodo attivo, si impara facendo, e ci è stato regalato dal nostro fondatore Robert Baden-Powell (B.-P.), il quale era un ufficiale inglese, che sviluppo questo metodo sfruttando la sua esperienza in campo militare, obiettando sempre a chi parlava di movimento militarizzato.
L'arco di età dei nostri associati và dagli 8 ai 20-21 anni:
• Branco - da 8 a 11 anni;
• Reparto - da 12 a 16 anni;
• Comunità R/S: Noviziato (16-17 anni) e Clan/Fuoco (da 17 a 21 anni).
In ogni Unità (o Branca), la crescita del ragazzo si compie in tre tappe consecutive e graduali, che scandiscono la progressione personale (P.P.) del lupetto/a, dell'esploratore/guida e del rover/scolta. Le tappe del cammino sono :
1. SCOPERTA
2. COMPETENZA
3. RESPONSABILITA'
4. AUTONOMIA
Questo percorso educativo si compie, in ogni Unità, in circa 4 anni, tenendo presente che si educa il singolo attraverso il gruppo di appartenenza (coeducazione).
Il punto d'inizio è il momento in cui il ragazzo chiede di aderire all'Associazione (chiede la PROMESSA) e si impegna a rispettare la LEGGE SCOUT. Ciò avviene attraverso la cerimonia della Promessa davanti al gruppo di appartenenza.
L'educatore (capo scout), attraverso le diverse attività svolte durante il suo servizio educativo, porta il ragazzo a capire se stesso, per poi indurlo a migliorarsi (autoeducazione) e aprirsi al mondo, e cercare di "lasciarlo migliore di come lo si è trovato" (come disse B.-P.). Il capo insegna al ragazzo una strada da percorrere, con la consapevolezza che ciò che si fa è fatto per raggiungere una meta.
Il ragazzo così inizia a capire che bisogna lavorare per progetti per poter raggiungere la meta; il lupetto/a avrà la pista, l'esploratore/guida il sentiero e il rover/scolta la strada .
Alla fine del cammino, il giovane chiede al proprio capo clan la "PARTENZA", che è l'ultimo atto della vita associativa. A questo punto, attraverso una cerimonia ricca di significato per tutto il gruppo, si riconosce al Partente di essere pronto per affrontare la vita autonomamente, secondo la legge di Dio, seguendo la promessa scout e impegnandosi nel servizio al Prossimo, rispondendo alle proprie scelte ed attitudini.
E' questo l'Uomo della Partenza, è questo il fine del nostro servizio di capi educatori !!
Per chi volesse approfondire l'argomento indichiamo una breve bibliografia, dalla quale attingere la bellezza del nostro metodo educativo e del pensiero del fondatore B.-P.
• Statuto e Regolamenti AGESCI, ed. Nuova Fiordaliso, ultima pubblicazione;
• Cerimonie scout, Mario Sica, ed. Nuova Fiordaliso;
• Scoutismo per ragazzi, Baden-Powell, ed. Nuova Fiordaliso;
• L'educazione non finisce mai (pensieri per gli adulti), Baden-Powell, ed. Nuova Fiordaliso;
• Guida da te la tua canoa (pensieri per i giovani), Baden-Powell, ed. Nuova Fiordaliso;
• La strada verso il successo (1922), Baden-Powell, ed. Ancora;
• Suggerimenti per l'educatore scout, Baden-Powell, ed. Ancora;
• Taccuino, scritti sullo scoutismo, Baden-Powell, ed. Nuova Fiordaliso;
• Progetto unitario di catechesi (catechesi sistematica in associazione);
• Manuali vari per le branche, AAVV.;
• Tanti tanti altri che potete trovare nella biblioteca di clan o presso i capi.
4. LO STILE SCOUT.
Una definizione di stile scout, che è sempre difficile e può diventare riduttiva, è necessaria all'inizio di un testo dove si suggeriscono comportamenti formali, per aiutare a distinguere la forma, che è un mezzo educativo, dal formalismo, (cioè dal vuoto attaccamento ad essa), che è invece diseducativo.
Lo stile scout è la conseguenza diretta della scelta di vivere lo spirito e i valori della Legge e della promessa scout nella vita di tutti i giorni. In concreto, esso si manifesta in una serie di comportamenti esteriori, coerenti con questa scelta, che lo Scout assume sia durante le attività scout che al di fuori di esse. Nelle attività scout lo stile è anche un reciproco richiamo a vivere coerentemente le scelte fatte.
Naturalmente, certi comportamenti saranno diversi a seconda dell'età e del grado di formazione acquisita o in corso di acquisizione, ma il loro valore di fondo rimane costante, dal Lupetto/Coccinella al Capo Scout. Alcuni di questi comportamenti - anche tra i più importanti - non sono codificabili. Dal valore della lealtà (articolo 2 della Legge) deriva, ad esempio, il comportarsi lealmente, che fa certamente parte dello stile scout ed è di continua applicazione nella vita scout e non scout. Altri conviene ricordarli perché si applicano in modo particolare nelle attività scout. Spesso l'espressione stile scout è riferita solo a questi ultimi. Esiste uno stile degli Scouts nel fare le cose, nello stare con gli altri, nel vivere in certi luoghi, nello stare insieme in associazione.
É segno di stile:
• aver cura di sé, della propria persona, della propria uniforme (come segno di rispetto per gli altri, per il movimento scout, per se stessi);
• avere costante attenzione agli altri e disponibilità ad ascoltarli e ad aiutarli;
• diffondere serenità e gioia.
Stile è anche:
• il modo di presentarsi, di accogliere, di muoversi;
• la capacità di scegliere, tra due soluzioni, quella più rispettosa degli altri o dell'ambiente, anche se costa di più;
• il saper pagare di persona le proprie scelte, anche e soprattutto nelle piccole cose.
Questi comportamenti dovrebbero essere progressivamente acquisiti come abitudini dai L/C, osservati come punto d'onore dagli E/G, divenire norma costante di comportamento per i R/S, ed acquistare valenza pedagogica per i Capi.
Può essere utile fare alcuni esempi specifici, che possono anche essere più direttamente afferrabili dai ragazzi:
• l'aspetto sereno e sorridente è spesso il primo e più semplice dono che si può fare agli altri: "credo che noi Scouts possiamo aggiungere alle sette virtù cristiane un'ottava, il buonumore" (B.-P., WSCD 142);
• per la raccolta di fondi, lo Scout - mettendo in pratica il principio di rendersi utile agli altri grazie alle proprie capacità (abilità manuale, ecc.) - preferisce organizzare attività in cui si dà qualcosa agli altri in cambio (p.es. vendite, feste, luna park, kermesse), piuttosto che semplici questue;
• l'uso del tabacco (art. 44 del regolamento dell'AGESCI), come ogni altra abitudine od uso di sostanze nocive alla salute, è assolutamente da evitare nel periodo della crescita, e pone per i più adulti il problema del danno che dal loro cattivo esempio può derivare ai membri più giovani dell'associazione.
Le attività scout inoltre offrono spesso occasioni per mettere alla prova lo stile degli Scouts. Esaminiamone alcune:
In treno. Gli zaini ed il materiale sono spesso di intralcio per i passeggeri, quindi lasciate liberi i passaggi ed attenzione. Si rispettano scrupolosamente le norme del mezzo di trasporto (non gettare roba dai finestrini, ecc.). Sul treno gli Scouts non arrecano fastidio coi propri canti e giochi, ma neppure devono rinunciare, se si accorgono che ciò è gradito, ad animare l'ambiente e a dar buonumore agli altri viaggiatori. E' una questione di limite e di buon gusto.
Spostamenti di un Branco/Cerchio. Diversamente dal Reparto, che si sposta per squadriglie, il Branco/Cerchio si sosta come Unità, anche se all'interno le sestiglie mantengono in genere la loro individualità. E' bene infatti cercare di evitare sia l'ammucchiata a sciame attorno ai Vecchi Lupi o alle Capo Cerchio, sia l'ordine rigido su due file (magari tenendosi per mano), che "fa tanto scuola". Si può trovare il modo di affidare al capo sestiglia la responsabilità dell'ordine della sestiglia, soprattutto suggerendogli tdi tenere i nuovi (cuccioli e cocci) attorno a sé, senza cadere nella naturale tentazione di fare comunella con gli altri Lupetti o Coccinelle anziani.
Abbandono di un luogo. "Lo Scout lascia dietro di sé solo ringraziamenti" (B.-P., da Scoutismo per Ragazzi). Coprire le fossette, riportare i sassi dove si sono presi, portar via i rifiuti non biodegradabili e sotterrare gli altri, chiudere i cancelli, coprire gli escrementi, lasciare pulite le fontane e gli abbeveratoi, ringraziare il proprietario e fargli controllare il luogo, ecc.; tante piccole cose che non costano niente ed hanno una grande importanza educativa.
Amicizia con la natura. Accendere un fuoco lontano da una pianta, ammirare dei fiori piuttosto che coglierli, avvicinarsi ad un animale per osservarlo piuttosto che spaventarlo, non abbandonare un fuoco acceso, non sporcare un corso d'acqua, usare la legna necessaria senza spreco anche se essa è abbondante, non danneggiare le piante e non tagliare arbusti versi se non in caso di assoluta necessità e tante altre piccole cose che fanno dello Scout una persona che sa vivere nella natura integrandosi con essa e rispettandola.
In chiesa. Se in un piccolo paese un notevole numero di Scout di passaggio va in chiesa, può creare disturbo. Perciò occorre entrare prima che inizi la Messa. Disporre gli zaini in fondo in un angolo col minimo ingombro possibile. Lasciare le panche agli abitanti, mantenere il silenzio. Solo se si sono presi accordi, intervenire nella liturgia in modo rilevante, altrimenti avere cura di non sopraffare la piccola comunità che si riunisce secondo le sue abitudini, ma partecipare adattandosi alle tradizioni locali.
Silenzio notturno. Avere il rispetto per il riposo degli altri è un segno di vera fraternità e di civismo. Non è giusto che gli altri non possano dormire perchè io non ho sonno. Anche questa è una delle piccole cose che fanno serio lo Scoutismo. Su questo punto non è educativo lasciar correre in nome di un malinteso spirito di famiglia felice o di comunità gioiosa (che è tutt'altra cosa).
Linguaggio sboccato o volgare. Anche se sarà difficile che un ragazzo arrivi ad usare negli Scout un linguaggio completamente differente da quello per lui abituale, è necessario pretendere che vi sia uno sforzo comune perché il clima che si instaura nello "stare insieme da Scout" sia diverso e più sereno di altri ambienti.
5. SIMBOLI SCOUT.
Il giglio scout. Questo simbolo, scelto direttamente da Baden Powell, ha una sua storia e dei significati particolari.
Tutti gli scout del mondo, siano essi in divisa o in borghese, portano come distintivo il giglio di pace e purezza. B.P. stesso ci racconta perché lo scelse: " Nel medio evo Carlo re di Napoli, aveva - data la sua ascendenza francese - un fiordaliso nel suo stemma; fu sotto il suo regno che il navigatore Flavio Gioia fece della bussola uno strumento pratico e preciso. Ora il quadrante della bussola portava le iniziali delle parole Nord, Sud, Est, Ovest, e poiché in italiano Nord si diceva "tramontana", egli mise una grande T per indicare il Nord. Ma in omaggio al re fece una combinazione della lettera T con un fiordaliso che era emblema del sovrano, e da allora per disegnare il Nord, sulle carte, nei disegni e nella bussola, fu adottato universalmente questo segno. Il vero significato del nostro distintivo é dunque questo: il giglio che indica la buona direzione senza piegare né a destra né a sinistra il che significherebbe tornare indietro. Le tre punte del giglio ricordano all’esploratore i tre punti della Promessa. BP apportò un aggiunta facendo scrivere sotto "Be prepared", "siate pronti", che ricorda come lo scout debba essere sempre pronto a compiere il suo dovere, specialmente davanti a situazioni impreviste.
Il fazzolettone. Un "pezzo" dell'uniforme che caratterizza il nostro essere scout ed è forse il più fedele compagno di avventure.
Chissà quanti ricordi legati al fazzolettone conservate nel vostro cuore. Sarà pure un pezzo di stoffa colorata, ma penso che per ognuno di noi esso assume un valore particolare che si perde negli abissi del tempo. Forse fra tutte le cose che ci accompagnano nel nostro cammino scout il fazzolettone è quello a noi più vicino, il fedele compagno di avventure che non ci ha mai lasciato, con o senza uniforme lui era sempre presente. E così, probabilmente a ogni sfilacciatura, ogni taglio o macchia è legato chissà quale episodio leggendario. Ci è piombato al collo il giorno della promessa e non si è voluto più levare di lì. Già, perché anche se noi ce lo leviamo, spiritualmente resta sempre; diventa un po' il simbolo del nostro essere scout; la voce della coscienza che ci ricorda che c'è una legge da rispettare.
Materialmente il fazzolettone è un triangolo di stoffa che porta i colori del gruppo di appartenenza e viene arrotolato su se stesso lungo il lato lungo e messo al collo. Secondo lo stile scout si porta sempre durante le attività scout come segno di riconoscimento, anche quando si è senza uniforme. Solitamente il fazzolettone viene indossato sopra il bavero della camicia dell'uniforme associativa e annodato a metà (non troppo in basso). In molti gruppi c'è la tradizione che il fazzolettone viene portato girato al contrario (senza mostrare i colori dunque) fino al giorno della promessa.
L'uniforme scout: una questione di stile?
L'uniforme scout, che oggigiorno prende varie colorazioni a seconda dell'associazione, ha comunque dei principi base che sono stati scelti da Baden-Powell. Questi sono i pantaloni corti per i ragazzi, la gonna-pantalone per le ragazze, la camicia con i distintivi, il cappellone e il fazzolettone. Ancora oggi gli scout di tutto il mondo vestono con una uniforme che, nonostante piccole differenze, li rende tutti fratelli e membri di un unico movimento mondiale. Ma ai nostri giorni spesso indossare la divisa può sembrare ai ragazzi una cosa "poco piacevole" perché si viene derisi dagli altri e non si comprende bene il vero valore di questa. Così si assiste a "imperfezioni" come i jeans al posto dei pantaloncini, la camicia portata fuori e altre cose, che ai nostri occhi sembrano di poca importanza, ma che in verità hanno un loro valore. Purtroppo non tutti i gruppi di ora osservano fanno osservare ai loro ragazzi una perfetta uniforme, rischiando così di perdere quei valori. Io personalmente sono del parere che la divisa fa anche la sua "figura" specialmente per la considerazione di cui il nostro movimento gode presso gli estranei. Infatti è una cosa diversa se chi non ci conosce ci vede con una uniforme perfetta oppure disordinata. Sarà forse solo una questione di occhio, ma, come si dice, anche l'occhio vuole la sua parte.
In merito non possiamo di certo tralasciare un passo del "Taccuino" di Baden Powell in cui egli parla dell'uniforme scout.
6. VITA ALL’APERTO.
1. L'uscita. Una delle attività scout più frequenti, specialmente in reparto, in cui una squadriglia mette alla prova le proprie capacità: vediamo in cosa consiste e come svolgerla nel migliore dei modi.
Prima di partire per un'uscita è opportuno organizzarla per bene. Per prima cosa si decidono le attività da fare, che possono essere di qualsiasi tipo: esplorazione, cucina, campismo, natura, osservazione, ecc.... Per fare questo conviene fare una riunione in cui affidare i vari incarichi a ciascun componente in modo da impegnare tutti. Gli incarichi sono:
- Logista: si preoccupa di preparare il materiale da portare all'uscita (corde, pali, pentole...)
- Topografo: si incarica di procurarsi le cartine del luogo, sceglie l'itinerario e guida gli altri nell'esplorazione;
- Cuciniere: prepara il menu dell'uscita e in accordo con il logista decide quale materiale è necessario portare;
- Infermiere: si preoccupa di controllare che la cassetta medica di squadriglia sia "in regola" e la porta all'uscita;
- Fotografo: porta con sé la macchina fotografica per immortalare i momenti più belli dell'uscita che rimarranno nei ricordi della squadriglia;
- altri incarichi da decidere a secondo delle attività dell'uscita.
Come detto prima, le attività da realizzare all'uscita possono essere di vario tipo, sceglietele in base alle capacità della vostra squadriglia e alle possibilità offerte dal luogo (per es. è inutile organizzare un grande fuoco di bivacco se vi trovate in una forestale dove non è possibile accendere fuochi :)).
L'uscita è un momento importante della vita di squadriglia in quanto permette di conoscersi più approfonditamente, capire i propri limiti e quelli degli altri, oltre che creare un grande affiatamento.
Non sai dove fare la tua uscita o campo? Da ora c' è Il motore di ricerca di luoghi per campi scout realizzato da Scout on the Web e MdR Scout.
2. L'hike. Un'attività per gli scout più anziani che serve per mettere alla prova le proprie capacità.
L'hike è un'uscita da fare in due, o massimo tre persone, riservata agli scout più anziani poiché in essa vengono applicate quasi tutte le tecniche scout (topografia, cucina, pionieristica, campismo, ecc...). Attraverso l'hike si possono vivere dei momenti fuori dalla vita quotidiana, completamente immersi nella natura. Rafforzerai il tuo carattere, tante altre qualità come lo spirito di osservazione, astuzia e anche il tuo corpo.
Per affrontare un hike devi essere preparato fisicamente, tecnicamente e spiritualmente.
Fisicamente perché nell'hike ci si può trovare ad affrontare situazioni di ogni tipo, arrampicate lunghe camminate, ecc...
Dal punto di vista tecnico bisogna conoscere abbastanza bene la topografia e sapersi orientare, saper cucinare alla trappeur, saper mettere nello zaino le giuste cose, accendere un piccolo fuoco, il tutto con competenza degna di un veterano.
E' importante essere preparati anche nello spirito per affrontare un hike: si imparerà a riflettere quando si è soli con la natura e il silenzio notturno.
Equipaggiamento
- Zaino con sacco a pelo e stuoino;
- Torcia, coltello, fiammiferi, cordino, bussola;
- Uniforme scout, scarpe robuste e altro a seconda della stagione;
- un testo da meditare.
Momenti dell'hike
Il cammino
Generalmente in un hike si fa molta strada a piedi, quindi per prima cosa è importante avere un buon paio di scarpe, possibilmente già usate da un po' di tempo, per evitare dolori e vesciche ai piedi. Per stancarsi di meno è buona cosa mantenere sempre uno stesso ritmo di marcia con un passo lungo e regolare.
Il cibo
In hike è importante fare pasti energetici per recuperare le energie perse, ma questo non vuol dire appesantirsi quindi è meglio optare per cibi leggeri e, come detto prima, energetici, come cioccolata, minestra, carne, ecc...
Il riposo
Dopo tante fatiche nell'hike c'è anche il momento del riposo. E' bene per la notte cercare un luogo piuttosto riparato e asciutto dove costruire un rifugio con il poncho in caso di cattivo tempo oppure dove dormire all'addiaccio. Regolatevi a seconda della stagione per come coprirvi.
La riflessione
Durante l'hike avrai tanti momenti per riflettere e il testo che porterai con te ti aiuterà sicuramente in questo. Infatti, una volta tornato, l'hike non sarà soltanto il ricordo di un'esperienza da conservare, ma da tenere sempre presente. Se dopo l'hike sarai riuscito a migliorare te stesso, ma anche a guardare e vivere la realtà quotidiana in modo diverso, allora potrai davvero dire che è riuscita nel migliore dei modi.
7. STORIA AGECS E AGESCI
ASSOCIAZIONE GUIDE ESPLORATORI CATTOLICI SAMMARINESI (AGECS)
Fondazione: 1973
finalità
L 'AGECS è una associazione giovanile educativa cattolica che opera in particolare in tre parrocchie: Borgo,Murata, Dogana.
Ha come scopo la formazione del ragazzo, attraverso un metodo elaborato dal fondatore, Lord Baden Powell,che si può così sintetizzare:
- per i bambini dagli 8 agli 11 anni (lupetti e coccinelle) le attività sono proposte soprattutto sotto forma di gioco;
- per i ragazzi dai 12 ai 16 anni (esploratori e guide) le attività vengono presentate come un'avventura, privilegiando la vita all'aperto, il sapersi costruire le cose con mezzi poveri ed imparare a cavarsela in ogni occasione.
- Ai ragazzi dai 17 ai 21 anni (revers e scolte) viene richiesto invece un maggior impegno. E' il momento del servizio agli altri.
Una particolare attenzione viene dedicata alla conoscenza dei problemi sociali di cui farsi carico, come dovere di ogni buon cittadino.
Attività tipo
Gli associati si dividono in due gruppi: bambini e ragazzi che vanno dagli 8 ai 21 anni e capi-educatori adulti. I ragazzi sono circa 230 ed i capi circa 50.
• riunione settimanale per ogni unità (generalmente il sabato pomeriggio);
• uscite, vissute in mezzo alla natura, di uno o due giorni;
• campi invernali, pasquali ed estivi, che possono essere svolti o in mezzo alla natura o coane campi di preghiera, di lavoro, di condivisione di realtà difficili quali handicappati, drogati, barboni (questi ultimi vene proposti ai ragazzi più grandi);
• attività di autofinanziamento;
• attività di gruppo
• attività internazionali - riunione di Comunità Capi ogni 15 giorni;
• campi scuola di formazione per capi-educatori;
• attività di zona, regione...
Come si può aderire
Gli adulti che intendono fare servizio, chiedono di entrare nella Comunità Capi aderendo al Patto Associativo che richiede di operare precise scelte. E' richiesto il compimento del ventunesimo anno di età.
L' AGESCI e la sua Storia
[ Lo Scoutismo nel Mondo ]
Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani - è una associazione educativa secondo i principi e il metodo dello scoutismo, aperta ai ragazzi e ragazze fra gli 8 e i 21 anni senza preclusione alcuna, è stata costituita a Roma nel 1974 dall' unificazione dell'A.G.I e dell'A.S.C.I.
L'A.G.E.S.C.I partecipa, in quanto membro della Federazione Italiana Scoutismo (F.I.S), all'Associazione Mondiale delle Guide ed Esploratrici (W.A.G.G.S) ed all'Organizzazione Movimento Scout (W.O.S.M)... una fraternità cui partecipano oltre 25 milioni di ragazzi e ragazze in 120 paesi.
L'obiettivo fondamentale della proposta di educazione dell'A.G.E.S.C.I è di aiutare la crescita di uomini e donne che siano persone responsabili, buoni cittadini e membri attivi della Chiesa. Come in tutto il mondo, nello scoutismo punti caratteristici delle attività e delle esperienze sono nella vita all'aperto, la cura della salute e dello sviluppo fisico, l'impegno in abilità manuale, il servizio del prossimo e la formazione spirituale.
Il metodo scout, fin dalla sua origine ad opera di , considera fondamentale dare fiducia al ragazzo e alla ragazza e far loro assumere graduali responsabilità per sè stessi e per la loro vita comune, in modo da favorire l'autoeducazione. L'apertura e la fraternità internazionale - vissuta in molte concrete occasioni di conoscenza e di incontro- hanno particolare rilievo oggi, per la necessità di abituare alla comprensione fra persone di culture diverse e promuovere concretamente atteggiamenti di pace.
I Capi-educatori, che vivono con gusto insieme ai ragazzi il grande gioco che porta tutti a crescere, sono inpegnati ad ogni livello associativo a titolo di servizio gratuito. L'AGESCI conta oltre 180.000 aderenti, organizzati in Gruppi locali e suddivisi in Branche, secondo l'età.
In Breve ...
[sec. XX; dall'ingl. scout, esploratore]. Movimento giovanile internazionale, maschile e femminile, fondato dall'inglese R. Baden-Powell. L'organizzazione dei boy-scouts cominciò a operare nel 1908 in Inghilterra e si diffuse ben presto in tutto il mondo. Il sistema educativo dello s. si propone di sviluppare nei giovani i valori di autonomia, responsabilità e servizio.
Tali obiettivi vengono perseguiti attraverso un articolato programma formativo differenziato in base alle diverse fasce di età (lo s. si rivolge a ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 21 anni) e che si avvale di gioco, avventura, impegno sociale e rispetto per la natura. All'atto dell'ammissione lo scout fa una "promessa" che costituisce un vincolo morale attraverso cui si impegna a una condotta ispirata al senso di dovere verso Dio, la patria e il suo stesso gruppo. La "buona azione" da dover compiere ogni giorno, il servire il prossimo, la fratellanza verso tutti i popoli e il rispetto di tutte le religioni stimolano nel giovane boy-scout il senso dell'umanità.
In Italia, nel 1912 fu costituito il Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Italiani (C.N.G.E.I.), eretto a ente morale nel 1916. Successivamente sorse l'Associazione Scoutistica Cattolica Italiana (A.S.C.I.). Entrambe le associazioni furono sciolte nel 1928 con il fascismo. Dopo la II guerra mondiale l'Associazione Scoutistica Cattolica Italiana fu scissa nell'A.S.C.I. (maschile) e nell'A.G.I. (femminile): nel 1974 entrambe le associazioni furono riunite nell'A.G.E.S.C.I. (Associazione Guide E Scouts Cattolici Italiani).
L'Associazione laica agisce tuttora con la denominazione di C.N.G.E.I. Inoltre le due associazioni F.E.I. (Federazione Esploratori Italiani, maschile) e F.I.G.E. (Federazione (Federazione Italiana Guide Esploratrici, femminile) federano entrambe le associazioni, laica e cattolica, tenendo collegamenti con gli organismi internazionali e permettendo quindi che esse siano riconosciute all'estero.
8. SCOUT NEL MONDO.
World Scouting Membership
Nel mondo ci sono oltre 25 milioni di Scout, ragazzi ed adulti, uomini e donne, in 216 stati e territori.
There are more than 25 million Scouts, young people adults, male female, in 216 countries territories .
Ci sono 149 stati con Organizzazioni Scout Nazionali riconosciute. Quanti Scout vi sono iscritti, quando sono state fondate e quando sono entrate a far parte dello Scoutismo Mondiale?
There are 149 countries with internationally recognized National Scout Organizations. How many Scouts do they have? When was Scouting founded? When did they join World Scouting?
Ci sono 26 territori dove lo Scoutismo esiste, spesso oltremare in Branche fondate da mebri di Organizzazioni Scout.
There are 26 main territories where Scouting exists, often as overseas branches of member Scout Organizations.
Ci sono 38 stati dove lo Scoutismo esiste, ma non sono Organizzazioni Scout Nazionali ancora appartenenti allo WOSM.
There are 38 countries where Scouting exists (be it embryonic or widespread) but where there is no National Scout Organization which is yet a member of WOSM.
Ci sono 6 stati in cui lo Scoutismo non esiste.
There are 6 countries where Scouting does not exist.
Lista delle Associazioni e dei Membri Organizzazioni Scout Nazionali.
1. BRANCA LUPETTI E COCCINELLE
2. BRANCA ESPLORATORI E GUIDE
3. BRANCA ROVERS E SCOLTE
4. COMUNITA’ CAPI
5. SIMBOLI E USANZE DEL REPARTO
1. BRANCA LUPETTI E COCCINELLE.
BRANCA LUPETTI e COCCINELLE
Lo Scoutismo apre il suo ciclo educativo con una proposta ai bambini ed alle bambine dai 7/8 anni agli 11/12 anni che si uniscono in Unità chiamate Branchi e Cerchi.
Il metodo educativo utilizzato è quello dello Scoutismo i cui fondamenti si trovano nell'opera di Baden-Powell, nello Statuto e nel Patto Associativo. La proposta educativa della Branca Lupetti/Coccinelle viene proseguita nelle età successive da quella della Branca Esploratori/Guide e Rovers/Scolte.
LA LEGGE
La Legge esprime le regole che aiutano ciascuno nel grande gioco della crescita. Essa è la seguente:
"Il Lupetto/Coccinella pensa agli altri come a se stesso/a.
"Il Lupetto/Coccinella vive con gioia e lealtà insieme al Branco/Cerchio".
L'adesione alla Legge del Branco/Cerchio è spontanea e gioiosa. Il Capo aiuta la comunità a comprendere tale legge associativa e ad aggiungervi una propia legge che tenga conto delle esigenze dei singoli e della realtà in cui il Branco/Cerchio vive.
LA PROMESSA
La Promessa è l'atto con cui il bambino esprime la propria adesione alla vita dell'Unità. Essa è così formulata:
"Prometto, con l'aiuto e l'esempio di Gesù,
di fare del mio meglio nel migliorare me stesso,
nell'aiutare gli altri,
nell'osservare la Legge del Branco/Cerchio".
In questa occasione il bambino esprime un concreto impegno personale.
Con la promessa il bambino entra nell' Associazione e nella grande Famiglia degli Scouts di tutto il mondo ed inizia, all'interno della comunità di Branco/Cerchio, un cammino personale di crescita nel quale è seguito ed aiutato dai capi. La cerimonia della Promessa, come quella della salita al Reparto ed ogni altra cerimonia della comunità, viene condotta secondo le tradizioni dell'Unità d del Gruppo.
Tale cerimonia, semplice ma solenne, deve rappresentare un momento importante per tutto il Branco/Cerchio che partecipa con gioia all'impegno preso dal singolo.
IL MOTTO
Il motto " del nostro meglio ", sintesi della Promessa, è l'insieme di tanti "del mio meglio"; esso vuole significare che si cresce con il proprio impegno e l'aiuto degli altri.
L'uso dell'uniforme uguale per tutti è un segno esteriore dell'appartenenza all'Associazione, che aiuta il bambino a riconoscersi nei valori che questa gli propone.
LA SCELTA SCOUT
L'Unità è una proposta di vita comunitaria in cui ciascun bambino ha una identità individuale ed un suo ruolo, ed in cui l'impegno e la responsabilità del singolo sono indispensabili per la crescita del gruppo.
Si offre al bambino al possibilità di scoprire e conoscere se stesso e il mondo circostante, di sentirsi parte dell'ambiente naturale nel rispetto reciproco, di imparare ad avere attenzione alle piccole cose e a ritrovare la gioia della semplicità del gratuito, che fu propria di S.Francesco, patrono di tutti i Lupetti e Coccinelle d'Italia.
IL GIOCO
Il gioco è uno degli strumenti fondamentali per vivere e conoscere la realtà, per esprimere se stessi e comunicare con gli altri. Il gioco aiuta il bambino a misurarsi continuamente con se stesso, a conoscere il proprio corpo ed acquisire il controllo, ad esprimersi con creatività e fantasia.
L'educazione al servizio del prossimo si attua con il superamento dell'egoismo e della pigrizia, chiedendo ai bambini di fare partecipi gli altri della propria pigizia, chidendo ai bambini di fare partecipi gli altri della propria gioia, attraverso piccoli gesti concreti chiamati "Buone Azioni". Le due caratteristiche principlai della Buona Azione sono la gioia del bambino che fa l'azione e lo stupore e la gioia di chi riceve il gesto. Il clima ideale per la Buona Azione è quello della Famiglia Felice. Nell'arco educativo scout la Buona Azione trova la sua logica continuazione nella successiva Branca Esploratori/Guide e poi nel "Servizio" della Branca Rover/Scolte.
LA FEDE
Il compito di educare i fanciulli alla fede ed alla vita cristiana è parte essenziale e qualificante dell'opera educativa nella comunità di Branco/Cerchio. Nella comunità di Branco/Cerchio i Capi sono soggetti e protagonisti nell'azione di crescita dei bambini. Per favorire questa crescita attuano un progetto educativo che, rispettando i livelli di maturazione personali e riconoscendo nella fanciullezza una tappa essenziale per la costituzione dell'uomo e per l'incontro con Dio rivelato da Gesù, metta armonicamente in esercizio tutte le facoltà della persona per un cammino di educazione permanente nella fede. Affinchè la testimonianza del Capo sia valida sul piano dell'educazione alla fede, è importante che ogni Capo inserito, sia come cristiano che come educatore scout, nella chiesa locale.
IL GIOCO: "...Il primo grande educatore" (B.-P.) Il gioco è l'elemento fondamentale del Metodo scout, elemento costruttivo per la crescita personale non solo nell'infanzia ma anche nell'adolescenza e nell'età adulta. Il gioco costituisce il mezzo pedagogico portante nella vita della Branca. Esso offre all'educatore l'occasione per dare al bambino, giocando con lui, fiducia nelle proprie capacità e per incoraggiarlo così a superarre sempre nuove difficoltà. Il gioco educa alla dimensione comunitaria, sviluppa la capacità di entrare in relazione con gli altri; è un rapporto gratuito senza fini, è la libera espressione di ciò che c'è nell'animo del bambino e nello stesso tempo è trasposizione della vita umana in tutte le manifestazioni.
Giocando il bambino impara ad osservare le regole liberamente accettate, ad avere rispetto degli altri, ad essere leale verso se stesso e verso gli altri, ad accettare i propri limiti, facendo sempre del proprio meglio per superarli, a collaborare con gli altri. Inoltre egli esercita le sue funzioni motorie, percettive ed immaginative e vive la propria esperienza con stile e spirito scout.
L' AMBIENTE FANTASTICO
La scelta caratterizzante il metodo della Branca Lupetti/Coccinelle è l'Ambiente Fantastico come traduzione pedagogica di un racconto. Per Ambiente Fantastico si intende il gioco continuativo di un tema in cui sono immerse le attività del Branco e del Cerchio in complementarietà con gli altri strumenti del metodo. L'intuizione di B.-P. della "Parlata nuova" offre all'adulto uno strumento di comunicazione comprensibile al bambino ed al bambino la possibilità di farsi capire dall'adulto attraverso un linguaggio alla propria portata.
Gli Ambienti Fantastici utilizzati nella Branca L/C per l'educazione dei bambini e delle bambine nello Scoutismo sono i seguenti:
• la Giungla, vissuta attraverso le Storie di Mowgli nell'utilizzazione fattane da B.-P.;
• il Bosco, vissuto attraverso il racconto Sette Punti Neri nella eleborazione fattane dalla Branca L/C;
I due Ambienti Fantastici possono essere liberamente adottati in Unità maschili, femminili e miste.
Le Unità che adottano l'Ambiente Fantastico Giungla prendono il nome di Branco; quelle che adottano il Bosco prendono il nome di Cerchio.
2. BRANCA ESPLORATORI E GUIDE.
BRANCA ESPLORATORI e GUIDE
La Branca Esploratori/Guide si rivolge ai ragazzi dagli 11-12 ai 16 anni che si uniscono in Unità chiamate Reparti. I fini della proposta educativa della Branca, comuni a tutta l'Associazione. Essi sono presentati in maniera adeguata all'età, rispettando i tempi di crescita dei singoli e della comunità; ad essi debbono ispirarsi tutte le attività del Reparto sia nella fase di preparazione che in quella di realizzazione, sia, infine, in sede di verifica.
Il metodo educativo utilizzato è quello dello Scoutismo i cui fondamenti si trovano nell'opera di B.-P. L'esperienza fatta dai ragazzi nella Branca e/g si pone come continuazione di quella da loro eventualmente già fatta nei Branchi-Cerchi e tende a completarsi organicamente in quella della Comunità Rover/Scolte.
La realizzazione di tale continuità è compito statuario della comunità Capi, ma i Capi Reparto, per la posizione centrale della Branca, vi pongono particolare attenzione. L'intero Reparto vive nello spirito espresso dalla Legge, Promessa e motto.
LEGGE
La Legge è quella formulata nello statuto. E' possibile che ciascun Reparto elabori anche alcune particolari norme di comportamento, ma è da evitare che queste sostituiscono alcuni articoli della Legge e si confondano con gli articoli di questa. La Legge infatti non deve essere vissuta come un insieme di norme di comportamento nè l'istituzionalizzazione dello "Scout tipo", ma come espressione del patto che lega tutti gli Scouts e la Guide del Mondo. Essa formula gli elementi che qualificano la proposta scout e aiutano ragazzi e Capi a percorrere le diversissime strade che portano alla libertà. Tale caratteristica di uniformità ed universalità è essenziale. I Capi saranno attenti a far sì che gradualmente i ragazzi capiscano che non ci si salva solo per il rispetto della Legge, di nessuna legge, ma che quella di Dio e quelle che a questa si rifanno, come la Legge scout, conservano un grande valore per la crescita personale di ciascuno.
Legge scout.
La Guida e lo Scout:
1. pongono il loro onore nel meritare fiducia;
2. sono leali;
3. si rendono utili ed aiutano gli altri;
4. sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout;
5. sono cortesi;
6. amano e rispettano la natura;
7. sanno obbedire;
8. sorridono e cantano anche nelle difficoltà;
9. sono laboriosi ed economi;
10. sono puri di pensieri, parole e azioni.
PROMESSA
Anche la Promessa è uguale per tutti gli stessi motivi della Legge. Essa è pronunciata dopo un primo periodo, non più lungo di 3-5 mesi, dall'ingresso nel Reparto: il ragazzo chiede personalmente di pronunciarla quando ritiene di aver capito le "regole del gioco scout" e vuole parteciparvi impegnandosi a rispettarle. I Capi e gli altri membri del Reparto, in particolare quelli della Squadriglia, durante tale periodo si impegnano perchè il nuovo entrato capisca e senta il più possibile lo spirito della vita scout.
La richiesta di pronunciare la Promessa va fatta al Consiglio della Legge il quale l'approva valutando non tanto le capacità tecniche acquisite o la presumibile capacità di mantenere con costanza l'impegno quanto la comprensione della Legge acquisita e la sincerità dell'impegno.
Con il pronunciare la Promessa si diviene Esploratori o Guide.
Promessa scout
"Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
- per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese;
- per aiutare gli altri in ogni circostanza;
- per osservare la Legge scout".
MOTTO
Il motto degli Esploratori e delle Guide è " sii preparato ".
E' importante perchè richiama alla responsabilità ad aiutare gli altri, alla competenza
LA BUONA AZIONE
"Buona Azione" è un termine per ricordare agli Esploratori ed alle Guide l'impegno, preso con la Promessa, di aiutare gli altri in ogni circostanza e quindi saper cogliere le occasioni adatte per farlo ogni giorno. Questo termine aiuta a pensare a tale impegno in maniera da sviluppare la creatività, da saper afferrare il momento per fare una gradita sorpresa a qualcuno, da non aspettarsi ricompensa.
LA FEDE
L'annuncio costante e fedele del Vangelo fa parte integrante della proposta educativa del Reparto. Il modo di vivere dell' Unità, le sue attività, il clima che vi si crea, lo stile e il modo di porsi dei Capi debbono rappresentare un aiuto e una sointa nel rapporto personale con Dio che il ragazzo è chiamato a vivere.
L'educazione alla fede non è quindi appannaggio riservato all'Assistente Ecclesiastico ma è un impegno di tutta la direzione di Reparto. Per realizzare tale compito la Comunità Capi e la direzione di Reparto debbono essere in rapporto di fraterna collaborazione con la chiesa locale.
PROGRESSIONE PERSONALE
La strada di crescita personale percorsa da ciascun Esploratore o Guida, una volta pronunciata la Promessa, è segnata da quattro tappe (scoperta, responsabilità, autonomia e specializzazione, animazione), che ispirandosi a momenti successivi di maturazione della personalità del ragazzo ne sottolineano un aspetto predominante che non esclude gli altri.
Per il raggiungimento di ciascuna di tali tappe vengono prefissate alcune mete per ciascuno dei filoni necessari per mirare ad un'educazione integrale. Le comunità di appartenenza, Squadriglia o Alta Squadriglia, possono integrare le mete scelte o suggerirne di nuove.
I FILONI
I filoni essenziali che le mete devono considerare sono:
• scoperta di Dio e spirito scout;
• educazione sociale e scoperta del Paese;
• vita all'aperto e deduzione;
• abilità manuale;
• salute ed attività fisica;
• espressione.
Possono essere aggiunti uno o più filoni per una migliore personalizzazione delle Progressione Personale.
SENTIERO
E' essenziale che le mete da raggiungere siano concrete, legate alla vita quotidiana del ragazzo nel Reparto e fuori di questo. Esse sono però normalmente ampie ed abbracciano una serie di possibili applicazioni specifiche. In occasione di ciascuna Impresa al singolo Esploratore e Guida vengono affidati particolari obiettivi nascenti da una parte dalle mete e dall'altra dalla concreta Impresa che si sta vivendo. Gli obiettivi e gli incarichi vengono fissati all'inizio dell'Impresa e verificati alla fine generalmente dal Consiglio della Legge, per Imprese di Reparto, e dal Consiglio di Squadriglia per quelle di Squadriglia, ma in ogni caso insieme all'interessato. La tradizione di Reparto può stabilire meccanismi diversi, purchè semplici. Al termine della verifica il Capo Squadriglia fa una breve sintesi da tener presente, per dare concretezza al discorso, al momento della verifica in sede di Consiglio della Legge in merito al raggiungimento della tappa.
3. BRANCA ROVERS E SCOLTE.
BRANCA ROVERS - SCOLTE
I Rovers e le Scolte sono persone, tra i 16 e 19/21 anni, che aderiscono alla proposta che lo Scoutismo fa alla loro età. Fanno parte dell'AGESCI, formano le Comunità R/S, per vivere un'esperienza tesa a favorire la crescita di ciascuno nell'impegno dell'autoeducazione, nella disponibilità al servizio del prossimo, nello sforzo di maturare delle scelte per la vita. I fini e le linee fondamentali del metodo del Roverismo/Scoltismo, già delineati da Boden-Powell, sono quelli comuni a tutta l'Associazione. La proposta educativa della Branca R/S, mentre costituisce il completamento della formazione attuata nelle Branche precedenti, è aperta anche all'adesione di giovani non provenienti dallo Scoutismo.
LEGGE
La Legge è quella formulata nello statuto.
La Legge non deve essere vissuta come un insieme di norme di comportamento nè l'istituzionalizzazione dello "Scout tipo", ma come espressione del patto che lega tutti gli Scouts e la Guide del Mondo.
Essa formula gli elementi che qualificano la proposta scout e aiutano ragazzi e Capi a percorrere le diversissime strade che portano alla libertà. Tale caratteristica di uniformità ed universalità è essenziale.
Legge scout La Guida e lo Scout:
1. pongono il loro onore nel meritare fiducia;
2. sono leali;
3. si rendono utili ed aiutano gli altri;
4. sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout;
5. sono cortesi;
6. amano e rispettano la natura;
7. sanno obbedire;
8. sorridono e cantano anche nelle difficoltà;
9. sono laboriosi ed economi;
10.sono puri di pensieri, parole e azioni.
PROMESSA SCOUT
"Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
- per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese;
- per aiutare gli altri in ogni circostanza;
- per osservare la Legge scout".
IL CAMMINO NELLA BRANCA R/S
La Branca R/S propone ai giovani un cammino di crescita proporzionato alla maturità dei singoli. Questo deve essere tenuto presente in tutte le attività della Comunità R/S.
Tale cammino richiede al Novizio, al Rover, alla Scolta un impegno per mete concrete da arggiungere, una attenta riflessione sulle esperienze vissute e sul proprio livello di autoeducazione, un confronto con la Comunità. Per far questo diventano utli strumenti come la "revisione di Comunità" o il "deserto" per verificare con se stessi o con gli altri la propria progressione ; il "taccuino di marcia", per annotare e riflettere sulle esperienze vissute, il dialogo con i Capi e i membri della Comunità.
Il singolo sottolinea questa sua progressione nella Comunità con alcune tappe significative che prevedono il nome di salita al Noviziato, firma dell'impegno, Partenza. Questi tre momenti importanti della vita della Comunità di R/S sono vissuti nell'ambito di "cerimonie" che ne sottolineano l'importanza anche nei segni e nello stile. Queste cerimonie, a cui partecipa tutta la Comunità R/S e che derivano dalle tradizioni della Comunità e le consolidano, sono vissute nella semplicità che è caratteristica dello Scoutismo.
PROPOSTA EDUCATIVA
Il Roverismo/Scoltismo è una proposta educativa che:
• vede i giovani come veri soggetti della loro crescita;
• deriva da una visione cristiana della vita;
• tiene conto della globalità della persona e quindi della necessaria armonia con se stessi, con il creato, con gli altri;
• è attenta a riconoscere nel mondo dei giovani valori, aspirazioni, difficoltà e tensioni.
AUTOEDUCAZIONE
I giovani sono i verisoggetti della propria crescita, perchè, come persone spiritualmente libere, scelgono se accettare il cammino proposto dalle Branche, valutando i singoli aspetti della proposta stessa.
La loro crescita diviene possibile grazie al rapporto educativo che si instaura nella Comunità R/S fra i giovani e gli adulti e anche fra i giovani stessi.
In un clima che si sforza di essere fraterno e attraverso una metologia che si sforza di rispettare i tempi di crescita dei singoli, i Rovers e le Scolte si impegnano ad attuare e verificare, con l'aiuto degli altri, un cammino di crescita che, pur essendo personale, cerca di essere adeguato al passo di tutta la Comunità.
COEDUCAZIONE
Il Roverismo/Scoltismo propone la coeducazione, cioè la crescita insieme di ragazzi e ragazze, con la contemporanea azione educativa di Capi uomini e donne, nella fiducia che anche questo possa fovorire la scoperta delle differenze e dei valori delle persone e lo stabilirsi di rapporti umani arricchenti fra l'uomo e la donna.
ELEMENTI DEL METODO
Strada, Comunità e Servizio costituiscono i tre elementi, complementari ed indissociabili, del Metodo R/S, cui si ispirano le concrete attività delle Branche. Essi derivano da una visione globale dell'uomo che è:
- in cammino sulla sua Strada, esperienza di vita povera ed escetica, di disponibilità al cambiamento, di impegno a costruire se stesso con pazienza e fatica;
- in concreto atteggiamento di disponibilità all'incontro con gli altri, alla condivisione di gioie e sofferenze, di speranze e progetti;
- pronto al Servizio, che diviene modo normale di relazione con i fratelli, oggetto del cuore del suo amore.
LA STRADA
La comunità R/S vive i suoi momenti più intensi in cammino. Infatti, camminare a lungo sulla strada permette di conoscere, dominare e superare se stessi e dà il gusto all'avventura; portare a lungo lo zaino e dormire sotto la tenda insegnano l'essenzialità e il senso della propria precarietà; camminare nella natura insegna a vedere le cose e se stessi come creature di Dio, fa immergere nell'ambiente originario di vita, rende maggiormente coscienti del proprio corpo, rispettosi e amici degli uomini, degli animali, delle piante, dell'ambiente tutto; camminare con gli altri e incontro agli altri insegna l'amicizia, la fraternità e la solidarietà. Ma, soprattutto, vivere la spirituaità della strada permette di cogliere come tutte queste esperienze sono doni di Dio che aiutano ad arrivare a Lui.
LA COMUNITA'
La Comunità è un mezzo educativo che aiuta i singoli componenti a scoprire e maturare la propria vocazione personale, a conoscere la realtà che li circonda e ad agire in essa. Perchè questo avvenga è necessario che la Comunità dedichi del tempo alla propria crescita, in modo che si crei un clima sereno, semplice e fraterno dove ognuno sa di oter contare sugli altri in qualsiasi momento, dove vi è desiderio di ricerca, disponibilità al cambiamento, volontà di impegnarsi.
E' durante l'incontro di questa Comunità che si attua l'esperienza ecclesiale dell'annuncio, della catechesi e della liturgia; la preparazione dei programmi e la verifica della loro realizzazione; la comunione di esperienze e problemi; l'ascolto e la correzione fraterna; l'approfondimento, nel "capitolo", di temi particolarmente importanti; la strada e tutte le altre attività suggerite dal Metodo delle Branche. La comunità è poi sempre attenta a non divenire chiusa, tale cioè da escludere il rover e la Scolta da altri ambienti, come ad es. la famiglia, la scuola, gli amici, la parrocchia, l'ambiente di lavoro, il quartiere, il paese, ecc...
Per questo, i Capi della Comunità r/S si interessano agli ambienti nei quali i singoli membri e la Comunità stessa vivono ed operano.
IL SERVIZIO
Il Servizio è la sintesi della proposta educativa e l'elemento unificante dei vari interessi, delle attese personali, delle attività e dei valori proposti. Ciò nasce dalla dalla convinzione che una persona trava la sua completa dimensione nel fare il bene degli altri, ad imitazione di Gesù, che non è venuto nel mondo per essere servito, ma per servire.
L'educazione al servizio deve essere graduale ed implicare per ogni Rover e Scolta un impegno gratuito e stabile, a cui si è chiamati da altri, in cui si impara a donare con competenza, avendo saputo accogliere i bisogni di chi sta intorno.
Pur essendo svolto per gli altri e contribuendo quindi al cambiamento della realtà, il servizio del rover e della Scolta è principalmente mezzo di autoformazione e richiede dunque verifiche e attenzioni particolari.
Il Servizio può essere svolto in Associazione o in altri ambienti, anche non nel campo dell'educazione, ma privilegiando strutture ed ambienti dove sia possibile un rapporto con le persone e una continuità compatibile con la appartenenza alla Comunità.
Il Rover e la Scolta si preparano al servizio partecipando anche alle occasioni di qualificazione e confronto offerte dall'Associazione o da altri Enti.
E' opportuno che i Rovers e le Scolte a scegliere a quale richiesta di servizio rispondere: i Capi, eventualmente, li aiuteranno con opportune proposte, ricavate dalle scelte fatte dalla Comunità Capi ed espresse nel progetto educativo.
IL MOTTO
Il motto delle Branche Rovers/Scolte è servire (ESTOTE PARATI)
4. COMUNITA’ CAPI.
La Comunità Capi
Gli adulti in servizio educativo presenti nel gruppo formano la comunità capi che ha per scopo:
• l'elaborazione e la gestione del Progetto educativo;
• l'approfondimento dei problemi educativi;
• la formazione permanente e lacura del tirocigno degli adulti in servizio educativo;
• l'inserimento e la presenza dell'Associazione nell'ambiente locale.
La comunità capi, nelle forme che ritiene più opportune:
• esprime tra i capi della comunità capi una capo e/o un capo gruppo (ambedue se si tratta di un gruppo misto);
• affida alla competente autorità ecclesiastica loa nomina dell'Assistente Ecclesiastico di gruppo e degli Assistenti Ecclesiastici di unità;
• cura i rapporti con gli ambienti educativi nei quali vivono ragazzi e ragazze(famiglia, scuola, parrocchia ecc.).
La capo gruppo ed il capo gruppo, d'intesa con l'Assistente Ecclesiastico di gruppo ed avvalendosi dell'aiuto della comunità capi, curano in particolare:
• l'attuazione degli scopi e l'animazione della comunità capi;
• i rapporti con associazioni, enti civili ed ecclesiastici presenti nel territorio in cui agisce il gruppo;
• la gestione organizzativa ed amministrativa del gruppo.
La capo gruppo e il capo gruppo, congiuntamente, hanno la rappresentanza legale del gruppo.
5. SIMBOLI E USANZE DEL REPARTO.
Simboli e usanze del reparto e delle squadriglie
Un Reparto scout deve vivere di gesti ancor più che di parole. Il gesto, il simbolo - elementi di ogni cerimoniale - parlano un linguaggio universale che va direttamente al cuore del ragazzo. Questi è particolarmente sensibile ad esso nella preadolescenza, poi - verso i 14-15 anni - prova invece un'esigenza di affermare le proprie capacità logiche, ed è quindi più accessibile al ragionamento.
Quindi con l'alta squadriglia si avrà cura di ridurre al minimo le cerimonie, sviluppando invece il rapporto e il dialogo personale Capo-ragazzo. Invece a livello del Reparto è necessario che i Capi si rendano conto dell'importanza dei gesti e dei simboli, li prendano sul serio e se ne servano dosandoli opportunamente nella vita del Reparto, guardandosi dal banalizzarli, ma spiegandoli (dove occorra) ai ragazzi, affinchè essi possano vivere le varie cerimonie coscientemente e da protagonisti.
Formazioni, richiami e movimenti del Reparto.
Per i giochi e le altre attività di Reparto, le seguenti formazioni sono generalmente utilizzate:
• in quadrato;
• a squadriglie affiancate;
• a ferro di cavallo.
In quadrato: per avere il Reparto in quadrato con un lato aperto (dove si tengono i Capi) il Capo porta le braccia aperte all'altezza delle spalle, orizzontalmente; gli avambracci in posizione verticale, coi pugni chiusi e le braccia ad angolo retto; ovvero: braccia aperte orizzontalmente all'altezza delle spalle, avambracci pure in posizione orizzontale ma in avanti, formando con le braccia un angolo retto, pugni chiusi e rivolti verso il basso. La seconda posizione è più agevole da assumere, ma meno visibile da lontano.
La posizione in quadrato è quella più abituale in molti reparti, perchè rispetto al cerchio permette di meglio individuare le squadriglie. Un Reparto di due squadriglie (caso eccezionale) lascia scoperto un lato del quadrato; un Reparto di tre squadriglie copre i tre lati (il quarto, come si è detto, è coperto dai Capi). Se vi sono quattro squadriglie, due si mettono sul lato di fronte ai Capi. Cinque squadriglie (caso anch'esso eccezionale) si disporranno in modo che due stiano alla sinistra dei Capi, due alla destra e una di fronte.
A squadriglie affiancate: per avere il Reparto dinanzi a sè con le squadriglie allineate e affiancate (primo il capo squadriglia e ultimo il vice, in ogni squadriglia) il Capo si pone con le braccia tese in avanti, pugni chiusi rivolti verso il basso all'altezza della testa.
In cerchio : per avere il Reparto in cerchio (formazione meno solenne del quadrato, e più "comunitaria"), il Capo fa un movimento circolare con il braccio destro disteso verso l'alto.
A ferro di cavallo: per avere il Reparto a ferro di cavallo, il Capo fa un movimento con le braccia, da aperte lateralmente a incrociate in avanti e viceversa, mantenendole sempre orizzontali.
In tutti questi movimenti va evitato tutto ciò che ha sapore militaresco; al contrario, si deve ottenere che i movimenti vengano eseguiti con stile scout, cioè con la prontezza, vivacità e agilità e che le formazioni siano precise (il capo non deve iniziare a parlare dinanzi ad una fila serpeggiante, ad un cerchio ovale o ad un quadrato irregolare). I comandi possono essere dati a voce, con un gesto o con un fischietto. I comandi a voce devono essere dati articolando bene e pronunciando con chiarezza. E' preferibile il comando a gesto, perchè più educativo: comunque non si deve mai abusare del fischietto.
Va notato che, per le formazioni in quadrato, in cerchio e a ferro di cavallo
• il capo squadriglia ha sempre la squadriglia alla sua sinistra;
• il vice capo squadriglia si tiene in coda alla squadriglia (ha quindi la squadriglia alla sua destra);
• le squadriglie hanno nella formazione un ordine fisso: vale a dire p.es., che gli Scoiattoli saranno sempre i primi a sinistra dei Capi, seguiti dalle Volpi, dalle Aquile e dai Cervi;
• all'interno della squadriglia ciascun E/G ha tradizionalmente, un suo numero di ordine (e quindi un suo posto nella formazione), che dipende dall'anzianità della Promessa scout.
Quale che sia la formazione, è tradizione che ciascuna squadriglia, appena assunto all'interno della formazione il proprio "piazzamento", lanci il suo grido, presentandosi così al Capo. Essa vuole così significare al Capo di essere pronta ad ascoltarlo e ad entrare in azione: pertanto, se la squadriglia ha solo lanciato un grido, ma in effetti non è al completo o non è pronta, il Capo farà ripetere il grido.
Il capo squadriglia si assicurerà dunque che tutti i membri della squadriglia siano allineati ed in ordine. Quindi, voltandosi verso il Capo, lancia il grido di presentazione, cui la squadriglia risponde. Contemporaneamente o subito dopo tale risposta, il capo squadriglia saluta al guidone.
Ciascuna squadriglia mette un punto d'onore a presentarsi in tal modo per prima.
Oltre al grido "ufficiale" di squadriglia (generalmente intonato all'animale di squadriglia), molte squadriglie dispongono anche di altri gridi adatti alle varie esigenze e circostanze della vita di squadriglia.
Il capo squadriglia curerà che lo stile e l'attenzione della propria squadriglia non siano limitati al solo momento della presentazione, ma siano mantenuti per tutta la durata della formazione.
La formazione si rompe, nello Scoutismo, in vari modi, in genere gioiosi (dato che di solito è una nuova attività che ha inizio dopo la spiegazione): p.es. al gesto del Capo di rompere sul ginocchio alzato un immaginario legno secco, tutti gridano "Crak!".
C'è anche un gesto silenzioso, utile in certe occasioni, per mantenere un'atmosfera solenne o raccolta: il Capo solleva i gomiti orizzontalmente, con le mani strette a pugno davanti al petto; quando divide rapidamente i pugni come per rompere un filo, il Reparto si disperde.
Infine, i sistemi del Capo per ottenere attenzione e silenzio variano secondo le unità. Molti Reparti usano un: "Sempre..." "SCOUT!"; ovvero un "Guide sempre..." "PRONTE!" o simili.
Animali di squadriglia.
Qui di seguito sono riprodotte le sagome di alcuni tra i più popolari animali di squadriglia, coi colori dei nastri omerali della squadriglia. La squadriglia può usare anche altri animali, scelti d'intesa coi Capi del Reparto.
Segnali acustici.
Si fanno col fischietto, col corno, ecc. I più usati sono i seguenti:
• chiamata generale : segno lungo di avvertimento, seguito da molti segni brevi (-.......);
• chiamata capi squadriglia: tre segni brevi ed uno lungo (...-), questo segnale è particolarmente utile al campo;
• chiamata di uno qualsiasi per squadriglia: tre segni lunghi ed uno breve (---.), pure molto utile al campo;
• attenzione: un segno lungo di avvertimento e uno breve (-.);
• fine dell'attenzione: il contrario dell "attenzione" (.-);
• fine del gioco, della cerimonia ( o, in certi casi, dispersione del Rerparto) : tre segni lunghi (---); per la fine del gioco, questo segnale può essere ripetuto più volte, a intervalli appropriati.
In genere è bene usare i segnali acustici con grande parsimonia; p.es. ai raduni ad ora fissa o comunicata in precedenza, le squadriglie devono saper presentarsi da sè, senza essere chiamate.
La Fiamma di Reparto.
La Fiamma di Reparto - triangolo di stoffa (cm. 20 per 35) nei colori del Gruppo con al centro l'emblema dell'Associazione - è il simbolo della storia del Reparto e della sua comunità.
Per questo nella sede di Reparto e al campo essa ha un posto d'onore e non è, di solito, inserita in giochi o attività similari. Essa si porta legata ad un bastone alto 175 cm. munito di puntale, ed è affidata ad un alfiere, designato secondo le tradizioni del Reparto.
In marcia, la Fiamma precede il Reparto, venendo prima della prima squadriglia. Col Reparto in formazione (in quadrato o in altra formazione) la Fiamma si porta verticalmente sul lato destro disteso (l'alfiere non esegue saluti).
Durante la S. Messa, l'alfiere non si inginocchia (alla consacrazione si usa portare la Fiamma in posizione orizzontale). In caso di lutto (di Associazione, di Regione, di Zona, di Gruppo) al bastone della Fiamma può essere legato un nastro di crespo nero per tutto il periodo prescritto.
Il guidone di squadriglia.
A differenza della Fiamma, il guidone - triangolo di stoffa (cm. 20x35) sul quale è riprodotta in rosso sul fondo bianco la sagoma dell'animale (totem) da cui la squadriglia prende il nome - non rappresenta una insegna ufficiale, ma solo il simbolo della squadriglia. Come tale, è abitualmente portato dal capo squadriglia. Esso può essere utilizzato per giochi e gare. Viene piantato al suolo, può essere appoggiato a un muro, a un albero, ecc. Oviamente, la squadriglia metterà un punto d'onore a che il proprio simbolo non venga mai lasciato al suolo - se caduto - o, peggio, non venga mai appoggiato per terra.
Nelle cerimonie le sole regole perticolari da seguire sono:
• posizione di cerimonia: il guidone viene alzato sul lato destro del corpo, con la mano che impugna il puntale;
• saluto al guidone: si fa portando la mano sinistra atteggiata nel saluto scout a sfiorare il bastone, piegando l'avambraccio orizzontalmente davanti al corpo, all'altezza del petto;
• in ginocchio: il guidone può anche essere portato sulla spalla, mediante l'apposita traccia di cuoio o simile, usata da molti capi squadriglia.
Il guidone è consegnato alla squadriglia di nuova costituzione con una cerimonia apposita, affidata alla fantasia e al buon gusto della squadriglia stessa, d'intesa coi Capi.
La nota fondamentale sarà l'entusiasmo e il fraterno augurio delle altre squadriglie. A tale cerimonia può essere abbinata quella della nomina del capo squadriglia.
Sotto il guidone vengono appesi sul bastone i guidoncini delle specialità di squadriglia eventualmente conquistate dalla squadriglia.
Veglia della Promessa.
Dato che la Promessa è il momento più importante della vita scout, è necessario che il novizio ci si prepari in un'atmosfera suggestiva e raccolta che lo aiuti a riflettere sull'importanza del passo cui si accinge, ed a prenderne coscienza.
Il seguente è uno schema proposto d'esempio, e può esser variato per tradizione o necessità.
I novizi ammessi dal Consiglio della Legge a pronunciare la Promessa si troveranno in chiesa(o, al campo, attorno all'altare col campo in silenzio), accompagnati dai loro capi squadriglia. Essi tengono in mano, ripiegato, il proprio fazzoletto di Gruppo.
Il Capo Reparto spiega il significato della veglia, che ricorda la meditazione dei cavalieri medioevali prima dell'investitura.
Segue una serie di meditazioni, di letture, di preghiere, guidata dal Capo Reparto, dall'Assistente Ecclesiastico, degli Aiuti e dai capi squadriglia, che ha per scopo di far riflettere il novizio sul passo che si accinge a compiere. Occorre pertanto far in modo che egli vi partecipi attivamente.
Il Programma esatto (letture - meditazioni - canti - preghiere - ev.diapositive, ecc.) va stabilito in anticipo, in modo da coprire i principali valori morali della vita dello Scout e della Guida.
Al termine della veglia (di durata non superiore a 30-35 minuti) ciascun novizio depone sull'altare il proprio fazzoletto di Gruppo, che vi rimarrà fino al mattino seguente, simboleggiando la continuazione dell'antica "veglia dei cavalieri".
Per sottolineare la differenza col novizio proveniente dall'esterno, si può stabilire che il L/C proveniente dal Branco/Cerchio riprenda, al termine della cerimonia il proprio fazzoletto di Gruppo (che indosserà l'indomani alla cerimonia della Promessa scout, giacchè egli appartiene già alla famiglia del Gruppo) e lasci invece sull'altare il suo berretto da L/C.
La cerimonia termina con la benedizione impartita dall'Assistente e col canto della Promessa.
Alla veglia possono essere invitati i genitori.
Promessa scout.
Il momento della Promessa è il vero inizio dell'avventura scout. La cerimonia deve quindi esser preparata e solennizzata affinchè l'E/G la ricordi - magari in qualche circostanza difficile della sua vita - come un momento straordinario che ha vissuto da protagonista e la senta come un impegno da verificare periodicamente (in particolare durante l'ultima tappa).
"La Promessa è pronunciata dopo un primo periodo, non più lungo di 3-5 mesi, dall'ingresso nel Reparto; il ragazzo chiede personalmente di pronunciarla quando ritiene di aver capito le "regole del gioco scout" e vuole parteciparvi impegnandosi a rispettarle" (Reg. E/G, art. 44).
"La Promessa è fatta alla presenza di tuto il Reparto su presentazione della squadriglia di appartenenza, e la cerimonia, diversa a seconda delle tradizioni, deve mettere in luce che così si entra a far parte della grande famiglia degli Scouts di tutto il mondo e che il Reparto è presente come testimone, ma anche perchè si impegna ad aiutare il nuovo E/G a mantenere la Promessa" (Reg. E/G, art. 45).
Quale che sia lo schema scelto, è necessario che la cerimonia abbia alcune caratteristiche:
• che i suoi significati vengano esplicati, oltrechè con parole, con gesti e simboli adeguati;
• che tutto il Reparto partecipi con attenzione e rispetto;
• che si sottolinei la realtà della squadriglia come prima piccola comunità che accetta il nuovo ragazzo;
• che vi sia un richiamo alle "comunità concentriche" dello Scoutismo: il gruppo, l'associazione, la fraternità mondiale degli Scouts;
• che sia messo in luce il raporto Capo-ragazzo;
• che l'intera cerimonia venga anche come momento di preghiera e di gioia.
Qualora possibile, è bene che anche alla cerimonia siano invitati i genitori di chi pronuncia la Promessa. In tal caso il Capo Reparto o il Capo Gruppo avranno cura di spiegare brevemente l'importanza del momento e lo svolgimento della cerimonia.
Quando la cerimonia interessa vari novizi, solo le parole iniziali e il canto finale saranno comuni. Tutto il resto sarà ripetuto, con la massima cura e "personalizzazione", per ogni novizio. La cerimonia della Promessa si svolge normalmente all'aperto. Non è opportuno, per non confondere i piani, svolgerla in chiesa.
Ecco alcuni esempi di cerimonia.
1° esempio (più tradizionale):
Il Reparto è allineato su tre lati di un quadrato. Sul lato aperto vi sono: il Capo Gruppo, il Capo Reparto, l'A.E., gli Aiuti. A destra del Capo Reparto e dell'A.E. si tiene l'alfiere con la Fiamma di Reparto.
L'assistente recita una preghiera adatta.
Capo Reparto (dopo parole di circostanza): ..., capo squadriglia dei ..., so che un novizio della tua squadriglia ha chiesto ed ottenuto dal Consiglio della Legge di pronunciare la Promessa: accompagnalo.
Capo squadriglia : accompagna il novizio di fronte ai Capi, saluta al guidone e arretra di unm passo.
Capo Reparto (al novizio): Che cosa chiedi ?
Novizio : di divenire un Esploratore (una Guida).
Capo Reparto : Per quanto tempo ?
Novizio : Se piace a Dio, per sempre.
Capo Reparto : Sai cosa vuol dire essere ragazzo d'onore ?
Novizio : Sì, meritare fiducia perchè leale ed onesto.
Capo Reparto : Posso avere fiducia che, sul tuo onore, farai del tuo meglio per osservare la Promessa ?
Novizio (facendo il segno scout con la destra e stringendo la sinistra del Capo, pronuncia la Promessa) :
Con l'aiuto di Dio, PROMETTO sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese;
per aiutare gli altri in ogni circostanza;
per osservare la Legge scout !
(Durante queste parole il Reparto resta sull'attenti e fa - novizi esclusi - il saluto scout).
Chiedo ai miei fratelli e sorelle di aiutarmi a mantenere questo impegno.
Capo Reparto : Ho fiducia che sul tuo onore e con l'aiuto di noi tutti saprai mantenere questa promessa, per la quale da questo momento, fai parte della nostra Associazione e della grande famiglia degli Scouts di tutto il mondo come Esploratore/Guida (gli appunta il distintivo dell'AGESCI).
(Esploratore/Guida si sposta dinanzi al Capo Gruppo).
Capo Gruppo : E fai parte anche del nostro Grupo Scout, di cui ora ti cingo i colori (gli mette al collo il fazzoletto di Gruppo).
(N.B. Questa parte si omette per i L/C che, salendo dal Branco/Cerchio indossano già il fazzoletto del Gruppo).
Nuovo Esploratore/Guida : si volta, imitato dal capo squadriglia, verso il Reparto e saluta; il capo squadriglia saluta il guidone. Il Reparto, novizi esclusi, risponde al saluto.
L'Esploratore/Guida e il capo squadriglia tornano al loro posto. La cerimonia ha termine con il canto della Promessa.
2° esempio:
Il Reparto in quadrato, come sopra.
Il Capo REparto ricorda brevemente il significato che la Promessa ha per il novizio e per tutto il Reparto.
Ogni squadriglia, per mezzo di un suo rappresentante, esprime una preghiera o dà lettura di un salmo o di un passo del Vangelo da essa scelto per l'occasione. Un membro della squadrigli accompagna il novizio di fronte ai Capi, saluta e arretra di un passo.
Il Capo Reparto invita quindi il novizio a pronunciare la Promessa.
Novizio (facendo il segno scout con la destra, e stringendo la mano sinistra del Capo, pronuncia la Promessa):
Con l'aiuto di Dio, PROMETTO sul mio onore di afre del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la legge scout.
(Durante queste parole il Reparto resta suòò'attenti e, novizi esclusi, fa il saluto scout).
Capo Reparto : Sono certo che, sul tuo onore e con l'aiuto di tutti noi, saprai mantenere questa Promessa, per la quale da questo momento fai parte della nostra Associazione e della grande famiglia degli Scouts di tutto il mondo come Esploratore/Guida (consegna il distintivo AGESCI al capo squadriglia, che lo punta sul camiciotto del nuovo E/G. Il capo squadriglia gli appunta anche gli omerali di squadriglia).
(il nuovo E/G si sposta davanti al Capo Gruppo).
Capo Gruppo : E fai parte del nostro Gruppo scout, di cui ora ti cingo i colori (gli mette al collo il fazzoletto di Gruppo).
(N.B. Questa parte si omette per i L/C che, salendo dal Branco/Cerchio indossano già il fazzoletto del Gruppo).
A.E. : dà una breve benedizione.
Il nuovo E/G imitato dal capo squadriglia, si volta quindi verso il Reparto e lo saluta (il capo squadriglia saluta al guidone).
Il Reparto, novizi esclusi, risponde al saluto, e quindi applaude "all'indiana".
Il nuovo E/G ed il capo squadriglia tornano al loro posto.
Dalla formazione in quadrato, il Reparto passa alla formazione a cerchio, per meglio esprimere il senso della comunità, ed intona il canto della Promessa, che chiude la cerimonia.
Raggiungimento di una tappa del Sentiero Scout
Il raggiungimento di ciascuna tappa del Sentiero dell' E/G è segnato da una semplice cerimonia nella quale, con adeguate parole e gesti, seguendo le forme stabilite dalla tradizione di ciascun reparto, si sottolinea che tale raggiungimento testimonia la costanza dell'impegno dell' E/G e la fedeltà della promessa scout.
La cerimonia può avere luogo al termine del Consiglio della Legge che ha riconosciuto il raggiungimento della tappa, ovvero nella riunione od uscita immediatamente successive.
Ne diamo qui appresso un esempio.
Dopo brevi parole d'introduzione del Capo, l'E/G viene accompaganato al centro dal suo capo squadriglia. Ambedue salutano il Capo e il capo squadriglia torna al suo posto. Il Capo appunta o consegna allora il distintivo (quadrante). (Si ricordi che ad ogni tappa i ragazzi ricevono il quadrante della tappa successiva ).
L' E/G saluta nuovamente, si volta e saluta il Reparto, che risponde al saluto. Quindi ritorna al suo posto.
Un canto chiude la semplice cerimonia.
Un rilievo leggermente superiore, soprattutto nelle parole del Capo deve ricevere la consegna del quarto quadrante, che lancia l'E/G nella quarta ed ultima tappa (momento dell'Animazione).
Consegna di una specialità.
Anche la conquista da parte di un E/G di una specialità viene festeggiata dalla comunità del Reparto, in quanto la specialità dà al singolo non solo la possibilità di valorizzare le proprie potenzialità, ma anche di svolgere responsabilmente un ruolo nella comunità mettendo le proprie competenze a disposizione degli altri.
Anche qui, fatte salve le tradizioni di ogni Reparto, la cerimonia può svolgersi più o meno così. Dopo le parole di introduzione, il Capo chiama l'E/G al centro del quadrato (può venirci da solo, essendo la specialità il momento più individuale del Sentiero scout). L'intervenuto saluta il Reparto che risponde al saluto e torna al posto.
Analogamente si procede per la consegna di una specialità di squadriglia. Al centro del quadrato dinanzi ai Capi viene il capo squadiglia. e il distintivo viene applicato al guidone, dove resterà per la durata di un anno. Dopo il saluto, tornato al posto, il capo squadriglia lancia il grido di squadriglia, ripreso da tutti i suoi compagni di squadriglia.
Consiglio della Legge.
Pur essendo un avvenimento abituale nella vita di Reparto, è opportuno che abbia un certo tono e che se ne accentui il senso di momento importante per la vita dell'unità: si avrà quindi cura, se effettuato in sede, che questa sia pulita, in ordine, che le palanche o i sedili siano disposti possibilmente in cerchio e che la Fiamma di Reparto sia in qualche modo in evidenza, perchè essa è il simbolo della comunità che si riunisce.
i ragazzi/e siedono riuniti per squadriglia in modo da rendere evidente la piccola comunità di appartenenza; è indispensabile l'uso dell'uniforme, per accentuare il senso di comunità e la solenne occasione.
Un modo per condurre la riunione è quello di iniziarla con una preghiera o lettura che richiami il senso comunitario e di fratellanza; quindi può essere recitata da un E/G la Legge scout.
Il Capo che presiede il Consiglio della Legge può poi illustrare l'argomento "all'ordine del giorno" ed iniziare a dare la parola a chi la chiede (all'età E/G si deve essere abituati a parlare uno per volta, senza battibecchi o interruzioni), esprimendo per ultimo il proprio parere. Alla fine tira le conclusioni.
In ultimo, canto di ringraziamento al Signore per avere aiutato tutti ad effettuare una buona verifica, oppure a prendere una saggia decisione.
Quando il Consiglio della Legge si effettua al campo o in uscita è opportuno mantenere la disposizione in cerchio, che sottolinea visivamente l'inserimento degli adulti nella comunità dei ragazzi. E' bene che il luogo sia riparato da disturbi estranei ed è importante che la riunione non duri oltre i 45-50 minuti, tempo massimo oltre il quale è impossibile mantenere desta l'attenzione dei ragazzi.
Nomina di un capo squadriglia.
E' una cerimonia di notevole rilievo, giacchè buona parte del metodo delle Branche E/G poggia sulla squadriglia. Ne diamo qui sotto un esempio, che può essere variato secondo le tradizioni del Reparto.
Reparto in quadrato. Un aiuto regge le insegne di capo squadriglia e il guidone della squadriglia.
Capo Reparto (chiama il candidato dinanzi a sé):..., il Consiglio Capi del Reparto ha deciso di affidarti la squadriglia ... (nel motivare la scelta, il Capo può illustrare alcune caratteristiche del Sentiero personale dell'interessato. quindi gli chiede:) Sei pronto ad assumere l'onore e la responsabilità di questo incarico?
Candidato: Sì, con l'aiuto di Dio e dei miei fratelli Scouts (sorelle guide)
Capo Reparto: ti impegni ad essere un buon fratello per i tuoi Scouts (una buona sorella per le tue guide ), e a guidarli/e con l'esempio e con l'amore?
Candidato : Sì
Capo Reparto: Allora da ora in poi sari considerato da tutti capo della squadriglia..... Eccoti il guidone, simbolo della comunità della squadriglia (glielo consegna).
E ricevi le insegne del tuo incarico (gli appunta i galloni) che ti ricordano che, come capo, sei al servizio dei tuoi fratelli.
Al nuovo capo può anche essere consegnato il fischietto speciale da capo squadriglia, munito di cordoncino.
Assistente Ecclesiastico: risolve al nuovo capo un breve pensiero sullo spirito che deve animarlo nell'adempimento del suo incarico e sulla sua responsabilità di fratello/sorella maggiore, cui il Signore affida la missione di affidare altri ragazzi.
Il nuovo capo squadriglia saluta uno per uno i Capi, poi si mette al suo posto in quadrato. Qui il vice capo squadriglia, a nome dei suoi compagni, appunta al nuovo capo gli omerali coi colori della squadriglia (a meno che, s'intende, egli non provenga già dalla squadriglia di cui assume la giuda).
Quindi tutti gli altri componenti della squadriglia, uno per uno, vanno a salutare il nuovo capo.
Segue il grido della squadriglia. Un canto gioioso chiude la cerimonia.
Nomina di un vice capo squadriglia.
Poichè il vice è un semplice assistente del capo squadriglia, la cerimonia della sua nomina è molto meno solenne.
Essa si ridurrà all'annuncio (che il Capo potrà fare al capo squadriglia) e alla consegna all'interessato del distintivo da parte del Capo, con parole adatte.
Riunioni e uscite di Reparto.
Ogni Reparto ha le sue tradizioni circa gli orari, i giorni, l'inizio e lo svolgimento delle riunioni che - come si è detto - si svolgono normalmente in uniforme.
E' importante che ogni riunione (di Reparto, delle squadriglie, di alta squadriglia) abbia almeno all'inizio e alla fine dei momenti preghiera come segno dell'appartenenza di quella comunità alla più vasta comunità della Chiesa.
Alla fine delle attività - occasionalmente per le riunioni, quasi sempre nelle uscite - molti Reparti usano procedere a una verifica dell'attività fatta, con suggerimenti e idee per la prossima. Non è necessario che parlino tutti: in genere basta (nelle attività di Reparto) uno designato per squadriglia.
Come in ogni verifica, è importante insistere perchè ciascuno ascolti colui che ha la parola, evitando di interromperlo.
Fuori dalla sede, il Reparto si sposta normalmente per squadriglie, che marciano ciascuna sotto la responsabilità del proprio capo.
Issa e ammaina bandiera al campo.
E' necessario recuperare le motivazioni educative di una cerimonia tradizionale ai nostri campi, talora contestata, talora eseguita come un rito soltanto formale. In realtà l'alzabandiera - da cui deve esulare ogni atmosfera nazionalistica, che sarebbe contraria allo spirito scout - ha senso in quanto occasione di meditazione sulla realtà della società italiana, sulla nostra appartenenza alla comunità che in essa vive e sui nostri doveri verso di essa.
In questo senso, l'alzabandiera non si riferisce necessariamente al solo tricolore italiano, che - ripetiamo - non può essere inteso come simbolo che escluda le altre comunità che si muovono sopra, sotto o accanto a quella nazionale. Molte di queste comunità sono dotate di un proprio simbolo: e nulla vieta di issare, con il tricolore, il gonfalone di una città o di una regione, la bandiera dello Scoutismo internazionale, bandiere internazionali come quella Europea o dell'ONU, o - se sono presenti Scouts od ospiti stranieri - le bandiere di altri paesi. La scelta della bandiera da issare sarà quindi fatta in relazione alla opportunità di sottolineare un aspetto piuttosto che un altro del nostro civismo o della nostra appartenenza. Ma la bandiera dovrà rimanere un simbolo di unione, mai di divisione: e quindi non è per nessun motivo ammissibile issare una bandiera che rappresenti un simbolo politico controverso o, peggio ancora, un emblema dissacrante.
Al campo estivo la decisione se fare l'alza ed ammaina bandiera ogni giorno o soltanto il primo giorno (eventualmente anche l'ultimo: comunque, all'imbrunire la bandiera deve essere sempre ammainata: non rimane a sventolare di notte, e meno mai per tutto il campo!) o se non farlo del tutto sarà presa sulla base:
• del grado di accettabilità e comprensione reale della cerimonia da parte dei ragazzi;
• dell'opportunità di avere ogni mattina un momento di raduno formalmente curato, impegnativo, in uniforme (avuto riguardo anche alla possibilità di servirsi, durante la giornata, di altri e diversi momenti di richiamo all'ordine, allo stile, ecc.);
• dall'opportunità di far vivere ai ragazzi i valori di civismo sopra ricordati (anche qui, confrontandola con altre eventuali occasioni per far "passare" i medesimi valori).
Ad ogni modo, se eseguito, l'alzabandiera deve esserlo secondo un cerimoniale preciso, di cui diamo un esempio.
Dopo l'ispezione, all'ora convenuta o al segnale le squadriglie, in completa uniforme, si schierano in quadrato dinanzi all'antenna della bandiera. I Capi formano il quarto lato, davanti all'antenna, con loro è l'alfiere con la Fiamma. Una squadriglia - scelta con un metodo convenuto nel reparto: squadriglia di servizio o "d'onore" - esegue l'issa. Due dei suoi membri (gli "alfieri ") a capo scoperto accompagnati dal capo squadriglia col guidone, si recano alla tenda dei Capi per prelevare la bandiera e, portatala all'antenna, la fissano alla sagola (uno degli alfieri fa i nodi, mentre l'altro regge la bandiera evitando che essa abbia a sfiorare il suolo). I Capi ovvero i capi squadriglia possono illustrare il tema del giorno, ricollegandolo ai valori proposti dall'alzabandiera.
Dopodiché i Capi e la Fiamma fanno dietrofront (dopo aver fatto eventualmente tre passi avanti) volgendosi verso l'antenna.
Il Capo chiede:"Pronto per l'issa bandiera?".
L'alfiere incaricato, dopo essersi assicurato del buon funzionamento della sagola, risponde:"Pronti!".
Il Capo dà allora l'atenti e poi dice:"Issa bandiera!" mettendosi, con tutto il Reparto, in posizione di saluto.
L'alfiere issa lentamente la bandiera, mentre l'aiutante la tiene nelle mani, sempre badando che non tocchi terra.
Mentre la bandiera sale il Reparto la segue con lo sguardo finchè essa non ha raggiunto la sommità dell'antenna.
La cerimonia termina con il canto dell'inno nazionale o del canto della promessa, od altro canto scout adatto alla circostanza.
L'ammaina bandiera si fa ogni sera all'ora del tramonto, ad opera della stessa squadriglia di servizio della mattina, in uniforme completa e nel modo seguente. La squadriglia, in uniforme, si schiera di fronte all'antenna. L'alfiere e il suo aiutante, a capo scoperto, si pongono vicino all'asta. L'alfiere scioglie il nodo che tiene ferma la sagola, prova se questa scorre regolarmente, quindi avverte il cao squadriglia dicendo "pronto per l'ammaina". Il capo squadriglia dà col fischio il segnale di attenzione. Ognuno, restando nel posto dove si trova, sospende ogni attività e si volge verso l'antenna, salutando la bandiera. Il capo squadriglia dà allora il comando: "Ammaina bandiera!", e l'alfiere fa scendere lentamente la bandiera, che il suo aiutante via via raccoglie.
Gli altri membri della squadriglia di servizio salutano anch'essi sull'attenti finchè il capo squadriglia non dà col fischio la fine della cerimonia. Piegata la bandiera, l'alfiere e il suo aiutante si recano alla tenda dei Capi dove collocano il vessillo nell'apposito cofanetto: la squadriglia di servizio fa da scorta. La bandiera nazionale va ripiegata lungo le sue bande tricolori, che devono risultare sovrapposte.
