Il galateo a tavola per bambini
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Il galateo a tavola per bambini
GALATEO A TAVOLA, BON TON E BUONE MANIERE
Alcune norme generali che vanno bene sempre in casa propria e ospite da altri. Non sono banalità o cose superflue, ma il linguaggio di persone che vivono e condividono posti e situazioni, non conoscerle ci limita e in alcuni casi ci isola dagli altri. Conoscerle e praticarle ci offrono possibilità di incontro, di dialogo e di apertura.
Divieti:
Sedersi a tavola prima della padrona di casa.
Tenere il cellulare acceso.
Rifarsi il trucco o i capelli.
Appoggiare i gomiti sul tavolo.
Giocherellare con i bicchieri o con le posate.
Fare le palline di pane.
Chiedere pane o gli stecchini.
Servirsi da un piatto da portata con le posate personali.
Iniziare a mangiare prima della padrona di casa.
Mischiare vino ed acqua.
Bere prima di aver pulito la bocca con un tovagliolo.
Bere facendo rumore.
Far rumore con le posate tra i denti.
Fare dei bocconi troppo grandi.
Mangiare con ingordigia.
Masticare con la bocca aperta o facendo rumore.
Fare la scarpetta.
Usare gli stecchini
non si deve augurare buon appetito perché pare che sia maleaugurante
non si deve assolutamente parlare con la bocca piena
non ci si deve avvicinare al piatto con la testa, ma portare il cibo alla bocca con le posate
non si deve tagliare tutto il cibo, ma un pezzetto alla volta
ovviamente è vietato fare la ’scarpetta’ ed anzi va lasciato sempre un poco di cibo nel piatto
non si deve rifiutare l’offerta di vino mettendo una mano sul bicchiere o girando il bicchiere
mai portare alla bocca la lama del coltello
è vietato fumare a tavola
non si deve inoltre:
annusare i cibi
mangiare il riso o la pasta col cucchiaio
tagliare le frittate col coltello
il tovagliolo non va annodato al collo, ma appoggiato sulle gambe
prima e dopo aver bevuto bisogna pulirsi la bocca col tovagliolo
è vietato usare gli stuzzicandenti
contrariamente a quanto era in uso un tempo, ora è assolutamente sconveniente fare rutti a tavola.
Attenzione a...
- Prima di essere serviti o servirsi fare attenzione a togliere il tovagliolo dal piatto ed appoggiarlo sulle gambe.
- Servire o servirsi da bere da destra, evitando di far tendere la testa all'indietro e di bere tutto d'un colpo.
- Utilizzare le posate a partire da quelle più esterne.
- Quando si è finito di mangiare le posate vanno poggiate nel piatto alle quattro e venti o riposte sul poggiaposate se non è previsto il cambio.
- Il bicchiere a calice lo si regge dalla base del calice stesso o al massimo dallo stelo mantenendolo con due sole dita (indice e pollice).
- Nei brindisi in onore di qualcuno non è ammessa l'astensione. Gli astemi possono limitarsi a sfiorare il bicchiere con le labbra. I bicchieri non si toccano ed è da escludersi il "cin cin". Nei pranzi privati con un numero di commensali limitato si può rimanere seduti, mentre nei pranzi ufficiali ci si deve alzare.
- Ridere con discrezione evitando di emettere suoni acuti.
- Soffiare il naso con discrezione e senza fare troppo rumore, magari allontanandosi dalla tavola.
- I noccioli della frutta vanno raccolti in una mano chiusa per poi essere depositati nel piatto.
Ora alcune norme classiche per preparare una bella tavola elegante, fine e funzionale
Preparazione della tavola
Più avanti con maggiori dettagli riprenderemo il discorso.
- La tavola deve essere apparecchiata con cura prima dell'arrivo degli ospiti.
- Ogni commensale dovrà avere il sottopiatto, il piatto piano e la fondina. Il sottopiatto dovrà rimanere per tutta la durata del pranzo o della cena.
- I bicchieri devono essere disposti a destra del piatto sopra i coltelli. Si procede da sinistra verso destra per disporre quello più grande per l'acqua, poi quello medio per il vino rosso e quello piccolo per il vino bianco. Il bicchiere per lo spumante può essere messo sopra questi.