In particolari circostanze (per esempio alla chiusura del campo) l'ammaina bandiera può esser fatto alla presenza di tutto il Reparto. In tal caso la cerimonia è analoga a quella dell'issa bandiera, senza la recita della Legge scout.
In caso di lutto, l'issa bandiera si esegue facendo salire la bandiera fino in cima all'antenna e facendo quindi ridiscendere fino a circa tre quarti dell'antenna. Analogamente per l'ammaina bandiera si fa risalire la bandiera fino in cima per farla poi scendere fino in basso.
La bandiera deve essere sempre pulita e stirata. Piuttosto che esporre una bandiera sporca, strcciata o dai colori slavati o sproporzionata in rapporto all'altezza dell'antenna, meglo rinunciare all'issa bandiera.
La S. Messa al campo
La S. Messa al campo non deve essere una parentesi "religiosa" in una giornata altrimenti "laica", ma un momento di celebrazione, di più diretto ascolto della Parola di Dio, di più esplicita lode a Dio per tutto quanto, come singoli e come comunità, gli E/G e il Reparto cercano di realizzare durante la giornata. E' per questo che B.-P. diceva che la religione non c'entra con lo Scoutismo, cioè, non ha da "entrarci", perchè è già dentro, pervade tutte le sue attività.
E' tradizione dello Scoutismo cattolico celebrare la S. Messa al campo ogni giorno. Non potendo farlo, si curino in modo particolare la prima Messa, improntata all'entusiasmo perchè il Signore ci ha riunito, e l'ultima, con un tono di festa e di ringraziamento.
Per preparare convenzionalmente la celebrazione occorre conoscere bene la seconda edizione del Manuale Romano in lingua italiana del 1983. Esso indica quattro tempi fondamentali cui i capi e l'assistente presteranno attenzione:
• preparare gli animi: non è possibile passare in pochi minuti da un grande gioco al "grande Sacramento": occorre un momento rdi raccoglimento, di ricomposizione personale e comunitaria; l'atmosfera sarà stata preparata anche da un riferimento alla s. Messa negli annunci del mattino, da un accenno alla disponibilità dell'Assistente per il sacramento della riconcigliazione, ecc;
• disporre i luoghi: è importante la preparazione e l'ubicazione dell'alatre (che sia all'ombra, in luogo il più possibile suggetsivo); talora è possibile sottolineare i vari momenti della celebrazione con spostamenti del reparto la duogo a luogo (il luogo della purificazione, quello dell'ascolto della parola, quello del sacrificio eucaristico), conservando però sempre l'unità dell'azione liturgica;
• fissare i ritmi: la riforma liturgica ha reso variabili molte parti della S. Messa. Per esempio nell'atto penitenziale, nella preparazione ai doni, nella gestualità durante il Padre Nostro, nel rito dello scambio della pace, nella proosta di spazi di silenzio (che è importante prevedere e valorizzare), nel tempo di ringraziamento dopo la Comunione. Con il Reparto possono valorizzarsi anche le varie processioni liturgiche (processione di ingresso, processione offertoriale, processione di Comunione) e la partecipazione dell'altare per la S. Messa. Per consentire agli E/G di ben assimilare il senso e il valore dei riti proposti, è consigliabile di evitare una variazione continua e molto marcata da una celebrazione all'altra;
• scegliere i testi: le letture sono quelle indicate nel Lezionario (con possibilità di variazioni ammesse nel "Direttorio della Messa per i fanciulli" nel caso di letture di difficile comprensione). Ma è soprattutto importante preparare bene la preghiera dei fedeli o preghiera universale. Essa va raccolta attorno a due punti: l'attenzione alle necessità della Chiesa e del mondo, e l'attenzione alla situazione della comunità del Reparto. Lo schema normalmente usato è: annuncio dell'intenzione; risposta litanica di tutti (p.es. "Ascoltaci, Signore!"). Di particolare importanza sono, naturalmente, i canti liturgici da scegliere per i vari momenti. l'entrata, l'Offertorio, dopo la Consacrazione, alla Comunione, alla fine della Messa.
Ispezioni al campo
La migliore ispezione è quella fatta dai Capi nella loro normale osservazione delle normali attività dei ragazzi al campo durante tutta la giornata. Ciò non toglie che sia opportuno prevedere un momento quotidiano più formale per la verifica dell'ordine nelle tende e dell'ordine, igiene e pulizia personali. In esso andranno scrupolosamente evitati atteggiamenti di tipo militaresco e da caserma. La forma dell'ispezione potrà quindi esser variata a piacimento - anzi, dovrà esserlo, perchè i ragazzi non amano la routine - purchè abbia sempre un tono simpatico e piacevole, da fratelli maggiori verso fratelli monori.
Lo schema dell'ispirazione formale, che conviene utilizzare nei primi due o tre giorni di campo finchè i ragazzi non si son resi conto di ciò che si chiede loro, è il seguente. All'ora stabilita, ogni squadriglia si trova allineata in uniforme in posizione di riposo, di fronte all'ingresso della tenda. Il capo squadriglia ha la sua squadriglia alla sua sinistra , come di consueto. Il Capo deve poter passare comodamente tra la squadriglia e la tenda. Ciascun E/G fa trovare disposto per terra davanti a sè il saccoletto ed ogni altro capo di corredo, in buon ordine (l'esatto ordine voluto è stato comunicato in precedenza ai capi squadriglia: p.es. coperte e saccoletti possono essere stesi su una corda per aerarli). I lati della tenda devono essere rialzati (nelle tende con tappeto separato) e le aperture arrotolate in dentro. Il terreno nel campo di suqadriglia è pulito, i fuochi spenti e senza cenere, gli attrezzi e il materiale al loro posto, le buche coperte.
All'arrivo del Capo, il capo squadriglia saluta col grido di squadriglia: la squadriglia si mette sull'attenti e il capo squadriglia saluta il guidone. Il Capo restituisce il saluto ed invita il capo squadriglia ad accompagnarlo nell'ispezione. Nel frattempo il resto della suqdriglia rimane in posizione di riposo. Alla fine dell'ispezione il Capo fa notare in un colloquio fraterno ciò che non va, ascolta obiezioni, dà consigli, fa apprezzamenti su astuzie da campo o accorgimenti originali, ecc. Quindi la squadriglia si riallinea e saluta come all'inizio.
Altri punti da tener presenti:
• l'ispezione è anche un momento per parlare un istante coi ragazzi all'inizio della giornata: ciò può esser fatto dopo il saluto iniziale della squdriglia;
• in caso di maltempo, l'ispezione viene rimandata, o fatta coi dovuti adattamenti;
• è bene che particolari istruzioni siano comunicate prima alle squadriglie (p.es. ispezione alle latrine, ecc.): e questo anche se la squadriglia deve normalmente "esser pronta" in tutto.
Altre possibili forme di ispezione:
• dei capi squadriglia: essi agiscono collettivamente facendo la parte del Capo, salvo il capo squadriglia "ispezionato" che svolge il suo ruolo normale; si vedrà che i ragazzi tendono ad essere ispettori rigidissimi;
• incrociata: le squadriglie sono chiamate per normali attività all'ora in cui avrebbero dovuto esser pronte per l'ispezione: durante la loro assenza un Capo ispeziona i loro campi;
• al sorteggio: per ogni squadriglia è sorteggiato all'ultimo momento un particolare del materiale (p.es. le gavette, o le posate, ecc.) che viene esaminato con grande attenzione;
• notturna: tutto ciò che è trovato in disordine dopo il silenzio ed è trasportabile senza danno viene portato in un luogo ben visibile ed esposto ... con arte;
• agli incarichi: i cucinieri delle squadriglie (eventualmente assistiti da un Capo) fanno insieme l'ispezione alle cucine; i magazzinieri al materiale; gli infermieri al pronto soccorso, ecc.; può essere abbinata all'ispezione dei "capi squadriglia" (v. sopra).
Infine i Capi che fanno le ispezioni devono tenere la propria tenda ... a prova di ispezione! E' una questione di esempio che non sfugge ai ragazzi.
Fuoco di bivacco e fuoco da campo.
Il fuoco di bivacco scout riprende la tradizione degli esploratori, degli uomini di frontiera, dei cow boys, che a sera, a conclusione di una giornata di attività, di avventura, di lavoro, si trovano insieme per un momento di distensione, di buonumore, di messa in comune di esperienze e per prendere nuovo slancio per la giornata seguente.
Alcuni distinguono tra "fuoco di bivacco" e "fuoco da campo". Il primo è una conclusione della giornata attorno a un fuoco, semplice e gioiosa, senza cerimonie. Il secondo è una riunione anch'essa gioiosa e fraterna, ma improntata a solennità e preparata con cura anche nei particolari. Così, p.es., il fuoco di bivacco può esser fatto anche da una sola squadriglia, per proprio conto, mentre il fuoco da campo coinvolge tutto il Reparto, o addirittura più Reparti. Il fuocoda campo ha un vero nome "maestro del fuoco" e un programma che non lascia niente all'improvvisazione, ecc. Dato tale carattere, il fuoco da campo non dev'essere una attività serale regolare. Tre o quattro fuochi da campo sono sufficienti per un campo di 15 giorni. Nelle altre sere si possono alternare fuochi di bivacco (per Reparto o per squadriglie), giochi notturni, veglie alle stelle, veglie notturne, Via Crucis, ecc.
Alcuni altri punti per i fuochi da campo e, in quanto applicabili, per i fuochi di bivacco sono i seguenti:
• il tono deve seguire un crescendo di gioia, di ritmo e di allegria, per divenire più raccolto verso la fine, in modo da creare l'atmosfera adatta per gli interventi conclusivi del Capo e dell'Assistente;
• il materiale necessario per i vari numeri deve essere preparato in precedenza e tenuto a portata di mano;
• la chiamata al fuoco può avvenire con un segnale od un canto caratteristico; è tradizione che i partecipanti arrivino in silenzio e evitino, anche durante lo svolgimento, i chiacchiericci e la confusione, che turberebbero l'attenzione e il divertimento della comunità; dal fuoco non ci si allontana senza necessità e senza averne chiesto (con discrezione) il permesso;
• al fuoco si partecipa in uniforme (ammessi ovviamente maglioni o giacche a vento) o, meglio ancora, nel ponchi personale da fuoco; ci si siede in cerchio, possibilmente su un sasso od alro, ovvero alla turca, e comunque non sdraiati;
• il fuoco si conclude con la parola del Capo, una breve verifica della giornata, un pensiero dell'Assistente, e un canto-preghiera (tipo "Signor fra le tende schierati").
Partenza per un'impresa.
E' opportuno che tutta la comunità di Reparto saluti e dimostri di accompagnare col pensiero la squadriglia impegnata in un'impresa o missione di squadriglia particolarmente importante e che al ritorno si rallegri e partecipi dei risultati.
Esempio:
Il Reparto è riunito in quadrato.
La squadriglia in partenza è già pronta con zaini ed il materiale ai piedi di ciascuno; una breve preghiera ed un canto, poi a nome di tutti il Capo Reparto o chi per esso augura il successo dell'impresa; gli zaini vengono caricati sulle spalle e si parte.
Al ritorno, se possibile, è bene che un Capo sia pronto a ricevere la squadriglia, in qualsiasi ora, in uniforme, per dare risalto al saluto del buon ritorno. Dopo una brevissima relazione orale, si stabilisce il momento più opportuno per la presentazione a tutto il Reparto della relazione e della relativa documentazione.
Tradizioni.
Le tradizioni di squadriglia, di Reparto, di Gruppo, vanno coltivate, pur senza esagerazioni, in quanto aiutano la comunità a trovare e a mantenere la sua identità. l'uso di certi gesti o il ripetersi di certe azioni o circostanze facilita l'instaurarsi di un legame tra coloro che hanno permesso alla comunità di raggiungere il suo attuale sviluppo e quelli con i quali essa proseguirà il suo cammino. Questo senso della comunità è elemento educativo per i giovani, più portati a vivere la realtà immediata che a collocarla in una visione storica.
Esempi di tradizioni di squadriglia:
• libro d'oro: raccoglie i ricordi importanti in una forma un po' solenne (p.es. rilegatura in pelle, disegni curati, pergamena, ecc.);
• festa della squadriglia: si invitano ad una riunione organizzata dalla squadriglia tutti gli ex-squadriglieri che si riescono a rintraciare;
• uniforme da campo: di squadriglia.
Esempio di tradizioni di Reparto:
• fototeca;
• angolo dei simboli in sede (con la Fiamma, il Vangelo, la Costituzione, ecc.);
• raccolta natura con le date e i nomi;
• canto di Reparto;
• festa di Reparto;
• raccolta di guidono vecchi o delle vecchie Fiamme;
• gemellaggio con un Reparto di un'altra città o paese;
• tradizioni particolari dell'alta squadriglia, come comunità dei "più maturi".
Trasferimento e uscita dal Reparto.
In caso di cambiamento di residenza di un ragazzo/a, il Capo Reparto cercherà, prendendo gli opportuni contatti (eventualmente col locale Comitato di Zona), di facilitare l'inserimento in un Gruppo scout del quartiere o città di trasferimento. Sarà opportuno che la comunità di appartenenza (squadriglia o alta squadriglia) "verifichi", con l'interessato, il cammino fatto insieme ed esprima un suo originale arrivederci. Quindi, all'ultima riunione di Reparto, i Capi daranno a nome di tutta la comunità il saluto e l'augurio di partenza, cui seguirà il canto dell'arrivederci scout.
Nessuna cerimonia particolare è in genere organizzata per gli E/G che cessano di appartenere al Reparto al termine del loro Sentiero in tale unità: non si deve, infatti soppiantare nell'animo degli E/G la salita al noviaziato, che d'altra parte non presuppone alcun automatismo. Anche qui si giocano le tradizioni del Reparto. In alcuni reparti, alla fine del campo estivo o dell'ultima riunione di reparto prima della salita, il Capo Reparto potrà dire qualche parola di ringraziamento ai partecipanti per l'apporto dato alla squadriglia, all'alta squadriglia e al Reparto, e di augurio per la strada che li attende. In questo caso non è consigliato eseguire l'arrivederci scout.
In certi Reparti è tradizione che i partenti raccolgano dall'ultimo fuoco del campo di Reparto un tizzone che porteranno al primo fuoco di bivacco della comunità R/S.
GIOCHI
Giochi di esposizione
I SENTIMENTI. Numero di giocatori:una o più Squadriglie. Materiale:niente. I giocatori sono seduti in cerchio. Il capo gioco consegna un fazzoletto ad uno di loro per bendarsi gli occhi. Poi gli chiede di mimare un sentimento, con i gesti e senza dire nemmeno una parola. I sentimenti che indicherà potranno essere, ad esempio: la disperazione, la gioia, l'ira, l'allegria, il dolore, lo stupore, la fame, ecc. Gli spettatori giudicheranno i risultati.
CHI SARA'. Numero di giocatori:una o più Squadriglie. Materiale:fazzoletti, un orologio. Il capo gioco fissa un tema generale, ad esempio, "gli animali", poi chiama una Squadriglia. Ciascuno squadrigliere sceglie allora un animale del quale dice sottovoce il nome al capo gioco. Poi, a turno, gli squadriglieri mimano l'andatura ed i gesti caratteristici di ciascun "animale" scelto. Gli spettatori devono riconoscerli unicamente dalla mimica. Gli "animali" non devono emettere alcun suono o rumore.
SEI COSE. Numero di giocatori:una o più Squadriglie. Materiale:sei oggetti molto diversi uno dall'altro. I sei oggetti sono ben visibili da tutti. Il capo gioco comunica che e' successo qualcosa e che quei sei oggetti hanno una stretta relazione con quanto e' accaduto. Ogni Squadriglia ha dieci minuti di tempo per ricostruire una scena nella quale entrino i sei oggetti. A turno, ogni Squadriglia rappresenterà la scena che ha ideato.
L'OGGETTO MISTERIOSO. Numero di giocatori:una o più Squadriglie. Materiale:un bastone o un oggetto con un manico lungo (scopa, rastrello, mestolo, ecc). Gli scout sono seduti in cerchio, il capo gioco consegna l'oggetto ad uno di essi, questi lo prende, va al centro del cerchio e, senza parlare, mima un'azione, utilizzando l'oggetto come accessorio. Ad esempio potrà utilizzarlo come un violino, fingendo di suonarlo, oppure come una mazza da golf, mimando il tiro, oppure come un microfono, un clarinetto, un aspirapolvere, ecc, ecc. Gli altri Scout devono indovinare di cosa si tratta. A questo punto, lo Scout al centro consegna l'oggetto ad uno di quelli in cerchio, il quale a sua volta dovrà mimare un altra possibile utilizzazione dell'oggetto. Se esita, o se ripete un oggetto già mimato, esce dal gioco e si mette all'esterno del cerchio, come spettatore. Vince chi rimane per ultimo.
Giochi di attenzione
LA LETTERA TABU'. Numero di giocatori:una o due Squadriglie. Materiale:oggetti diversi (matite, monete, penne, ecc). I giocatori sono in cerchio. Il capo gioco mette al centro del cerchio tanti piccoli oggetti quanti sono i giocatori meno uno. Il capo gioco inizia una storia. I giocatori vengono avvertiti che quando egli dirà una parola che inizia con una certa lettera, ad esempio "B", tutti i giocatori dovranno cercare di impadronirsi di uno degli oggetti posti al centro. Chi rimane a mani vuote perde un punto. La storia riprende dopo che tutti gli oggetti sono stati rimessi al centro.
IL SALTASETTE. Numero di giocatori:una o più Squadriglie. Materiale:niente. I giocatori sono seduti in cerchio e contano velocemente, uno alla volta. Il primo dice "Uno", il suo vicino: "Due", il seguente: "Tre" e così via, ma il numero "Sette" e tutti i numeri che contengono un sette saranno sostituiti con "Hop". Quindi 17 sarà "Dieci Hop", 27: "Venti Hop", ecc. Ogni giocatore che sbaglia viene eliminato. Ogni volta che c'e' un errore si riparte da uno. Il gioco può essere reso più difficile introducendo anche i multipli di 7. In questo caso 14 si dice "Hop Hop", 21: "Hop Hop Hop", 28: "Hop Hop Hop Hop", ecc.
LA VOCALE FATALE. Numero di giocatori:una o più Squadriglie. Materiale:niente. I giocatori sono seduti. Il capo gioco stabilisce una vocale che non deve essere pronunciata, ad esempio la "a". Poi il capo gioco pone una serie di domande ad un giocatore e questi deve rispondere senza esitare, evitando di adoperare parole che contengano la vocale incriminata. Quando il giocatore sbaglia, il capo gioco passa ad un altro giocatore. Il giocatore che "resiste" per più domande senza sbagliare, ha vinto.
QUALE ARTICOLO? Numero di giocatori:una o due Squadriglie. Materiale:niente. Il capo gioco assegna ad ogni giocatore un articolo della Legge Scout (o due, a seconda del numero dei giocatori), poi racconta una storia (preparata in precedenza) nella quale diverse frasi si riferiscono ad un punto della Legge Scout. Chi riconosce l'articolo che gli e' stato assegnato, deve subito dirne il numero e guadagna un punto. Se sta zitto, o se interviene a sproposito, ne perde due.
ATTENZIONE AL MINUTO. Numero di giocatori: una o più Squadriglie. Materiale: fazzoletti, un orologio. I giocatori sono seduti in cerchio con gli occhi bendati ed in silenzio. Al segnale dell'arbitro, ognuno conta mentalmente un minuto. Quando pensa che sia trascorso, alza la mano. Chi si avvicina di più vince.
ABILITA' MANUALE. Numero di giocatori: una o più Squadriglie. Materiale: spago, carta, cartoncino, filo di ferro, bastoncini, pezzi di legno, ecc. Il capo gioco prepara alcuni pacchetti (uno per ciascun giocatore oppure uno per ciascuna Squadriglia) contenenti: spago, carta, cartoncino, filo di ferro, bastoncini, pezzi di legno, ecc. Ciascuno, entro un certo tempo, deve fabbricare un oggetto con il materiale a disposizione.
Giochi distensivi
ATTENZIONE ALLA PIUMA. Numero di giocatori: da 6 a 8. Materiale: un tavolo ed una piuma molto leggera. Il capo gioco mette una piccola piuma molto leggera al centro del tavolo. I giocatori sono seduti in cerchio intorno al tavolo. Soffiando sulla piuma, ogni giocatore si sforza di farle toccare un avversario. Non ci si deve alzare o mettere le mani sul tavolo. E' utile avere qualche piuma di ricambio.
ALLA SBARRA. Numero di giocatori: da 6 a 10. Materiale: una sedia. Un giocatore si siede e chiude gli occhi. Gli altri giocatori si mettono davanti a lui, come meglio credono. Al segnale il giocatore sulla sedia apre gli occhi e deve fissare i suoi compagni, i quali fanno smorfie e mimiche, ridono, ecc. e cercano in tutti i modi di farlo ridere, ma senza toccarlo.Il capo gioco conta lentamente fino a 25, se il giocatore riesce a rimanere impassibile per tutto il tempo ha vinto ed un altro prende il suo posto. Se invece il giocatore ride, o sorride, o anche distoglie lo sguardo, viene eliminato ed ha diritto ad un punteggio pari al numero al quale e' arrivato a contare il capo gioco.
PALLA AL SOFFIO. Numero di giocatori: da 6 a 10. Materiale: un tavolo, una pallina da ping-pong. I giocatori sono divisi in due gruppi, ciascuno dei quali si dispone su uno dei due lati lunghi di un tavolo. Una pallina da ping-pong viene messa al centro del tavolo. Al "via", ogni giocatore deve soffiare e deve cercare di far si che la pallina cada in terra dal lato degli avversari. E' necessaria una buona padronanza di se, perché per soffiare con tutte le proprie forze e' indispensabile mantenersi seri, senza ridere.
STORIE IN COLLABORAZIONE. Numero di giocatori: da 6 a 8. Materiale: una striscia di carta ed una matita per ogni giocatore. I giocatori sono seduti intorno ad un tavolo, ciascuno ha una striscia di carta larga circa 10 cm e lunga circa 30 cm. Ogni giocatore pensa ad una storia e scrive la prima frase, poi piega il foglio in modo che si veda solo l'ultima riga scritta. Quindi lo passa al vicino, di destra, il quale legge l'ultima riga e prosegue la storia, secondo la sua fantasia, scrivendo anche lui alcune righe. Poi piega il foglio e lo consegna al suo vicino di destra. Il gioco prosegue fino al termine del foglio. I vari fogli vengono consegnati, allora, al capo gioco il quale procede alla lettura delle varie storie così ottenute. I risultati saranno piuttosto divertenti.
RITRATTI STORICI. Numero di giocatori: da 6 a 20. Materiale: niente. Un giocatore esce dalla stanza. Gli altri scelgono un personaggio storico che il giocatore uscito dovrà indovinare, interrogando gli altri giocatori. Essi possono rispondere solo "Sì" o "No". Quando il giocatore pensa di aver individuato il personaggio, ne dice il nome. Se e' esatto guadagna 3 punti, in caso contrario prosegue con le domande. Al secondo tentativo guadagna due punti ed al terzo uno. Se nemmeno la terza volta riesce ad indovinare, perde tre punti ed un altro giocatore esce dalla stanza per indovinare un altro personaggio.
IL CONFERENZIERE IMPASSIBILE. Numero di giocatori: da 8 a 32. Materiale: niente. Un giocatore viene designato per tenere una conferenza su un argomento indicato dal capo gioco, oppure su uno a sua scelta. Gli si da' un minuto di tempo per prepararsi, poi il capo gioco annuncia la conferenza. Il giocatore inizia allora a parlare in mezzo al più profondo silenzio. Dopo 10 secondi i giocatori potranno parlare, interromperlo, prenderlo in giro, ridere, ecc, in modo da far ridere anche il "conferenziere". I giocatori non possono impedire materialmente al conferenziere di parlare, ne' possono toccarlo. Se il conferenziere si interrompe più del tempo necessario per riprendere fiato, o se ride, o sorride, ha perso ed e' sostituito da un altro giocatore. Se dopo due minuti la conferenza dura ancora e il conferenziere non ha perso ne' la calma, ne' la serietà, ne' il filo del discorso, ha vinto.
BANS
ELEFANTI. Ci si pone in cerchio prendendosi per mano, poi ogni volta che si aggiunge un elefante, una persona (a giro) scavalca con una gamba il suo braccio in modo da avere un braccio in avanti e uno che passa sotto le gambe e prende per mano il successivo [n°] elefanti si dondolavano, sopra un filo di ragnatela, e ritenendo la cosa interessante, andarono a chiamare un altro elefante.
LA DANZA DELLA PANZA. Canzone da mimare. Questa è la danza che fa calar la panza fai come i pesci che abboccano alla lenza non ti preoccupare mostra i tuoi prosciutti tanto lo vedi che così fan tutti.
IL DUCA DI BARNABÒ. Canzone da mimare. Il duca di Barnabò aveva una compagnia che andava su e giù oppure a mezzavia. A volte era su a volte era giù. Quando era a mezzavia non era né su né giù. Il duca di Barnabò aveva un battaglione che andava su e giù oppure sul groppone. A volte era su, a volte era giù. Quand'era sul groppone non era né su né giù. Il duca di Barnabò aveva un reggimento che andava su e giù oppure sopra il mento. A volte era su, a volte era giù. Quand'era sopra il mento non era né su né giù. Come mimare: "su" in piedi, "giù" in ginocchio, "mezzavia" a metà fra in piedi e in ginocchio. "Groppone" sdraiati sulla schiena, "sopra il mento" sdraiati a terra con il mento appoggiato a terra.
IATTIA. In piedi: Bisogna mettere il proprio piede destro a destra del piede sinistro di chi ci sta vicino. Le braccia devono essere sulle spalle dei nostri vicini. Quando inizia la canzone bisogna dondolarsi a destra e a sinistra. Non appena si arriva a "ao..." ci di dondola avanti e indietro. Seduti: Ci si dispone in cerchio girati su di un lato in modo tale che i piedi con chi ci sta vicino in modo "tacco-punta". A questo punto ci si siede sulle gambe di chi abbiamo dietro e, seduti tutti, si parte con la canzone ondeggiandosi avanti e indietro. Arrivati all'"Ao, Ao" ci si dondola verso l'interno e l'esterno. IATTIIA, IATTIIA, IATTIIA, IAO, IATTIIA, IATTIIA, IATTIIA, IAO, AO, AO.
SIGNAGNA. SIGNAGNA, FUII, FUII, SIGNAGNA, FUII; FUII. Durante questo pezzo ci si pone con la mano destra sopra quella sinistra del compagno palmo a palmo, battendo le mani. La seconda volta si ripete il gesto girati su un lato. OH ALE, SIGNAGNA GNAE', SIGNAGNA GNAO', SIGNAGNA GNAE' la prima volta si battono le mani sulle ginocchia, poi si fa lo stesso girando in tondo. Gio ch i PP ER IL BIVACCOO
PACIN. Posti in cerchio, su un lato, si mettono le mani su chi si ha davanti. Ogni volta che si dice "pacin" si fa un passo con un piede. Quando si dice Parapacin, pacin, pacin… si torna indietro, e quindi tutti dovranno fare per ogni pagin detto (3) un passo indietro. La seconda volta che si ripete la canzone, le mani si mettono sui fianchi, poi sulle ginocchia e, infine, sulle caviglie. Arriva mamma rana Pacin Arriva papà rana Pacin Arrivano i girini Pacin, pacin, pacin, Parapacin, pacin, pacin.
COMUNITÀ. Sono io, sono io, sono io a far comunità (3 volte) tra la la. Naviga verso l'oceano, ritorna verso il mare, vai dalle tue parti a far comunità (2 volte). Si prosegue con: SEI TU, SIAMO NOI, E' L'AMORE, E' LUI… ed infine si elencano tutti i personaggi. Come mimare: "Sono io" ci si indica, "A far" girare i pugni chiusi attorno ad un immaginario asse parallelo al corpo, "Comunità" con le mani mimare un tetto, "Naviga" Muovere i pugni chiusi attorno ad un immaginario asse parallelo al corpo, "ritorna" girare i pugni in senso inverso. "Tu" si indica l'altro, "Noi" si indicano più persone, "Lui" indicare in alto.
I PIRATI DEI MARI DEI SARGASSI. Canzone da mimare. I pirati sul mar dei Sargassi, sopra una zattera fatta si assi stanno remando dicono loro alla ricerca di un grande tesoro un è alto, uno è basso, uno è zoppo e il quarto ha una benda sull'occhio stanno remando dicono loro alla ricerca di un grande tesoro "Sul mar..." con le mani disegnare nell'aria la superficie del mare, "Sopra una zattera" con le mani disegnare nell'aria una linea retta orizzontale, "fatta di assi" muovere le mani dall'alto in basso (come se stessimo tagliando qualcosa), "Vanno remando" muovere le mani come se stessimo remando, "Dicono loro" muovere in modo circolare la mano dx a fianco della testa, "alla ricerca..." disegnare un rettangolo nell'aria, "Un è alto" mettersi in piedi, "Uno è basso" abbassarsi, "Uno è zoppo" alzare la gamba dx e toccarla con la mano, "Uno ha una benda..." coprirsi l'occhio con la mano.
LAURENZIA. Ogni volta che si nomina "Laurenzia" o un giorno della settimana bisogna piegarsi in ginocchio. Laurenzia, cara Laurenzia, amor quante volte potrò vederti ancor? Il lunedì, Laurenzia amor Laurenzia, cara Laurenzia, amor quante volte potrò vederti ancor? Il lunedì, il martedì, Laurenzia amor [...] Il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì, il sabato, la domenica, Laurenzia amor.
SHAKE SHAKE DANCE. Pierino: "Hey, Explorer, vuoi ballare la shake shake dance con me?". Tutti: "Si" Pierino: "E allora..." (Insieme) in alto shake shake in basso shake shake a destra shake shake, a sinistra shake shake. Pierino: "Hey, Explorer, vuoi ballare la Shake Shake dance con..." La persona indicata riparte da capo con la danzetta. Chi è in mezzo deve indicare i gesti della danzetta che dovranno ripetere tutti gli altri esploratori.
IL FUNGO. Innanzi tutto è necessario assumere una posizione "funghinea" con le gambe leggermente piegate e le mani sulla testa in modo che le braccia formino il 'cappello' del fungo. Durante la canzone le braccia si fanno scivolare verso il bacino mentre si dimenano a tempo le anche. Sono un fungo uacciuali Velenoso uacciuali molto vele uacciuali molto noso uacciuali. Mi hai... [uno alla volta, a giro, si dice qualcosa (es. guardato, annusato, colto, centrifugato...). Durante il giro si ripete la canzone e, prima di aggiungere il proprio gesto, bisogna ripetere in sequenza quelle dette dagli altri]. Alla fine: mi hai mangiato? ...ma non mi hai digerito!!! La danzetta funziona 'botta e risposta ovvero ogni volta che dico e mimo un'azione, gli altri ripetono di volta in volta il gesto.
PICCOLO PIPISTRELLO MIO. Questa canzone deve essere mimata. Piccolo pipistrello mio che hai fatto stanotte, che occhiaia hai addosso piccolo pipistrello mio vieni e parliamone un po' bobon bobon bon. Svulazza, svulazza, svulazza, svulazza a volo radente nel cielo fetente. Svulazza, svulaza, svulazza, svulazza, Svulazza, Svulazza, tza. Piccolo pipistrello mio all'obitorio sei andato e Vittorio hai succhiato piccolo pipistrello mio Vittorio se l'è presa con te... bobon bobon bon. Svulazza, svulazza... Piccolo pipistrello mio un tram è passato e ti ha spiaccicato Piccolo pipistrello mio Vittorio guidava quel tram... bobon bobon bon. Svulazza, svulazza... e adesso ti attacchi e più non svolazzi a volo radente nel cielo fetente, adesso ti attacchi e più non svolazzi, svolazzi, svolazzi, azz. Gesti da mimare: "Piccolo" con le dita far segno di piccolo, "Pipistrello" intrecciare le mani e mimare il volo di un pipistrello, "mio" mettere le mani sul petto. "Che hai fatto" fare il gesto con le mani unendo i polpastrelli della mano dx, lasciando le dita erette, "Che occhiaia" indicare con un dito le occhiaia, "Vieni e parliamone..." fare per sedersi. "Svulazza" muovere a mo' di ali le braccia girati di lato, "Svulazza" stesso movimento ma girati sul lato opposto, "a volo radente" abbassarsi e con le mani mimare il volo in ascesa: partendo dalle mani radenti terra, alzarle formando un arco (se visti di lato), "nel cielo fetente" chiudersi il naso. "all'obitorio" disegnare un rettangolo nell'aria con le dita, "Vittorio hai succhiato" con le dita mimare i denti da vampiro. "Vittorio se l'è..." fare col dito un gesto di rimprovero, "Un tram.." mimare la guida di un volante, "e ti ha spiaccicato..." battere le mani in avanti, tenendo distese le braccia.
C'È UN ALBERO. Questa canzone deve essere mimata. C'è un albero piantato in mezzo al prato C'è un albero piantato in mezzo al prato E sopra l'albero sapete cosa c'era? C'erano i rami, i rami sopra l'albero C'è un albero piantato in mezzo al prato (2volte) E sopra i rami sapete cosa c'era? C'erano le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l'albero C'è un albero piantato in mezzo al prato (2volte) E sopra le foglie sapete cosa c'era? C'era un nido, un nido fra le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l'albero C'è un albero piantato in mezzo al prato (2volte) E dentro il nido sapete cosa c'era? C'era un uccellino, un uccellino dentro il nido, un nido fra le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l'albero C'è un albero piantato in mezzo al prato (2volte) E dentro l'uccellino sapete cosa c'era? C'era un cuore, un cuore d'uccellino, un uccellino dentro il nido, un nido fra le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l'albero C'è un albero piantato in mezzo al prato (2volte) E dentro il cuore sapete cosa c'era? C'era il mondo, il mondo dentro il cuore, un cuore d'uccellino, un uccellino dentro il nido, un nido fra le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l'albero C'è un albero piantato in mezzo al prato (2volte) E dentro il mondo sapete cosa c'era? C'era un prato, un prato dentro il mondo, il mondo dentro il cuore, un cuore d'uccellino, un uccellino dentro il nido, un nido fra le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l'albero C'è un albero piantato in mezzo al prato (2volte) E dentro il prato sapete cosa c'era? C'è un albero piantato in mezzo al prato (2volte) Come mimare: "C'è un albero..." battere il piede destro per terra, leggermente in avanti, mentre si indica il suolo. "Albero..." in piedi con le braccia sui fianchi. "Rami" alzare le braccia. "Foglie" Mani in alto con dita aperte. "Nido" mani giunte a formare un 'nido'. "Uccellino" con una mano si simula il nodo, con l'altra l'uccellino dentro al nido. "Cuore" mani giunte all'altezza del cuore. "Mondo" con le dita disegnare nell'aria una circonferenza. "Prato" con le mani disegnare nell'aria una linea retta orizzontale.
ARCA DI NOÈ. Canzone da mimare. (RIT.) Ci son due coccodrilli ed un orango tango, due piccoli serpenti, un'aquila reale, un gatto, un topo, un elefante non manca più nessuno: solo non si vedono i due liocorni Un dì Noè nella foresta andò e tutti gli animali volle intorno a sè e il Signore arrabbiato un diluvio manderà voi non avete colpa io vi salverò. RIT. Mentre salivano gli animali Noè vide nel cielo un grosso nuvolon e goccia dopo goccia a piover incominciò allor gridò: "Non posso più aspettar" RIT. Mentre continuava a salire il mare e l'arca era lontana con tutti gli animali Noè non pensò più a chi dimenticò da allora nessuno vide i due liocorn RIT. [in una spiaggia vicino a Riccione con gli occhiali a specchio sotto l'ombrellone ci son due tipi stani che mangiano pop corn voi non ci crederete sono i due liocorn] Come mimare: "Coccodrilli" battere le mani mimando con le braccia la bocca del rettile, "Orango Tango" con le braccia si mima l'orango tango, "Due piccoli serpenti" si muovono le braccia a mo' di serpente, "Aquila Reale" si sbattono le braccia come ali, "Un gatto" mettere le dita in testa a mo' di orecchie feline, "un topo" unire le dita sul naso simulando il naso del topo, "Un elefante" mettere il braccio vicino al naso per mimare la proboscide, "Non manca..." muovere il dito facendo segno di "no", "I due liocorni" chinarsi e rialzarsi movendo le dita in modo che, se visti di lato, formino due semicerchi.
VAMPIRI. Luci spente. Una persona fa il vampiro. Ci si muove al buio nella stanza. Quando il vampiro morde sul collo un'altra persona, questa lancia un urlo e diventa un vampiro. Quando un vampiro morde un'altro vampiro, quest'ultimo ritorna ad essere una persona normale. Riaccese le luci si contano i vampiri e le persone normali.
ALLA FIERA DELL'EST MIMATA. Si individuano due o più persone per ogni personaggio della canzone "Alla Fiera dell'Est". Quando un personaggio viene nominato all'interno della canzone, questi devono scambiarsi di posto. Personaggi: topolino gatto cane bastone fuoco acqua bue macellaio angelo della morte Signore.
IL CAPITANO. Si fa stendere a terra una persona sotto un poncho in modo che abbia la testa in corrispondenza con il cappuccio. Gli si dice che è il capitano di un sommergibile (il cappuccio è il periscopio) che intrepido e incurante del mozzo va incontro alla battaglia. Il suo ruolo è di rispondere: "Chi se ne frega!" a qualunque cosa gli dica il suo equipaggio. Il mozzo descrive l'avvicinarsi della battaglia: "Capitano, le navi nemiche sono in vista...". La risposta è sempre la stessa: "Chi se ne frega", finché il mozzo dice: "Capitano, imbarchiamo acqua" e versa un po' d'acqua all'interno del cappuccio.
DICHIARAZIONE. Più persone vengono portate in un'altra stanza mentre ad uno stesso numero di persone (le donne) viene affidata una di queste persone. Tornando uno alla volta, gli uomini devono fare una dichiarazione d'amore ad una delle dame schierate. In base all'assegnazione delle coppie avvenuta in precedenza, se l'uomo ha indovinato la coppia, riceverà un bacio, altrimenti uno schiaffo. Qualora qualche copia si fosse già ricomposta, anche l'uomo che vedrà la propria dama importunata, risponderà con un calcio.
AEROPLANO. Una persona viene fatta salire su di una panca (due persone l'aiuteranno a restare in equilibrio) ed inizia il suo volo con una cronaca di ciò che avviene, accompagnata da un movimento in alto e in basso della panca. Si provvederà, poi, a bendare la persona e a riprendere il volo. In un momento in cui si crede molto in alto (in realtà la panca sarà molto in basso) gli si chiederà di saltare...
IL TRENINO DELL'AMORE. Si fa entrare una alla volta le vittime ponendole alla fine del trenino. Si fa il trenino cantando: "Il trenino dell'amore ciuf, il trenino dell'amore, ciuf, il trenino dell'amore ciuf, ciuf, ciuf". Il primo della fila bacerà il secondo, il secondo il terzo... e così fino al penultimo che d'improvviso si gira e anziché dare un bacio, tira uno schiaffo all'ultimo.
LA FOGLIA DANZANTE. Si prenderà una foglia e si dirà che si è in grado di farla ballare. A questo punto si dice che, però, è necessario convincerla a farlo. Proprio per questo si farà passare di mano in mano la foglia e ognuno le dovrà dire con convinzione: "Foglia, balla!". Non bisognerà ridere!!! Quando la foglia tornerà nelle mani di chi l'ha fatta partire, si porrà la foglia sul palmo della mano e in coro le si dirà nuovamente: "Foglia, balla" e poi, prendendola con l'altra mano la si farà danzare canticchiando: "La, la, la...".
IL MAIALINO BIANCO. Uno: "Scusa [nome Due], conosci la storia del maialino bianco?" Due: "No, [nome Uno], non conosco la storia del maialino bianco" Uno: "[grugnito]" Due: "Scusa[nome Tre], conosci la storia del maialino bianco?" Tre: "No, [nome Due] non conosco la storia del maialino bianco" Due: "[grugnito]" [...] Si deve fare tutto il giro senza ridere. Se si ride si parte da capo.
LE FIGURE. Posti in cerchio una persona sta in mezzo al cerchio. Si scelgono alcune posizioni (non troppe: tre o quattro bastano). Ad esempio si decide che se si indica una persona dicendole:"Casa", questa dovrà mettere le mani a mo' di tetto, quello a destra dovrà fare la caselle delle lettere e quello a sinistra un albero... Durante il gioco chi starà in mezzo dovrà indicare una persona dicendole la figura da assumere. Se questa sbaglia o sbaglia chi gli sta a sinistra o destra, chi ha sbagliato si deve abbassare ed esce dal gioco. Ovviamente se la persona alla mia destra è abbassata (e quindi eliminata), qualora io venga indicato, sarà la prima persona ancora in gioco alla mia destra e alla mia sinistra a dover mimare le forme.
PISTOLERO. Ci si mette in cerchio. Una persona in mezzo al cerchio spara ad una persona. Questa deve abbassarsi e chi gli sta a destra e a sinistra devono spararsi a loro volta. Il primo che spara vince e l'altro deve abbassarsi eliminato. Ovviamente chi viene colpito da chi sta in mezzo al cerchio, non è eliminato. Si è eliminati anche in caso di errore (es. se non mi abbasso se mi spara chi è in mezzo al cerchio, oppure se sparo senza che la persona alla mia destra o alla mia sinistra sia stata indicata da chi è in mezzo al cerchio).
LA SERIE DEI NUMERI. A giro si dicono in ordine dei numeri sostituendo con "passo" un certo numero scelto, i suoi multipli e tutti i numeri che lo contengono Ad esempio se scelgo "3": 1, 2, "passo", 4, 5, "passo", 7, 8 "passo", 10, 11, "passo", "passo", 14... Come vedete, oltre a 3, 6, 9, 12... devo saltare anche 13, 23... perché contengono il "3" e così anche 30, 31, 32...
ANFORE. Si tratta di un altro gioco molto semplice: i lupetti a coppie si prendono sottobraccio (sono le anfore) mentre due di essi sono si rincorrono a vicenda. Quando uno dei due sta per essere preso se ci riesce può attaccarsi a un lato di una anfora mentre l'altro prende il suo posto e incomincia a correre. Se chi è inseguito viene raggiunto e toccato i ruoli si invertono. Non è previsto che anche l'inseguitore possa ottenere un ricambio se non prendendo l'inseguito e attaccandosi a un'anfora. Volendo i capi possono chiamare uno scambio tra inseguito e inseguitore di tanto in tanto.
IL BANCHETTO MONDIALE. Questa attività-gioco è particolarmente indicata per affrontare le tematiche legate ai problemi dei paesi poveri ma badate che deve essere sempre fatta almeno con 20-25 ragazzi. Dividendo i ragazzi nei 5 continenti bisogna avere l'accortezza che mentre le squadre Africa-America Latina sono sovraffollate le squadre di Europa e America del nord devono per forza essere formate da non più di un terzo del gruppo globale (l'Australia la possiamo tralasciare). A questo punto comincia il gioco: ad ogni squadra bisogna dare un incarico da portare a compimento entro un tempo prefissato e bisogna assicurare che la squadra che farà del proprio meglio potrà usufruire di un pasto migliore. Gli incarichi assegnati devono essere attinenti con il continente assegnato (ad esempio si potrebbe scegliere di far disegnare 300 bustine di the all'Africa mentre all'Europa si potrebbe chiedere di preparare due thermos di the) e bisogna fare si che quando i primi manufatti vengono realizzati debbano essere giudicati dall'ONU (notoriamente i Capi-Clan) che sarà ovviamente intransigente con le nazioni del Sud del mondo. Finita la prima parte del gioco fate disporre ogni continente attorno ad un tavolo e annunciate l'arrivo del premio per ogni squadra: all'Europa e all'America verranno portati una tavoletta di cioccolato per componente (l'importante è la sovrabbondanza di cibo) mentre a ciascun tavolo degli altri continenti portate un piatto con dei fiocchi di avena (non è importante tanto il cosa portate quanto le disparità delle retribuzioni). Dopo il logico risentimento per la fine del gioco potete inserire una riflessione sul fatto che quanto è accaduto in questa attività è la vita quotidiana di intere popolazioni, dall'una e dall'altra parte.
CAPIRE È D'OBBLIGO. Si tratta di un gioco che può lasciare interdetti anche i capi e i rover con più esperienza. Anche in questo gioco l'aspetto educativo è molto più che rilevante, è fondamentale! Vengono formate due squadre di ugual numero che vengono portate in stanze possibilmente attigue (badate comunque che nessuno possa sentire quello che accade dall'altra parte). A ciascuna squadra vengono spiegate regole diverse. Alla squadra A si dice di non poter parlare se non con tre gesti standardizzati che significano SI, NO, RIPETI (non è importante quali basta che siano uguali per tutti) mentre un quarto gesto (una strizzatina d'occhio) serve per intavolare la discussione (con i tre gesti); scopo di queste "discussioni" è riuscire a ottenere delle scale di tre carte successive di medesimo scambiandole con quelle degli altri. Infatti a ciascuno verranno consegnati 10 tagliandini con dei numeri di diversi colori; quando si è riusciti ad attirare l'attenzione di qualcuno inizia la discussione: si inizia dicendo le prime due lettere del colore del tagliandino che si vuole scambiare (per un sette rosso si dirà RO per un verde si dirà VE ecc...), se l'altro risponde col gesto del NO e non si vuole scambiare altri tagliandini (si può ritentare con un FU ad esempio) la conversazione finisce lì. Anche l'altro con il medesimo metodo deve dire il colore del tagliandino che vuole scambiare. E' ora la volta del numero, per farlo bisogna ripetere X volte le proprie iniziali inframmezzate da delle A (io per il sette Rosso avrei detto MACA MACA MACA MACA MACA MACA MACA) ed è vietato contare con le dita mentre l'altro ripete il numero. A questo punto se entrambi fanno segno di SI si scambiano i tagliandini. Chi fa la famosa scala va dalla banca per farsi dare altri tre tagliandini e segnare il punteggio. Le regole "sociali" del gruppo B sono molto più semplici: scopo di questo gruppo è tessere relazioni di amicizia tra i componenti del gruppo con una particolarità: le donne sono il patrimonio degli uomini ed esse non possono che stare zitte e comunicare a gesti mentre parlano con gli uomini con cui non possono assolutamente intavolare una discussione mentre tra di loro possono farlo tranquillamente. Quando due iniziano a parlarsi devono iniziare a farsi complimenti e cercare per quanto è possibile di intavolare una discussione conoscitiva dell'altro (se i Rover non si conoscono tutti viene particolarmente bene). Fondamentale è darsi pacche sulle spalle ma è espressamente vietato darsi la mano. Alla fine della discussione si intavola un simpatico gioco a carte (il famoso peschiamo una carta e vediamo chi ha quella più bassa) dove chi perde deve lasciare la propria carta all'altro mentre per suggellare l'amicizia ciascuno porge all'altro un foglietto deve questi può apporre le proprie iniziali se tutto è stato fatto secondo le regole mentre segna un numero se la conversazione non è stata soddisfacente (ad esempio ci si è dati la mano). Si fa giocare ogni gruppo da solo per una decina di minuti in modo che tutti prendano confidenza col metodo. Alla fine alcuni di ogni squadra andranno nell'altra stanza dove dovranno cercare di raggiungere il proprio obiettivo nonostante non conoscano le regole dell'altro gruppo, se uno "straniero" viola una regola della stanza dove è ospite viene immediatamente cacciato da dove è venuto senza una parola. Dopo che tutti avranno fatto un giro dall'altra parte (e vi accorgerete che la differenza di regole tra i due gruppi sarà marcatissima creando notevoli incomprensioni) ci si riunirà per squadra ricostruendo le regole dell'altro gruppo, raccogliendo impressioni, difficoltà e frustrazioni. In ultimo tutto il Clan si ritroverà insieme per scambiarsi le esperienze del gioco e le impressioni suscitate. Anche in questo caso sottolineare i significati culturale che un gioco del genere implica è molto importante: non si può lasciare cadere tutto nel nulla.
FLIPPER. E' un gioco che ai nostri lupetti piace moltissimo: ci si mette in piedi in cerchio a gambe aperte uno di fianco all'altro senza lasciare dei buchi. Si pone al centro una palla e usando il "bagher" da pallavolo bisogna riuscire a centrare sotto le gambe dell'avversario; per venire eliminato a un lupetto deve venir fatto gol per due volte. Quando la palla entra la prima volta tra le gambe di qualcuno questi continua a giocare al contrario girandosi verso l'esterno del cerchio e cercando di parare al contrario guardandosi sotto le gambe.
MAGLIONE. Questo gioco rappresenta un pilastro per generazioni di Scout. Si formano due squadre di uguale numero e le si dispone separate da una linea in un unico campo, scopo del gioco è recuperare prima della squadra avversaria il maglione che preventivamente sarà stato messo nel campo avversario. Ma (anche nelle migliori fiabe c'è sempre un ma) appena varcata la linea di metà campo chiunque può venir preso e rimanere immobilizzato fino a che un valoroso della propria squadra non riesce a liberarlo toccandolo. Per rendere le cose un po' eque si può stabilire che devono essere tenuti almeno 3 metri da ogni avversario immobilizzato nel proprio campo. [è vietato il lancio del maglione ma solo il suo passaggio a mano]
MAGLIONE AMERICANO. Questa variante del precedente gioco è molto più "casinista" della precedente: le squadre questa volta si dispongono dietro una unica linea in fila indiana e separate da qualche metro l'una dall'altra. I maglioni in questo caso vengono disposti dalla parte opposta del campo l'uno di fronte alla propria squadra. Al fischi parte uno della squadra A che cerca di raggiungere il maglione e tutta la squadra B che fa del suo meglio per fermarlo. Quando viene immobilizzato (vedere gioco precedente) entrambe le squadre (tranne chi è stato immobilizzato) tornano al posto di partenza e si ricomincia con le squadre scambiate di ruolo. Ad ogni turno aumenteranno i giocatori immobilizzati ma ricordiamo che mentre una squadra è in attacco può liberare quelli precedentemente immobilizzati e questi tutti insieme possono concorrere a riportare dietro la linea di partenza il maglione. Vince chi riporta per primo il maglione alla sua linea.
LA MULA. E' un gioco che punta molto sulla resistenza e la prestanza fisica ma i capi devono stare molto attenti che nessuno si faccia male: dopo essersi divisi in due squadre di ugual numero la squadra A deve cominciare a disporsi in forma di mula. Questo significa che il primo componente dovrà porsi conto un palo o un albero con le spalle rivolte ad esso mentre uno alla volta i suoi compagni si disporranno abbracciati l'uno alla vita dell'altro in fila indiana in modo da formare con le proprie schiene il dorso di una mula (badate che le teste stiano in basso e che le orecchie stiano per quanto è possibile coperte per evitare di tagliarsi). La squadra B a questo punto deve cominciare a cavalcare la mula: uno alla volta i componenti prendono la rincorsa e letteralmente saltano in groppa alla mula; quando tutta la squadra B è in posizione la squadra A comincia a scalciare e a far cadere i componenti della squadra B. La prima squadra che ha qualcuno per terra ha perso la manche (ovviamente se qualcuno è caduto prima la sua squadra ha già perso la manche). Si può giocare ad Libitunm ma dubito che troverete degli esploratori disposti a stare due volte di seguito nel ruolo di Mula.
PALLA BOLLATA. Esistono decine se non centinaia di varianti a questo celebre gioco: si formano due squadre che si dispongono nelle due metà del campo. Utilizzando una palla i componenti di una squadra devono cercare di colpire al volo gli altri per farli prigionieri mentre questi possono evitare di soccombere prendendo al volo la palla lanciata dagli avversari (in questo caso chi ha lanciato la palla viene fatto prigioniero). Chi viene fatto prigioniero deve andare nella parte opposta del campo dietro i propri avversari. Si può dare allora la possibilità di essere liberati prendendo al volo la palla dei compagni oppure colpendo da dietro gli avversari e facendoli prigionieri. Vince la squadra che riesce ad eliminare tutti gli avversari.
LA STELLA. Questo gioco è la versione "artistica" della Mula: la squadra A questa volta si dispone in cerchio tenendosi spalla contro spalla e abbracciandosi badando di rimanere ben solidi. Con le stesse regole della Mula bisogna saltare sulle spalle di un avversario, scavalcare anche gli altri e, abbracciando la vita dell'avversario che si ha di fronte, fare una capriola rimanendo abbracciati alla vita dell'altro. Uno dopo l'altro i componenti della squadra B formeranno una stella e la squadra A cercherà di farli cadere in ogni modo.
IL SULTANO. Bisogna essere in numero circa uguale tra ragazzi e ragazze. Il sultano si dispone al centro mentre i ragazzi da una parte e le ragazze dall'altra si dispongono l'uno di fronte all'altra alla distanza di circa 2 metri seduti in modo da formare una specie di lungo corridoio. Il sultano deve chiamare due numeri uno pari e uno dispari abbinati rispettivamente ad un ragazzo e ad una ragazza. Una delle ragazze (viceversa se si tratta di una sultana) con il numero preventivamente assegnato; questa deve correre precipitosamente verso il sultano cercando di baciarlo prima che il ragazzo a lei abbinato la baci per prima. Se il sultano non viene baciato questi può chiamare un altro numero quando i precedenti pretendenti sono tornati a posto, se invece la ragazza è più veloce allora spetta a lei il diritto di prendere il posto del sultano e si ricomincia.
USCITE
La preparazione
Un'uscita, di Squadriglia o di Reparto, comporta sempre una preparazione che coinvolge tutti i componenti della Squadriglia, in base agli incarichi affidati a ciascuno.
• CAPO SQUADRIGLIA: coordinamento generale, avvisi pratici, aiuto a chi ne ha bisogno.
• VICE CAPO: organizzazione pratica d'intesa con il Capo Squadriglia, aiuto a chi ne ha bisogno.
• LOGISTICA: località, notizie sulla zona, orari dei trasporti, biglietti.
• TOPOGRAFO: carta topografica della zona, bussola, scelta dell'itinerario.
• MAGAZZINIERE: preparazione materiale necessario, suddivisione negli zaini di tutti del materiale da portare.
• CUCINIERE: menu, calcolo dei quantitativi, acquisto dei viveri, cucina, ecc.
• SEGRETARIO: carta, penna, fogli da disegno, matite, macchina fotografica.
• AMBULANZIERE: verifica del contenuto della cassetta di Pronto Soccorso, vigilanza sull'igiene dell'uscita.
ALTRI INCARICHI: affidati in base al programma e agli obiettivi particolari dell'uscita.
Le Attività
Le attività da svolgere in un'uscita possono essere le più molteplici, c'è solo l'imbarazzo della scelta: orientamento, topografia, marcia all'azimut, esplorazione, campismo, pionieristica, cucina, segnalazione, pronto soccorso, osservazione di alberi, di piante, di animali selvatici, di uccelli, di insetti, giochi, grandi giochi, ecc. Naturalmente le attivià non saranno scelte a casaccio, ma tenendo presente il programma del Reparto e gli obiettivi particolari che la Squadriglia vuole realizzare in quel periodo.
Camminare
Quando sei in uscita, impara a gioire del cammino, dell'aria aperta, del panorama che hai intorno a te. Regola, quindi, il passo in base all'obiettivo stabilito, alle attività da svolgere e alla distanza da percorrere. Se vuoi oservare animali selvatici o uccelli, il tempo impiegato sarà abbastanza lungo. Ma se l'obiettivo è di raggiungere una certa località, dovrai camminare più speditamente.
Il riposo
Non fermarti in continuazione, anche se sei stanco, ma fai una sosta di 5 minuti ogni mezz'ora. Quando ti fermi non ti sedere, perchè poi è molto difficile rimettersi in marcia. Quando decidi di fare una sosta più lunga, allora mettiti disteso, con le gambe in alto, poggiate a un albero o a una roccia, per facilitare il deflusso del sangue.
I tuoi piedi
Prenditi cura dei tuoi piedi. Se ti fanno male non riuscirai a camminare speditamente o non riuscirai proprio a camminare. Lava i piedi con il sapone almeno una volta al giorno, pulisci bene tra le dita e sciacquali con acqua pulita. Asciugali accuratamente, in maniera particolare fra le dita, e spruzzali con un po' di borotalco. Prima di partire per un'attività all'aperto, metti calze pulite, senza rammendi e senza pieghe, che potrebbero causarti disagi e vescicole.
La sete
Mentre cammini stai lontano da acqua o altre bevande, da caramelle o dolciumi, perchè non ti tolgono la sete, ma servono solo a fartela aumentare. Tieni anche la borraccia nella zaino, in modo da non avere la tentazione di bere in continuazione. Se bevi a una fonte o a un corso d'acqua, assicurati sempre che siano potabili. Anche l'acqua apparentemente più cristallina più contenere germi pericolosi. Se non sei sicuro della potabilità dell'acqua, non berla. Se proprio non è possibile farne a meno, prima di bere fai bollire l'acqua per 10 minuti e poi lasciala raffreddare. Invece di bollirla, puoi filtrere l'acqua con gli appositi apparecchi in commercio, oppure puoi mettere in essa un prodotto per renderla potabile (ne esistono liquidi o in pillole).
Sicurezza in marcia
La maggior parte del tuo cammino si svolgerà su sentieri e su mulattiere, ma ti troverai anche a camminare su strade percorse da autoveicoli. Queste strade molto spesso non hanno una corsia per i pedoni, fai quindi molta attenzione quando vi passi. Mantieniti sempre sulla sinistra della strada, così vedrai gli autoveicoli quando arrivano e potrai evitarli. Se sei con la tua Squadriglia, state in fila indiana. Se cammini di notte, tieni una lampada accesa per segnalare la tua presenza.
Lega alla tua gamba destra un fazzoletto ianco o, meglio ancora, una striscia di materiale catarifrangente bianco. Esso si muoverà su e giù con il tuo passo e gli automobilisti la vedranno prima di scorgere te. Se di notte cammini insieme alla tua Squadriglia, mettetevi sempre in fila indiana lungo il lato sinistro della strada. Il Capo Squadriglia camminerà qualche passo avanti agli altri con una luce accesa in mano, mentre il vice Capo sarà in fondo alla fila, anche lui con una luce accesa rivolta indietro.
È ottima norma di prudenza che almeno il Capo Squadriglia e il Vice abbiano indosso o sullo zaino delle striscie di materiale catarifrangente.
Da sempre l'uomo è alla ricerca di riferimenti, di certezze che rendessero la sua vita meno affidata al caso, meno imprevedibile, sia sotto il profilo pratico, della vita essenziale di ogni giorno, sia sotto il profilo psicologico e teologico. Essendo la Terra ed i suoi paesaggi in continua caotica mutazione, il primo punto di riferimento apparentemente assoluto, immutabile, o perlomeno seguente cicli costanti, è stato proprio il cielo. Se rappresentava un punto di riferimento meramente pratico, una sorta di "carta geografica", un luogo sul quale proiettare la superficie terrestre per orientarsi, quando ancora non si poteva osservare la Terra dall'alto, il cielo ha sempre avuto un valore più simbolico, spesso anche mistico.
Il primo problema dunque che si presentò innanzi all'uomo fu quello di riconoscere il cielo nei suoi movimenti e nelle sue caratteristiche fondamentali. Perciò, dato che le migliaia (ora invece dovremmo dire centinaia, se non decine) di stelle visibili ad occhio nudo non consentivano il riconoscimento singolo di ognuna di esse, l'uomo ha avuto la brillante idea di associare a cospicue porzioni di esse un'immagine, i cui contorni fossero definiti approssimativamente (spesso immaginariamente) da stelle più luminose delle altre. Tali porzioni di cielo erano e sono tuttora le Costellazioni.
Quali immagini scegliere? Ogni civiltà aveva i suoi modelli: chi attribuiva alle stelle immagini di vari oggetti, chi, invece, animali, chi ancora dei mostri, chi delle divinità, ecc. Con il passare del tempo tali modelli si sono fusi dando origine ad una visione "convenzionale" della sfera celeste. Di solito ogni civiltà non si limitava ad attribuire in modo meccanico delle stelle ad una immagine: un po' per ricordarsele meglio, un po' per dare sfogo alla propria fantasia e un po' per il fascino mistico ed esoterico che il cielo suscitava (e suscita ancora), ha imbastito delle storie mitologiche, che nel corso del tempo subivano distorsioni e diversi risvolti (effetto paragonabile al gioco del "telefono senza filo", in quanto tali miti sono stati tramandati perlopiù oralmente nel corso di millenni), i cui protagonisti venivano "immortalati" nel cielo. Eccovi dunque la descrizione dei miti più significativi di ogni costellazione del cielo, riassunta in poche righe per non annoiare il lettore e consentirne un ricordo più immediato.
L'Hike
L'hike è un'uscita di 24 ore, riservata a Scouts anziani, che viene effettuato in due o in tre persone. Potrai chiedere al tuo Capo Reparto di inviarti in Hike quando avrai acquisito un'ottima conoscienza di tutta la tecnica scout (orientamento, conoscenza della natura, campismo, pionieristica, pronto soccorso, ecc.) e dopo che avrai partecipato con ottimo comportamento a più campi estivi. L'Hike ti servirà per uscire dai rumori della vita quotidiana. Potrai conoscere più a fondo la natura, trovarti a tuo agio in essa e sentirti più in contatto con il Signore che l'ha creata. Fortificherai il tuo carattere, lo spirito di osservazione, l'astuzia, acquisterai capacità di adattamento, spirito di sacrificio, spirito di iniziativa. Fortificherai i tuoi muscoli e il tuo corpo. Scoprirai il volto di Cristo nei fratelli che incontrerai lungo la tua strada e testimonierai loro la tua fede e i tuoi ideali. Ritroverai te stesso, rifletterai, pregherai. comprenderai meglio quello che il signore vuole da te.
Cosa ti occorre
ALLENAMENTO FISICO: devi essere in ottima forma fisica per condurre a buon fine un Hike. Arrampicarti su un terreno roccioso, attraversare boscaglie o zone fangose, scendere lungo lungo argini e scarpate, sono prove che mettono alla prova i tuoi muscoli.
ALLENAMENTO TECNICO: devi saper scegliere con cura il materiale da portare con te per avere un peso minimo nello zaino, conoscere l'impiego della bussola e della carta topografica, saper misurare un azimut ed essere capace di seguirlo, cucinare alla trapper, saper scegliere un luogo adatto per installare un bivacco leggero e così via. Tutto questo va fatto senza pressappochismi, ma con effettiva capacità e competenza, sapendo fronteggiare emergenze e difficoltà impreviste.
ALLENAMENTO SPIRITUALE: l'Hike ti abitua al silenzio, alla solitudine. Sarai in un bosco, su un monte, o lungo un torrente; in questi luoghi ritroverai il silenzio e i ritmi della natura. Accanto a te c'è il Signore che si rivela nelle meraviglie del creato e che ti cammina accanto. Sappi ascoltare e rispettare, osservare la natura e pregare.
EQUIPAGGIAMENTO ADATTO:
• Uniforme scout, maglione, giacca a vento, scarpe robuste.
• Vangelo e un testo da meditare.
• Poncho impermeabile, saccoletto, alcuni giornali per isolarti dal terreno, oppure stuoino in materiale espanso.
• Fiammiferi, coltello, torcia elettrica, cordino.
• Una buona bussola goniometrica.
Camminare
L'hike si fa con un buon paio di scarpe e le tue gambe. Mantieni un ritmo di marcia lento e costante, con passo lungo e regolare, come fanno i montanari. Su terreno accidentato fai passi più corti e solleva bene i piedi.
Niente autostop, per nessun motivo. Se sei in ritardo, trova il modo di avvisare il tuo Capo Reparto e i tuoi famigliari, ma torna sempre come sei partito.
Orientarti
Devi sapere bene come si fa il punto sulla carta topografica e come si esegue una marcia all'azimut. Se trovi davanti a te uno stagno, un fiume, dei campi coltivati, ecc., devi saper calcolare bene gli angoli e le distanze per girare loro intorno.
di tanto in tanto fai un azimut reciproco (all'indietro) per essere sicuro di non deviare dalla direzione da seguire. Ascolta la natura L'hike è un'immersione nella natura. Partecipa alla vita che ti circonda non come un intruso o un turista distratto, ma vivi al suo ritmo.
Rispetta il silenzio del bosco e osserva gli animali selvatici. Vai a dormire quando tramonta il sole, alzati al suo sorgere.
Sii pulito, cancella le tracce del fuoco e porta via i tuoi rifiuti. Evita i rumori inutili e, se possibile, cammina a luce spenta di notte, continuerai a sentirti parte della natura intorno a te.
Dormire
Sappi approfittare di ciò che ti offre il tuo percorso: un tronco, un masso, una piccola grotta, che ti riparino dal vento. Isolati bene dall'umidità del terreno con il tuo poncho, sotto al quale avrai messo dei giornali o delle foglie secche. Copriti bene la testa con un berretto di lana e avvolgiti nel saccoletto. Se fa freddo, scaldati con un piccolo fuoco a riflettore, che potrai alimentare nel corso della notte.
Nutrimento
I pasti saranno leggeri , per non appesantirti, ma sostanziosi, per ridarti le energie che consumi durante il cammino. Alla sera una buona minestra calda, al mattino un tè o una cioccolata calda. Di giorno cerca un luogo adatto per la cucina trapper, ricordandoti che per avere una buona brace occorre almeno un'ora.
Il ritorno
Dopo l'Hike, ritorni alla tua vita quotidiana, con la tua famiglia, i tuoi amici, gli altri: rendi partecipi anche loro della tua esperienza e delle tue scoperte. l'Hike ti sarà servito se sarai riuscito a fare un passo avanti nel miglioramento di te stesso, se sarai più sereno, più aperto, più pronto al servizio del prossimo.
1. PRIMO SOCCORSO
2. IL FUOCO
3. IL FORNO
4. CUCINA TRAPPER
5. COME SI MONTA LA TENDA
6. NODI
7. LEGATURE
8. CORDE
9. ATTREZZI
10. ORIENTAMENTO
11. SEGNALAZIONI
12. BUSSOLA
13. CARTINE
14. PERCORSO RETIFICATO
15. SCHIZZO PANORAMICO
16. ASTROLABIO
17. COSTRUZIONI AL CAMPO
18. IL CAMPO
19. EQUIPAGGIAMENTO
1. PRIMO SOCCORSO
primo soccorso
Sicuramente è meglio prevenirli, e se deve proprio succedere, occorre rimanere calmi ed essere ben preparati. Come si prestano i primi soccorsi? Il vademecum dello sportivo dedica molto spazio alle nozioni di base che ci possono anche salvare la vita in situazioni critiche.
Perdita di coscienza (svenimenti)
Se non esistono particolari traumi cranici sono dovute ad una caduta della pressione arteriosa (la minima scende al di sotto dei 60 mm di mercurio) la quale non è più in grado di trasportare al cervello un'adeguata quantità di sangue e quindi di ossigeno. La loro risoluzione consiste quindi nel favorire il ritorno del sangue al cervello. Si distinguono due forme di perdita di coscienza: le forme di perdita parziale (dette lipotimie) e le forme in cui la perdita di coscienza è totale (collassi o sincopi). Anche se questa distinzione non si riflette poi sulle prime procedure di soccorso, ne conserviamo la distinzione. Attenzione che non si tratti di un diabetico. Quando una persona sviene, ed ancor più quando la si ritrova già svenuta può essere importante far attenzione che non si tratti di diabetico in crisi ipoglicemica (generalmente questa persona dispone di un tesserino che informa di tale condizione). Una crisi ipoglicemica può essere facilmente superata somministrando dello zucchero.
Lipotimia
E' caratterizzata da senso di mancamento, pallore, sudorazione abbondante, nausea; il polso si mantiene buono. La coscienza non viene perduta completamente. Le cause sono numerose e vanno dalla fame, all'eccessiva fatica, alle emozioni, ad un ambiente surriscaldato etc. La lipotimia viene avvertita dalla persona stessa che spesso provvede da sola ad assumere la posizione sdraiata per evitare il rischio di perdere completamente la coscienza.
Collasso o sincope
E' caratterizzato da perdita di coscienza completa e transitoria. Il tutto in genere avviene in maniera rapida ed improvvisa senza segni premonitori. La persona al suo risveglio non ricorda e si domanda cosa gli sia accaduto. Numerose sono le cause che possono provocare un collasso: un forte dolore, la vista del sangue, una forte emozione, la vista di una frattura esposta etc.
Cosa fare
1 - Sdraiare la persona sulla schiena cercando che la testa sia più bassa del corpo: tenere leggermente sollevate le gambe.
2 - Slacciare gli indumenti stretti (cravatte, reggiseno, cinture dei calzoni, gonne).
3 - Applicare impacchi freddi sulla fronte ed alle tempie.
4 - Se la persona si trova in ambiente chiuso aprire le finestre e far circolare aria. Possibilmente agitare un giornale sul viso.
5 - Una volta che la persona ha ripreso conoscenza è importante che rimanga sdraiata. Non somministrare alcolici. Può essere utile somministrare una bevanda tiepida zuccherata.
Malesseri provocati dal caldo
Colpo di calore
Il colpo di calore si manifesta quando a causa dell'umidità ambientale elevata, favorita anche dalla temperatura, l'organismo non riesce a garantirsi un'adeguata dispersione del calore tramite la vasodilatazione e la sudorazione (che come è noto servono a conservare la temperatura fisiologica dei 37ºC).
Prevenzione
Va prevenuto attraverso l'uso di vestiti appropriati che consentano la traspirazione della pelle (attenzione quindi alle tute ed ai vestivi di materiale sintetico che non lasciano traspirare la pelle in maniera sufficiente); i locali di lavoro devono essere adeguatamente ventilati e, durante le ore più calde, il lavoro muscolare deve essere ridotto al minimo.
Sintomi
Debolezza, pallore, respiro affannoso e frequente, mal di testa, elevato numero dei battiti cardiaci (tachicardia), sudorazione fredda; talora perdita di coscienza.
Cosa fare
Spostare la persona interessata (o sé stessi quando si percepisce una sensazione di malessere) in ambiente fresco ed arieggiato ma privo di correnti; stenderla supina, con la testa leggermente più bassa del corpo oppure con le gambe leggermente sollevate; coprirla con una coperta, far bere acqua leggermente salata. Possono essere utilizzati analettici e cardiotonici. Di fronte ad una sintomatologia molto forte e persistente conviene chiamare il medico.
Colpo di sole o insolazione
Il colpo di sole si manifesta a causa di un'esposizione prolungata al sole a capo scoperto. Il quadro è reso più complicato dall'affaticamento dovuto a stanchezza muscolare. La prevenzione pertanto è basata sull'uso di copricapo, in particolare di copricapo che lascino trasudare il cuoio capelluto.
Sintomi
Prostrazione che in genere inizia in maniera improvvisa, senso di nausea, respiro difficoltoso, tachicardia. Sopraggiunge febbre elevata, la pelle diventa secca e priva di sudore
Cosa fare
Portare la persona coinvolta in luogo fresco e ventilato, fare degli impacchi freddi. La testa deve essere sollevata al fine di garantire una buona escursione respiratoria. In presenza di disturbi cardiaci è indispensabile la presenza del medico.
Lo shock
Si tratta di uno stato di depressione organica generale con caduta della pressione arteriosa che si può manifestare anche a distanza di alcune ore dalla causa che l'ha provocato. Lo stato di shock si può verificare in persone che hanno subito una forte emozione, un trauma violento, un trauma interno, un'emorragia, un'ustione, un congelamento, che hanno utilizzato certi farmaci (barbiturici, diuretici, vasodilatatori), o sono state punte da insetti verso cui sono allergiche.
Sintomi
A seconda dell'intensità dei sintomi lo shock si può manifestare nei seguenti stadi, espressione di un aggravarsi della condizione:
1 - Primo stadio (stato di preshock)
2 - Secondo stadio (shock moderato
3 - Terzo stadio (shock severo)
Poichè nella cura dello shock la prevenzione rappresenta un aspetto fondamentale è molto importante prevedere il rischio di shock in tutte le persone traumatizzate, che hanno subito una forte emozione, con emorragie etc. e/o coglierne i primi sintomi già in fase precoce.
- Nel primo stadio la persona sente il cuore battere irregolarmente, ha freddo ed è pallida, la pressione è moderatamente abbassata.
- Nel secondo stadio la pressione si abbassa molto, la persona diventa irrequieta, unghie e labbra diventano cianotiche, la cute madida di sudore freddo.
- Nel terzo stadio il cuore è molto irregolare e frequente, la respirazione è superficiale e frequente, la pressione arteriosa diminuisce ulteriormente (sia a livello di massima che di minima). Lo stato mentale è confuso e compare un'invincibile sonnolenza.
Cosa fare
-Trattamento dello shock
Lo stato di shock è una grave condizione a rischio che può evolvere portando alla morte. In particolare le persone a rischio devono essere tenute in osservazione per alcune ore cercando di cogliere l'insorgenza dei primi sintomi, allo stadio di preshock (il cuore batte forte, la pelle è pallida e fredda). In questo caso è necessario:
- far sdraiare la persona sulla schiena;
- coprirla con una coperta calda;
- chiamare il medico
- nel caso in cui la persona presenti i sintomi di uno stadio di shock più avanzato è necessario chiamare l'ambulanza.
- in attesa dell'arrivo del medico e/o dell'ambulanza tenere controllata la funzione respiratoria e se necessario intervenire con la respirazione artificiale. E' utile anche poter raccogliere notizie sulle possibili cause.
- Trattamento della causa determinante lo shock
Spesso lo shock interviene anche in assenza di lesioni anatomiche evidenti (fratture, emorragie, etc). Altre volte si accompagna a lesioni evidenti (fratture in genere, fratture esposte, ustioni, etc) in questo caso è spesso richiesto l'intervento di urgenza anche su di esse (ad esempio dominando eventuali emorragie o immobilizzando eventuali fratture).
Piccole ferite e contusioni
Piccole ferite
Il principio base del trattamento di una ferita è l'allontanamento del materiale estraneo che può provocare infezione e l'arresto dell'emorragia.
1 -Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone.
2 -Detergere la ferita con acqua corrente, eventualmente sapone, al fine di togliere lo sporco.
3 -Se si tratta di una ferita da punta, con una leggera pressione, favorire il sanguinamento al fine di portare lo sporco in superficie.
4 -Schegge o piccoli frammenti possono venir rimossi con una pinzetta o con aghi sterilizzati (fatti bollire o passati alla fiamma e poi fatti raffreddare). non rimuovere grossi frammenti o frammenti penetrati in profondità. Per pulire una ferita sporca da terra, sabbia etc ci si può aiutare con una garza sterile o uno spazzolino da denti morbido.
5 -Lavare ulteriormente la ferita con acqua corrente e lasciare che si asciughi all'aria.
6 -Se i lembi di una ferita sono aperti unirli con un cerotto.
7 -Fasciare la ferita con garze e cerotti, soprattutto se si trovano in sedi particolarmente esposte al rischio di sporcarsi.
8 -Tenere la ferita in osservazione al fine di evitare la comparsa di infezioni.
Importante: accertarsi se la vaccinazione antitetanica è ancora valida.
Cosa fare in presenza di corpi penetrati in profondità
(chiodi, grosse schegge di vetro, legno etc.)
1 - Ricorrere sempre all'intervento del medico
2 - Se si deve trasportare la persona traumatizzata, oltre a fermare l'emorragia, cercare di fissare l'oggetto, applicando attorno ad esso una garza robusta o un panno, o tenendolo fermo creando una piccola "impalcatura" (ad esempio un bicchiere di carta) che lo conservi immobile durante il trasporto.
3 - Se sono interessati gli arti immobilizzarli durante il trasporto.
Attenzione! una ferita può anche nascondere lesioni d'altro tipo come ad esempio fratture. Se la o le ferite interessano il viso ed il collo il trauma che le ha provocate può avere causato danni alla colonna vertebrale. La persona traumatizzata va pertanto trattata come nei traumi alla colonna vertebrale.
Contusioni
Una contusione si verifica quando una parte del corpo viene colpita da un corpo largo o smusso che provoca uno schiacciamento. La pelle superficialmente rimane integra, ma i tessuti molli sottostanti possono essere danneggiati. In particolare il sangue può uscire dai vasi, piccoli e meno piccoli, e formare una raccolta tra i tessuti (ematoma).
1 - Sulla parte contusa applicare immediatamente del ghiaccio (questa procedura va bene anche se la contusione ha interessato delle articolazioni).
2 - Sistemare la persona traumatizzata in modo che la parte contusa si trovi sopra il cuore (per circa un quarto d'ora se la contusione è lieve, un'ora o più se la contusione è ampia).
3 - Se dopo 24 ore la contusione rimane dolorante e gonfia applicare impacchi caldi e umidi.
Un caso particolare: l'amo da pescatore
Poche persone non hanno mai pescato e poche persone non si sono mai infilate un amo in una mano o in un'altra parte del corpo. Poche persone pertanto non sanno quanto sia difficile estrarre un amo a causa della sua conformazione. Le procedure sotto riportate possono pertanto risultare utili.
1 - Se l'amo è penetrato nella pelle solo con la punta della testa effettuare l'estrazione a ritroso.
2 - Se è penetrata l'intera testa è bene lasciare l'estrazione a persona esperta. In assenza di questa procedere nel modo seguente:
- Spingere l'amo al fine di far uscire la testa da un'altra parte in un tragitto il più breve possibile
- Tagliare la testa con delle pinze
- Estrarre a ritroso la restante parte dell'amo
- Lavare la ferita con acqua e sapone e ricoprirla con garza
- Verificare l'efficacia della vaccinazione antitetanica.
Pronto soccorso in acqua
Tuffi e cadute in acqua poco profonda
Il problema principale di chi subisce un trauma per cadute o tuffi in acque poco profonde è il trauma per il quale è necessario ipotizzare l'interessamento del collo, della schiena e del cranio.
- Nel prestare i primi soccorsi pertanto è importante garantire la rigidità della persona traumatizzata e non piegarne il collo.
- Se si dispone di un'asse sospingerla sotto la schiena; se non si dispone di un sostegno rigido con cui garantire la rigidità della persona è bene tenere il traumatizzato a pelo d'acqua sino a che non giungono soccorsi.
Caduta e permanenza in acque ghiacciate
Si parla in questa sede di persone cadute in acqua ghiacciata per rottura di una lastra di ghiaccio ricoprente la superficie ad es. di un fiume, di un laghetto etc. Chi soccorre una persona caduta in acqua ghiacciata deve fare molta attenzione al fine di non cadere a sua volta nell'acqua (pertanto può essere utile disporre di altri aiuti): non portarsi sul bordo del ghiaccio, fare una catena umana, utilizzare una scala rovesciata e scivolare su di essa fino a raggiungere l'infortunato, utilizzare funi anche di fortuna etc.
- E' importante rassicurare la persona e raccomandarle di stare con le braccia distese sulla lastra di ghiaccio senza tentare di arrampicarsi. Una volta raggiunta la persona farla scivolare sul ghiaccio senza farla camminare al fine di evitare che il ghiaccio si rompa ulteriormente.
- E' importante ricordare di non desistere dal ricercare una persona caduta nell'acqua ghiacciata dal momento che il freddo rallenta le attività vitali e quindi favorisce la sopravvivenza.
Cosa fare per rianimare una persona salvata dall'acqua
1 - Rilevare la presenza dell'attività respiratoria
2 - Per far ciò porre l'orecchio vicino alla bocca della persona ed osservare il torace
3 - Se si rileva l'assenza dell'attività respiratoria, iniziare la rianimazione
4 - Se l'attività respiratoria è conservata cercare di prevenire lo SHOCK (sollevare leggermente le gambe, coprirla con coperte etc. vedere pag 43) e farle assumere una posizione che favorisca il drenaggio dell'acqua dalla bocca. Posizione di drenaggio:
Sdraiare la persona sul fianco, con il braccio che sostenga la testa. Al fine di evitare che scivoli verso il basso accavallare la gamba superiore su quella inferiore.
5 - Se manca l'attività respiratoria iniziare con le tecniche di rianimazione:
- tappare il naso dell'infortunato
- appoggiare la bocca sulla sua, facendola aderire bene
- NEGLI ADULTI: immettere alcuni (quattro) getti d'aria rapidi e vigorosi (l'acqua contenuta nelle vie aeree viene spinta nei polmoni liberandole)
- Nei BAMBINI: appoggiare la bocca alla bocca ed al naso del bambino e procedere con 4 getti d'aria non molto vigorosi
- continuare la respirazione senza mai piegare all'indietro la testa della persona
- una volta ripristinata l'attività respiratoria comportarsi come nel punto precedente.
I traumi che coinvolgono il capo
Bocca
Un trauma che coinvolge la bocca determina in genere un abbondante sanguinamento tale da impressionare spesso sia la persona infortunata che i soccorritori. E' necessario mantenersi calmi e provvedere a bloccare l'emorragia. Nei traumi della bocca inoltre è necessario che la persona interessata eviti di ingerire il sangue causa di nausea e vomito. Si può ottenere ciò facendo sedere la persona con il capo leggermente inclinato verso l'avanti.
Denti
In caso di perdita di un dente in un trauma può essere utile:
- fermare il sanguinamento della gengiva applicando un fazzoletto o un tampone di garza e premendo;
- recuperare il dente il più presto possibile ed immergerlo, possibilmente, in un bicchiere di latte freddo senza lavarlo con acqua (se il reimpianto avviene entro 90 minuti c'è il 50% di possibilità di successo);
- recarsi immediatamente da un dentista o al pronto soccorso con il dente.
Labbra, lingua, gengive e palato.
L'emorragia va fermata con compresse di garza tenute in sede dai soccorritori o dallo stesso ferito.
N.B. Nei casi sopradescritti l'intervento medico si rende assolutamente necessario quando l'emorragia va oltre i 15 minuti; le ferite sono vaste e richiedono dei punti; se le ferite sono state provocate da oggetti sporchi e/o se il ferito non è protetto da un'adeguata vaccinazione antitetanica.
Naso
Epistassi
Consiste nella fuoriuscita di sangue dal naso. Molto frequente nei traumi al naso ed alla testa può comunque avvenire per cause non traumatiche come raffreddori, pressione alta, influenza etc.
Epistassi spontanea
Nel bambino
L'epistassi non provocata da traumi è frequente nel bambino dove non desta alcun allarme.
Per bloccarla
far sedere il bambino con la testa in avanti e la bocca aperta al fine di evitare che il sangue venga inghiottito. Tenere premute le narici per circa 10 minuti. Può essere utile porre del ghiaccio sulla fronte. Se dopo 10 minuti di compressione l'emorragia non si è arrestata, premere le narici per altri 10 minuti. Una volta arrestata l'emorragia evitare di soffiare il naso per qualche ora.
Nell'adulto
Un'epistassi non giustificata da traumi può destare preoccupazione ed è pertanto necessario risalire alla causa (ipertensione, cardiopatie, terapia anticoagulante, etc). Evitare di bloccare immediatamente l'emorragia soprattutto se la persona è affetta da ipertensione. Se ne consiglia il trasporto al Pronto Soccorso. Ad ogni modo per bloccare bloccare un'epitassi anche nell'adulto seguire le procedure riportate in precedenza. La testa va tenuta in avanti; le narici compresse. Invitare la persona a non deglutire il sangue.
Epistassi provocata da traumi
- Si può trattare di un trauma coinvolgente solo il naso oppure la testa ed il cranio (in questo caso vedere anche pag. 49).
- Se è provocata da fratture delle ossa del naso, trattare la persona come nel caso dell'epitassi spontanea:
- in un trauma nasale la sede è molto dolorante; spesso vi è deformità, gonfiore, ferite aperte (in questi casi dopo i primi interventi di emergenza la persona va portata dal medico).
- tenere la persona seduta, con il capo leggermente chinato in avanti.
- fornirla di un panno pulito, bagnato con acqua fredda ed invitarla a comprimere la parte. (far fare questa procedura alla persona interessata al fine di evitare di procurarle dolore).
- invitarla a non ingerire il sangue.
Occhio
Un'emergenza a carico dell'occhio può interessare lo sportivo per molteplici fattori. Nelle righe seguenti ci occupiamo dei seguenti tre aspetti:
- Contusioni e ferite
- Presenza di corpi estranei
- Effetti delle radiazioni solari.
Regole generali
- E' bene che un occhio ferito o contuso con un corpo estraneo di difficile rimozione rimanga immobile per evitare che venga graffiata o lacerata la congiuntiva, ossia la sottile membrana che riveste l'occhio esternamente.
- Per evitare che un occhio si muova è necessario coprirli entrambi perché essi si muovono in parallelo e l'occhio sano rimasto scoperto trascinerebbe nei suoi movimenti quello traumatizzato.
- gli occhi vanno bendati senza provocare pressioni anche quando vi è emorragia.
Rimozione di corpuscoli e di corpi estranei
E' una procedura delicata. Si deve infatti evitare di provocare danni alla congiuntiva probabilmente già graffiata. Importante è la lacrimazione: da sola potrebbe rimuovere i corpuscoli più piccoli. Alternativamente può esser utile un lavaggio con acqua tiepida spruzzata, possibilmente con un contagocce. Se il corpo estraneo è conficcato, non rimuoverlo ma portare la persona al pronto soccorso con entrambi gli occhi tappati.
Corpo estraneo di grosse dimensioni
Se le dimensioni dell'oggetto non consentono la chiusura della palpebra proteggere l'occhio con un cono formato da un bicchierino fissato saldamente con un cerotto. Anche in questo caso va chiuso anche l'altro occhio.
Congiuntivite da radiazioni solari
In caso di eccessiva esposizione ai raggi solari (frequente in montagna) senza adeguata protezione si può verificare un'infiammazione della congiuntiva, denunciata dalla persona come "sabbia dentro l'occhio". Non far fregare gli occhi. Coprirli con una benda e portare la persona al pronto soccorso.
Orecchio
Possono interessare lo sportivo i traumi coinvolgenti l'orecchio esterno e traumi interni.
Traumi esterni
I traumi esterni possono danneggiare il padiglione dell'orecchio sino a determinarne un completo distacco. Il trattamento d'urgenza rientra nel trattamento generale delle ferite: tamponare la ferita (in caso di completo distacco recuperare la parte recisa) e recarsi al pronto soccorso.
Traumi interni
La fuoriuscita di un liquido chiaro e/o di sangue dal condotto uditivo dopo un trauma può significare la frattura della base cranica.
Contusione e commozione cerebrale
Contusione cranica
Avviene tutte le volte che si batte il capo contro un corpo solido o un corpo solido colpisce il cranio. Si può manifestare un lieve stato di shock con breve perdita di coscienza (può durare alcuni minuti), con ripresa completa delle funzioni.
Cosa fare
Il pericolo maggiore è il rischio di insorgenza tardiva di un'emorragia intracranica. Tale emorragia non avendo la possibilità di espandersi verso l'esterno, a causa della rigidità della calotta cranica, può determinare compressione del cervello. E' buona norma quindi tenere in osservazione la persona interessata da una contusione cranica e farla visitare da un medico.
Come riconoscere l'insorgenza di una emorragia intracranica
Essa si annuncia con intontimento della persona traumatizzata la quale nel giro di pochi minuti o di ore, talora anche di giorni, presenta rallentamento del respiro ed evidente diminuzione della temperatura corporea (sintomi cosiddetti bulbari). Se l'emorragia coinvolge centri nervosi si avranno i segni della loro compromissione (paralisi degli arti, dilatazione della pupilla etc).
Cosa fare
Trasporto immediato della persona in ospedale.
Commozione cerebrale
Si intende per commozione cerebrale un complesso di sintomi che vengono subito dopo un violento scuotimento dei centri nervosi a causa di azioni meccaniche dirette o indirette, brusche e violente che si esercitano a carico del cranio. Se in qualche caso la commozione cerebrale può portare al coma ed anche alla morte nella maggior parte dei casi regredisce in maniera completa in un tempo più o meno lungo.
Sintomi
1 - Perdita della coscienza immediatamente dopo il trauma (può durare da qualche istante a qualche giorno)
2 - Rilasciamento muscolare completo
3 - Abolizione dei riflessi
4 - Pallore del volto
Differenze rispetto allo shock: mentre nello shock esiste uno stato di coscienza anche se obnubilato ed il polso è lento (bradicardico) nel commozionato si ha una perdita totale di coscienza.
Cosa fare
1 - Liberare la persona da ogni indumento che gli rende difficile la respirazione.
2 - Fare assumere una posizione adatta con la testa sempre declive, il capo deve essere sempre in un piano più basso rispetto al torace affinché una maggior quantità di sangue possa affluire al cervello ed al fine di evitare che la persona craniolesa ingurgiti, ostruendo le vie aeree superiori, sostanze estranee come il sangue proveniente da lesioni interne, materiale vomitato, eventuali apparecchi di protesi dentaria etc, rischiando in tal caso la morte per soffocamento. Se si dovesse intervenire con la respirazione artificiale è bene praticare quella bocca a bocca al fine di evitare che manovre di compressione toracica possano provocare danni ai polmoni a causa di fratture costali (in questo tipo di traumatizzati c'è sempre il rischio che altre zone dell'organismo siano state coinvolte).
Piccole emergenze dell'apparato muscolo-scheletrico
Crampi muscolari
Consistono in improvvise contrazioni dolorose di un muscolo che sopraggiungono mentre viene eseguito un esercizio fisico oppure a letto, quando si cambia posizione o anche in assoluto riposo.
Cosa fare
- Porre il muscolo interessato in posizione allungata ed indurre alternativamente stiramenti e rilassamenti
- Quando il muscolo è in stiramento massaggiarlo
- Riscaldare la parte con un bagno tiepido o acqua calda.
Come comportarsi in caso di crampi
- Piede: afferrare le dita del piede: tenderle e rilassarle alternativamente.
- Dita del piede: alternare un movimento di estensione (spingendole verso la gamba) e di flessione (piegarle)
- Mano: afferrare il dito interessato, tenderlo e successivamente fletterlo verso il dorso della mano.
- Coscia: far sedere la persona, con una mano sollevare la gamba interessata, con l'altra fletterla premendo sul ginocchio; massaggiare la coscia.
- Polpaccio: far sedere la persona, afferrare la gamba e flettere il piede verso il ginocchio.
Infiammazioni ai tendini, alle capsule articolari etc.
Le cause di una infiammazione a carico dei tendini e dei tessuti affini (capsule articolari, guaine etc) sono molteplici. Nello sportivo sano la causa più frequente è l'esercizio intenso.
Cosa fare:
- Lasciare il più possibile in riposo la parte colpita (non tentare movimenti che possono riattivare i dolori e quindi il processo infiammatorio)
- Applicare ghiaccio anche per più ore al giorno
- Chiedere l'intervento del medico per poter utilizzare eventuali farmaci antinfiammatori.
Traumi dell'apparato muscolo-scheletrico: strappi, distorsioni, lussazioni
Nella maggior parte dei casi si tratta di leggere sollecitazioni meccaniche che si limitano ad un dolore più o meno intenso privo di conseguenze. In alcuni casi, come ad esempio in presenza di lussazioni o fratture, il danno può essere rilevante ed è necessario che le persone occasionalmente presenti all'incidente debbano prestare i primi soccorsi.
Strappi muscolo-tendinei
Si verificano quando vengono danneggiati i legamenti che tengono uniti i muscoli alle ossa. Si verificano in seguito ad un movimento scoordinato, a sforzi improvvisi non preceduti da un adeguato riscaldamento. Il grado di gravità di uno strappo è proporzionale al dolore avvertito.
Cosa fare:
- Mettere la parte a riposo
- Se si tratta di braccio o gamba, tenerli sollevati al fine di favorire il deflusso dei liquidi e quindi diminuire o evitare gonfiori
- Applicare ghiaccio o comunque compresse fredde
- Dopo 24 ore si può applicare campresse calde che accelerano la guarigione.
Distorsioni
Si verificano quando in un qualche incidente (un urto contro un ostacolo improvviso, un movimento brusco etc.) le superfici di un'articolazione si allontanano MOMENTANEAMENTE tra loro. Ovviamente i tessuti molli quali: la capsula, i legamenti, i muscoli, vengono sollecitati e possono subire delle lesioni dolorose.
Sintomi
La persona avverte un forte dolore in corrispondenza dell'articolazione interessata. Quest'ultima non presenta modificazioni particolari ad eccezione, talora, di un leggero gonfiore, i movimenti vengono conservati anche se spesso, a seconda dei danni provocati ai tessuti, possono risultare molto dolorosi. Applicare ghiaccio.
Lussazioni
Nelle lussazioni le superfici di contatto delle articolazioni (superfici articolari) a causa di trauma subito vengono allontanate tra loro in maniera permanente ed è necessario l'intervento del medico per poterle far ritornare a posto.
Sintomi
L'articolazione interessata ha perduto il suo normale profilo; le parti coinvolte assumono posizioni spesso innaturali. I movimenti vengono interdetti ed il dolore è molto forte soprattutto se contemporaneamente si sono verificate delle lesioni ai tessuti molli (capsula, legamenti, muscoli, tendini).
Cosa fare
Una lussazione va curata e rimessa a posto nel più breve tempo possibile da persona esperta. I primi soccorsi devono provvedere a far assumere alla persona interessata una posizione normale senza provocarle eccessivi dolori o aggravare il danno subito. Applicare ghiaccio al fine di prevenire il gonfiore. In assenza del medico la persona va accompagnata al pronto soccorso cercando di immobilizzare la parte interessata al fine di evitare che le vibrazioni del trasporto aumentino il dolore.
Le fratture
- Frattura chiusa, quando l'osso fratturato non fuoriesce dalla pelle;
- Frattura esposta, quando i monconi dell'osso fuoriescono dalla pelle. Quest'ultima è più pericolosa della prima perchè ovviamente è accompagnata da emorragia più o meno abbondante e c'è il rischio di infezione.
Diagnosi di frattura
Non sempre la diagnosi di frattura è immediata in particolare per le persone inesperte. Molto spesso è solo la radiografia in grado di risolvere il problema. Si può sospettare la presenza di una frattura quando è presente uno o più dei seguenti sintomi:
1 - dolore in corrispondenza dell'osso o dell'articolazione, accompagnato da sensazione di cedevolezza
2- durante il trauma la persona coinvolta ha percepito uno schiocco, il "crac" che in genere accompagna le fratture
3 - la zona colpita è gonfia, bluastra o fa male soprattutto se viene toccata o se la persona si muove
4 - la persona non riesce a muovere la parte traumatizzata
5 - la parte colpita assume una posizione non naturale o appare deformata
6 - l'arto che ha subito il trauma appare più corto o più lungo dell'altro
7 - si percepiscono rumori e sensazioni di scricchiolii muovendo la parte traumatizzata.
Cosa fare
1 - Valutare le condizioni generali della persona coinvolta e controllare polso e respirazione. Se necessario e conoscendone le procedure effettuare la respirazione artificiale.
2 - In caso di frattura esposta o di emorragia cercare di arrestare l'emorragia tamponando la ferita con garza o panno pulito, senza toccare le ossa e non cercare mai di intervenire su di esse. Non lavare nè medicare la ferita.
3 - Evitare movimenti prima che vengano immobilizzate le parti fratturate. Ciò evita il rischio di lacerazioni ai tessuti (a causa dei monconi delle ossa fratturate), di dolore, di aggravare l'emorragia e favorire lo shock.
4 - Provvedere ad immobilizzare la parte fratturata (con la cosìddetta steccatura) senza cercare di modificarne la posizione, al fine di alleviare il dolore e di impedire che le ossa fratturate possano danneggiare nervi, vasi sanguigni e muscoli.
5 - Far sì che l'infortunato venga trasportato il più presto possibile ad un pronto soccorso.
Come si effettua l'immobilizzazione
L'immobilizzazione di un arto fratturato deve essere effettuata prima che la persona ferita venga spostata al fine di evitare il rischio di danni ai tessuti vicini ed aumentare il dolore. L'immobilizzazione dovrebbe avvenire con apposite stecche metalliche o di legno o con speciali involucri di plastica. Non disponendo di questo materiale va bene qualunque supporto che consenta di raggiungere l'obiettivo di tenere assolutamente fermo l'arto: giornali, coperte arrotolate attorno all'arto, manici di scopa, ombrelli, bastoni vari, rami d'albero puliti dalle fronde etc. Cercare che queste "stecche d'emergenza" siano più lunghe dell'arto interessato. In assenza anche di questi supporti immobilizzare l'articolazione su di un'altra parte del corpo (il torace per l'arto superiore, la gamba sana per l'arto inferiore etc.). Una volta applicate le stecche vanno fissate con bende, garze, cinghie etc; in loro assenza con qualunque materiale a disposizione (cravatte, strisce di tela, corde etc.). Prima di provvedere alla steccatura è opportuno appoggiare sulla parte fratturata un'imbottitura realizzata con qualsiasi materiale morbido (pezze di stoffa, coperte, asciugamani etc.). ATTENZIONE! Nel fissare la steccatura è opportuno valutare che essa non impedisca, perchè troppo stretta, la circolazione del sangue. Se le dita diventano pallide o bluastre o se l'infortunato sente formicolii all'arto coinvolto è bene sospettare che la steccatura sia troppo stretta. In questo caso allentarla.
Esempi di lussazioni e fratture (cosa fare)
Di seguito vengono riportati esempi di trattamento e immobilizzazione di fratture, distorsioni e lussazioni delle varie parti del corpo. I suggerimenti di seguito riportati ovviamente si riferiscono a condizioni di emergenza quando gli incidenti si verificano in assenza di persone esperte e i presenti occasionali debbono prestare la prima assistenza.
Arti superiori
Mano
Numerosi sono i traumi a carico delle parti della mano. Essi possono interessare il palmo, il dorso, il pollice, le articolazioni delle dita, etc. Come norma porre subito del ghiaccio. Per il trasporto dell'infortunato sostenere l'avambraccio con un fazzoletto attorno al collo e se necessario bloccare la mano incidentata con il palmo fissato ad un sostegno. In caso di lesione ad un dito non è necessario effettuare la steccatura, anzi, in caso di distorsione può risultare pericoloso.
Come immobilizzare la mano in presenza o sospettando delle fratture
- Posizionare l'avambraccio in modo che formi quasi un angolo retto con il braccio e con la mano leggermente più alta del gomito. Il palmo della mano piatto sul sostegno verso il basso.
- Fasciare la mano ed il braccio con una imbottitura.
- Steccare la mano assieme all'avambraccio.
-Legare il braccio attorno al collo della persona.
Polso
Il meccanismo traumatico avviene molto spesso per caduta sul palmo della mano. Osservare se esistono deformità o tumefazioni nel qual caso si può sospettare la presenza di fratture ed ogni movimento è inopportuno. In loro assenza effettuare una serie di movimenti a mano libera e facendo opporre resistenza. In assenza di dolore fasciare e porre del ghiaccio.
Come immobilizzare il polso in presenza o sospettando delle fratture
- Posizionare l'avambraccio in modo che formi un angolo retto con il braccio. La mano deve essere leggermente più alta del gomito. Il palmo rivolto verso il torace con il pollice verso l'alto
- Fasciare l'avambraccio con una imbottitura e steccarlo.
-Legare il braccio attorno al collo della persona.
Avambraccio
L'avambraccio è composto dalle ossa ulna e radio (il radio è dalla parte del pollice)
In caso di frattura dell'avambraccio occorre applicare due stecche ai lati dell'avambraccio, dal gomito alla mano, in modo da immobilizzare l'arto. Sostenerlo con un fazzoletto attorno al collo e, se necessario, bloccare il braccio attorno al torace con un secondo fazzoletto.
Corretta fasciatura al collo
1 - Appoggiare sul petto della persona una fascia triangolare come ad esempio un fazzoletto da testa, una camicia etc.
2 - Steccare il braccio o la parte lesa secondo le modalità in precedenza riportate.
3 - Sistemare il braccio piegato quasi ad angolo retto, sul torace (la mano deve essere circa 10 cm sopra il gomito).
4 - Portare l'angolo superiore della fascia attorno al collo, sollevare l'angolo inferiore e legarlo a quello superiore, possibilmente in posizione laterale al fine di evitare che dia noia al collo.
5 - L'angolo laterale va piegato sopra il gomito e fissato con una spilla o annodato (vedi figura).
Gomito
Cenni di anatomia: corrisponde all'articolazione ulna/radio dell'avambraccio con l'omero del braccio
Il gomito è un'articolazione continuamente sollecitata da movimenti ed è sede frequente di distorsioni, lussazioni e fratture. Osservando l'articolazione si può facilmente osservare tumefazioni. In caso di lussazione si può osservare come l'avambraccio sporga oltre l'angolo retto formato con il braccio.
Cosa fare
In caso di necessità di trasferimento della persona traumatizzzata bloccare braccio e/o avambraccio lasciando l'articolazione nella posizione assunta dopo il trauma. E' molto importante controllare il polso (numero di pulsazioni e consistenza).
Se il gomito è piegato
E' sufficiente farlo sostenere da una fascia attorno al collo e tenerlo accostato al torace per mezzo di una seconda fascia.
Se il gomito è disteso
- Ripiegare un asciugamano e metterlo sotto l'ascella in modo da fare uno spessore di alcuni centimetri che lo tenga separato dal corpo.
- Steccare il braccio lasciando il gomito steso; alternativamente avvolgere un cuscino attorno al braccio bloccandolo con spille, cerotti o fasce.
- Braccio
Cenni di anatomia: è composto da un solo osso l'OMERO che si articola con l'ulna ed il radio (a livello del gomito) e con la scapola (a livello della spalla).
Cosa fare
- Ripiegare un asciugamano e posizionarlo sotto il cavo ascellare
- Appoggiare il braccio contro la parete toracica, posizionando l'avambraccio in modo da formare un angolo retto con il braccio.
- Steccare il braccio nella parte esterna (con un giornale, un legno, ecc.) tenendolo legato con due legature poste una sopra ed una sotto la sospetta frattura.
- Sostenere il braccio al collo con una piccola fasciatura
- Con una seconda fascia fermare il braccio vicino al torace
ATTENZIONE! Una volta effettuata le operazioni sopra riportate è bene controllare di non aver interrotto la circolazione (rilevare la regolarità del polso, l'assenza di formicolii; se necessario allentare la fasciatura).
Spalla
Cenni di anatomia: la spalla costituisce un'articolazione complessa cui partecipano l'omero (l'osso che va a costituire il braccio), la clavicola (l'ossicino che collega la spalla anteriormente allo sterno) e la scapola (l'osso piatto, posto nella parte posteriore del torace). Sulla spalla si scaricano tutte le sollecitazioni del braccio ed in parte del torace e pertanto sono frequenti le distorsioni, le lussazioni e le fratture. In caso di grave lussazione o di frattura se è necessario provvedere al trasporto della persona traumatizzata cercare di immobilizzare l'arto nella posizione in cui si viene a trovare dopo il trauma. Qualora sia necessario tenere sollevata la spalla (come ad esempio nel caso della frattura della clavicola) mettere sotto l'ascella qualche cosa di morbido (un cuscino, del cotone, un indumento arrotolato etc). Il braccio va immobilizzato (per mezzo di un fazzoletto) in posizione verticale (come nelle figure riportate in precedenza) e l'avambraccio deve formare un angolo retto.
Collo e schiena
Il pericolo dei traumi che coinvolgono collo e schiena è dovuto al fatto che essi possono provocare lesioni al midollo spinale. Una persona con la spina dorsale traumatizzata è comunque una persona a rischio per quanto riguarda lesioni che possono derivare anche da una maldestra assistenza.
Quali sono i sintomi?
- Dolore alla schiena o al collo;
- Paralisi o indebolimento di un braccio o di una gamba
- Intorpidimento o formicolio di un braccio o di una gamba
Se la persona è incosciente il sospetto di questo tipo di fratture è d'obbligo.
Cosa fare quando si prestano i primi soccorsi a persone con queste tipo di traumi?
1 - Quando non si deve rimuovere la persona traumatizzata:
- Quando non si trova in immediato pericolo di vita a causa di un pericolo ambientale imminente (come ad es. il traumatizzato si trova all'interno di un'auto in fiamme, incombe una valanga etc.)
- Quando le sue condizioni fisiche non destano preoccupazioni immediate: la respirazione è normale, le pulsazioni sono regolari; non sta vomitando.
Cosa fare?
- Non ruotare la schiena, il collo, la testa
- Cercare di prevenire lo schock coprendo la persona
- Immobilizzare la persona nell'esatta posizione in cui si trova per mezzo di asciugamani arrotolati, cuscini etc. tenuti poi fermi da materiali pesanti (pietre, mattoni etc).
- Chiamare l'assistenza medica
2 - Quando è necessario rimuovere la persona traumatizzata:
- Quando il traumatizzato si trova in pericolo di vita per fiamme, esplosioni, frane etc., aiutati da più soccorritori (almeno 4) girare la persona su di un'asse rigida. In assenza di un'asse il traumatizzato può essere girato su di una coperta assicurandosi che la testa ed il collo rimangano fermi.
Come ultima speranza il soccorritore può intervenire da solo.
- trascinando il traumatizzato per i piedi se la superficie è liscia;
- trascinando il traumatizzato per le spalle, se la superficie è irregolare o se il traumatizzato si trova su scale.
- Quando si trova a faccia in giù in una pozzanghera, fango etc
E' necessario girare la persona sul dorso facendosi aiutare da più persone: una deve tenere la testa ed il collo; una le spalle; una il bacino; una le gambe. Se si ha un numero inferiore di soccorritori di certo uno tenga la testa e il collo, un altro le gambe. In caso alternativo se il soccorritore si trova da solo, trascini il traumatizzato per le spalle, tenendo immobilizzata la testa tra le braccia.
- Quando la persona traumatizzata non respira, non ha pulsazioni ed è a faccia in giù
Per girare il traumatizzato utilizzare le procedure sopra descritte. Se il soccorritore è solo può girare il traumatizzato come ultima risorsa.
- La persona traumatizzata si trova supina ma rischia di soffocare per vomito o emorragia
E' neccessario girare il traumatizzato su di un fianco; la testa deve poggiare su di una superficie (il braccio della stessa persona). Per girare la persona un solo soccorritore non è sufficiente: è necessaria la presenza di più soccorritori che operino in sincronia.
- Fatta assumere la posizione ottimale ed eliminate le condizioni di rischio è necessario immobilizzare il traumatizzato (vedere le righe precedenti).
Arti inferiori
Piede e caviglia
La diagnosi fra una brutta distorsione e una frattura in questa sede può essere difficile. In ogni caso, poichè anche in presenza di una distorsione è controindicato camminare, i primi aiuti sono uguali per entrambi
- Sdraiare la persona e sfilare la scarpa.
- Appoggiare la gamba, dall'incavo del ginocchio sino al tallone, su di un supporto morbido come ad esempio una coperta ripiegata o un cuscino. Ripiegare i lembi della coperta o del cuscino sopra la gamba in modo che essa ne venga avvolta. Fissare questo supporto con dei lacci o bende.
- Il piede va tenuto possibilmente sollevato al fine di diminuire il gonfiore (è utile applicare del ghiaccio).
Gamba
Cenni di anatomia. E' composta da due ossa: la tibia ed il perone che in alto si articolano con la rotula, ed il femore per formare il ginocchio; in basso con le ossa del piede per formare la caviglia.
In caso di frattura
Una diagnosi di frattura delle due ossa che compongono la gamba (tibia e perone) è spesso facilitata dal fatto che la gamba assume una posizione non naturale (ad esempio guardando l'infortunato disteso si può vedere come il piede interessato non è in linea con il ginocchio).
Cosa fare
- Sdraiare la persona e sfilare la scarpa.
- La gamba, dall'incavo del ginocchio sino al tallone, va appoggiata su di un supporto morbido come ad esempio una coperta ripiegata od un cuscino. Ripiegare i lembi della coperta o del cuscino sopra la gamba in modo che essa ne venga avvolta. Fissare questo supporto con dei lacci o bende.
- La gamba va steccata ai due lati partendo dalla coscia. Si consiglia di usare tre stecche: una posta sotto il polpaccio e le altre due ai lati.
- In assenza di stecche usare una coperta, legando la gamba sana a quella fratturata.
N.B.
- Poichè lo stinco (la parte anteriore della gamba) è coperto solo da un sottile strato di tessuti molli è possibile che le fratture in questa sede siano aperte e quindi si possano vedere i monconi dell'osso fratturato. E' necessario ricordare quanto esposto a pag. 53 a proposito delle ossa esposte.
- Controllare periodicamente la presenza e la regolarità delle pulsazioni della caviglia fratturata, il colore delle dita e l'eventuale formicolio denunciato dalla persona traumatizzata. Se necessario allentare le legature. Nel caso che la gamba fratturata venga legata a quella sana è bene controllare le pulsazioni alla caviglia anche di quest'ultima.
Ginocchio
Cenni di anatomia: costituisce l'articolazione tra la tibia e perone della gamba, il femore della coscia ed un piccolo osso, la rotula. La frattura può coinvolgere la rotula o le altre ossa che partecipano alla formazione del ginocchio. In caso di frattura della rotula la gamba assume spesso una posizione non naturale. Prima di steccare una gamba con la rotula fratturata cercare di raddrizzare la gamba con molta delicatezza e senza toccare il ginocchio. Se questa manovra provoca dolore lasciare il ginocchio piegato.
Come immobilizzare un ginocchio piegato
- La persona infortunata deve rimanere distesa sulla schiena o sul lato sano.
- Farle piegare il ginocchio sano parallelamente a quello infortunato
- Sistemare tra i polpacci e le cosce una imbottitura (le ginocchia devono rimanere libere e distanti).
- Legare tra loro le due gambe a metà del polpaccio e della coscia
- Applicare del ghiaccio sul ginocchio al fine di ridurre il gonfiore
- Controllare il polso di entrambe le caviglie e l'intorpidimento delle dita dei piedi
Come immobilizzare un ginocchio disteso
- Avvolgere un asse di circa 10 cm con un'imbottitura lunga tutta la gamba, fino al calcagno.
- Riempire gli incavi sotto le caviglie e il ginocchio
- Legare l'asse alla gamba all'altezza della caviglia, sopra e sotto il ginocchio e nella parte alta della coscia.
- Applicare del ghiaccio sul ginocchio
- Controllare le pulsazioni a livello della caviglia, l'intorpidimento delle dita: allentare i nodi se necessario.
Anca e coscia
Cenni di anatomia: la coscia è formata dal femore; quest'osso si articola con l'ileo, osso che contribuisce a formare il bacino. L'anca corrisponde ad una zona composta dall'articolazione del femore e dalla parte di bacino corrispondente. Nei traumi che coinvolgono anca e coscia generalmente la gamba interessata appare più corta dell'altra ed il piede è piegato verso l'esterno. In caso di lussazione, ossia di fuoriuscita del femore dall'articolazione, la coscia è ruotata verso l'interno. In caso di frattura del femore se la persona traumatizzata è un giovane il dolore avvertito al momento della frattura è acuto; al contrario nelle persone anziane il dolore avvertito può anche essere leggero.
Immobilizzazione della coscia
Lussazione e frattura vanno trattate allo stesso modo
- la persona deve restare distesa
- se la gamba è ripiegata cercare di distenderla con molta attenzione e delicatezza, se questa manovra provoca dolore, far ripiegare la gamba sana parallelamente a quella traumatizzata (vedere paragrafo seguente).
- Sono necessarie due stecche: una deve essere lunga almeno dal bacino al calcagno; l'altra dall'inguine al calcagno. Avvolgerle con materiale morbido (coperte)
- Far passare sotto la gamba traumatizzata alcune strisce di stoffa, almeno 7, (non muovere la gamba ma spingerle sotto con un bastoncino) di lunghezza sufficiente a legare le due stecche una volta posizionate. Disporle lungo l'intera lunghezza della gamba (caviglia, ginocchio, sopra il ginocchio etc.) comunque non sopra la zona fratturata.
- Appoggiare le stecche (quella più lunga al fianco; quella più corta all'interno)
- Legarle saldamente evitando che facciano male in corrispondenza della zona fratturata, controllando le pulsazioni alle caviglie.
Se non si dispone di stecche
- Ripiegare una coperta e porla tra le gambe
- Legare assieme le gambe.
NORME FONDAMENTALI PER L'INTERVENTO
Quando ci si accinge ad effettuare il primo soccorso è bene suddividere l'intervento in due fasi:
• la prima è di carattere preliminare, un'indagine per stabilire le condizioni di gravità del soggetto.
• la seconda tratta di una serie di atti da compiere per mettere il più possibile a proprio agio il soccorritore ed il ferito (regola del non nuocere).
FASE 1 - INDAGINE PRELIMINARE
1. esaminare la situazione
2. accertarsi se la vittima ha subito un trauma
3. accertarsi dello stato di coscienza della vittima
4. accertarsi che il soggetto abbia le vie aeree libere e che respiri
5. accertarsi che il cuore batta
6. verificare la portata di eventuali emorragie
FASE 2 - COMPORTAMENTO PRELIMINARE
Dopo aver effettuato una prima indagine per stabilire sommariamente la patologia e quindi l'urgenza e la conseguente tipologia di intervento, si effettuano le seguenti procedure:
1. evitare nel modo più assoluto di nuocere al paziente effettuando manovre incongrue (non sottoporre il paziente a movimenti o scosse inutili.
2. eliminare l'azione della causa dell'infortunio ponendo particolare attenzione al rischio cui ci si espone eventualmente.
3. provvedere a slacciare gli indumenti che possano costituire ostacolo alla respirazione.
4. adottare la posizione antishock (1). o la posizione laterale di sicurezza (2).
5. provvedere ad avvisare il soccorso specializzato richiedendo l'intervento dopo aver valutato lo stato del soggetto.
6. non premere, schiacciare o massaggiare quando vi è il sospetto di lesioni profonde.
7. non dare bevande se non si è sicuri che il paziente sia in piena coscienza
Questo è lo schema base che viene normalmente utilizzato dai V.D.S. (Volontari Del Soccorso) della C.R.I. per ogni intervento. Un soccorritore se dovesse trovare una persona che, per es., stia dormendo all’aperto, non può avvicinarsi e posarle una mano sul polso o sulla carotide (metodo più comunemente usato) per sentirne il battito, e poi, se ha avuto la fortuna che il soggetto avesse il sonno pesante, controllare che abbia le vie aeree libere e che respiri. La prima cosa fondamentale da fare sarebbe verificare lo stato di coscienza della persona, e questo:
• per evitare di prendersi un pugno da un’ignara “vittima” (dell’intervento, non di un incidente!!!) che magari stava semplicemente schiacciando un pisolino.
• per evitare interventi inutili e dannosi.
Inoltre, è necessario prima accertarsi che le vie aeree siano libere (ed eventualmente, se possibile, liberarle) e che sia presente il respiro. In caso contrario intervenire facendo 2 insufflazioni, poi verificare se il cuore batte (sentendo il battito carotideo). Se il battito cardiaco fosse assente, intervenire con 15 compressioni sternali. Continuare il ciclo (2 insufflazioni/15 compressioni) per 4-5 volte (durata di circa 1 minuto). Verificare successivamente i parametri vitali al contrario (prima battito cardiaco; se assente, continuare rianimazione; se presente, controllare il respiro). Se il respiro non dovesse riprendere, continuare le insufflazioni; in caso di ripresa mettere in Posizione Laterale di Sicurezza (se le condizioni del soggetto lo permettono), oppure intervenire con manovra di sublussazione della mandibola o di estrazione della lingua (in caso di sospetto trauma cervicale).
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LA POSIZIONE ANTI-SHOCK
Il concetto medico" di shoch può essere riassunto come una riduzione momentanea di tutte le funzioni fisiche e psichiche.
In genere si distinguono 5 situazioni in cui si può verificare lo shock.
1. incidenti mediogravi e gravi,
2. emorragie medioforti e forti
3. in caso di insufficenza cardiaca
4. avvelenamenti
5. perdita di liquidi (dissenteria, tifo) I sintomi:
• pallore al viso
• dita delle mani bluastre
• sudorazione fredda
• battito cardiaco accelerato o rallentato
• respirazione accelerata (simile alla respirazione dei cani)
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LA POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
Da adottarsi quando nella vittima, priva di conoscenza, sia presente attività respiratoria (es. svenimento).
• Flettere la gamba contraria al lato verso cui vogliamo girare la vittima e sovrapporla all'altra.
• Piegare il braccio dallo stesso lato della gamba flessa (senso di rotazione) adagiandolo sul torace, eventuale distensione sul pavimento dell'altro braccio.
• Afferrare il bacino e le spalle della vittima e ruotarla verso il lato desiderato (opposto ai due arti flessi), agganciamola sul polpaccio dellla gamba sottostante in modo che il ginocchio tocchi terra.
• Iperestendere la testa con il soccorritore dal lato verso cui viene ruotata la vittima.
Annegamento
Se vi avvicinate ad una persona che si sta dibattendo e rischia di annegare,
dovete stare molto attenti ai movimenti inconsulti che può effettuare.
In acqua potete trascinarlo verso riva, da riva potete allungargli un ramo, una corda ecc..
1. Uno dei tanti modi per riportare a riva un pericolante è quello di avere un braccio libero e con le gambe che battono a forbice.
2. Se siete a riva, stando bene aggrappati ad un albero o arbusto, allungategli un ramo o corda o asciugamano. Fate molta attenzione quando l'issate a riva!
Dibattendosi, potrebbe trascinarvi in acqua.
3. Per rianimarlo, metterlo a pancia in giù, possibilmente con la testa più bassa del resto del corpo per far defluire l'acqua ingerita. Poi, se l'infortunato non ha ripreso a respirare normalmente, effettuare la RESPIRAZIONE ARTIFICIALE e MASSAGGIO CARDIACO
Assideramento
I sintomi di assideramento posono comparire non solo in presenza di una temperatura molto bassa, come tra la neve, ma anche dopo essere rimasti immersi a lungo in acqua fredda. È un sintomo da non sottovalutare in quanto, se non adeguatamente curato, può recare gravi danni all'infortunato
1. Se la respirazione è fievole e se la persona con principio di assideramento fa fatica a parlare, asciugarlo tutto, togliendo eventuali indumenti bagnati e frizionagli tutto il corpo. Portalo, se possibile, in un luogo caldo, metterlo a letto ben coperto e somministrandogli bevande calde.
2. Se l'assideramento è più del previsto, e l'infortunato non riprende conoscienza e respira a fatica, praticare la RESPIRAZIONE ARTIFICIALE
3. In caso di congelamento agli arti, cercare di scaldare la parte colpita con un panno caldo (non acqua calda), non rompere eventuali vescicole e separare dita di piedi o mani con garze pulite.
Avvelenamento
Nei casi di avvelenamento, la prima cosa da fare è chiamare immediatamente un medico o trasportare l'infortunato all'ospedale più vicino (se possibile portare con sè un campione del materiale ingerito); contemporaneamente prendere le prime urgenti misure di pronto soccorso, valide per la maggior parte dei casi di avvelenamento da ingestione, compreso l'avvelenamento da funghi
1. Se il paziente è cosciente, per diluire il veleno ingerito, far bere all'infortunato grosse quantità di liquidi, come latte, acqua calda del rubinetto o acqua salata.
2. Successivamente, provocare il vomito; questo, comunque dovrebbe venire spontaneo ed è utilissimo per lavare lo stomaco, specialmente se le sostanze velenose sono state ingerite da poco. attenzione. non provocare il vomito nei casi di avvelenamento da acidi, alcali forti, cherosene, varechina, lisciva, benzina o trementina.
3. Nel caso di avvelenamento per inalazione da gas o da prodotti tossici, trascinare, appena possibile l'infortunato all'aperto e, nell'attesa dell'ambulanza, praticare la RESPIRAZIONE ARTIFICIALE
Colpi di sole
L'insolazione o colpo di sole, si può manifestare dopo lunghe esposizioni ai raggi solari, l'aspetto dell'infortunato colpito da insolazione si presenta con pelle caldissima e secca, accompagnata da vertigini, rapida respirazione e, talvolta, confusione, confusione mentale.
1. Raffreddare immediatamente l'infortunato immergendolo in acqua fredda, oppure applicare borse di ghiaccio o ghiaccio tritato avvolto in fazzoletti attorno al capo, o inzuppargli gli abiti di acqua per abbassargli la temperatura corporea fino a 38°C.
2. Spostare l'infortunato in un luogo fresco e ventilato e, contemporaneamente, strofinagli le gambe e le braccia in direzione del cuore attraverso coperte o lenzuole mantenute fredde e, appena possibile, chiamare un medico per evitare complicazioni che potrebbero sorgere a livello neurologico o circolatorio.
2. IL FUOCO
il fuoco
Si può riconoscere uno Scout dal suo fuoco. Non puoi sperare di valere qualcosa nella cucina all'aperto se non sei capace di accendere e di mantenere il tipo di fuoco più adatto alle tue necessità. Non preparare fuochi troppo grandi, tutto ciò che ti occorre è un fuoco di grandezza giusta, che sviluppi abbastanza calore per cuocere il tuo cibo, ma senza nello stesso tempo cuocere anche te.
Per cucinare ti occorrono due tipi di fuochi: uno rapido e ardente per far bollire l'acqua, l'altro che bruci lentamente e senza fumo, mantenendo un calore costante, per cucinare le vivande.
Scegli la legna adatta:
• I legni duri ( quercia, frassino, olmo, faggio, ecc. ): hanno un grande potere calorifico e combustione lenta. Buoni per la cucina e per il riscaldamento.
• I legni teneri ( pioppo, tiglio, acero, platano, ecc. ): hanno un potere calorifico medio e combustione rapida. Buoni per il fuoco da campo e per la legna di accensione.
• I legni resinosi ( pino, abete, larice, ecc.): hanno un potere calorifico medio e combustione molto rapida. Buoni per il fuoco da campo e per la legna di accensione.
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Tipi di Fuochi
Ci sono fuochi che scaldano e fuochi che illominano. Al campo hai bisogno di tutti e due: il calore del fuoco della cucina per nutrirti e la luce viva del fuoco da campo per la sera. Fare un fuoco più adatto a scaldare o uno più adatto a illuminare dipende dal tipo di legna che usi e dalla forma del focolare.
Nella tua vita scout, poi, ti troverai in tante situazioni differenti e dovrai accendere il fuoco in luoghi spesso molto diversi uno dall'altro; ogni volta dovrai saper utilizzare il tipo di fuoco più adatto a quella circostanza.
Fuoco a piramide
Si accende con ogni tempo, fornisce calore e luce, però disperde calore e consuma legna. Riscalda in maniera irregolare. Devi alimentarlo costantemente. È adatto per il fuoco da campo. È la base per l'accensione di ogni fuoco.
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Fuoco a trincea
Ha un ottimo tiraggio e può essere alimentato regolarmente con rami lunghi. È stabile per mettervi pentole grosse e consente anche di metterne due o più, una accanto all'altra. Devi qrientarlo esattamente secondo il vento perchè diventa poco efficace se il vento cambia direzione. Inoltre richiede un terreno sufficientemente compatto, altrimenti, se la trincea È poco solida, non sostirne bene la pentola.
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Fuoco a croce
È una variante del fuoco in trincea, puoi utilizzarlo se il vento cambia frequentemente direzione. Consuma legna e non è facile nè da regolare, nè da alimentare, nè per disporvi sopra le pentole.
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Fuoco polinesiano
È un fuoco tipico dei popoli della Polinesia. Fai un buco nel terreno e ricoprilo sul fondo e sui lati con pietre piatte. In caso di pioggia, puoi coprirlo con uno strato di terra. Il fuoco polinesiano riscalda bene, mantiene il calore, non risente assolutamente del vento ma è poco pratico da alimentare.
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Fuoco del boscaiolo
Si accende facilmente e dà molta luce. Brucia bene e con ogni tempo. È ottimo per il fuoco da campo e per riscaldare. Richiede una preparazione accurata, ha bisogno di molta legna e deve essere alimentato costantemente.
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Fuoco a riflettore
Alcune pietre servono a formare il focolare e a sorreggere le barre di ferro, mentre alcuni tronchetti, disposti l'uno sopra l'altro, fanno da riflettore per il calore. È adatto per la cucina individuale e per scaldarsi.
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Fuoco in scarpata
Unisce i vantaggi del fuoco a riflettore a quello sopraelevato.
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Fuoco del pastore
È facile da costruire e cuoce rapidamente perchè mantiene abbastanza il calore. Bisogna fare attenzione al tipo di pietra utilizzata perchè alcune pietre, con il calore, possono spaccarsi e lanciare schegge.
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Fuoco alla "trupper"
Ha un buon tiraggio, ma risente molto dei cambiamenti del vento. È adatto per la cucina individuale. Scava una trincea larga 30 cm e lunga 50, orientata in modo che il vento vi soffi dentro.
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Fuoco a capanna
Consente di sfruttare il vento ed è possibile accenderlo anche in condizioni metereologiche avverse.
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Fuoco al calore di pietra
Serve per cucinare con più pentole contemporaneamente.
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Fuoco del pioniere
È orientabile secondo il vento. È pulito e rapido, però produce fumo, perchè i due tronchetti laterali devono essere di legno verde, per evitare che brucino troppo velocemente.
3. IL FORNO
Il forno è molto utile e ti ripaga abbondantemente del lavoro fatto per costruirlo. Con un forno potrai cucinare arrosti, fare la pizza e anche preparare dolci.
Con il bidone
Puoi fabbicare facilmente un forno utilizzando un bidone o una grossa scatola di metallo. Scava una trincea e disponi il bidone come in figura, poi copri con terra. Chiudi con un coperchio l'apertura del forno, per non far disperdere il calore.
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Con le pietre
Se nella zona vi sono grosse pietre piatte, potrai utilizzarle per fabbricare un ottimo forno. Per cuninarvi, accendi il fuoco all'interno di esso. Fai formare la brace e, quando non c'è più fiamma, introduci i cibi a cuocere. Metti un coperchio davanti all'apertura del forno, per non far disperdere il calore.
4. CUCINA ALLA TRAPPEUR
Un tipico modo di cucinare dei vecchi pionieri del west ora passato alla tradizione scout. Permette di ottenere piatti sia semplici che complessi gustosi e originali.
Sicuramente chi è stato per un buon periodo in reparto avrà sentito parlare qualche volta della cucina trappeur e chissà cosa ha pensato la prima volta che ha sentito questo nome...
I trappeur erano gli antichi pionieri del west, che avevano un tipico modo di cucinare i cibi. La caratteristica principale di questa cucina è il non uso di pentole, infatti i cibi vanno cotti sulla brace e, importante, non sulla fiamma viva.
Perciò è indispensabile che per ottenere una perfetta cottura bisogna realizzare una brace come si deve utilizzando legna grossa e aspettando che si consumi bene. Il focolare deve essere preparato con delle grosse pietre piatte attorno in modo che facciano da riflettore per il calore. Le pietre le potete anche sistemare in modo da creare un supporto per poggiare spiedi o altro che vi possa servire per cuocere il cibo.
Quando preparate il fuoco, dovete stare attenti a fare una brace della giusta temperatura, cioè che non sia nè troppo calda (farebbe cuocere i cibi fuori per lasciarli crudi dentro), nè troppo fredda (non cuocerebbe nulla). Poiché sicuramente non avrete con voi un termometro, esiste un "trucchetto" per rendervi conto del calore della brace.
Accostate il palmo della mano alla brace e controllate quanto tempo riuscite a stare contando lentamente i secondi. Se i secondi vanno da 6 a 8 allora il calore sarà basso e la temperatura sarà circa fra i 120° e i 175°. Se invece riuscite a starci 4-5 secondi il calore è medio e la temperatura fra 175° e 200°. Se i secondi sono 2-3 il calore è alto e la temperatura di circa 200°-230°. Infine se riuscite a starci per 1 secondo o meno allora il calore sarà alto e la temperatura sui 230°-360°.
Poiché per la cucina trappeur il calore ideale è medio-alto regolatevi nell'alimentazione della brace.
Materiale di squadriglia per la cucina. Ogni squadriglia cucina autonomamente, perciò deve avere tutto ciò che gli serve...
Per la cucina ogni squadriglia deve avere:
- una batteria completa di pentolone, pentola, pentolino, padella grande e media, scolapasta, coperchi e manici;
- posate di legno
- 1 mestolo
- 1 schiumarola
- 1 buon coltello
- 1 apriscatole
- 1-2 contenitori in plastica
- diversi contenitori per sale, zucchero, olio e aceto
- strofinacci, spugne, detersivo liquido e in polvere, retine
- fiammiferi
- 1 fornellino a gas
- 1 tanica di per l'acqua potabile da 20-25 L
- 1 griglia
Ricette trappeur
Uova alla trappeur. Secondo il metodo di cucina trappeur l'uovo può essere cotto in diversi modi, ovviamente senza l'uso alcun pentolame. Vediamo quali sono.
Eh già con la cucina trappeur si possono fare anche le uova. Qualcuno dirà: "Ma come? senza pentole, padelle...?". Si proprio così; i metodi per cucinare le uova alla trappeur sono più di uno: allo spiedo, sotto la cenere, al piatto.
Uovo allo spiedo
Prendi un uovo e, con la punta di un coltello, fai due piccoli fori alle estremità longitudinali dell'uovo. Tenendolo in posizione orizzontale fate passare uno spiedo sottile e appoggiatelo su delle forcelle che avrete preparato sulla brace. Lasciatelo cuocere per circa 3 minuti, dopodiché potete prenderlo e gustarlo condendo a vostro piacere.
Uovo sotto la cenere
Prendi un uovo, perfora leggermente la sua sacca d'aria e ponilo a cuocere sotto la brace per 2 minuti circa.
Uovo al piatto
Scegli una pietra piatta e falla riscaldare sotto la brace ardente. Non appena è rovente toglila dal fuoco (con un bastone), puliscila rapidamente e rompi l'uovo sopra di essa. La cottura sarà quasi istantanea...
Le uova con la cucina trappeur si possono cuocere anche in altri modi, accoppiati con patate, cipolle, ecc. Prossimamente troverete anche queste ricette...
Salsicce con pancetta e formaggio. Un tipico piatto trappeur ricco, gustoso e da cuocere rigorosamente alla brace; è veloce e semplice da preparare.
Fra le tante ricette trappeur ora ci occupiamo di "salsicce ripiene", un piatto ricco, gustoso, apprezzabile specialmente col freddo invernale, quando stare vicino ad una brace calda è davvero piacevole.
Per ogni persona occorrono: 1 salsiccia, formaggio (a vostra scelta), pancetta di maiale.
Preparazione
Prendete una salsiccia e tagliatela longitudinalmente, ma non fino in fondo.Quindi riempitela con il formaggio, chiudete e avvolgete la salsiccia nella pancetta e fissatela con degli stuzzicadenti.
Dopo mettete la salsiccia in uno spiedino e ponete a cuocere sulla brace per circa 10-15 minuti.
Patate ripiene. Inauguriamo una serie di ricette di cucina trappeur con questa, particolarmente gustosa, ricca ed energetica...
Servendovi di un coltello svuotate una grossa patata a cui in precedenza avrete tagliato la parte superiore. Quindi riempitela con mozzarella tagliata a dadini, interno di salsiccia e una noce di burro. Potete condire a vostro piacere con sale e pepe.
Una volta riempita la patata fissate la parte superiore, che avevate precedentemente tagliato, con degli stuzzicadenti e ponete a cuocere sulla brace per circa 20-30 minuti.
Volendo potete anche porre le patate sulla brace dopo averle avvolte in carta-stagnola. Per assicurarvi che le patate siano ben cotte, tastatele infilzandovi una forchetta e controllate che all'interno la mozzarella "fili".
La gara di cucina
Ad ogni campo estivo la gara di cucina è uno dei momenti più attesi: quello in cui i ragazzi metteranno alla prova le proprie capacità culinarie. Alcuni consigli per affrontarla al meglio.
La gara di cucina è un'esperienza del campo che molti gruppi scout hanno per tradizione.
Eccovi alcuni consigli per affrontarla nel migliore dei modi.
Già prima di partire pensate e decidete il vostro menu, possibilmente provando prima i vari piatti.
Portate con voi un piccolo ricettario fatto anche da voi stessi con le vostre ricette migliori, in modo da non restare spiazzati se gli alimenti da cucinare sono prestabiliti.
Distribuite bene i compiti all'interno della squadriglia: chi cucina, chi prepara il fuoco, chi si occupa della coreografia, ecc...
Assicuratevi prima di partire per il campo di avere con voi tutto il materiale di cucina necessario.
Portate insieme al materiale spezie particolari a vostro piacimento: possono sempre tornare utili.
Infine se realizzate un forno da campo sarete un passo più avanti degli altri per tutte le cose che potete fare.
Un forno al campo estivo: impariamo a costruirlo
Con un attrezzo del genere al campo si possono fare faville alla gara di cucina, realizzando piatti speciali !
Chissà quante volte al campo non avete potuto realizzare una ricetta che vi piaceva perché era da cuocere in forno. Ma perché non portarsi il forno al campo ?
Sarebbe una buona idea ed ecco come realizzarla.
I tipi di forno realizzabili sono due.
1° tipo
Prendete un bidone di latta o di lamiera, tagliate via il coperchio da un solo lato e dividetelo in due: una metà leggermente più grande dell'altra.
Dopo prendete la metà più grande (quella che userete come sotto) e fate dei fori per infilarvi successivamente degli alari, che legherete agli incroci con del filo di ferro. Nel vano sotto gli alari accenderete il fuoco.
Nell'altra metà praticate un foro per infilarvi un pezzo di grondaia (non di plastica ovviamente) che farà da canna fumaria. Infine createvi un piane estraibile di cottura da porre sopra gli alari e usate il coperchio del bidone come sportello di chiusura.
Per utilizzare il forno accendete il fuoco nel vano sottostante gli alari e, dopo aver fatto una brace, potete infornare i vostri cibi stando attenti alla temperatura.
2° tipo
Prendete un bidone di latta da 50 L e da un solo lato tagliate il coperchio, ma non completamente in modo da restare attaccato e funzionare come chiusura.
Creategli all'interno un piano di cottura tramite una griglia o altro. Scegliete al campo un luogo con terra dove piazzarlo, preferibilmente un terreno argilloso poiché mantiene meglio il calore. Fate un fosso stretto e lungo (più del bidone) e mettete attorno delle pietre su cui appoggerete la "pancia" del bidone. Quindi incominciate a creare tutto attorno al bidone un muro di pietre formando dietro una canna fumaria (come nella figura sottostante). Così fatta la struttura procedi a ricoprire tutto con un impasto di fango e sterpaglie verdi in modo da ricoprire tutti i buchi fra le pietre. Dopodiché coprite tutto con terra. Nello spazio che vi è rimasto sotto (il fosso che avete scavato) verrà fatto il fuoco che riscalderà tutto l'ambiente. Prima di infornare i cibi aspettate che si riscaldi per bene attendendo circa 20 minuti; inoltre, importante, regolate voi l'alimentazione in base alla temperatura, che deve essere media sennò rischiate di bruciare i vostri piatti.
5. LA TENDA
Scegli il posto più adatto. Togli le pietre, i rovi e tutto ciò che può tagliare, pungere, macchiare.
Apri la tenda sul terreno e srotola i tiranti.
Piazza la tenda e fissa al suolo il tappeto, ben teso. Metti prima i picchetti agli angoli.
Prepara la paleria e mettila al suo posto.
Metti il sopratelo.
Mentre due persone reggono i pali, fissa i tiranti, cominciando dai quattro angolari e passando subito dopo a quelli anteriori e posteriori.
Pianta i picchetti inclinati di 45°, in modo che offrano una buona resistenza. Non mandarli a fondo nel terreno perché la corda dei tiranti marcirebbe a contatto con il suolo.
Regola la tensione dei tiranti in maniera che la tenda non faccia pieghe o grinze ed i fianchi verticali della tenda stiano bene in piedi.
Se ne hai il permesso scava i canaletti per lo scolo dell'acqua piovana.
6. NODI
Saper fare i nodi è una delle nozioni fondamentali per la vita scout. Non c'è lavoro di pionieristica e non c'è momento di vita all'aperto in cui essi non vengano richiesti: dal nodo per il tirante della tenda a quello per issare la bandiera, dal nodo per costruire la cucina al campo a quello per il passaggio alla marinara.
Un nodo fatto bene è un nodo che resiste a tutti gli sforzi e che è facile da sciogliere. Un nodo fatto male, invece, si scioglie al minimo sforzo oppure rimane così stretto da non riuscire pi6ugrave a scioglierlo.
Ma, oltre a ciò, i nodi vanno imparati bene perchè sono importantissimi in tutte le operazioni di salvataggio. Una vita umana può dipendere da un nodo ben fatto. Per lanciare un cappio solido a chi sta per annegare, o per calare qualcuno dalla finestra di una casa che va a fuoco, occorre avare pratica e sapere fare il nodo giusto in pochi istanti.
Impara i nodi, esercitandoti con una fune o con una corda. Non adoperare spago o lacci perchè nel momento in cui avrai veramente bisogno di quel nodo ci sarà bisogno di saperlo fare con una corda vera e non con uno spago. Nodi di Base
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Nodo semplice
È la base di molti altri nodi più complessi.
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Nodo del cappuccino
Per appesantire l'estremità di una corda, o per evitare che essa fuoriesca da un anello o da una carrucola, o per fare una corda per arrampicata.
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Nodi di Giunzione Nodo piano, o nodo del terzarolo
Per unire due corde di uguale spessore. Non va usato per forti pesi.
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Nodo della rete, o nodo incrociato, o nodo di bandiera
Per unire due corde, anche di spessore differente, adatto anche per forti pesi. Per fabbricare una rete ( da cui prendere il nome). Nel caso di corde di spessore differente, è la corda più piccola che va incrociata perchè la trazione la fa immobilizzare contro la corda grossa. Con due corde dello stesso spessore il nodo della rete &egarve più sicuro del nodo piano.
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Nodo della rete doppio
È il nodo igliore per unire due corde di spessore differente.
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Nodo del pescatore, o nodo inglese
Per unire due corde di uguale spessore, specialmente se umide. Si scioglie facilmente anche se le corde sono bagnate.
I due nodi semplici devono incastrarsi uno nell'altro e non opporsi uno contro l'altro.
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Nodo del chirurgo
Per unire due estremità di funi di uguale spessore, in particolare se sono sfrangiate. Utile per i lacci emostatici.
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Nodo di rosetta
È un caso particolare di nodo piano. Si disfa facilmente tirando i capi liberi della corda.
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Nodo di carrick
Carrick in irlandese significa roccia e questo nodo, molto solido, serve per unire corde di almeno 20 mm di diametro, sottoposte a sforzi considerevoli. Il nodo di carrick va completato con due piccole legature a fascia. In caso contrario, sotto trazione il nodo si aggroviglia e non serve a nulla.
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Nodi di Salvataggio Nodo di bolina, o gassa d'amante, o cappio del bombardiere
Forma un anello che non scorre.
Per far salire o scendere una persona lungo una parete verticale, o per portare aiuto a qualcuno in pericolo in un posto difficilmente accessibile.
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Nodo di bolina doppio
Ha gli stessi impieghi del bolina semplice, ma è molto più efficace perchè ha due anelli che sostengono meglio una persona.
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Nodo di bolina triplo
Si fa come la bolina semplice, ma la corda messa doppia. Ha gli stessi impieghi del bolina semblice e di quello doppio, ma la sua efficacia è ancora maggiore, perchè gli anelli per sostenere la persona sono tre.
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Nodo del tessitore
Può servire come sedile, come nodo di ancoraggio, o per accorciare una corda. Utilissimo in caso di soccorso.
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Nodi di Ancoraggio e nodo galera
Nodo scorrevole. È utile per costruire una scala a pioli, per fare un pacchetto, per impedire al tappo di uscire del collo di una bottiglia.
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Nodo parlato, o nodo del barcaiolo
È il più semplice dei nodi di ancoraggio, è molto soido ed è facile e rapido da sciogliere. Serve per legare una fune a un palo e come nodo iniziale per le legature.
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Nodo a bocca di lupo
Per sospendere un carico, per ancorare una corda a un punto.
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Nodo di Prusik
È un nodo derivato da quello a bocca di lupo, ha gli stessi usi e serve anche come nodo di sicurezza per ancorarsi con una certa elasticità a un'altra corda.
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Nodo a mezza chiave
Per fissare un tirante a un piccheto, o per ancorare una corda a un'altra già tesa, o a un palo.
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Nodo paletto, o nodo del muratore, o nodo a legno, o nodo d'anguilla
Serve per ancorare un oggetto, per iniziare una legatura, per legare un carico da trascinare o da issare, ad esempio una fascina di legna.
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Nodo dell'evaso
Per scendere e per recuperare la corda subito dopo.
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Nodi di Accorciamento Nodo a otto, o nodo Savoia, o nodo d'amore, o nodo alemanno
Per accorciare di poco una corda o per impedire che essa si sfili da un anello o da una carrucola. Per fare una corda per arrampicate.
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Nodo margherita
Per accorciare o per tendere una corda sottoposta a tensione costante, senza tagliarla e senza staccarne le estremità. Per rinforzare un tirante logorato.
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Nodo a testa di turco
Serve come fermafazzoletto. Se lo stringi fino in fondo, puoi farne un portachiavi o un bottone.
7. LE LEGATURE
Utilizzando le legature non ti occorrono attrezzature particolari e puoi operare abbastanza rapidamente. Quando è ben stretta una legatura è un assemblaggio molto solido, devi però stringere al massimo il cordino durante tutta l'operazione di legatura e non solo alla fine di essa. Le legature sono sensibili alle variazioni di umidità, infatti si serrano con l'umido e si allentano con il tempo secco. Il diametro del cordino deve essere circa 1/12 di quello dei pali da esso fissati.
Ti occorree quindi:
• cordino da 4 mm per legare pali da 6 cm
• cordino da 8 mm per legare pali da 10 cm
• cordino da 10 mm per legare pali da 12 cm
• cordino da 16 mm per legare pali da 20 cm
Legatura a fascia, o piana, o di giunzione
Utilizzato per fissare due pali, uno nel prolungamento dell'altro. È bene appiattire un po' le due superfici in contatto, con l'accetta o con la raspa, in maniera da rendere il collegamento più rigido. Se questo non è possibile, metti un picclo bastone nell'incavo formato dai due pali e lascialo all'interno della legatura. Se i due pali da unire sono piuttosto lunghi, per una maggiore solidità è preferibile fare due legature a fascia, una all'estremità di ciascun palo.
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Legatura quadrata
Utilizzata per unire due pali che si incrociano perpendicolarmente. Inizia con un nodo parlato, esegui 4 o 5 giri e termina con una "strozzatura".
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Legatura diagonale
Utilizzata per unire due pali che si incrociano con un angolo qualsiasi.
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Legatura per treppiede
Utilizzata per unire
8. LE CORDE
Corde e cordini sono materiali molto adoperati dagli Scouts e quindi è opportuno conoscere bene le possibilità e sapere quali sono le attenzioni necessarie per mantenerli in piena efficienza.
Una buona corda deve avare un'ottima resistenza, un'ottima flessibilità, deve resistere bene al logoramento e deve pesare poco.
Materiali Le corde vengono fabbricate con vari materiali ( canapa, sisal, nylon, fibre sintetiche, ecc. ). Le corde di piccola sezione sono in genere in cotone, lino, o sisal, mentre le corde più grosse sono di canapa o di nylon. Utilizzare una corda di un materiale piuttosto che di un altro dipende dall'uso che devi farne.
Le corde più usate dagli Scouts sono generalmente quelle di canapa, che costano meno di quelle in nylon, hanno una buona resistenza ma con l'umidità si accorciano e si ammuffiscono. Le corde in nylon non marciscono, non si accorciano con l'umidità anzi tendono ad allungarsi, però sono molto elastiche e quindi non si riesce a tenerle bene. Per questo motivo non sono adatte per costruire un ponte canadese o un passaggio alla marinara.
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Tipi
Le corde possono essere ritorte oppure intrecciate. Il filo o trefolo è la parte più elementare della corda, ottenuto torcendo fra loro parecchie fibre di canapa. Un certo numero di trefoli attorcigliati insieme formano un legnuolo e tre o più legnuoli attorcigliati fra loro formano una corda ritorta.
Le corde intrecciate sono costituite da un'anima di fibra vegetale o sintetica ricoperta da fili intrecciati fra loro che formano la calza o guaina. L'anima serve a dare resistenza alla corda, mentre la calza serve a proteggerla.
Le corde intrecciate hanno una maggiore flessibilità ma sono meno resistenti di quelle ritorte.
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Manutenzione
Il luogo migliore per conservare le corde è in un locale areggiato, lontane dall'umidità. Le corde vanno tenute arrotolate correttamente, im maniera che siano sempre pronte in caso di necessità.
Dopo l'uso fai asciugare bene corde e cordini per evitare che marciscano ( comunque è sempre bene evitare che una corda
99. GLI ATTREZZI
L'Accetta
Al campo l'accetta è uno strumento Indispensabile per tagliare la legna per il fuoco, per appuntire un palo, per fare un'intacca. È necessario, però, saperla adoperare, infatti l'accetta "morde" chi non la conosce. L'accetta è composta da un ferro e da un manico di legno. Il ferro è in acciaio e il manico è fissato ad esso per mezzo di un cuneo di legno infilato a forza. Non usare mai un'accetta che abbia il manico non ben sistemato o che si muove, perchè il ferro potrebbe staccarsi e ferire seriamente qualcuno. In questo caso, prima di adoperare l'accetta, inserisci un nuovo cuneo in legno. Non adoperare invece nè chiodi, nè viti perchè rovinano il manico, il quale dopo un pò tende a staccarsi di nuovo. L'accetta migliore per i lavori di pionieristica è quella chiamata canadese, che ha il manico con una doppia curvatura per tenere bene in mano l'attrezzo.
Una buona accetta deve essere abbastanza pesante, in maniera da lavorare con il suo stesso peso, ma non troppo pesante da stancare il braccio di chi la usa.
Per uno Scout va bene un ferro del peso di 600-700 grammi e un manico lungo 30-35 cm.
Accette più leggere o più pesanti, o con un manico più lungo, affaticano maggiormente il braccio. Il peso del ferro però non basta, infatti in una buona accetta il ferro e il manico devono essere equilibrati e allineati. Controlla anche la prolunga del tagliere passi per l'estremità del manico. Come affilarla L'accetta va tenuta sempre ben affilata. Puoi farlo in diversi modi:
• Usando una mola, avendo l'accortezza di bagnarla con acqua:
• Usando una pietra per affilarla unta con un pò d'olio e passata sul filo dell'accetta:
• Con una lima triangolare a dentatura fine.
Come averne cura L'accetta richiede cure appropiate:
• popo averla adoperata, puliscila da ogni residuo di fango o di ruggine, ingrassa leggermente il tagliente, poi mettila in una custodia di cuoio, che puoi fabbricare tu stesso;
• mantieni sempre il filo ben affilato, ma non troppo;
• assicurati ogni volta che il manico non si muova nel ferro;
• non lasciare mai l'accetta sul terreno, l'umidità fa arrugginire il ferro e fa marcire il manico;
• non piantarla per terra perchè i sassi che sono nel terreno scheggiano la lama, non piantarla mai su un albero o su un ramo perchè li rovineresti;
• l'accetta non è un martello, non adoperarla per battere chiodi o picchetti;
• quando non la usi mettila ben piantata in un ceppo di legno, o nella sua custodia di cuoio.
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Il Segaccio
Il segaccio è piuttosto ingombrante da portare ma in compenso è un attrezzo molto utile perchè taglia il legno molto più velocemente di un'accetta.
Il segaccio è preferibile alla normale sega, infatti se tagli il legno verde o umido con una sega dai denti fini, la segature intralcia il movimento della sega, mentre con il segaccio questo non avviene. Come affilarlo Prima di affilare il segaccio, osserva attentamente come sono fatti i suoi denti e come sono stati affilati in fabbrica.
Quindi ripeti lo stesso tipo di affilatura, limando il lato sinistro di ogni dente, poi capovolgi il segaccio e lima il lato destro.
Durante il trasporto proteggi sempre la lama con uno straccio o con una stecca di legno con un incavo.
10.ORIENTAMENTO
Materiale di squadriglia per un'attività di esplorazione.
Ogni squadriglia che si rispetti deve avere fra il proprio materiale anche quello per la topografia, da contenere in una sacca apposita.
- bussola
- righello
- squadra
- goniometro
- compasso
- matita
- gomma
- biro
- pastelli e pennarelli di almeno tre colori diversi ben distinguibili fra loro
- carta millimetrata
- carta da lucido.
La bussola. Impariamo a conoscere questo importante strumento che sta alla base della topografia. Non tutti i modelli sono adatti alle attività scout, scopriamo quelli idonei a noi.
La bussola è uno strumento costituito da un ago magnetico posto su un quadrante. Esistono vari modelli di bussola, ma tutti seguono un principio comune: quello che l'ago della bussola, posto su un perno rotante, si gira sempre verso nord.
Esistono in commercio vari tipi di bussola, ma non tutte sono adatte per le attività scout.
Innanzitutto c'è la bussola costituita solo dall'ago con un quadrante chiuso da un vetrino: questa è sconsigliata perché è molto imprecisa per leggere gli angoli di azimut e per mirare un oggetto preciso.
Un altro modello è la bussola che ha l'ago magnetico immerso in un liquido che ne impedisce le improvvise oscillazioni e con il quadrante con i gradi ben visibile; in genere è tutto attaccato ad un pezzo di plastica trasparente. Questo tipo di bussola è adatta più che altro per la cartografia perché permette di essere appoggiata sulla cartina consentendo di vedervi attraverso, ma non garantisce precisione nella lettura degli angoli azimutali.
Infine c'è la "bussola goniometrica italiana": la più adatta per le attività scout e la più precisa. Questo modello è caratterizzato da un quadrante con gradazione interna ed esterna, l'ago magnetico immerso in un liquido che ne attutisce le oscillazioni, un coperchio con collimatore, un mirino con lente di ingrandimento per leggere gli indici di gradazione. Poi ci sono modelli "più avanzati" di questo tipo, che hanno anche indici luminosi fosforescenti, bottone di fissaggio del coperchio e dell'ago magnetico e altri accessori.
L'azimut. Dopo aver imparato ad usare la bussola dobbiamo conoscere l'azimut: un angolo che ci servirà per tante cose: non perderci, saper orientare una cartina ecc.
L'azimut di un punto P è l'angolo che ha per vertice l'osservatore e per lati due semirette che passano una per il NORD e l'altra per il punto P.
Attraverso l'azimut possiamo determinare esattamente la direzione di un punto mediante l'uso della bussola (quindi sempre in relazione al nord magnetico).
Determinare l'azimut di un punto
Per calcolare l'azimut di un punto con la bussola dobbiamo: porre la bussola col coperchio metallico ribaltabile in posizione verticale e con il vetrino di ingrandimento ribaltato sul vetro del quadrante. Impugnare la bussola infilando il pollice nell'anello di maneggio e portandola all'altezza degli occhi. Quindi collimiamo, cioè miriamo il punto di cui dobbiamo determinare la posizione attraverso la linea di fede, e osserviamo attraverso il vetrino di ingrandimento il valore della graduazione interna che appare in corrispondenza della linea di collimazione. Il valore che leggiamo sarà il nostro azimut.
Determinare l'azimut in una carta topografica
Per misurare l'azimut di un punto presente sulla cartina topografica occorre il goniometro. Per prima cosa si deve prendere sulla cartina il punto dal quale si ha intenzione di misurare l'azimut e poi si traccia con la matita una linea che congiunge questi due punti. Poi si traccia una retta nella direzione del NORD passante per il punto di osservazione e si misura con il goniometro l'angolo formato da queste due linee: il valore trovato è l'angolo azimutale.
Marcia all'azimut. Conoscendo l'azimut, dobbiamo imparare a servircene quando è opportuno: una fra queste situazioni è la marcia all'azimut.
Per marcia all'azimut si intende un percorso da effettuare seguendo le indicazioni dataci attraverso valori di azimut. In teoria una marcia all'azimut viene fatta lungo una linea retta camminando quindi sempre avanti diritto. Poichè spesso le distanze da affrontare sono notevoli, c'è il rischio che perdiamo la direzione giusta da seguire e quindi possiamo sbagliare strada. Per essere sicuri di mantenere il giusto angolo di marcia ed andare sempre nella stessa direzione leggi qui sotto.
Determinare l'angolo di marcia
L'angolo di marcia è formato dalla direzione del NORD e dall'allineamento punto di partenza-punto di arrivo. Per determinare questo angolo si usa la bussola mirando direttamente al punto di arrivo se è visibile; se invece non è visibile misurando col goniometro il suo valore sulla carta riportandolo poi sulla bussola.
Marciare in una precisa direzione
Per marciare sempre in una precisa direzione bisogna: portare l'indice luminoso del coperchio girevole della bussola in corrispondenza del valore verso cui dobbiamo dirigerci. Ruotare (in piano) la bussola, far coincidere la freccia luminosa nel disco magnetico con l'indice luminoso del coperchio di vetro: la direzione da seguire è indicata dalla linea di fede presente sul coperchio esterno della bussola.
Orientamento senza bussola.
• CON LA POSIZIONE DEL SOLE
Ore Posizione del sole
6 Est
9 Sud - Est
12 Sud
15 Sud - Ovest
18 Ovest
Nel periodo dell'ora legale bisogna sottrare un'ora.
• CON IL METODO DELLO SCOUT AMERICANO
Pianta nel suolo un bastoncino puntando verso il sole en modo che non faccia ombra sul terreno.
Dopo 15 - 20 minuti apparirà l'ombra alla base del bastone. Questa ombra punta ad Est. Aspetta quando l'ombra è lunga almeno 15 cm.
Traccia la perpendicolare alla direzione dell'ombra per avere il Nord.
Questo metodo è stato ideato da uno Scout americano.
• CON L'OROLOGIO
Metti l'orologio ben orizzontale. Appogia un fiammifero al bordo del quadrante e ruota l'orologio fino a far coincidere l'ombra con la lancetta delle ore. Dividi a metà l'ora segnata dalla lancetta delle ore (conta le ore da 0 a 24). La direzione del Nord è quella che va dal centro verso questa ora.
Ad esempio se l'orologio segna le 8, il nord è dato dalla direzione che va dal centro dell'orologio verso le 4. Se l'orologio segna li 16, la direzione che va dal centro verso li 8 è la direzione del Nord.
• CON LE STELLE
La Stella Polare, che indica il nord, è posta nella costellazione del Piccolo Carro, o Orsa Minore.
Quando la Stella Polare non è ben visibile, cerca la costellazione del Grande Carro, o Orsa Maggiore.Prolunga 5 volte la distanza delle due stelle alla base del grande carro e troverai la stella polare.
Quando la costellazione dell'Ora Maggiore non è visibile, cerca la costellazione di Cassiopea, la cui stella centrale è rivolta verso la Stella Polare
11. SEGNALAZIONI
segnalazioni e ...
IL MORSE. Può essere molto usato per trasmettere con bandierine, o con un fischietto, o con segnali luminosi (di notte: pile, lanterne, fiamma; di giorno: con il sole per mezzo di specchi).
Le bandierine
Le bandierine da segnalazione devono essere quadrate ( 50 X 50 cm ), per metà bianche e per metà rosse, divise diagonalmente. Ciascuna di esse sarà legata ad un bastoncino. Le bandierine sono il sistema più semplice per imparare a segnalare e a ricevere.
Per il Semaforico ogni lettera è indicata da una differente posizione delle bandierine. Per il Morse una bandierina sollevata indica il punto, due bandierine la linea. Per evitare che la bandierina si attorcigli sul bastone, devi tenere il braccio leggermente flesso e dare un movimento rotatorio al polso, facendo descrivere alla bandierina una specie di otto, mentre la alzi e la abbassi. Quando segnali,devi fare sempre molta attenzione allo sfondo che hai alle tue spalle che anche intorno a te ci siano persone o cose in movimento.
Oltre i 300 metri le bandierine non sono più visibili ad occhio nudo. Per le trasmissioni in Morse puoi aumentare la portata fino 500 m, rendendo rigide le bandierine. Puoi ottenere questo cucendo dei piccoli triangoli ai quattro angoli di ciascuna bandierina e inserendo in essi due bastoncini, in diagonale. In questo modo le bandierine sono maggiormente visibili a distanza, ma la trasmissione diviene un po' più lenta e un po' più faticosa per il segnalatore. Infatti il movimento è diverso: non devi alzare ed abbassare le bandierine ma, essendo due quadrati rigidi, metterai le mani agli incroci dei bastoncini e terrai le bandierine faccia a faccia davanti a te, mostrandone una o due, a seconda se vuoi trasmettere un punto o una linea ( in pratica devi fare il contrario del movimento che fa il suonatore di piatti di una banda musicale ). Per aumentare ancora la distanza puoi utilizzare binocoli o canocchiali. I pannelli di segnalazione Un altro sistema per aumentare la distanza di trasmissione è di usare, al posto delle bandierine, dei pannelli di segnalazione con bandiere molto più grandi di quelle normali. Il suono Il sistema sonoro più utilizzato per trasmettere il Morse è il fischietto, ma si può adoperare il cicalino, o anche piccoli tamburi e simili.
Il morse con il fischiettoè molto più veloce di quello a vista, però supera distanze molto minori ed è disturbato da vento e da eventuali rumori. Richiede maggiore concentrazione ma in compenso &grave più sicuro, infatti la memoria registra più fedelmente e in modo più duraturo un segnale Morse sonoro rispetto a un segnale Morse visivo.
I tipi di fischietto più adatti sono quelli piuttosto stretti, con una pallina all'interno e una fessura piccola, i quali emettono un suono udibile a maggiore distanza e che richiedono anche una minore quantità di fiato, per trasmettere ( quando il messaggio è lungo e la differenza si fa sentire... ).
Quando segnali con il fischietto non inviare ad esso una serie di "soffiate", ma tieni tappatoil fischietto con la lingua. Poi gonfia le gote e togli la lingua per intervalli più lunghi o più brevi, a seconda che tu voglia trasmettere una linea o un punto. Come mezzo sonoro puoi adoperare anche un cicalino comandato da un tasto. Puoi costruirlo da solo, così come il tasto relativo, ed è utile per esercitarti in sede, o per trasmettere da un locale a un altro, montando il ronzatore con dei fili di prolunga. La luce Puoi segnalare con la luce di notte, utilizzando una torcia elettrica, o un fuoco, o dei pannelli luminosi, oppure di giorno, utilizzando i raggi del sole Segnalazioni notturne La torcia elettrica dovrà essere sufficientemente potente, dovrà avere la luce di colore bianco, dovr&agrve essere tenuta ben puntata nella giusta direzione ( a questo scopo è molto utile un treppiede ) e sarà comandata da un tasto facile da usare e che non si inceppi.
Per mantenere un punto di riferimento nel buio della notte, durante la trasmissione occorre mettere a circa 1 metro dal segnalatore una seconda torcia elettrica, di colore rosso o arancione e di intensità minore di quella usata per la trasmissione. Nei dintorni di chi trasmette non dovrà esservi nessun'altra luce, ferma o in movimento. Invece di una torcia elettrica puoi utilizzare un vecchio faro di automobile alimentato da una batteria. Il faro, con la sua intensità luminosa, ti consentirà di superare distanze molto maggiori di quelle di una torcia elettrica. Puoi trasmettere con fuoco nascondelo con un telo spesso e sufficientemente ampio.Abbassandoil telo per periodi più o meno lunghi trasmettendo linee e punti.
Devi fare molta attenzione alla regolarità di cadenza della trasmissione. Per questo motivo occorre che un incaricato della stazione trasmittente conti i secondi durante i quali il fuoco è visibile e dia dei comandi secchi e precisi ( "giù", "su" ) ai due Scouts incaricati di abbassare e di alzare il telo. La cadenza di trasmissione dovrà essere costante: il tempo della linea sarà tre volte quello del punto, gli intervalli fra una lettera e l'atra saranno ben marcati e quelli fra due parole saranno ancora più lunghi. Se la trasmissione è lunga, di tanto in tanto andrà dato il cambio agli addetti al telo.
Un altro sistema per segnalare di notte con il fuoco, è di avere due fuochi invece di uno solo, sufficientemente distanziati fra loro ( 4m per trasmettere a 300-500 m di distanza ). Scoprirai un solo fuoco per segnalare il punto e tutti e due per segnalare la linea. Il fuoco, o i fuochi, possono essere sostituiti da lanterne, ma la portata sarà minore. Segnalazioni diurne Puoi segnalare con la luce anche di giorno servendoti di uno specchio o, meglio ancora, di un eliografo, un apparecchio che indirizza la luce del sole per mezzo di specchi e la trasmette in un punto stabilito.
BANDIERINE INTELAIATE: per grandi distanze o quando c'è vento forte.
IL SEMAFORICO. E' molto più veloce e meno faticoso del Morse. Veniva usato in marina per trasmettere da una nave all'altra. Può essere trasmesso quasi solamente con le bandierine. E' poco visibile per trasmissioni a grandi distanze. Non è utilizzabile di notte. Prima di trasmettere dei numeri devi fare il segno "numerico" . Poi, prima di riprendere a trasmettere le lettere, devi trasmettere il segno "lettere".
Segnale di INIZIO TRASMISSIONE
... segnali di pista
Gli scout hanno dei simboli che servono per segnare una pista: i segnali di pista. I segni di pista si mettono sul lato sinistro della pista, in modo che non attirino l'attenzione di altri passanti. Per segnalarli, si adopera ciò che si trova sul posto: rametti, sassi, erba, etc.
Alcuni modi per tracciare la pista con vari materiali.
La radio
Una radio ricetrasmittente può essere utilizzata sia per segnalare in Morse, che in fonia, cioè per parlare a viva voce. Quando utilizzi una radio per trasmettere o per ricevere, mettiti in un luogo aperto, che ti consenta la migliore qualità di trasmissione. Non metterti vicino a linee elettriche o a costruzioni metalliche. Quando trasmetti a viva voce, per essere ben compreso parla con una cadenza castante, leggermente più lenta della velocità normale di conversazione. Pronuncia bene ogni parola e articola chiaramente. Lascia il tempo di scrivere qualche appunto a chi ti sta ascoltando.
La durata di una trasmissione radio deve essere ridotta al minimo, quindi prima di parlare pensa bene a cosa dovrai dire ed evita le chiacchiere inutili.
Potenza e comprensione
La qualità di una trasmissione è determinata da due elementi: la potenza e la comprensione. Un messaggio può essere ricevuto molto forte, ma non essere comprensibile perchè subisce delle interferenze, oppure può essere perfettamente chiaro ma troppo debole per essere capito.
L'Alfabeto Fonetico Standard
Trasmettendo un messaggio in fonia, se vi sono nomi difficili, o parole poco chiare; questi vanno sillabati con l'Alfabeto Standard, conosciuto e impiegato in tutto il mondo.
A ... ALPHA
B ... BRAVO
C ... CHARLIE
D ... DELTA
E ... ECHO
F ... FOXTRON
G ... GOLF
H ... HOTEL
I ... INDIA
J ... JULIET K ... KILO
L ... LIMA
M ... MIKE
N ... NOVEMBER
O ... OSCAR
P ... PAPA
Q ... QUEBEC
R ... ROMEO
S ... SIERRA
T ... TANGO U ... UNIFORM
V ... VICTOR
W ... WISKY
X ... X-RAY
Y ... YANKEE
Z ... ZULU 1 ... WUN
2 ... TWO
3 ... THREE
4 ... FOWER
5 ... FIFE
6 ... SIX
7 ... SEVEN
8 ... ATE
9 ... NINER
0 ... ZERO
Ad esempio, la parola SCOUT, sillabata con l'Alfabeto Fonetico Standard, diventa: Sierra - Charlie - Oscar - Uniform - Tango
12. LA BUSSOLA
La bussola è los trumento più semplice per determinare la direzione del Nord o una qualsiasi direzione.