- Il tovagliolo deve essere piegato in maniera semplice, ad esempio formando un quadrato, per poi essere appoggiato sopra ai piatti.
- Il sale, il pepe, l'olio e l'aceto vengono portati a tavola solo su richiesta dei commensali.
Secondo il Galateo le posate vanno rigorosamente posizionate in un determinato ordine:
- A sinistra del piatto vanno messe le forchette (quella normale e quella da pesce)
- a destra i coltelli (normale e da pesce) con la lama verso il piatto ed il cucchiaio.
- Le posate da dessert vanno messe orizzontalmente davanti al piatto con la forchetta con il manico a sinistra e il cucchiaino ed il coltello da frutta col manico verso destra.
- A differenza di quanto in uso una volta, oggi le forchette e i cucchiai vanno posizionati con i rebbi e l’incavo verso l’alto.
- Un centro tavola è un ornamento spesso di grande effetto, se si tratta di un pranzo importante anche dei candelieri potranno essere adeguati e sono acquistabili in ogni centro commerciale senza bisogno di ricorrere a grandi spese. Occorre tenere conto che va evitato che le fiammelle delle candele risultino all’altezza degli occhi dei commensali.
E’ opportuno sapere che anche che la posizione in cui il commensale lascia le posate ha un preciso significato:
- posate con le punte incrociate: si intende fare una pausa oppure si desidera fare il bis
- posate lasciate parallele sul piatto con punte in avanti e impugnature verso di voi: significa che si è finito e possono essere ritirati i piatti
- Bisogna anche tenere presente che durante il pranzo le posate non vanno mai appoggiate sulla tovaglia, ma sempre sul bordo del piatto
Assegnazione dei posti
- Se il numero di persone è limitato è possibile un'assegnazione dei posti casuale, altrimenti si devono utilizzare dei segnaposto.
- L'ospite più anziano e di maggior riguardo dovrà sedere alla destra della padrona di casa ed il secondo ospite d'onore alla sua sinistra. Il padrone di casa avrà a destra l'invitata di maggior riguardo e a sinistra la seconda.
- I posti tra uomini e donne devono essere disposti in maniera alternata.
Questo lo riprenderemo anche più vanti con maggiori dettagli
Per chi deve servire a tavola, anche in famiglia, queste le regole generali. A tutti puo capitare di avere degli invitati di riguardo e con queste semplici indicazioni assicuro un buon esito
Servire in tavola
- I piatti da portata devono essere serviti da sinistra iniziando dalla persona seduta alla destra della padrona di tavola.
- Si servono prima le signore poi i signori.
- Il vino deve essere servito solo dopo il primo antipasto.
- Le portate vanno servite due volte, e ogni commensale viene servito in maniera contenuta.
- I piatti devono essere sostituiti ad ogni cambio di portata.
- Il pane deve essere riposto nell'apposito piattino.
- La padrona di casa deve fare attenzione che non manchi il pane o l'acqua.
- Il padrone di casa deve dare consiglio sul vino e facendo attenzione che non manchi.
- Prima di servire il dessert vanno tolti tutti i bicchieri e le posate inutili.
- I liquori devono essere serviti dal padrone di casa mentre la padrona di casa serve i dolci
ALTRI ACCORGIMENTI DA OSSERVARE
In una società globalizzata e multiraziale come la nostra non possiamo non tener presente queste semplici regole:
Se tra gli invitati avete persone di razza o religione diverse sarà necessario tenere presenti gli usi e i divieti delle rispettive fedi.
- Non potrete servire carne di maiale o alcoolici se avete ospiti musulmani
- Non potrete servire granchi, anguille, coniglio o lumache se avete ospiti di religione ebraica.
- Non potrete servire manzo ad ospiti indiani ne’ coniglio a sudamericani (e spesso anche gli americani non lo gradiscono in quanto è considerato animale da compagnia)
- Non servite prodotti caseari fermentati se avete al tavolo giapponesi o cinesi (non li gradiscono e sembra che non siano digeribili per loro a causa dell’assenza di alcuni enzimi intestinali)
- Una certa attenzione dovreste prestare per cercare di accontentare i vostri ospiti vegetariani o amanti della cucina biologica o macrobiotica.