Essa è formata da:
• Coperchio;
• Specchietto;
• Collimatore o mirino;
• Linea di collimazione
• Cerchio graduato
• Punto di riferimento
• Ago magnetico
• Scala graduata.
L'angolo formato dalla direzione del Nord e quella del nostro punto di riferimento (può essere una vetta, un lbero isolato, una casa, etc.) si chiama AZIMUT.
Misurare l'azimut
Per misurare l'azimut, bisogna innanzitutto ruotare il cerchio graduato fino a far coincidere il Nord con l'ago della bussola, e poi leggere l'azimut sul punto di riferimento attraverso il cerchio graduato.
Con la carta topografica
Bisogna mettere la bussola sul bordo della caarta topografica e ruotare la carta finchè il Nord della bussola coincida con il nord della cartina (orientare la cartina).
Per trovare la propria posizione sulla carta topografica, bisognerà scegliere tre punti ben evidenti nel paesaggio ed individuarli sulla carta.
Con l'aiuto della bussola dovremo misurare l'azimut di ciascuno di questi punti e riportarlo sulla carta topografica. Il punto in cui le linee si incrociano è il punto in cui ci troviamo.
13. LE CARTINE
Prima di iniziare a parlare di topografia in senso tecnico, è giusto conoscere le basi della topografia, questo perché renderà più facile il modo di approccio all'argomento. Vi consiglio di non saltare a piè pari questa parte, perché la topografia è un argomento difficile, ed è questa l'unica ragione per la quale prenderemo questo argomento da molto distante.
La topografia,bah! Cosa significherà mai topografia?
La parola Topografia significa letteralmente descrizione grafica dei luoghi, e se vogliamo essere davvero pignoli, possiamo dire che: "La topografia è quella scienza che ha per oggetto la rappresentazione grafica di una porzione della superficie terrestre di limitata estensione, tale da non considerare la curvatura della terra.", però bisogna essere davvero pignoli:c)
Detto questo vediamo un pò il significato di alcuni termini che ci saranno utili in seguito:
Meridiani: i meridiani non fanno altro che unire tutti i punti che hanno nello stesso momento il mezzogiorno. I meridiani sono delle circonferenze tutte uguali che passano per i due poli e sono numerari da 0 a 360 gradi.
Paralleli: I paralleli sono anche loro delle circonferenze, le quali intersecano la superficie terrestre nei piani perpendicolari all'asse. La differenza tra meridiani e paralleli è il fatto che i paralleli hanno delle dimensioni variabili e diventano via via più piccoli quando si avvicinano ai poli. Essi sono sono numerati infatti da 0 a 90 gradi.
Equatore: L'equatore è in pratica il parallelo con la circonferenza più grande. Esso taglia la Terra in due emisferi Boreale(l'emisfero settentrionale) e australe (emisfero meridionale). L'equatore ha latitudine di 0 gradi ed è l'origine di tutte le latitudini.
LE CARTE GEOGRAFICHE
Esistono tanti modi per catalogare e distinguere le cartine. Le carte geografiche infatti vengono divise in base alla scala, al contenuto, alla costruzione.
In base alla scala le cartine si distinguono:
Carta Geografica: chiamata così perché presenta la scala maggiore di 1:1000000.
Carta Coreografica: essa raffigura aree piuttosto estese, ed inizia a comprendere numerosi dettagli. La scala delle carte coreografiche varia tra 1:1000000 e 1:150000.
Carta Topografica: sono quelle di cui ci occuperemo quasi esclusivamente. Esse hanno una scala che varia tra 1:150000 e 1:10000.
Sezioni, Mappe, Piante e Piani: sono carte meno diffuse la cui scala varia tra 1:10000 e 1:2000. Il loro uso di solito è accompagnato dal contemporaneo uso delle cartine topografiche.
CARTINE TOPOGRAFICHE
Tutto ciò che abbiamo intorno,case, boschi, fiumi, etc.,noi lo vediamo al naturale. Volendo disegnare il tutto, dobbiamo logicamente farlo in proporzioni ridotte. Questa proporzione è detta Scala.
Ad esempio se noi abbiamo una cartina 1:25000, vorrà dire che un metro misurato sulla carta corrisponderà a 25000 metri sul terreno, un decimetro corrisponderà a 2500 metri sul terreno, un centimetro corrisponderà a 250 metri sul terreno e per finire un millimetro corrisponderà a 25 metri.
Per facilitare i nostri calcoli sarebbe cosa buona e giusta costruirsi una tabella dove trovare facilmente a quanti metri corrisponde un centimetro grafico. Il modo per farlo è semplice: basta separare con una virglo le ultime due cifre della scala:
Cosi in scala sapremo che:
1:10000 un centimetro grafico equivale sul terreno a 100 metri;
1:25000 un centimetro grafico equivale sul terreno a 250 metri;
1:50000 un centimetro grafico equivale sul terreno a 500 metri;
1:100000 un centimetro grafico equivale sul terreno a 1000 metri.
Come posso ricavare una distanza rettilinea da una carta?
Per ricavare da una carta la distanza tra due punti posti in linea retta fra loro basta moltiplicare i centimetri misurati sulla carta per l'equivalente valora grafico della cartina.
Supponendo che la distanza misurata sia di 11 centimetri e che la scala della cartina sia 1:25000, si avrà che la distanza è: 11x250= 2750 metri.
Ricordate che questo metodo è possibile utilizzarlo solo per misure rettilinee.
Simboli topografici: edifici, vegetazione, aeroporti, canali, muri di divisione, acquedotti, pozzi, vegetazione.
I simboli topografici: ferrovie e strade, ferrovie, ponti.
Ferrovie
Ferrovia ad un solo binario
Ferrovia a due binari
Ferrovia a trazione elettrica e rotabile fiancheggiante le ferrovie
Ferrovia in costruzione o in disarmo
Ferrovia a scartamento ridotto, tranvia in sede propria, funicolare
Strade
Autostrada con spartitraffico
Autostrada senza spartitraffico
Strada larga 8 m e oltre
Strada larga dai 6 agli 8 m
Strada larga 6 m
Strada rotabile in costruzione
Carreggiabile
Carrareccia
Mulattiera
Sentiero
Tratturo, pista o traccia
Le curve di livello. Per imparare a leggere una cartina topografica le curve di livello sono importantissime perché celano tantissime informazioni.
Per chi vuole imparare ad orientarsi leggendo una carta topografica è indispensabile avere la padronanza delle curve di livello, dette anche isoipse.
Le curve di livello sono delle linee chiuse che rappresentano tutti punti che hanno la stessa quota di altezza e risultano tanto più tortuose quanto è più irregolare il rilievo. Quindi sezionando per esempio un terreno con alcuni dislivelli otteniamo delle curve di livello.
Otteniamo questa curva di livello a 0 m:
Si seziona una curva di livello ogni 25 m così avremo per esempio questa a 75 m:
quest'altra qui sotto a 100 m:
Quindi si mettono tutte insieme e otteniamo la cuva di livello completa:
La differenza di quota fra una curva di livello e un'altra in genere è di 25 m nelle carte topografiche dell'IGM con scala 1:25.000
14. IL PERCORSO RETIFICATO
Percorso rettificato e schizzo topografico
Il percorso rettificato serve per disegnare lo schizzo topografico di una zona, basandosi su un disegno schematico che viene tracciato durante il cammino.
Disegneremo lungo una linea retta la strada che percorreremo, dividendo il foglio come nel disegno qui a fianco e riporteremo tutto ciò che vedremo. Misureremo il tracciato e segneremo le varie misurazioni. Ad ogni cambiamento di direzione della strada,tracceremo una linea orizzontale di separazione e disegneremo il nuovo tratto di strada, segnando la direzione del Nord rispetto ad essa.
Per costruire uno schizzo topografico, prendere un foglio di carta, segneremo su di esso la direzione del Nord e poi disegneremo la strada percorsa, mettendo i vari "pezzi" uno dopo l'altro e tenendo presenti le varie direzioni del Nord rispetto a ogni pezzo.
Importante è tenere ben presente le distanze e riportale in maniera corretta in scala.
Completeremo infine il disegno con tutti i particolari dei quali avremo preso nota durante il nostro cammino e otterremo così il nostro schizzo topografico.
15. SCHIZZO PANORAMICO
schizzo panoramico
Per disegnare uno schizzo panoramico dobbiamo prima di tutto costruirci prima un "visore", con un carto robusto oppure con un pezzo di compensato. In seguito dobbiamo suddividere il visore in riquadri con filo bianco e riportare poi sul foglio da disegno la stessa quadrettatura, disegnata a matita sottile.
Metteremo al visore una cordicella che passeremo dietro al collo e che ci aiuterà a tenerlo sempre alla stessa distanza dagli occhi.
Infine individueremo alcuni punti caratteristici del paesaggio (case, alberi isolati, vette, campanili) e inizieremo da essi il nostro schizzo. Questo ci aiuterà tutte le volte che dovremo allineare di nuovo il nostro visore.
16. ASTROLABIO
Il suo nome deriva dall’arabo e significa circa cercatore di stelle. Come saprete, gli Arabi diedero un notevole impulso alla scienza dell’astronomia; nella loro necessità di conquista e di commercio dovevano vedersela spesso con la navigazione, ed in alto mare gli unici riferimenti sono i corpi celesti. Per questo i loro studi in campo astronomico furono molto progrediti e raggiunsero eccellenti risultati, ponendo le basi scientifiche alla moderna astronomia (ancora oggi, quasi tutti i nomi delle stelle sono gli stessi assegnati loro molti secoli fa dagli astronomi arabi). I primi astrolabi erano in grado di fornire ai naviganti approssimate informazioni sulla loro posizione in mare; gli europei ne perfezionarono l’uso, ma nonostante ciò, tale strumento cadde in disuso perché poco preciso per più avanzate tecniche di navigazione. Gli Arabi navigarono per lo più nel Mediterraneo, che è relativamente piccolo, ed un errore nel punto nave provocava pochi inconvenienti: qualche giorno di ritardo e niente più. Navigare nei grandi oceani, invece, era tutt’altra cosa: un errore di rotta su un lungo percorso poteva causare pericolose permanenze in mare (c’era il problema dei viveri) o addirittura naufragi su coste sconosciute. Per questo motivo, ai giorni nostri, a bordo delle navi gli astrolabi sono scomparsi, sostituiti dal sistema satellitare chiamato GPRS. Ma prima dell’ingresso di questa tecnologia, vi era il sestante (che serve a misurare l’altezza degli astri sull’orizzonte), il cronometro (che permette di conoscere la propria longitudine) e le effemeridi (un libro su cui sono riportati tutti i dati astronomici dei principali corpi celesti e che con il sestante ed il cronometro permettono di calcolare il punto nave con ottima precisione). Ma per le esigenze di un osservatore impegnato in una caccia alle stelle (che sa perfettamente dove si trova e non corre il rischio di arenarsi) l’astrolabio rimane un amico insostituibile nella ricerca dei corpi celesti.
MATERIALE NECESSARIO: Un foglio di cartone, una piccola vite con un dado o chiodino, una fotocopia su carta del disegno A, una fotocopia, su lucido (o acetato), del disegno B.
DESCRIZIONE DEGLI ELEMENTI: Elemento A - lungo il bordo riporta la scala delle date, per ogni mese sono segnati i punti dei giorni 5,10,15,20,25 e 30; per ottenere le altre date non dovrete fare altro che dividere gli spazi in maniera approssimativa. Nella parte interna riporta il disegno del cielo stellato visibile in Italia. Elemento B - sul bordo porta la scala delle ore; la parte chiara rappresenta la porzione di cielo visibile alla data ed ora prescelta.
ISTRUZIONI PER IL MONTAGGIO:
- Fare una normale fotocopia della parte con i disegni delle costellazioni (A)
- Procurarsi una tavoletta di cartone e ritagliare un cerchio su cui incollare la parte con i disegni delle costellazioni (Elemento A)
- Fotocopiare la parte (B) su un foglio di lucido (o acetato), se lo chiedete in una copisteria, lo sapranno fare
- Forare il cartone in corrispondenza della Stella Polare
- Forare il lucido (o acetato) nella posizione segnata dalla crocetta
- Sovrapporre la parte (B) alla parte (A)
- Unire le due parti con una piccola vite munita di dado o chiodino
- L’astrolabio è ultimato.
COME USARE L’ASTROLABIO: Supponete di voler fare un’osservazione nella notte del 15 dicembre: volete sapere quali saranno le costellazioni visibili in cielo alle ore 24. Procedete così:
1. Guardate la scala delle date sull’elemento (A); fate ruotare l’elemento (B) sino a portare le 24 in corrispondenza della data prescelta.
2. L’immagine che appare nella finestra dell’elemento (B) raffigura la porzione della volta celeste visibile all’ora prescelta dell’osservatore. Vi sarete resi conto che i punti cardinali indicati ai bordi della finestra del cielo visibile sono apparentemente sbagliati (l’EST è a sinistra) ma se opererete come indicato in precedenza vi accorgerete che tutto andrà a posto.
3. Volgetevi verso SUD.
4. Tenete l’astrolabio davanti a voi e ruotatelo in modo che il NORD sia rivolto verso SUD.
5. Mantenete l’astrolabio in tale posizione e sollevatelo sopra la testa. Guardate ora: i punti cardinali saranno tutti rivolti nel verso giusto ed il disegno sarà l’esatta (si fa per dire) immagine del cielo sopra di voi.
17. LE COSTRUZIONI AL CAMPO
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La Cambusa
Il Sole fa diventare raffermo il pane, guasta la carne, fa sciogliere il burro e la cioccolata, inoltre le formiche hanno una vera predilezione per lo zucchero e per gli altri cibi e le api amano moltissimo la marmellata. Vi sono anche altri animali, grandi e piccoli, come topolini, cagnolni, ghiri, scoiattoli, volpi, cani, mucche, ecc., che sono attirati dal tuo cibo. È necessario, quindi, fabbricare una piccola dispensa. Puoi farla in modo semplice, con dei panni legati fra loro e coperti da una zanzariera, oppure in legno, con uno sportello ricoperto da una rete molto fitta per far circolare l'aria e per impedire agli insetti di entrare.
Appendi la cambusa al ramo di un albero, per evitare razzie di cani o di altri animali.
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Altare
Sarà messo in un luogo appartato, per consentire a ognuno di raccogliersi e di pregare. Sarà abbastanza vicino alla tenda, in maniera che tutta la Squadriglia possa riunirsi per le preghiere del mattino, della sera, o in altri momenti.
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Costruiamo un'Antenna
L'antenna è una delle costruzioni che danno il tono di pionieristica del tuo campo estivo.
Puoi farla in maniera molto semplice, oppure, se ne sei capace, in maniera più elaborata.
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Costruiamo una Capanna
Una capanna ti sarà molto utile come rifugio di fortuna in caso di maltempo quando non hai la tenda, o come base per osservare gli animali selvatici, o anche per avere più spazio al campo dove sistemare persone o materiale.
Scegli un luogo asciutto, riparato dal vento e possibilmente protetto da alberi o da grossi cespugli.
Lega solidamente fra di loro i pali che dovranno sorreggere la tua capanna e coprila con foglie o con mazzetti legati di erba lunga. Affianca strettamente tra di loro gli elementi della copertura e legali bene, per evitare che la pioggia entri, o che il vento porti via la tua capanna.
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Costruiamo una Torretta
Costruire una torretta richiede un progetto ben studiato nei minimi dettagli e un lavoro di realizzazione ben fatto e ben curato. In compenso è un lavoro che, una volta terminato, ti darà grandi soddisfazioni.
Una torretta ti potrà servire per un'attività di segnalazione, o per la sorveglianza antincendio, o per l'osservazione di animali selvatici, o per tante altre attività.
Le torrette più semplici sono quelle piramidali, con una base larga e solida. Le giunzioni possono essere fatte con legature. Se la torretta dovrà rimanere sul posto per essere utilizzata anche in seguito, dovrai costruirla in froissartage, con cavicchi in legno oppure con chiavarde in ferro.
Puoi fabbricare una torretta quasi interamente al suolo e poi issarla verticalmente. questo sistema di lavoro ti facilita molto la realizzazione, però ti costringe ad essere molto preciso nel disegno del progetto, se non vuoi correre il rischio di spiacevoli scoperte una volta che la torretta sarà messa in posizione verticale.
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Il Portale
Posto all'ingresso dei campi, semplice e significativo, con l'emblema della Squadriglia.
ATTREZZI
1. Doppio metro;
2. Segaccio;
3. Trivelle (una grossa da 40 mm, una piccola da 20 mm)
4. Scalpello;
5. Raspa;
6. Piana: per scortecciare e piallare;
7. Accetta;
8. Lima triangolare: per affilare l'accetta;
9. Succhiello;
10. Mazzetta.
18. IL CAMPO
Organizzazione
Preparare un campeggio non significa soltanto saper prevedere i pericoli che possono pregiudicare l'integrità fisica dei partecipanti, ma anche allestire un programma che tenga conto delle esigenze fisiche e spirituali di ogni singolo del gruppo. Non è semplicemente qualcosa atto a riempire delle giornate che altrimenti sarebbero vuote. Infatti al campo i partecipanti passano molto più tempo in gruppo che non durante le attività del sabato, perciò si dovrebbe mettere l'accento più sulla vita in comune e sull'esperienza vissuta assieme che non sull'apprendimento. Questa deve essere un'esperienza positiva per i partecipanti, allora bisogna che tutto sia organizzato alla perfezione. Si può quindi improvvisare? Prima di rispondere prova a riflettere: con cosa giochi improvvisando? Con dei ragazzi, il loro corpo, il loro spirito, la loro anima...
Ecco per questo uno scadenzario che potrà dare una mano nella preparazione di un campo, una traccia che potrà evitare grossolane dimenticanze.
Dieci mesi prima del campo
Stabilire il tipo di campo che si vuol fare
(casa o tenda, itinerante o fisso, in montagna, in riva a un fiume o a un lago).
Ricognizione dei luoghi (anche dei possibili pericoli), possibilmente nello stesso periodo dell'anno in cui avrà luogo il campo, informarsi sul clima.
Raccogliere informazioni in merito alla casa o al luogo del campo (vedi "Rapporto di ricognizione dei luoghi" in fondo al capitolo), verificare con le autorità del luogo se c'è l'autorizzazione a campeggiare.
Fare la prenotazione per la casa o il terreno.
Inserire le date del campo nel calendario sezionale.
Sei mesi prima del campo
Radunare gli animatori
Fissare ed analizzare gli obiettivi del campo e stabilire un programma generale, tenendo sempre presente la possibilità del maltempo .
Ripartire le responsabilità in funzione della formazione di ognuno.
Informare i possibili partecipanti delle date esatte del campo, per poter pianificare le vacanze degli animatori e dei genitori.
Fare una ricognizione dettagliata con tutti gli animatori e stabilire come disporre il campo. Se tale ricognizione è compiuta in un giorno di pioggia, potrà dare utili informazioni.
Firmare il contratto di affitto della casa o del terreno (vedi i vari "Contratti d'affitto" in fondo al capitolo); leggere attentamente tutti i punti prima di firmarlo ed assicurarsi per iscritto la possibilità di annullare la prenotazione un mese o 15 giorni prima del campo.
Prenotare le installazioni (palestre, ecc.) e il materiale necessario.
Preparare un piano finanziario dettagliato.
Tre - quattro mesi prima del campo
Allestire il programma dettagliato raccogliendo i suggerimenti dei più anziani e quello alternativo in caso di brutto tempo.
Annunciare le date esatte e il luogo del campo ai partecipanti.
Secondo le necessità del campo si potrebbero già far intervenire i partecipanti (costruzioni, animazione, controllo del materiale di pattuglia).
Ingaggiare eventuali specialisti secondo le attività previste (brevetto salvataggio, monitore di alpinismo, ecc.).
Allestire un piano di sussistenza.
Allestire una lista dettagliata del materiale e controllare l'attrezzatura e le tende.
Organizzare una serata per i genitori e gli attivi con la proiezione di film o diapositive di un campo precedente e dare le informazioni sul campo che sta per cominciare, è anche utile parlare dell'equipaggiamento.
Inviare un formulario per le pre-iscrizioni che comprende:
dati personali del partecipante
indicazione sulla tassa di partecipazione
periodo in cui si svolge il campo
nome del responsabile del campo.
Sei settimane prima del campo
Se non lo si è ancora fatto, far intervenire i partecipanti.
Richiedere l'autorizzazione a campeggiare con domanda scritta in polizia tramite il comune ospitante.
Inviare ai partecipanti l'iscrizione definitiva (vedi "Iscrizione" alla fine del capitolo) con allegato un questionario da riempire con i ragguagli sullo stato di salute del partecipante e sull'indirizzo dei genitori durante il periodo del campo (vedi "Foglio medico") e la tassa di partecipazione con la polizza di versamento.
Informare i partecipanti su:
tema e programma del campo
direzione del campo (telefono e indirizzo per informazioni)
equipaggiamento
ritrovo (luogo e orario) e itinerario per giungere al campo
lista dei partecipanti
indirizzo del campo (eventualmente telefono)
orario e luogo dello scioglimento
organizzazione della giornata dei genitori
problemi assicurativi (importantissimi).
Quattro settimane prima del campo
Organizzare una serata per il controllo del materiale o altra preparazione.
Controllare il versamento della tassa di partecipazione.
Preparare il materiale e organizzarne il trasporto
Inviare le conferme ai proprietari del terreno o della casa (diritto di disdetta).
Una - due settimane prima del campo
Controllare i lavori preparatori dei partecipanti e degli animatori.
Richiedere il biglietto collettivo e riservare i posti (treno, posta,...).
Poco prima del campo
Redigere la lista definitiva dei partecipanti e dei monitori e verificare che ci siano tutte le informazioni richieste.
Sarebbe buona cosa che il capo campo possieda un libro di bordo sul quale figurino:
le indicazioni più importanti (polizia, ospedale, panettiere, ecc.)
il programma del campo
l'elenco dei partecipanti per reparto
qualche foglio bianco utile per il punto fisso quotidiano.
All'inizio del campo
Controllo dell'alloggio e del posto del campo. Annunciare subito al proprietario i danni o guasti riscontrati all'arrivo. Si evita così il rischio di dover pagare danni causati da altri.
Annunciare alle autorità competenti il nostro arrivo.
Informare i partecipanti sulle particolarità della casa e/o del posto del campo e sul comportamento da tenere in caso di pericolo.
Far presente ai ragazzi che i rapporti con i vicini e la popolazione dipendono in gran parte dal nostro comportamento.
Durante il campo
Tener presente il programma stabilito ed essere pronti ad intervenire, se necessario con modifiche adeguate.Organizzare la visita dei genitori in dettaglio (animazione, segnaletica, posteggi, ...).
Dopo qualche giorno i ragazzi dovrebbero avere l'opportunità di scrivere o telefonare a casa.
Prima della fine del campo
Saldare eventuali fatture non pagate.
Indicare all'ufficio postale dove recapitare gli invii giunti in ritardo.
Rimettere in ordine il terreno del campo o l'alloggio e riconsegnarli direttamente al proprietario o ad un suo incaricato (importante).
Controllare il materiale, se è completo e pulito, ed organizzarne il trasporto.
Ringraziare tutte le persone interessate.
La gente fa spesso di ogni erba un fascio; perciò ricordiamoci che dal comportamento tenuto durante il campo e da come lo abbiamo lasciato, dipende la possibilità per altri gruppi di poter usufruire di quello stesso luogo.
Dopo il campo
Riunire i partecipanti per:
Rimettere in ordine, pulire e riparare il materiale prima dell'inizio dell'attività di settembre.
Fare il bilancio delle esperienze e dei lavori fatti al campo.
Fare un bilancio con gli animatori.
Organizzare eventualmente una serata di chiusura (diaporama o film) con i genitori.
Pubblicare qualche articolo sulle riviste scout (La scolta, Fiordaliso) o sui quotidiani.
Allestire il conteggio finale del campo (utile/perdite).
Ringraziare per iscritto i donatori ed i collaboratori esterni.
Campo sotto tenda: la scelta del luogo
Per un campo sotto tenda, la scelta del luogo è un fattore importante sia per le possibilità che offre per lo sviluppo del tema prescelto e per il conseguente sviluppo del programma, sia per questioni di sicurezza. Gli aspetti geo-climatici di una regione sono tra i primi da tenere in considerazione.
Alcuni consigli riguardo la zona del campo e i suoi immediati dintorni
Zona
Se possibile scegliere un bosco rado o un margine di bosco esposto a sud-est (il sole mattutino asciuga rapidamente le tende umide), ci sarà ombra nelle ore di massima insolazione e protezione dal vento. Evitare però alberi isolati (attirano i fulmini).
Badare alla direzione generale del vento (importante per quando si tratterà di piazzare il campo).
Nelle valli incassate, evitare il fondovalle (strati di aria fredda, mancanza di sole) e scegliere terrazzi esposti a sud.
Evitare la vicinanza di città o strade molto trafficate (una strada carrozzabile o un accesso per veicoli deve comunque trovarsi nelle vicinanze per le urgenze).
Nei pressi dei boschi ci sono più possibilità di trovare materiale per costruzioni (autorizzazione per il taglio e la raccolta del legname) e per corse d'orientamento o altre attività.
Evitare le zone protette, le riserve naturali e i parchi.
Ricercare mete attrattive per escursioni e imprese; osservare le prescrizioni cantonali e comunali per campeggi fuori dalle zone previste (raid, ...).
Non trascurare mai la ricchezza artistica, storica e culturale della zona in quanto l'educazione alla persona deve aiutare a comprendere l'oggi inserito nel passato della storia (chiese, affreschi, castelli, grotte sotterranee, musei, ...).
Studiare le caratteristiche del terreno. Deve essere permeabile; evitare terreni argillosi (meglio se la ricognizione viene fatta in un giorno di pioggia).
Immediati dintorni
Valutare i pericoli naturali (rocce, fiumi).
Evitare luoghi troppo vicini a fiumi o torrenti (alluvioni, piene), bolle, paludi, pozze stagnanti (ci sono troppi insetti).
Attenzione a formicai, nidi di vespe, alveari.
Presenza di acqua potabile e legna da ardere.
Sistemate il campo lontano da centri abitati, fabbriche, ... ma vicino ad una fattoria (non a un ristorante).
Se il campo confina con campi di fieno o colture è meglio delimitare l'area del campo con un nastro per evitare lo "sconfinamento".
Osservazioni generali
Il campo deve dare al gruppo un senso di sicurezza (per es.: l'accostamento con il bosco).
Cercare un posto con delimitazioni naturali, se dovessero mancare possono essere create dagli stessi partecipanti. Non scegliere un luogo troppo stretto, il panorama dà un senso di libertà (fattore psicologico positivo). Per campi con partecipanti giovanissimi occorre un luogo d'attendamento con visione d'assieme.
I partecipanti progrediti preferiscono gruppi di tende separate, ma grandi distanze fra i gruppi ostacolano la vita di campo. Variare nella scelta del luogo e la conformazione del suolo del campeggio amplia la possibilità del gruppo di fare nuove esperienze. Tenere conto delle esperienze di campo di altri animatori, ma effettuare personalmente la ricognizione del possibile luogo del campo. Scegliere accuratamente il luogo del campo. Non accontentarsi del primo terreno che capita perché ci sono difficoltà a reperirne altri, ma insistere nella ricerca per avere più possibilità di scelta.
Riservate molto tempo per la ricognizione, ne vale la pena.
Sarà molto difficile trovare un luogo che soddisfi tutte le particolarità richieste. E allora???... Premunitevi e organizzatevi per affrontare le difficoltà.
La ricognizione
Il sopralluogo, ossia la ricognizione e l'analisi del futuro luogo del campo, è un elemento importantissimo nella preparazione di un campeggio. Il lavoro non si limita alla ricerca e alla prenotazione del terreno o dell'alloggio, ma deve anche dare il quadro generale di come sarà il campo, di dove sistemare cucina, tende, torre, ecc.
L'ideale per fare il sopralluogo sarebbe nello stesso periodo in cui si svolgerà il campo e dovrebbero partecipare tutti gli animatori che saranno presenti al campo, così sarà molto più semplice preparare le attività conoscendo i luoghi dove queste saranno svolte. Facendo la ricognizione in un giorno lavorativo potrete trovare più facilmente le persone da contattare (cancellerie comunali, ...); anche un giorno di pioggia può darvi molte informazioni utili ed evitarvi sorprese durante il campo. Ricordate di informarvi presso la cancelleria comunale su eventuali ordinanze e regolamenti particolari (tasse di soggiorno, divieto di accendere fuochi, ...). Maestri, segretari comunali e parroci possono dare molte informazioni utili sul luogo del campo e i suoi dintorni.
Troverete allegato un esempio di protocollo di ricognizione completo (chiamato "Rapporto di ricognizione dei luoghi"), con il quale sarà molto più semplice fare il sopralluogo senza dimenticare niente; l'elenco è chiaramente da completare se si hanno delle esigenze particolari.
La scelta del tema
È un argomento molto importante e perciò dovete prendervi il tempo necessario. Conviene abbozzare qualche idea e poi lasciar lavorare la fantasia e quindi decidere in un secondo tempo. Potreste preparare una prima lista di idee, appenderla all'albo del locale animatori e lasciarla per 15 giorni. Ognuno può avere così il tempo per sviluppare delle proposte su di un tema, si potrà anche aggiungere suggerimenti direttamente sulla lista o proporre nuovi temi.
Alla riunione dedicata alla scelta del tema avrete così una base su cui discutere, ognuno avrà poi sviluppato già qualcosa e la discussione sarà sicuramente molto più redditizia ed animata.
Spunti per raccogliere l'idea per il tema possono scaturire da più parti, non si pretende di essere esaustivi proponendo una lista. Ma se avete delle difficoltà a trovare un tema per il vostro campo, vi potete aiutare con uno dei seguenti metodi:
1.Una cassetta delle proposte aperta a tutti dove esse vengono introdotte in forma anonima. In un secondo tempo si riassumono le proposte in ordine alfabetico, a fianco di ogni proposta si metterà una cifra corrispondente alle volte che questo tema è stato "gettonato". Si lascia appesa all'albo la lista per una o due settimane e poi si discutono tutte le proposte. L'accettazione dell'idea per il tema del campo dovrebbe avvenire per acclamazione e non per votazione, in modo da non avere persone scontente che rischiano di essere meno motivate.
2.Brain-storming (tempesta dl idee). L'équipe animatori si riunisce ed elegge un moderatore che dovrà dirigere il brain-storming. Occorre un foglio formato A3 oppure una lavagna su cui scriverà il moderatore.
Il moderatore introduce il problema (ricerca del tema) e dà qualche suggerimento molto generale; i temi svolti negli ultimi anni, le zone dei campi e qualche altro elemento sui partecipanti (numero, pattuglie, ecc.). Stabilirà poi un tempo per la ricerca delle idee per un tema.
Il moderatore dà poi la parola ad un animatore e questi deve letteralmente "sparare" la prima idea che gli passa in testa e via di seguito per gli altri. In questa fase di esposizione delle idee non si deve ragionare troppo, occorre lasciar lavorare la fantasia e lanciarsi nelle proposte. Chi ascolta deve astenersi da qualsiasi commento orale o gestuale, questo per favorire l'espressione di ognuno senza timore di essere giudicato. Se qualcuno riflette troppo salta il proprio turno, deve essere proprio una sequenza di proposte che i moderatore deve annotare.
Nella seconda fase le proposte saranno scritte sulla lavagna ed osservate da tutti. Si comincerà solo allora a discuterle secondo le decisioni del moderatore. Si partirà eliminando quelle utopiche, altre appena svolte, oppure quelle palesemente troppo costose. Ridotta la lista si analizzeranno una per una quelle che risulteranno più interessanti dai presenti fino a arrivare alla scelta definitiva del tema.
3.Catena di idee. Partire da una parola ed a turno ognuno aggiunge qualcosa di legato. Esempio: dormire - sotto le stelle - montagna - lago - ruscello - pineta - ecc. Oppure: correre - cavalli - carretto - bighe - romani - galli.
Al termine del secondo giro di parole si può valutare se c'è una buona idea o meno, eventualmente si ripete il gioco per due o tre volte.
4.Stimoli. Il capo branca o il capo sezione procurano una serie di riviste, dei libri o dei giornali da sfogliare. A coppie li si guardano per trovare delle idee da proporre, quindi si ritaglia il titolo, l'articolo oppure una foto o un disegno e lo si appende all'albo. Fissato un tempo per la ricerca (ad esempio 10 - 15 minuti), si passa all'osservazione e alla discussione di quanto trovato.
5.Mini campo o sopralluogo che origina il tema. Si sceglie la zona in cui si vorrebbe campeggiare nella prossima estate e si organizza un fine settimana per gli animatori. Si farà in modo di poter visitare tre o quattro possibili luoghi diversi per campeggiare (un pascolo aperto, un bosco rado, un terreno alla periferia del comune, un vecchio alpe, ecc.). Durante il mini campo si osserverà la natura dei luoghi, la disposizione del terreno e si cercherà di immaginare cosa sarebbe bello realizzare in ognuno dei luoghi visitati.
Vedendo e discutendo direttamente sul posto possono nascere delle proposte molto interessanti e soprattutto veramente adatte ad essere realizzare in pratica.
6.Alfabeto dei temi:
• Agenti segreti Ali Babà America Arabi
• Arca di Noè Asia Asterix ed Obelix Barche
• Beduini Cavalieri di re ... Cercatori di ... Cina
• Cosacchi . . .
Per redigere questo alfabeto basta darsi del tempo, da soli od in équipe.
Non crediamo possibile stabilire una regola per la scelta del tema. Se si vuol vivere un tema particolare (zattera, vita sull'alpe, ...) è chiaro che occorre pensare prima a cosa si vuol realizzare e poi cercare il luogo adatto. Questo comporta la scelta del tema già in settembre!
Si possono così trovare le soluzioni giuste per tempo, ma vi è però il pericolo di dover rinunciare a qualche idea (per divieti o problemi pratici). Se si opta per la scelta del luogo si ha il vantaggio di poter scegliere il tema sul terreno. Si parte così dal concreto e si progettano attività e costruzioni ben precise, con già visualizzata la collocazione loro destinata.
Prepariamo il programma
Nel preparare il programma del campo si devono tenere in considerazione sia le esigenze del ragazzo sia quelle del metodo dello scoutismo.
I ragazzi ad un campo vogliono sfogarsi, essere indipendenti da obblighi e orari, giocare e fare sport, divertirsi e vivere assieme, campeggiare, mettere in pratica la tecnica scout imparata durante l'anno, fare passeggiate e vivere nella natura.
A queste esigenze dobbiamo fondere quelle del metodo del Movimento Scout: la progressione personale, la vita in gruppo, i giovani guidano i giovani, il gioco, intraprendere qualcosa assieme, la vita nella natura, la Legge e la Promessa; non dimenticandoci delle cinque relazioni (con sé stessi, con il proprio corpo, con gli altri, con le cose e la creatività personale, per cercare di dare un senso spirituale alla vita).
Se riempiamo troppo le giornate con attività (anche diverse), il ragazzo verrà stressato e perderà l'interesse; a meno che non gli venga imposto un rigido comando (stile militare), ma questo non è il metodo del nostro Movimento.
Se, invece, lasciamo troppa libertà al ragazzo, senza dargli alcuna attività costruttiva, potremmo trovarci in seri guai. Infatti il ragazzo farà di tutto pur di occupare il proprio tempo, incurante dei pericoli e delle responsabilità che ha il Capo Campo.
Tendete perciò a una via di mezzo, tenendo conto anche dello sfogo del ragazzo e presentate le attività in modo allettante e interessante. Il ragazzo deve recepire il messaggio divertendosi.
Il Budget
Per ogni campo occorre elaborare un budget dettagliato, almeno due o tre mesi prima, in modo da poter stabilire la tassa dei partecipanti e prevedere l'ammontare delle spese.
Il preventivo
Eccovi alcuni punti da ricordare quando lo stilate:
sopralluogo: non deve costituire più del 5% delle spese del campo
alloggio, viaggio: da calcolare in base al contratto e alle offerte
vitto: cercate le cose meno care, ma non dimenticatevi dei negozi del paese che vi ospita
materiale: il piccolo materiale per i lavori manuali lo possono portare anche i partecipanti, evitate sprechi
attrezzature e tende: ricordatevi che non durano in eterno, si può prevedere una somma pari a circa il 10% del valore da
riservare per acquisti futuri e riparazioni
tassa dei partecipanti: si ottiene dalla differenza delle spese totali e le entrate prevedibili, diviso per il numero di partecipanti.
Per avere un preventivo più verosimile conviene ricalcolarlo poco prima del campo quando sono conosciuti il numero esatto di partecipanti e tutte le attività.
La contabilità
Benché, quali animatori, sia per noi di fondamentale importanza organizzare al meglio le attività è bene dare uno sguardo anche alle finanze e a come presentare i conti al cassiere. Faciliteremo il suo compito non obbligandolo a lunghi e faticosi calcoli.
Bisogna scegliere una persona che sia il responsabile della contabilità al campo, egli deve tenere nota di tutte le entrate e le uscite, indicandole giornalmente nel librocassa. Deve anche conservare tutte le ricevute in modo ordinato. Verificando più volte durante il campo la situazione finanziaria, si potrà stabilire se offrire un dessert in più o in meno.
I contanti
Per motivi di sicurezza è meglio non tenere al campo grosse somme, ma solo il denaro necessario per le spese giornaliere. Oggi non è più un problema trovare un bancomat o usare gli chèques postali (in questo caso ritirate per tempo la "cartolina rosa" al vostro ufficio postale, riempitela, ci vuole la firma del titolare del conto e di chi incasserà i soldi al campo; poi riconsegnatela in posta per la verifica delle firme, essa verrà poi spedita all'ufficio postale del luogo del campo).
Il consultivo
Subito dopo il rientro bisogna redigere un consuntivo preciso e accurato da presentare al cassiere sezionale o al capo sezione.
La pioggia al campo
Al momento della preparazione del campeggio, bisogna pensare anche alla pioggia. Ad ogni campeggio può piovere anche alcuni giorni di seguito, ma spesso si pensa solo ai giorni di bel tempo senza prevedere la pioggia. Un temporale è passeggero: si mette un impermeabile e si costruiscono dei canaletti attorno alle tende, lavoro considerato inutile fino a quel momento. Qualche ora più tardi il sole asciugherà tutto.
Ma una pioggia continua è tutt'altra cosa: fa freddo, si perde l'iniziativa, tutto è umido o addirittura inzuppato, lo sconforto e la pigrizia ci assalgono. È importante perciò riflettere su alcuni punti al momento della preparazione del campeggio.
Scelta del terreno
Se un campo si trasforma in palude non è assolutamente un luogo adatto. Se tra gli scopi di un campo c'è pure quello di studiare la vita degli animali acquatici, è meglio spostarci presso uno stagno al momento opportuno e non trasformarci noi stessi in anfibi o altro; i nostri esploratori e noi stessi non siamo preparati a simili condizioni di vita.
È opportuno, in fase di ricognizione pensare a questi problemi, chiedendo al proprietario informazioni su come si presenta solitamente il terreno dopo alcuni giorni di pioggia.
È utile ricordare che non si dovrebbero montare le tende in avvallamenti o conche che potrebbero diventare laghetti. Un piccolo ruscello idilliaco vicino al campo è il luogo ideale per giochi, costruzioni (ponti, dighe, pozze, ...). Ma attenzione! questo ruscello può anche trasformarsi in poco tempo in un fiume (dopo un temporale), allagare il campo e... portarvi via tutto. Al momento della scelta bisogna informarsi presso gli abitanti sul corso d'acqua che è nei paraggi del campo.
I corsi d'acqua e i torrenti di montagna in piena possono cambiare percorso a causa di sbarramenti a monte (frane, legni che si intrecciano, ecc.). Anche una chiusa o una presa d'acqua spesso possono causare cambiamenti di percorso; i cartelli che si trovano nelle vicinanze possono segnalarci la loro presenza e indicarci il pericolo. Se campeggiate nei dintorni o sotto una diga comunicatelo tempestivamente al responsabile del bacino.
Prestate molta attenzione a dove collocherete la cucina, in caso di pioggia continua un pasto caldo assume un doppio valore.
Abiti asciutti
Gli esploratori che indossano abiti bagnati si raffreddano. È importante stare attenti che i ragazzi non mettano solo un maglione sopra la camicia bagnata o un impermeabile sugli abiti umidi. L'abito che si trova vicino alla pelle deve essere asciutto, altrimenti si ha freddo. Questo gli esploratori lo dimenticano spesso o trovano più semplice non cambiarsi. Se non curiamo questo aspetto con la dovuta attenzione, dovremo prepararci a curare raffreddori, influenze ed altro.
Se piove per alcuni giorni di seguito è opportuno organizzare uno stenditoio all'asciutto (molto meglio sarebbe avere a disposizione un locale per far asciugare gli abiti). È pure importante dire agli esploratori quale impermeabile portare con sé: le giacche da sci, comode contro il freddo perché imbottite, si inzuppano presto. Gli impermeabili o le mantelline (cerate) sono i migliori, oltre a tenere l'acqua restano "caldi" non facendo passare l'aria. Evitate di utilizzare mantelline tipo K-way per riparavi dalla pioggia, dopo poco l'acqua penetra all'interno.
È consigliabile, quando si svolge un'attività sotto l'acqua, indossare maglietta e pantaloni corti e cambiarsi immediatamente dopo. Gli stivali di gomma alti permettono gli spostamenti anche su un terreno inzuppato d'acqua, però non tengono caldo; un paio di scarponi ben ingrassati rimangono asciutti anche quando piove.
Un animatore ben equipaggiato è più pronto ad affrontare le situazioni difficili con lo spirito necessario per mantenere alto il morale dei ragazzi. Gli animatori dovrebbero avere sempre l'equipaggiamento in buono stato e ricordarsi che sono un modello per i ragazzi, anche su come vestirsi ed equipaggiarsi. Cerchiamo di dare loro dei buoni consigli, frutto anche della nostra maggiore esperienza, sull'equipaggiamento ricordando che non è spendendo un capitale che si fanno i migliori acquisti.
Il programma in caso di pioggia
È evidente che in un giorno di pioggia si possa approfittare per dormire più a lungo ed eventualmente recuperare la stanchezza accumulata o per fare un torneo di carte in tenda durante il pomeriggio. Ma se la pioggia non cessa si deve provvedere ad un programma adatto al brutto tempo. È impensabile di rimanere in tenda o in casa per uno, due o tre giorni di fila perché fuori è bagnato.
Non è sempre necessario cambiare tutto il programma; diverse attività sono realizzabili ugualmente apportando solo qualche modifica. Anche se il campo si svolge in casa, nella quale lo spazio per muoversi è maggiore, è indispensabile cambiare aria anche durante le giornate di pioggia. Bisogna sforzarsi ed uscire perché il poco movimento darà l'impressione di essere in una prigione.
L'inattività conduce a nervosismo, litigio ed attacchi di malinconia. Perciò è bene organizzare un'attività all'aria aperta, un'escursione sotto la pioggia, un grande gioco.
Importante: al rientro cambiarsi da cima a fondo e far asciugare i vestiti inzuppati. Attenzione che molti hanno l'abitudine di ammucchiare indumenti umidi o sporchi nell'armadio, nella valigia o nel sacco, con conseguenze avvertibili in un paio di giorni ... .
Ecco alcuni esempi per occupare in maniera costruttiva una giornata di pioggia:
noleggiare una palestra
andare in piscina evitando gli orari di affollamento annunciandone tempestivamente l'arrivo
camminata d'orientamento (inserire le carte topografiche in mappette di plastica per non rovinarle)
pista con punti: mettere i punti in luoghi coperti (fermata bus, stazione, porticato della chiesa, tettoia o cortile coperto di una scuola, cascina, ...)
escursioni in città o nel villaggio: visita a un museo, castello, ... (scegliendo in base agli interessi dei ragazzi per non demoralizzare chi ci guida).
lavoro manuale: scolpire, pitturare sassi, modellare, batik, ecc.
preparare una festa: teatro, circo, ...
gimcana in casa con i punti sparsi nella casa e con eventualmente l'ultimo punto all'esterno per uscire e cambiare aria
preparazione piede tenero o brevetti, tappe di formazione
redigere un giornale da campo
organizzare un concorso di canzoni
olimpiadi con e nell'acqua
Le costruzioni
Le tende di pattuglia dovrebbero avere una tettoia (avantetto della tenda o costruzione con i quadrati militari) per riparare il materiale e gli abiti.
La cucina da campo deve sempre essere coperta e funzionante anche sotto un diluvio; il morale scende subito a zero se si mangiano cibi freddi tremando dal gelo.
Bisognerebbe avere una tenda di soggiorno o refettorio dove sia possibile mangiare tutti assieme all'asciutto. La si può sfruttare anche per dei giochi restando tutti assieme ed evitando di poltrire tutto il giorno nella propria tenda.
Ogni campo dovrebbe disporre di un rifugio di soccorso nel quale si possa trasferire subito in caso di necessità tutto il campo. Questo potrebbe essere una capanna, un alpe, una cascina vuota, una palestra, ...; ottimo sarebbe se si potesse utilizzarlo anche solo per asciugare i vestiti.
Lo smontaggio
Se si dovesse partire in un giorno di pioggia occorre fare attenzione ai seguenti punti:
Mettere i sacchi all'asciutto, così da avere ancora abiti asciutti per il rientro.
Lupetti ed esploratori non necessari allo smontaggio o alle pulizie dovrebbero poter giocare in un luogo asciutto (sala d'aspetto, ...).
Le tende verranno smontate per ultimo e stese ad asciugare ancora lo stesso giorno.
Il controllo del materiale e la pulizia del terreno devono essere fatti ugualmente.
Campo itinerante
Un campo itinerante domanda più preparazione di un campo normale, perché bisogna sapere esattamente cosa sarà necessario lungo tutto il percorso e il capo campo deve molta esperienza di campi e di escursioni. Questo tipo di campo dipende fortemente dalle condizioni atmosferiche e non è possibile cambiare il programma come durante un campo fisso.
Visto che questo tipo di campo si concentra soprattutto su un'attività (l'escursione) è importante che i partecipanti contribuiscano all'organizzazione e alla scelta dell'itinerario. Un campo itinerante esige da ognuno una grande forza di volontà e una capacità di adattamento a delle condizioni di vita non sempre facili. Bisogna saper rispettare gli altri e aiutarli in caso di bisogno.
Il fatto di camminare non è sufficiente per completare il programma giornaliero e tanto meno quello del campo. I partecipanti hanno bisogno di tempo sufficiente per recuperare e le piccole pause non bastano. La pausa sul mezzogiorno dovrebbe permettere a loro di giocare e di distrarsi. Se si è in cammino per diversi giorni, bisognerebbe raggiungere il bivacco non dopo le 16.00, per poter montare le tende, cucinare, organizzare una partita a calcio o un fuoco. Se i partecipanti sono affaticati, sorgeranno velocemente dei conflitti o dei litigi. In un campo itinerante, ogni secondo o terzo giorno, dovrebbe comprendere un'attività diversa dal camminare, ciò per distrarre i partecipanti e per cambiare loro le idee.
Il trasporto dei bagagli è il problema maggiore in un campo itinerante. I partecipanti non sono abituati a portare molto peso; più dovranno portare, più perderanno il piacere della gita e meno avanzeranno. Vale quindi la pena di prendere qualche disposizione, come indicare con precisione ciò che il sacco deve contenere e insistere affinché non si aggiunga materiale inutile. Può essere anche utile e divertente costruire un carretto per il trasporto del bagaglio. Un altro consiglio per non dover portare troppo peso è quello di fare la spesa di giorno in giorno. È utile indicare ai genitori un luogo (ad esempio: fermo posta, ostello, ...) dove si può inviare un supplemento di biancheria o di oggetti personali. Un veicolo d'accompagnamento può sembrare una buona soluzione, ma chi lo conduce non potrà partecipare alla vita del campo e può indurre i partecipanti ad inventare delle scuse per potervici salire.
Curare un malato in un campo itinerante procura problemi non indifferenti, è quindi necessario prevedere già in partenza le soluzioni più appropriate per ogni tappa.
Un campo all'estero
Un campo all'estero è una grande opportunità per ogni scout, infatti oltre a scoprire una nuova cultura e nuovi fantastici paesaggi si possono conoscere e praticare nuove attività tipiche del luogo che ci ospita. La preparazione di un campo all'estero è però più lunga e impegnativa.
Eccovi i punti principali da rispettare (per ulteriori dettagli consultate il regolamento o il Commissario Internazionale):
il capo campo deve avere almeno 20 anni
per un campo all'estero serve l'autorizzazione del Commissario Internazionale; il capo campo riceverà una lettera di raccomandazione internazionale
il gruppo che viaggia all'estero deve provvedere ad un'assicurazione per tutti i partecipanti
Per viaggi individuali all'estero dove si voglia indossare la divisa scout, si deve possedere una lettera di raccomandazione che può essere ottenuta presso il segretariato a Berna. Si ricorda inoltre che per ogni contatto con scout stranieri si deve passare attraverso i commissari internazionali (questo è l'iter in uso presso le due associazioni mondiali). Se esistono già relazioni con scout stranieri si può prendere contatto direttamente con loro a patto di informare sempre il commissario internazionale.
Comportamento ad un campo
Eccovi alcune regolette per una buona convivenza con la comunità che vi ospita:
• utilizzare i negozi locali anche se un po' più cari
• aiutare la comunità che vi ospita con una BA
• rispettare la tranquillità del paese, se fate un gioco notturno rumoroso fatelo sapere per tempo
• incontrare la gente del posto: intervista al contadino, ...
• comportarsi bene con le persone che si incontrano
• organizzare un fuoco da campo per tutto il paese, invitare il proprietario del terreno e qualche autorità alla giornata delle visite e offrire loro un ricordo del campo o della nostra regione d'origine
• lasciare il posto del campo più in ordine di come lo si è trovato e i ringraziamenti a chi di dovere sono le sole cose da lasciare sul posto dopo il campeggio.
Raccomandazioni per un buon campo
Per concludere eccovi alcune raccomandazioni che, parafrasando alcuni suoi scritti e pensieri, vi dà direttamente B.P.:
Ai lupetti voglio dire che la cosa più importante è il loro sorriso. Non vi lamentate se il budino si è attaccato o se qualche altro lupetto si è seduto sul vostro pane e marmellata. E mi raccomando ... quando Akela vi dirà che è ora di dormire, chiudete gli occhi e fate del vostro meglio; non tenete tutti gli altri svegli ballando la tarantella sul letto o facendo a cuscinate con i vostri vicini.
Agli esploratori vorrei raccomandare il rispetto di quello che trovano attorno al campo. L'erba lunga è destinata probabilmente ad essere tagliata ed è molto difficile tagliarla se è tutta schiacciata a terra. Inoltre, cercate di fare in modo che porte e cancelli rimangono, dopo che è passato il reparto, come erano prima che voi arrivaste nei dintorni e limitatevi a prendere nota che hanno un poco piacevole modo di rompersi se cominciano a fare l'altalena.
Ai pionieri/rover vorrei ricordare che siamo su questa terra per raggiungere la felicità. Ma la felicità non è puramente passiva, cioè non si può ricevere mettendosi a sedere per riceverla; questo sarebbe un'altra cosa, meno importante; il piacere. Ma a noi sono state date due braccia, gambe e l'intelletto e delle aspirazioni che devono renderci attivi; ed è l'attività più che l'attesa passiva che vale nel raggiungere la vera felicità.
Infine dirò due parole agli animatori. Il campo è per voi una responsabilità molto importante. Ricordate che vi rendete garanti della sicurezza, comodità e salute dei ragazzi. Imparate come debbono essere fatte le cose; preparate per tempo tutto il programma, curate ogni dettaglio, non lasciate nulla al caso, per quanto umanamente possibile preparatevi contro ogni emergenza o incidente.
Fate attenzione a queste cose, e poi ... godetevi fino in fondo tutti i momenti di felicità che il campo non mancherà di offrirvi!
Rapporto di ricognizione dei Luoghi
Campo in casa
Ubicazione del campo sotto tetto
• Indirizzo esatto:
• Località:
• CAP:
• Carta naz. n:.
• Nome della carta:
• Coordinate:
Indicazioni concernenti l'alloggio
• Proprietario/gerente:
• Nome e cognome: Tel.:
• Indirizzo:
• Nome dell'alloggio: Tel.:
• Posizione dell'edificio: Accesso:
• Stabile indipendente o fa parte di un complesso:
Struttura della casa:
• Dormitorio:
• Numero camere:
• Numero letti:
• Ci sono coperte (quante):
• Federe:
• Cucina:
• Stufa:
• gas / elettrica / legna:
• Numero placche:
• Forno: Numero teglie:
• Frigorifero / congelatore:
• Contenuto litri:
• Utensili (casseruole / posate / stoviglie) in numero sufficiente:
• Asciugapiatti / spugnette / detersivo:
• Sacchi dei rifiuti (tassa):
• Dispensa:
• Servizi igienici:
• Docce:
• Gabinetti:
• Lavabi:
• Locali diversi:
• Locale soggiorno:
• Refettorio (posti):
• Locale ufficio:
• Locale per materiale:
• Locale essiccatoio:
• Locale per scarpe/sci:
• Abbiamo a disposizione tutta la casa:
• Piazzale / dintorni (parco giochi, ...):
• Affitto:
• Compreso:
• Supplemento:
• Tassa di soggiorno:
• Autorizzazione accordata da:
• Sopralluogo effettuato il: da:
Campo in tenda
Ubicazione del terreno (campo sotto tenda)
• Indirizzo esatto:
• Località:
• CAP:
• Carta naz. n:.
• Nome della carta:
• Coordinate:
Indicazioni concernenti il terreno
• Proprietario/affittuario:
• Nome e cognome:
• Tel.:
• Indirizzo:
• Denominazione del posto:
• Situazione del terreno:
• Il prato verrà falciato per l'inizio del campo? &127; Si &127; No
• Dove si può installare la cucina:
• Dove si può ubicare il fuoco da campo:
• Dove c'è legname da costruzione:
• Si può raccogliere legna nel bosco? &127; Si &127; No
• Vi sono sassi per sistemare il fuoco &127; Si &127; No
• Dove si possono costruire i gabinetti:
• Come funziona la raccolta dei rifiuti:
• Acqua (potabile):
• Poss. di lavarsi:
• Particolarità:
• (pericolo d'incendi, vipere, zecche, clima, inondazioni, altitudine,...)
• Accesso per veicoli a motore:
• Tel. più vicino (dove e numero):
• Distanza dal campo:
• Alloggio d'emergenza:
• Posizione esatta:
• Distanza dal campo:
• Proprietario:
• Telefono:
• Indirizzo:
• Modalità d'uso (costo):
• Affitto del terreno: Compreso:
• Supplemento:
• Tassa di soggiorno:
• Autorizzazione accordata da:
• Sopralluogo effettuato il: da:
Generalità del luogo
• Autorità (Sindaco):
• Cancelleria comunale (orari): Tel.:
• Parroco/Messa: Tel.:
• Posto di Polizia: Tel.:
• Pompieri: Tel.:
• Ufficio postale : Orari:
• porta la posta al campo/casa: Tel.:
• annunciarsi in posta per comunicare il proprio arrivo e informarsi sull'indirizzo da utilizzare per il campo.
Collegamenti
• Stazione ferroviaria più vicina: Distanza dal campo:
• Fermata del bus/autopostale più vicina: Distanza dal campo:
Rifornimento
• Panetteria: tel.:
• distanza dal campo: orari:
• Latteria: tel.:
• distanza dal campo: orari:
• Macelleria: tel.:
• distanza dal campo: orari:
• Alimentari: tel.:
• distanza dal campo: orari:
• Segheria: tel.:
• distanza dal campo: prezzi:
Servizio Medico e Pronto Soccorso
• Annunciare in anticipo al medico più vicino la nostra presenza per il periodo del campeggio.
• Medico più vicino: Tel.:
• Indirizzo:
• Medico supplente: Tel.:
• Indirizzo:
• Ospedale: Tel.:
• Indirizzo:
• Pronto soccorso: Tel.:
• Indirizzo:
• Farmacia: Tel.:
• Indirizzo: Orari:
Installazioni e particolarità
• Piscina: Prezzo:
• Distanza dal campo: Orari:
• Palestra: Distanza dal campo:
• Responsabile: Prezzo:
• Curiosità
• Terreno per CO con cartina:
• Sopralluogo effettuato il: da:
Contratto d'affitto a breve termine per un alloggio
Locatore:
• Nome:
• Indirizzo:
• Telefono:
Locatario: Organizzazione:
• Indirizzo:
• Telefono:
Oggetto affittato: Chalet/dormitorio/appartamento di vacanza*
• Designazione:
• Indirizzo:
• Telefono:
• è messo a disposizione per adulti e per giovani.
• Il prezzo d'affitto ammonta a £. prezzo globale*
• Prezzo per persona e per notte*
• e si estende per il periodo dal. (data), (ora)
• al (data), (ora)
Condizioni di pagamento:
• La tassa di soggiorno è a carico del locatario e ammonta a:
• - per adulto per notte, £.
• - per giovane (da 6 a 16 anni) per notte, £.
• La quota d'affitto comprende/non comprende:*
• Elettricità:
• Illuminazione: £. per Kwh* Tessa base £. * Prezzo globale
• Energia: £. per Kwh* Prezzo unitario £. *
• La pulizia dell'alloggio e delle installazioni annesse sarà effettuata, prima della partenza dal:
• locatario*, locatore*, al prezzo di £.
• La biancheria per la casa è messa a disposizione da:
• la sua pulizia è a carico di:
• Accordi particolari:
• * Cancellare ciò che non fa al caso
• Compilato in due esemplari e firmato dalle due parti
• Il locatore: il locatario:
• Luogo e data: Luogo e data:
Constatazione di danni e guasti:
• Al momento della consegna dell'alloggio:
• Conferma del locatore:
• Al momento della restituzione dell'alloggio:
• Conferma del locatario:
Contratto d'affitto per un terreno
Accordi speciali:
• Al momento della cessione temporanea al locatario, il terreno sarà falciato.
• 1.Nel terreno (non) possono* essere scavate canalizzazioni.
• 2.I gabinetti possono essere costruiti:
• 3.Locale a disposizione come deposito del materiale*
• 4.Locale a disposizione come alloggio d'emergenza*
• Il locatario indennizzerà il locatore, per la durata del contratto, come segue:
• Legna da ardere*: £.
• Acqua potabile*: £.
• Deposito materiale*: £.
• Alloggio d'emergenza*: £.
Ricordatevi di chiedere l'autorizzazione a posare tubature su terreni di terzi, se la fonte d'acqua potabile non è sullo stesso terreno del campo.
ISCRIZIONE:
• Cognome: Nome:
• Indirizzo esatto:
• CAP: Località:
• Telefono: Data di nascita:
• Firma di un genitore:
TAGLIANDO D'ISCRIZIONE ALLA GIORNATA DELLE VISITE:
• Noi genitori di parteciperemo alla visita.
• Numero di persone:
• Veniamo il sabato q e/o la domenica q
• Dormiremo al campo: sì q no q Abbiamo la nostra tenda: sì q no q
• Data e firma:
FOGLIO MEDICO:
• I dati di questa scheda servono alla direzione del campo per una decisione immediata sui provvedimenti da prendere e per un avviso tempestivo dei genitori in caso di avvenimenti imprevisti.
• Solamente la direzione del campo ha accesso a questi dati.
• Nome e cognome (del partecipante):
• Indirizzo esatto: Telefono:
• CAP: Località:
• Indicare il recapito dei genitori durante il periodo del campo se sono in vacanza o il recapito di una persona da contattare in casi gravi:
• Cognome: Nome:
• Grado di parentela: Telefono:
• Indirizzo esatto:
• CAP: Località:
Osservazioni in merito allo stato di salute:
• Malattie o allergie (raffreddore da fieno, allergie da punture d'insetto o alimentari, asma, ...):
• Deve prendere medicamenti regolarmente: sì q no q
• Se sì, quali:
• quando, quanto:
• (in questo caso prendere con sé medicamenti a sufficienza).
• I medicamenti devono essere distribuiti dalla direzione del campo? sì q no q
• Ultima vaccinazione antitetanica:
• Altre vaccinazioni:
• Cassa malati:
• Assicurazione infortuni:
• Nome e indirizzo del medico di famiglia:
• N° tessera sanitaria:
• Osservazioni o raccomandazioni particolari dei genitori:
• Luogo e data: Firma del partecipante:
• Firma dei genitori:
19. EQUIPAGGIAMENTO
Nelle attività all'aperto, uno Scout porta con sè solo l'equipaggiamento veramente indispensabile. In questo modo potrai muoverti agevolmente senza essere troppo appesantito. Alcune cose ti saranno sempre utili: un taccuino, una penna, alcuni cerotti medicati, i fiammiferi che metterai in un astuccio impermeabile, il coltello, un fazzoletto, la carta igienica, la borraccia.
• Vestiti: il migliore abbigliamento per un uscita, in qualunque stagione, è sempre l'uniforme scout, che è stata ideata proprio per le attività all'aperto ed è resistente e comoda.
D'inverno aggiungi una giacca a vento calda e impermeabile.
tieni sempre la testa coperta: il cappellone, con la sua larga tesa, ti proteggerà dalla pioggia e dal sole, però tenderà a volare se c'è molto vento; il basco ti terrà caldo d'inverno, ma ti proteggerà poco dalla pioggia o dal sole.
• Per dormire: saccoletto, pigiama.
• Pulizia: asciugamano, sapone, spazzolino, dentifricio.
• Viveri: cibi energetici: pane, carne, patate, carote, zucchero, sale, frutta secca, tavolette di cioccolato.
• Poncho: sia in estate che in inverno ti riparerà dalla pioggia, ti sarà molto utile per costruire un riparo di fortuna e in tante altre occasioni.
• Zaino: di tipo leggero e resistente. Con tutto l'equipaggiamento non deve superare i 6/8 kg di peso. Per il campo il peso potrà arrivare a 10-12 kg.
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Lo Zaino
Una delle cose più importanti del tuo equipaggiamento è lo zaino, perchè esso dovrà contenere tutto il tuo materiale e perchè dovrai portarlo sulle tue spalle. Occorre che lo zaino sia capiente, leggero e comodo da portare, con tasche esterne e con spallacci bene imbottiti e regolabili. Per le uscite di una sola giornata pu6ograve andare bene un piccolo zaino leggero della capienza di 20-25 litri /il volume di uno zaino si misura il litri) e del peso di 500-700 grammi, mentre per le uscite con pernottamento e per il campo ti occorrerà uno zaino più grande, con lo schienale rigido, della capienza di 80-90 litri e del peso di 1,5-2 kg. Quando acquisti uno zaino non farti attirare dalla marca o dai colori, ma guarda prima di tutto la praticità e la resistenza.
Lo schienale rigido realizzato con il "bastino" (fatto di fibra di vetro o di materiale plastico), permette di lasciare la schiena interamente staccata e aerata e fa gravare buona parte del peso sulle natiche. Lo schienale rigido realizzato con lo "schienale anatomico" (materiale espanso ricoperto di tessuto) mantiene lo zaino più a contatto con il dorso per distribuirvi meglio il peso, però provoca anche una maggiore sudorazione della schiena.
Vi sono zaini che hanno una "armatura" (in alluminio o in materiale plastico) che rende rigido lo schienale, però rende anche lo zaino piuttosto ingombrante e poco maneggevole. Zaini di questo tipo non sono adatti per i ragazzi. Fare lo Zaino Preparare lo zaino corettamente non si impara la sera prima della partenza. È necessaria un po' di esperienza e diverse prove.
Per sistemare meglio il materiale, mettilo in sacchette di tela che si chiudano con un laccio. Te ne occorreranno sei:
1. sacchetta biancheria,
2. sacchetta pulizia personale,
3. sacchetta cibo,
4. sacchetta calzature,
5. sacchetta varie,
6. sacchetta vuota per la biancheria sporca.
Metti contro la sciena tutto quello che è soffice (biancheria, maglione, ecc.). Nelle tasche esterne sistema i piccoli oggetti dei quali puoi avare bisogno più frequentemente (borraccia, torcia elettrica, bussola, poncho, ecc.).
Equilibra i pesi, facendo attenzione a non disporre tutti gli oggetti più pesanti dallo stesso lato. Non mettere mai il saccoleto fuori dello zaino, perchè pu6ograve inumidirsi o bagnarsi. Anche se richiederà un po' di pazienza, metti sempre tutto il tuo materiale dentro lo zaino e non legare oggetti all'esterno di esso: oltre a farti assomigliare a un caravanserraglio, possono darti molto fastidio mentre sei in cammino e sono anche pericolosi perchè possono impigliarsi da qualche parte.
Una volta preparato, per controllare lo zaino mettilo sulle spalle e fai 30 metri di corsa. Ti accorgerai subito se qualcosa non va.
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Il Poncho
È un telo quadrato con un foro al centro sul quale è applicato un cappuccio. È indispensabile quando piove, perchè copre sia te che lo zaino. Ma, oltre che in caso di pioggia, il poncho ti sarà utilissimo anche in tante altre occasioni: come telo isolante da mettere sul terreno, per costruire un riparo di fortuna per la notte, per riparati dal sole. Le Scarpe Le scarpe sono una parte molto importante del tuo equipaggiamento, infatti con scarpe scomode, o con i piedi bagnati, non si va molto lontani.
Le calzature più adatte per attività all'aperto sono gli scarponi alti alla caviglia, con suola in gomma scolpita. Ne esistono di vari tipi, in pelle o in materiali sintetici e impermeabili. Prima di acquistarne un paio, provali con un calzettone di lana: non devono essere n&egave larghi nè stretti, se non vuoi avere vesciche.
Non partire mai per un'uscita o per un campo con scarponi nuovi. Mettili prima più volte, in modo che facciano amicizia con i tuoi piedi poco a poco. Per dormire Se vuoi dormire bene in tenda, o all'aperto, devi stare caldo. Il segreto è di avere sotto di te lo stesso numero di coperte che hai sopra. Quarda il tuo letto di casa: anche se hai delle coperte sopra di te, hai il materasso sotto di te, il cui scopo non è solo di farti stare morbido ma di tenerti al caldo. Anche all'aperto devi curare bene il tuo isolamento dal suolo.
Oltre alle coperte, metti sotto di te un telo impermeabile e più strati di fogli di giornale (la carta è un ottimo isolante), oppure una stuoina di materiale espanso o un materassino gonfiabile che ti proteggeranno anche dalle asperità del terreno.
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Il saccoletto
Esistono essenzialmente due tipi di saccoletto: "a coperta" oppure "a mummia". Il saccoletto "a coperta" è detto così perchè si può aprire completamente e può diventare una coperta. Il saccoletto "a mummia" avvolge completamente il corpo e può essere imbottito con vari tipi di materiali, come le piume o le fibre sintetiche, a secondo dell'uso al quale è destinato. Il tipo migliore e più caldo, ma anche più costoso, è quello con l'imbottitura in piuma.
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La Tenda
La tenda è una importante compagna di avventure, ma per divenirlo pienamente deve essere trasportabile con zaini personali e quindi sarà suddivisa in più sacche. Generalmente per ciascuna Squadriglia gli Scouts utilizzano una tenda a otto posti, del tipo cosiddetto canadese, di cotone, con il sopratelo e con un tappeto gommato o plastificato come pavimento ( che è detto catino ).
Il catino può essere cucito al telo della tenda, oppure può essere staccato. Il catino cucito evita che entrino acqua o spifferi d'aria resenti al pavimento, però, essendo cucito al telo della tenda, forma un collo pesante da portare. Il catino staccato, invece, rende la tenda più facilmente trasportabile e inoltre può essere sostituito senza difficoltà quando è rovinato. In alcuni modelli di tenda il sopratelo è molto ampio e forma una veranda anteriore, che protegge l'ingresso in caso di pioggia. Alcuni soprateli hanno anche un'abside posteriore, utile per riporre il materiale. qusto tipo di tenda ha però lo svantaggio di essere più pesante e per una Squadriglia diventa piuttosto difficoltoso portarla con zaini nelle attività all'aperto.
Per alcune attività può essere preferibile utilizzare tende più piccole, da 2 o 3 posti, del tipo canadese o a igloo. Le tende canadesi sono generalmente in cotone, con paleria in alluminio. Il peso di una canadese a due posti può variare da 5 a 8 Kg, a seconda della marca. Una volta chiusa è più ingombrante di quella a igloo ma in caso di brutto tempo è più affidabile.
Le tende a igloo si montano più velocemente di quelle canadesi e sono più leggere perchè sono in materiale sintetico, però, proprio per questo motivo, possono rompersi o danneggiarsi più facilmente. La paleria è in vetroresina, molto più leggera dell'alluminio. Il peso di un modello a 2 posti è di 2 o 3 Kg. La forma a igloo offre una minore resistenza al vento, però alcuni modelli, costruiti senza aperture di ventilazione o con tessuti non traspiranti, hanno un inconveniente: può formarsi la condensa all'interno della tenda, o fra il soprattetto e la tenda, con possibile caduta di gocce d'acqua.
Manutenzione
La tenda è la compagna fedele delle tue avventure. Abbine cura per averla sempre in ordine a ogni necessità. Prima di partire verifica sempre che la tenda sia a posto, senza strappi e con tutti i tiranti in ordine. controlla che ci siano tutti i paletti e tutti i picchetti necessari e che nessuno sia storto o inutilizzabile. Dopo averla adoperata, apri sempre la tenda ed esponila al sole per farla asciugare bene e per controllare che non manchi nulla.
Se dovesse essersi rotto qualcosa (strappi sui teli o sul catino, paletti piegati o rotti, ecc.) provvedi subito alle riparazioni necessarie. Poi piega accuratamente la tenda, mettila nelle apposite sacche e riponila in un luogo asciutto e aerato.
1. ABC DELLO SCAUTISMO
2. AMBIENTAZIONI PER IL CAMPO ESTIVO
3. IL TOTEM
1. ABC DELLO SCAUTISMO.
L'ABC DELLO SCAUTISMO
Lettera A
Ambiente Fantastico
Per ambiente fantastico si intende il gioco continuativo di un tema in cui sono immerse le attività dei Lupetti e delle Coccinelle. Questo gioco, caratterizzante il metodo della branca Lupetti/Coccinelle, si realizza attraverso la traduzione pedagogica di un racconto. Esso costituisce uno sfondo semplice che integra le esperienze infantili, in cui il/la bambino/a colloca autonomamente e in modo agevole ciò che fa, dandogli un senso ed un ordine.
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L'Alta Squadriglia
L'Alta squadriglia è l'ambiente educativo offerto ai/alle ragazzi/e più grandi del Reparto per rispondere meglio alle esigenze mutate nel passaggio dalla preadolescenza all'adolescenza. Lo stile e il clima dell'impresa che si vive in Alta squadriglia si propone pertanto di aiutare i ragazzi e le ragazze ad affrontare la ricerca della loro nuova identità nel rapporto con se stessi, con i coetanei, con gli adulti e non ha compiti di gestione del Reparto.
In questo momento di mutazione del ragazzo e della ragazza, è importante che il capo approfondisca il dialogo con loro, per poterli aiutare maggiormente nella loro crescita.
È formata dai ragazzi e dalle ragazze del Reparto che, per la loro maturazione personale, manifestano l'esigenza di farne parte, insieme al capo e alla caporeparto, all'Assistente e, eventualmente agli aiuti. Sono i capireparto e l'Assistente che invitano l'Esploratore e la Guida, in qualsiasi momento dell'anno, a valutare e scegliere la partecipazione alla vita dell'Alta squadriglia. Non vi si accede nè perchè si è capo o vice squadriglia, nè per meriti.
L'Alta squadriglia svolge le attività in momenti diversi e indipendenti dalla vita del Reparto.
È importante che l'attività non si sovrapponga a quella di Reparto, e che l'impegno dei più grandi non vada a discapito di quello svolto in Reparto e in squadriglia.
L'attività di Alta squadriglia è ricca di elementi del metodo E/G ( avventura, vita all'aperto, impresa ecc.) e di elementi peculiari ( riflessione, confronto ecc. ), adatti all'età. Anche in Alta squadrigliasi vive una catechesi sistematica, e si sviluppa l'abitudine a pregare la Parola di Dio e a verificare con essa la propria vita.
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L'Attività Natura
L'attività natura è caratterizzata dalla osservazione in tutte le sue forme dell'ambiente naturale e dal contatto fisico ed emozionale con ogni suo componente. Ciò permette di conoscere in modo diretto e competente le leggi che ne regolino i ritmi e le evoluzioni e di apprendere le norme basilari di un comportamento corretto.
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Autoeducazione
Aderendo liberamente alla proposta dello scautismo, si intraprende un cammino di autoeducazione che rende il ragazzo e la ragazza protagonisti della propria crescita. Tale percorso si sviluppa attraverso una graduale e consapevole progressiione, favorita da esperienze e riflessioni critiche su di esse, nello spirito della Legge e della Promessa.
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L'Avventura
L'atmosfera di avventura spinge gli Esploratori e le guide all'azione, animando nel concreto le esperienze vissute, mentre lo spirito scout e l'impegno a crescere nella fede sostengono la vita del Reparto e le danno senso. È l'avventura di costruire se stessi, utilizzando in maniera imprevista e imprevedibile le esperienze acquisite durante l'infanzia e di cui si va arricchendo nell'adolescenza; è l'avventura di scoprire il mondo e riorganizzare la conoscenza secondo schemi personali; è l'avventura di provare se stessi in rapporto al mondo e agli altri. Diventa allora determinante l'esercizio dello scouting: l'arte di osservare la realtà vissuta, di interpretarla e di agire conseguentemente in essa. Non si tratta, quindi, solo di un insieme di tecniche , ma di un modo di affrontare l'esistenza che favorisce anche lo sviluppo di uno stile progettuale.
Lettera B
La Buona Azione ( Branca L/C )
L'educazione al servizio del prossimo si attua dagli 8 agli 11-12 anni, superando gradualmente l'egocentrismo, attraverso piccoli gesti concreti chiamati "Buone Azioni". Il Lupetto e la Coccinella ogni giorno fanno del proprio meglio per compiere una Buona Azione nei confronti di un'altra persona, per stupirla e renderla felice. Le due caratteristiche principali della Buona Azione sono il suscitare stupore in chi riceve il gesto, perchè non sa chi l'ha compiuto, e la gioia in cui un bambino e una bambina vogliono far pertecipare gli altri. Il clima ideale pel le Buone Azioni è quello della Famiglia Felice. Il/la capo aiuta il Lupetto o la Coccinella a saper sfruttare con fantasia tutte le occasioni per realizzare una Buona Azione, anche all'esterno del Branco/cerchio. È importante invitare genitori a favorire anche in famiglia questo clima e spirito, affinchè i bambini vengano incoraggiati a far felici gli altri. Tale disponibilità nei confronti degli altri si continua a sviluppare nel corso dell'itinerario educativo scout.
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La Buona Azione ( Branca E/G )
L'educazione al servizio, nel Reparto, si traduce in attenzione all'altro. Una delle occasioni è la Buona Azione che ricorda agli Esploratori e alle Guide l'impegno preso con la Promessa di aiutare gli altri in ogni circostanza e, quindi, di saper cogliere le occasioni adatte per farlo ogni giorno. La pratica delle Buone Azioni consente di sviluppare l'abitudine a fare il bene in modo gratuito e creativo e a rispondere alle necessità di quanti ci stanno intorno con concretezza e sempre maggior competenza. Per ciascun/a ragazzo/a lo spirito di servizio si acquisisce anche con la costante disponibilità ad aiutare i più giovani componenti delle loro squadriglie
Lettera C
Il Challenge
Il challenge è un incontro incentrato soprattutto su attività fisiche e tecniche dove predomina il senso della sfida con se stessi attraverso l'avventura e il gioco. In esso si sperimentano le proprie capacità e i propri limiti, si impara ad affrontare difficoltà impreviste, ad essere pronti, a non scoraggiarsi, e ci si prepara al Servizio.
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Capi
L'Associazione riconosce i capi sulla base:
• dell'adesione al Patto associativo;
• del compimento dell'iter specifico di formazione;
• dello svolgimento di un servizio a qualsiasi livello associativo.
Sono considerati capi a disposizione coloro che temporaneamente non svolgono un servizio in Associazione.
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Capo scout e Capo guida
Il Capo scout e la capo Guida presiedono congiuntamente l'associazione e ne garantiscono e rappresentano l'unità in Italia e all'estero. Sono compiti del Capo scout e della Capo guida:
• promuovere l'attuazione dei principi contenuti nel presente Statuto e nel Patto associativo;
• convocare e presiedere il Consiglio generale;
• nominare annualmente cinque Consiglieri Generali.
Il Capo scout e la Capo guida partecipano alle riunioni del Comitato centrale senza diritto di voto. Se per dimissioni o per altra causa il Capo scout o la Capo guide non possono più esercitare le loro funzioni, i compiti vengono assunti internalmente, fino al successivo Consiglio generale, da chi permane in carica; se entrambi non possono esercitare le loro funzioni, i compiti vengono assunti congiuntamente e temporaneamente dai Presidenti del Comitato centrale.
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Coeducazione ( Lupetti )
Nel suo significato strettamente metodologico, coeducazione significa anche far vivere ai ragazzi dei due sessi esperienze in comune, secondo un progetto educativo unico che preveda attività comuni, continuative o frequenti e regolari. Le attività comuni hanno lo scopo di portare i ragazzi a scoprire l'arricchimento reciproco che essi ricevono, proprio perch&grave diversi, dal vivere esperienze eguali per quanto concerne le proprie possibilità di espressione e realizzazione personale; valorizzano le caratteristiche positive tipiche dei due sessi e ne favoriscono la reciproca accettazione. In queste attività il capo pone attenzione nel far vivere l'esperienza con ruoli e coinvolgimenti differenti a seconda dei diversi tempi di maturazione di ragazzi e ragazze. Per questo sarà importante:
• rispettare il mistero della persona e i suoi tempi di crescita, ponendovi la massima attenzione nella programmazione della vita dell'unità;
• aiutare questo processo di scoperta attraverso la testimonianza dei capi, quali persone che in modo sereno e maturo testimoniano la propria identità e la sanno mettere in relazione con l'altro.
Questi obiettivi possono essere conseguiti attraverso unità monosessuate, parallele o miste. Per le unità monosessuate, al fine di una completa e armonica dimensione educativa, è opportuno favorire periodicamente l'incontro e attività con unità di altro sesso. Le unità miste prevedono, ove opportuno, anche attività separate per ragazzi e ragazze, ai fini di favorire un più completo sviluppo dell'identità sessuale. La diarchia dei capi, quale quello di riferimento di relazione adulta uomo/donna, è importante strumento educativo anche in unità monosessuali.
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Coeducazione ( Rover & Scolte )
La comunità R/S aiuta i Rover e le Scolte a crescere insieme nel rispetto delle reciproche differenze con la fiducia che questo possa favorire e valorizzare la scoperta della reciproca identità e lo stabilirsi di rapporti umani tra l'uomo e la donna superando ruoli precostituiti. Questo si realizza attraverso la conoscenza e il rispetto del proprio corpo, dono di Dio e strumento di Servizio al prossimo attraverso lo sviluppo delle capacità affettive e del rapportarsi agli altri vivendo l'amore come dialogo e dono. In questo cammino sarà opportuno che la valorizzazione delle differenze avvenga anche attraverso l'equilibrio di attività comuni e attività separate che arricchiscano e facciano maturare un confronto aperto.
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Consiglio degli Anziani
È una struttura stabile, annuale del Branco/Cerchio. Essa comprende i Lupetti e le Coccinelle che saliranno in Reparto; coesiste con le sestiglie e sviluppa un programma proprio, inserito nella Pista di Branco/cerchio, con attività specifiche che offrono ad ognuno incarichi e responsabilità personali. Il consiglio d'Akela/consiglio dell'Arcobaleno si riunisce con continuità curando che tali incontri non si sovrappongano alle attività del B/C.
I capi valutano l'opportunità di svolgere pernottamenti in accantonamento.
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Consiglio della Rupe/della Grande Quercia
Il consiglio della Rupe nel Branco, e il Consiglio della Grande Quercia nel Cerchio costituiscono un momento significativo che la comunità vive, in spirito di Famiglia Felice e alla luce della Legge, per:
• discutere, verificare e prendere coscienza del cammino compiuto insieme;
• prendere le decisioni più importanti per la vita dell'intera comunità di Branco/Cerchio;
• esprimere idee ed aspettative tese alla costruzione di uno stile e una prassi di vita indirizzati al bene della comunità.
Questo momento consente un reale scambio di impressioni, in cui si garantisce a ciascuno la possibilità di portare il proprio contributo in un esercizio concreto di democrazia. Il Consiglio della Rupe/della Grande Quercia scandisce i momenti significativi nella vita di Branco/Cerchio.
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Il Consiglio capi
Il Consiglio capi è formato dai caposquadriglia, dai capireparto, dall'Assistente Ecclesiastico, eventualmente dagli aiuti ( tenendo conto che il rapporto numerico non finisca per condizionare i/le ragazzi/e ) e , quando è opportuno, dai vice caposquadriglia. Il Consiglio capi si riunisce frequentemente per organizzare e gestire la vita del Reparto e per verificare la vita delle squadriglie.
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Il Consiglio della Legge
Il Consiglio della Legge è l'assemblea di tutti gli Esploratori e le Guide del Reparto, assieme ai capi. È riunito periodicamente, in genere al termine di un'impresa, per verificare l'impegno del Reparto e di ogni ragazzo, confrontando il comportamento e l'atteggiamento tenuti rispetto ai contenuti della Legge. Il Consiglio della Legge è un momento di verifica del sentiero; infatti è in questa occasione che l'Esploratore e la Guida riconoscono completato o meno il cammino di tappa. Durante la riunione si chiariscono i punti che vanno tenuti particolarmente presenti nel periodo successivo. In esso, inoltre, vengono assunte le decisioni "importanti" del Reparto. La tradizione del Reparto stabilisce i gesti e i simboli necessari per esprimere con semplicità ed essenzialità le funzioni e il clima fraterno del Consiglio della Legge.
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Il campo estivo ( Reparto )
Il campoestivo, momento privilegiato della vita di tutto il Reparto, risponde alle esigenze dei/delle ragazzi/e che chiedono autonomia, avventura, condivisione; risponde inoltre all'offerta di momenti educativi anche per quanto riguarda bisogni meno espressi. Il campo è un banco di prova per i/le ragazzi/e per quanto riguarda:
• le capacità tecniche maturate;
• i rapporti vissuti;
• l'autonomia raggiunta dalle squadriglie;
• la gestione delle attività;
• lo spirito di adattamento all'ambiente circostante.
Il Reparto vive questo momento curando che le attività e le tradizioni siano vissute con serietà, essenzialità e le tradizioni siano vissute con serietà, essenzialità, e divertimento, nello stile di impresa che caratterizza tutta la durata del campo.
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Il Caposquadriglia
Ogni squadriglia viene animata da un caposquadriglia scelto dallo Staff del reparto, sentito il Consiglio capi, in base alle esigenze della squadriglia. Tale ruolo è una notevole esperienza di crescita e di responsabilizzazione dei più grandi del Reparto, perchè:
• educa alla responsabilità di persone e non soltanto di cose;
• invita all'ascolto e alla disponibilità nei confronti dei più piccoli; questi infatti sono portatori di un'esperienza diversa e offrono un'occasione di stimolo e di confronto;
• abitua all'autorità come servizio e attenzione agli altri.
All'interno della squadriglia il caposquadriglia trova collaborazione con il il proprio vice...
Per saperne di più sul ruolo del vice caposquadriglia, clicca qui.
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Il Capitolo
Il Capitolo è uno dei processi di conoscenza che permette di arrivare a giudizi di valore sui quali fondare le scelte di vita personali e della comunità attraverso la metodologia del vedere-giudicare-agire.
Si distingue dalla semplice riunione a tema per lo specifico ruolo che deve essere assuntoda ognuno nell'approfondire il tema scelto prima della discussione comune e per l'esigenza di concludersi con un'esplicita valutazione e concreta decisione di impiego personale e comunitario.
Il Capitolo prevede anche un momento di comunicazione e di testimonianza all'esterno e un'esperienza di Servizio.
La comunità sceglie con attenzione gli argomenti di fondo da trattare sotto forma di Capitolo durante l'anno.
Pur essendo attività più tipicamente rivolta al Clan, è utile che anche i novizi/e siano coinvolti in alcune parti dei Capitoli di Clan.
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La Carta di Clan
La Carta di Clan è strumento per la progressione della persona e della comunità. È scritta e periodicamente rinnovata dal Clan o Fuoco, che rende così esplicite le proprie caratteristiche e tradizioni. Il Clan o Fuoco vi fissa le proprie riflessioni, nonchè i valori che gli R/S si impegnano a testimoniare; stabilisce particolari ritmi della propria vita, e si arricchisce progressivamente del risultato delle esperienze vissute dalla comunità.
Essa viene presentata al Noviziato.
La Carta di Clan è uno dei punti di riferimento per la verifica della propria posizione nei momenti di "Punto della Strada".
La Carta di Clan non è un documento ben scritto che deve essere messo sotto vetro, ma è uno strumento vivo del Clan, molto concreto, nel quale non ci sono solo i principi e gli ideali del roverismo, ma soprattutto le possibilità di un cammino, le esperienze reali che tutta la comunità pensa di poter fare per aiutare ogni persona del Clan a giungere alla Partenza.
La Carta di Clan è un riferimento costante del Noviziato.
Lettera D
Distintivi
Per far meglio comprendere ai ragazzi il senso delle tappe e, nello stesso tempo, non precludere ai singoli la scoperta di più ricchi significati, ciascuna tappa è designata da un simbolo. I distintivi della progressione vengono assegnati all'inizio del periodo della relativa tappa. Alla conquista delle specialità e dei brevetti di competenza corrisponde l'assegnazione dell'apposito distintivo.
Raccolta di Distintivi e specialità. Clicca qui
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Il Deserto
Il deserto è un'esperienza individuale di preghiera ed escesi, uno spazio di ascolto e meditazione. È un momento che può essere proposto all'interno di altre attività di comunità, di gruppo o durante l'hike.
L'sperienza di deserto è occasione significativa di maturazione spirituale in continuità con il cammino quotidiano di preghiera e di revisione di vita.
Lettera E
Educazione al Servizio
L'intera proposta educativa scout ha il suo fine nella scelta adulta di servire, conseguendo così la propria felicità procurandola agli altri, ad imitazione di Gesù. L'educazione al servizio del prossimo si attua progressivamente lungo tutto il cammino scout, iniziando dalle Buone Azioni dei Lupetti-Coccinelle, per passare alla Buona Azione quotidiana dell'Esploratore e della guida, fino alla proposta del servizio a carattere continuativo del Rover e della Scolta che lo sceglieranno come stile di vita e atteggiamento che caratterizza "l'uomo e la donna della Partenza" negli ambiti della comunità ecclesiale, della politica e del volontariato. Il ragazzo e la ragazza vengono così stimolati ad utilizzare le capacità acquisite in una costante testimonianza di attenzione agli altri e di tensione al cambiamento in ogni ambiente di vita.
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Emblema e Bandiera dell'Associazione
Emblema dell'Associazione è l'insieme dei due simboli internazionali scout
( trifoglio e giglio ). L'Associazione adotta come bandiera quella nazionale ad una bandiera riproducente l'emblema dell'Associazione.
Emblemi e Distintivi e specialità. Clicca qui
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Educazione Ambientale
La vita all'aperto, prevalentemente in ambienti naturali ma anche alla scoperta delle città dell'uomo, è un ambito irrinunciabile in cui si attua la formazione scout. Essa offre la possibilità di scoprire le relazioni che legano gli elementi di un ambiente del ruolo che in esso è chiamato a giocare l'uomo e di riconoscere l'uomo stesso come parte di un unico disegno di Dio Creatore. La vita all'aperto risponde al bisogno di avventura, insegna la semplicità e l'essenzialità, sviluppa il senso di silisarietà e mette alla prova la disponibilità all'aiuto reciproco, è luogo di esperienza delle tecniche scout. Il confronto con le attività concrete, proprie del gioco avventuoroso dello scautismo, dà la misura della propria povertà, ma anche delle possibilità di inserirsi positivamente nel proprio ambiente di vita. Questa abitudine a scoprire a stabilire relazioni costituisce una scuola attiva per una presa si coscienza della propria personale corresponsabilità nell'uso equilibrato delle risorse naturali e promuove comportamenti corretti orientati verso lo sviluppo sostenibile.
Lettera F
Froissartage
Lettera G
Il Gruppo
Il gruppo è l'organismo educativo fondamentale per l'attuazione del Metodo. Esso si basa su una comunità capi che, per assicurare l'attuazione dell'intero ciclo formativo scout, tende a costituire una o più unità di ciascuna delle branche.
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Il Gioco
Il gioco, un elemento fondamentale per la coesione e la costruzione della comunità R/S; occorre dargli uno spazio quotidiano, nello scandire i ritmi della comunità .
Con le sue caratteristiche di spontaneità , gratuità , educazione al rispetto delle regole, espressione del singolo e della comunità , alimenta il piacere di stare insieme, migliora la partecipazione dei Rover e delle Scolte alla vita della comunità , educa all'ottimismo, alla speranza, alla gioia di vivere.
Lettera H
L'Hike ( Branca E/G )
Tra le esperienze importanti da offrire ai ragazzi e alle ragazze nel cammino tra la tappa dell'autonomia e quella dell'animazione va dato un valore essenziale all'hike. Da soli o a coppie, gli esploratori e le Guide potranno così affrontare in un clima di avventura e di contatto stretto con l'ambiente, un'occasione che richiede loro responsabilità, autonomia, competenza, silenzio, riflessione e preghiera. L'hike ricapitola il sentiero percorso finora, maturando spunti per il periodo dell'animazione che si sta approfondendo. Anche se l'hike è vissuto a coppie, deve riservare uno spazio adeguato ai momenti personali.
Informazioni sull'Hike. Clicca qui
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L'Hike ( Branca R/S )
L'hike è un momento di avventura vissuto dai rover e dalle Scolte che da soli partono per una breve Route. Esso è un'occasione per apprezzare il dono di un tempo per riflettere con se stessi e pregare individualmente, dominare le proprie paure, sentire il bisogno e scoprire la gioia dell'incontro con l'altro sulla strada. Viene vissuto in uno severa essenzialità, nella dimensione di povertà.
L'hike è prezioso momento di vita interiore, occasione per riflettere sul proprio "Punto della Strada", per offirne poi il risultato al confronto con i capi o con la comunità.
Particolari esigenze della comunità, delle persone o delle situazioni possono consigliare che tala esperienza venga effettuata a coppie, conservandone le caratteristiche essenziali.
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L'Hebertismo
Noi scout facciamo spesso attività o giochi di hebertismo, ma quanti sanno da che, anzi, da chi deriva questa parola? questa parola, abbastanza strana, deriva da un nome.
Hebert nasce a Parigi nel 1875, a 18 anni inizia la sua avventura nella marina e diventa ufficiale.
Ha occasione di entrare in contatto con i popoli primitivi e resta ammirato dalle loro capacità atletiche.
Quando torna in Francia mette a punto, oppurtunamente elaborato, il suo "metodo naturale", che, finita la guerra, diventa un metodo molto conosciuto ed usato negli ambienti educativi (scuole, colonie, ecc..).
Lo fa suo Robert Baden Powell e ne fa uso nel suo nuovo metodo educativo: lo scoutismo.
Lettera I
L'Impresa
Per rispondere alle esigenze degli Esploratori e delle Guide e per creare il giusto clima di avventura, il Reparto vive delle imprese. La vita dell'unità è un susseguirsi di imprese di Reparto, di squadriglia e di Alta squadriglia.
Si tratta pertanto non di semplici esercitazioni tecniche, nè di giochetti, ms di realizzazioni impegnative che vogliono incidere sulla realtà , anche se sempre studiata a misura dei/delle ragazzi/e e non degli adulti.
Ogni impresa è scandita da sei fasi:
• ideazione;
• lancio;
• progettazione;
• realizzazione;
• verifica;
• fiesta.
La struttura delle fasi è tale da richiedere uno spirito di collaborazione che deve coinvolgere tutti i ragazzi e le ragazze. L'impresa deve realizzarsi in un periodo di tempo non troppo lungo, e richiede: partecipazione organizzata di tutti, preparazione e realizzazione accurata, anche se sempre studiata a misura dei/delle ragazzi/e e non degli adulti.
Questo stile deve valere non solo per un momento particolare dell'impresa, ma in tutta la vita di Reparto :
il sentiero di ogni Esploratore e Guida, le riunioni e le uscite di Repart, di squadriglia o di Alta squadriglia, i campi e così via dovranno essere permeati da questo stile. L'impresa è prima di tutto uno stile, un modo di fare le cose.
È un metodo per imparare a progettare ci&orgrave che vogliamo essere e ciò che realizziamo, e ad essere consapevoli.
L'ideazione e la scelta sono compiute grazie ad una " mappa delle opportunità " realizzata dai ragazzi e dalle ragazze, dalle loro aspirazioni, sogni e desideri e dall'osservazione della realtà circostante; oltrechè dalle verifiche di attività precedenti; la mappa consiste in cose concrete da poter realizzare.
In caso di impresa di Reparto, una volta fatta la scelta, si costituisce il Consiglio d'Impresa, che comprende tutti i responsabili dei vari gruppi necessari per la preparazione e la realizzazione della stessa. Tali gruppi, quando è opportuno, possono non tener conto della composizione delle squadriglie; in tal caso i responsabili possono non coincidere con i caposquadriglia. Compito del Consiglio d'Impresa è coordinare tutta la preparazione e la realizzazione, individuando i posti d'azione necessari per la buona riuscita dell'impresa.
Il Consiglio d'Impresa si scioglie automaticamente in occasione della festa finale con cui si conclude l'impresa.
Per le imprese di squadriglia, i compiti del Consiglio d'Impresa sono delegati dal Consiglio di squadriglia a coloro che, fra tutti i componenti della squadriglia, saranno responsabili di coordinare i lavori dell'impresa prescelta.
È essenziale che al termine dell'impresa si verifichi quanto è stato vissuto perchè a tutti sia chiara la situazione del gruppo e dei singoli. Ciò è compito del Consiglio della Legge, in caso di impresa di Reparto, e del Consiglio di squadriglia. La verificaconsidera sia i risultati raggiunti e le modalità di raggiungimento sia il comportamento e l'atteggiamento tenuti, confrontandoli con gli scopi che il Reparto o la squadriglia si erano prefissi all'inizio.
È necessario quindi che tali scopi, sia tecnici sia di crescita, siano ben chiari all'inizio e fissati formalmente.
Frutto della verifica saranno, tra l'altro, la coscienza delle positività e delle carenze personali e comunitarie rispetto alla Legge, nonchè l'individuazione di nuove opportunità di impresa da inserire nella mappa.
Nel Reparto si sviluppano interessi personali e comunitari che non sempre sono integrati nelle imprese del momento. Questi sono comunque stimolati e seguiti dai capi utilizzando l'atmosfera d'impresa.
Se questi interessi sono coltivati da gruppi stabili, i capi faranno in modo che le reazioni personali all'interno di tali gruppi e i ruoli di ciascuno siano educativamente positivi secondo i principi generali utilizzatiin tutta la vita del Reparto.
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l'Impresa (Noviziato)
L'impresa è un'attività pratica limitata nel tempo ma intensa, che è insieme avventura, gioia di stare insieme e gusto della scoperta, nonchè acquisizione di competenza.
È strumento metodologico privilegiato del Noviziato.
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Gli Incarichi di Squadriglia
Ogni Esploratore e Guida assume, all'internodella squadriglia, un incarico proporzionato al proprio sentiero.
Tale incarico è un'insostituibile esperienza di responsabilizzazione; per questo motivo deve essere sperimentato come indispensabile per la vita della squadriglia, ed essere esercitato per un periodo sufficientemente lungo, perchè corrisponde ad esigenze permamenti ( ad esempio magazziniere, cassiere ecc.).
Differisce dai " posti d'azione " ( ad esempio elettricista, orientatore, topografo ecc.), legati invece all'impresa del momento e corrispondenti a effettivi impegni, piccoli o grandi, necessari per la realizzazione dell'impresa stessa.
Lettera K
Kim
Kim è il titolo di un libro, scritto da Rudyard Kipling, che racconta le avventure di un ragazzo, di nome Kim, il quale viene assunto come agente segreto in India per essere inviato in missioni di spionaggio.
Prima di ciò, però, egli viene sottoposto a numerose prove di osservazione e di attenzione. In una di queste prove Kim deve osservare per un minuto un vassoio di rame contenente delle pietre preziose, poi, coperto il vassoio, gli viene chiesto di descrivere le gemme dettagliatamente, una per una. Kim è anche il nome del gioco che ha preso il nome dalla prova alla quale fu sottoposto il giovane kim e che è molto conosciuto fra gli Scouts: si mettono 24 piccoli oggetti su un tavolo e si coprono con un telo. Quindi si scoprono gli oggetti e si fanno osservare per un minuto, poi vengono coperti di nuovo. Ogni giocatore ha 3 minuti per scrivere su un foglio l'elenco degli oggetti osservati. Questa è la versione classica del gioco, ma ne esistono tante altre varianti: con i colori, con i sapori, con i suoni, ecc.
Lettera L
Livello Nazionale
Il livello nazionale assicura il riferimento unitario di appartenenza degli associati.
Le strutture del livello nazionale operano al servizio degli associati e degli organismi dei livelli territoriali, e, in particolare realizzano il collegamento tra le regioni.
Sono compiti del livello nazionale:
• definire l'indirizzo politico dell'Associazione, sviluppando i contenuti del Patto associativo e rappresentando il sentire comune dei capi;
• custodire il patrimonio metodologicodell'Associazione e curarne l'aggiornamento;
• elaborare, in base al patrimonio di esperienze dell'Associazione, contributi originali nei confronti del mondo dell'educazione;
• promuovere la formazione dei capi e curarne l'unitarirtà
• curare lo sviluppo qualitativo e quantitativo dell'associazione;
• promuovere i rapporti tra le Regioni;
• curare l'informazione fra tutti i capi e fra le strutture associative;
• curare a livello nazionale i rapporti con gli organismi civili ed ecclesiali, con le altre associazioni educative, con la stampa e gli altri mezzi di comunicazione;
• curare i rapporti internazionali dello scautismo e del guidismo;
• reperire risorse e strumenti economici e patrimoniali a sostegno degli obiettivi e delle iniziative dell'Associazione.
Sono organi nazionali dell'associazione:
• il Capo scout e la capo Guida;
• il Consiglio generale;
• il Consiglio nazionale;
• il Comitato centrale ;
• la Commissione Economica;
• la Commissione nazionale uniformi e distintivi.
Lettera M
Il Motto della Branca L/C
Il motto dei Lupetti è "DEL NOSTRO MEGLIO". Esso esprime lo spirito di impegno dei Lupetti a migliorarsi, a superarsi continuamente, a progredire nel bene.
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Il Motto della Branca E/G
Il Motto degli Esploratori e delle Guide è " Sii preparato ". È importante utilizzare il Motto pedagogicamente secondo il senso evangelistico che richiama alla disponibilità ad aiutare gli altri e alla competenza per farlo.
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Il Motto della Branca R/S
"Servire" è il motto della comunità R/S, ed esprime la convinzione che il vero modo di raggiungere la felicità è procurarla agli altri seguendo l'insegnamento di Gesù Cristo.
Lettera N
Il Numero dei bambini ( Branca L/C )
Per favorire l'instaurarsi di reali legami di fratellanza, di sentimenti di appartenenza, per garantire la verifica della Progressione personale di ognuno e per rendere fecondo il rapporto bambino-adulto, è necessario che il numero dei bambini nell'unità non sia inferiore a 12 nè superiore a 30 e che vi sia equilibrio tra le diverse età ed, anche tra i sessi, nelle unità miste.
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I Nomi di Squadriglia
Seguono i nomi di squadriglia suggeriti da B.P.
Airone, Albatro, Anatra, Antilope, Aquila, Ariete, Arzavola, Beccaccia, Beccaccino, Bufalo, Bulldog, Cane, Canguro, Castoro, Cavallo, Cervo, Chiurlo, Cicogna, Cigno, Cinghiale, Cobra, Coccodrillo, Colombaccio, Colombo, Cormorano, Cornacchia, Corvo, Cuculo, Elefante, Fagiano, Falco, Falcone, Foca, Folaga, Gabbiano, Gallinella Terrestre, Gallo, Gallo Cedrone, Gallo di Montagna, Gatto, Gazzella, Gheppio, Gufo, Iena, Ippopotamo, Leone, Lontra, Lupo, Mangusta, Martin Pescatore, Merlo, Moriglione, Nottola, Orso, Pantera, Pavone, Pellicano, Pettirosso, Picchio, Pinguino, Pipistrello, Piviere, Procellaria, Procione, Puffino, Rinoceronte, Rondine, Sciacallo, Scoiattolo, Serpente a Sonagli, Smeriglio, Storno, Succiacapre, Tarabuso, Tasso, Tigre, Toro, Trampoliere, Tricheco, Volpe.
Lettera P
Patto Associativo
Gli impegni proposti dallo scoutismo sono espressi nella Promessa e nella Legge, così formulate:
Promessa Scout
"Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
• per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese;
• per aiutare glli altri in ogni circostanza;
• per osservare la Legge Scout".
La promessa immette nella fraternità mondiale delle Guide e degli Scout.
Legge Scout
"La Guida e lo Scout:
1. pongono il loro onore nel meritare fiducia;
2. sono leali;
3. si rendono utili e aiutano gli altri;
4. sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout;
5. sono cortesi;
6. amano e rispettano la natura;
7. sanno obbedire;
8. sorridono e cantano anche nelle difficoltà
9. sono laboriosi ed economi;
10. sono puliti di pensieri, parole e azioni".
I membri più giovani dell'Associazione (Coccinelle e Lupetti) hanno una Promessa ed una Legge speciali, che esprimono i valori dello scoutismo in una forma adeguata alla loro età.
Il Patto Associativo è il documento nel quale si riconoscono gli adulti che hanno scelto di svolger un servizio educativo nell'Associazione.
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Promessa
La Promessa costituisce l'adesione alla Legge scout e ai valori da essa indicati. Essa esprime l'appartenenza alla fraternità mondiale dello scautismo e del guuidismo. Nei successivi passaggi di branca essa non sarà rifatta ma piuttosto rinnovata per esprimere l'adesione alla nuova comunità di crescita. La promessa pronunciata in età R/S manifesta l'adesione allo scautismo e conclude la fase della conoscenza. Promettere, o rinnovare la Promessa è aderire ad uno stile di vita, scelto consapevolmente, che si esprime nel rispetto della Legge e nello spirito del Motto. In questo momento "forte" il Rover, la Scolta e la comunità tutta sono stimolati alla riscoperta adulta e matura dei valori della Legge.
Lettera Q
Quota Associativa
I membri dell'Associazione contribuiscono alle necessità della propria unità e del proprio gruppo; inoltre versano annualmente per l'andamento dell'Associazione una quota che è fissata e ripartita dal Consiglio generale. In caso di scioglimento di un gruppo i beni esistenti, al netto della passività, verranno depositati presso il Comitato di Zona componente che li terrà a disposizione per l'eventuale ricostituzione del gruppo stesso.
Qualora al termine di tre anni non avvenisse tale ricostituzione, i beni verranno devoluti ai Gruppi locali Agesci.
Lettera R
La Route
È il modo caratteristico di vivere il roverismo-scoltismo. Presuppone più giovani in cammino, il pernottamento in posti diversi e lontani fra loro, un'alimentazione sana e uno zaino essenziale e leggero, un percorso interessante e un tema di fondo che leghi i momenti dei vari giorni. Viene organizzata con cura, accettandone gli imprevisti. Attraverso l'esperienza della Route i Rover e le Scolte assaporano lo spirito della scoperta degli altri e delle cose, il gusto dell'avventura, del contatto con la natura vivendo le giornate con ritmi nuovi in semplicità ed essenzialità, nella tensione continua del superamento dei propri limiti.
Esistono altre forme di campi ( di preghiera, di Servizio, di incontro con comunità, ecc.) che in particolari momenti rispondono meglio alle esigenze della comunità.
Almeno una volta al mese, inoltre, il Clan o Fuoco e/o Noviziato vivono l'esperienza dell'uscita.
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La Regione
La Regione è la struttura di coordinamento tra le Zone esistenti nel territorio della Regione amministrativa. Eventuali eccezioni, in accordo con le Regioni interessate, saranno stabilite con deliberazioni dei rispettivi consigli Regionali e approvate dal Consiglio nazionale.
Sono compiti del livello regionale:
• realizzare il collegamento tra le Zone identificando gli eventuali obiettivi comuni tra i Progetti di Zona, promuovendo attività a loro sostegno, promuovendo occasioni e strumenti di circolazione delle esperienze;
• valorizzare e diffondere le esperienze metodologiche esistenti in Regione e realizzare incontri per studiare e verificare specifici aspetti metodologici;
• assicurare, in collaborazione con la Formazione capi nazionale, i momenti dell'iter di formazione di competenza regionale, rilasciando i relativi attestati di partecipazione e realizzare attività di formazione metodologica e di aggiornamento per gli adulti in servizio educativo;
• far conoscere a livello nazionale le esperienze della Regione, concorrere alla formulazione della politica associativa e curarne la diffusione e l'attuazione nell'ambito della Regione;
• curare l'informazione tra i capi della Regione, anche a mezzo di propria stampa;
• curare a livello regionale i rapporti con gli organismi civili ed ecclesiali, con le altre associazioni educative, con la stampa e gli altri mezzi di comunicazione;
• promuovere, qualora previsto dal programma regionale, attività ed incontri per ragazzi.
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Il Reparto
L'insieme delle squadriglie forma la comunità più ampia del Reparto. Questa offre ai ragazzi e alle ragazze uno spazio di crescita e di scambio più ricco e articolato, anche per la presenza degli adulti, e dà loro la possibilità di progettare, realizzare, verificare imprese di più ampio respiro.
Per poter seguire il sentiero di ogni Esploratore e Guida, il numero dei componenti deve essere limitato; in particolare non si può pensare di otterere risultati educativi significativi con più di 30-32 ragazzi e ragazze. D'altra parte, per consentire un buon clima di gioco e avventura, sono necessari almeno una dozzina di componenti così da formare due squadriglie.
Il Reparto. Clicca qui
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Riunioni e Uscite
Lo svolgimento delle attività deve poter avvenire in una "tana/sede" propria dell'unità. Per garantire la continuità della proposta è opportuno svolgere almeno una riunione settimanale. Il Branco/Cerchio esce periodicamente in "caccia/volo" per una giornata, almeno una volta al mese e, dove opportuno, svolge pernottamenti in accantonamento.
Lettera S
Lo Scoutismo
L'unità si articola in sestiglie contraddistinte da un colore, coerente con gli spunti offerti dagli Ambienti Fantastici Giungla e Bosco. La sestiglia è il sottogruppo che ha stabilità all'interno del Branco/Cerchio e garantisce che bambini di età diversa collaborino e giochino insieme, nel rispetto reciproco: essa fovorisce il passaggio delle conoscenze e l'inserimento dei più piccoli, dà la sicurezza e la familiarità del piccolo gruppo; facilita l'organizzazione interna dell'unità , ponendosi come valido gruppo di riferimento sia per il/la bambino/a sia per il/la capo. Nelle unità miste è preferibile che le sestiglie siano composte da bambini e bambine. La scelta del capo sestiglia all'interno di un gruppo come la sestiglia, va valutata dai capi in base ai rapporti presenti ed alle necessità dei bambini che la compongono; il capo sestiglia dovrebbe essere un/una bambino/a che sta vivendo il terzo momento della sua progressione, per il quale tale esperienza può rappresentare una valida occasione per esprimere la disponibilità nei confronti dell'unità.
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La Squadriglia
La squadriglia è la struttura fondamentale del Reparto e offre ai ragazzi e alle ragazze, in età Esploratori e Guide, un'esperienza primaria del gruppo. Sono composte da sei-sette ragazzi o ragazze. Tale caratteristica di verticalità aiuta gli Esploratori e le guide, attraverso il trapasso delle nozioni, a raggiungere maggiore sicurezza in se stessi e ad aprirsi agli altri: ciò grazie al clima di fiducia e allo stimolo alla corresponsabilità, dinamica educativa peculiare di questa piccola comunità. Consente inoltre di offrire a più ragazzi e ragazze la possibilità di vivere l'esperienza di caposquadriglia.
Ogni squadriglia vive una reale autonomia utilizzando materiale, denaro e una base propria; realizza in spirito d'avventura e con lo stile del gioco imprese ideate dai/dalle ragazzi/e stessi. La vita di squadriglia prevede oltre alla riunione settimanale frequenti uscite tendenzialmente mensili, se possibile con pernottamento, che offrono occasioni per vivere e sperimentare in modo sistematico l'autonomia. Le squadriglie assumono i nomi suggeriti da B.P. e usano le insegne corrispondenti.
I nomi delle squadriglie. Clicca qui
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Specialità ( Branco & Cerchio )
Le specialità sono uno strumento di completamento della Pista Personale tese a sviluppare le capacità individuali sia evidenti sia nascoste. Le specialità della branca L/C, ( da cucire sulla manica destra della camicia ) sono le seguenti:
Distintivi e Specialità. Clicca qui
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Sentiero
Ciò che la direzione di unità ha elaborato pedagogicamente circa la progressione personale si traduce, nella vita di Reparto, per ciascun Esploratore e Guida, in un sentiero segnato da quattro tappe:
• scoperta;
• responsabilità;
• autonomia;
• animazione.
Le tappe, ispirandosi a momenti successivi di maturazione della personalità dei/delle ragazzi/e, ne sottolineano un aspetto predominante che non esclude gli altri, sia in termini di scoperta, sia di competenza e responsabilità.
Per il raggiungimento delle tappe vengono prefissate alcune mete che mirano a una educazione integrale della persona e che vengono fissate, all'inizio del tempo dedicato alla tappa ed in seguito, dall'Esploratore e dalla Guida, dialogando con il caporeparto e tenendo conto di quanto è stato espresso negli ultimi Consigli della Legge. Le mete vengono messe a conoscenza di tutta la comunità di Reparto e, in modo particolare, della comunità di squadriglia che contribuiranno con l'interessato a tradurle in obiettivi.
La verifica del raggiungimento delle mete viene chiesta dall'interessato o dalla sua comunità di appartenenza al Consiglio della Legge. I filoni rappresentano una razionalizzazione ad uso degli educatori dei contenuti della branca E/G. I filoni essenziali sono:
• scoperta di Dio e spirito scout;
• educazione sociale e scoperta del Paese;
• vita all'aperto e natura;
• osservazione e deduzione;
• abilità manuale;
• salute ed attività fisica;
• espressione.
Possono essere aggiunti uno o più filoni per una migliore personalizzazione della Progressione.
Scoperta di Dio e spirito scout: questo filone propone innanzitutto un itinerario di iniziazione al rapporto personale con Dio Trinità, rivelato in Gesù Cristo e presente nella Chiesa. Considera sia l'aspetto conoscitivo sia quello liturgico sia quello del comportamento perchè i/le ragazzi/e passino dalla pratica abitudinaria ad un'azione gradualmente sempre più cosciente e coerente nei loro doveri verso Dio e verso il prossimo. Ha come fine la scoperta della vocazione cristiana personale del ragazzo e la risposta positiva alla chiamata di Dio. La fede deve quindi essere intesa non come un settore a parte, ma piuttosto, come un modo di vivere in ogni situazione e un invito a scoprire ricchezze nuove e farle fruttificare in ogni esperienza vissuta. La Legge, la Promessa ed il Motto scout contengono elementi omogenei ai valori del Vangelo; perciò si possono collegare agli aspetti tipici della spiritualità scout, all'esperienza della scoperta di Dio e mostrare così che nella fede l'impegno scout viene ancor più valorizzato. La proposta cristiana nella vita di Reparto si espliciterà tenendo constantemente presenti questi aspetti:
• la scoperta del Vangelo e della vita di Cristo;
• la scoperta dei tre sacramenti dell'iniziazione cristiana;
• la preghiera personale e comunitaria;
• la comprensione della liturgia e l'animazione delle celebrazioni;
• la coerenza del comportamento a imitazione di Gesù Cristo.
Educazione sociale e scoperta del Paese: questo filone tende ad un inserimento attivo e positivo dell'Esploratore e della Guida nella società che li circonda, ad essere attenti alle persone che vivono accanto a loro, a scoprire e rispettare i loro lavori e i loro ruoli. In questo modo i/le ragazzi/e imparano gradualmente a conoscere e valutare con senso critico il funzionamento dell'organizzazione sociale, per inserirsi in essa in maniera costruttiva e consapevole, a capire il perchè dell'esistenza delle leggi, l'importanza di rispettarle ed il limite dell'obbedienza a loro dovuta. Completamento di tale scoperta è l'allargamento della visuale alle altre Nazioni, educando al senso della corresponsabilità e della collaborazione internazionale.
Vita all'aperto e natura: questo filone riguarda l'acquisizione di competenze di tipo tecnico utili per le imprese nella natura anche se non immediatamente con questa connesse ( es.: pronto soccorso, topografia, pionieristica, ecc.). È importante che tutti acquisiscano le capacità tecniche generali necessarie per la vita di Reparto nella natura. In questo filone trovano spazio anche i temi relativi all'essenzialità, alla conoscenza e al rispetto dell'ambiente.
Osservazione e deduzione: Questo filone mira a sviluppare la capacità di cogliere nell'ambiente circostante tutti quegli aspetti concreti che possono servire per muoversi, vivere e agire consapevolmente in esso.
Abilità manuale: questo filone tiene presente la necessità di educare alla creatività, alla semplicità, all'attenzione verso i particolari. La manualità aiuta a prendere coscienza del corretto uso delle competenze tecniche, per realizzare un'opera di creazione e sviluppo dalla progettazione all'attuazione, e permette la riscoperta del senso del lavoro come attività razionale fatta per servire l'uomo dando il giusto valore alle cose.
Salute ed atività fisica: questo filonetende ad educare ogni ragazzo a sentirsi responsabile della propria salute. Esorta a puntare verso un costante esercizio del fisico e verso la pratica di sane regoleigieniche di vita. È importante che i/le ragazzi/e percepiscano la loro corporeità come un dono, accettando il proprio corpo comunque esso sia, e capiscanol'importanza di conservarlo curando la propria salute e sviluppandone le potenzialità per essere più utili agli altri.
Espressione: questo filone tende a sviluppare la capacità di comunicare se stessi agli altri, stimolando la creatività e l'attenzione ai particolari, insegnando ad evitare i rischi della banalità e della superficialità ed utilizzando tutte le doti e le potenzialità espressive del proprio corpo.
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Sede dell'A.G.E.S.C.I
AGESCI Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani
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Uffici: Largo S.Ippolito, 1 - 00162 Roma
tel. 06/44242486 - fax 06/44242580
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Lettera T
Trapper
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Tracking
Lettera U
Le Unità
Le unità scout sono costituite ragazzi e/o ragazze con i loro capi, Assistenti Ecclesiastici e collaboratori, si distingono in :
• Branco di Lupetti e Cerchio di Coccinelle;
• Reparto di Esploratori e Reparto di Guide;
• comunità di Rover e comunità di Scolte;
• unità miste ai tre livelli.
Lettera V
Vita Comunitaria
La comunità R/S, in quanto esperienza di gruppo, rappresenta un luogo privilegiato pr l'adolescenza poichè, essendo il gruppo non l'insieme di individui ma l'insieme delle relazioni fra individui, eso ha in sè le potenzialità di rispondere a bisogni individuali. Bisogni che sono di appartenenza, di sicurezza, di stabilità, di autorealizzazione in sè, di protezione, di dominio, di controllo, di amore, di riduzione di tensioni individuali e sociali, di autentica comunicazione.
In un clima che tende ad essere fraterno e attraverso una metodologia che è attenta a rispettare i tempi di crescita dei singoli, le Scolte e i Rover si impegnano ad aiutare e verificare, con l'aiuto degli altri, un cammino di crescita che, pur essendo personale, cerca di essere adeguato al passo di tutta la comunità, attento in particolare a chi fa più fatica. Il cammino della comunità R/S porterà il Rover e la Scolta a prendere gradualmente coscienza di essere chiamati a far parte di una comunità più vasta: il richiamo alla fratellanza scout li condurrà a sentire di essere cellule viventi dell'intera Associazione, a condividerne il cammino portando ad essa il contributo delle proprie idee ed esperienze e ciò anche attraverso la partecipazione agli eventi e ai momenti di verifica e confronto che essa organizza per loro.
Le scelte della comunità dovranno essere constantemente verificate con quelle di fondo dell'Associazione, in particolare per quanto riguarda: l'attenzione alla persona, la valorizzazione della fiducia e del dialogo, il rifiuto esplicito della violenza. È durante l'incontro di questa comunità che si attua l'esperienza ecclesiale dell'annuncio, della catechesi e della liturgia; la preparazione dei programmi e la verifica della loro realizzazione; la la comunione di esperienze e problemi; l'ascolto e la correzione fraterna; l'approfondimento nel capitolo di temi particolarmente importanti; la Strada e tutte le altre attività suggerite dal Metodo della branca.
La comunità per garantire dinamiche favorenti il confronto e l'arricchimento del gruppo, ma nel rispetto dell'espressione dei singoli e della loro progressione personale, deve essere costituita da un numero adeguato di partecipanti. Pertanto la comunità, sia di ridotta entità, così come troppo numerosa ( sopra ai 25 membri ), non può garantire la crescita nè per sè, nè per i singoli.
Branca R/S. Clicca qui
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Vita all'Aperto
Il contatto con la natura educa alla conoscenza dei problemi ambientali, al corretto uso delle risorse energetiche e naturali, alla responsabilità nei confronti della salvaguardia dell'ambiente anche per le generazioni future e all'attenzione ai problemi che la presenza dell'uomo può creare, favorendo scelte corrette nelle attività di vita all'aperto.
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Vacanze di Branco/Cerchio
Nel periodo estivo, come conclusione dell'attività svolta durante l'anno, tutta l'unità vive un campo in accantonamento denominato "Vacanze di Branco/Cerchio", della durata da sei a dieci giorni.
Le vacanze di Branco/Cerchio rappresentano:
• un momento priviligiato, il più bello e il più intenso di tutta l'attività, per conoscere e tessere rapporti significativi con i Lupetti e le Coccinelle;
• la sintesi di un anno di lavoro;
• un'occasione di maggior contatto con la natura;
• un momento per impegnare maggiormente le energie dei bambini e per stimolare in loro il desiderio di fare meglio;
• un momento che consente di rivedere con chiarezza il grado di crescita dell'unità, nella vita in comune ed in un'atmosfera di semplicità e Famiglia Fellice, con uno stile di responsabilizzazione e di partecipazione;
• apertura verso un nuovo anno di attività.
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La Veglia
La veglia è un modo col quale la comunità incontra altre persone e comunica ad esse le proprie riflessioni ed esperienze. Essa utilizza le più diverse tecniche espressive, non solo per arricchire i concetti da esporre, ma anche perchè ogni membro della comunità possa trovare il modo che più gli è congeniale per comunicare con gli altri.
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Il Vicecaposquadriglia
Un ulteriore ruolo significativo è quello del vice caposquadriglia anch'esso scelto dallo Staff del Reparto sentito il Consiglio capi; è un ruolo che offre un'esperienza utile di collaborazione con il caposquadriglia nella ricerca e nel confronto delle possibili decisioni utili a tutta la squadriglia. Questa collaborazione darà luogo a una ripartizione di compiti e responsabilità, ai fini dell'animazione dell'intera squadriglia.
Il vice caposquadriglia partecipa talvolta alle attività del Consigliio capi, anche al fine di verificare insieme al caposquadriglia l'attività di squadriglia e gestire particolari attività di Reparto e nelle occasioni in cui tale organo è chiamato a verificare l'andamento della vita di squadriglia.
Il vice è elemento di continuità nella vita della squadriglia che trova nel trapasso delle nozioni lo stretto rapporto con il caposquadriglia e con il Consiglio capi: è opportuno, infatti, che l'esperienza di vice caposquadriglia sia vissuta nel segno di una progressiva assunzione di responsabilità e consapevolezza per prepararsi a diventare in futuro, con un certo grado di competenza già acquisita, caposquadriglia.
Lettera Z
La Zona
La zona scout è la struttura di coordinamento dei Gruppi esistenti ed operanti in un ambito territoriale congiunto. La definizione territoriale delle Zone è stabilita del Consiglio regionale. il compito primario della zona è promuovere la formazione e la crescita delle comunità capi; a tal fine, in particolare, la zona stimola ed offre strumenti alle comunità capi per realizzare il Progetto educativo, per confrontare e verificare la loro azione educativa, per realizzare l'aggiornamento e la formazione degli adulti in servizio educativo.
Sono inoltre compiti della Zona:
• valorizzare e rilanciare le esperienze realizzate nei Gruppi;
• promuovere la costituzione di nuovi Gruppi, predisponendo un apposito progetto di sviluppo;
• curare, per il proprio livello, irapporti con gli organismi civili ed ecclesiastici, con le altre associazioni educative, con la stampa e altri mezzi di comunicazione;
• promuovere, qualora previsti dal programma, attività ed incontri tra unità, ferma restando la responsabilità educativa delle singole comunità capi;
• contribuire alla formazione ricorrente dei capi realizzando incontri per l'approfondimento di aspetti metodici e attività per il tirocigno e la formazione degli adulti in servizio educativo.
Nell'ambito dei compiti assegnati alla Zona, il Progetto di Zona prevede obiettivi specifici che, in raccordo anche con i Progetti Educativi delle comunità capi della zona, diano risposta alle esigenze educative e formative emergenti dalla realtà associativa e territoriale.
La Zona, per realizzare i suoi compiti, si struttura in:
• un Convegno capi di Zona;
• un Assemblea di Zona;
• un Consiglio di Zona;
• un Comitato di Zona.
2. AMBIENTAZIONI PER IL CAMPO ESTIVO.
• 20000 leghe sotto i mari
• Age of Empire
• Aladin
• Alice nel paese delle meraviglie
• Alieni
• Alì Babà e i 40 ladroni
• Alla ricerca della pietra filosofale
• Alla scoperta del West
• Alla scoperta della Felicità
• Alla scoperta di Marte
• Amudsen & la scoperta del Polo Sud
• Anni '30 (America)
• Annibale
• Arabi
• Asterix & Obelix
• Atlantide
• Avventura
• Asterix
• Aztechi
• Babbo Natale
• Balla coi lupi
• Barbari
• Battle Master
• Biancaneve e i sette nani
• Bit Rimki e la collana lunare
• Braveheart
• Brownsea (primo campo scout)
• Carcere di Alkatraz
• Carte da gioco
• Cartoonia
• Cast Away
• Cats (dal musical di Brodway)
• Cavernicoli
• Celti
• Chi l'ha visto?
• Chicago anni '30
• Cinesi
• Circo
• Cluedo
• Corsari/Pirati
• Cristoforo Colombo & la scoperta dell'America
• Cronache di Boscofondo (Paul Stewart)
• Cyrano De Bergerac
• D&D
• Dei & Eroi della mitologia greca
• Dylan Dog
• Don Chisciotte
• Draghi
• Druidi
• Duri a morire
• Egiziani
• El Dorado
• Elianto (Stefano Benni)
• Ercole
• Etruschi
• Favole
• Final Fantasy
• Folletti/Gnomi
• Geronimo Stilton e il piccolo libro della pace
• Giochi senza Frontiere
• G.G.G. Il Grande Gigante Gentile
• Giapponesi
• Gli Addams
• Gli alpinisti - Alla conquista della montagna!
• Gli animali della foresta
• Gli Argonauti
• Gli Inglesi e le Colonie
• GP F1
• Grease
• Greci
• GreenPeace (salviamo gli animali)
• Grogh, storie di un castoro
• Guelfi e Ghibellini
• Guerre spaziali
• Halloween
• Hacher
• Hansel & Gretel
• Harry Potter
• Hercules
• Hilton college
• Kerala
• Kim (Kipling)
• I 3 moschettieri
• I 4 alementi (aria, acqua, terra e fuoco)
• I 5 continenti
• I briganti
• I Cavalieri del Santo Gral
• I Cavalieri della tavola rotonda
• I Cavalieri di Malta
• I Continenti
• I fantastici quattro
• I figli dei fiori
• I Flinstones
• Il fantasma di Canterville
• Il gobbo di Notre Dame
• I Longobardi
• I magici regni di Darkover
• I Marziani
• I musicanti di Brema
• I promessi sposi
• I Puffi
• I ragazzi della via Pal
• I Re Magi
• I sette punti neri
• I Simpson
• I trupper americani (i primi esploratori)
• I viaggi di Gulliver
• Il cacciatore di draghi
• Il corpo umano
• Il Corsaro Nero
• Il fantasma di Canterville
• Il fantastico mondo di Arale
• Il futuro
• Il giro del mondo in 80 giorni
• Il Gobbo di Notre Dame
• Il Grande Gigante Gentile
• Il libro della Jungla
• Il luna park pazzo
• Il mago di Oz
• Il mondo perduto - la valle dei dinosauri (Conan Doyle)
• Il mondo sommerso
• Il mondo sottomarino
• Il Moro di Venezia
• Il Nome della Rosa
• Il Palio di Siena
• Il Piccolo Principe
• Il Principe d'Egitto
• Il richiamo della foresta
• Il segreto di Bosco Vecchio
• Il segreto della Pietra Azzurra
• Il Signore degli Anelli
• Il Signore del Tempo
• Il Silmarillion
• Il Talismano (libro di S.King)
• Iliade
• In un cassetto...
• Indiani
• Indiani e cercatori d'oro
• Indiana Jones
• Interreligiosità
• Invenzioni e scoperte del XX secolo
• James e la pesca gigante
• Jumanji
• L'abominevole uomo delle nevi
• L'Africa
• L'impero di Federico II di Svevia
• L'Inferno di Dante
• L'isola del Tesoro
• L'Olimpo
• L'uccellino azzurro
• La bella addormentata nel bosco
• La Bella e la Bestia
• La Calabria
• La carica dei 101
• La Casa
• La casa nella prateria
• La cavalleria
• La collina dei conigli
• La divina commedia
• La fabbrica del cioccolato
• La fabbrica delle farfalle
• La fattoria
• La Fattoria degli animali di Orwell
• La Freccia Nera
• Le fiabe sommerse
• La foresta
• La Gabbianella e il Gatto
• La guerra del fuoco
• La macchina del tempo
• La macchina dell'arcobaleno (Leonardo Da Vinci)
• La Maledizione della Prima Luna
• La neve
• La Puglia
• La riconquista del Tesoro (Hobbit-Tolkien)
• La rivincita dei NON-MORTI (mummie, vampiri, scheletri, zombie che combattono tra loro per conquistare la Terra!)
• La Rivoluzione Francese
• La Sicilia
• La Sirenetta
• La spada di Shannara
• La spada nella roccia
• La storia Infinita
• La Torre di Babele
• La vita nel formicaio
• Lara Croft
• Le 4 Stagioni
• Le civiltà precolombiane
• Le Crociate
• Le Olimpiadi
• Le parti del corpo
• Le pietre magiche di Shannara
• Le Signorie
• Le Terre degli Angeli
• Leonardo Da Vinci
• Lo Hobbit
• Macbeth (Shakespeare)
• Mafeking
• Magellano e la navigazione
• Magia
• Manga
• Marco Polo e la corte del gran Khan
• Marinai alla scoperta di terre sconosciute
• Mario Bros
• Martin Mystere
• Mary Poppins
• Matrix, Matrix reloaded, Matrix revolution
• Maya
• Medioevo (nelle varie ambientazioni "Cavalieri - Templari", "Re Artù", "Il Feudo di Camelot")
• Mirabilandia
• Moby dick
• Momo alla conquista del tempo
• Monkey Island
• Monsters&Co
• Navigare in Internet
• Odissea
• One zpiece
• Orlando Furioso
• Overland
• Paperopoli
• Pattini d'argento
• Pensiero Meridiano
• Pentecoste
• Peter Pan
• Piccole donne
• Piccolo popolo
• Pirati
• Popoli del mondo
• Pokahontas
• Pokèmon
• Pollon
• Preistoria
• Quo Vadis?
• Red e Tob
• Resident Evil
• Ritorno al Futuro
• Robinson Crusoe
• Romani
• Romeo e Giulietta
• Ryddel School
• Salviamo il mondo
• San Giorgio
• San Francesco
• Sandokan
• Saranno famosi
• Saranno santi
• Scimità
• Sherlock Holmes
• Sogno di una notte di mezza estate (Shakespeare)
• Spedizione dei Mille
• Spionaggio e controspianoggio
• Spirit (cavallo selvaggio)
• Star Trek
• Star Wars
• Stargate
• Sulle tracce di Manitù
• Supereroi
• Survivor
• Terra dei Draghi
• Tex
• The Blues Brothers
• Tomb Raider
• Topolinia
• Trupper americani (i primi esploratori)
• Ulisse
• Unico indizio la luna piena
• Veglia alle stelle
• Veglia della promessa
• Veglia d'armi
• Vela
• Verso le terre del granturco
• Viaggio
• Vichinghi
• Walt Disney
• X-Files
• Zorro
3. IL TOTEM
Totemizzazione.
Non è una cerimonia, ma solo una vecchia traizione scout, gioiosa all'origine, ma talvolta degenerata in scherzi sguaiati o contrari alla fraternità scout.
Il "totem" è un nome particolare (in genere di un animale, seguito da un aggettivo), inteso a rispechiare una caratteristica fisica o psichica di una persona. Esso viene di solito conferito dopo una certa anzianità (p.es.: al primo o al secondo campo estivo) dagli "anziani" del Reparto, in una cerimoni-gioco che non deve mai essere vessatoria o generare timori o risentimenti.
Se si vuol fare la totemizzazione (che non è affatto necessaria a un buon campo), occorre che i Capi siano coscienti dei suoi rischi, e la preparino bene con l'alta squadriglia, scartando con decisione ogni idea poco fraterna o di cattivo gusto.
Alcuni Reparti - forse più opportunamente - collegano la totemizzazione non solo e non tanto alla relativa cerimonia, ma altresì al superamento di prove impegnative (hike, imprese, ecc.), con una tradizione che ricorda usanze che nelle tribù primitive segnavano il passaggio dalla fanciullezza alla maturità (il "ragazzo Zulu" di B.-P.)
L'uso del "totem" personale deve rimanere nella sfera scherzosa della comunità del Reparto o del Gruppo. Il "totem" non sarà quindi utilizzato da un Capo nelle cerimonie solenni, nè per firmare una circolare ai genitori (diverso è il nome Giungla dei Vecchi Lupi, che non è un "totem", ma un ruolo da impersonare).
Il "totem" è un nome particolare (in genere di un animale, seguito da un aggettivo), inteso a rispechiare una caratteristica fisica o psichica di una persona. Esso viene di solito conferito dopo una certa anzianità (p.es.: al primo o al secondo campo estivo) dagli "anziani" del Reparto.
Intenzionalmente, non vogliamo dirvi altro... poichè se vi sono delle giovani Guide ed Esploratori all'ascolto, potremmo rovinare loro la SORPRESA.
1. RICETTE VELOCI
2. ANTIPASTI
3. PASTA
4. RISOTTI
5. SECONDI PIATTI
6. CONTORNI
7. SALSE
8. DRINK
1. RICETTE VELOCI
RICETTE VELOCI
In questo spazio vi indichiamo, con delle ricette molto semplici, come si fa ad avere al campo un menu completo di sali minerali e carboidrati
PRIMI PIATTI
Riso in brodo: fai cuocere 400 g di riso in acqua leggermente salata. A parte fai bollire 2,5 litri di acqua con 2 dadi da brodo. Aggiungi il riso bollito e servi in tavola.
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Pastina in brodo: metti sul fuoco 3,5 litri di acqua. Quando bolle, aggiungi 6 cucchiai ricolmi di pastina e 2 dadi da brodo. Quindi fai cuocere a fuoco lento per 10 minuti circa.
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Stacciatella: fai bollire 3,5 litri d'acqua con 2 dadi da brodo. Sbatti 4 uova e, quando il brodo bolle, versalo sulle uova sbattute e rimesta bene. Aggiungi formaggio grattuggiato.
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Minestrone di verdura: taglia a dadini patate, carote, zucchine ed eventuali altre verdure di tuo gradimento. metti a bollire in 3,5 litri d'acqua, aggiungendo 2 dadi da brodo. A parte prepara alcune fette di pane abbrustolito, che ciascuno potrà aggiungere al minestrone.
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Minestrone di riso: prepara come la zuppa di verdura. Porta a ebolizione. Taglia a pezzetti molto piccoli 70 g di pancetta, falli soffriggere in una padella e aggiungili nella pentola assieme a 2 dadi da brodo. Metti ancora 350 g di riso e fai cuocere per 15 minuti.
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Riso asciutto: Fai bollire circa 6 litri di acqua con un cucchiaio e mezzo di sale. Quando l'acqua bolle, aggiungi 850 g di riso e fai cuocere per circa 15 minuti. Scola bene prima di aggiungere il sugo. Servi con formaggio grattuggiato.
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Risotto: ti occorrono 850 g di riso, 100 g di formaggio grattuggiato, 1/4 di cipolla, 150 g di burro, 2 dadi da brodo. Tritura la cipolla e falla rosolare nella pentola, insieme al burro e al riso, per 4 o 5 minuti, finchè prende un colore dorato. Versa sopra, poco a poco, 3,5 litri di brodo preparato a parte e lascia cuocere per gli altri 15-20 minuti a fuoco lento. Rimescola continuamente, fino a consumare tutto il brodo. Servi con formaggio grattuggiato.
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Pasta asciutta: metti a bollire 6 litri di acqua con un cucchiaio e mezzzo di sle. Quando l'acqua bolle, aggiungi 850 g di pasta e lascia cuocere per 10-12 minuti. Scolala bene prima di aggiungere il sugo che avrai preparato a parte. Servi con formaggio grattuggiato.
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Spaghrtti burro e salvia: cuoci gli spaghetti come spiegato sopra. A parte fai liquefare 120 g di burro in un tegamino, insieme a qualche foglia di salvia. Quando il burro avrà preso un colore dorato, versalo sulla pasta già scolata e aggiungi parmigiano grattuggiato.
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Spaghetti con il tonno: fai soffriggere uno spicchio di aglio e mezza cipolla tagliata a fettine in un pentolino dove avrai messo 5 cucchiai d'olio. Quando il soffritto è ben dorato, togli l'aglio e aggiungi 250 g di tonno (sbriciolato) e due cucchiai di acqua. Lascia cuocere a fuoco lento per 25-30 minuti. A parte cuoci gli spaghetti e poi condiscili con il tonno.
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Pappa col pomodoro: metti a soffriggere in una pentola mezzo bicchiere d'olio d'oliva con 3 spicchi d'aglio. Appena l'aglio diventa dorato aggiungi 500 g di pomodori pelati tagliati a pezzettini, prezzemolo e qualche foglia di basilico. Lascia cuocere un po', poi aggiungi 800 g di pane raffermo tagliato a dadini. Aggiungi acqua in maniera da ricoprire il pane. Lascia cuocere a fuoco lento tenendo il coperchio sulla pentola. Aggiungi il sale e un po' di parmigiano grattuggiato. Quando la pappa si sarà addensata, aggiungi altro parmigiano e servi in tavola.
SUGHI E CONDIMENTI
Sugo di pomodoro: metti un po' d'olio in un pentolino con 2 spicchi d'alio e 1/2 cipolla tagliata a fettine. Fai soffriggere finchè non prendono un colore dorato. Aggiungi 250 g di passata di pomodoro, alcune foglie di basilico, un cucchiaino di sale. Fai cuocere a fuoco lento per 15 minuti e rimescola di tanto in tanto.
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Salsa alla marinara: fai friggere per 30 minuti uno spicchio di aglio, 150 g (1,5 decilitri) di olio, un kr di pomodori freschi da sugo, o 100 g di passata di pomodoro. Condimento aglio e olio: in 100 g di olio fai soffriggere due spicchi di aglio e versa sulla pasta già pronta.
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Salsa alla genovese: metti in un pentolino 50 g di burro, 50 g di pancetta o di lardo, 50 g d'olio, 100 g carne tritata, 500 g di cipolle tritate. Fai soffriggere finchè le cipolle sono diventate brune. Aggiungi un po' di acqua, di tanto in tanto, e fai cuocere ancora per mezz'ora.
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Condimento al burro: fai sciogliere in una padella 150 g di burro con due foglie di salvia. Aggiungi pane grattuggiato e rosolato e versa il tutto sulla pasta (o il riso) già pronta. Servi con formaggio grattuggiato.
CARNE
Bistecca: metti in una padella un po' d'olio e fai scaldare per qualche minuto. Metti la bistecca, girala per farla cuocere sui due lati e, poco prima di toglierla dal fuoco, aggiungi un pizzico di sale.
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Carne panata: batti un uopvo in un recipiente a parte e in un altro recipiente metti del pangrattato. Metti una padella sul fuoco con un po' d'olio. Immergi una fettina di carne nell'uovo, passala nel pangrattato sui due lati e farla cuocere prima da un lato poi dall'altro, agiungendo un pizzico di sale.
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Scaloppine: metti un po' di farina in un recipiente. Metti un po' di farina in un recipiente. Metti un po' d'olio in una padella e fai scaldare per qualche minuto. Infarina una fettina di carne passandola nel recipiente con la farina e mettila a cuocere nella padella, girandola sui due lati e aggiungendo un pizzico di sale.
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Carne alla pizzaiola: ti ocorrono: olio, 7 fettine di carne, 2 spicchi di aglio, 100 g di passata di pomodoro, un pizzico di origano, un cucchiaio di sale. Con l'aglio, l'olio, il pomodoro e il sale, prepara il sugo in un tegame ampio, così come viene spiegato più sopra. Quando il sugo È pronto, metti a cuocere le fettine nel sugo, aggiungendo l'origano. Fai cuocere a fuoco lento.
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Polpete: in un recipiente metti 600 g di carne tritata, due uova, 50 g di formaggio grattuggiato, due cucchiaini di sale. a parte fai inzuppare bene nel latte 150 g di pane raffermo e tritato. Mescola tutti gli ingredienti e, quando sono amalgamati bene, forma le polpette. Falle friggere in una padella con un po' d'olio. Se preferisci, nella padella puoi preparare in precedenza del sugo e farvi cuocere le polpette a fuoco lento.
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Fegato alla veneziana: metti a rosolare una cipolla affettata in una padella con un po' d'olio. Quando la cipolla ha preso un colore dorato, aggiungi 850 g di fegato affettato, sale, pepe e fai cuocere a fuoco vivo per qualche minuto.
UOVA
Uova al tegame: 7-10 uova, 7-10 cucchiai di latte, 1 cucchiaio di sale. Sbatte bene il tutto. Metti un po' d'olio in una padella, fallo scaldare, metti le uova e rimessa bene finchè tutto sia rappreso. Servi ben caldo. Puoi aggiungere formaggio gratuggiato, prosciutto a pezzettini, o cipolla tritata.
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Omelette: 150 g di farina, 1 cucchiaio di sale, 1/3 di litro di latte, 1 cucchiaio d'olio, 7 uova, 100 g di burro. Mescola farina, acqua e sale e forma un impasto. Fai sciogliere un po' di burro in una padella e versavi mezzo mestolo di impasto per volta. Nella padella si forma l'omelette, che va cotta sopra e sotto finchè ha preso un bel colore bruno chiaro. Una volta cotta, puoi arrotolare l'omelette e mettervi verdura cotta, carne, o funghi, oppure puoi condirla con il sugo.
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Uova sode: cuocile 5-8 minuti nell'acqua bollente. Mettile poi nell'acqua fredda (per farle raffreddare e perchè così si sgusciano meglio). Servile con la maionese.
CONTORNI
Insalata russa: lessa piselli con patate, carote e rape tagliate a cubetti. Scola bene, lascia raffreddare e mescola con la maionese.
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Patate lesse: lava le patate e falle cuocere in acqua salata. Verifica il grado di cottura con una forchetta. Servile calde, con burro e sugo a parte.
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Purè di patate: cuoci le patate a pezzi in acqua salata. Schiacciale bene con una forchetta e mettile in una pentola con latte, burro e sale. Prima di servire puoi aggiungere un pizzico di noce moscata grattuggiata.
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Patate fritte: sbuccia le patate, lavale e tagliale a fettine. Asciugale e falle friggere in olio bollente. Prima di servire, aggiungi il sale.
La Cucina Trapper
I pionieri del West, i cacciatori di pelli del Canada, gli upmini che vivevano alle frontiere della civiltà sapevano cucinare il loro cibo, senza adoperare pentole e tegami per non essere appesantiti nei loro spostamenti da bagagli ingombranti. Erano chiamati trappers e il loro modo di cucinare è detto ancora oggi cucina trapper. Il primo segreto per cucinare come i trappers è di utilizzare solo la brace e non la fiamma viva. Occorre quindi alimentare il fuoco con legna grossa e aspettare che si consumi bene, fino a ottenere una buona brace. Il focolare dovrà avere intorno pietre piatte o tronchetti, che facciano da riflettore per il calore e lo mantengano a lungo.
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Il termometro con la tua mano
Accosta il palmo della mano nel punto dove deve cucinare il cibo. Controlla quanto riesci a stare con la mano in quella posizione, contando lentamente i secondi e dicendo: "milleuno", "milledue", "milletre" e così via.
Questa tabella ti dà la temperatura approssimativa del tuo fuoco.
SECONDI CALORE TEMPERATURA
6 - 8 Basso 120°C - 175°C
4 - 5 Medio 175°C - 200°C
2 - 3 Alto 200°C - 230°C
1 o meno Molto Alto 230°C - 260°C
Per la cucina alla trapper ti occorre un calore medio-alto.
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Kabob
Per preparare il Kabob ti occorrono carne, pancetta e pane. Taglia la carne e la pancetta in quadratini di 4-5 cm di lato e fai a fette il pane. Scorteggia un ramo verde, appuntiscilo a una estremità e infila prima una fetta di carne, poi una di pancetta, poi una di pane, poi di nuovo la carne e così via. Cuoci sulla brace, girando di tanto in tanto il bastone. Puoi variare questa ricetta a tuo piacimento, mettendo sullo spiedo pomodori, peperoni, salsiccia, cipolle, ec. Se aggiungi patate, ricordati che hanno bisogno di una cottura più lunga.
2. ANTIPASTI
Bruschetta
Tempo di preparazione: 10 minuti
Ingredienti: 4 fette di pane casareccio non troppo fresco (pagnotta) - olio extra vergine d'oliva (fatto in una delle produzioni regionali più buone ad esempio pugliese), aglio, sale, (pepe o peperoncino facoltativi)
Preparazione: Arrostire le fette di pane da ambo i lati sulla graticola e metterle sulla brace o usare il barbecue; appena arrostite, velocemente strofinarle con aglio tagliato a metà, irrorarle di ottimo olio extravergine d'oliva, spolverare di sale e se piace di pepe o peperoncino.
Cornetti salati
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 48 cornetti: 4 uova - 3 cucchiaini di zucchero - 3 cucchiaini di sale - 3 cubetti di lievito - 1/2 lt di latte - 1 kg di farina.
Preparazione: Fare una fontana con la farina ed aggiungere le uova, lo zucchero, il sale, il lievito fatto sciogliere in un po' d'acqua tiepida e 3 cucchiai d'acqua.
Impastare, formare una palla e lasciare lievitare per un'ora circa.
Poi dividere il composto in 3 stendere a cerchio e tagliarlo in 16 spicchi.
Formare i cornetti arrotolando gli spicchi su se stessi partendo dal lato più grosso e terminando con la punta.
Adagiarli direttamente in una teglia da forno, coperta con carta da forno, abbastanza distanziati tra loro.
Lasciare lievitare ancora 30 munuti circa.
Cuocerli in forno 15 minuti a 180 gradi.
Farcire a piacere.
Oltre che i "soliti" salumi si possono utilizzare tonno e pomodori, oppure tonno maionese e uova, o ancora tonno e funghetti sott'olio o cio' che la fantasia vi suggerisce.
La dose è per 48 cornetti ma ovviamente potete dimezzare tutte le quantità per ottenerne meno.
Io ne faccio sempre tanti, primo perché tra colazioni, merende spuntini ed antipasti finiscono subito, ma poi perché una volta cotti e raffreddati si prestano benissimo ad essere congelati.
Si tirano fuori un paio d'ore prima di utilizzarli e sono sempre freschi.
Crackers ai cereali
Tempo di preparazione: 150 minuti
Ingredienti: 80 gr di farina bianca - 100 gr di fiocchi d'avena - 50 gr di fiocchi di orzo - qualche cucchiaio di semi di lino macinati - semi di cumino macinati - 15 gr di lievito di birra - 2 cucchiai di olio - acqua q.b. e sale
Preparazione: Mescolare ed amalgamare bene la farina, l'olio, sale, lievito sciolto in acqua tiepida, orzo semi di lino e semi di cumino e tanta acqua quanto basta ad ottenere una pasta morbida; far lievitare per 1 ora e piu'; stendere la pasta molto sottile, aiutandosi con poca farina, e metterla nella teglia da forno unta con olio; ritagliare la pasta a quadratini, bucherellarla con la forchetta; cuocere in forno gia caldo a 250 gradi per 15/20 minuti. Ungere i crackers a cinque minuti dalla cottura completa e aggiungere sale se piacciono salati.
Crostini al formaggio
Tempo di preparazione: 15 minuti
Ingredienti per 4 persone: 4 fette di pane - olio extra vergine d'oliva - caciotta fresca saporita
Preparazione: Disporre sulle fette di pane il formaggio a fettine; mettere le fette di pane sulla gratella e arrostirle alla brace ovviamente senza voltarle
Crostini al prosciutto e parmigiano
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 fette di pane casareccio - spicchi d'aglio - olio extravergine d'oliva - 4 belle fettine di prosciutto di montagna - scaglie di parmigiano reggiano
Preparazione: Preparare le bruschette alla brace, o sotto il grill del forno o equivalente poi strofinarle con l'aglio e condirle con un filo d'olio.
Adagiare su ogni fetta di bruschetta una fettina di prosciutto e alcune piccole scaglie di parmigiano.
Crackers
Tempo di preparazione: 150 minuti
Ingredienti: 250 gr di farina - 15 gr di lievito di birra fresco - 2 cucchiai d'olio d'oliva (o di semi) - acqua q.b. – sale
Preparazione: Mescolare ed amalgamare bene la farina, l'olio, sale, lievito sciolto in acqua tiepida, e tanta acqua quanto basta ad ottenere una pasta morbida; far lievitare per 1 ora e più; stendere la pasta molto sottile, aiutandosi con poca farina, e metterla nella teglia da forno unta con olio; ritagliare la pasta a quadratini, bucherellarla con la forchetta; cuocere in forno gia caldo a 250 gradi per 15/20 minuti. Ungere i crackers a cinque minuti dalla cottura completa e aggiungere sale se piacciono salati.
Croissant al prosciutto
Tempo di preparazione: 35 minuti
Ingredienti per 4 persone: 200 gr di pasta sfoglia - 250 gr di prosciutto crudo - 60 gr di parmigiano grattugiato - formaggio grana q.b. - un uovo
Preparazione: Stendere la pasta sfoglia, spolverare con il parmigiano grattugiato, stendere sopra le fettine di prosciutto crudo per tutta la superficie; tagliare in modo preciso pasta e prosciutto a triangoli rettangoli con i lati uguali di circa 7 o 8 centimetri; formare i cornetti arrotolando ogni triangolo iniziando dalla base del triangolo; spennellare con l'uovo sbattuto ogni croissant, spolverare sopra del formaggio grana ed cuocere in forno a 180 gradi per 20 minuti.
Crostini al pomodoro
Tempo di preparazione: 15 minuti
Ingredienti per 4 persone: 4 fette di pane - olio extra vergine d'oliva - pomodori maturi e sodi - basilico - origano - sale – aglio
Preparazione: Tagliare a cubetti piccoli i pomodori e condirli con origano, basilico, olio e sale; disporre le fette di pane sulla gratella e arrostirle alla brace; strofinarle con aglio; disporre sulle fette i pomodori conditi e servire.
Crostoni di uova "Montebianco"
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 o 6 uova, 250 g. di formaggio groviera, 8 fette di pane a cassetta dello spessore di 1 cm, burro, sale e pepe q.b.
Ingredienti per decorare: un ciuffo di prezzemolo fritto
Preparazione: Ritagliare le fette di pane a forma tonda. Grattugiare il formaggio e mescolarlo coi tuorli d'uovo fino ad ottenere un impasto omogeneo. Spalmare il composto sulle fette di pane. Montare a neve molto ferma le chiare e introdurle in una siringa da pasticceria con bocchetta larga, coprendo il composto sui crostoni a mo' di cupoletta, come fosse la cima di un monte. Infornare per una decina di minuti in forno a 180-200 gradi e guarnire col ciuffo di prezzemolo fritto.
Crostoni golosi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: pane - cacciatorino – stracchino
Preparazione: Tagliate delle fettine di pane non troppo sottili (meglio se usate il buonissimo pane di Monte Sant'Angelo).
Frullate il cacciatorino e, in una ciotola, amalgamatelo in modo omogeneo allo stracchino.
Spalmate il composto ottenuto sulle fettine di pane e passate in forno per 10 minuti circa.
Il successo è garantito: sono ottimi !
Variante: al posto del cacciatorino potete usare della salsiccia che spellerete e unirete allo stracchino.
Focaccia di patate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 6 persone: 500 gr. di patate, 1 kg. di farina, 30 gr. di lievito di birra, sale, rosmarino, olio d'oliva.
Preparazione: Lessare le patate e passarle allo schiacciapatate. Sciogliere il lievito in 2 cucchiai di acqua tiepida e un pizzico di sale. Disporre la farina a fontana e incorporarvi patate e lievito. Lavorare l'impasto finchè sia morbido e levigato. Adagiarlo e spianarlo in una teglia unta d'olio. Far lievitare nei pressi di una fonte di calore per 2 ore. Condire con olio e cuocere in forno ben caldo per 25 minuti. Aggiungere un po' di rosmarino.
Focaccia ligure al formaggio
Tempo di preparazione: 180 minuti
Ingredienti: 400 gr di farina manitoba (grano americano che rende più elastici gli impasti) - olio extravergine d'oliva - stracchino (o, volendo, una formaggetta ligure) - acqua – sale
Preparazione: - Fare un impasto morbido con farina, 4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva, pizzico di sale e tanta acqua quanto basta per ottenerlo, appunto, morbido e liscio; farlo riposare coperta per un'ora o anche meno;
- dividerlo quasi a metà; prendere la parte leggermente più grande e stendere un disco sottile; ugualmente con l'altra metà; prendere il disco leggermente più grande e foderare una teglia unta di olio, tonda a bordi bassi;
- disporre poi il formaggio a pezzettini e salare; coprire con l'altro disco cercando di incollarlo con l'altro;
- ripiegare i bordi del disco inferiore sopra quello superiore;
- fare un emulsione con olio extravergine d'oliva ed acqua, ungere bene la focaccia (magari con un pennello), spolverare con sale non troppo fino, bucherellare (senza esagerare) quì e lì con la forchetta ed infornare a 200 gr sino a far dorare la focaccia.
Palline al formaggio
Tempo di preparazione: 30 minuti
Ingredienti: 90 gr di parmigiano - 40 gr di pecorino romano - 20 gr di provolone piccante - 100 gr di farina - poco più di una noce di burro (15/20 gr) - latte q.b.
Preparazione: Grattugiare il parmigiano ed il pecorino;
- tritare con il robot il provolone piccante;
- amalgamare (a mano o con il robot) velocemente i formaggi grattugiati alla farina ed al burro freddo di frigo, usando tanto latte quanto basta per ottenere un impasto sodo di media consistenza ed un po' appiccicoso;
- disporre sulla placca da forno un foglio di carta da forno e con l'aiuto di un cucchiaino formare tante palline;
- mettere le palline sulla carta da forno distanziandole un po' l'una dall'altra e cuocere a forno gia' caldo a 180 gradi per 15 o 20 minuti.
Sono buonissime sia tiepide sia fredde.
Pane con patate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 500 gr di farina - 250 gr di patate - 15 gr di lievito di birra - sale
Preparazione: Lessare le patate, scolarle e sbucciarle e passarle allo schiacciapatate;
- mettere il lievito in pochissima acqua tiepida a far sciogliere;
- disporre la farina a fontana e mettere le patate schiacciate, sale, lievito, e, se si vuole rendere più rustico l'impasto, un cucchiaio di olio;
- impastando molto bene per alcuni minuti, aggiungere acqua tiepida q.b. ad ottenere una pasta morbida elastica e ben amalgamata;
- lasciar lievitare in un luogo tiepido fino a che l'impasto sia raddoppiato;
- poi modellare il pane e cuocerlo in forno gia' caldo a 200 gradi fino a che sia gonfio e avrà preso colore.
Panzanella
Tempo di preparazione: 10 minuti
Ingredienti per 4 persone: 4 fette di pane raffermo - pomodori maturi - cipolla - origano - basilico - aceto - olio extra vergine d'oliva - sale – pepe
Preparazione: Tagliare a metà i pomodori e strofinarli con vigore sulle fette di pane in modo da impregnarle del loro sugo; bagnare leggermente con acqua le fette di pane e condirle con cipolla tritata finemente, origano, basilico, qualche goccia di aceto, olio, sale e pepe
Sfogliatine golose
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: una confezione di pastasfoglia surgelata - 200 gr. di prosciutto cotto affumicato (Praga) - 1 mozzarella da 125 gr. - 2 manciate di olive verdi e nere - 100 gr. di grana grattugiato - 1 uovo - farina - olio extravergine d'oliva - sale e pepe
Preparazione: Scongelare la pasta come da confezione.
Preriscaldate il forno a 190 gradi.
Tritate il prosciutto, la mozzarella e le olive, e riunite tutto in una terrina, aggiungendo il grana, sale e pepe, un goccio di olio e amalgamate bene.
Stendete la pastasfoglia sottile su un piano di lavoro leggermente infarinato.
Ritagliatene meta' in dischi di circa 7 cm. e meta' in dischi di 5 cm., usando preferibilmente 2 tagliapasta scannellati.
Mettete al centro dei dischi piccoli, lasciando il bordo libero, il ripieno preparato.
Pennellate il bordo dei dischi con un po' di uovo sbattuto, quindi chiudeteli con i dischi piu' grandi e schiacciate i bordi per sigillarli bene.
Pennellate la superficie delle sfogliatine con il resto dell'uovo, quindi, aiutandovi con una spatola o una paletta, mettetele sulla placca del forno foderata di carta da forno.
Cuocete per circa 15 minuti, fino a quando saranno gonfie e dorate.
Potete servirle calde o tiepide, ottime come antipasto.
Polpette di pane (le polpette di Buby)
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti: 300 gr di pane raffermo - 4 uova - 100 gr di parmigiano - 50 gr di pinoli - prezzemolo tritato - 500 gr di pomodori pelati - basilico - aglio - olio extravergine d'oliva - sale – pepe
Preparazione: "Il mio cane si chiama Buby ed è vegetariano; tutti i giorni preparo io stessa dei buoni pranzetti per lui, ad esempio queste polpette davvero buone (che per la verità, ne ho mangiate piu' io che lui)"
Ammollare il pane nell'acqua; strizzarlo ed amalgamarlo alle uova, al parmigiano grattugiato, ai pinoli ed al basilizo spezzettato, salare e pepare;
- fare le polpette e friggerle nell'olio;
- a parte soffriggere l'aglio con un po' di olio, aggiungere i pomodori pelati tritati, aggiungere il basilico e far cuocere 20 minuti;
- aggiungere nel sugo al basilico le polpette ed insaporire alcuni minuti.
Schiacciatine
Tempo di preparazione: 80 minuti
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di farina - 4 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva - sale - acqua - rosmarino
Preparazione: Mescolate un pizzico di sale alla farina e impastate con l'acqua fino ad ottenere una pasta soda ma abbastanza morbida; stenderla molto sottile, dividerla in strisce, condirla con olio sale e rosmarino, bucherellare con la forchetta e infornare a 220 gradi per 50/60 minuti
Sigari al parmigiano
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: 80 gr di parmigiano - 50 gr di farina - sale - burro - bicarbonato - acqua q.b.
Preparazione: Grattugiate il parmigiano, mettetelo nella farina disposta a fontana, aggiungere una piccola noce di burro ammorbidito, sale, mezzo cucchiaino di bicarbonato, un goccio d'acqua quanto basta per impastare ed ottenere una pasta morbida; ungete con burro una teglia da forno, infarinatela, dividete la pasta in pezzetti e formate dei sigari corti e non troppo spessi, disponeteli sulla teglia e infornate a 180 gradi oppure usando il grill elettrico fino a completa doratura. Ottimi!!!
Toast al parmigiano
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 8 fette di pane in cassetta - 160 gr di parmigiano - 100 ggr di burro – senape
Preparazione: Mantecare il burro con il parmigiano grattugiato;
- tostare le fette di pane in cassetta e spalmarle con il composto;
- mettere in forno fino a che siano dorate;
- condire con senape e servire.
Ciabatta di patate
Tempo di preparazione: 10 minuti
Ingredienti: una ciabatta (panino lungo e schiacciato) - patate in umido o in zuppa (aglio prezzemolo peperoncino olio pomodoro e acqua) - formaggio piccante
Preparazione: Ampia libertà di scelta in questo buon panino. Serve solo qualche patata cucinata in zuppa in umido e del formaggio piccante; tagliare in due la ciabatta per aprirla, stendere un po di patate schiacciandole, se piace un po' di olio d'oliva crudo, qualche fetta di formaggio
Michetta speck e cipolle
Tempo di preparazione: 25 minuti
Ingredienti: una michetta - una cipolla - speck - olio - origano - qualche cucchiaio di passata di pomodoro – sale
Preparazione: Rosolare la cipolla tagliata sottilmente con olio mantenendo la fiamma bassa;
- appena la cipolla è appassita aggiungere lo speck tagliato a strisce, rosolare qualche minuto ed aggiungere il pomodoro, l'origano e regolare il sale;
- cuocere qualche minuto, far addensare, togliere dal fuoco e far intiepidire, tagliare il panino e farcirlo con la salsa allo speck e cipolle.
Panino alla pizzaiola
Tempo di preparazione: 20 minuti
Ingredienti: un panino arabo - due cucchiai di salsa di pomodoro - basilico - origano - provolone dolce - alici - olio – sale
Preparazione: Tagliate il panino, disponetevi alcune fettine sottili di pomodoro, basilico, origano, olio, sale, fettine altrettanto sottili di provolone dolce e alcune alici; mettere in forno alcuni minuti. Se riuscite a trovare un succo di mela verde sarebbe ottimo; per chi ama il vino, puo' provare un frizzantino giovane e fresco.
Tramezzino "fantasia"
Tempo di preparazione: 15 minuti
Ingredienti: robiola - carote - funghi trifolati - maionese - pepe nero - fesa di tacchino - rucola – radicchio
Preparazione: Sminuzzare 2 carote; tagliare finemente qualche foglia di rucola; schiacciare con una forchetta 2 rondelle di robiola;
mettere questi ingredienti in una terrina aggiungendo 2 cucchiai di funghi trifolati già pronti in scatola; mescolare con 5 cucchiai di maionese, aggiungere un pizzico di pepe nero, spalmare su un fetta di pacarrè mettendo una fetta di fesa di tacchino e il radicchio tagliato finemente chiudere con una eftta di pancerrè; servire freddo o caldo.
Tramezzino buon alito
Tempo di preparazione: 15 minuti
Ingredienti: 1 fetta grande di pane in cassetta - 2 spicchi d'aglio - 2 filetti di alici - un cucchiaio di margarina
Preparazione: Tagliare la fetta di pane in cassetta in modo da formare due triangoli; scottare per qualche minuto gli spicchi d'aglio sbucciati, poi amalgamarli con le alici e con la margarina; spalmare il composto su un triangolo di pane poi coprirlo con l'altro triangolo in modo da ricomporre il tramezzino
Uovo e salame
Tempo di preparazione: 10 minuti
Ingredienti: fette di pane per tramezzini - uova sode - salame ungherese - formaggio cremoso
Preparazione: Tagliare le fette di pane a triangoli in modo da formare due fette per ogni tramezzino. Affettare le uova sode. Spalmare il formaggio cremoso sui triangoli di pane; disporre le fette di salame e mettere sopra le fettine di uova sode; coprire con altri triangoli di pane. Possiamo bere, poi, un vino rosé oppure un frappè di banane.
Antipasto di gorgonzola
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: gorgonzola piccante gr.120, gongorzola dolce gr.70, aceto balsamico 2 cucchiaini, peperoncino titato 1 cucchiaino
Preparazione: Amalgamare I due gorgonzola con l'aceto ed il peperoncino e servire con crostini dorati al burro.
Antipasto sfizioso
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: Olive verdi grandi denocciolate (tipo greche) - salame - mortadella - emmenthal...
Preparazione: Come avrete notato non ho fornito le quantità perche sono veramente a piacere.
L'importante è che i salumi e i formaggi (di qualsiasi tipo, vedi i puntini...), siano tagliati in fette spesse.
Allora: ricavate dagli affettati dei bastoncini sottili.
Fate la stessa cosa con il formaggio (se non vi piace l'emmenthal potete usarne un altro tipo).
Ora prendete un bastoncino di ogni tipo e infilatelo nell'oliva, da parte a parte.
Ripetete l'operazione fino ad esaurimento degli ingredienti.
Abbondate! Perché spariscono! Letteralmente!.
Mettere in un piatto, o meglio in una ciotola, e servire.
Sono velocissimi da preparare, di grande effetto ed ideali sia come antipasto che come stuzzichino da servire con l'aperitivo.
Banane al prosciutto
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 4 banane a buccia completamente gialla - 50 gr di farina di cocco - 150 gr di prosciutto crudo dolce - scorza di limone - sale – pepe
Preparazione: Dopo averle sbucciate, far marinare le banane nel succo di limone per 20 minuti;
- mescolare farina di cocco, scorza di limone grattugiata, sale e pepe;
- passare le banane nel mix preparato;
- arrotolare ogni banana in una fettina di prosciutto;
- mettere le banane su una teglia con carta da forno e infornarle a forno preriscaldato a 220 gradi per 5 o 6 minuti;
- servirle calde con salatini, pane tostato, grissini o crackers.
Bocconcini deliziosi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti:Pomodori secchi sott'olio - foglioline di basilico - ciliege di mozzarella.
Preparazione: Non indico la quantità degli ingredienti perché per farli bisogna regolarsi con il numero delle persone a cui si intendono offrire questi bocconcini e con la propria... gola.
Per regolarsi: 1 pomodoro secco + 1 fogliolina di basilico + 1 ciliegia di mozzarella = un bocconcino!
Sgocciolate i pomodori dall'olio in eccesso.
Infilateci subito dopo una mozzarellina, una fogliolina di basilico e chiudete con l'altra estremità del pomodoro secco.
Disponete in un piatto da portata e servite.
Bocconcini gustosi
Tempo di preparazione: 20 minuti
Ingredienti: 1 confezione di pastasfoglia fresca già stesa - 1 confezione di wurstel mignon affumicati - 70 gr. di emmenthal - 70 gr. di Asiago.
Preparazione: Questi velocissimi bocconcini possono essere uno sfizioso antipasto o, abbinandoli a un contorno, un secondo diverso.
La quantità è per circa 10-12 bocconcini.
Preriscaldate il forno a 250 gradi.
Tagliate a quadrati piccoli la pastasfoglia.
In ogni quadrato mettete un pezzo di Asiago e un wurstel o un pezzo di emmenthal e un wurstel, alternandoli.
Chiudete bene i bocconcini, metteteli su una piastra da forno rivestita di carta da forno.
Cuocete a 200 gradi fino a doratura della sfoglia (circa 12-15 minuti): ottimi caldi o tiepidi.