Il Galateo prevede una serie di regole da seguire in varie occasioni anche se normalmente sarebbe sufficiente seguire le normali regole del buon senso per avere comportamenti civili e gradevoli anche dove non siano espressamente prescritti per legge.
COMPORTAMENTO A TAVOLA
Il momento del pasto è un momento di relax e di distensione, ma non per questo bisogna lasciarsi andare al punto da dimenticare le buone maniere. Ecco un elenco di ciò che bisogna o non bisogna fare a tavola.
- Prima di sedersi occorre lavarsi le mani. Quando si è ospiti in casa di qualcuno si arriva con le mani pulite, ma in occasioni particolari si può chiedere il permesso di andare a lavarsele.
- Mangiando non bisogna tenere una posizione curva e troppo vicina al piatto, bensì rimanere diritti, non rigidi, e portare il cibo alla bocca alzando il braccio. Non si devono appoggiare i gomiti sulla tavola, ma tenerli lungo i fianchi.
- Appena ci si siede si spiega il tovagliolo sulle ginocchia. E’ da maleducati legarlo intorno al collo o infilarlo nel colletto della camicia. Alla fine del pasto non si ripiega, ma lo si riappoggia alla sinistra del piatto prima di alzarsi. In famiglia, invece, lo si piega per riporlo nel portatovagliolo.
- Prima di iniziare a mangiare si aspetta che tutti i commensali siano serviti e che la padrona (o il padrone) di casa prenda il primo boccone. Se gli ospiti sono numerosi e la padrona invita ad iniziare per non far raffreddare il cibo, è consentito incominciare.
- Se i commensali sono numerosi, a dispetto di quanto si è sempre saputo, si inizia a mangiare appena viene servito il cibo caldo, senza dover attendere che venga servito a tutti. Nel caso invece di cibi freddi o a buffet, occorre attendere l’inizio dato dalla padrona di casa.
- Non si deve toccare il cibo con le mani, tranne il pane ed alcuni frutti.
- Il pane non si taglia ma si spezza. Lo stesso i grissini che non vanno mai morsicati.
- Se qualche cibo richiede la presenza delle coppette lavadita, non vi si immerge tutta la mano, ma solo la punta delle dita e ci si asciuga poi nel tovagliolo.
- Non bisogna mai, assolutamente mai, portare alla bocca il coltello.
- Il cibo che si trova nel piatto non va tagliato in tanti pezzetti, ma un boccone per volta, mano a mano che lo si mangia.
- Dopo aver messo un pezzetto sulla posata, si deve subito introdurlo in bocca.
- Ci si serve dal piatto di portata con le apposite posate e non si può adoperare la propria forchetta già usata per servirsi ancora. Ugualmente il cucchiaino con cui si è già mescolato il the o il caffè non può essere utilizzato per prendere altro zucchero dalla zuccheriera.
- Il cibo deve rimanere nel centro del piatto: non va schiacciato o spinto verso il bordo.
- Se una vivanda o una bibita è troppo calda è meglio aspettare che si raffreddi, per evitare di fare boccacce dopo essersi scottati. È molto maleducato soffiare sul cucchiaio o sul piatto per raffreddare il cibo.
- Prima di mangiare un boccone bisogna fare attenzione che non contenga qualche parte di scarto, per non essere poi costretti a sputarla.
- I noccioli della frutta o le parti di scarto, inavvertitamente messe in bocca, non si lasciano cadere direttamente nel piatto. Se sono stati portati alla bocca con una posata si fanno scivolare su di essa e poi sul piatto, se con le mani si depongono nella mano chiusa a pugno che li riporta sul piatto.
- Le posate si usano facendo il meno rumore possibile. Il cucchiaio non deve essere riempito troppo, perché portandolo alla bocca una parte del contenuto potrebbe ricadere nel piatto.
- Per raccogliere le ultime cucchiaiate di minestra il piatto fondo può essere inclinato verso il centro della tavola, mai verso di se. Finito di mangiare, il cucchiaio rimane nella fondina perpendicolare alla persona. Se si è bevuto il brodo in tazza, invece, il cucchiaio andrà posato sul piatto sottotazza.
- Il consommé in una tazza coi manici e qualsiasi bevanda servita in tazza vanno bevuti direttamente da essa. Il cucchiaio, che non deve mancare, serve solo per mescolare.