Crocchette di patate
Tempo di preparazione: 60 minuti
Ingredienti: 500 gr di patate farinose - 50 gr di burro - 1 tuorlo - sale - farina - mozzarella - 50 gr di proscutto crudo - 1 uovo intero - pangrattato - olio di semi – parmigiano
Preparazione: - Lessare le patate, sbucciarle ed ancora calde schiacciarle con l'apposito passapatate;
- metterle in una casseruola con sale e burro e fare asciugare per alcuni minuti;
- togliere dal fuoco ed aggiungere il tuorli d'uovo e due cucchiai di parmigiano, amalgamare bene;
- tritare il prosciutto e tagliare la mozzarella a cubetti;
- con le mani infarinate formare le crocchette a forma ovale, farcirle con un cubetto di mozzarella e poco prosciutto, ricomporre la forma ovale, passare nella farina, nell'uovo intero sbattuto e nel pangrattato;
- friggerle in abbondente olio bollente
Frittatine speciali di maccheroni
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Quando vi avanzano delle farfalle con funghi e panna oppure le tagliatelle sempre condite con panna e funghi, io faccio delle frittatine un po' particolari, quì a Napoli le vendono nelle rosticcerie!!!a
Alla pasta che ti è rimasta (fatti furba e mettine sempre in più), aggiungi un po' di besciamella, e mettila in frigo.
Il giorno dopo, prendi il crivello che sta' dentro la macchinetta del caffè da 3 tazze ( quello dove metti il caffè), con un cucchiaio prendi la pasta che hai tagliato a pezzetti e infila l'impasto dentro al crivello, con il cucchiaio fai una leggera pressione e poi soffia dentro all'imbutino e la pasta uscirà a forma tipo hamburger.
Preparale tutte su un vassoio e mettile in frigo almeno per un'ora;
intanto prepara una pastella con un'uovo, 2 cucchiai di farina, sale e birra quanto basta per fare una pastella morbida.
Passa le frittatine nella pastella una per volta e friggile!!!
Gnocco fritto
Tempo di preparazione: -
Ingredienti (per 4/6 persone): 250 g di farina - 15 g di lievito di birra - un cucchiaio di olio - sale - acqua tiepida q.b.
Preparazione: Versare la farina sulla spianatoia e impastarla con il sale, l'olio e il lievito sciolto nell'acqua q.b. a formare una pasta morbida e ben amalgamata; far lievitare in un luogo tiepido per un'ora. Stendere la pasta in modo sottile, tagliarla a rombi e friggerli nell'olio bollente, pochi per volta, fino a farli diventare dorati e gonfi. Sgocciolarli e servirli caldi.
Involtini di prosciutto e gorgonzola
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 12 fettine di prosciutto crudo - 120 gr di gorgonzola - 1 mango
Preparazione: Sbucciare il mango e ricavarne 12 pezzetti sottili;
- tagliare il gorgonzola in 12 pezzetti;
- formare 12 involtini con il prosciutto con all'interno il gorgonzola ed il mango.
Spiedini di pane
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 300 gr di pane avanzato o in cassetta - 250 gr di groviera - 100 gr di burro - 2 uova - 1/2 bicchiere di latte - pane grattugiato - poca farina - sale - pepe.
Preparazione: Allora, io consiglio sempre di usare il pane avanzato, ma si possono fare anche con del pane in cassetta.
Tagliamo la crosta al pane, ricavando delle fette di mollica alte circa 1 cm. e ogni fetta la faremo in piccoli dadi da 3 cm di lato.
Tagliamo allo stesso modo e della stessa misura del gruviera.
Infiliamo in lunghi spiedini un pezzetto di pane, uno di formaggio, uno di pane, eccc. continuando cosi' sino ad aver riempito gli spiedini, accomodandoli man mano che sono pronti in un piatto fondo.
Rompiamo 1 uovo in un piatto (e non nel paniere... iiihh) uniamo qualche cucchiaiata di latte, un po' di pepe ed un pizzico di sale, sbattiamo bene bene e versiamo il composto sugli spiedini e lasciamoli cosi' a macerare per circa un'ora.
Mezz'ora prima del pasto infariniamo gli spiedini, passiamoli nell'altro uovo sbattuto, poi nel pangrattato e friggiamoli in abbondante burro oppure in olio, girandoli da una parte e dall'altra.
Accomodiamoli su un piatto di portata e decoriamo con foglioline di prezzemolo servendoli ben caldi!
3. PASTA
A tutta pasta
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 1 persona: 1 melanzana, 2 cucchiaini di olio, 5 cucchiai di polpa di pomodoro, mezzo cucchiaio di capperi dissalati, 60 gr di tonno al naturale o sgocciolato, 50 gr pasta
Preparazione: - Taglia a dadini la melanzana, falla rosolare con 2 cucchiaini di olio, aggiungi 5 cucchiai di polpa di pomodoro, mezzo cucchiaio di capperi, origano e sale a piacere.
- Cuoci a fuoco vivo e all'ultimo minuto unisci 60 gr di tonno.
- Con questa salsa condisci 50 gr di pasta che nel frattempo avrai fatto lessare.
Bigoli al focolare
Tempo di preparazione: 10 minuti
Ingredienti per 2 persone: 200 gr di bigoli freschi - 1 confezione di panna da cucina - 1 scatoletta di champignons trifolati - 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva - uno spicchio d'aglio pulito - 2 o 3 cucchiai di passata di pomodoro - sale e pepe - peperoncino in polvere - un po' di prezzemolo tritato.
Preparazione: Fate lessare i bigoli in acqua bollente salata.
A parte in una padella, meglio antiaderente, soffriggete l'aglio nell'olio, aggiungete la passata di pomodoro, sale e pepe e cuocete per 2-3 minuti.
Togliete l'aglio e versate nella padella gli champignons sgocciolati e il peperoncino.
Dopo cinque minuti, aggiungete la panna e fate rapprendere per 1-2 minuti.
Scolate i bigoli al dente e fateli saltare in padella con il sugo.
Servite caldi con una manciatina di prezzemolo tritato e un buon vino rosso.
Bucatini alle noci
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di bucatini - salsa alle noci - burro - un cucchiaio di pinoli – basilico
Preparazione: Preparare la salsa alle noci come indicato nella relativa pagina; pestare i pinoli insieme ad abbondante basilico ed amalgamare con una noce di burro ammorbidito e diluire con un goccio di acqua calda; lessare i bucatini in abbondante acqua salata; condire con la salsa alle noci mescolata alla seconda salsa di pinoli basilico burro.
Bucatini con salsa di pomodoro al brandy
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Scaldare in un tegame un dl di olio di oliva, unire 80 gr di cipolla tritata, aspettate che questa appassisca e togliere dal fuoco, poi due bicchierini di brandy. Rimettete sul fuoco, mescolate, unite 800 gr di passata di pomodoro, proseguite la cottura non dimenticando di aggiustare di pepe e sale, finché si formi una salsa densa ma scorrevole. Condite poi 500 gr di pasta lessata bene al dente.
Carbonara romana (in onore all'ALBERTO nazionale)
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 5 persone: 500 gr di spaghetti - 600 gr di guanciale - 4 uova intere - sale - pepe – pecorino
Preparazione: Tagliare a cubetti il guanciale e farlo rosolare in una padella con olio (non dovete essere avari con l'olio).
Sbattere le uova a parte.
Nel frattempo buttare giù la pasta;
a cottura ultimata scolarla non tanto e metterla nel piatto di portata, unire il guanciale rosolato e girarla;
poi unire le uova sbattute ed amalgmare bene, spolverizzare con abbondante pecorino e pepe e servirla calda con un buon bicchier di vino rosso.
Come si dice la carbonara va cotta e mangiata.
Attenzione: l'uovo non deve diventare come la frittata, ma deve rimanere "cremoso".
Conchiglioni ripieni
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 250 gr di spinaci - 250 gr di ricotta - 30 gr di gherigli di noce - 2 cucchiai di pinoli - 1 pizzico di noce moscata - prezzemolo tritato - 2 cucchiai di erba cipollina tritata - sale e pepe - 20-25 conchiglioni di pasta
Ingredienti per la salsa: 40 gr di burro - 40 gr di farina - 600 ml di latte - 1 foglia di alloro - 6 cucchiai di pangrattato.
Preparazione: Scaldare il forno a 180 gradi. Cuocere e scolare bene gli spinaci, poi tritarli finemente.
Unirvi la ricotta, i gherigli tritati, i pinoli fatti tostare, la noce moscata, il prezzemolo, l'erba cipollina sale e pepe.
Mettere da parte e cuocere i conchiglioni in abbondante acqua salata avendo cura di scolarli molto al dente.
Riempirli di farcitura agli spinaci e disporli in una pirofila.
A parte preparare la salsa: fare una besciamella con burro e farina, aggiungendo gradualmente il latte e unendo la foglia di alloro.
Sobbollire mescolando per 3-4 minuti fino ad ispessimento della salsa.
Levare l'alloro e versare il composto sulle conchiglie.
Cospargere di pangrattato e mettere in forno per 30 minuti.
Servire quando saranno ben dorate in superficie.
Farfalle allo speck
Tempo di preparazione: 35 minuti
Ingredienti per 4 persone: 350 gr di farfalle - bustina di zafferano - meno di un bicchiere di panna - 100 gr di speck - cipolla - 50 gr di parmigiano grattugiato - noce di burro - sale – pepe
Preparazione: Rosolare nel burro la cipolla tagliata sottilmente; aggiungere lo speck e rosolarlo per pochi minuti; lessare le farfalle al dente, versarle nella padella con lo speck,aggiungere lo zafferano, la panna, il parmigiano, il pepe, regolare il sale e mantecare bene.
Farfalle gratinate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 3 confezioni di Philadelphia - 400 gr di farfalle - 100 gr di prosciutto cotto - 4 uova - noce moscata - burro - pangrattato - sale - pepe.
Preparazione: Battete le uova con un pizzico di sale e pepe e tritate finemente il prosciutto.
Stemperere la Philadelphia con 4 cucchiai di latte e una noce di burro e conditevi la pasta.
Aggiungete il prosciutto, le uova battute e un po' di noce moscata.
Mescolate bene la pasta e versatela in una pirofila imburrata e spolverizzate di pangrattato.
Ponete la pirofila in forno a 200 gradi e cuocete per 30 minuti.
Finte lasagne
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Questa ricetta non solo è molto buona, ma è d'effetto molto piacevole!
Allora, lavate e sbucciate le melanzane a fette, salatele e mettetele a colare almeno per un paio d'ore, poi premetele infarinatele e friggetele. A parte preparate un bel sugo semplice di pomodoro, cuocete i tagliolini di pasta fresca, conditeli con il sugo e della besciamella. Mettete del sugo in una teglia, fate uno strato di melanzane, uno strato di tagliolini, aggiungete della mozzarella a dadini, ancora del sugo e chiudete con un'altro strato di melanzane.
Continuate così facendo almeno 4 strati, chiudete con le melanzane, sugo e una grattata di parmigiano... infornate almeno per 1/2 ora... e poi servite ai vostri amici per pranzo oppure per cena! Ottima idea!
Fusilli alle patate
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: 400 gr. di fusilli - 200 gr. di patate - 200 gr. di latte - 200 gr. di acqua - spicchio d'aglio - un pezzetto di peperoncino - rosmarino - salvia - olio extravergine di oliva - 80 gr di parmigiano - sale.
Preparazione: Sbucciare le patate tagliarle a cubetti piccoli, metterle in un pentolino con un bicchiere d'acqua, un bicchiere di latte, un po' di olio, lo spicchio di aglio tagliato fine, il peperoncino, il sale ed il rosmarino. Far cuocere fino a che le patate si sfaldino per bene e si ottenga una salsa cremosa (se troppo densa aggiungere acqua); eliminare il peperoncino. Intanto lessare i fusilli in acqua salata e scolarli. Versare la pasta nei piatti di portata; condire con la salsa di patate ed aggiungere il parmigiano grattuggiato.
Fusilli alla salsa di mandorle
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di fusilli - 24 mandorle - 4 pugni di foglie di sedano - 4 pugni di foglie di prezzemolo - 25 gr di provolone - 25 gr di pecorino - 25 gr di parmigiano - 2 spicchi d'aglio - olio extravergine d'oliva q.b.
Preparazione: Sgusciare le mandorle, scottarle in acqua bollente per un minuto e pelarle;
- nel pestello o nel mortaio ridurre in poltiglia mandorle ed aglio;
- con la mezzaluna tritare finissimamente le foglie di sedano ed il prezzemolo, aggiungerle nel mortaio e pestarle con le mandorle per amalgamarle;
- frullare i formaggi e mescolarli alla salsa di mandorle;
- diluire la salsa con olio quanto basta per ottenere una crema molto densa;
- lessare al dente i fusilli in abbondante acqua salata;
- poco prima del termine della cottura, mettere un po' di salsa nei piatti e diluirla con un goccio d'acqua di cottura della pasta;
- scolare la pasta e metterla nei piatti mescolando con cura: i formaggi contenuti nella salsa inizieranno a filare leggermente
Fusilli tricolori
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1/2 kg di fusilli - 200 di speck - un mazzetto di rucola - 1/2 bicchiere di olio - una scatola di pomodorini - sale.
Preparazione: Lessare i fusilli.
Nel frattempo in un largo tegame soffriggere lo speck tagliato a striscioline nell'olio e lasciar rosolare piano.
Aggiungere la scatola di pelati e salare poco.
Scolalre la pasta al dente, versarla nel tegame, aggiungere la rucola e amalgamare il tutto.
Sono belli da presentare perché sono praticamente tricolori e sono veloci da preparare quando arrivano gli ospiti all'improvviso.
Maccheroni ai rimasugli di formaggi e rosso
Tempo di preparazione: 25 minuti
Ingredienti per 4 persone: 350 gr di maccheroncini piccoli, un pezzettino di 4 o 5 tipi di formaggi differenti (emmental, caciotta, di pecorino, casatella, misto, philadelpia; la grammatura varia a seconda del sapore piu' o meno forte del formaggio, piu' a' delicato e maggiore sara' la quantita' e viceversa) 1/4 di tubetto di concentrato di pomodoro o 250 gr di passata di pomodoro, parmigiano qb.
Preparazione: Fare quocere i maccheroni al dente, scolarli lasciando un poco dell'acqua di cottira e passarli in una padella antiaderente abbastanza grande da formare uno strato basso di maccheroni, aggiungere i formaggi sminuzzati in piccoli pezzi e farli sciogliere a fuoco vivo girando frequentemente, a cottura semiultimata aggiungere il pomodoro, ultimare la cottura aggiungere il parmigiano e servire subito. Buon appetito.
Maccheroni al vino
Tempo di preparazione: 35 minuti
Ingredienti: 400 gr di maccheroni - un grosso ciuffo di prezzemolo - un cucchiaio di pinoli - 2 spicchi d'aglio - 2 alici - mezzo bicchiere di vino bianco - abbondante olio extravergine d'oliva – pecorino
Preparazione: In un pestello ridurre in crema il prezzemolo, i pinoli, i 2 spicchi d'aglio, pecorino quanto basta, le alici e diluire con olio e vino; lessare i maccheroni in abbondante acqua salata e condire con la salsa preparata.
Mezze penne di Ciccio Formaggio
Tempo di preparazione: 20 minuti
Ingredienti per 4 persone: 350 gr di mezze penne - 200 gr di mozzarella di bufala - 2 cucchiai di parmigiano grattugiato - 1 peperone rosso - 1 peperone giallo - cipolla – sale
Preparazione: Far cuocere in padella con un po' di olio i peperoni mondati ee tagliati a cubetti.
Aggiungere la cipolla affettata a velo e farla appassire e regolare il sale.
Lessare le mezze penne in abbondante acqua salata.
Tagliare a cubetti la mozzarella di bufala.
Scolare la pasta e condirla con la salsa ai peperoni, la mozzarella e parmigiano grattugiato.
Minestrone con il pesto
Tempo di preparazione: 45 minuti
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di verdure miste (spinaci, verza, broccoletti, cicoria...) - pesto - 150 gr di ditali (cannolicchi) o altra pasta corta - 2 spicchi aglio – sale
Preparazione: Preparare il pesto come indicato della relativa ricetta; mettere le verdure pulite e tagliate in pentola, aggiungere abbondante acqua gia bollente, aggiungere il sale e far cuocere; a cottura completa aggiungere i ditali o altra pasta corta e cuocere al dente; unire al minestrone il pesto quanto basta per insaporire tutto la pietanza; servire.
Pasta alla crudaiola
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di pasta (qualsiasi formato) - 250 gr di mozzarella - una dozzina di pomodorini a grappolo - aglio - origano - basilico - olio - sale - pepe bianco.
Preparazione: Generalmente preparo questa pasta in estate perché è rapida, fresca e molto gustosa.
Tagliare in una terrina i pomodorini a pezzetti.
Salare, aggiungere l'olio, l'aglio, il pepe bianco, l'origano e il basilico.
Lasciare riposare un paio d'ore (in questo modo il condimento avrà modo di insaporirsi).
Cuocere la pasta e, nel frattempo, tagliare la mozzarella a dadini.
Una volta scolata la pasta versare pasta e dadini di mozzarella nella terrina con il sugo crudo e, a piacere, amalgamare con un cucchiaio di parmigiano.
Pasta con il mais
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 350 gr di pasta tipo chioccioline o tubetti - 1 scatola di mais (quello che si fa all'insalata) - 1 confezione di pancetta affumicata a dadini - un po' d'olio - 1/2 bicchiere di vino - sale - 1 cipollina novella - pepe - prezzemolo - grana grattugiato a piacere.
Preparazione: Allora ragazzi... penso che questo puo' diventare un piatto estivo, quindi da mangiare anche freddo... incominciamo:
Prendiamo una pentola, mettiamo un po' d'olio, la cipollina affettata sottile sottile e facciamo rosolare appena.
Aggiungiamo la pancetta e continuiamo a farla rosolare, spruzziamo con il vino e copriamo.
Quindi aggiungiamo il mais che abbiamo sgocciolato, aggiustiamo di sale e copriamo.
Facciamo cuocere a fuoco lento almeno per 15 minuti e a questo punto aggiungiamo un bel po' d'acqua e lasciamo bollire.
Appena bolle buttiamoci dentro la pasta, mescoliamo e lasciamo cuocere.
Regoliamoci con la quantità d'acqua che aggiungiamo, non ne mettiamo molta, deve bastare per cuocere la pasta, al massimo se ci accorgiamo che ce ne vuole ancora, la possiamo aggiungere man mano che cuoce la pasta.
Alla fine si deve presentare non brodosa, ma abbastanza densa.
Spegniamo il fuoco, facciamo riposare almeno per 5 minuti e aggiungiamo il prezzemolo tritato, un po' di pepe e una spolverata di grana.
Pasta con le 7 P
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 400 gr di penne - 150 gr. di pancetta - 1 bicchiere di passata di pomodoro - peperoncino - 1 confezione di panna per cucina – parmigiano
Preparazione: In poco olio fate soffriggere la pancetta e il peperone tagliato dadini, aggiungete la passata di pomodoro, sale, peperoncino e fate cuocere per 10 minuti a fuoco lento. A cottura ultimata aggiungete la panna senza farla bollire. Scolate la pasta al dente, conditela con il sugo pronto e abbondante parmigiano. Lasciatela qualche minuto sul fuoco e servite.
Pasta cruda in padella
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1/2 barattolo di passata di pomodoro, una cipolla piccola, 1/2 kg. di penne rigate, un pò di pancetta affumicata tagliata a dadini, olio, sale , pepe e 1/2 kg. di penne rigate o tubettoni, o farfalle ( solo pasta corta).
Preparazione: In un bel padellone mettete, la cipolla affettata sottile, un pò d'olio, e fate soffrigere un pò, metteteci la pancetta e continuate la cottura. Versate la passata, aggiustate di sale, lasciate insaporire un pò e versateci la pasta. Mescolate in modo che la pasta venga avvolta da tutta la passata e poi aggiungete 2 o 3 bicchieri d'acqua, coprite e lasciate cuocere. Controllate la cottura, mescolate continuamente e se è necessario aggiungete man mano dell'acqua. A cottura ultimata spengete il fuoco, aggiungete una bella manciata di parmiggiano, un pò di pepe e quando c'è anche il basilico. Questa pasta si può fare anche con altri sughi, ad esempio con funghi , pancetta e panna, ecc.
Pasta e patate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 300 gr. di spaghetti - 300 gr. di patate - 3 spicchi d'aglio - 2 peperoncini secchi piccanti - 1 ciuffo di prezzemolo - 5 cucchiai di olio exstravergine di oliva, sale
Preparazione: Sbucciare le patate, tagliatele a dadini di non più di un centimetro di lato e cuocetele in tre litri di acqua bollente salata per circa 5 minuti, aggiungete gli spaghetti e cuoceteli molto al dente assieme alle patate. Nel frattempo, fate imbiondire l'aglio è tostare i peperoncini nell'olio. Quando l'aglio è colorato aggiungete un mestolo di acqua di cottura della pasta. Scolate spaghetti e patate, passateli in padella, spolverateli di formaggio parmigiano-reggiano grattugiato e di prezzemolo tritato e serviteli assieme alla salsa di acqua e olio rimasta in padella.
Pasta sfiziosa
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 2 persone: 150 gr di mezzi tortiglioni - 1 patata media - 1 manciata di olive - 2 spicchi d'aglio - 1 peperoncino rosso - 2 acciughe sotto sale - 1 cucchiaino di semi di finocchio - foglie di salvia - olio extravergine di oliva - pane grattugiato
Preparazione: Mentre la pasta si sta cuocendo preparare il sugo sfizioso...
Rosolare in 2 cucchiai d'olio le acciughe, sfilettate e pulite dalla lisca e dal sale (ma senza lavarle!), il peperoncino a pezzetti e l'aglio tritato.
Unire le olive snocciolate fatte a tocchetti, la patata tagliata a cubetti molto piccoli, i semi di finocchio e la salvia spezzettata.
Cuocere con qualche cucchiaio di acqua della pasta,
finché gli ingredienti non si saranno amalgamati e si sarà formata una cremina sul fondo del tegame.
Condire la pasta col sugo, versarvi un filo di olio a crudo e una spolverata di pangrattato e servire ben calda.
Pennette al giallo
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 280 gr di pennette - 3 zucchine - 100 gr di speck - 250 ml di panna fresca da cucina - 2 bustine di zafferano - poca cipolla - burro - parmigiano – pepe
Preparazione: Fare saltare nell'olio fino ad avvizzirle le zucchine tagliate a rondelle fini e poi metterle da parte.
Mettere il burro nella padella e soffriggere la cipolla e lo speck tagliato a dadini aggiungere le zucchine e spegnere.
Fuori dalla fiamma aggiungere la panna e lo zafferano e mescolare bene; scolare la pasta e farla saltare in padella aggiungendo il parmigiano grattugiato.
Rigatoni del cornuto
Tempo di preparazione: 20 minuti
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di rigatoni - 160 gr di burro - 160 gr di parmigiano grattugiato
Preparazione: Porre in ciascun piatto 20 gr di burro, quindi in totale 80 gr.;lessare la pasta in abbondante acqua salata, scolare e versare nei piatti; mescolare molto bene in modo da far sciogliere il burro; far schiumare in un pentolino il rimanente burro poi suddividerlo per ogni piatto; spolverare con parmigiano e mescolare nuovamente fino a mantecare bene
Sedanini allo zafferano e salsiccia
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 300 gr di sedanini (pasta) - 4 cucchiai di panna - 100 gr di salsiccia - 2 cucchiai di gherigli di noce - 1 bustina di zafferano - 1 cucchiao di vino - cipolla - rosmarino - olio - pepe – sale
Preparazione: Spellare la salsiccia, sbriciolarla e farla rosolare in una padella con olio, rosmarino e cipolla versando il vino sulla salsiccia.
Cuocere per alcuni minuti ed aggiungere la panna e lo zafferano.
Regolare di sale e pepe, amalgamare e cuocere ancora per 10 minuti.
Cuocere i sedanini, scolarli e metterli nella padella mescolando.
Aggiungere i gherigli di noce tritati e servire.
Spaghetti ai profumi mediterranei
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 350 gr. spaghetti - 1 melanzana - 3 alici sott'olio - 1 cucchiaio abbondante di capperi sotto sale - qualche pomodoro secco - 2 spicchi d'aglio - peperoncino - origano - olio - sale - pepe q.b.
Preparazione: Far soffriggere in una larga padella l'olio con il peperoncino, l'aglio tritato, le acciughe, la melanzana a cubetti, i capperi dissalati e i pomodori secchi tagliuzzati. Portare a cottura ed aggiustare di sale e pepe. Cuocere al dente gli spaghetti, scolarli e saltarli con il sugo in padella aggiungendo una spolverata di origano.
Spaghetti al miele
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di spaghetti - 60 gr di burro - 80 gr di pecorino - sale - polvere di peperoncino - 4 cucchiaini di miele di rosmarino.
Preparazione: Disporre in ogni piatto 20 gr di pecorino, 15 gr di burro fuso, polvere di peperoncino a piacere, sale un cucchiaino di miele;
- lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolarli, versarli nei piatti e mescolare bene;
- servire caldi.
Spaghetti all'amatriciana (ricetta originale...giuro!)
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di spaghetti - 125 gr di guanciale - vino bianco secco - olio extravergine d'oliva - 400 gr di pomodori pelati - peperoncino - 4 cucchiai di pecorino romano grattugiato – sale
Preparazione: Nel caso sia possibile reperirli, al posto di pomodori gia' pelati, sono da preferire i pomodori S. Marzano freschi (7/8 pomodori) da scottare in acqua bollente, pelare, tagliare e filetti e nettarli dai semi; mettere un cucchiaio d'olio in padella, il peperoncino, il guanciale tagliato in tre o quattro pezzi (e sottolineo guanciale, la guancia o ganascia del maiale), rosolare a fuoco alto per alcuni minuti; coprire con il vino e lasciare evaporare; mettere da parte ed in caldo il guanciale; aggiungere i pomodori preparati come detto, regolare il sale e far cuocere alcuni minuti; togliere il peperoncino e buttarlo; tagliare a cubetti il guanciale e rimetterlo nella padella, mescolare, lasciare ancora qualche minuto sulla fiamma; lessare gli spaghetti al dente in abbondante acqua salata; scolarla, metterla in una scodella, aggiungere il pecorino grattugiato, mescolare e versare la salsa; amalgamare e disporre nei piatti; portare in tavola insieme alla ciotola di pecorino grattugiato.
Spaghetti alla Elvis
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Far sciogliere in un cucchiaio di olio d'oliva 3 acciughe, quindi aggiungere 2 cucchiaini di capperi sottaceto e una scatoletta di tonno da 120 gr sgocciolato dall'olio. Insaporire per pochi minuti, quindi spegnere il fuoco, nel frattempo cuocere gli spaghetti. A 2-3 minuti dall'ultimazione della cottura della pasta aggiungere alla salsina di acciughe capperi e tonno due cucchiai di acqua di cottura, quindi scolare gli spaghetti e metterli nella padella con la salsa, far saltare a fuoco vivo per un paio di minuti e, a fuoco spento, aggiungere peperoncino e prezzemolo tritato in quantità secondo gusto. Amalgamare per pochi istanti e servire caldo.
Spaghetti con aglio e pane
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di spaghetti - salsa shoyu (o salsa di soia) - 4/6 spicchi d'aglio - 4 fette di pane di segale - olio extravergine d'oliva - parmigiano grattugiato (o altro formaggio stagionato e fatto con caglio non animale) – sale
Preparazione: Lessare gli spaghetti in abbonadnte acqua salata; intanto soffriggere in un po' d'olio l'aglio tritato, aggiungere il pane tritato e la salsa shoyu o la salsa di soia; amalgamare bene aggiungendo quando occorre un po' d'acqua di cottura della pasta; mescolare bene sino a quando si sarà, formata una crema;
- scolare la pasta al dente e condirla con la crema, con il parmigiano ed eventualmente con un po' d'acqua di cottura della pasta.
Spaghetti veloci
Tempo di preparazione: 20 minuti
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di spaghetti grossi - due cucchiai di passato di pomodoro ristretto - un bicchiere di fondo di cottura di arrosto di tacchino - 100 gr panna - prezzemolo - salvia - rosmarino - timo - polvere di peperoncino
Preparazione: Lessare in abbondante acqua salata gli spaghetti. In una grande padella versare il sugo d'arrosto, ed appena inizia a repprendersi, versare la panna ed il pomodoro. Versare in padella gli spaghetti al dente, aggiungere prezzemolo tritato, salvia, rosmarino, timo, peperoncino. Mantecare bene avendo cura di non far addensare completamente la salsa.
Spaghettini ubriachi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 400 gr. di spaghetti n.3 - 1 litro di buon Chianti - 50 gr. di burro - 1 bicchiere di latte - 200 gr. di ricotta - 2 cucchiai di pesto - 1 cucchiaio di aromi per brule' - sale, pepe nero in grani, pecorino romano grattugiato
Preparazione: Mettete in una pentola capace acqua sufficiente, alla quale aggiungete il vino e gli aromi per brule' accuratamente chiusi in una garza o gabbietta da the'. Portare ad ebollizzione e aggiustare di sale. Nel frattempo avrete sciolto a bagnomaria il burro, la ricotta ed il pesto allungandoli con il latte in modo da ottenere una salsa morbida e cremosa. Aggiungere sale q.b. Scolare gli spaghetti e unire velocemente la salsa in una capiente terrina. Cospargere di pepe nero macinato fresco e pecorino romano.
Crostoni al formaggio "Swiss Army"
Tempo di preparazione: 90 minuti
Ingredienti per 4 persone: 240 gr. di formaggio a scelta (appenzeller stagionato, gruyère e emmental) - 50 gr. di cipolla - 1 spicchio d'aglio - 2 dl di latte - 1 uovo - 500 di pane semi bianco - 100 gr. di farina - sale - pepe - paprica - noce moscata - olio per friggere
Preparazione: Grattugiare il formaggio e mescolarlo alla farina, al sale, alle spezie.
Unite a poco a poco il latte e l'uovo leggermente sbattuto.
Fate appassire in un poco d'olio per friggere la cipolla tritata e l'aglio, quindi uniteli al formaggio. Regolate il sapore e lasciate riposare circa 1 ora.
Tagliate il pane a fette alte circa 1 cm e spalmate uno dei lati di composto al formaggio.
Scaldare l'olio in una padella e doratevi i crostoni, girando il lato spalmato verso il basso. Fate sgocciolare su carta da cucina.
(Suggerimento: il contorno ideale è un'insalata di cavolo bianco insaporita con il cumino).
Gnocchi di ricotta
Ingredienti per 4 persone: 300 gr di ricotta - 100 gr circa di farina - sugo d'umido o altro sugo al pomodoro - parmigiano grattugiato - 3 uova – sale
Avere cura di acquistare della ricotta abbastanza asciutta e con l'aiuto di una forchetta ridurla in crema. Aggiungere la farina, un uovo interno e due tuorli; aggiungere anche il parmigiano ed un pizzico di sale: amalgamare ed impastare il tutto aiutandosi con altra farina per spolverare la spianatoia. Preparare gli gnocchi nel modo classico.
Lessare gli gnocchi di ricotta in abbondante acqua salata, disporli nei piatti e condirli con sugo d'umido o altra salsa al pomodoro; spolverare con parmigiano.
Gnocchi alla romana (gnocchi di semolino)
Ingredienti per 4 persone: 250 gr di semolino - 120 gr di burro - 1 litro di latte - 120 gr di parmigiano - 3 tuorli – sale
Mettere a bollire il latte aggiungendo anche 50 gr di burro. Versare a pioggia il semolino e, mescolando con un cucchiaio di legno, far bollire fino a che l'impasto si stacchi dai bordi e dal fondo.
Togliere dal fuoco ed incorporare i 3 tuorli e 50 gr di parmigiano aggiungendo anche un pizzico di sale. Amalgamare molto bene.
Imburrare un piano di marmo e stendere l'impasto ad un centimetro di spessore con l'aiuto di un coltello bagnato in acqua bollente. Attendere che si sia freddato.
Con una formina di 4 centimetri di diametro formare dei dischi da disporre in una pirofila da forno imburrata (in modo da portarla in tavola direttamente); avere cura di sovrapporre leggermente i dischi di pasta.
Coprirli di parmigiano grattugiato e fiocchi di burro. Come variante è possibile usare anche della besciamella e parmigiano. Passare in forno caldo fino a completa gratinatura. Servire caldi
Gnocchi di pane
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di pane raffermo - 3 uova - latte q.b. - parmigiano grattugiato - erbe aromatiche ed odori vari - 4 cucchiai di farina – sale
Tagliare a pezzi il pane e disporlo in un insalatiera; coprirlo con latte e lasciarlo ammollare per 30 minuti.
Strizzare il pane, tritarlo ed impastarlo con le uova e la farina, aggiungendo un pizzico di sale. Forgiare delle piccole palline e lessarle in abbondante acqua salata
Disporle nei piatti e condirli con burro caldo nel quale avremo fatto scaldare un mazzetto di erbe aromatiche; spolverare con parmigiano grattugiato.
Gnocchi di pangrattato
Ingredienti per 4 persone: 250 gr di farina - 500 gr di pangrattato - 400 gr di pomodori passati - cipolla - basilico - parmigiano grattugiato - olio – sale
Far bollire un po' d'acqua; disporre sulla spianatoia il pangrattato e, quando l'acqua sarà sufficientemente calda da non scottarsi, usarne poca per bagnare il pangrattato ed aggiungere la farina; impastare aggiungendo eventualmente altra acqua per ottenere un impasto morbido.
Forgiare gli gnocchi nel modo classico. In un padellino far imbiondire la cipolla in un po' di olio; aggiungere il passato di pomodoro, il sale e far cuocere 20 minuti; aggiungere poi il basilico spezzettato con le mani.
Lessare gli gnocchi pochi per volta finché vengono a galla, disporli nei piatti e condirli con il sugo di pomodoro e parmigiano grattugiato.
Gnocchi con la polenta
Ingredienti: polenta - un uovo - sugo di pomodoro - parmigiano o pecorino
Impastare la polenta avanzata dal giorno prima con l'aggiunta di un uovo intero e ricavarne gli gnocchi. A parte preparare un sugo di pomodoro. Cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata; quando vengono a galla, scolarli e condirli con sugo e formaggio.
Minestra di patate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 kg di patate a pasta gialla - 1 scatola di fagioli borlotti - 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro - 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva - 1 dado - 1 rametto di rosmarino - pepe nero a piacere.
Preparazione: Tagliare le patate a tocchetti regolari e non troppo piccoli, lavarle ed asciugarle.
Mettere al fuoco vivace un tegame capiente e farvi scaldare l'olio quindi aggiungere le patate ed il rosmarino mescolando spesso.
Quando le patate avranno formato una leggera crosticina, cospargerle di pepe, salarle leggermente ed aggiungere il concentrato di pomodoro.
Fare insaporire per pochi minuti quindi aggiungere i fagioli precedentemente frullati fino a renderli cremosi.
A questo punto aggiungere 2 o 3 mestoli di brodo caldo, coprire il tegame, abbassare la fiamma e portare a cottura completa le patate.
Se la minestra dovesse addensarsi troppo, aggiungere altro brodo.
A fine cottura, regolare il sale e versare la minestra nei piatti condendola con un filo di ottimo olio crudo.
Minestra sudicia
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Niente di più semplice, dopo aver fatto il sugo di carne, lasciarne un po' nella casseruola di cottura aggiungere acqua e un po' di dado; quando l'acqua è in ebollizione aggiungere la pasta "da minestre" e servire con una spruzzata di pecorino secco grattugiato.
II versione: al posto del dado far cucere scorze di parmigiano.
Pan lavato
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 4 o 5 foglie di cavolo nero - 1 cavolo fiore -pane raffermo - aglio sale q.b.
Preparazione: Far lessare il cavolo in abbondante acqua; nel frattempo tostare il pane, e tagliarlo;
quando il cavolo è cotto inzuppare il pane nell'acqua di cottura disporlo su un vassoio di portata e ricoprirlo con pezzetti di cavolo; condire con olio e aceto possibilmente balsamico, sale e pepe;
servire caldo.
Pasta e patate
Tempo di preparazione: -
Preparazione: ...non vi dico nient'altro...
Allora! Prendete almeno 1 kg. di patate, sbucciatele e tagliatele a cubetti.
In una bella pentola (grande abbastanza da cuocere anche la pasta) mettete dell'olio e una bella cipolla grande tagliata a fettini sottili.
Quando la cipolla incomincia a rosolare e ad appassire, unite un bicchiere di passata di pomodoro, e una costa di sedano tagliata piccolissima.
Fate insaporire il tutto e poi unite le patate, mescolate bene, coprite e fate cuocere 2 minuti.
Alzate il coperchio, mescolate e allungate tanta acqua fino a 3/4 di pentola, aggiustate di sale, coprite e fate cuocere.
Quando arriva al bollore, alzate il coperchio e mettete il mestolo di legno in modo che resti un po' aperto.
Alla fine della cottura, se il brodo si sara' tutto esaurito (come me... ah ah ah), mettete ancora un po' d'acqua e fate aprire il bollore.
A quel punto gettatevi dentro la pasta che dev'essere possibilmente PASTA MISTA (cioè in un sol pacco ci sono tutti piccoli tipi di pasta), mescolate bene e chiudete il coperchio.
Proseguite la cottura, aggiustando di sale se è necessario, e allungando di tanto in tanto con altra acqua.
Quando la pasta è a meta' cottura, gettatevi dentro almeno 150 gr. di parmigiano o grana, mescolate bene e continuate la cottura fino alla fine (cercate di far finire la cottura lasciando la pasta non asciutta ma cremosa cioè con del brodo).br> Non mettete molto sale per via del formaggio, ma non la fate insipida altrimenti rovinerete tutto!!!
Polenta alla graticola
Tempo di preparazione: 60 minuti
Ingredienti per 4 persone: 200 g di formaggi piccanti - olio extravergine d'oliva - sale - pepe - 200 grammi di farina gialla - tre quarti di litro circa d'acqua – sale
Preparazione: Far bollire l'acqua salata con l'aggiunta di pochissimo olio; aggiungere poi la farina gialla e far cuocere per circa 40 minuti; aggiungere i formaggi tagliati a pezzi molto piccoli. Mettere molto olio, a piacere, continuando però a mescolare. Quando la polenta è cotta metterla in contenitori rettangolari o almeno a bordi alti. Quando è fredda tagliarla e fette; scaldare o arrostire poi le fette sulla graticola.
Polenta al forno
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 200 gr di farina gialla - 50 gr di farina bianca - 100 gr di pecorino - 1/2 litro di latte - 5 uova grandi o 6 piccole - olio extravergine d'oliva - sale - pepe - facoltativo: tertufo nero
Preparazione: Portare ad ebollizione il latte e versarvia pioggia le due farine mescolate insieme;
- man mano che si versano le farine, mescolare con un cucchiaio di legno e cuocere per 30 minuti;
- spegnere il fuoco ed aggiungere abbondante olio, 50 gr di pecorino grattugiato, sale e mescolare bene;
- quando la polenta sara' diventata tiepida incorporare uno alla volta le uova e se piace (o se lo trovate!) fettine di tartufo nero;
- ungere la teglia da forno, versare la polenta, condirla con olio e cuocere a forno gia' caldo a 190 gradi per 20 minuti;
- aggiungere 50 gr di pecorino grattugiato e rimettere in forno per 10 minuti
Rotolone di gnocchi con spinaci e ricotta
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per gli gnocchi: 500 gr. di patate - 700 gr. di farina - sale - 2 uova.
Ingredienti per il ripieno: 500 gr. di ricotta - 1 kg di spinaci (in busta) - 2 uova - una bella manciata di formaggio grana- sale - pepe nero.
Preparazione: Prepariamo il ripieno facendo cuocere in padella gli spinaci, tritiamoli (ci sono quelli già tritati) e uniamoli alla ricotta.
Uniamo le uova, sale e pepe aiutandoci un una forchetta.
Prepariamo la pasta degli gnocchi, facendo bollire le patate, pelandole e schiacciandole con lo schiacciapatate.
Uniamo la farina, le uova e un po di sale, impastiamo il tutto e con l'aiuto del matterello. Stendiamo due rettangoli.
Spalmiamo il ripieno in ogni rettangolo, rotoliamo i rettangoli e chiudiamoli in uno strofinaccio chiudendo le estremita con ago e filo.
Mettiamo a bollire dell'acqua salata e versiamo i rotoloni di gnocchi appena l'acqua bolle.
Aspettiamo che riapra il bollore e facciamo cuocere per altri 30 minuti.
Scoliamo i rotoloni e facciamoli diventare tiepidi.
A parte prepariamo una bella salsa di pomodoro in modo semplice affetiamo i rotoloni, e poniamoli in un bel piatto condiamoli con la salsa di pomodoro e una bella spolverata di grana.
Maronnnnn che bontà!!!
Questo piatto può essere servito anche in occasioni speciali e feste
4. RISOTTI
Crocchette di riso ai gamberetti
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di riso gia' lessato - 60 gr di burro - 2 uova - 400 gr di gamberetti - 1 scalogno - pangrattato - prezzemolo - olio d'oliva
Preparazione: Unire al riso il burro fatto ammorbidire e mescolare col cucchiaio di legno.
Intanto far lessare i gamberetti in acqua salata e con qualche goccia di limone, pulirli e farli raffreddare.
Unire al riso le uova sbattute e leggermente salate, pepare, aggiungere prezzemolo tritato e lo scalogno tagliato sottilissimo.
Unire quindi le code dei gamberi a pezzi non troppo piccoli e fare tante piccole polpettine da passare nel pane grattugiato.
Friggere le crocchette scolarle e asportare l'olio in eccesso con carta da cucina.
Ottime fredde come antipasto.
Riso al mascarpone
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: 360 gr di riso - 120 gr di mascarpone - 200 gr di pisellini dolci - 50 gr di burro - cipolla - parmigiano – sale
Preparazione: - Mettere in padella i piselli, il burro e la cipolla tagliata finemente e far cuocere al fuoco basso;
- mescolare al mascarpone il parmigiano grattugiato;
- lessare il riso in abbondante acqua bollente e salata;
- scolare il riso, aggiungere i piselli e la salsa al mascarpone e mescolare molto bene.
Riso al parmigiano
Ingredienti: 400 gr di riso - 2 tuorli - 50 gr di burro - un mazzetto di odori a piacere (basilico, prezzemolo...)120 gr di parmigiano
Lessare il riso in abbondante acqua salata;
- sgocciolare il riso e versarlo in una larga padella conservando poca acqua di cottura, aggiungere il burro, gli odori tritati, metà parmigiano, i tuorli e poca acqua di cottura; mescolare, disporre nei piatti, spolverare con il rimanente parmigiano ed eventualmente aggiungere altro burro in fiocchi e servire.
Riso alla cantonese
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 300 gr di riso - 100 gr di prosciutto cotto - 2 uova - 1 cipollotto - 50 gr di piselli - 50 gr di carote - olio di arachide - sale – pepe
Preparazione: Soffriggere nell'olio la cipolla tritata, unire i piselli, le carote tritate e le uova sbattute e strapazzate velocemente.
Aggiungere il prosciutto tritato, cuocere per un minuto ed unire il riso precedentemente cotto; far saltare a fuoco vivace.
Riso croccante
Tempo di preparazione: 20 minuti
Ingredienti per 4 persone: 4 porzioni di risotto alla milanese - olio – burro
Preparazione: Mettere in una padella anti-aderente un po' di olio ed una noce di burro e fare scaldare; disporre una porzione di riso in padella e schiacciarlo a mo' di frittata; lasciare friggere sino a creare una crosticina; con l'aiuto di un piatto voltare come per frittata e rosolare dalla parte opposta; servire e procedere allo stesso modo per le altre porzioni.
Riso Venere al gorgonzola
Tempo di preparazione: 75 minuti
Ingredienti per 4 persone: 250 gr di riso Venere - 2 pere mature - 200 gr di speck affumicato o pancetta affumicata - mezza cipolla - gorgonzola - 40 gr di burro – brodo
Preparazione:Lessare il riso Venere in acqua salata per 35 / 40 minuti, sgocciolarlo e mettere da parte;
- rosolare nel burro le pere (mettere da parte una mezza pera) e lo speck o la pancetta tagliata a tocchetti; aggiungere la cipolla affettata sottilmente;
- dopo che il tutto è rosolato regolare di sale, aggiungere il riso cotto e sgocciolato, mescolare, bagnare con pochissimo brodo e far insaporire;
- sistemare il tutto in una casseruola o altro recipiente da mettere in forno, spolverare con pezzetti di gorgonzola a piacere e con la mezza pera tagliata a bastoncini; infornare per pochi minuti.
Risotto a lume di candela
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 2 persone: 150 gr di riso parboiled - 50 gr di burro - 1/2 cipolla - 1/2 bicchiere di vino - brodo q.b. - 30 gr di fontina dolce - 30 gr di parmigiano - un goccio di latte - 1/2 bustina di zafferano - sale
Occorrente: 2 porta-colazione (piccoli vassoi che si usano per portarsi la colazione a letto)
Preparazione: Sciogliere metà burro nella pentola e soffriggere a fuoco basso la cipolla affettata a velo;
- aggiungere il riso, farlo tostare, poi aggiungere il vino e far evaporare;
- a parte tenere molto caldo il brodo e versarlo di tanto in tanto sul riso per continuare la cottura, mantenendolo all'onda;
- intanto mettere in un pentolino la fontina spezzetata, il parmigiano sbriciolato, unire gli altri 25 gr di burro, un goccio di latte e far fondere a fuoco basso;
- continuare a bagnare il riso con brodo, e a cottura quasi terminata aggiungere lo zafferano sciolto in pochissimo brodo; regolare il sale;
- il riso dovrà alla fine risultare cremoso e all'onda; spegnere il fuoco, aggiungere la crema al formaggio e mantecare bene.
Impiattare il risotto, mettere i due piatti nei rispettivi porta-colazione e gustare la pietanza insieme alla vostra o al vostro partner a letto insieme ad un buon bianco frizzante.
Risotto affumicato
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 320 gr riso Carnaroli - un bicchiere di spumante secco - 200 gr scamorza - olio - sale - burro - 1 cipollotto - pepe bianco - parmigiano - brodo vegetale.
Preparazione: In una casseruola soffriggete il cipollotto nell'olio, fate tostare il riso e sfumate con 1/4 di bicchiere di vino bianco e proseguite la cottura aiutandovi con il brodo vegetale.
A metà cottura aggiungete il vino rimasto.
Aspettate qualche minuto, quindi salate e pepate.
Poco prima di ultimare la cottura aggiungete al risotto la scamorza che avrete tagliato precedentemente a dadini, quindi mescolate per farla sciogliere bene.
A fine cottura, mantecate fuori dal fuoco con una noce di burro e il parmigiano.
Risotto ai cereali
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 50 gr di riso scuro - 50 gr di grano saraceno - 50 gr di frumento integrale - 200 gr di piselli - 250 gr di fagiolini lessi - 1 peperone - 400 gr di pomodori pelati - origano - alloro - aglio - cipolla - sale o miso
Preparazione: - Mettere il frumento a bollire in 1/2 litro d'acqua per una mezz'ora;
- aggiungere il riso, in grano saraceno, un altro 1/2 litro d'acqua e far bollire sino a che i chicchi abbiano assorbito l'acqua e siano cotti;
- a parte soffriggere brevemente aglio e cipolla in olio, aggiungere i piselli, i fagiolini lessati ed il peperone nettato e tagliato a cubetti;
- dopo alcuni minuti aggiungere i pomodori tritati, l'origano, l'alloro e cuocere per 30 minuti;
- aggiungere pepe macinato e sale (o miso);
- mettere nei piatti il riso ed i cereali e condire con la salsa.
Risotto al limone
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 400 gr. di riso - 2 dadi - 2 limoni - olio - cipolla - pepe nero - vino bianco - una noce di burro
Preparazione: Questo squisito risotto si puo' consumare anche il giorno dopo o addirittura dopo 2 giorni.
Prendete una bella pentola, metteteci dentro un po' d'olio, una bella cipolla tagliata sottile sottile e fate rosolare appena.
Buttateci dentro il riso e fatelo abbrustolire mescolando continuamente.
Spruzzate con del vino bianco e fate evaporare.
A questo punto, aggiungete i dadi e allungate man mano con dell'acqua.
Via via che l'acqua si asciuga voi ne metterete altra.
Controllate di sale e se nel caso aggiungete un'altro dado fino a regolare il sapore;
5 minuti prima alla fine della cottura, aggiungete il succo dei limoni e la scorza grattugiata.
Mescolate bene e tenete sempre umido il riso.
Alla fine della cottura, dopo che avete spento la fiamma, mantecate con il burro e a piacere mettete una manciata di parmigiano.
Wuauuu! Buon appetito ragaziii !!!
OPS!! Dimenticavo di dire come usare il riso avanzato. Beh! Basta aggiungere il giorno dopo 1 uovo battuto e impastare con le mani, formate delle palline dove al centro avete messo un pezzetto di mozzarella. Passatele nel pangrattato e frigetele
Risotto all'arancia
Tempo di preparazione: 45 minuti
Ingredienti per 4 persone: 300 gr di riso - 2 cipolle - 5 arance bionde - qualche gambo di sedano - sale - polvere di peperoncino o chili (pochissimo) - brodo di pollo
Preparazione: - Grattugiare la scorza delle arance e spremere il loro succo;
- far soffriggere il sedano tritato e la cipolla affettata sottilmente;
- aggiungere il succo delle arance e le scorze grattugiate;
- regolare il sale, aggiungere pochissimo chili e far bollire;
- ad ebollizione raggiunta, aggiungere il riso, abbassare la fiamma e far cuocere aggiungendo quando occorre del brodo di pollo tenuto da parte in caldo; appena cotto servire decorando con fettine di arancia ed accompagnandolo con carne di pollo o maiale
Risotto con funghi e salsiccia
Tempo di preparazione: 45 minuti
Ingredienti per 4 persone: 350 gr di riso - brodo - olio extravergine d'oliva - burro - cipolla - sedano - basilico - carota - 1 salsiccia spellata e tritata - 300 gr di funghi champignons - 4 pomodori pelati - sale - 60 gr di parmigiano
Preparazione: Mettere un po' d'olio nella pentola e fare un soffritto con cipolla affettata a velo, sedano tritato, carota tritata, salsiccia spellata e tritata, funghi champignons nettati e affettati;
- aggiugere i pomodori pelati e tritati, qualche foglia di basilico e far cuocere per alcuni minuti;
- aggiungere il riso, mescolare e amalgamare per qualche minuto;
- cuocere il riso aggiungendo del brodo poco per volta (ne occorrera' 1 lt e 1/2 o 2 lt);
- appena al dente aggiungere una noce di burro, il parmigiano e mantecare bene.
Servire subito.
Risotto in padella
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: 300 gr di riso - 2 zucchine medie - 200 gr di pisellini - prezzemolo - cipolla - 1,5 litri circa di brodo vegetale - 40 gr di margarina - olio extravergine d'oliva - 1/2 bicchiere di vino bianco - 1/2 bicchiere di succo di arance bionde - due cucchiai di parmigiano - sale - polvere di peperoncino
Preparazione: Far scaldare a parte il brodo e tenerlo caldo per tutto il tempo della preparazione;
- in una padella antiaderente larga ed a bordi alti, mettere un po' di olio, la cipolla affettata, i piselli, le zucchine tagliate a julienne e far saltare a fuoco medio per alcuni minuti;
- aggiungere il vino ed il succo di arance e far evaporare;
- se occorre terminare la cottura delle verdure aggiungere un goccio d'acqua e far evaporare di nuovo;
- aggiungere un poco di peperoncino in polvere; aggiungere il riso e farlo tostare;
- aggiungere via via del brodo per far cuocere il riso mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno;
- a cottura quasi ultimata il riso dovrà risultare molto denso, piu' o meno all'onda; a questo punto aggiungere il prezzemolo tritato, regolare il sale, aggiungere la margarina e parmigiano e mantecare con cura.
Risotto Paestum
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 6 persone: 400 gr di riso - 100 gr di gamberetti puliti - 150 gr di zucchine - 100 gr di pomodoro - 50 gr di cipolla - aglio - 50 gr di rucola - 1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva - 70 gr di pecorino grattugiato - 1 lt di brodo di pesce - 1 lt di brodo vegetale - sale e pepe q.b.
Preparazione: Allora, unite i due brodi e portateli ad ebollizione.
Contemporaneamente rosolate i gamberetti in 1/10 dell'olio preparato.
Cuocete le zucchine tagliate a quadretti in aglio e 1/10 abbondante dell'olio preparato.
Salate, pepate e togliete l'aglio.
Nel frattempo tagliate la cipolla e fatela rosolare in altro 1/10 dell'olio preparato, aggiungete il riso e fatelo tostare.
Raggiungete il fine cottura aggiungendo gradatamente il brodo.
Toglietelo dal fuoco e unitevi le zucchine, i gamberetti, 60 gr di pomodori a cubetti e mantecate con il restante olio ed il pecorino.
Servite guarnendo con il restante pomodoro e la rucola tagliata a julienne.
Sfinciuni di riso
Tempo di preparazione: 180 minuti
Ingredienti: due bicchieri di latte - 250 gr di riso - due cucchiai di farina - due cucchiai di zucchero - 10 gr di lievito di birra - cannella in polvere - scorza d'arancia – olio
Preparazione: - Versare in un recipiente due bicchieri di latte e due d'acqua e far bollire;
- lessare il riso e quando cotto lasciarlo freddare;
- aggiungere la scorza grattugiata di mezza arancia, un pizzico di cannella, un cucchiaio di zucchero, due cucchiai di farina e il lievito;
- amalgamare il tutto bene, poi farlo lievitare in un luogo tiepido ed a recipiente coperto per due ore;
- preparare abbondante olio bollente ed aiutandosi con due palette di legno formare piccoli quntitativi di impasto friggendoli pochi per volta, facendoli cadere nell'olio bollente;
- appena fritti passarli nello zucchero.
Tagliatelle di riso fritte ai gamberi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 250 gr di tagliatelle di riso - 250 gr di gamberi puliti - 150 gr di germogli di soia - 1 carota tagliata a fiammifero - 2 spicchi di aglio tritati - 2 cipollotti verdi tagliati a pezzi - 2 peperoncini tritati - 2 cucchiai di salsa di pesce - 2 cucchiai di salsa di soia dolce - 1 cucchiaio di salsa di soia scura - olio e sale.
Preparazione: Fate ammollare le tagliatelle di riso per circa 20 minuti in acqua calda (ma non bollente) poi scolatele e tenetele da parte.
Scaldate l'olio nel wok e fatevi saltare velocemente l'aglio, i peperoncini ed i gamberi.
Aggiungete la carota e le salse, mescolate, unite le tagliatelle e fate cuocere pochi minuti.
Aggiungete i germogli di soia ed i cipollotti, controllate il sale e cuocete ancora 6-7 minuti a fuoco vivo mescolando continuamente.
Tagliolini di riso con maiale e vitello
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 250 gr di tagliatelle di riso spezzate (circa 10 cm) - 150 gr di vitello affettato molto sottile - 150 gr di maiale affettato molto sottile - 2 uova strapazzate - 100 gr di foglie di verza affettate molto fini - 2 spicchi di aglio tritati - 2 peperoncini tritati - 1 cipolla affettata - le foglie di 2 cipollotti verdi affettate - 1 cucchiaio di zucchero - 2 cucchiai di salsa di soia scura - 2 cucchiai di salsa di ostriche - 1 cucchiaio di salsa di pesce - 1 cucchiaino di maizena - 1 bicchiere di acqua – olio+
Preparazione: Fate ammollare le tagliatelle di riso in acqua ben calda per 15 minuti poi scolatele e tenetele da parte.
Mescolate le salse di soia, di pesce, di ostriche e lo zucchero con l'acqua e la maizena e tenete da parte.
Tagliate la carne a losanghe di circa 5-6 cm di lato.
Scaldate l'olio e fatevi rosolare per pochi istanti l'aglio ed i peperoncini quindi unitevi la carne e la cipolla e cuocete mescolando per 7-8 minuti.
Aggiungete il cavolo e continuate la cottura per 5 minuti.
Unite le tagliatelle di riso e cuocete mescolando per 6-7 minuti.
Aggiungete il composto del punto 2, i cipollotti e le uova, controllate il sale e continuate la cottura finché le tagliatelle sono cotte.
5. SECONDI
Bocconi al tartufo
Ingredienti: 150 gr di ricotta di pecora - sale - 100 gr di tartufo nero di Norcia - 1 uovo ed un tuorlo – pangrattato
- Preparazione: Ricavare l'albume dall'uovo intero e sbatterlo a neve;
- amalgamare la ricotta all'albume sbattuto a neve;
- aggiungere il tartufo grattuggiato, sale e poco pangrattato ed amalgamare bene aggiungendo se serve altro pangrattato;
- formare delle palline da passare nel pangrattato e friggere nell'olio; servire con lamelline di tartufo.
Cestini di parmigiano
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: Parmigiano Reggiano grattugiato
Preparazione: Avete letto bene sì: per questa ricetta serve solo il parmigiano, una piccola padella antiaderente e qualche formina da budino o creme caramel (vanno benissimo anche quelle d'alluminio).
Allora scaldate la padella sul fuoco, quando è ben calda gettate al centro tre cucchiai colmi di parmigiano (calcolate tre cucchiai per ogni commensale) cercando di fare un cerchio uniforme senza grumi, fatelo cuocere finche non comincia ad assumere un caldo colore dorato, a questo punto togliete dal fuoco e fate scivolare il preparato sul retro della formina.
Per intenderci, mettete le formine sotto-sopra e le usate per dare la forma ai nostri cestini.
Lasciate raffreddare e nel frattempo ripetete l'operazione per ogni cestino che intendete preparare.
Dopo un paio di minuti il formaggio sarà completamente raffreddato e si staccherà dalla formina rimanendo "in forma".
I vostri cestini sono pronti per ospitare qualsiasi antipasto la vostra fantasia vi suggerisca!!
Io l'ho provato anche con i gamberetti in salsa rosa, ma ci stanno benissimo anche salumi arrotolati, sott'oli precedentemente scolati o cubetti di formaggio assortiti...
Ovviamente, finito il contenuto, ricordatevi di mangiare anche... il contenitore!
Se volete osare, provate a cuocerne un paio d'etti in una padella capiente e poi fate scivolare il composto ottenuto sul retro di un'insalatiera.
Una volta ottenuto il maxi cestino usatelo per portare in tavola (mi raccomando sotto sempre un piatto per evitare rotture accidentali!) uno dei buonissimi primi che trovate in queste pagine nella sezione apposita, o per ospiti dell'ultimo minuto, anche una "semplice" pasta e pomodoro.
Fonduta
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 400 gr di fontina (valdostana) - 150 gr di latte - 4 tuorli - 80 gr di burro - pepe bianco (facoltativo) - tartufo bianco d'Alba (facoltativo)
Preparazione: Tagliare a pezzetti la fontina, metterla in pentola, mettere del latte quanto basta per coprirla e farla ammorbidire per almeno 1 ora (o anche per piu' ore);
- mettere in una casseruola il burro, i tuorli sbattuti con un goccetto di latte, la fontina con il latte e mettere a bagnomaria a cuocere, mescolando continuamente con una frusta; non deve bollire;
- continuare a mescolare sino a quando la fontina diventera' una crema densa ma senza che "fili";
- facoltativamente è possibile aggiungere del pepe bianco, del tartufo d'Alba e, solo se occorre, altri pezzetti di burro;
- se la fontina è abbastanza salata, non va aggiunto ulteriore sale;
- servire in una teglia o piatto fondo, accompagnandola con numerosi piccoli crostini di pane;
- si serve, inoltre, insieme alla polenta dura facendo un incavo nella stessa e versandola all'interno
Frittelle di fontina
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 250 gr di fontina - 3 uova - 200 gr di besciamella - 2 cucchiai di pangrattato - 1 cucchiaio di grana grattugiato - 1 cucchiaio di prezzemolo - sale - pepe - qualche foglia di timo.
Preparazione: In una terrina battete con una frusta le uova, il pangrattato, la besciamella, il grana grattugiato, sale, pepe, il prezzemolo e qualche fogliolina di timo.
Battete bene e unite la fontina.
In una padella antiaderente scaldate l'olio di semi e quando sarà caldo unite a cucchiaiate il composto delle frittelle.
Fatele dorare da entrambi i lati.
Fate perdere l'unto alle frittelle usando carta da cucina e servitele calde, magari con spicchi di pere sbucciate, profumate di cannella e 2 chiodi di garofano schiacciati.
Polpette di patate al formaggio
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 350 gr di patate - 150 gr di ricotta romana fresca - 25 gr di provolone Auricchio - 25 gr di caciocavallo - 2 tuorli d'uovo - pangrattato q.b. - sale – olio
Preparazione: Lessare le patate, sbucciarle e ridurle in purè
- mescolare il purè, di patate al caciocavallo e al provolone grattugiati;
- aggiungere i tuorli e, se occorre, un po' di pangrattato; impastare bene
- formare delle polpettine, fare un incavo e metterci un po' di ricotta, forgiarle bene e passarle nel pangrattato, tenendole da parte per 10 minuti;
- poi friggerle in abbondante olio.
Ricotta dorata
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: dose per 4 persone, ricotta freschissima (dolce o piccante) gr. 500, due uova, farina bianca, olio d'oliva, sale oppure zucchero
Preparazione: Con una cordicina sottile tagliare delicatamente la ricotta a fettine dello spessore di un centimetro abbondante, facendo attenzione di non romperle, poi passarle nella farina e successivamente nell'uovo. Friggerle nell'olio bollente, procedendo sempre con molta delicatezza; quando saranno ben dorate da entrambe le parti (per non rivoltarle è meglio friggerle in abbondante olio, così, restando coperte da ambedue le parti si doreranno contemporaneamente); scolarle bene e metterle su un piatto di portata e servirle calde spolverizzate di zucchero, a seconda del gusto personale.
Cotolette di uova
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: uova - sale - pangrattato - burro o margarina - olio - sale.
Preparazione: Allora ! Su un piatto largo e basso preparate uno strato di pangrattato, rompetevi delicatamente delle uova intere (un po' distanziate l'una dall'altra), mettete un po' di sale sulle uova, ricopritele con del pangrattato e lasciatele riposare per circa un'ora.
Con una paletta forata raccogliete un uovo per volta, scuotendo delicatamente per far cadere il pane superfluo, poi adagiatele delicatamente nella padella e lasciate dorare le finte cotolette da ambo parti in un po' di burro o di margarina insieme ad un po' d'olio.
Servitele con una buona salsa di pomodoro preparata a parte.
Crepes assortite
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 4 uova di media grandezza (55/60 gr) - 1 etto di farina - una noce di burro - una tazzina di latte - zucchero - marmellata - crema di cioccolato - miele - crema pasticcera - zucchero a velo
Preparazione: Sbattere le uova con la farina aggiungendo il latte, il burro liquefatto e un poco di zucchero; in una padella antiaderente far scaldare un po' di olio e versare a cucchiaiate un po' del composto in modo da far venire una crepe sottile; non voltare la crepe ma appena rappresa versare, secondo i gusti, un cucchiaio di marmellata o miele o cioccolato o crema... ecc, e chiudere in due la crepe; appena rappresa per bene toglierla e continuare con la prossima; servire spolverando con zucchero a velo.
Crespelle al rosmarino e mascarpone
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per due persone: 2 uova grandi e il piu' fresche possibile - 4/5 cucchiai di farina bianca - sale - pepe - un bicchiere circa di latte - 250 gr. di mascarpone - un mazzettino di rosmarino tritato - 2/3 cucchiai di olio di oliva
Ingredienti per la besciamella: 75 gr. di burro -75 gr. di farina bianca - 700 cc di latte caldo - un po' di sale - un pizzico di noce moscata - parmigiano grattugiato a piacere.
Preparazione: Preparare la besciamella: sciogliete il burro, incorporate la farina e, lontano dal fuoco, aggiungete il latte mescolando bene per non formare grumi.
Portare a bollore e cuocere 3-4 minuti.
Salate e aggiungete la noce moscata.
Preparate la pastella per le crespelle: sbattete le uova con una forchetta, aggiungete la farina e il sale e un po' alla volta il latte, avendo cura di non formare grumi.
In una padella antiaderente calda unta di olio, aggiungete la pastella a cucchiaiate fino a coprire il fondo e cuocete a fuoco moderato 2/3 minuti per parte.
In una terrina, lavorate il mascarpone con gli aghetti di rosmarino tritati e un pizzico di sale.
Mettete un po' di composto al rosmarino in meta' crespella e chiudetela bene a mezzaluna.
Adagiate le crespelle in una pirofila da forno senza sovrapporle e copritele con la besciamella.
Passatele sotto il grill o in forno caldissimo, per farle colorire per pochi minuti altrimenti il mascarpone fuoriesce.
Servitele calde spolverizzate con il parmigiano.
Accompagnatele con un vino bianco fresco e leggero.
Delizia alle uova
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 uova - 200 gr di gamberi (anche surgelati) - 1 foglia di alloro - 1 piccolo bicchiere di vodka - 1 bicchiere di latte - 1 spicchio d'aglio - 80 gr di burro - olio d'oliva - poca panna liquida - sale e pepe bianco.
Preparazione: Pulire l'aglio e, in una padella con l'olio, farlo rosolare con la foglia di alloro per circa 3 minuti. Schiacciare l'aglio con una forchetta e lasciarlo cuocere ancora 2 minuti.
Aggiungere la panna senza farla bollire.
Mettere i gamberi sgusciati nella padella con l'aglio e farli dorare per 2 minuti a fuoco medio-alto; versare la vodka e mescolare bene con un cucchiaio di legno fino ad evaporazione della vodka. Togliere dal fuoco.
Imburrare generosamente 4 stampini; mettere i gamberi (tranne 8) negli stampini e versarvi il sughetto ottenuto.
Versare le uova, uno per ogni stampino, con un po' di burro e dividere gli 8 gamberi. 2 per ogni stampino.
Fatto cio', in un piatto da forno con 1 o 2 cm di acqua nel fondo, piazzare gli stampini e coprirli bene con carta argentata e infornate per 8 minuti nel forno caldo a 210 gradi.
Quindi, sfornarli, togliere la carta e le uova dagli stampini e presentarli in un piatto; condire con sale e pepe bianco.
Frittata al formaggio
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 uova di media grandezza (55 gr) - 2 cucchiai di parmigiano grattugiato - 2 cucchiai di groviera tritato - 40 gr di gorgonzola – sale
Preparazione: Sbattere le uova, aggiungere un pizzico di sale, il parmigiano, il groviera ed il gorgonzola sbriciolato; mescolare; far scaldare un po' d'olio in una padella anti-aderente; versare il composto ed agitare la padella per far distribuire e far rapprendere la frittata; capovolgere la frittata e farla rapprendere dall'altro lato.
Frittata alla mozzarella
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 4 uova - 80 gr di mozzarella - una fetta di pane raffermo - sale - pepe – olio
Preparazione: Tagliare la fetta di pane a cubetti e farli arrostire sotto il grill del forno oppure sulla brace;
- mettere in una terrina il pane e la mozzarella tagliata a cubetti, aggiungere le uova e sbattere non troppo a lungo ma solo il necessario;
- far fumare l'olio nella padella poi mettere versare le uova, appena rapprendono, capovolgere la frittata;
- salare, pepare e far cuocere dal secondo lato;
- servire molto caldo.
Frittata con pasta
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 uova di media grandezza (55 gr) - poca pasta (rigatoni o penne) cotta e tritata - formaggio olandese - provolone piccante - birra - olio – sale
Preparazione: Sbattere a lungo le uova aggiungendo 4 cucchiai di birra; tritare poca pasta, magari avanzata dal giorno prima, poco formaggio olandese e poco provolone; mescolare questi ingredienti tritati alle uova e amalgamare il tutto aggiungendo un pizzico di sale; in una larga padella antiaderente versare su poco olio bollente il composto e disporlo in maniera uniforme; appena la frittata inizia a rapprendersi muovere la padella in modo da staccarla dal fondo; appena è ben rappresa rivoltarla, magari usando un piatto, e farla rapprendere anche dal lato opposto.
Frittata con patate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 2 patate medie, 4 uova di media grandezza (55 gr), parmigiano, sale, olio, prezzemolo, aglio<
Preparazione: Tagliare a cubetti le patate, rosolarle in olio aglio, abbassare la fiamma, aggiungere prezzemolo tritato, un goccio d'acqua e far cuocere a fuoco basso; sbattere le uova, aggiungere due cucchiai di parmigiano grattugiato, sale e le patate (non tutte se sono troppe); mettere un po' d'olio in una padella antiaderente, appena caldo versare il composto, far rapprendere quanche minuto agitando la padella, rivoltare la frittata e far cuocere dall'altro lato.
Frittata di crostini
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Prendete 6 fette di pan carrè, tagliatelo a dadini e friggetelo in padella con del burro. Appena dorato, cospargetelo di sale e pepe.
Sbattete 6 uova, unite del grana grattugiato, un po di sale, sbattete e unite i crostini, mettete un po' d'olio nella padella e cuocete come una comune frittata.
Appena la frittata sarà cotta, versatela in un piatto e se volete potete guarnirla con una bella tazza di salsa di pomodoro.
Tortino di uova fritte
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 uovo a testa - 1 sottiletta a testa - prosciutto cotto - sale - pepe nero – olio
Preparazione:Prendiamo una padella antiaderente, mettiamoci dentro un po' d'olio, facciamolo riscaldare appena e versiamo un numero di uova, secondo il numero delle persone, ad esempio 4.
Aggiustiamo di sale, appoggiamoci sopra uno strato di prosciutto cotto e uno di sottilette o mozzarella a fette, pepe nero e chiudiamo con un coperchio..facciamo cuocere e quando avremo alzato il coperchio..tutto sara' compatto ...ricordatevi la posizione delle uova e potrete tagliare a mo' di frittata o di torta....con una bella insalatona ...sara' una cena con i fiocchi!!!
Uova al forno piccanti
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone:
8 uova - 350 gr di passata di pomodoro - 1 cipolla tritata - 4 habaneri tritati (o altri peperoncini a piacere) - 3 cucchiai di aceto di mele - 1 cucchiaio di zucchero - 2 chiodi di garofano macinati - 2 spicchi di aglio interi - 1 cucchiaio di prezzemolo tritato - parmigiano grattugiato - sale e pepe - olio.
Preparazione: Rosolate la cipolla con i peperoncini, quindi unitevi il pomodoro, uno spicchio di aglio, i chiodi di garofano, l'aceto e lo zucchero, salate e fate cuocere a fuoco basso per 30 minuti, fino ad addensare la salsa, eliminate l'aglio e tenetela da parte.
Strofinate il fondo di una pirofila con l'altro spicchio di aglio e versatevi il pomodoro tiepido.
Aprite le uova senza rompere i tuorli e fatele scivolare sulla salsa.
Salate ancora un poco, pepate a piacere, quindi cospargete con il prezzemolo e con un filo d'olio.
Spolverate di abbondante parmigiano grattugiato, mettete in forno preriscaldato a 200 gradi e cuocete per circa 10-12 minuti.
Uova al bacon
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 2 uova - 2 fette di pancetta affumicata (bacon) - 30 gr di burro
Preparazione: Rosolare il bacon a fiamma bassa nel burro gia fuso; appena cotto ma ancora morbido, aggiungere le uova e continuare la cottura regolando il sale.
Uova ripiene
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 uova - 2 acciughe salate - 50 gr di tonno - 25 gr di capperi - qualche foglia di prezzemolo - 100 gr di olive (nere o verdi) - 1 cucchiaio d'olio - il succo di mezzo limone.
Preparazione: Lessare le uova, sgusciarle e tagliarle a meta' per lungo.
Asportare il tuorlo a ognuna e passarlo nel frullatore col tonno, le acciughe pulite e private di lisca, i capperi e il prezzemolo.
Porre il composto in una terrina, aggiungere del pepe, l'olio e il succo di limone.
Farcire le uova con il composto e guarnire con le olive.
Questa è una ricetta vecchissima di origine piemontese!!!
Uovo alla lacrima
Tempo di preparazione: -
Preparazione: L'uovo va messo in acqua fredda e portato a bollore; si calcolano 6 minuti esatti da quando inizia a bollire poi si passa sotto l'acqua fredda; il bianco è coagulato mentre il rosso è quasi coagulato ad eccezione di una 'lacrima' al centro.
Cordon bleu di tacchino
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Prendere del petto di tacchino, batterlo per stendere un po' la carne e stendere una fetta di prosciutto cotto ed una sottiletta.
Poi, piegare la carne e passarla prima nell'uovo sbattuto con un po' di sale e poi nel pan grattato; il tutto per 2 volte in modo tale da non fare uscire il ripieno.
Infine friggere i cordon bleu di tacchino in abbondante olio di semi.
Fusi di pollo fritti
Tempo di preparazione: -
Preparazione: llora. Ascoltate ...andate a comprare dei fusi di pollo, puliteli, mettete a bollire una pentola con acqua e sale, quando bolle, gettatevi dentro i fusi e fateli cuocere per 1/4 d'ora.
Scolateli, fateli raffreddare e con l'aiuto di un canovaccio o di un foglio di carta da cucina, asciugateli bene bene.
Intanto preparate QUESTA pastella; le dosi potranno essere aumentate secondo la quantità del pollo:
in una ciotola mettete 3 cucchiai di farina, sale e un'uovo battuto, girate con la forchetta e aggiungete tanta birra, quanto ne basta per ottenere una pastella non molto dura ma leggera.
Mettete sul fuoco un pentolino alto pieno d'olio, dopo 3 minuti gettateci dentro un pezzetto di pane, questo serve per vedere quando l'olio è pronto per la frittura, infatti quando il pane si sarà dorato, prendete i fusi e uno alla volta passateli nella pastella e friggeteli.
Servite con una bella insalata verde unita a finocchi e qualche fogliolina di menta spezzata...
Fusi di pollo in crosta
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 8 fusi di pollo - 100 gr. di prosciutto crudo dolce - 1 conf. di pasta sfoglia fresca - 4 cucchiai di olio extravergine di oliva - 1 spicchio di aglio pulito - 1 rametto di rosmarino - 4 o 5 foglie di salvia - un po' di vino bianco - sale - pepe.
Preparazione: Questo è un piatto che piace molto ai bambini.
Fate rosolare i fusi di pollo nell'olio al quale avrete aggiunto, a freddo, l'aglio, il rosmarino e la salvia.
Sfumate con un goccio di vino bianco, salate, pepate e cuocete per 7-8 minuti a fuoco vivace.
Togliete la pelle ai fusi e fateli raffreddare, poi avvolgete ciascuno in 2 fette di prosciutto, lasciando fuori l'osso.
Tagliate a striscie larghe circa 3 cm. la pasta sfoglia e avvolgete ogni fuso con un'unica striscia, partendo dal basso (lasciando sempre fuori l'osso che servirà da impugnatura) e salendo a spirale fino alla cima della coscia, sormontando leggermente la pasta ad ogni giro.
Allineate i fusi su una teglia ricoperta di carta forno, tenendoli distanziati tra loro, perché la pasta sfoglia "gonfia" durante la cottura.
Cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi° per 12-15 minuti o comunque fino a doratura della pastasfoglia.
Servite i fusi caldi con patate fritte e insalatine fresche.
Provate ad accompagnarli con Salsa all'arancia e diventerà un piatto adatto anche a un pranzo importante.
Fusi e patate alla menta e salvia
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 grossi fusi di pollo (o 8 piccolini) - 5 grosse patate farinose - 1 grossa manciata di foglie di menta fresche - 1 di salvia - 1 spicchio d'aglio - 5 cucchiai di olio extravergine di oliva - un goccio di vino bianco - sale - pepe.
Preparazione: Questo piatto è ottimo e veloce; la menta da' un sapore meraviglioso alla carne e alle patate e si sposa benissimo con la salvia.
In una padella capiente scaldate l'olio con l'aglio.
Rosolate i fusi di pollo da tutti i lati, sfumate con un goccio di vino bianco e cuocete 3-4 minuti.
Togliete l'aglio, aggiungete le patate sbucciate, lavate e tagliate in pezzi non troppo piccoli, la menta, la salvia, sale e pepe mescolando bene per insaporire.
Portate a cottura a fuoco medio, per circa 20 minuti, mescolando ogni tanto per evitare di attaccare i cibi sul fondo e cercando di rosolare le patate.
Togliete le foglie di salvia e menta e servite caldi o tiepidi con insalatine fresche.
Petti di pollo alle cipolle
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 2 vassoi di petti di pollo gia tagliati - 2 cipolle abbastanza grosse - 1 dado da brodo - burro e parmigiano
Preparazione: In una teglia antiaderente far sciogliere circa 70 gr di burro;
- nel frattempo infarinate i petti di pollo che farete poi soffriggere nel burro appena sciolto.
Appena cotti toglierli dal fuoco e nella stessa teglia far cuocere le cipolle che avrete tritato nel robot in precedenza;
aggiungete 1 dado, fate cuocere per circa 10 minuti dopodichè aggiungete un bicchiere di vino bianco fate evaporare poi incorporatevi i petti di pollo, fate insaporire ancora per qualche secondo.
Disponete i petti di pollo in un vassoio su ognuno mettete un po' delle cipolle cotte e cospargete il tutto con parmigiano.
(importante.. i petti di pollo non vanno salati.)
Petti di pollo ubriachi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 filetti di petto di pollo (o tacchino) - 1 bottiglia di Vin Santo - pepe - ginepro - sale
Preparazione: Ecco una ricetta semplicissima e buonissima.
Per non mangiare i soliti petti di pollo in bianco...
...lasciamo i filetti immersi in un piatto colmo di Vin Santo per una mezz'oretta,
Mettiamoli in una padella nella quale avremo fatto sciogliere una noce di burro.
Cuociamoli bene.
E prima di servirli spolveriamoli di pepe e ginepro (possibilmente gia "amalgamati" in una sola "polverina"...).
n.b.: una variante potrebbe essere una "spennellata" di tuorlo d'uovo sulla carne, alla quale avremmo gia' accorpato la miscela pepe-ginepro.
Pollo al formaggio
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti: 4 fettine di petto di pollo - olio - aglio - cipolla - farina - 2 cucchiai di passato di pomodoro - acqua q.b. - basilico - provolone piccante – sale
Preparazione: Soffriggere l'aglio ed un pezzetto di cipolla in poco olio; infarinare i petti di pollo, disporli sul soffritto e lasciarli colorire da ambo i lati; aggiungere il pomodoro, aggiungere tanta acqua quanto basta a coprire quasi i petti di pollo, qualche foglia di basilico e sale; lasciare cuocere a fuoco basso; a cottura completa aggiungere scaglie di provolone piccante e mescolare con cura fino a che il formaggio fonda e formi insieme alla salsa una gustosa crema
Pollo al miele
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 1 pollo da 1,5 kg - 2 kg di pomodori maturi - 50 gr di burro - 1 cipolla - 1 bustina di zafferano - 100 gr di miele d'acacia - 1 cucchiaino di cannella - 100 gr di mandorle - sale - pepe.
Preparazione: Sbucciate le mandorle, tostatele e tritatele.
Sbucciate i pomodori, togliete i semi e fateli a pezzetti.
Fate imbiondire la cipolla nel burro, aggiungete i pomodori, il pollo a pezzi e lo zafferano. Salate e pepate.
Chiudete con il coperchio e lasciate cuocere il pollo.
Quando la carne si stacca dalle ossa, togliete i pezzi di pollo e fate ritirare il sughetto, fin quando ha la consistenza di un purè.
A questo punto rimettete il pollo nella padella e aggiungete il miele e la cannella.
Fate insaporire la carne e aggiungete le mandorle.
E' ottimo l'accompagnamento con il riso Basmati.
Pollo allo spumante
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: un pollo - 70 gr di prosciutto cotto a dadini - 1 bicchiere di spumante - 75 gr di burro - 1 cucchiaio di farina - 1 confezione di panna da cucina - 300 gr di pelati - un pentolino di brodo vegetale (fatto di sedano e carote è l'ideale) - sale e pepe.
Preparazione: Pulire il pollo e tagliarlo a pezzi, a parte soffriggere il prosciutto in 25 gr di burro, una volta rosolato aggiungere il pollo. Versare lo spumante, salare pepare e lasciare evaporare. Completare con i pelati sgocciolati e tritati, e continuare la cottura per mezz'ora bagnando con il brodo. Togliere il pollo dalla salsetta e tenerlo al caldo, in un pentolino diluire il burro restante con la panna e aggiungere la farina. Aggiungere questo composto al fondo di cottura del pollo, quindi cospargervi la carne già disposta nei piatti.
Pollo con riso pilaf e salsa al curry
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone : 1 pollo - una carota - mezza cipolla - un gambo di sedano - 4 tazze da the di riso - burro - sale - polvere di curry - una confezione di salsa al curry - salvia – rosmarino
Preparazione: - Fare bollire in una pentola dell'acqua cui aggiungere un mazzetto di salvia e rosmarino legati con filo di cotone.
- Immergere il pollo ben lavato e lasciarlo lessare.
- Ultimata la cottura tenerlo al caldo nel brodo.
- In un tegame far rosolare la cipolla a fettine nel burro, gettare il riso e farlo dorare per 3 minuti circa.
- Versare nel tegame del riso 8 tazze da the del brodo di pollo ben bollente.
- Coprire il tegame e riporlo in forno preriscaldato a 200 gradi è dove andrà lasciato per 18 minuti circa senza essere toccato.
- Ultimata la cottura aggiungere al riso polvere di curry a piacere.
- Disporre sulla base di riso il pollo tagliato a quarti e ricoprire il tutto con salsa al curry già pronta.
Pollo fritto
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 8 fusi di pollo - 200 gr di farina - 100 gr di parmigiano - pangrattato - 1 cipolla - 1 gambo di sedano - 1 carota
Preparazione: Lessare i fusi di pollo con le verdure e il sale.
Fare attenzione che non risulti eccessivamente cotto.
Scolare il pollo dal brodo, spellarlo e lasciarlo raffreddare.
A parte preparare una pastella con farina acqua il parmigiano e poco sale.
La pastella non dovrà essere troppo densa; passarvi dentro i fusi di pollo e poi impanarli schiacciando bene per far aderire il pane grattugiato.
Friggere i fusi cosi' preparati in abbondante olio (preferibilmente extravergine).
Mangiarli ben caldi.
n.b.: questa ricetta riesce molto gradita ai bambini che non amano tanto il pollo ed e' anche una bella alternativa per una cena tra amici. Buon appetito.
Pollo in besciamella
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: 1/2 kg di petti di pollo - 40 gr di burro - 2 cucchiai di farina - 150 ml di latte (poco più di 1/2 bicchiere) - succo di limone - prezzemolo - 1 cucchiaio di parmigiano – sale
Preparazione: Far schiumare in padella il burro versare la farina e mescolare con un cucchiaio di legno poi versare il latte; mescolare e far rapprendere la besciamella ma non troppo; disporre il petto di pollo diviso in 4 fettine, aggiungere un goccio d'acqua, una spruzzata di limone e salare; portare a cottura a fiamma bassa e spolverare con prezzemolo tritato; spolverare ogni piatto con un po' di parmigiano grattugiato, disporre le fettine di pollo e un po di salsa.
Pollo ripieno al riso
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 pollo disossato - 2 spicchi d'aglio - 50 gr di crescione - 1 uovo - 1 cipolla piccola - 1 pezzo intero di gambuccio di prosciutto o un pezzo di speak (50 gr circa) - 100 gr di riso per risotti - 30 gr circa di pecorino o parmigiano - 3 limoni - olio extravergine d'oliva - salvia - rosmarino - pepe e sale
Preparazione: Lessare il riso "al dente" e farlo raffreddare.
Condirlo con il prosciutto o speck e la cipolla a dadini, la salvia e il crescione tritati, l'uovo battuto con una forchetta, la scorza grattugiata di 2 limoni e del succo passato al colino formaggio grattugiato.
Condire il pollo con sale e pepe.
Riempire l'interno del pollo con il riso e cucirlo nelle aperture.
Adagiarlo, quindi, in una teglia con olio e rosmarino.
Cuocerlo in forno ad alta gradazione per 10 minuti circa poi abbassare a cottura medio/bassa e proseguire bagnando il pollo con il condimento di cottura. A meta' cottura tagliare a spicchi il limone rimasto e schiacciare gli spicchi d'aglio; unire il tutto al pollo e proseguire a cuocere.
Servire caldo a fette collocandole in un piatto di portata e decorando con qualche foglia di salvia fresca o pezzetti di pomodoro.
Polpette di Carnevale
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: un coscio di tacchino, una cipolla, una carota, un ciuffo di prezzemolo, una costoletta di sedano, 1 uovo ,noce moscata, formaggio
Preparazione: Disossare il coscio togliendo anche le parti grasse, quindi tagliarlo a pezzettini. In un recipiente antiaderente far rosolare gli odori che avrete in precedenza spezzettato con la mezzaluna. Appena il soffritto è ben inbiondito metteteci il coscio tagliato, farlo rosolare, quindi aggiungerci il passato di pomodoro fino a coprire il tutto e un dado; finire la cottura; se fosse troppo sodo aggiungerci un po' di brodo anche fatto con il dado. Fatto questo, togliere la carne e spezzettarla con la mezzaluna più finemente possibile, dopodiché rimettere il tutto nel recipiente, aggiungerci 6 fette di pane tagliate sottili, mescolate molto bene. Fatto questo lasciatelo raffreddare per circa una mezz'ora ; dopo aggiungete 1 uovo, formaggio grana, noce moscata; amalgamare bene il tutto fino a farlo diventare un composto abbastanza sodo; se necessario aggiungere un po' di pangrattato; a questo punto potete fare le polpettine. (Due consigli: 1- non usate il robot per tritare i composti perché il trito sarebbe troppo fine e quindi non riuscireste a fare le polpettine, 2- appena avete fatto le polpette maneggiatele con cura perché si rompono molto facilmente. buon appetito.
Polpette di pollo al limone
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Basta!! Siamo stanche delle solite polpette!!! Ed allora??>br>Allora voi andrete a comprare 1 kg di petto di pollo e ve lo fate macinare, poi procedete con l'impasto come le consuete polpette di carne: pane bagnato, formaggio, ecc... con l'aggiunta però di una bella e profumata scorza di limone. Friggete le polpette e servitele calde....e quando le mangerete tenete gli occhi chiusi... sognerete il profumo dell'estate!!!
Spiralini di tacchino
Tempo di preparazione: 30 minuti
Ingredienti: 1/2 kg di fesa di tacchino tagliata sottile - 1 melanzana arrostita - 200 gr di marzolino - sale - vino bianco - olio – salvia
Preparazione: Su ogni fetta di fesa mettere una fetta di melanzana arrostita, uno spicchio di marzolino, e poi arrotolare le fette chiudendole con un stecchino di acciaio.
Mettere gli spiralini in un tegame e farli rosolare in olio e salvia.
Aggiungere del vino bianco e lasciare evaporate.
Sono ottimi a cena con un purè di patate o insalatina mista o carciofi.
Tacchino al forno con patate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: una coscia di tacchino a persona - olio - aglio - sale - rosmarino - aceto bianco - succo di limone - brodo di dado - 1 grossa patata a persona
Preparazione: Il tacchino è buono e non costa molto (tranne la fesa), invece voi comprate una o due, secondo il numero di persone, di cosce di tacchino, ve le fate dissossare e la polpa ve la fate tagliare a bocconcini.
Andate a casa, lavatela e mettetela in un contenitore con un po' d'olio, sale, aglio a pezzetti, rosmarino una spruzzatina d'aceto e del succo di limone, mescolate il tutto e mettete in frigo.
Questa operazione la potete preparare il giorno prima, poi prendete una teglia, metteteci dentro il tacchino con tutto il sugo, accendete il forno a 180 gradi e infornatelo.
Il tacchino tendera' a fare uscire ancora sugo e voi fatelo cuocere.
A parte preparate del brodo di dado.
A meta' cottura spostate da una parte il tacchino (ecco perché la teglia dev'essere abbastanza grande) e versate da un lato le patate che avete salato.
Coprite con un foglio di carta argentata il tacchino e fate cuocere le patate, ogni tanto aprite il forno e versate sia sulle patate e sia sul tacchino il brodo di dado.
Quando le patate sono cotte, e cioè belle dorate e non asciutte (in questo caso aggiungete sempre il brodo), togliete la carta argentata e fate finire insieme per altri 5 minuti.
Tacchino all'Asiago con patate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 fettine di fesa di tacchino - 100 gr di formaggio Asiago - 500 gr di patate - 4 cipolline - rosmarino - salvia - alloro - prezzemolo - un cucchiaio di pinoli - olio extravergine di oliva - 1 bicchiere di vino bianco - acqua q.b. – sale
Preparazione: Affettare ad anello le cipolline, tritare rosmarino, salvia, prezzemolo;
- pelare le patate e tagliarle a cubetti non troppo piccoli;
- tagliare a pezzettini l'Asiago; mettere qualche pezzettino su ogni fetta di tacchino e formare degli involtini chiudendoli con degli stuzzicadenti;
- far soffriggere in una padella con un po' di olio extravergine d'oliva gli odori tritati, la cipolla, l'alloro ed i pinoli;
- dopo pochi istanti aggiungere le patate e far andare per qualche minuto;
- versare il vino e dell'acqua sino a coprire le patate;
- far cuocere a fuoco basso; eventualmente aggiungere altra acqua;
- appena cotte le patate ed evaporata la salsa che si è formata, aggiungere gli involtini, regolare di sale e, se la salsa si è addensata troppo, un goccio d'acqua;
- gli involtini di tacchino impiegheranno poco per cuocersi e quando cotti preparerli nei piatti di portata accompagnandoli alle patate
Tacchino arrosto millearomi
Tempo di preparazione: 180 minuti
Ingredienti: 1/2 kg di petto di tacchino gia' legato nella reticella - cipolla - aglio - carota - sedano - salvia - rosmarino - prezzemolo - erba cipollina - origano - chiodi di garofano - timo - 1/5 di litro di vino bianco - 1/5 di litro di marsala - olio - 1/5 di litro di brodo - 100 gr di latte – sale
Preparazione: Tritare finemente con la mezzaluna l'aglio, la cipolla, il sedano, la carota, l'erba cipollina, l'origano, il timo ed insieme alla salvia al rosmarino ed a 2 o 3 chiodi di garofano metterle in casseruola in un po' di olio;
- mettere il petto di tacchino gia' infilato nella reticella oppure legati con spago alimentare ed a fuoco medio fare rosolare la carne da tutti i lati;
- aggiungere il vino bianco e far evaporare;
- aggiungere il marsala e far evaporare ma non completamente;
- aggiungere il latte, il prezzemolo tritato, il brodo, far riprendere il bollore, regolare il sale (attenzione se il brodo è gia' salato), abbassare la fiamma e far cuocere pian piano per 2 ore o 2 ore e mezza;
- l'arrosto andra' controllato di tanto in tanto, aggiungendo eventualmente dell'acqua calda;
- giunti verso gli ultimi dieci minuti, se la salsa dovesse essere troppo abbondante e liquida, far evaporare leggermente.
Questo arrosto va lasciato freddare, poi si tagliano le fettine che si condiscono con il fondo di cottura.
E' possibile gustarlo in gelatina: si fa bollire l'acqua per la gelatina e vi si mescola il fondo di cottura dell'arrosto;
- si versa la gelatina in polvere, seguendo le istruzioni della confezione;
- si mette la carne tagliata a fette molto grandi in uno stampo rettangolare, si versa la gelatina sopra la carne e quando sara' solidificata si sforma scaldando leggermente lo stampo.
Terrina di pollo
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 600 gr di petto di pollo - 1 uovo - 1 pugno di parmigiano grattugiato - 1 manciata di fagiolini - 2 carote - qualche falda di peperone in agrodolce - sale - pepe - gelatina istantanea.
Preparazione: Mondate e lavate carote e fagiolini e lessateli per pochi minuti in acqua bollente salata; scolate le verdure e tagliatele a pezzetti.
Tagliate a pezzetti anche le falde di peperone.
Frullate, quanto basta per ottenere un composto omogeneo, il pollo mondato dagli scarti, l'uovo, il formaggio, sale e pepe; incorporate le verdure a pezzetti ed impastate il tutto.
Collocate l'impasto in uno stampo da plum-cake e cuocete a bagnomaria in forno caldo per circa mezz'ora.
Sformate e servite freddo, a fette, accompagnato dalla gelatina.
Quando sformerete la terrina noterete che sul fondo dello stampo si sarà raccolto del liquido prodotto dalla carne in cottura: non gettatelo, ma utilizzatelo per preparare la gelatina istantanea in sostituzione di parte dell'acqua e sentirete che sapore!
Abbacchio con patate
Tempo di preparazione: 90 minuti
Ingredienti per 4 persone: 1 kg di abbacchio - 40 gr di burro - olio - 800 gr di patate novelle - 400 gr di cipolline - rosmarino - alloro - salvia - sale - polvere di peperoncino
Preparazione: Dopo aver pazientemente sbucciato le cipolline, pelato delicatamente le patate novelle, disporre l'abbacchio lavato asciugato e tagliato a pezzi nella teglia da forno, le cipolline, le patate novelle eventualmente tagliando quelle troppo grosse, ed irrorare con olio; condire con salvia, rosmarino, alloro, sale e polvere di peperoncino; mettere qui e li' fiocchi di burro. Cuocere in forno a 180 gradi fino a completa doratura della carne, rivoltandola una o massimo due volte.
Bocconcini di agnello all'aceto balsamico
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 450 gr. di coscia di agnello disossata - 1/2 cipolla - 6 cucchiai di olio extravergine di oliva - un goccio di vino bianco secco - 6 o 7 cucchiai di aceto balsamico - 1 ramettino di rosmarino - sale e pepe.
Preparazione: Tagliate a piccoli bocconcini la polpa dell'agnello.
In una padella rosolate la cipolla tritata fine con l'olio, poi aggiungete la carne e rosolate.
Sfumate con un goccio di vino bianco, aggiungete il rosmarino (tritato se preferite), sale e pepe e insaporite bene.
Dopo un paio di minuti, aggiungete l'aceto balsamico, coprite e portate a cottura, in media 10-12 minuti.
Quando il fondo si è un po' rappreso, togliete dal fuoco e servite caldo con Crema di polenta e insalatine fresche.
Coniglio in crema di cipolle
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4-6 persone: 1 coniglio di circa 2 kg. pulito e senza testa - 1,5 kg. di cipolle (meglio se novelle) - 1 spicchio d'aglio pulito - 1 bicchiere di vino bianco secco - 1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva - 1 confezione di panna da cucina - 1 dado da brodo - sale e pepe.
Preparazione: Tagliate in pezzi regolari il coniglio (non troppo grossi) e fateli rosolate in una casseruola con l'olio e l'aglio che poi toglierete.
Sfumate con il vino bianco, aggiungete il dado e una spruzzatina di pepe.
Affettate le cipolle non troppo sottilmente e versatele sopra il coniglio, coprite con il coperchio e continuate la cottura per circa 40 minuti, aggiungendo poca acqua se si asciuga troppo e assaggiando di sale.
Una volta cotto, togliete i pezzi di coniglio, che terrete in caldo, e frullate con il mixer il fondo di cottura; aggiungete la panna e fate restringere in padella a fuoco basso, fino a una crema densa.
Adagiate in una pirofila da forno i pezzi di coniglio, copriteli con la crema di cipolla e fate gratinare per qualche minuto in forno preriscaldato a 180 gradi.
Servite caldo, con patate arrosto ed insalatine miste.
Questa ricetta l'ho inventata io 10 anni fa e ho fatto sempre un'ottima figura ogni volta che avevo degli invitati e l'ho servita.
Coratella d'abbacchio
Tempo di preparazione: 45 minuti
Ingredienti: 2 coratelle d'abbacchio (cioè cuore fegato e polmoni) - vino bianco - succo di mezzo limone - 8 carciofi - olio extravergine d'oliva - brodo - sale – pepe
Preparazione: - Pulire dalle foglie più dure i carciofi, tagliarli in quarti e metterli in acqua acidulata con succo di limone;
- pulire le coratelle, tagliarle a pezzetti separando cuore dal fegato e dai polmoni;
- mettere un po' d'olio in una casseruola, mettere i carciofi, regolare il sale ed il pepe e cuocere a fuoco basso;
- aggiungere ai carciofi, ogni tanto, qualche cucchiaio di brodo;
- mettere in una seconda casseruola un poco d'olio, poco brodo e i polmoni, cuocere 10 o 15 minuti;
- aggiungere i cuori nella casseruola con i polmoni e spruzzare con vino bianco facendo evaporare;
- aggiungere altro brodo per ultimare la cottura;
- mettere insieme a polmoni e cuori, i fegati; regolare di sale e di pepe;
- quando le coratelle sono cotte aggiungere i carciofi ed far insaporire per alcuni minuti;
- servire insieme a fettine di limone.
Arista al latte
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4/6 persone: un pezzo unico di Arista di maiale o filetti di maiale 1 kg - 500 gr latte - pepe in grani - rosmarino e salvia - 3 spicchi di aglio - 1/2 bicchiere di vino bianco - 1/2 bicchiere di olio o burro – sale
Preparazione: Dopo aver legato la carne con i rametti di rosmarino e la salvia salatela e fatela rosolare lentamente in un tegame con l'olio, il pepe e l'aglio. Irrorate con il vino e una volta evaporato versatevi sopra il latte; quindi coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fuoco dolce per massimo 30 minuti. Correggete di sale se necessario durante la cottura. Affettate la carne e setacciate il fondo di cottura che andrà a ricoprire le fette stesse o servito in una salsiera.
Arrosto di maiale al latte
Tempo di preparazione: 90 minuti
Ingredienti: 800 gr un pezzo di filetto o altro pezzo - olio - burro - carota (piccola) - sedano - 1/2 cipolla - 2 bicchierini di cognac - due bicchieri di latte – sale
Preparazione: - Rosolare bene il pezzo di arrosto in olio e burro;
- aggiungere un trito di carota, sedano e carota e rosolare ancora, aggiungere due bicchierini di cognac e far evaporare;
- aggiungere due bicchieri di latte, ed appena rialza il bollore abbassare la fiamma e coprire;
- cuocere 50 minuti circa ;
- appena cotta, attendere che si raffreddi, toglierla dalla pentola e tagliarla;
- far rapprendere appena il fondo di cottura, frullarlo e versarlo sulle fette; far insaporire bene prima di servire.
Chili alla texana
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone:
500 gr di carne macinata (vitello o maiale a piacere) - 200 gr di bacon affettato sottile - 2 scatole di fagioli rossi (ma vanno bene anche i borlotti) - 1 cipolla tritata - 1 bicchiere di passata di pomodoro - 1 bicchiere di salsa Ketchup - 1 cucchiaio di aceto - acqua, sale e peperoncino
Preparazione: In una padella antiaderente fate friggere il bacon fino a che diventa croccante, scolatelo conservando il grasso di cottura, spezzettatelo col dorso di una forchetta e tenetelo da parte.
Fate rosolare la carne nel fondo di cottura del bacon, mescolandola per disfare eventuali grumi, fino a che inizi a dorare.
Aggiungete la cipolla, il bacon, olio, peperoncino macinato a volontà e cuocete per 10 minuti, mescolando continuamente.
Unite i fagioli, l'aceto e le salse, mescolate, coprite di acqua calda, salate e fate sobbollire incoperchiato fino ad ottenere una consistenza non troppo densa (circa 30-40 minuti). Lasciate riposare 10 minuti prima di servire con patate fritte o al forno.
Fagottini di prosciutto
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 2 fette di prosciutto e 1 uovo per ogni fagottino - formine tipo creme caramel
Preparazione: Mettete 3 o 4 dita di acqua in una pentola che contenga comodamente le formine e portate a bollore.
Nel frattempo rivestite con due fette di prosciutto (incrociandole) una formina facendo in modo che ne trasbordi un pezzetto da tutti e quattro i lati e sgusciateci al centro un uovo: se usate prosciutto dolce allora salate leggermente il tuorlo, se usate il nostrano niente sale.
Ricoprite l'uovo con tutti e quattro i pezzetti di prosciutto.
Mettete le formine a cuocere a bagnomaria nella pentola precedentemente preparata, avendo cura che l'acqua bollendo non superi i 3/4 del bordo della formina onde evitare che finisca nel preparato.
Cuocete per 8-10 minuti circa dalla ripresa del bollore.
Una volta cotto sformare direttamente sui piatti individuali.
Potete accompagnarlo con un insalatina fresca o con quant'altro vi aggradi.
Costolette al peperoncino
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 kg di costolette di maiale, 3 cucchiai di salsa di soia, 1 cucchiaino di zucchero, 2 cucchiai di sherry secco, 1 cucchiaino di aceto, 2 peperoncini, 2 cipolline verdi, 1 spicchio d'aglio spremuto, olio di semi, 2 cucchiai di maizena.
Preparazione: Marinare le costolette infarinate con la salsa di soia, lo zucchero, l'aglio e lo sherry. In una padella far scaldare dell'olio di semi, quando è, caldo mettervi le costolette girandole continuamente per 2-3 minuti; toglierle, mettere il peperoncino e farlo bruciare un momento, sempre a fuoco vivace, poi aggiungere le cipolline tagliate a piccoli pezzi, girare per un attimo ed agggiungere le cipolline.
Costaiole al parmigiano
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 4 costaiole (costolette di maiale) - 50 gr. di burro - 70 gr. di parmigiano-reggiano grattugiato - 1 uovo - una grattata di pepe e noce moscata - brodo di manzo e sale q.b.
Preparazione: Battere bene le costaiole con il batticarne e passarle nell'uovo sbattuto salato e pepato, rosolarle nel burro sciolto in una padella e farle colorire da ambo le parti.
Disporre le costaiole in una casseruola imburrata, cospargerle di parmigiano e spolverarle di noce moscata; aggiungere un mestolo di brodo caldo.
Cuocere le costaiole a casseruola incoperchiata fino a quando il formaggio non si sara' fuso. Servire caldo.
Involtini al prosciutto
Tempo di preparazione: 60 minuti
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di prosciutto cotto tagliato non troppo sottile - 200 gr di provolone piccante - 40 gr di burro - olio - 2 cucchiai di conserva di pomodoro - panna da cucina - una melanzana scura - spicchio d'aglio – sale
Preparazione: In un po' di olio far colorire lo spicchio d'aglio e soffriggere le melanzane tagliate a bastoncini; togliere le melanzane ed aggiungere la conserva diluita in mezzo bicchiere d'acqua; far cuocere alcuni minuti ed aggiungere un bicchiere di panna; salare, far rapprendere fino a ridurre in crema e togliere dalla fiamma; ricavare dal prosciutto dei rettangoli di 10 centimetri di lato, mettere sopra delle fettine sottili di provolone, i bastoncini di melanzane, formare gli involtini e fermare con stuzzicadenti; disporre gli involtini in una pirofila da forno, versare sopra la salsa ed infornare a 180 gradi per mezz'ora.
Involtini di prosciutto cotto
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 6 persone: 12 fettine di prosciutto cotto, 300 gr di asparagi coltivati, 12 sottilette, sale, pepe, burro.
Preparazione: Lessare gli asparagi e scolarli al dente. Prendere le fette di prosciutto cotto e adagiarvi sopra ogni fetta una sottiletta. Riprendere gli asparagi e condirli con sale, pepe e un po' di burro fatto questo mettere un po' di asparagi sopra ogni sottiletta. Arrotolare il prosciutto cotto con dentro il suo ripieno e fermarlo con uno stuzzicadente. Adagiare gli involtini dentro una teglia e mettere sopra un po' di burro e ripassarli al forno per qualche minuto, servire caldi.
Possono essere serviti come antipasto o come secondo. Auguro un buon appetito a tutti.
Maiale in agrodolce
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 500 g di maiale - 2 peperoni verdi - 1 peperoncino rosso - 2 cucchiai di salsa di soia - 1 cucchiaio di zucchero - 1 cucchiaio d'aceto - sale - olio di semi - 2 cucchiai di maizena.
Preparazione: Tagliare il maiale a dadi di 1-2 cm; mescolare bene con poco sale, salsa di soia e la maizena, i peperoni, togliendo i semi, a piccole fette. Far scaldare in una padella dell'olio di semi e cuocere il maiale a fuoco vivace, girando continuamente per due minuti, poi toglierlo dal fuoco. Mettere il peperoncino, friggere un momento, aggiungere i peperoni, mezzo cucchiaino di sale, girare, sempre a fuoco vivace, per 40 secondi circa, aggiungere la carne, mescolare per 10 secondi, aggiungere lo zucchero e l'aceto, mescolare per altri 10 secondi e servire.
Maialino al latte tartufato
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 400 gr. di magro di maiale - 3 cucchiai di tartufo nero macinato - 2 bicchieri di latte - sale e pepe.
Preparazione: Mettere il magro di maiale in una pentola a bordi alti, unire il latte, il tartufo salare e pepare. Coprire e far cuocere per circa 30 minuti se necessario aggiungere poco altro latte.
Togliere la carne dalla pentola quanto è fredda tagliarla a fettine sottili e porla in un piatto da portata.
Con un mix piccole, sminuzzare il sughetto che ad occhio apparirà bianco e nero (se poco denso rimettere sul fuoco ed aggiungere una punta di farina, mescolando di continuo per qualche secondo, in modo da addensare il tutto). Ricoprire le fettine con il sughetto e servire.
Peccato di salame alla panna
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 12 o 16 fette di salame poco stagionato - 1 lt di panna - una noce di burro - meno di un cucchiaio raso di farina
Preparazione: Mettere il salame in una padella con una noce di burro e farlo rosolare a fuoco basso;
- aggiungere pochissima farina, mescolare bene ed aggiungere la panna;
- alzare un po' la fiamma e far addensare mescolando continuamente.
Salsicce al prosciutto sott'olio
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: salsicce di carne di prosciutto - olio d'oliva - peperoncino (facoltativo)
Preparazione: - Ideale avere a disposizione un inverno molto freddo e secco oppure un ambiente con analoghe condizioni
- acquistare delle salsicce fatte con carne di prosciutto ossia quella parte del maiale destinata al confezionamento del prosciutto;
- appendere le salsicce nell'ambiente descritto facendo in modo che non si tocchino l'un l'altra e lasciarle lì per 10 giorni (tempo sufficiente per farle essiccare);
- spellarle e disporle in vasi di vetro puliti ed asciutti;
- coprirle con olio d'oliva eggiungendo se piace pezzetti di peperoncino e chiudere ermeticamente;
- si conservano sino a... che non le consumate tutte.
Salsicce patate e fagioli
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 6 salsicce - 1 kg di patate - 2 barattoli di fagioli cannellini - un po' di polpa di pomodoro - sale - olio - aglio.
Preparazione :Prendete una casseruola (se di coccio è ancora meglio), metteteci le salsicce lavate e aggiungete un po' d'acqua, coprite e fate cuocere fino a che l'acqua si sia tutta evaporata.
Aggiungete dell'olio e uno spicchietto d'aglio, fate rosolare le salsicce.
Appena si saranno rosolate da tutte le parti, toglietele e aggiungete le patate tagliate a tocchetti, mescolate accuratamente, aggiustatele di sale, aggiungeteci un pochino d'acqua e coprite.
Continuate la cottura fino a quasi alla fine e 5 minuti.
Prima di spegnere, aggiungete i fagioli, un po' di pepe nero (per chi ama il peperoncino piccante lo puo' unire quando mette l'aglio e l'olio nelle salsicce) e un po' di sale e le salsicce tagliate a rondelle.
Fate insaporire e controllate che la pietanza non sia secca, altrimenti aggiungete un po' d'acqua, fate insaporire e spegnete il fuoro.
Se vi riesce, servitelo nelle ciotole di coccio...
Spiedini di prosciutto
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: una fetta di 200 gr di prosciutto cotto - una fetta di 200 gr di pancetta - peperone rosso - olive verdi snocciolate - olio - vino bianco - prezzemolo - sale – pepe
Preparazione: Tagliare a cubetti uguali il prosciutto e la pancetta; infilzare i cubetti di carne negli spiedini alternando un pezzo di prosciutto con un pezzo di pancetta ed un pezzetto di peperone; rosolare in padella con poco olio e con qualche oliva; salare, pepare; coprire con vino, abbassare la fiamma e portare a cottura; dopo alcuni minuti aggiungere del prezzemolo tritato; a cottura completa far evaporare il vino.
Wurstel al curry
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: wurstel - peperoncino in polvere - salsa ketchup - curry – olio
Preparazione: Tagliare i wurstel a pezzi e rosolarli 2 minuti in pochissimo olio, ma cosparsi di peperoncino (vabè, secondo i gusti... comunque tanto) Aggiungere abbondante ketchup e un bel cucchiaino di curry. Cuocere due o tre minuti mescolando, in modo che il sugo si rapprenda abbastanza. Servire con crostini.
Spuma di prosciutto (mousse de jambon)
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 300 gr di prosciutto magro - 2 cucchiai di besciamella - 50 gr di burro - panna montata (senza zucchero) - sale e pepe bianco
Preparazione: Pestare nel mortaio il prosciutto ed il burro;
- aggiungere poi pian piano la besciamella fredda;
- passare poi la crema in modo da renderla piu' spumosa;
- aggiungere sale e pepe, la panna montata e mescolare molto bene;
- ungere con olio uno stampo da budino, versare la spuma e mettere in frigo per 2 ore.
Arrosto di manzo
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 700 gr di polpa di manzo - olio - aglio - alloro - salvia - chiodi di garofano - rosmarino - whisky - un bicchiere di vino rosé - sale – pepe
Preparazione: - Acquistare il pezzo di carne già pronto per la cottura e già all'interno dell'apposita reticella;
- oppure acquistare la carne (magra) in un pezzo unico ancora da preparare,
- in tal caso arrotolarla, usando un filo resistente (filo per cucire incolore) per legarla dapprima nel senso della lunghezza, poi arrotolando il filo intorno e legandolo eliminando quello in eccesso.
- Far rosolare la carne da ogni lato in una casseruola con olio, aglio, alloro, salvia e chiodi di garofano; regolare il sale, abbassare la fiamma al minimo e far cuocere per 1 ora e mezza circa;
- controllare di tanto in tanto aggiungendo eventualmente un goccio d'acqua calda;
- al termine della cottura alzare la fiamma e far addensare leggermente il fondo di cottura;
- togliere la carne dalla pentola, lasciarla freddare, togliere la reticella od il filo con il quale è stata legata,
- tagliare la carne a fette regolari, sistemarla sul piatto tondo al centro sovrapponendole leggermente, versare intorno il fondo di cottura (aver cura di averne a sufficienza).
Arrosto di vitello
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 700 gr polpa di vitello - olio d'oliva - uno spicchio di aglio - salvia - rosmarino - mezzo bicchiere di vino bianco - mezzo bicchiere di brodo
Preparazione: E' possibile acquistare il pezzo di carne gia pronto per la cottura e gia all'interno dell'apposita reticella; oppure acquistare la carne (magra) in un pezzo unico ancora da preparare, in tal caso arrotolarla, ed usare un filo resistente (filo per cucire incolore) per legarla dapprima nel senso della lunghezza, poi arrotolando il filo intorno e legandolo eliminando quello in eccesso. Far rosolare la carne in olio da ogni lato; coprire con il vino bianco, alzare la fiamma e lasciare evaporare; aggiungere il brodo (anche di dado) e riabbassare la fiamma; regolare il sale (tenere conto del sale del brodo); far cuocere per 1 ora circa controllando di tanto in tanto ed aumentando eventualmente il tempo di cottura aggiungendo anche altra acqua; al termine della cottura alzare la fiamma e far addensare leggermente il fondo di cottura (con la pentola a pressione attenersi ai tempi di cottura delle istruzioni). Togliere la carne dalla pentola, lasciarla freddare, togliere la reticella od il filo con il quale è stata legata, tagliare la carne a fette regolari, sistemarla sul piatto ovale al centro sovrapponendole leggermente, sistemare le eventuali patate al forno (ad esempio, patate novelle intere arrostite) intorno all'arrosto, e servire a parte il fondo di cottura. Chi si occupa di servire piatto per piatto l'arrosto, avrà cura anche di condirlo con il fondo di cottura, che dovrà quindi essere sufficiente per tutti.
Arrosto di vitello al latte
Tempo di preparazione: -
Ingredienti (4 spiedini): 900 gr di fesa di vitello - 1 litro di latte intero - 2 cucchiai di olio d'oliva - 2 cucchiai di farina 00, sale
Preparazione: Infarinare la carne da tutti i lati, poi rosolarla nell'olio.
Quando si e' colorita aggiungere sale e coprirla totalmente con il latte riscaldato.
Cuocere a fuoco moderato e a pentola coperta per un'ora e mezzo rigirando ogni tanto stando attenti che il latte non trabocchi.
Al termine della cottura affettare la carne, disporla su di un piatto da portata e irrorarla con la salsa di cottura che sarà diventata cremosa.
Accompagnare con finocchi insaporiti da formaggio grattato.
Bistecca alla Bismarck
Tempo di preparazione: 75 minuti
Ingredienti per 4 persone:4 bistecche di manzo - 4 fette di prosciutto dolce tagliate non troppo sottili - 4 uova - olio - 40 gr. di burro - sale q.b.
Preparazione: Cuocete le bistecche in padella con un poco olio, salatele e ponetele sui piatti di portata. Mettete in padella il burro e quando è fuso, stendete una delle 4 fette di prosciutto e abbassate la fiamma. Appena il prosciutto comincia a friggere rompeteci sopra un uovo e fate cuocere. Con una paletta larga prendete la fetta di prosciutto con l'uovo sopra e mettetela sulla prima bistecca. Ripetere l'operazione per le altre tre fette di prosciutto. Versare poi il sugo di cottura sulla carne.
Bistecchine al formaggio
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 2 persone: 2 bistecche di lombo (vitello) - 80 gr di formaggio Auricchio piccante - un goccio di latte - 1/2 bicchiere di vino bianco secco - una noce di burro - sale – pepe
Preparazione: Scaldare una padella anti-aderente e mettere a cuocere da un lato le bistecche e poi dall'altro lato;
- salare, pepare, bagnare con il vino bianco e far evaporare;
- intanto in un pentolino mettere a fondere il formaggio tagliato a pezzettini piccoli, il burro ed un goccio di latte, mescolando fino ad ottenere una crema;
- appena il vino sarà evaporato, mettere le bistecche nei piatti e deglassare la padella con un goccio di acqua che poi andrà versato sulla carne;
- prendere il formaggio fuso e versarlo sulla carne e servire.
Bracioline fantasiose
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 8 bracioline di vitella tagliate fini - 1 cesto d'insalata - 4 pomodori da condimento
Preparazione: Impanate e friggete le fettine di carne, adagiatele in un vassoio;
nel frattempo in un recipiente possibilmente di vetro tagliate a pezzetti sia l'insalata che i pomodori (non prima di averli ovviamente lavati), condite il tutto (senza aceto) quindi adagiate un po' di composto su ogni fettina
Chili e fagioli
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 6 persone: 500 gr di carne di vitello macinata - 2 scatole di fagioli (rossi, se possibile, altrimenti borlotti) sgocciolati - 1 scatola di passata di pomodoro - 1 grande cipolla tritata grossolanamente - 1 peperone tagliato a pezzi - 2 pomodori maturi, spellati, senza semi, tagliati a pezzi - 1/2 cucchiaio di polvere di peperoncino - 2 spicchi d'aglio tritati - da 1 a 12 peperoncini piccanti, senza semi (la quantita' dipende dai propri gusti e dal tipo di peperoncino che si impiega), tritati - sale a piacere - 1 cucchiaio d'olio.
Preparazione: In una grande casseruola antiaderente mettete i fagioli, 2 tazze d'acqua, il pomodoro, la polvere di peperoncino, portate ad ebollizione e regolate la fiamma al minimo.
Aggiungete la cipolla, il peperone, l'aglio, i peperoncini e i pomodori freschi, coprite e continuate la cottura.
Scaldate l'olio in una padella e fatevi cuocere la carne macinata, dividendola con cura, fino a cottura, poi unitela alle verdure, mescolate e riportate ad ebollizione.
Continuate la cottura a fiamma molto bassa, mescolando di tanto in tanto ed aggiungendo acqua, se il composto si addensa troppo per almeno 3-4 ore.
Fettine alla pizzaiola
Tempo di preparazione: 35 minuti
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di fettine di vitello - 400 gr di pomodori pelati - olio extravergine d'oliva - prezzemolo - origano - aglio - sale – peperoncino
Preparazione: All'acquisto della carne, assicuratevi che la mamma del vitello non sia pazza. Dopodiché oliate la padella, mettete l'aglio tritato, il peperoncino, colorite appena e disponete le fettine; cuocete velocemente da un lato e dall'altro e poi fate evaporare l'acqua che eventualmente avranno tirato fuori; aggiungete i pomodori tritati, il prezzemolo tritato e l'origano; fate cuocere a fiamma media per 15 minuti; salate.
Fettine di vitello alla fontina
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 8 fettine di vitello di circa 50 gr l'una - 8 fette di fontina - 50 g di burro - 1 bicchiere di vino bianco - sale - pepe – maggiorana
Preparazione: Mettere sul tagliere le fette di carne, salarle, peparle e aggiungere un pizzico di maggiorana.
Aggiungere il prosciutto e la fontina su ogni fettina
Avvolgere ogni fettina con il suo ripieno e fermarla con uno o due stuzzicadenti.
Infarinare ogni fettina di vitello e cuocere in una teglia ben calda con il burro.
Rosolare da entrambi i lati e poi bagnarle con un bicchiere di vino; far cuocere per 10 minuti.
Fettine tricolore
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 fettina di vitello a persona - 10 pomodorini a fettina - un mazzetto di rucola - un pezzetto di parmigiano reggiano da tagliare in scaglie - olio - sale e pepe.
Preparazione: Con l'arrivo della bella stagione ecco un modo veloce per rinnovare la classica fettina, gradito particolarmente nelle giornate calde.
Pulite e lavate i pomodorini (possono essere perini, ciliegini o pachini indifferentemente), tagliateli a meta' o in 4 a seconda della dimensione, metteteli in una ciotola e aggiungete la rucola lavata e spezzettata (con le mani mi raccomando).
Condite con un filo d'olio, sale e pepe.
Cuocete le fettine (potete usare il taglio che preferite purché risultino tenere) in una teglia grigliata (o bistecchiera) un paio di minuti per parte (senza ulteriori condimenti ne' sale), adagiatele ognuna in un piatto singolo e copritele con il preparato di pomodori e rucola.
Coprite il tutto con scaglie di grana e servite.
Involtini ai due formaggi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di fettine sottili di vitello (fesa) - 40 gr di Emmenthal - 100 gr di burro - 40 gr di parmigiano - qualche foglia di prezzemolo - 2 tazzine di latte o panna – sale
Preparazione: Mettete in ognuna delle fettine una foglia di prezzemolo, una fetta sottile di Emmenthal e un bastoncino di formaggio parmigiano.
Avvolgete ogni fettina su se stessa, rimboccando all'interno le due estremita'.
Legate ogni involtino con un poco di filo bianco che annoderete infine a fiocco.
Mettete al fuoco in un tegame il burro, quando comincia a schiumare unite gli involtini e fateli rosolare da tutte le parti.
Aggiungete una tazzina di panna o di latte e il sale, coprite e fate cuocere per cinque minuti.
Aggiungete l'altra tazzina di latte o panna, girate gli involtini, copriteli nuovamente e fateli cuocere per 10 minuti ancora. slegateli e serviteli su un piatto caldo coperti dal loro sugo.
Involtini di carne al forno
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: una grande fetta carne per ogni persona - mollica di pane - Galbanino (tipo formaggetta fresca) - uova sode - un po' di prosciutto cotto (per i ripieni si preferisce sempre la spalla) - uova sbattute - olive nere - sale - pepe - olio - vino bianco.
Preparazione: Preparate un'impasto con la mollica di pane bagnata, le uova sode, il Galbanino ,il prosciutto, le olive snocciolate e tagliuzzate, le uova battute, sale e pepe.
Salate le fette di carne e riempitele con un po' di ripieno, arrotolatele, legatele con del filo da cucina e disponetele in una teglia con un po' d'olio.
Infornatele a 180 gradi, ogni tanto spruzzatele con un po' di vino bianco; quando vi accorgete che le fette si stanno colorando troppo, allora copritele con carta argentata, e fatele finire di cuocere.
Servitele con contorno di piselli, di patate lesse, oppure carote ecc
Maiale fritto con rabarbaro
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di carne di maiale tagliata a striscioline - 3 cucchiai di salsa di ostriche - 1 cucchiaio di zenzero tritato - 2 cucchiai di salsa di soia - 1 cucchiaino di zucchero - 3 steli di rabarbaro privati dei filamenti e tagliati a pezzetti - 1 peperoncino tipo cayenna tritato - 1/2 cipolla tagliata a pezzi - olio e sale.
Preparazione: Fate marinare la carne con la salsa di ostriche il peperoncino e lo zenzero per circa 30 minuti.
Scaldate l’olio nel wok e fatevi dorare per circa 10 minuti la carne con la sua marinata.
Aggiungete la cipolla, il rabarbaro, la salsa di soia e lozucchero, controllate il sale e fate saltare a fuoco vivo per alcuni minuti, mescolando continuamente.
Servite con riso bollito o riso giallo.
Involtini del Re
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 8 fettine di manzo (oppure vitellone adulto) per involtini - 1,5 kg di melanzane - 200 gr di prosciutto cotto - 200 gr di formaggio Vergaro a fettine (8) - 2,5 kg di passata di pomodoro - Vino prosecco frizzante
Preparazione: - Dopo aver lavato e sbucciato le melanzane arrostitele a fettine e conditele con olio d'oliva, prezzemolo e sale.
- Disporre su ogni fetta di carne in ordine: il prosciutto cotto, le melanzane e il formaggio a fette.
Richiudete il rotolo ed applicate 2 o 3 stuzzicadenti.
- Far rosolare gli involtini in un tegame largo con 1 bicchiere di vino prosecco frizzante ed 1 cipollina a fettine sottili; aggiungete quindi il pomodoro e cuocete a fuoco lento per circa 1 ora.
A fine cottura aggiungete, sempre a crudo, l'olio extravergine quanto basta.
Si accompagna bene con un vino rosso intenso e corposo servito a temperatura ambiente.
Manzo piccante
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr. di muscolo di manzo (o vitellone) - 400 gr. di peperoncini tra piccanti e dolci (quelli lunghi) - 1 porro - 1 cipolla (meglio novella) - 1 bicchiere circa di passata di pomodoro - 5 cucchiai di olio extravergine d'oliva - 1 cucchiaino di timo essicato - 1 bicchiere di latte - 2 bicchieri di vino rosso - sale - pepe - 1 dado di carne.
Preparazione: Tagliate a pezzi non troppo grossi la carne.
Pulite e affettate sottile il porro e la cipolla e fate soffriggere con l'olio per 5 minuti.
Aggiungete la carne, fate rosolare e sfumate con 1 bicchiere di vino, mescolando spesso.
A parte pulite togliendo dai semi i peperoncini, lavateli bene e affettateli sottilmente, aggiungendoli alla carne dopo che il vino è evaporato.
Aggiungete il timo, il dado di carne, il pepe, 1 bicchiere di latte e fate cuocere per 15 minuti mescolando bene.
Aggiungete la passata di pomodoro e il resto del vino e fate cuocere per circa 1 ora e mezza, o fino a quando la carne risulterà cotta, a fuoco basso, aggiungendo acqua se si asciuga troppo.
Regolate se necessario di sale.
Servite in un piatto grande, accompagnando con Pane Pita o Crema di Polenta e insalate fresche.
Polpette con aglio
Tempo di preparazione: 43 minuti
Ingredienti per 4 persone: 370 gr di polpa di manzo o di vitella macinata - 1 tuorlo d'uovo - 20 gr di parmigiano-reggiano grattugiato - 2 spicchi di aglio - 1/2 mazzetto di prezzemolo - 60 gr di burro - 4 cl di aceto – sale
Preparazione: Mettere in una ciotola la carne, l'aglio tritato molto finemente, il tuorlo, il parmigiano ed il prezzemolo tritato.
Unirvi il sale necessario ed amalgamare con le mani.
Formare 8 polpette e schiacciarle per renderle piatte.
Cucinarle in una padella col burro, su fuoco moderato; dopo 6-7 minuti girarle perché cuociano anche dall'altro lato.
Porle nel piatto da portata e versarvi sopra alcune gocce di aceto.
Servire caldo con insalata verde.
Polpettine piccanti
Tempo di preparazione: 30 minuti
Ingredienti: 400 gr. di carne macinata scelta di vitellone - un porro - un po' di burro - uno spicchio d'aglio sbucciato - zenzero e peperoncino in polvere - due uova - pangrattato - prezzemolo - 1/2 dado da brodo - sale e pepe - un po' di noce moscata in polvere - farina bianca - olio per friggere
Preparazione: Tritate sottilmente il porro e fatelo rosolare in un po' di burro, zenzero e un p' di dado.
Passate l'interno di una terrina con l'aglio sbucciato e, via via amalgamateci gli ingredienti: la carne trita, il porro, un po' di peperoncino, un uovo, prezzemolo tritato, sale e pepe, noce moscata e impastate con il pangrattato.
Preparate un piatto con farina bianca mischiata a peperoncino, un piatto con un uovo sbattuto con un po' di latte sale e pepe e un piatto con pangrattato.
Ottenete delle polpettine non piu' grandi di una noce e passatele prima nella farina e peperoncino, poi nell'uovo e infine nel pangrattato.
Fate friggere in olio caldo e passatele poi nella carta assorbente.
Sono ottime calde o fredde, come antipasto e perfette in un "pranzo in piedi".
Evitando di impanarle, potete anche conservarle in congelatore, impanandole e friggendole una volta scongelate.
Polpettone
Tempo di preparazione: 120 minuti
Ingredienti per 4 persone: 800 gr. di polpa di manzo - 150 gr. di salame o salsiccia di tacchino - 80 gr. di parmigiano - 1 bicchiere di vino bianco - farina - 1 bicchiere di brodo - 1 uovo - olio extra vergine di oliva - spicchio d'aglio – sale
Preparazione: Tritate la carne insieme al salame (o salsiccia), amalgamare poi la carne all'uovo e al parmigiano e al sale (non esagerare col sale). Arrotolate la carne, dategli la forma del polpettone e infarinatelo. Nella casseruola mettete lo spicchio d'aglio intero, un po' di olio e rosolate il polpettone da tutti i lati rigirandolo però con cautela per non farlo rompere. Quando sarà ben rosolato, aggiungere il vino e lasciare evaporare. Coprire poi con il brodo, abbassare al minimo la fiamma e lasciare cuocere lentamente. Dopo un'oretta abbondante, toglietelo dalla casseruola e lasciate rapprendere la salsa fino a renderla densa. Quando il polpettone sarà intiepidito affettatelo e versateci sopra la salsa.
RoastBeaf
Tempo di preparazione: 45 minuti
Ingredienti per 4 persone: 1 kg di controfiletto di manzo - sale – pepe
Preparazione: Togliere al controfiletto di manzo le pellicine bianche, i filetti di grasso e legarlo con spago sottile circondandolo in lunghezza e larghezza. Disporlo in una teglia con i bordi alti; irrorarlo di olio da tutte le parti, spolverare di sale e pepe. Infornare a 190 gradi per 30 minuti, per ottenere il classico roastbeef al sangue, un po' di più per ottenere una carne più cotta e internamente rosea.
Saltimbocca alla romana
Tempo di preparazione: 60 minuti
Ingredienti per 4 persone: 4 fettine (molto sottili) di vitello, 4 fettine di prosciutto crudo dolce, burro, salvia, sale
Preparazione: Su ogni fettina disporre una foglia di salvia fresca ed una di prosciutto; usare uno stuzzicadenti per fermare la salvia ed il prosciutto; cuocere una fettina per volta; mettere una noce di burro in padella, appena è sciolto disporre la fettina di vitello ed alzare la fiamma; quando la carne sarà colorita capovorgerla e farla scivolare nel piatto; mettere in padella un cucchiaino di burro, larlo sciogliere e versare la salsetta sul saltimbocca; ripetere il tutto per ogni fettina di vitello.
Scaloppine al vino bianco
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 12 scaloppine di vitello - 50 gr di burro - 2 spicchi d'aglio - olio extravergine d'oliva - 1/2 bicchiere di vino bianco - sale - pepe - farina bianca q.b.
Preparazione: Far soffriggere in un po' di olio i due spicchi d'aglio interi;
- aggiungere le scaloppine infarinate da ambo i lati e farle rosolare bene;
- aggiungere il vino e far evaporare;
- regolare di sale e pepe, e far insaporire le scaloppine da ambo i lati.
Scaloppine alla crema di parmigiano
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 fettine di fesa di vitello - 60 gr di burro - 150 ml di vino bianco - 2 cucchiai d'acqua - un cucchiaio raso di farina - 2 cucchiai di parmigiano reggiano - 1/4 di latte - sale - pepe.
Preparazione: Scaldare 40 gr di burro nella padella e mettere le fettine facendole cuocere 1 o 2 minuti per parte a fiamma alta;
- regolare sale e pepe;
- bagnare con il vino bianco, 2 cucchiai d'acqua e far evaporare;
- togliere la carne e metterla nei piatti; - far sciogliere il resto del burro nella padella, aggiungere la farina e farla color nocciola chiaro, bagnare con latte e mescolare fino a far addensare la salsa;
- aggiungere il parmigiano e mescolare bene;
- attendere qualche attimo poi versare sulle scaloppine.
Sformato di patate e carne
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: una scodella (bella ampia) di purè di patate ben denso - 2 uova - una cipolla media - 75 gr di burro (o margarina) - 1 cucchiaiata di pinoli - 300 gr di polpa di manzo tritata - 1 cucchiaio di farina - 1 cucchiaio di semi di cumino (o a preferenza di finocchio) - mezzo limone - un dado da brodo - sale pepe
Preparazione: Mescolare al purè le uova e una macinata di pepe; disporne una metà in una pirofila imburrata, rivestendone bene i bordi. Intanto far dorare in un tegame la cipolla tritata con 2 cucchiai di burro, quindi unire i pinoli e lasciarli imbiondire a fuoco basso. Tenere da parte il soffritto e nel tegame utilizzato versare il rimanente burro e farvi insaporire la carne, salando e spolverizzando con la farina quando sarà cotta, mescolare i semi di cumino e aggiungere un po' di scorza di limone grattugiata, pepe e poco brodo di dado. Continuare la cottura a fuoco basso per 10 minuti, unire il soffritto di cipolla e versare il tutto sullo strato di purè predisposto. Coprire col rimanente purè e qualche fiocchetto di burro, quindi mettere in forno a 180 gradi per circa 3 quarti d'ora. Servire nel recipiente di cottura.
Vitello con patate
Tempo di preparazione: 60 minuti
Ingredienti per 4 persone: mezza cipolla - aglio - 300 gr di patate - 4 fettine di vitello (350 gr circa in tutto) - sedano - carota - olio - un bicchiere di brodo di pollo - sale - 4 cucchiai di sugo ai funghi – prezzemolo
Preparazione: Soffriggere la cipolla e l'aglio tritati in qualche cucchiaio di olio; aggiungere le patate sbucciate e tagliate a cubetti e rosolare; aggiungere le fettine tagliate a strisce e rosolarla; aggiungere il brodo, abbassare la fiamma e far cuocere; a cottura ultimata, alzare la fiamma e far evaporare la salsa ma non completamente; aggiungere i 4 cucchiai di sugo ai funghi (funghi compresi), regolare il sale, aggiungere prezzemolo tritato, mescolare bene e far insaporire qualche minuto.
Wiener Schnitzel (costolette di vitello)
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: costolette di vitello con osso - 1 uovo - 1 cucchiaio di latte - olio - sale - poca farina
Preparazione: Prendere delle costolette di vitello con osso.
In un piatto sbattete 1 uovo intero, 1 cucchiaio di latte, qualche goccia d'olio e un po' di sale.
Battere la carne, salarla e passarla nella farina.
Immergere poi la carne nell'uovo sbattuto e passarla quindi nel pangrattato, pressandola bene.
Friggerla immediatamente in olio bollente.
Servire con patate lesse, patatine fritte, insalata o riso.
Capretto allo yogurt
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4-6 persone: 600 gr di capretto (o maiale), a pezzi - 8 chiodi di garofano, macinati - 5 semi di cardamomo, macinati - 1 cucchiaio di peperoncini rossi tritati - 2 foglie di alloro - 2 cipolle affettate - 2 spicchi d'aglio, tritati - 1 cucchiaio di zenzero, grattugiato - 1 cucchiaio di semi di coriandolo, macinati - 6 cucchiai di olio - 1 tazza di yogurt naturale - 2 cucchiai di succo di limone - sale a piacere - coriandolo fresco (opzionale)
Preparazione: Scaldate l'olio in una padella o un karai, aggiungete i chiodi di garofano, l'alloro e la cipolla affettata e friggete per circa 2 minuti. Aggiungete lo zenzero, l'aglio, la carne e tutti i rimanenti ingredienti ad eccezione dello yogurt e del succo di limone.
Cuocete a fuoco vivo per 10 minuti poi abbassate la fiamma, unite lo yogurt e continuate la cottura. Se dovesse asciugare troppo aggiungete acqua bastevole per la completa cottura della carne.
A cottura terminata, quando il sugo è quasi completamente addensato, aggiungete il succo di limone, mescolate, guarnite con le foglie di coriandolo e servite ben caldo con riso bollito.
Escargots au sauce tomate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: lumache di vigna - pomodori pelati e tritati - vino bianco - mentuccia - spicchio d'aglio - sale - olio extravergine d'oliva - peperoncino – aceto
Preparazione: - Se le lumache si raccolgono in primavera o autunno, metterle in un cesto di vimini senza mangiare per circa una settimana (in estate per 3 giorni) per spurgarle;
- se invece si raccolgono in inverno, togliere dalle lumache la chiusura calcarea e metterle a spurgare in acqua acidulata con aceto e un poco salata;
- lavarle accuratamente e per molte volte in acqua acidulata con aceto e un poco salata;
- sgocciolarle e metterle a cuocere in una pentola piena di acqua già bollente; cuocere per circa un ora;
- preparare in una casseruola la salsa facendo soffriggere l'aglio ed il peperoncino in un po' d'olio;
- togliere il peperoncino ed aggiungere le lumanche e mezzo bicchiere di vino bianco; lasciare terminare la cottura a fiamma bassa;
- dopo aver cotto molto bene le lumache (almeno per un ora) far evaporare il vino ed aggiungere i pomodori pelati e tritati ed aggiungere un poco d'acqua in modo da ottenere una zuppa; lasciare cuocere il pomodoro per 15 o 20 minuti.
Lumache "diverse"
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 2 kg. di lumache con il guscio - aceto bianco - un po' di vino bianco secco - 1 gambo di sedano - 1 carotina - 1 scalogno - 1 cucchiaino di pepe in grani - aceto all'estragone (nei negozi specializzati) - sale grosso e fino.
Preparazione: Mettete le lumache in un cesto e coprite con un sacco di juta o una tela pesante bagnati.
Dopo 2-3 giorni, quando le lumache avranno "spurgato", mettetele in una capace terrina con 3 parti di aceto bianco, una parte di acqua e una manciata di sale grosso; lasciate riposare 15 minuti, mescolandole ogni tanto con un cucchiaio di legno.
Estraete le lumache e ripetete l'operazione con altra acqua e aceto puliti.
Ripetete l'operazione per una terza volta se alla superficie il liquido è schiumoso.
Portate ad ebollizione 4 lt. di acqua con una manciata di sale, gettatevi le lumache e calcolate 10 minuti di ebollizione a fiamma bassa da quando escono dal guscio, poi scolatele e sciacquatele sotto l'acqua corrente.
Rimettete le lumache nella casseruola, unite sedano, carota, scalogno, un po' di vino bianco, pepe e un cucchiaino di sale fino, portate lentamente ad ebollizione e fate sobbollire per 3 ore.
Sgocciolate un'altra volta le lumache, estraetele dal guscio e togliete la parte terminale scura.
Mettete le lumache nei vasetti, copritele con un terzo di acqua e due terzi di aceto all'estragone, chiudete bene e sterilizzate i vasetti coperti d'acqua per mezz'ora.
E' un piatto impegnativo, ma per chi ama le lumache saranno "una tira l'altra".
Filetto di capriolo in crosta di sfoglia
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 480 gr. filetto di capriolo - 360 gr. funghi freschi di bosco misti - 10 foglie di lattuga sbollentate - 50 gr. di pane grattugiato - 1 dl di panna - 1 tuorlo d'uovo - 1 mazzetto di prezzemolo - 1 cipolla - 1 porro tritati - sale e pepe- 500 gr. di pasta sfoglia (dal panettiere)
Preparazione: Salate e pepate il filetto di capriolo, falelo rosolare brevemente su ogni lato e lasciarlo raffreddare.
Soffriggete la cipolla e il porro, unite i funghi finemente affettati e stufateli finché tutta l'acqua sara' evaporata.
Aggiungete il pane grattugiato e il prezzemolo tritato, salate e pepate, e lasciare raffreddare.
Stendete la pasta sfoglia, ricopritela con le foglie di lattuga precedentemente sbollentate, ripartite la farcia ai funghi in uno strato regolare.
Adagiatevi il filetto, avvolgetelo nella pasta e trasferite il tutto con la chiusura verso il basso su una teglia pennellata con il burro.
Pennellate la superficie della pasta con l'uovo e guarnite con strisce di pasta o decorazioni ritagliate con gli stampini.
Cuocete in forno a 200 gradi C. per circa 15 o 20 minuti, lasciate riposare qualche istante, quindi servite con contorno autunnale.
Polpette al vino
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 400 g di carne macinata finissima (usare un mix di vitello, maiale, pollo, coniglio, agnello, nelle proporzioni che preferite) - 1 grossa mela verde tritata fine - 2 tuorli d'uovo - 1/2 lt di vino rosso corposo - 1 spicchio d'aglio tritato - 1 cucchiaio di prezzemolo tritato - 1 cucchiaio di zucchero - 40 g di burro - farina - olio e sale
Preparazione: Impastate accuratamente la carne con i tuorli, il prezzemolo, l'aglio, la mela, salate un poco quindi formate delle polpettine delle dimensioni di una grossa noce.
Scaldate il burro in una padella antiaderente, infarinate le polpette e fatele dorare delicatamente, indi mettetele da parte al caldo.
Aggiungete nella stessa padella l'olio, lo zucchero e il vino, salate, fate bollire per pochi minuti quindi aggiungete le polpette, coprite e fate cuocere a fiamma bassa per circa 1 ora, mescolando delicatamente di tanto in tanto, aggiungendo altro vino se dovesse asciugare troppo.
Spiedini in padella
Tempo di preparazione: 50 minuti
Ingredienti per 4 persone: 300 gr di fesa di tacchino - 4 coscie di coniglio - salsicce di cinghiale - salvia - vino bianco - brodo - pepe – olio
Preparazione: In 4 stecchini da spiedini infilare nel seguente ordine cubetti di tacchino, salvia, salsiccia, salvia. coscia di coniglio; rosolarli bene nell'olio in una capace padella, coprire con mezzo bicchiere di vino e lasciare evaporare; appena il vino è completamente evaporato, coprire con un bicchiere di brodo e lasciare cuocere a fuoco basso; appena cotto alzare la fiamma e far evaporare ma non completamente, salare, pepare e lasciare insaporire.
La tasca
Tempo di preparazione: -
Per 6 persone. Ingredienti per la tasca: 400 gr di piccione o punta di petto di vitella
Ingredienti per la farcia: 200 gr di ricotta di pecora - 2 uova intere - 100 gr di parmigiano grattugiato - 400 gr di spezzatino di vitello - 250 gr di magro di maiale bianco - 150 gr di prosciutto cotto (in una fetta) - 100 gr di prosciutto crudo (in una fetta) - 80 gr di grasso di prosciutto (in una fetta) - 100 gr di mortadella (in una fetta) - 25 gr di pistacchi già sgusciati - pepe nero in grani - pepe nero macinato - sale – cipolla
Ingredienti per la cottura: odori da brodo - garza in un pezzo solo, sufficiente ad avvolgere il pezzo di carne una volta riempito
Preparazione: In una casseruola, far imbiondire nel burro la cipolla tritata e quindi far insaporire una parte (150 gr.) dello spezzatino di vitello, aggiungendo sale e pepe secondo il proprio gusto.
Tritare lo spezzatino così insaporito e unirlo alla ricotta e al parmigiano in una capace terrina, nella quale rompere anche le uova. Unire anche tutti gli altri ingredienti indicati per la farcia, tagliati a dadini non troppo minuti, e aggiungere i pistacchi interi e qualche grano di pepe nero.
Mescolare accuratamente il tutto, in modo da formare un composto abbastanza consistente.
Formare ora la tasca, se non si è già provveduto con il macellaio. A tal fine, occorre prendere il pezzo di piccione (o la punta di petto) di vitello e, con un coltello a punta molto affilato (anche nella parte della punta), fare un taglio interno partendo dalla base (ovverosia dalla parte più larga del pezzo di carne) e procedendo verso la punta. E' della massima importanza non creare aperture esterne alla carne.
Riempire la tasca con il composto della farcia, insaccando con vigore ma facendo attenzione a non rompere la tasca. Una volta riempita la carne, occorre cucire il lato aperto, in modo che il composto non ne possa uscire, utilizzando del refe da cucina (un po' grosso) e ago adatto.
Poi avvolgere in modo abbastanza stretto la carne con la garza e cucire anche l'involucro.
Far bollire, con gli odori da lesso, per due ore o anche due ore e mezzo.
Poi mettere tra due piatti sotto un peso consistente, in modo che il pezzo di carne possa assumere una forma un po' appiattita. A tal fine, occorre lasciare sotto peso per almeno dieci ore, possibilmente fuori della finestra.
Poi toglier il peso e tenere in frigorifero per almeno quattro ore, tra i due piatti.
Tolta infine la garza poco prima di servire, tagliare a fettine sottili, utilizzando un coltello affilatissimo in modo che la farcia non si sbricioli.
Ricomporre il pezzo nel piatto di portata.
Il piatto è eccellente, dal gusto un po' delicato, e può essere accompagnato ottimamente con carciofini e funghi porcini sottolio, anche nello stesso piatto. Qualcuno ama anche aggiungere della gelatina, che va comunque si raccomanda di tenere separata. Il segreto per avere una farcia compatta sta nel riempire la tasca in modo che non si formi aria all'interno, quando gli ingredienti in fase di cottura si ritirano un poco. Anzi, una volta riempita la tasca e cucito il lato aperto, è opportuno bucare con un ago gli eventuali punti dove appare che si è formata una bolla d'aria.
Se la quantità di farcia eccede le necessità di riempimento, compattare questo residuo a mo' di salamino, avvolgerlo in garza, cucire e cuocere insieme alla tasca. Tagliato sottilmente e ricomposto, il salamino può costituire un ottimo rinforzo, o un ottimo aperitivo adatto a tacitare le irrefrenabili voglie preprandiali di qualche ospite.
Aragosta in salsa piccante
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 2 persone: 1 aragosta media - 4 pomodori pelati e tritati con il loro sugo - cipolla - prezzemolo - 1 bicchiere di vino - cognac - 1 cucchiaino di polvere di peperoncino di cajenna - 1 mazzetto di odori - olio extravergine d'oliva
Preparazione: Legare l'aragosta viva e buttarla in acqua bollente insieme a 1/2 cipolla ed al mazzetto di odori; cuocere per 30 minuti;
- tagliare a velo la rimanente 1/2 cipolla e farla imbiondire in un po' di olio;
- aggiungere i pomodori pelati e tritati e far cuocere qualche minuto;
- aggiungere l'aragosta e bagnare con il vino e far cuocere 30 minuti con il recipiente coperto;
- togliere l'aragosta, traferirla da parte e spolverarla con prezzemolo tritato;
- aggiungere alla salsa uno spruzzo di cognac, il peperoncino di cajenna e far addensare;
- coprire l'aragosta con la salsa e servire.
Baccalà al forno
Tempo di preparazione: 90 minuti
Ingredienti per 4 persone: 1 kg di baccalà gia ammollato, 500 gr di cipolle, farina, acciughe salate (alici), prezzemolo, capperi, due cucchiaini di uva passa, limone, olio di oliva, sale
Preparazione: Tagliare a pezzi non troppo piccoli il baccalà, asciugarlo, infarinarlo, e friggerlo in qualche cucchiaio d'olio bollente; tenere da parte i pezzi di baccalà fritti; mettere le cipolle tagliate sottilmente e lasciarle cuocerle ed appassire; aggiungere l'uva passa, le alici (due o tre) e far insaporire qualche minuto; regolare il sale e versare in una teglia tonda da forno; adagiare sulle cipolle i pezzi di baccalà, aggiungere un filo d'olio e un po' di succo di limone e spolverare con prezzemolo tritato; infornare a 190 gradi per dieci minuti.
Baccalà ubriaco
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 800 gr di baccalà già ammollato - spicchio d'aglio - prezzemolo - succo di limone - 50 gr. di erba cipollina - 1/4 di vino rosé - 1/2 bicchiere di brodo vegetale - olio extra vergine d'oliva
Preparazione: Dopo aver tenuto in ammollo in acqua il baccalà per una notte, asciugarlo e metterlo per un paio d'ore nel vino a marinare; in un po' d'olio rosolare lo spicchio d'aglio privato del germoglio interno, l'erba cipollina tritata e il baccalà sgocciolato e tagliato a pezzi; coprire con il brodo e cuocere a fuoco basso; appena cotto alzare la fiamma e far evaporare non completamente; salare e servire con una spolverata di prezzemolo tritato finemente.
Baccalà in umido
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 800 gr di baccalà già ammollato - 500 gr di cipolle - 250 gr di passato di pomodori - carota - sedano - prezzemolo - olio extra vergine d'oliva
Preparazione: Soffriggere cipolla carota e sedano tritati in olio extravergine d'oliva; aggiungere il passato di pomodoro diluito con un bicchiere scarso d'acqua; aggiungere le cipolle tagliate a pezzi ed il baccalà ugualmente tagliato a pezzi, spolverare con prezzemolo tritato; portare a cottura aggiungendo eventuale altra acqua.
Bistecca di salmone alla griglia
Tempo di preparazione: 130 minuti
Ingredienti per 4 persone: 4 fette spesse di salmone (150/200 gr l'una) - 2 cucchiai di capperi - succo di limone - olio d'oliva - 1 cipolla - timo ed alloro (se possibile freschi) - sale - pepe rosa
Preparazione: E' necessario acquistare del buon salmone fresco e tagliato a fette spesse a mo' di bistecca. Togliere da ogni fetta la pelle che circonda ogni bistecca. Preparare la seguente marinata: emulsionare con un frustino o una forchetta quattro cucchiai di olio ed il succo di mezzo limone; tritare capperi e cipolla ed aggiungerli all'emulsione; spezzettare con le mani il timo e l'alloro (se freschi) ed aggiungerli alla salsa; salare ed aggiungere il pepe in grani; mescolare bene, spalmare ogni fetta con la marinata, adagiare le fette in un recipiente di vetro, coprire e lasciare marinare in frigo per un'ora; sgocciolare le fette si salmone e cuocerle alla griglia ungendole di tanto in tanto con la marinata, girandole solo una o due volte per non rovinarle e facendo in modo che il calore non sia eccessivo in modo da cuocerle lentamente; è cotto quando premendolo con un cucchiaio ci si accorge che ha perso l'elasticità tipica del salmone crudo. Servire accompagnato da verdure insaporite in padella con parte della marinata avanzata.
Branzino ripieno
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 branzino di circa 2 kg - 2 spicchi d'aglio - 2 cucchiai di succo di lime (o limone) - 1 cipolla tritata - 1 peperone verde privato dei semi e tritato - 2 cucchiai di burro - 2 pomodori pelati e tritati - 200 g di polpa di granchio spezzettata - ½ bicchiere di vino bianco - sale e pepe
Preparazione: Tagliare il pesce nel senso della lunghezza, diliscarlo. Tagliare a metà gli spicchi d'aglio e strofinarli sul pesce. Bagnare col succo di lime, spolverizzare con sale e pepe. Porre una metà del pesce in una teglia imburrata mettendo la parte con la pelle a contatto con il fondo del recipiente. In una casseruola far appassire la cipolla e il peperone nel burro, unire i pomodori e aggiustare di sale; stufare per circa 5-8 minuti o finché la salsa si sarà addensata. Incorporarvi quindi la polpa di granchio e il vino e cuocere ancora qualche minuto. Coprire la metà del pesce con il composto di granchio, coprire quindi con l'altra metà del pesce mettendo la parte con la pelle rivolta verso l'alto. Coprire con un foglio di alluminio e cuocere in forno a 180° per 45-50 minuti o finché la carne del branzino sarà molto tenera. Servire subito.
Calamari fritti piccanti alla thailandese
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 900 gr di calamari puliti e tagliati a pezzi - 1 grande cipolla tritata grossolanamente - 2 spicchi di aglio tritato - 1 cucchiaio di galanga (o zenzero) tritata - 1 o 2 cucchiai di salsa di pesce - 1 o 2 cucchiai di salsa di ostriche - 2 o 3 cucchiai di sherry o vino di riso - 2 peperoncini piccanti tritati - 1 cucchiaio di zucchero di canna - una macinata di pepe - olio di soia.
Preparazione: Fate bollire i calamari in acqua salata per circa 12 minuti, scolateli e teneteli al caldo.
Fate dorare a fuoco vivo la cipolla con l'aglio, la galanga ed i peperoncini finchè siano ben coloriti.
Aggiungete i calamari, la salsa di pesce e quella di ostriche, lo sherry, lo zucchero, una macinata di pepe, e continuate la cottura a fuoco medio per altri 5-10 minuti mescolando di frequente.
Code di gamberoni affogati in crema di asparagi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 ml. circa di crema di asparagi - 500 gr. circa di code di gamberone (o scampi) sgusciate - 150 gr. di parmigiano grattugiato.
Preparazione: Mettete la crema di asparagi (molto densa) in una pirofila antiaderente da forno.
Adagiatevi sopra le code di gamberoni (o scampi) crude senza sovrapporle e spolverizzate con il parmigiano grattugiato.
Cuocete in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 15-20 minuti.
Servite molto caldi.
Ottimo come antipasto (per piu' persone) o come secondo accompagnato da insalate fresche e un buon Vespaiolo di Breganze.
Dentice con patate e cipolline
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 fette di dentice - 400 gr di cipolline - 500 gr di patate novelle - 250 gr di pomodori pelati - 1/2 bicchiere di vino bianchi - succo di limone - aglio - pangrattato - prezzemolo tritato - olio extravergine d'oliva - sale – pepe
Preparazione: Tritare i pomodori pelati; sbucciare le cipolline...tutte... ;-)
e man mano che vengono sbucciate scottarle in acqua bollente per qualche minuto;
- spinare e togliere la pelle dalle fette di dentice, bagnare con succo di limone, salare ed impanare con il pangrattato;
- friggere in un po' di olio bollente le fette di dentice panate, poi disporle sulla teglia da forno
- nello stesso olio rosolare cipolle e patate a pezzi a fuoco medio per 10/15 minuti;
- aggiungere il vino e sfumare ma non tutto;
- aggiugnere i pomodori pelati e tritati, salare, pepare e far cuocere 15/20 minuti;
- emulsionare un po' di olio uguale quantita' di acqua calda, amalgamarvi l'aglio schiacciato nel mortaio, il prezzemolo tritato;
- disporre intorno alle fette di dentice (nella teglia da forno) le cipolle e le patate e passare in forno a 180 gradi per 10/15 minuti.
Fantasia di tonno
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Per 2 persone: amalgamare 4 cucchiai di pangrattato con un uovo, 4 cucchiai di grana e 200 gr di tonno in scatola.
In un tovagliolo di stoffa formare un salame coll'impasto, chiuderlo e cuocerlo in acqua bollente per 20 minuti.
Tagliarlo a fette quando sarà diventato freddo.
Filetti di persico al burro e salvia
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di filetti di pesce persico - 100 gr di burro - alcune foglie di salvia - cipolla - succo di limone - olio extravergine d'oliva - pangrattato - sale.
Preparazione: Fare un emulsione con 8 cucchiai d'olio, 4 di succo di limone ed sale quanto basta.
Tritare finemente la cipolla e mescolarla all'emulsione.
Mettere a marinare per 1 ora i filetti di persico nell'emulsione, poi sgocciolarli.
Passare i filetti di persico nelle uova sbattute poi nel pangrattato, friggerli in padella con 50 gr di burro e qualche cucchiaio di olio e disporli nei piatti di portata.
Al burro di cottura aggiungere i restanti 50 gr di burro, le foglie di salvia, far fondere e poi versare questa salsa sui filetti di persico.
Frittelle di gamberi alla cinese
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: Per le frittelle: 250 gr di gamberetti sgusciati e cotti - 4 uova sbattute con 4 cucchiai di acqua - 400 gr di germogli di soia - 4 cucchiai di cipollotti verdi tritati - 1/2 cucchiaino di aglio tritato molto fine - pepe e sale - olio di semi
Per la salsa: 3 cucchiai di salsa di soia - 2 cucchiaini di maizena - 3 cucchiai di aceto - 1 cucchiaino di zenzero grattugiato - 200 cc di acqua.
Preparazione: Mescolate insieme tutti gli ingredienti del primo gruppo -tranne l'olio- e regolate di sale.
Preparazione: Scaldate l'olio in una padella da crêpes e cuocete l'impasto, 1/2 tazza per volta ,in modo da ottenere 4 frittelle, facendole dorare sui due lati, una volta cotte scolatele su carta assorbente e tenetele al caldo.
Mescolate assieme la maizena, l'aceto, la salsa di soia e lo zenzero fino ad ottenere una pastella senza grumi.
Mettete la pastella al fuoco, aggiungete poco per volta l'acqua, portate ad ebollizione e fate cuocere la salsa finchè si addensa, mescolando di continuo.
Trasferite le frittelle sui singoli piatti, conditele con 1 cucchiaio di salsa bollente e servitele.
Gamberi al cocco
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr. di gamberi - 2 peperoni gialli - 100 gr. di polpa di cocco - 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere - un po' di curry - un po' di cumino in polvere - 3 cucchiaini di salsa di soia - 1/2 bicchiere di vino bianco secco - 2 cucchiai di olio di semi - sale e pepe.
Preparazione: Sgusciate i gamberi e cuoceteli al vapore per 5 minuti.
Scaldate l'olio in una padella e insaporitelo con lo zenzero, quindi unite i gamberi, il cocco a pezzetti, e un pizzico di cumino.
Irrorate con il vino bianco e lasciate evaporare a fuoco vivo.
Dopo 5 minuti unite i peperoni puliti e tagliati a listarelle.
Fate insaporire per un paio di minuti mescolando in continuazione, poi togliete i gamberi dalla padella e metteteli in un piatto da portata.
Al fondo di cottura, incorporate la salsa di soia e un pizzico di curry, mescolate bene e togliete dal fuoco.
Versate la salsa sui gamberi e serviteli caldi, accompagnati da un buon Prosecco freschissimo.
Gamberi al cognac
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di code di gambero sgusciate - 1 cucchiaio di burro - 4 cucchiai di sherry secco - 1/2 bicchiere di cognac - 100 gr di panna - 1 pizzico ciascuno di noce moscata e di peperoncino - 8 fette di pancarre' tostate – sale
Preparazione: (ideale da fare alla lampada)
Fate fondere il burro quindi unitevi i gamberi e lo sherry e fateli saltare a fuoco vivo per 1-2 minuti.
Aggiungete il cognac e flambate il tutto, mescolando.
Spento che sia l’incendio, unite la panna il peperoncino e la noce moscata, controllate il sale, mescolate, riportate ad ebollizione per altri 2-3 minuti quindi servite sulle fette di pane tostato.
Gamberi lampo
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di gamberi o mazzancolle sgusciati - il succo di 2 limoni - olio extravergine d'oliva - 2 o 3 spicchi di aglio - sale - pepe.
Preparazione: La sera porre a marinare il pesce con il succo di un limone e mezzo, 1/2 bicchiere d'olio, sale, pepe e l'aglio a fettine.
Conservare il tutto in frigorifero per una notte.
Il giorno dopo scaldare qualche cucchiaio di olio in una padella antiaderente, porvi i gamberi scolati dalla marinata (non gettare l'aglio) e farli rosolare per pochi minuti, giusto il tempo di cuocerli, spruzzando con il succo del 1/2 limone rimasto e aggiustando di sale e pepe.
Insalata di gamberi alla menta
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 kg di gamberi - 2 cespi di sedano - 2 limoni - prezzemolo - 20 gr di menta - olio - sale - pepe - 1/2 bicchierino d'aceto bianco
Preparazione: Mettere in un recipiente dell'acqua e il bicchierino d'aceto bianco e fare bollire salare e versare i gamberi, fare sobbollire 3 minuti. Colare e versare i gamberi in una ciotola con del ghiaccio e acqua, quando sono freddi sgusciarli e pulirli, quindi metterli in una ciotola e condirli con olio, sale e pepe. Lavare e pulire il sedano, quindi tagliarlo finamente ed aggiungerlo ai gamberi, unire il sugo dei limoni e mescolare. Coprire la ciotola e mettere nel frigo per 2 ore. Prima di servire unire il prezzemolo tritato e le foglie della menta intere.
Merluzzo al forno con patate e zucchine
Tempo di preparazione: 45 minuti
Ingredienti per 4 persone: 300 gr filetti di merluzzo (possibilmente fresco e non surgelato) - 1 grossa patata - 3 zucchine - origano - prezzemolo tritato - vino bianco q.b. - olio – sale
Preparazione: Sbucciare, sciacquare e tagliare la patata a filetti o julienne (usando la grattugia a fori larghi);
- sciacquare, asciugare e tagliare le zucchine a fettine nel senso della lunghezza e lessarle in pochissima acqua bollente;
- tagliare i filetti di merluzzo a listarelle;
- disporre dapprima la julienne di patate in una teglia rettangolare unta di olio, e condirle con sale e origano;
- disporre le fettine di zucchine lessate e spolverare leggermente con sale;
- disporre trasversalmente alle zucchine le listarelle di filetti di merluzzo e condirle con sale e prezzemolo tritato;
- passare un filo d'olio, spruzzare appena con un goccio di vino bianco e infornare a 220 gradi per 20-25 minuti.
Merluzzo gratinato
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di filetti di merluzzo - 200 gr di pangrattato - aglio - prezzemolo - origano - timo - olio extravergine d'oliva – sale
Preparazione: Tritare molto finemente le erbe, amalgamarle al pangrattato ed aggiungere sale e poi olio fino a formare una crema quasi liquida; disporre il merluzzo su una teglia unta di olio, e mettere sopra la salsa con olio ed erbe, infornare a 180 gradi per 15 o venti minuti fino a gratinare
Orata al timo in cartoccio
Tempo di preparazione: 20 minuti
Ingredienti per 2 persone: 2 orate medie pulite e squamate - un mazzetto di timo (ma va bene anche secco, meglio pero' fresco) - sale e pepe - olio extravergine d'oliva
Preparazione: Preriscaldate il forno a 200 gradi.
Lavate bene i pesci e asciugateli con carta da cucina.
Mettete all'interno della pancia: sale, pepe e il timo sminuzzato.
Adagiate le orate in un capiente foglio di alluminio ciascuna, salatele e pepatele anche all'esterno, irroratele con un filo d'olio e un po' di timo e sigillate bene il cartoccio.
Passate in forno circa 15 minuti e lasciate riposare nello stesso per altri cinque.
Aprite il cartoccio e servitele calde con contorni di stagione e un Pinot Grigio ben fresco!
Pesce spada black-out
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4-6 persone: 800 gr di pescespada in 2 fette grandi - 200 gr di riso - 4 o 6 carciofi - 4 cucchiai d'olio d'oliva - 1 cipolla - 2 cucchiai di uva sultanina - 2 cucchiai di pinoli - 2 bicchieri di brodo - 2 cucchiai di pangrattato - 4 foglie d'alloro, cannella e noce moscata - 1 noce di burro - 1 tazzina di panna - sale e pepe.
Preparazione: Iniziate preparando il risotto.
Tritate finemente la cipolla.
Rosolatele in un tegame, nell'olio caldo, con i carciofi mondati, affettati sottilmente, le uvette e i pinoli.
Quando la cipolla sarà appassita, i carciofi trasparenti, i pinoli tostati e le uvette ben gonfie, gettate nel tegame il riso.
Fatelo saltare nel soffritto fino a renderlo lucido; quindi, abbassata la fiamma, cuocetelo dolcemente per 18 minuti, bagnandolo di volta in volta con mestoli di brodo bollente.
Appena cotto, incorporatevi la panna, un pizzico di cannella e di noce moscata. Rimestate e lasciate mantecare.
Lavate intanto le fette di pescespada; scolatele e asciugatele delicatamente poggiandole su fogli di carta assorbente.
Ungete una teglia che abbia un diametro quanto più vicino a quello delle fette di pesce.
Cospargetela di pangrattato, poi adagiatevi la prima fetta di pesce. Salatela moderatamente e cospargetela di pepe.
Versate su questo primo strato tutto il risotto, livellatelo e copritelo con la seconda fetta di pesce.
Cospargete la superficie del preparato con del sale e del pangrattato; poi spolveratela di pepe.
Poggiatevi sopra le foglie d'alloro e ungetelo con un filo d'olio.
Infine passatelo in forno preriscaldato a 190 gradi e fate cuocere il tutto per 35 minuti.
Polpette di pesce
Tempo di preparazione: 45 minuti
Ingredienti: 1 kg di alici fresche - 1 uovo - 3 fette di pancarrè - latte - aglio - prezzemolo - sale - farina – olio
Preparazione: Pulire le alici, desquamandole e togliendo la testa e la lisca centrale; ridurle in poltiglia passandole nel frullatore insieme all'aglio, prezzemolo, l'uovo ed una presa di sale;
ammollare le fette di pancarré in poco latte, strizzarle, ed amalgamarle alle alici; formare delle polpette, passarle nella farina e friggerle in abbondante olio bollente.
Polpette di salmone
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: 450 gr di salmone in scatola - 100 gr di mollica di pane raffermo - 1 uovo intero e 1 tuorlo - 2 cucchiai di farina - 6 cucchiai di pangrattato - olio extravergine d'oliva - latte - prezzemolo fresco - limone - sale – pepe
Preparazione: Ammorbidire la mollica di pane in latte e acqua.
Scolare il salmone e pulirlo dai residui di spine.
Passare nel tritacarne il salmone e la mollica scolata.
In una terrina amalgamare il composto con un cucchiaio di legno unendo 50 gr di olio e 1 tuorlo, sale e pepe.
Formare 4 polpette ben schiacciate e passarle nella farina successivamente nell'uovo sbattuto e infine nel pangrattato.
Cuocere in padella antiaderente con olio fino a doratura.
Servirle calde collocando alcuni spicchi di limone ai lati e del prezzemolo tritato sulle polpette.
Polpettine di tonno
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 250 gr di tonno sott'olio - 2 patate - 1 uovo - pangrattato - farina q.b. - olio - sale.
Preparazione: Lessare le patate sbucciate e tagliate a dadini, in acqua salata, per 15 minuti.
Poi scolarle e passarle allo schiacciapatate, raccogliendole in una terrina.
Frullare il tonno con il suo olio di conservazione e unirlo alle patate, poi aggiungere l'uovo e un po' di farina per legare meglio l'impasto.
Formare delle polpettine piatte, passarle nel pane grattugiato e friggerle in abbondante olio bollente.
Salmone con patate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 500 gr. di patate - 300 gr. di filetti di salmone fresco - sale - aglio - rosmarino - olio.
Preparazione: Pelare le patate e tagliarle sottilmente, tritare gli odori, spezzettare i filetti di salmone.