- Quando si smette un attimo di mangiare per bere o per parlare, si mettono le posate obliquamente con le punte del coltello e della forchetta che si incrociano, con i rebbi della forchetta all’ingiù e la lama del coltello verso il centro del piatto. Non e’ per niente fine appoggiarle come i remi di una barca.: una a destra ed una sinistra del piatto con la punta sul bordo e il manico sulla tovaglia.
- Quando si è finito di mangiare si lasciano le posate sul piatto, perpendicolarmente alla persona con i manici sul bordo.
- Prima di bere e dopo aver bevuto bisogna pulirsi le labbra con il tovagliolo: prima per non lasciare sgradevoli impronte sul bicchiere e dopo per asciugarsi la bocca.
- Con la bocca piena non bisogna bere e ancor meno parlare.
- Versando da bere non si deve riempire il bicchiere fino all’orlo. La stessa regola di non riempire troppo le tazze o i bicchieri deve essere osservata da chi versa il tè, il caffè o i liquori. Nel bere non bisogna alzare troppo il braccio o sollevare il mignolo.
- Mentre si mastica occorre tenere la bocca chiusa per non produrre fastidiosi rumori.
- Le salse dense non vanno versate sul cibo, ma messe sul piatto accanto ad esso. I condimenti liquidi invece si versano direttamente sulla pietanza.
- In linea di massima non è permesso “fare scarpetta”, raccogliere cioè la salsa nel piatto con un pezzetto di pane. E’ ammesso solo in contesto familiare e solo se si usa la forchetta e non le mani.
- I biscotti o il pane non vanno intinti nel caffè, nel tè, nella cioccolata e tantomeno nel vino.
- Per mangiare il pesce non bisogna usare il coltello normale: se manca quello da pesce si usa solo la forchetta e ci si aiuta con un pezzetto di pane.
- Le uova, tutti i cibi molli e l’insalata si mangiano con la sola forchetta.
- Non si possono rifiutare le pietanze che vengono offerte, neppure se non piacciono, se sono portate in piatto singolo; si assaggeranno appena e poi si lascerà il resto nel piatto. Se sono invece in piatto da portata si potrà decidere di non prenderne. Se invece si è in presenza di cibi che possono creare allergie o intolleranze si rifiuteranno spiegando brevemente il motivo.
- Quando non si vuole che il bicchiere venga riempito, non lo si copre con la mano, ma si fa un semplice cenno.
- Occorre sempre dire “per favore” e “grazie” quando si chiede al commensale vicino di passare qualche cosa.
- Non è ammesso usare stuzzicadenti per rimuovere i pezzetti di cibo che si sono incagliati nei denti. Se il fastidio è insopportabile si chiede scusa agli altri commensali e si va un attimo in bagno.
- Se capita di trovare un capello o qualcosa di sporco nel piatto lo si toglie il più discretamente possibile, in modo che gli altri commensali non notino lo spiacevole incidente. Se la padrona di casa si accorge che c’è qualcosa che non va, prega l’ospite di non toccare il cibo e provvede rapidamente a sostituirgli il piatto. Quando si è al ristorante si può chiedere al cameriere di portare un nuovo piatto. Gli altri convitati faranno finta di nulla e non indagheranno sull’accaduto.
- A tavola non bisognerebbe mai fumare. Chi non sa resistere, dopo aver chiesto il permesso della padrona di casa, può accendersi una sigaretta, non prima però del dessert. In ogni caso il fumo dovrebbe essere riservato al momento del caffe in salotto.
COME SI APPARECCHIA LA TAVOLA
Una tavola ben apparecchiata è indice di raffinatezza e di buona educazione e dimostra inoltre, l’attenzione e la cura che i padroni di casa hanno verso gli ospiti.
- La tavola deve essere grande abbastanza, in modo che i commensali siano a proprio agio. Ma non deve neppure essere troppo grande, con distanze eccessive tra un invitato e l’altro, perché questo potrebbe raffreddare la conversazione.
- Prima di mettere la tovaglia bisognerebbe coprire il tavolo con un mollettone per proteggerlo dal calore e per attutire il rumore di piatti e bicchieri. La tovaglia può essere di lino, di cotone, a disegni o in tinta unita, come si preferisce: l’importante è che sia adatta per il genere di ricevimento, più o meno elegante, e che si accordi con i piatti.