In una pirofila mettere un po' di olio, fare uno strato con le patate, aggiungere dei pezzettini di salmone, cospargere con il sale e gli odori tritati.
Continuare gli strati di patate e salmone fino al termine degli ingredienti, l'ultimo strato deve essere solo di patate.
Mettere ancora un po' di olio e inforrnare a 200 gradi per 40 minuti
Salmone speziato in cartoccio
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 trance di salmone fresco da circa 200 gr. ciascuna - 1 cucchiaino di cumino - 1 pizzico di peperoncino - 1 cucchiaino di sale all'aglio - 1 presa di paprika forte - 1 cucchiaino di coriandolo - 4 cucchiai di olio extravergine di oliva - 1/2 bicchiere di vino bianco - sale - pepe - limone.
Preparazione: Mescolate le spezie, compresa una manciata di pepe fresco, in una ciotola e aggiungete il vino bianco, mescolando bene.
Ritagliate 4 quadrati di carta d'alluminio ed ungeteli con un po' d'olio.
Appoggiate su ognuno una fetta di salmone e distribuitevi sopra la salsina alle spezie omogeneamente, un filo d'olio e una fettina di limone.
Raccogliete i lembi del quadrato e chiudetelo a cartoccio.
Disponete i cartocci sulla placca da forno e mettete in forno gia' caldo a 180 gradi per circa 15 minuti.
Servite i cartocci: ogni commensale deve aprire il suo nel proprio piatto.
Accompagnateli con insalate fresche.
Sogliole agli aromi
Tempo di preparazione: 35 minuti
Ingredienti per 4 persone: 4 sogliole - 150 gr di vongole gia cotte e surgelate - olive verdi - 200 gr di pomodori pelati - cipolla - 2 spicchi d'aglio - aromi vari fra cui maggiorana, timo e prezzemolo - vino bianco - olio – sale
Preparazione: Pulire le sogliole; cuocere in olio una per una per alcuni minuti; rimetterle in padella, coprire con il vino bianco e far evaporare; a parte far soffriggere l'aglio con l'olio, aggiungere le vongole spruzzate con altro vino bianco e far evaporare; aggiungere i pomodori tritati, il liquido delle vongole e far cuocere a fuoco vivo per alcuni minuti; salare. Unire il sugo alle vongole nella padella con le sogliole, aggiungere olive verdi e far insaporire alcuni minuti
Spiedini di tonno fresco
Tempo di preparazione: -
Ingredienti (4 spiedini): 16 pezzi di tonno fresco - 16 pezzi di peperone rosso arrostito e spelato - 8 cappelle di funghi champignons - 3 cucchiai di olio d'oliva - 2 cucchiai di succo di limone - sale - timo - dragoncello - rosmarino - 4 spiedini di legno o di metallo
Preparazione: Mescolare l'olio, il succo di limone, il sale e le erbe.
In una ciotola mettere gli ingredienti per gli spiedini e irrorarli con il condimento preparato. Mescolare bene e lasciarli macerare per mezz'ora.
Trascorso questo tempo, preparare gli spiedini infilando su ognuno di essi gli ingredienti alternati.
Accomodare in una teglia e collocare in forno preriscaldato.
Cuocere a 200 gradi per 20 minuti. Negli ultimi 3 minuti accendere il grill e posizionare la teglia a 20 cm. di distanza per far rosolare.
Servire con un contorno di insalata mista.
Tonno alla menta
Tempo di preparazione: -
Un pezzo di tonno di circa 250 gr una cipolla grossa, un mazzetto di menta,due diti di un bicchiere di aceto balsamico ,olio ,sale e pepe al gusto.
Preparazione: Tagliare finemente la cipolla metterla in una padella con un poco di olio cucinarla a fuoco lento ,dopo aggiungere la menta tagliata a pezzi grossi sale pepe e l'aceto balsanico, fare cuocere un paio diu minuti ancora e mettere di lato. Nella stessa padella mettere ancora un poco di olio e cucinare la fetta di tonno, rimettere la cipolla, cucinare un paio di minuti ancora fare riposare 5 minuti e servire con pure di patate.
Tonno e cipolle
Tempo di preparazione: 105 minuti
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di tonno a fette - 4 cipolle medie - farina - olio d'oliva - aceto - sale - foglie di menta
Infarinare le fetti di tonno dopo averlo lavato ed asciugato;
Preparazione: - soffriggere in olio gia' bollente fino a dorarle; mettere da parte
- affettare le cipolle e friggere nello stesso olio aggiungendo di tanto in tanto poca acqua;
- dopo 45 minuti di cottura, aggiungere aceto, sale, menta, se piace poco zucchero, e far evaporare;
- preparare i piatti mettendo le fette di tonno, versando la salsa alla cipolla, coprendo poi i piatti e lasciando insaporire 15 minuti.
Trote al cartoccio
Tempo di preparazione: 75 minuti
Ingredienti per 4 persone: 4 trote di media grandezza - prezzemolo - 2 spicchio d'aglio - sale - olio extra vergine
Preparazione: Praticare un taglio sotto le trote ed eliminare le interiora, togliere le squame con l'apposito attrezzo oppure raschiando con un coltellino non seghettato; sciacquarle bene ed asciugarle; stendere 4 fogli d'alluminio su una teglia e su ogni foglio porre una trota; cospargere le trote con olio, aglio tritato molto finemente, sale e prezzemolo tritato; avvolgete le trote con l'alluminio ed infornate a 180 gradi per 40 minuti.
Trota in salsa di funghi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 1 trota da un kg o 4 piccole - 200 gr di funghi (prataioli) - 1/2 lt di brodo vegetale - 80 gr di burro - un cucchiaio di farina - 1/2 bicchiere di Marsala - salvia - 100 gr di panna fresca - sale e pepe
Preparazione: Pulire la trota o le trote;
- metterla in padella insieme a 40 gr di burro, al Marsala, a 2 foglie di salvia e ai funghi puliti, lavati e tagliati a fettine;
- regolare di sale e pepe;
- se occorre aggiungere poca acqua per completare la cottura;
- intanto preparare una besciamella, invece che con il latte, con il brodo: mettere gli altri 40 gr di burro in un pentolino, appena fuso aggiungere la farina, mescolare con un cucchiaio di legno, aggiungere il latte e continuare a mescolare senza farla addensare troppo;
- aggiungere questa salsa alla trota e fare insaporire qualche minuto;
- togliere la trota (o le trote) e disporla nel piattto di portata;
- aggiungere al fondo di cottura la panna, regolare di nuovo con sale e pepe e farr addensare;
- versare la salsa accanto alla trota.
Trote al cartoccio alla pizzaiola
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 trote di media grandezza - 4 pomodori pelati - 2 spicchi d'aglio - prezzemolo tritato - origano - olio extravergine d'oliva - pangrattato - sale - pepe (facoltativo)
Preparazione: Tagliare a cubetti i pomodori e poi schiacciarli con la forchetta;
- mescolare il pomodoro con aglio e prezzemolo tritati, sale, del pangrattato, un po' di origano, un goccio di olio e se piace del pepe;
- disporre ogni trota (ovviamente gia' pulita) su un foglio di alluminio e conditela sia intorno che all'interno con la salsa preparata;
- formare i cartocci e cuocere in forno a 200 gradi per mezz'ora
Trote al forno con patate
Tempo di preparazione: 75 minuti
Ingredienti per 4 persone: 4 trote di media grandezza - 800 gr di patate - rosmarino - prezzemolo - limone - salvia - pepe - sale - olio extra vergine
Preparazione: Praticare un taglio sotto le trote ed eliminare le interiora, togliere le squame con l'apposito attrezzo oppure raschiando con un coltellino non seghettato; sciacquarle bene ed asciugarle; pelare le patate e tagliarle a cubetti non troppo piccoli; disporre le trote nella teglia e condirle sia esternamente che internamente con olio, una spruzzata di limone, prezzemolo tritato, rosmarino, sale; in una scodella condire le patate con olio, rosmarino, salvia, pepe e sale e metterle intorno alle trote; infornare fino a che le trote e le patate siano arrostite
6. CONTORNI
Arrosto di rosse e patate
Tempo di preparazione: 50 minuti
Ingredienti: 500 gr di patate - margarina vegetale - 2 cipolle rosse - olio extravergine d'oliva - aglio – rosmarino
Preparazione: Disporre su una teglia larga da forno patate e cipolle rosse sbucciate e tagliate a cubi abbastanza grandi, condirle con margarina vegetale liquefatta, olio, sale, aglio tritato e rosmarino, infornare a 190 gradi fino a doratura delle patate.
Asparagi in salsa deliziosa
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr. di asparagi bianchi - 500 gr.di tosella o caciotta - 150 gr.di prosciutto crudo dolce - 250 ml. di panna fresca - 1 bustina di zafferano - 70 gr. di burro - sale – pepe
Preparazione: Pelate gli asparagi con il pelapatate, tagliate le punte a circa 12 cm. di lunghezza e lessateli in acqua salata fino a quando saranno teneri.
Disponeteli affiancati in una pirofila imburrata (tolto dai 70 gr. di burro), ricopriteli con le fettine di formaggio e cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per 10 minuti circa.
A parte preparate la salsa: tritate il prosciutto finemente e fatelo leggermente rosolare con il burro rimasto, aggiungete la panna e lo zafferano e fate ridurre la salsa fino a diventare cremosa.
Servite gli asparagi caldi cosparsi con la salsa e un buon Vespaiolo di Breganze fresco.
Bocconcini verdi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 4 zucchine - 4 piccoli cetrioli - 2 uova - 10 olive - 100 gr formaggio fresco - 150 gr salsa bernese - pasta d'acciughe – prezzemolo
Preparazione: Spuntare le stremita' delle verdure;
tagliare a tocchetti di 2 cm le zucchine e i cetrioli,svuotarli;
far rassodare le uova, tritarle e unirle al formaggio, insieme alla salsa bernese, la pasta d'acciughe e il prezzemolo.
Farcire le verdure e decorare con le olive a pezzetti.
Budino di patate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 400 gr. parmigiano-reggiano grattugiato - 4 patate di media grandezza - 2 uova - 80 gr. di burro - 1 bicchiere di latte - sale e pepe
Preparazione: Cuocere le patate, passarle al setaccio ed amalgamarle per bene assieme al formaggio grattugiato, l'uovo, il latte, il sale ed il pepe.
Versare il composto in una pirofila imburrata e passare in forno moderato per circa mezz'ora.
Carciofi all'uovo
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 carciofi grandi - 100 gr di provolone - 4 uova - olio extra vergine d'oliva - aglio - prezzemolo - sale.
Preparazione: In una casseruola cuocere i carciofi, gia puliti e nettati dai gambi, in olio, aglio, sale e prezzemolo;
- disporre i carciofi in una teglia da forno, allargare le foglie e versarci sopra un uovo per ogni carciofo, coprirli con provolone tagliato a fettine, versare sopra la salsa di cottura e passare in forno per alcuni minuti a 150 gradi, quanto basta per far cuocere le uova e fondere il provolone.
Carciofi e patate gratinati al forno
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 7 carciofi - sale - 3 o 4 di patate - pangrattato e grana - olio.
Preparazione: E' incominciato il tempo dei carciofi ed io penso che quando la stagione ci offre i suoi prodotti, dobbiamo cercare ti usarli prima che finiscano per poi trovarli coltivate in serre! Forza incominciamo!
Quante persone siete? 3? 4? Comunque comprate 7 carciofi, puliteli togliendo le foglie piu' dure e cercando di prendere quasi il cuore.
Tagliateli a meta', togliete le eventuali spine, poi metteteli almeno per un'ora in acqua, limone e 2 cucchiai di farina.
Sbucciate almeno un 3 o 4 patate e tagliatele a tocchetti.
Intanto prendete una teglia rotonda, mettete un po' d'olio, uno spicchietto d'aglio e fate leggermente rosolare.
Alzate i carciofi e metteteli nella teglia, coprite e fate cuocere per qualche minuto.
Unite un bicchiere d'acqua e ricoprite.
Continuate la cottura per altri 10 minuti e poi aggiungete le patate, aggiustate di sale, allungate con altra acqua, coprite e fate finire di cuocere, aggiungendo altra acqua se è necessario.
Quando tutto è cotto, allora accendete il grill del forno e versate sui carciofi e patate una bella spolverata di parmigiano e una di pangrattato, infornate e fate dorare.
Vi consiglio di aumentare le dosi perché, accompagnato da un buon formaggio, diventa una cena completa!
Cipolle ripiene
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 kg di cipolle medie - 2 pomodori maturi -2 cucchiai di pangrattato - 2 di grana - sale - pepe - 2 uova – latte
Preparazione: Comprate un bel chilo di cipolle di media grossezza, sbucciatele, lavatele, asciugatele e cuocetele in acqua salata per 15 minuti.
Tagliate la calotta ad ogni cipolla e svuotatene l'interno ricavando delle scodelline.
Sbucciate e tagliate a cubetti 2 pomodori maturi, tritate la polpa delle cipolle, mettete tutto in una ciotola con il pangrattato, il grana, il sale, il pepe e mescolate bene.
Unite i rossi d'uovo, 1 cucchiaio di latte e se il composto è troppo morbido unite altro grana e panegrattato.
Montate a neve gli albumi e aggiugeteli al composto.
Riempite le cipolle con il ripieno e spolverate con altro pangrattato.
Disporli in una teglia imburrata, versate 1/2 bicchiere d'acqua e cuoceteli a 180 gradi per 25 minuti.
Fateli gratinare e serviteli tiepide o fredde!!!
Crocchette di patate e carne
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 6 persone: 1 kg di patate - 300 gr. di carne macinata, 1/2 di vitello e 1/2 di maiale - 2 bicchieri di vino rosso - 2 uova e altre 2 sbattute - pangrattato - 1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere - un abbondante pizzico di noce moscata grattugiata - sale - 1 cucchiaio di prezzemolo tritato - 1/2 tazza di parmigiano, o pecorino, grattugiato - olio.
Preparazione: Lessate le patate in acqua salata, sbucciatele e passatele allo schiacciapatate poi tenetele da parte al caldo.
Rosolate la carne con poco olio, unite il vino rosso, e cuocete a fuoco moderato, mescolando, fino a completa evaporazione del liquido.
Mescolate in una ciotola le patate, la carne, le uova, il parmigiano, la noce moscata, il peperoncino,il prezzemolo, il sale ed una quantita' di pane grattugiato che consenta di ottenere un impasto abbastanza compatto.
Amalgamate il tutto, lasciate raffreddare, quindi formate delle polpettine piatte (diametro circa 6-7 cm, spessore circa 2,5-3 cm).
Passatele delicatamente nell’uovo sbattuto e poi nel restante pane grattugiato, fino a rivestirle completamente.
Scaldate l’olio in una padella antiaderente e farvi friggere, a calore medio-alto, le crocchette fino alla doratura desiderata.
Toglietele dall’olio, scolatele per alcuni minuti su carta assorbente e servitele con succo di limone o salsa piccante a parte.
Fiori di zucca ripieni
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 16 fiori di zucca - 200 gr di pangrattato - 250 gr di pomodori - 60 gr di formaggio grattugiato - 2 cucchiai di capperi - aglio - basilico - sale - olio - peperoncino (facoltativo)
Ingredienti per la pastella: 100 gr di farina - sale - alcune gocce d'aceto - 1 cucchiaino di zucchero - acqua.
Preparazione: Pulite i fiori di zucca, eliminate il pistillo, lavateli e metteteli a sgocciolare.
Lavate i pomodori, asciugateli e tagliateli a quadratini, quindi condite con olio di oliva e sale.
Mettere quest'insalata in una terrina capiente dove avrete gia' messo il pangrattato (non molto fine, ammorbidito con acqua), il formaggio, l'aglio e il basilico tagliati, i capperi e il peperoncino se amate il piccante, e amalgamate bene il tutto.
Con il composto cosi' ottenuto riempite i fiori.
Intanto preparate la pastella: in una terrina mescolate la farina con l'acqua, l'aceto, lo zucchero facendo attenzione che non si formino grumi.
Prendete i fiori con cura e passateli nella pastella (piuttosto densa) prestando attenzione che il contenuto non fuoriesca, e friggeteli in olio bollente.
Una volta coloriti scolateli sopra un foglio di carta assorbente, servirteli caldi(sono buoni anche freddi).
Frittelle di fiori di zucchine
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: farina - 2 uova - 1/2 bicchiere di acqua - 1/4 di birra - sale - pepe - fiori di zucchina
Preparazione: Amalgamare: uova, acqua, birra, sale e pepe e per ultimo la farina sufficiente ad ottenere una pastella densa.
Lavare bene i fiori di zucchina, senza togliere il torsoletto interno; far scaldare l'olio, per prima immergere i fiori nella pastella facendoli ben impregnare e poi mettendoli nella padella con l'olio.
Una variante possibile puo' essere inserire all'interno dei fiori un filetto di acciuga o un pezzetto di mozzarella tagliata finemente.
Servire possibilmente ben caldi.
N.B. La birra nell'impasto serve per dare croccantezza alla frittella finale.
Frittelle salate di patate
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Unire farina, 2 uova, latte, un pizzico di sale ed amalgamare bene fino ad ottenere una pastella densa. Grattare finemente le patate ed unirle alla pastella densa; il tutto deve essere ovviamente abbastanza denso. Friggerle nell'olio girandole di volta in volta finché non prendono un colore vivace.
Insalata di patate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 grosse patate (circa 800 gr.) - 100 gr. di prosciutto cotto in una sola fetta - 5 cucchiai di maionese - 2 cucchiai di olio a piacere - sale - pepe - 1 cucchiaio di prezzemolo tritato.
Preparazione: Pelate le patate e cuocetele a vapore.
Tagliate a cubetti il prosciutto e mescolate la maionese al prezzemolo.
Quando le patate saranno cotte, tagliatele a pezzi non troppo grossi e mettetele in una terrina.
Conditele con l'olio, sale, pepe e mescolate bene.
Aggiungete i cubetti di prosciutto e la maionese al prezzemolo e incorporate bene il tutto.
Servitele tiepide.
Ottimo accompagnamento a bolliti, pesce, carni alla griglia
Le patate di mia nonna
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: patate – sale
Preparazione: Per questa semplice preparazione sono ideali le patate a pasta bianca o olandesi, ma anche quelle a pasta gialla vanno bene; la ricetta qui riportata è la stessa cucinata da mia nonna all'inizio del 1900 davanti al suo camino; pulire accuratamente le patate strofinandole leggermente con un tovagliolo o altro telo per togliere i residui di terra; tagliare in due le patate senza sbucciarle; spolverare del sale (grosso e ridotto in polvere nel pestello) sulla parte tagliata; imprigionare le patate nella graticola e metterle a cuocere sulla brace con la parte tagliata verso l'alto; quando la parte tagliata sarà arrostita ed avrà preso un bel colore dorato le patate saranno cotte; toglierle dalla graticola e servirle; ogni commensale provvederà a gustarle togliendo preventivamente da ciascuna la buccia; se piace, servire insieme alle patate dell'ottimo olio extravergine d'oliva non filtrato, da versare a filo sulla mezza patata
Melanzane crude al forno
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Sbucciate le melanzane.. io vi consiglio quelle viola.. le siciliane, perche' sono più tenere e più dolci.... affettatele alte almeno 1/2 cm.. salatele e mettetele in un colapasta almeno per 2 ore. Intanto preparate delle fette di un formaggio dolce e tenero, delle fette di prosciutto cotto o di mortadella.. premete le melanzane e su ogni fetta mettete una di galbanino e una di prosciutto o mortadella.Chiudete con un'altra fetta di melanzana, passatele nell'uovo sbattuto dove avete aggiunto del sale e un po di latte, e poi passatele nel pangrattato.Mettetele in una teglia imburrata, mettete su ogni melanzana un fiocchettino di burro e uno stuzzicadente per fermare le melanzane. Infornate a 180 gradi fino a che non si siano cotte e dorate.Queste melanzane possono essere presentate anche come antipasto
Melanzane speciali
Tempo di preparazione: -
Preparazione:Allora... comprate delle melanzane, lunghe, rotonde, quadrate, esagonali... insomma di qualsiasi forma... se sono secche e lunghe, le tagliate prima a metà nel senso della lunghezza e poi a metà nel senso dello spessore, dovete insomma ottenere tanti bei spicchi grandi di melanzane. Metteteli in una pentola, aggiungete acqua, sale e mettetele a bollire (questa operazione la potete fare anche il giorno prima), quando vedete che sono cotte (attenzione non si devono spappolare), le scolate e fate uscire tutta l'acqua.
Quando si saranno raffreddate, cercate di premerle facendo attenzione a non romperle, sistematele su un vassoio e grattugiategli sopra del parmigiano e del prezzemolo, mettete sul fuoco una padella antiaderente con l'olio e prendento una melanzana per volta, passatela bene nella farina e friggetela... cioè non friggetele una per volta ma la quantita' che va nella padella.
La padella non dev'essere piena d'olio, ma le dovete friggere come friggete le cotolette.
Che ve lo dico a fare come sono !
Mostrengolo di patate
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 500 gr di patate - 3 belle manciate di formaggio grana grattugiato - olio - sale e pepe.
Preparazione: Piatto semplice e gustoso della nostra tradizione.
Sbucciate le patate e lessatele bene.
Una volta cotte mettetele in un piatto e schiacciatele bene con una forchetta, incorporatevi il formaggio, insaporite con sale e pepe e mescolate bene il tutto.
Mettete al fuoco una padella antiaderente e coprite il fondo con un filo d'olio (pochissimo mi raccomando).
Versate il composto di patate nella padella e pressate con la forchetta fino ad ottenere una specie di torta.
Cuocete 5 minuti per parte, attenzione quando la girate aiutatevi con un piatto, fino a che si sara' formata una sottile crosticina.
Spengnete il fuoco e lasciate raffreddare. Si serve tiepida
Patate al formaggio
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 650 gr di patate - 100 gr di gorgonzola (o altro formaggio cremoso e piccante fatto con caglio non animale) - 2 cipolle - latte - rosmarino - olio extravergine d'oliva - sale – pepe
Preparazione: Sbucciare le patate e tagliarle a cubi, tagliare il gorgonzola a cubetti e le cipolle sottilmente;
- mettere tutto in una tortiera, aggiungere un po' di olio, alcuni rametti di rosmarino, sale, pepe e un po' di latte;
- infornare a 200 gradi per 50 minuti sino a far addensare.
Patate al latte
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 kg di patate, formaggio, burro, un bicchiere di latte
Preparazione: Pelate 1 kg di patate crude, tagliatele a rondelle e fatele bollire per 10 minuti in acqua salata. Sgocciolatele e disponetele in un piatto da forno con in mezzo un po' di formaggio e burro fuso sopra. Salate, pepate, versate sopra un bicchiere di latte e finite di cuocere in forno finché saranno asciutte di un bel colore dorato. Servitele calde.
Patate all'emmenthal
Tempo di preparazione: 60 minuti
Ingredienti: 500 gr di patate - 100 gr di emmenthal - cipolla - olio - alloro - brodo – sale
Preparazione: Soffriggete in olio l'aglio la cipolla l'alloro tritati, aggiungere le patate tagliate a fette non troppo sottili e far rosolare; regolare il sale e togliere dal fuoco; imburrare una teglia tonda da forno, disporre metà delle patate e cipolle, spolverare con metà dell'emmenthal tagliato a cubetti, mettere il resto delle patate e cipolle, il resto dell'emmenthal, coprire con un bicchiere di brodo da versare accanto ai lati della teglia, mettere in forno a 200 gradi per 40/45 minuti.
Patate alla panna
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 800 gr di patate - 300 gr di panna - sale - pepe - parmigiano grattugiato
Preparazione: Lessare le patate in acqua salata, scolarle e tagliarle a fette.
Metterle in una pirofila imburrata, aggiungere la panna, il sale, il pepe, il parmigiano grattugiato e mescolare delicatamente.
Mettere in forno e fare dorare.
Patate alla poverella
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 porzioni: 3 patate - 1 oppure 2 spicchi d'aglio (secondo i gusti) - 2 bicchieri di latte - 3 cucchiai d'olio - prezzemolo - sale e pepe
Preparazione: Affettare le patate a rondelle non troppo spesse e friggerle appena appena nell'olio. Aggiungere l'aglio spremuto o tritato finemente e coprire di latte. Lasciar cuocere a fuoco bassissimo continuando a coprire di latte ogni volta che si sara' asciugato, fino a che non saranno tenere, quasi un po' sfaldate. Spolverare di prezzemolo tritato. In pratica la cottura lenta nel latte avra' creato quasi una cremina che lega le patate.
Patate e cipolle
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 800 gr di patate - 4 cipolle medie - olio - sale – rosmarino
Preparazione: Sbucciare cipolle e patate; lavare ed asciugare le patate; tagliare a cubi non troppo piccoli le patate e le cipolle, condirle con olio, sale, rosmarino ed infornare e 180 gradi; continuare la cottura fino a che le patate e le cipolle saranno rosolate.
Patate e tempeh alla birra
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 500 gr di patate - 250 gr di tempeh (soia) - mezzo bicchiere di birra chiara - 2 cipolle medie - olio extravergine di oliva - qualche cucchiaio di salsa di soia - rosmarino - polvere di peperoncino o di chili – sale
Preparazione: - Sbucciare le patate e tagliarle a tocchetti; affettare sottilmente le cipolle;
- far appassire la cipolla in un po' di olio, aggiungere poi le patate, il tempeh, la salsa di soia, una spolverata di polvere di peperoncino e di rosmarino ed un po' di acqua quanto basta per far cuocere le patate ed il tempeh;
- a cottura quasi ultimata aggiungere la birra e continuare a cuocere;
- far poi addensare quasi completamente regolando il sale alla fine.
Patate e cipolle al forno
Tempo di preparazione: 60 minuti
Ingredienti: 800 gr di patate - 1 cipolla grande - olio - burro - 2 alici sott'olio - acqua q.b. - mezzo dado da brodo - origano – sale
Preparazione: - Sbucciare le patate e le cipolle; tagliare a fettine sottili ma non troppo le patate; tagliare a fettine le cipolle;
- ungere una teglia tonda a bordi alti o una casseruola da forno;
- disporre un primo strato di patate tagliate a fettine; disporre metà cipolla tagliata a fettine; sporlverare con sale e con origano; aggiungere un alice tritata;
- disporre il secondo strato di patate e poi di cipolle; salare, aggiungere origano e un alice tritata;
- spruzzare con mezzo bicchiere d'acqua calda, condire con fiocchetti di burro e mezzo dado da brodo sbriciolato finemente;
- infornare a forno caldo (200 gradi) fino a cottura completa avendo cura di controllare che la salsa che si formerà si addensi abbastanza
Patate ripiene alla scozzese
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 patate di media grandezza - 1 cipolla - 250 gr di carne tritata (vitello pollo o manzo) - 30 gr di burro - 3 cucchiai d'olio - 1 cucchiaio di ketchup - sale e pepe
Preparazione: Sbucciare le patate, privarle della calotta speriore e inferiore (conservate a parte quelle superiori e tritare le inferiori a dadini piccolissimi) Scavare l'interno delle patate lasciando uno spessore tutt'attorno. A parte affettare e rosolare la cipolla nel burro, unire i dadini di patata e la carne, salare e pepare. Dopo aver tolto dal fuoco il ripieno, unire i ketchup e mescolare il tutto. Riempire ora le patate e ricoprirle con la loro calotta. Ungere una teglia da forno e la superficie delle patate che vi disporrete. Passare in forno già caldo a 200 gradi per 40 minuti. Servire le patate ben calde.
Patate saporite
Tempo di preparazione: 50 minuti
Ingredienti per 4 persone: 800 gr di patate olandesi - salvia - alloro - rosmarino - prezzemolo - erba cipollina - sale - pepe - olio extra vergine d'oliva
Preparazione: Sbucciare le patate, lavatele, asciugatele e tagliatele a bastoncini non troppo piccoli; mettetele direttamente nella teglia da forno e conditele con olio ed un trito di salvia, alloro, rosmarino, prezzemolo ed erba cipollina e spolverate di sale e pepe; infornate a 180/200 gradi finché le patate avranno preso colore e saranno ben arrostite (non ci vorrà molto).
Pomodori all'origano
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 5 pomodori del tipo a grappolo - acqua q.b. - olio - sale - pepe - origano.
Preparazione: Lavate e tagliate i pomodori a metà orizzontalmente e puliteli dai semi.
Metteteli in una padella antiaderente con un filo d'olio e la parte tagliata rivolta verso il basso.
Accendete il fuoco e fateli insaporire per un paio di minuti, rigirateli e aggiungete nel tegame 1/2 bicchiere d'acqua per la cottura.
Copriteli e fateli cuocere a fuoco medio.
Il tempo di cottura di norma dipende dalla varietà del pomodoro e dalla sua maturazione ma si puo' riconoscere quando i pomodori si cominciano ad "afflosciare" su se stessi.
A qusto punto salateli, pepateli e cospargeteli di origano.
Terminate la cottura e fate riposare un paio di minuti prima di servire.
E' un ottimo contorno e se vi piace un suggerimento: per gustarli in inverno preparate in estate delle buste con dentro i pomodori già puliti e tagliati e fateli congelare. Al momento del consumo potrete utilizzarli direttamente congelati senza l'aggiunta di acqua perché basterà quella che rilasceranno durante lo scongelamento/cottura.
Pomodori ripieni alla pancetta e funghi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 pomodori tondi - 20 gr di funghi secchi - 150 gr di pancetta affumicata - 3 cucchiai di pangrattato - 1 uovo - 1/2 cipolla - un mazzetto di odori - olio - burro - sale – pepe
Preparazione: Lavare i pomodori, tagliarli a metà in modo orizzontale, togliere un po' di polpa e metterli all'ingiù a scolare;
- rosolare la pancetta tritata, i funghi tritati e la cipolla affettata insieme al mazzetti di odori tritati;
- regolare sale e pepe e cuocere per 10 minuti;
- far freddare, amalgamare all'uovo e con questo ripieno farcire i mezzi pomodori;
- mettere i pomodori farciti nella teglia da forno unta di olio e cospargere di pangrattato e fiocchetti di burro;
- cuocere in forno a 180 gradi per 30 minuti
Pomodori ripieni di purea al basilico
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 4 pomodori ben grossi - una scodellona di purea (almeno 10 cucchiai) - 1 mazzetto di basilico fresco - 2 cucchiaiate di parmigiano o grana - 1 cucchiaiata di burro - 2 cucchiaiate di olio - 1 tuorlo - 2 cucchiaiate di pangrattato - sale e pepe
Preparazione: Mondare i pomodori, lavarli, asciugarli e tagliarli a metà in orizzontale. Privarli dei semi e la polpa, cospargerne l'interno di sale e capovolgerli su un tagliere inclinato perché perdano acqua. Per il ripieno, versare in un mixer la purea e tutti gli altri ingredienti (tranne l'olio e il pangrattato) fare in modo che il composto risulti ben amalgamato. Dopo aver asciugato la cavità dei pomodori con carta da cucina, riempirli col composto (volendo dare un tocco particolare usare la tasca da cucina!) e disporli in una pirofila unta d'olio. Spolverizzare la superficie col pangrattato e passare in forno già caldo a 180 gradi per 15 minuti circa. Servire caldi!
Pomodori saporiti
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Svuotare alcuni pomodori, salarne leggermente l'interno e metterli capovolti a sgocciolare per una mezz'ora circa.
Nel frattempo preparare un trito di 2 spicchi d'aglio, un mazzetto di prezzemolo, 3 filetti d'acciuga sott'olio, un pizzico di sale e pepe ed aggiungervi un pugno di pangrattato ed un filo d'olio.
Riempire i pomodori, guarnire con qualche cappero e pezzetti di oliva ed infornare a 180 gradi per 30 minuti circa.
Pomodorini al formaggio
Ingredienti per 4 persone: 12 pomodorini piccoli e tondi - due cucchiai di parmigiano - 180 gr di stracchino - due cucchiai di panna - qualche foglia di lattuga - sale e pepe
Preparazione: Tagliare in due i pomodorini, scavarli leggermente togliendo un po' di polpa e disporli nei piatti sopra a qualche foglia di lattuga;
- amalgamare a crema lo stracchino insiame a parmigiano, panna, sale e pepe;
- con una tasca da pasticcere con bocchetta dentellata sistemare sopra ogni meta' pomodoro un po' di ripieno; servire.
Sgonfiotti di spinaci e fontina
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di pasta sfoglia, 30 gr di burro, 400 gr di spinaci lessati e tritati, 120 gr di fontina, 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato, 1 uovo, sale e pepe.
Preparazione: - Stendere la pasta allo spessore di 1/2 cm e con un tagliapasta, ricavare dalla sfoglia tanti dischi. Insaporire gli spinaci in 30 gr di burro, poi unire sale, pepe, parmigiano e la fontina a dadini. Distribuire il composto sui dischi, ripiegarli dando loro la forma di mezzaluna. Spennellarli con il tuorlo e cuocerli in forno per 30 minuti.
Zucchine al pecorino
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di zucchine - olio extravergine d'oliva - aglio - 250 polpa di pomodoro - sale – pecorino
Preparazione: - Tagliare a cubetti le zucchine e farle rosolare e cuocere in olio ed aglio;
- aggiunngere il passato di pomodoro e regolare il sale; cuocere per 20 minuti;
- aggiungere il pecorino grattugiato e far insaporire per alcuni minuti
Zucchine alla menta
Ingredienti per 4 persone: 8 zucchine medie - olio extravergine d'oliva - menta - aglio - sale – pepe
Tagliare a rondelle sottili le zucchine. Secondo gusto, cuocere le zucchine bollite qualche secondo in poca acqua oppure friggerle in poco olio. Se bollite scolarle bene, se fritte in olio sgocciolarle. Versare abbondante olio in un piatto, aggiungere abbondante aglio tritato finemente, sale, pepe e sbattere qualche secondo; versare la salsa sulle zucchine, aggiungere alcune foglie di menta tritata con le mani, mescolare e lasciare insaporire in frigo.
Zucchini ripieni classici
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone:6-8 zucchini, a seconda della grandezza - 100 gr di prosciutto cotto tritato - 200 gr di carne macinata cotta - 2 uova - 1 bicchiere di latte - 2 fette di pane ammollato nel latte - 1 cucchiaino di prezzemolo tritato - 1 cucchiaino di basilico tritato - parmigiano grattugiato - pane grattugiato - olio, sale e pepe
Preparazione: Dopo avere pulito gli zucchini, scottateli per pochi istanti in acqua bollente leggermente salata, scolateli, tagliateli a metà nel senso della lunghezza e svuotateli della polpa.
Passate al mixer il prosciutto,la carne, le uova, il latte, il prezzemolo, il basilico, il pane strizzato, 3 cucchiai di parmigiano e metà della polpa tolta agli zucchini, impastate gli ingredienti in maniera omogenea, regolate di sale e pepe e, se il composto dovesse risultare troppo compatto, aggiungete ancora altra polpa degli zucchini o qualche cucchiaio di latte.
Allineate gli zucchini in una pirofila unta, disponetevi sopra il ripieno, cospargeteli con un mix di pangrattato e parmigiano e bagnateli con un po' di olio.
Cuocete in forno a 180 gradi per circa 20-30 minuti o fino a che a che siano ben dorati.
Funghi alla crema di formaggio
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti: funghi trifolati (aglio olio prezzemolo), farina, latte, provolone piccante, caciotta fresca
Preparazione: Cuocere i funghi trifolati (olio,aglio,prezzemolo,sale), aggiungere un cucchiaio di farina e mescolare; aggiungere un bicchiere di latte, provolone e caciottina tagliati finemente ed amalgamare molto bene fino a fondere i formaggi e formare una crema.
Funghi ripieni
Tempo di preparazione: -
Ingredienti 4 persone: 12 grossi champignon o porcini piccoli - 1 spicchio di aglio - prezzemolo tritato - 5 o 6 cucchiai di olio extravergine di oliva - 150 gr. di parmigiano grattugiato - 1 uovo - sale - pepe macinato fresco.
Preparazione: Eliminate la terra dai gambi e pulite bene i funghi con una pezza umida.
Togliete i gambi e tritateli con l'aglio e il prezzemolo.
Metteli in una terrina e aggiungete l'uovo, il parmigiano, 4-5 cucchiai di olio, il sale e spolverate con pepe macinato fresco.
Amalgamate bene il tutto e farcite le cappelle.
Ungete bene una teglia da forno, adagiatevi i funghi, spolverizzateli con un altro po' di prezzemolo e un filino di olio e cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per 25-30 minuti.
Serviteli molto caldi.
Potete, una volta cotti, aggiungere sopra ad ogni fungo una fettina di formaggio e una di speck sottilissimi e farli gratinare 2-3 minuti sotto il grill, ma sono buoni anche cosi', per chi ama sentire tutto il gusto dei funghi.
Polpette di funghi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di porcini - 100 gr di pangrattato - 2 uova di media grandezza - 2 cucchiai colmi di parmigiano - aglio - prezzemolo - burro - olio extravergine d'oliva – sale
Preparazione: Pulire i funghi, tagliarli a fette e cuocerli con olio, aglio tritato;
- appena tireranno fuori il loro liquido aggiungere il prezzemolo tritato ed appena cotti aggiungere il sale e se piace anche pepe;
- appena cotti, tritarli molto bene (non frullarli), aggiungere n altro spicchio di aglio tritato, prezzemolo tritato, le uova, parmigiano grattugiato (la quantità è indicativa), formare delle polpettine da passare nel pangrattato e friggere in olio bollente.
Pasticcio di funghi
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: pasta sfoglia - 350 gr di champignons - 40 gr di burro - cipolla - prezzemolo - 100 gr di panna - 2 uova – sale
Preparazione: Far appassire la cipolla tritata nel burro caldo; aggiungere i funghi tagliati a fettine; spolverare con prezzemolo tritato e far cuocere a fuoco basso; salare; a parte mescolare la panna con le uova sbattute. Foderare con la pasta sfoglia una teglia tonda con bordi bassi; versare i funghi poi la crema alla panna; livellare e cuocere in forno per 20 minuti a 180 gradi
Fagioli alla cow-boy
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di fagioli borlotti secchi - 200 gr di speck - un cucchiaio di conserva di pomodoro - un cucchiaino di aceto - sale - pepe – burro
Preparazione: Dopo aver lasciato i fagioli in acqua fredda per una notte, lessateli in poca acqua (quanto basta per coprirli); appena cotti prima di scolarli salateli e dopo che il sale si è sciolto, scolateli; metteteli in una padella con una noce di burro, lo speck tagliato a listerelle, il cucchiaio di conserva, il cucchiaino di aceto ed un bicchiere d'acqua; alzare la fiamma, mescolare ed aggiungere sale e pepe; far evaporare ma non completamente.
Fagioli stufati al cognac
Tempo di preparazione: -
(alla piemontese-texana)
Ingredienti per 4 persone: 400 g di fagioli freschi sgranati - 1 cipolla steccata con 3 chiodi di garofano - 3 rametti di timo - 1 spicchio di aglio - 1/2 foglia di alloro - 1 peperoncino a piacere - 5 cucchiai d’olio - 1 bicchiere di Cognac o brandy - 1 bicchiere di passata di pomodoro - paprika - pepe e sale.
Preparazione: Mettete i fagioli in una casseruola a bordi alti, copriteli di acqua fredda, aggiungete la cipolla e, avvolti in una garza, timo-aglio-peperoncino-alloro, mettete al fuoco e cuocete coperto, a fiamma bassa, finché i fagioli siano cotti.
Salate l’acqua verso il termine della cottura altrimenti la buccia dei fagioli può rimanere dura.
Togliete la cipolla ed il sacchetto degli aromi e scolate i fagioli, conservando il loro liquido di cottura.
Mettete, nella stessa casseruola, l’olio, il pomodoro ed il cognac e fate bollire per alcuni minuti, aggiungendo 1 mestolo del liquido di cottura dei fagioli.
Aggiungete i fagioli alla salsa, regolate il sale, spolverizzate di paprika e pepe nero e cuocete ancora 10-15 minuti, per insaporire bene i fagioli, quindi servite.
Piselli al prosciutto
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: 800 gr di piselli già sgranati - cipolla - 200 gr di prosciutto crudo a fette spesse - 1/2 bicchiere di vino bianco - 2 cucchiai di panna da cucina - 40 gr di burro – sale
Preparazione: Soffriggere la cipolla nel burro; appena la cipolla comincia ad appassire, aggiungere il prosciutto tagliato a dadini e lasciare rosolare; coprire con il vino bianco e far evaporare; aggiungere i piselli e un bicchiere d'acqua ed abbassare la fiamma; appena cotti alzare la fiamma e far evaporare; regolare il sale, aggiungere la panna, amalgamare bene, far addensare la salsa e servire aggiungendo, se piace, del prezzemolo.
Insalata al prosciutto
Tempo di preparazione: 20 minuti
Ingredienti: radicchio rosso - lattuga - prosciutto dolce - olio extra vergine d'oliva - sale – pepe
Preparazione: Mondare e lavare con cura l'insalata; tagliarla a strisce e metterla in una capace insalatiera; in un padellino rosolare a fiamma bassa il prosciutto tagliato a strisce in modo che rimanga morbido; versare la salsa sull'insalata, regolare il sale e spolverare con pepe.
Insalata di fagioli e cipolle
Tempo di preparazione: 50 minuti
Ingredienti per 4 persone: 250 gr di fagioli borlotti freschi - 2 cipolle rosse e grandi - olio di oliva – sale
Preparazione: Mettere i fagioli in acqua fredda e portare ad ebollizione; portare a cottura i fagioli, regolare il sale e farlo sciogliere poi scolarli ma conservare mezzo bicchiere dell'acqua di cottura; in una padella mettere le cipolle sbucciate e tagliate a rondelle molto sottili, qualche cucchaio di olio e far cuocere a fuoco basso ed a pentola coperta; regolare il sale, aggiungere i fagioli, il mezzo bicchiere d'acqua di cottura e far insaporire; servire freddo con l'aggiunta di un filo d'olio extravergine d'oliva.
Insalata di pollo
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di petto di pollo intero - 4 patate medie - 6 carote medie - 400 gr di fagiolini freschi gia' puliti - 4 o 5 fettine di peperoni sott'olio - una manciata di olive verdi denocciolate - 1 vasetto di yogurt denso intero (125 gr c.a.) - 6 cucchiai colmi di maionese - olio q.b. - sale q.b. - pepe nero q.b. - spezie fresche (salvia, basilico, rosmarino, prezzemolo, timo...) - un misurino di brodo di pollo liofilizzato
Preparazione: Sgrassare e disossare il petto di pollo, quindi tagliarlo a dadini non troppo piccoli e lessarlo in abbondante acqua con le spezie e il brodo liofilizzato, badando che non s'indurisca troppo.
Quando è cotto scolarlo e metterlo in una terrina capiente a raffreddare (togliere le erbe pero'!!) condito con un filo d'olio e un po' di sale e pepe.
Lessare nel frattempo le patate e le carote lavate e sbucciate e i fagiolini, prestando attenzione che non cuociano troppo (le patate in particolate non devono assolutamente spappolarsi!), quindi tagliare il tutto a pezzetti non piccolissimi e aggiungere al pollo insieme ai filetti di peperoni e alle olive tagliuzzate.
A questo punto condire con abbondante olio, regolare di sale e pepe e porre in frigorifero a raffreddare.
Nel frattempo amalgamare bene la maionese con lo yogurt, quindi condire l'insalata, quando è fredda, con la crema ottenuta.
Porre di nuovo in frigorifero fino al momento di servire.
Quest'insalata è davvero buonissima, puo' essere un perfetto piatto unico per un pranzo o una cena leggeri in quanto completa di tutti i nutrienti, oppure un fantasioso contorno per stupire i vostri ospiti, inoltre, oltre ad essere molto rinfrescante, quindi perfetta per l'estate, ha il gran vantaggio di poter essere preparata in anticipo
Insalata strana
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: banana - mela - gherigli di noci - ananas sciroppato - fragole - lattuga - indivia - panna - sale - zucchero - succo di limone.
Preparazione: Questa insalata direi che è... strana!
Sbucciare la banana, mondare le fragole sciacquandole nel vino bianco, sbucciare la mela e tagliare a cubetti compresi i gherigli di noci e le fragole.
Mondare e lavare la lattuga e l'indivia e tagliarle a strisce.
Mescolare indivia, lattuga e frutta in un unico recipiente ed aggiungere panna, sale e zucchero a piacere.
Insalatissima tonno e fagioli
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di tonno sott'olio - 3 grosse cipolle rosse oppure 4 medie - 2 scatole di fagioli lessati (500 gr circa sgocciolati) - olio extravergine d'oliva - rosmarino - aglio - sale – pepe
Preparazione: Ovviamente se non si ha fretta sarebbe meglio utilizzare tonno fresco e fagioli freschi o secchi da cucinare da se.
Altrimenti aprire le scatole di fagioli lessati, sgocciolarli, aprire le scatole di tonno sott'olio e sgocciolare anch'esso.
Affettare a velo le cipolle.
Sbriciolare il tonno e metterlo nell'insalatiera.
Aggiungere i fagioli, le cipolle, un rametto di rosmarino, 1 o 2 spicchi d'aglio sbucciato, sale, pepe ed un generoso filo d'olio extra vergine d'oliva.
Mescolare con cura e mettere in frigo per 2 o 3 ore.
Togliere il rametto di rosmarino e l'aglio e servire.
Insalata Giulio Cesare
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 1 cespo di lattuga - 100 gr di parmigiano - 2 spiicchi d'aglio - 100 gr di pancetta - alcuni filetti d'acciuga - 4 fette di pane casareccio - olio – sale
Preparazione: Preparare delle bruschette con le teffe di pane e poi strofinarle con l'aglio; spezzettare le fette di pane e metterne in un insalatiera;
- Lavare, nettare e spezzettare l'insalata ed aggiungerla nell'insalatiera;
- rosolare la pancetta tagliata a cubetti ed aggiungerla nell'insalatiera;
- condire con alici sminuzzate, olio, sale e piccole scaglie di parmigiano; mescolare e servire.
Peperonata
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti: olio, spicchio d'aglio, 1 cipolla media, 3 peperoni rossi, 1 melanzane nera, 1 patata di media grandezza, due zucchine medie, 100 gr di pomodori pelati, acqua q.b. – sale
Preparazione: Preparare una salsa di pomodoro: far rosolare l'aglio e la cipolla tritati in qualche cucchiaio d'olio, aggiungere i pomodori pelati e tritati e lasciare cuocere qualche minuto; aggiungere poi i peperoni lavati e nettati dai semi e dalla parte interna, la melanzana sbucciata e tagliata a cubetti, la patata sbucciata e tagliata a cubetti e le zucchine lavate e tagliate a cubetti, aggiungere acqua fino a coprire e lasciare cuocere a fiamma media; regolare il sale ed eventualmente lasciare addensare un poco la salsa.
Patate del prete
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di patate - olio extravergine di oliva - prezzemolo - aglio - latte - sale – pepe
Preparazione: Lessare le patate, senza sbucciarle, in acqua bollente; pelarle, tagliarle a cubetti non troppo piccoli e condirle con aglio tritato finemente, un trito di prezzemolo, buon olio di oliva, sale e pepe.
7.SALSE
Besciamella
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 40 gr di burro - 2 cucchiai di farina - 1/2 litro di latte - noce moscata – sale
Preparazione: Far schiumare in padella il burro versare la farina e mescolare con un cucchiaio di legno; quando la farina è color nocciola pallido versare il latte, grattugiare un pizzico di noce moscata, salare e mescolare continuamente fino ad ebollizione; continuare a mescolare per far rapprendere la besciamella. Si usa dappertutto: in alcune preparazioni a base di carne o soprattutto per gratinare la pasta o i cannelloni al forno.
Ketchup
Ingredienti: 500 gr di pomodori pelati - un cucchiaino di glucosio (in farmacia) - 20 gr di zucchero - mezzo peperone - un bicchiere di aceto di vino - sale - un sacchetto di garza contenente spezie e verdure (peperoni verdi privati dei semi e tritati, pepe in grani, una stecca di cannella, chiodi di garofano, pochissimo finocchio, sedano tritato) - cipolla - senape in polvere
Preparazione: Scottare e pelare i pomodori; frullarli o passarli; tagliare a pezzi la cipolla ed il mezzo peperone verde, aggiungere il pomodoro e far cuocere sino a quando la cipolla ed il peperone siano ben cotti;
- recuperare la cipolla ed il peperone e passarli al setaccio insieme ad un po' di salsa; rimettere il peperone e la cipolla ridotta in crema nella salsa, aggiungere il sacchetto di spezie e far cuocere per altri 20 minuti; aggiungere il glucosio, lo zucchero, l'aceto, il sale quanto basta ed un cucchiaino di senape in polvere; far bollire a lungo, a fiamma bassa, per 1 o 2 ore o fino a quando ottenuta una salsa molto densa;
- appena che la salsa ha raggiunto la giusta densita' togliere il sacchetto di spezie, versare il composto in bottigliette o barattoli di vetro puliti ed asciutti, chiudere ermeticamente e sterilizzare in un grande pentolone piano d'acqua per 20 minuti.
Maionese
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 2 rossi d'uovo - 1 bicchiere di olio di semi - succo di limone – sale
Preparazione: Sbattere bene i rossi e iniziare a mescolare sempre nello stesso verso aggiungendo, molto lentamente, l'olio, non appena la maionese inizierà a diventare molto soda aggiungere qualche goccia di limone e continuare a versare l'olio ed a mescolare; alla fine aggiungere un pizzico di sale; con pazienza e con cura avrete un ottima maionese. Dove? Su pesce bollito, su pomodori, verdure...
Pastella alla birra
Tempo di preparazione: 10 minuti
Ingredienti: 125 gr di farina - 1 uovo di media grandezza (55 gr) - 1 albume - birra chiara (qualche cucchiaio) – sale
Preparazione: - Mettete in una scodella la farina, rompere l'uovo all'interno;
- sbattere bene, aggiungere tanta birra quanto basta per ottenere un'impasto omogeneo ma ancora non troppo fluido;
- regolare il sale;
- coprire e lasciare lievitare per 20-30 minuti;
- mescolare l'impasto e sbattere a neve l'albume;
- aggiungere pian piano l'albume mentre si mescola bene, ma solo quello che occorre in modo da non fare la pastella troppo fluida o liquida.
Pastella gassata
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 125 gr di farina - 1 uovo - 1 albume - qualche cucchiaio di acqua minerale gassata – sale
Preparazione: Sbattere con una frusta la farina, l'uovo, l'acqua ed un pizzico di sale, sino ad avere un impasto omogeneo;
- far riposare per 15 minuti; mescolare bene;
- montare a neve l'albume ed unire poco per volta mescolando alla pastella, ma solo quanto basta per renderla fluida.
Pastella al vino
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 75 gr di farina - 1 tuorlo d'uovo - 1 albume - qualche cucchiaio di vino bianco - 2 cucchiaini di olio extravergine d'oliva – sale
Preparazione: Sbattere con una frusta la farina, i tuorli, il vino, l'olio ed un pizzico di sale, sino ad avere un impasto omogeneo;
- far riposare per 15 minuti;
- montare a neve l'albume ed unire poco per volta mescolando alla pastella, ma solo quanto basta per renderla fluida.
Pinzimonio
Tempo di preparazione: 10 minuti
Ingredienti: scodelle da pinzimonio - olio extravergine d'oliva - sale - pepe - succo di limone (facoltativo) - verdure crude miste (carota, sedano, ravanelli, porri, cipolline infilzate con stuzzicadenti, cetrioli sbucciati...)
Preparazione: Fare un emulsione con olio, sale, pepe ed eventualmente succo di limone; disporlo nelle scodelline da pinzimonio; servire le verdure pulite e tagliate a pezzi insieme a fette di pane casalingo o rustico.
Ragu' bolognese
Tempo di preparazione: 90 minuti
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di polpa di manzo e maiale tritata - cipolla - carota - sedano - 100 gr di pancetta - 4/5 cucchiai di salsa di pomodoro concentrata - vino rosso - brodo di carne - burro - sale – pepe
Preparazione: Tritare la cipolla, il sedano, la carota e la pancetta e soffriggere con due noci di burro; aggiungere la carne ed abbassare la fiamma; quando la carne sarà rosolata bagnare con un bicchiere di vino e alzare la fiamma per far evaporare completamente; aggiungere poi un bicchiere di brodo e far evaporare ma non completamente; aggiungere la salsa di pomodoro, salare, ed abbassare la fiamma; la salsa dovrà ridursi abbastanza, E' talmente buona che possiamo usarla con la pasta che vogliamo. E' di rigore la spolverata di parmigiano.
Salsa ai 4 formaggi
Tempo di preparazione: 30 minuti
Ingredienti per 4 persone: 50 gr. di gruviera (o emmenthal) - 50 gr. di gorgonzola - 50 gr. di olandese - 50 gr. di parmigiano - 40 gr. di burro - 400 gr. di latte.
Preparazione: Tagliare a listarelle molto sottili il gruviera e l'olandese, sbriciolare il gorgonzola; grattugiare il parmigiano; versare i formaggi e il burro nel latte e mettere sul fuoco; appena il latte comincia a scaldarsi mescolarlo ogni tanto con una paletta di legno; appena bolle mescolare frequentemente e far addensare la salsa fino a ridurla in una crema filante. Ottima con penne o pennette oppure sui crostini di pane appena arrostiti alla brace.
Salsa agli spinaci
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 200 gr di spinaci gia lessati e strizzati bene - 200 gr di panna fresca - 200 gr di mascarpone fresco - una noce di burro - olio di soia - qualche cucchiaio di consomme' (brodo ristretto) - aglio – sale
Preparazione: Soffriggere lo spicchio d'aglio in poco olio e poco burro;
- togliere l'aglio ed aggiungere gli spinaci tritati molto bene e far insaporire per qualche minuto;
- a parte far bollire a fiamma bassa per qualche minuto il mascarpone, la panna, qualche cucchiaio di consomme', regolando di sale;
- mescolare bene la salsa agli spinaci.
Salsa ai due vini
Tempo di preparazione: 35 minuti
Ingredienti: olio extravergine d'oliva - spicchio d'aglio - 1/2 cipolla - 1/2 carota - 2 fettine di prosciutto crudo - brodo - rucola - qualche mandorla tritata - 1/2 bicchiere di vino bianco - 1/2 bicchiere di vino Marsala - 250 gr di passato di pomodoro - peperoncino - prezzemolo - sale - acqua q.b.
Preparazione: Far soffriggere la cipolla tagliata a velo, lo spicchio d'aglio tritato, la carota tagliata a julienne, il prosciutto tagliato a striscie, le mendorle tritate e peperoncino a piacere;
- togliere il peperoncino, aggiungere i due vini e far evaporare;
- aggiungere un dito di brodo, un goccio d'acqua ed il passato di pomodoro; spolverare con prezzemoto tritato, regolare di sale e se troppo denso aggiungere altra acqua;
- far cuocere 20 minuti mantenendo la salsa non troppo densa.
Adatta a condire pasta, anche all'uovo.
Salsa al prosciutto e patate
Tempo di preparazione: 60 minuti
Ingredienti: 80 gr di prosciutto dolce - 2 filetti di alici - olio - 100 gr di carne tritata - 1/2 bicchiere di vino rosso - acqua q.b. - 250 gr di pomodori pelati - una piccola patata – sale
Preparazione: Soffriggere in un po' d'olio i filetti di alici, il prosciutto tagliato a pezzetti, la carne tritata; abbassare la fiamma e far cuocere la carne;
- bagnare con il vino rosso e far evaporare;
- aggiungere i pomodori pelati tritati e far cuocere 15 o 20 minuti;
- lessare una patata, sbucciarla e schiacciarla; bagnare la patata con un po' d'acqua calda in modo fa formare una cremetta; aggiungere la crema di patata alla salsa e amalgamarla molto bene; regolare il sale e far insaporire.
Adatta per condire pasta o pasta all'uovo.
Salsa alle patate
Tempo di preparazione: 20 minuti
Ingredienti per 4 persone: 200 gr. di patate - 200 gr. di latte - 200 gr. di acqua - spicchio d'aglio - un pezzetto di peperoncino - rosmarino - salvia - olio extravergine di oliva - sale.
Preparazione: Sbucciare le patate tagliarle a cubetti piccoli, metterle in un pentolino con un bicchiere d'acqua, un bicchiere di latte, un po' di olio, lo spicchio di aglio tagliato fine, il peperoncino, il sale ed il rosmarino; far cuocere fino a che le patate si sfaldino per bene e si ottenga una salsa cremosa (se troppo densa aggiungere acqua); eliminare il peperoncino. Adatta per condire fusilli, aggiungendo del parmigiano; oppure su carne al barbecue.
Salsa allo yogurt
Tempo di preparazione: 15 minuti
Ingredienti: 100 gr di crescione - 100 gr di rucola - un vasetto di yogurt naturale – sale
Preparazione: - Scottare per qualche minuto il crescione e la rucola in acqua bollente; sgocciolare bene; frullare e mescolare allo yogurt; se piace aggiungere anche noce moscata e pepe; scaldare leggermente senza far addensare;
Salsa barbecue
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 tazza di salsa ketchup - 2 cucchiai di rafano grattugiato - 1 cucchiaio di miele - 1 cucchiaio di sciroppo d’acero - 1 cucchiaio di peperoncino Ancho macinato (si puo' sostituire con paprika dolce) - 1 cucchiaino di peperoncino tipo cayenna macinato - 1 cucchiaio di senape - il succo di 1 limone - 1 cucchiaino di sale.
Preparazione: Amalgamate tutti gli ingredienti e lasciate riposare per qualche ora.
Prima di usare la salsa rimescolatela con una forchetta.
Ottima con ogni tipo di carne rossa alla griglia.
Salsa di pane
Tempo di preparazione: 30 minuti
Ingredienti: 1/2 litro di latte - 100 gr di mollica di pane - sale - 1 cipolla picccola - chiodi di garofano - burro - mezzo bicchiere di panna
Preparazione: - Portare ad ebollizione il latte;
- aggiungere la mollica di pane, regolare il sale, una cipollina picchiettata di alcuni chiodi di garofano ed un cucchiaio di burro fuso;
- cuocere a fuoco lento per 15 minuti;
- togliere del fuoco e con una frusta sbattere la salsa per renderla liscia;
- aggiungere la panna ed amalgamare bene.
Usare per arrosti di pollo o selvaggina piccola.
Sugo per pasta veloce e favoloso
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per 4 persone: 2 peperoni gialli - 2 cipolle - 1 spicchio d'aglio - olio q.b. - sale – tabasco
Preparazione: Soffriggere nell'olio uno spicchio di algio e toglierlo; aggiungere le cipolle ed i peperoni tagliati grossolanamente al robot, far soffriggete il tutto molto bene. Salare ed aggiungere una buona dose ( a seconda dei gusti) di tabasco. Frullare il tutto e ccondire la pasta sgocciolata. Ottimo anche con le patate bollite, o con chhe altro vi venga in mente... buon appetito.
Sugo sfizioso
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 trancio di pancetta - sugo di pomodoro - cipolla - funghi trifolati - peperoncino - pecorino - sale - pepe.
Preparazione: Soffriggete la cipolla con dell'olio d'oliva e fate rosolare un po' la pancetta tagliata a cubetti.
Unite alla pancetta e alla cipolla del sugo di pomodoro, sale, pepe, funghi e peperoncino.
Fate asciugare il sugo a fuoco basso e senza coperchio e quando è quasi tutto asciutto aggiungete il pecorino gratuggiato.
Fate amalgamare il tutto e usatelo per condire qualsiasi tipo di pasta
Crema al limone
Ingredienti: 270 gr di zucchero - 120 gr di burro - 3 uova di media grandezza (o 4 piccole) - 3 limoni di media grandezza
Preparazione: Grattugiare la scorza di 1 limone; ottenere il succo dei 3 limoni;
- sbattere il burro tenuto a temperatura ambiente con lo zucchero fino a ridurlo a crema; aggiungere le uova, le scorze grattugiate del limone ed il succo dei 3 limoni; far cuocere a bagnomaria a fuoco basso mescolando velocemente e continuamente;
- ottenuta una crema omogenea passarla al setaccio e mentre raffredda ogni tanto mescolarla per evitare che si formi una pellicola in superficie.
Crema al cioccolato
Ingredienti: 1/2 litro di latte - 100 gr di cioccolato amaro (70-80% di cacao) - 150 gr di zucchero - 60 gr di farina di fecola - una tazzina di caffè
Preparazione: Diluire la farina di fecola con un goccio di latte, aggiungere il rimanente latte, lo zucchero ed il caffé e mescolare bene;
- mettere sul fuoco basso mescolando continuamente sino a farlo addensare;
- appena inizia ad addensare ritirare dal fuoco; far fondere il cioccolato fuso a bagnomaria (durante la fusione il cioccolato non dovrà bollire ma solo fondere) ed aggiungerlo alla crema.
Crema di burro
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 250 gr di zucchero a velo - 250 gr di burro freschissimo - 2 tuorli - 1 bicchierino di liquore a piacere o caffe' o pochissima crema fredda di cioccolata...
Preparazione: Lasciare ammorbidire il burro a temperatura ambiente;
- lavorare inizialmente con un cucchiaio di legno poi con una frusta aggiungendo pian piano lo zucchero e uno per volta i tuorli;
- alla fine aggiungere il gusto preferito;
- dopo una lavorazione accurata, si dovra' ottenere una morbida crema.
La crema di burro puo' essere usata per decorare o farcire torte pasticcini e simili.
Crema pasticcera
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 5 rossi d'uovo - 3/4 di litro di latte - 150 gr di zucchero - 3 cucchiai di farina
Preparazione: Portare ad ebollizione il latte, sbattere con un cucchiaio di legno i rossi d'uovo con lo zucchero fino a crema soffice; aggiungere la farina e amalgamare bene; aggiungere pian piano il latte ormai tiepido e diluire la crema mescolando con il cucchiaio di legno; porre la crema sul fuoco a fiamma bassa e sempre mescolando far addensare; continuare a mescolare fino a che estraendo il cucchiaio di legno questo sarà velato dalla crema. Usata per farcire torte, bignè e simili.
Fonduta al cioccolato
Tempo di preparazione: 40 minuti
Ingredienti: 250 gr di cioccolato fondente - 3 tuorli - 120 gr di burro - 3 tuorli - 25 cl di latte - una tazzina di caffe' Ingredienti per accompagnare: 3 kiwi - 2 pere - 3 arance - 1 ananas - uva bianca (quando c'è) - cubetti di Pan di Spagna
Preparazione: - Fondere il cioccolato a bagnomaria;
- aggiungere il burro a pezzi ed amalgamarlo al cioccolato;
- sbattere bene i tuorli; scaldare il latte mescolato insieme al caffe';
- appena il latte sara' molto caldo quasi bollente aggiungerlo a filo ai tuorli sbattendo velocemente con una frusta;
- versate la crema ai tuorli nella casseruola della fonduta, aggiungere il cioccolato e mescolare bene;
- scaldare nel fornello apposito (o equivalente) la fonduta senza farla bollire;
- preparare e mondare la frutta, tagliandola in cubetti, lasciando l'uva in chicchi, e preparando da parte dei cubetti di Pan di Spagna;
- nei servizi per fondute al cioccolato in genere sono comprese anche le apposite forchettine, ma vanno bene anche i classici spiedini di legno; con questi ogni commensale prendera' un pezzo di frutta o di dolce e lo intingera' nella fonduta.
Glassa di zucchero
Tempo di preparazione: 5 minuti
Ingredienti: 200 gr di zucchero a velo
Preparazione: Diluire lo zucchero con pochissima acqua fino a ridurlo in crema; colando deve formare una specie di nastro spesso. Usata per decorare torte: si spalma con una lama di coltello sulla torta e si fa asciugare a temperatura ambiente (20 gradi).
Salsa al caramello
Tempo di preparazione: 25 minuti
Ingredienti: 200 gr di zucchero - 1/2 litro di panna
Preparazione: Portare ad ebollizione lo zucchero con 1/4 di litro di acqua; bollire fino a raggiungere una colorazione al biondo-caramello; far freddare ed aggiungere la panna; riportare sul fuoco e portare di nuovo ad ebollizione; filtrare ed usare su gelati e torte; facendo raggiungere una colorazione più accesa e senza aggiungere la panna il caramello puro si può usare per la creme caramel
Salsa di fragole
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 500 gr di fragole - 180 gr di zucchero - 200 ml di acqua - 1/2 bicchierino di Cointreau - 1 bustina di vanillina
Preparazione: Lavare le fragole, lasciarle asciugare, nettarle e frullarle
Mescolarle l'acqua allo zucchero ed alla vanillina e far cuocere a fuoco basso per 10 minuti.
Aggiungere il frullato di fragole e, sempre sulla fiamma bassa, mescolare sino a far addensare la salsa sino alla consistenza voluta.
Aggiungere il liquore e mescolare bene.
E' ottima fredda sul gelato o calda (molto addensata) come farcia di torte.
Salsa dolce allo yogurt
Tempo di preparazione: 20 minuti
Ingredienti: 2 vasetti di yogurt cremoso - 120 gr di zucchero - 2 uova
Preparazione: - Sbattere a neve gli albumi;
- sbattere i tuorli con lo zucchero sino ad ottenere una crema gonfia e chiara;
- amalgamare il composto tuorli-zucchero agli yogurt;
- incorporare con cura anche gli albumi;
- usare sopra la frutta o sopra i gelati..
Zabaione
Tempo di preparazione: 15 minuti
Ingredienti: 4 rossi d'uovo - 1 bicchiere di panna montata - 100 gr di zucchero - 4 bicchierini di marsala (cioè 120 ml)
Preparazione: Mettete in una terrina i rossi d'uovo, lo zucchero e i bicchierini di marsala e sbattete con una frusta fino ad ottenere una crema spumosa; aggiungere la panna montata, mescolare delicatamente e servire con biscotti.
8.DRINK
Amaretto
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1/2 litro di alcool a 90 gradi - 1/2 litro d'acqua - 300 gr di zucchero - 200 gr di mandorle dolci.
Preparazione: Mettere a macerare nell'alcool le mandorle tritate grossolanamente e mettere tutto in un vaso di vetro; chiudere ermeticamente e mettere il vaso in un posto buio, fresco ed asciutto per 3 settimane. Preparare lo sciroppo facendo bollire lo zucchero nell'acqua per qualche minuto. Filtrare l'infuso e mescolarlo allo sciroppo; imbottigliare e lasciar riposare per almeno 3 mesi nel solito posto asciutto e buio. E' possibile sostituire una piccola parte di mandorle dolci con mandorle amare, ad esempio 170 gr di mandorle dolci e 30 gr di amare, ma in tal caso aumentare la quantità di zucchero, ad esempio 350 gr.
Crema di limoncello
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: scorza di 4 limoni - 1 litro di latte scremato (o meglio a lunga conservazione) - 1/2 litro di alcool a 95 gradi - 750 gr di zucchero - 2 bustine di vanillina
Preparazione: - Far macerare, in un vaso di vetro chiuso ermeticamente, per 2 settimane le scorze dei limoni nell'alcool;
- filtrare ed aggiungere lo zucchero; mescolare; aggiungere il latte e la vanillina; mescolare;
- mettere a bagnomaria la crema di limoncello in una capace pentola ed appena bolle spegnere la fiamma e lasciare a bagnomaria sino a che l'acqua sia fredda;
- imbottigliare e mettere in frigo.
Crema di fragolino
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 500 gr. di fragole -1 litro di latte - 250 gr. di panna - 1 kg di zucchero - 2 bustine di vaniglia - 300 gr. di alcool - scorza di un limone.
Preparazione: Prendiamo una pentola e facciamo la stessa procedura del limoncello.
Dunque mettiamo, 1 litro di latte, 250 gr. di panna, 1 kg di zucchero e una scorza di limone (solo la parte gialla), facciamo iniziare il bollore e contiamo 20 minuti.
Facciamo raffreddare completamente e in un grande boccale mettiamo il latte cosi' composto, insieme a 2 bustine di vaniglia, alle fragole e alll'alcool e lasciamo macerare, agitando almeno una volta al giorno, per 20 giorni.
Trascorso questo tempo, filtriamo il liquore e conserviamolo in freezer.
Quando avete preparato tutti gli ingredienti nel boccale, vi consiglio, poiché fa caldo, di conservarlo in frigo!
Digestivo al basilico
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 40 foglie di basilico ligure - 1 litro di alcool 95 gradi - 800 gr. di zucchero - 2 litri di acqua.
Preparazione: Mettere il basilico in infusione nell'alcool per 4 o 5 giorni.
Sciogliere lo zucchero a freddo nei 2 litri di acqua e aggiungere il tutto all'alcool.
Lasciare ancora 48 ore a riposo, poi filtrare.
Idromele
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: lievito secco - acqua - zucchero – miele
Preparazione: Mescolate una punta di coltello di lievito secco in un cucchiaino da tè di acqua zuccherata calda e fate riposare al caldo.
Sciogliete, quindi, quattro cucchiai di miele in 1/2 litro di acqua calda, unite il lievito e mescolate.
Versate il liquido ottenuto in una bottiglia di vetro, chiudetene l'imboccatura con dell'ovatta e lasciate fermentare per 15 giorni a una temperatura compresa fra i 20 e i 30 gradi.
I funghi del fermento elaborano il miele in alcool etilico.
Aspettate qualche giorno, filtrate l'acqua di miele fermentata e rimettetela nella bottiglia, che avrete lavato bene, chiudetela e lasciatela per qualche giorno in ambiente fresco.
Avete ottenuto una bevanda che ha origini molto antiche: era particolarmente gradita, infatti, insieme alla birra, sia agli antichi Germani che ai Romani.
Liquore "famolo strano"
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 4 foglie di ortica - 2 foglie di arancio - 2 foglie di limone - un ramo di rosmarino - 3 foglie di menta romana - 3 foglie di basilico - 3 chiodi di garofano - 3 bacche di ginepro - 3 foglie di salvia - 1 stecca di cannella - 300 gr di acqua - 300 gr di zucchero - 1/2 litro di alcool a 95 gradi
Preparazione: Dovrebbe essere ormai scontato come si prepara un liquore di erbe...comunque...
Far macerare tutte le erbe nell'alcool per 10 giorni in un vaso di vetro pulito ed asciutto, chiuso e messo in un luogo dove nessuno possa andarci a ficcare il naso;
- preparare il solito sciroppo con lo zucchero e l'acqua, e cioè facendolo bollire sino a che si vedono grosse bolle; farlo poi raffreddare ed aggiugnerlo all'alcool; rimetterlo nel solito bel posticino e, pazienza, attendere altri 5 giorni;
- filtrare, imbottigliare, chiudere bene e, mi spiace per voi, rimetterlo nel posto lì, e dimenticarsene per 20 giorni... ma se l'assaggiate prima non vi preoccupate... è buono ugualmente.
Liquore al cioccolato
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 2/5 di litro di alcool a 95 gradi - 500 gr di zucchero - 1/2 litro di latte - 100 gr di cioccolato fondente
Preparazione: Far sciogliere il cioccolato grattugiato in mezzo bicchiere di acqua portando ad ebollizione e mescolando; far bollire per mezz'ora un altro mezzo bicchiere di acqua, il latte e lo zucchero; aggiungere il cioccolato e bollire altri 10 minuti; far freddare ed aggiungere l'alcool, imbottigliare, chiudere ermeticamente e far riposare alcuni giorni
Liquore al basilico
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 50 gr di foglie di basilico (freschissime) - 1/2 litro di alcool a 95° - 1/2 litro abbondante di acqua - 300 gr di zucchero - scorza di limone
Preparazione: Anche qui' fai macerare le foglie di basilico dentro l'alcool per 6 giorni. Poi filtra ed aggiungi lo zucchero, la buccia di limone e l'acqua. A questo punto lascia riposare per 2 settimane
Liquore al miele
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 500 gr di miele millefiori - 1/2 litro di alcool a 90 gradi - una stecca di cannella - 2/3 di litro d'acqua - una bustina di vaniglina
Preparazione: - Far macerare per una settimana la cannella e la vaniglina nell'alcool;
- mescolare bene al miele l'acqua e mettere sul fuoco (basso) per far addensare fino a ridurre a metà;
- far intiepidire ed aggiungere l'alcool filtrato;
- mettere in n vaso di vetro, chiudere ermeticamente e far riposare 10 giorni, agitando ogni giorno;
- filtrare, imbottigliare, tappare col sughero e consumare dopo una settimana.
Liquore alla liquirizia
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 2 o 3 pezzi di radice di liquirizia - 1 tazza e 1/2 di vodka - 1/2 tazza di sciroppo di zucchero gia freddo
- Lavare le radici di liquirizia e tagliarle in piccoli pezzi;
Preparazione: - metterli nella vodka e lasciar macerare in un vaso di vetro per una settimana; strizzare la liquirizia e filtrare;
- aggiungere lo sciroppo di zucchero e lasciare in infusione un'altra settimana;
- correggere il gusto, se necessario, con estratto di liquirizia
Liquore alla camomilla
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 300 gr di alcool etilico neutro a 96 gradi - 600 gr d'acqua - 300 gr di zucchero - 30 gr di camomilla romana - 2,5 gr di menta piperita - 2 gr di angelica - 1 gr di macis - 1 gr di china.
Preparazione: Dopo aver frantumato in un mortaio le spezie, ponetele al macero con alcool e 100 grammi d'acqua. Rimestate, chiudete e fate riposare per una settimana. Scaldate il resto dell'acqua a fiamma debole sciogliendovi lo zucchero e colate lo sciroppo ancora caldo sul macerato. Lasciate raffreddare e rimestate per amalgamare perfettamente gli aromi, quindi filtrate e avrete la sorpresa di ottenere un liquore limpido, dal delicato colore ambrato. Imbottigliate e aspettate un paio di mesi prima di servire. Ha effetto rilassante quindi: sogni d'oro.
Liquore di arance
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1/2 kg di arance - qualche scorza di limone (parte gialla) - 300 gr. di zucchero - 1/2 litro di alcool alimentare a 95 gradi.
Preparazione: Lavare le arance ed asciugarle bene; punzecchiarle in vari punti, metterle in un vaso di vetro, aggiungere qualche le scorze di limone, lo zucchero e l'alcool; chiudere con un tappo di sughero mettendo sotto il tappo un foglio di carta oleata e lasciare 3 mesi in un luogo fresco e asciutto controllando ogni tanto ed eventualmente agitando per far sciogliere lo zucchero; filtrare e imbottigliare il liquido, lasciandolo riposare ancora una settimana; le arance poi si possono usare per altre preparazioni.
Liquore di mirto
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 250 gr di bacche di mirto - 1/3 di litro di alcool a 95 gradi - 250 g di zucchero - 1/3 di litro d'acqua
Preparazione: Metti le bacche (belle mature) in un vaso di vetro, coprile con l'alcool, metti il tappo ma non chiudere,metti in dispensa a macerare per un mese, o anche più, ed ogni due o tre giorni agita il vaso di vetro. Dopo un mese, sgocciola le bacche, spremile e raccogli il succo, da parte raccogli l'alcool e filtralo. Prepara lo sciroppo con l'acqua e lo zucchero facendo bollire per qualche minuto. Quando è freddo, mescola l'alcool, lo sciroppo ed il succo; filtra, lascia riposare per un oretta, poi imbottiglia. Mettilo poi in un posto buio e fresco ed attendi un mese prima di gustarlo
Liquore Giovanni Grod-Rum
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 botigla di aperitivo analcolico, il succo di 2 arance, ghiaccio, 5cc di rum bianco.
Preparazione: In un vaso lungo si mette, l'aperitivo, il succo delle arance ed il rum, si mescola bene e dopo si mette il ghiaccio tritato.
Come apperitivo e dissetante va buonissimo.
Liquore di ananas
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 500 gr di alcool - 400 gr di zucchero - 1 kg di ananas - 1 stecca di vaniglia - 1 lt di acqua
Preparazione: Pulire l'ananas fresco.
Ridurlo a pezzettini.
Fare uno sciroppo con 1 litro di acqua e lo zucchero.
Poi, unire l'alcool, la vaniglia e l'ananas.
Lasciare in infusione per 8 giorni.
Trascorso il tempo, filtrare il tutto e versare nelle bottiglie.
Lasciare riposare e bere dopo 3-4 mesi.
Liquore di carote
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 250 gr di carote - 50 gr di semi di carote - 1/2 lt di alcool a 95 gradi - 1/2 lt di acqua - 300 gr di zucchero
Preparazione: Pulire le carote con il coltello raschiandole, lavarle ed asciugarle;
- metterle in un vaso di vetro, aggiungere l'alcool, mettere il coperchio e far macerare per 20 giorni in un luogo fresco e buio; agitare ogni giorno;
- aggiungere i semi di carote e lasciar macerare ancora 10 giorni;
- preparare lo sciroppo portando ad ebollizione l'acqua con lo zucchero e far freddare;
- mescolare lo sciroppo all'alcool, filtrare ed imbottigliare tappando ermeticamente;
- dopo alcuni giorni si puo' gustare. Macerare le carote nell'alcole, per circa 20 giorni, poi si aggiungono i semi e la vaniglia e si lascia ancora per una settimana, quindi aggiungere la soluzione di acqua e zucchero e filtrare.
Liquore di melograno
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: melograni sufficienti per ottenere - 1/4 di litro di succo - un pizzico di cannella - 130 gr di zucchero in polvere - 1/2 litro di alcool a 95 gradi
Preparazione: Scegliere dei melograni maturi; sgranarli e spremere i chicchi; aggiungere poi lo zucchero, la cannella e l'alcool; far riposare per un mese almeno; filtrare, poi imbottigliare di nuovo; liquore di indubbia provenienza pugliese, secco, tonico, adatto come digestivo.
Liquore di more
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 100 gr di more - 600 gr di zucchero - 1 litro di alcol a 90 gradi - 1 litro d'acqua – cannella
Preparazione: Mettere a macerare le more nell'alcol per un mese;
- mettere lo zucchero e l'acqua sul fuoco e preparare uno sciroppo;
- aggiungere lo sciroppo, la cannella (una stecca) e macerare per altri 5 giorni;
- filtrare ed imbottigliare.
Millerbe
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 2 foglie di alloro - 2 foglie di menta - 2 foglie di limone - 2 foglie di camomilla - 2 foglie di limoncella (è una varietà di piccole mele) - 2 chiodi di garofano - 2 bacche di ginepro - zafferano - noce moscata - 1/2 litro di alcool a 95 gradi - 250 gr. di zucchero - 1/4 di litro di acqua
Preparazione: Mettere l'alloro, la menta, il limone, la camomilla, la limoncella, il garofano, il ginepro, un pizzico di zafferano, una grattuggiata di noce moscata in un vaso di vetro lavato ed asciugato, aggiungere poi l'alcool, chiudere ermeticamente, mettere il vaso in un luogo asciutto e buio per una settimana; scuotere il vaso almeno una volta al giorno; mettere lo zucchero e l'acqua in un pentolino e portare ad ebollizione; appena bolle schiumare; far bollire a fiamma bassa sino a che si vedranno delle grosse bolle; lasciare freddare; filtrare l'alcool con un telo pulito e versarlo nello sciroppo, mescolare, coprire il recipiente e lasciare riposare per un giorno; imbottigliare e tappare con tappi di sughero; mettere in un luogo fresco e buio per due settimane.
Nocino
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 20 noci senza guscio - 180 gr di zucchero - 2/3 di litro di alcool a 90 gradi - stecca di cannella
Preparazione: Mettere le noci e la cannella in vasi di vetro e versare dell'alcool puro; lasciare macerare per un mese e mezzo al sole; dopo la macerazione, filtrare e mescolare con uno sciroppo leggero fatto con 1/3 di litro d'acqua e due cucchiai di zucchero
Sangria mexicana
Tempo di preparazione: -
Ingredienti per tutti coloro che vorrano divertirsi: 1 lt e 1/2 di vino spagnolo (Marquès de Riscal oppure un vono della Rioja o della Catalogna) - 50 ml di Cognac - 3 grosse pesche gialle - 70 gr di zucchero - baccello di vaniglia - pochissima noce moscata - scorza grattugiata di limone
Preparazione: Sbucciare e tagliare a cubetti le pesche e metterle in una grande coppa di vetro;
- spolverarle con zucchero, bagnarle con Cognac e metterle in frigo per 2 ore;
- a parte mettere nel vino la vaniglia, la noce moscata ed il limone e mettere in frigo per 2 ore;
- filtrare il vino e versarlo sulle pesche, mescolare bene e rimettere in frigo per 1 ora o piu';
- servire in bicchieri cilindrici ed alti.
La quantità di zucchero puo' essere variata: a maggior quantità di zucchero corrisponde una sangria piu' alcolica.
Whisky cream (Irish cream)
Tempo di preparazione: -
Ingredienti: 1 tazzina di zucchero - 2 tazzine di acqua bollente - pizzico di vaniglia - 5 tazzine di whisky - 1/3 di litro di crema di latte (panna liquida non molto grassa)
Preparazione: Sciogliere lo zucchero nell'acqua; aggiungere la vaniglia, whisky e crema di latte; mescolare vigorosamente; si conserva fino a 4 giorni in frigo.
Christmas cup
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Come misura useremo un bicchiere da 150 ml (meno di 1/5 di litro). Mescolare mezzo bicchiere di vodka e mezzo di Cointreau; aggiungere un bicchiere di succo di melograno ed uno di succo di pompelmo; lasciare in frigo per due ore; mettere a temperatura giusta dello spumante accomodandolo nel proprio secchiello riempito di ghiaccio; aggiungere al composto un bicchiere di spumante, mescolare solo se necessario, dividere nelle coppe e servire.
Claret cup
Tempo di preparazione: -
Preparazione: Si prepara nelle singole coppe. In ogni coppa mettere: meno di metà coppa di ghiaccio tritato, un cucchiaio raso di zucchero in polvere, due spruzzi di curacao, tre spruzzi di maraschino, qualche pezzetto di frutta di stagione; preparare una fettina d'arancia per ogni coppa e disporla all'interno; per ogni coppa infilare una cannuccia nel mezzo della fettina d'arancia; riempire con vino rosso giovane, o anche rosé.
Fonte: http://www.sanmarino2.net/manuale.doc
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