- Al posto della tovaglia si possono usare le tovagliette all’americana, una per ogni commensale. Per questo tipo di servizio bisogna avere un bel tavolo e dato che il pericolo di rovinarlo è molto maggiore rispetto a quando lo si copre con mollettone e tovaglia, ecco che molti padroni di casa rinunciano a queste tovagliette individuali. Anche se ne esistono di molto eleganti è preferibile utilizzarle per occasioni informali, in famiglia o tra amici e, soprattutto, solo a colazione, mai a pranzo.
- Per abbellire la tavola un centrotavola sarà di sicuro effetto. Le composizioni di fiori o di frutta disposti artisticamente vanno bene su qualsiasi tavola, mentre per una serata particolarmente romantica e raffinata una coppia di candelieri è l’ideale. Nella scelta del centrotavola occorre fare attenzione ad alcuni particolari: le composizioni devono essere basse e poco ingombranti per non ostacolare i movimenti e non impedire la vista ai commensali, e i candelabri, che vanno accesi solo dopo il tramonto, devono essere alti, in modo che la fiamma ondeggiante non sia allo stesso livello degli occhi.
- I piatti, posati su sottopiatti o direttamente sulla tovaglia, si dispongono ad uguale distanza l’uno dall’altro. Se sono decorati con disegni, fregi, stemmi, questi devono essere rivolti verso il bordo del tavolo, in modo che la persona seduta possa vederli nella loro corretta posizione. I piatti per le pietanze calde vanno sempre serviti tiepidi.
- Quando il servizio è effettuato da uno o più camerieri si apparecchia un solo piatto – a pranzo se c’è la minestra in brodo si mettono anche i piatti fondi o le tazze per il consomè – e i camerieri provvedono a cambiare i piatti per le altre portate. Quando invece non c’è servizio, si possono apparecchiare fino a tre piatti, per l’antipasto, il primo e il secondo. Gli altri saranno a portata di mano su un tavolino o su un carrello.
- Ovviamente il numero di piatti e di posate necessarie varia a seconda delle portate del menu. La loro posizione è comunque fissa: alla sinistra del piatto le forchette, nell’ordine quella normale e quella da pesce; alla destra i coltelli, normale e da pesce, con la lama rivolta verso il piatto, e il cucchiaio da minestra. Le posate, da dessert si dispongono orizzontalmente davanti al piatto, la forchetta con il manico volto verso sinistra e il cucchiaio verso destra. Tra i due può essere inserito anche il coltello da frutta nello stesso senso del cucchiaino.
- Oggi non si usa più apparecchiare le posate con i rebbi delle forchette e l’incavo del cucchiaio all’ingiù. Un tempo invece questa disposizione era di regola per mostrare le cifre incise sulle posate.
- I bicchieri vanno messi leggermente a destra del piatto davanti al coltello. Devono essere almeno due, uno per l’acqua più grande e, alla sua destra, uno per il vino più piccolo. Se poi si servono più vini il numero dei bicchieri aumenta, ma vanno sempre posti a destra di quello per l’acqua e non possono essere più di quattro, inclusi acqua e champagne. Quando, invece, si pasteggia a champagne verranno apparecchiati solo due bicchieri: uno da acqua e uno da champagne.
- Il tovagliolo si posa sul piatto o a fianco delle posate: alcuni lo mettono a destra, altri a sinistra. Meglio evitare forge artistiche.
- Davanti ad ogni coperto a volte si mette un cartellino con il nome del commensale. L’ uso dei segnaposto è consigliabile soprattutto quando gli invitati sono numerosi.
- Il pane viene portato a tavola in appositi cestini portapane. In pranzi molto formali si apparecchiano dei piattini per il pane, a sinistra del piatto davanti alle forchette.
- Sulla tavola non possono mancare sale e pepe. Per pranzi informali basta una sola saliera e un solo macinapepe, mentre nelle occasioni importanti viene apparecchiata una piccola saliera ed un portapepe tra due piatti.
- Altri oggetti come la formaggera, le mezzelune da insalata, da posizionare alla sinistra di ogni piatto, la salsiera o le coppette lavadita, vengono portati a tavola solo se e quando sono necessari.
Apparecchiatura colazione normale
- piattino da burro
2. coltello da burro
3. bicchiere da acqua
4. bicchiere da vino
5. coltello da formaggio o da frutta
6. forchetta da formaggio o da frutta
7. forchetta 1^ pietanza
8. forchetta 2^ pietanza
9. tovagliolo
10. piatto piano
11. Coltello
Apparecchiatura pranzo normale
- piattino per il pane
2. bicchiere da acqua
3. bicchiere da vino rosso
4. bicchiere da vino bianco
5. bicchiere da vino dessert
6. cucchiaio da dolce
7. forchetta da dolce o frutta
8. tovagliolo
9. forchetta 1^ portata
10. forchetta 2^ portata
11. piatto
12. coltello
13. cucchiaio per la minestra
Apparecchiatura per pranzo elegante
- piattino per il pane
2. bicchiere da acqua
3. bicchiere da vino rosso
4. bicchiere da vino bianco
5. bicchiere da vino dessert
6. cucchiaio da dolce
7. coltello da dolce o frutta
8. forchetta da dolce o frutta
9. tovagliolo
10. forchetta 1^ portata
11. forchetta 2^ portata
12. piatto
13. coltello
14. cucchiaio per il consommè
15. piatto per il cosommè
A tutte le apparecchiature si aggiungeranno, ove necessarie, le posate per il pesce, obbligatorie quando si servono pietanze di questo tipo.
COME SI TENGONO LE POSATE
Il Galateo indica chiaramente come usare le posate e non fa differenza se voi siate mancini o no. Tuttavia, se volete essere un po' elastici e gentili verso i vostri ospiti, sappiate che oggi esistono negozi per persone che prediligono l'utilizzo della mano sinistra in cui si possono trovare posate specifiche, come il coltello per il pesce adatto ai mancini.
Quali usare?
Talvolta la presenza di più posate in tavola può far nascere dubbi su quali siano quelle da usare. La regola generale è quella di usare per prime le più esterne, alla destra, alla sinistra e davanti al piatto.
Il linguaggio delle posate.
Il posizionamento delle posate sul piatto ha un preciso significato per il Galateo:
- le posate con le punte incrociate sul piatto (con la lama del coltello sotto i rebbi della forchetta) significano che intendete effettuare una pausa tra un boccone e l'altro dello stesso piatto o desiderate fare il bis.
- le posate lasciate nel piatto, parallele tra loro (con le punte in avanti e le impugnature verso di voi) indicano che avete finito con quella portata e il piatto, con le posate può essere ritirato.
Attenzione! In nessun caso i manici delle posate devono essere appoggiati sulla tovaglia ma sul bordo del piatto.
Il coltello
Ecco come il Galateo vi consiglia di usare il coltello:
- tenetelo con la destra, appoggiando delicatamente l'indice sulla congiuntura tra il manico del coltello e la parte non tagliente della lama.
- non avvicinatelo mai alla bocca.
- evitate di agitarlo, gesticolando durante una conversazione
- appoggiatelo sul bordo superiore destro del piatto proseguendo con la sola forchetta quando non siete impegnati a tagliare.
Attenzione! Se intendete servire due tipi di secondo è di rigore il cambio del coltello.
La forchetta
Ecco invece come usare la forchetta:
- tenerla nella mano destra solo se è l'unica posata utilizzata.
- tenerla con la mano sinistra se la portata richiede l'uso del coltello
- utilizzatela con i rebbi rivolti in basso e l'indice delicatamente posato sul dorso dell'impugnatura se dovete infilzare una pietanza.
Il cucchiaio
Per il cucchiaio il Galateo consiglia di:
- tenerlo con la mano destra
- non colmarlo, bensì riempirlo solo per 2/3, quindi accostarlo alle labbra lungo il suo lato sinistro. lasciarlo nel piatto al termine dell'utilizzo.
Attenzione! il cucchiaio va messo, da subito, a tavola solo se saranno servite le minestre.
E' assolutamente vietato dal Galateo mangiare gli spaghetti aiutandosi con il cucchiaio.
Fonte: http://www.donmarcogalanti.it/back_end/files_news/1267.docx
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Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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Il galateo a tavola per bambini
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Il galateo a tavola per bambini
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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