I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Per prevenire e controllare le malattie di origine alimentare controllando i punti della lavorazione degli alimenti dove c’è rischio di natura biologica, chimica o fisica (autocontrollo), negli anni ’70 è stato messo a punto il metodo HACCP.
La sigla “HACCP” deriva dall’inglese (Hazard Analysis and Critical Control Point), e significa “analisi dei rischi e gestione dei punti critici”.
Si previene la trasmissione di malattie a chi consuma gli alimenti solo operando nel rispetto di alcuni comportamenti che devono diventare abituali.
Il metodo HACCP parte del principio che… prevenire è meglio che combattere. E in caso di combattimento, si trae lezione dall’insuccesso per evitare il ripetersi del problema (in questo caso, una malattia di origine alimentare).
L’applicazione del metodo HACCP si traduce nella redazione di un “piano di autocontrollo” (o “Manuale di autocontrollo”, o “Manuale HACCP”, o, correntemente, “HACCP”), che ogni azienda del settore alimentare, sia essa di produzione, trasformazione, ristorazione, deve redigere (ed applicare !) per prevenire problemi di origine sanitaria dovuti agli alimenti.
Il Responsabile dell’ HACCP si occupa dell’ applicazione di quanto è scritto nel Manuale di Autocontrollo.
L’applicazione delle norme contenute nel manuale HACCP non compete solo al Responsabile, ma a TUTTI gli operatori implicati nella preparazione, somministrazione, conservazione degli alimenti e nella pulizia degli ambienti.
I 7 principi dell'HACCP
Ogni piano HACCP è specifico per un determinato esercizio o impianto e prevede una serie di tappe preliminari, seguite, poi, dall'adozione e dalla messa in opera dei sette principi base del sistema.
All'interno di ogni azienda, un gruppo di lavoro appositamente designato si occuperà di queste fasi.
Ci limitiamo in questa sede ad elencarli:
PRINCIPALI REGOLE PER IL PERSONALE ADDETTO ALLA PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DEI PASTI
Ogni cucina è organizzata diversamente dalle altre, perciò alcune regole del Manuale HACCP cambiano da posto a posto.
Alcuni comportamenti, però, sono di validità generale.
Alcune regole sono prescritte dalla legislazione, altre dal buon senso e sono molto semplici, probabilmente le seguiamo già istintivamente.
Tuttavia, è bene ricordarle, perché sono molto importanti e spesso …. non costano niente!
Tutte devono diventare abitudini di comportamento.
MTA = Malattie Trasmesse dagli Alimenti
Nella tabella sono riportate alcune malattie provocate nell’uomo dal consumo di alimenti contaminati da microrganismi patogeni o da sostanze tossiche.
Causa |
Malattia |
Batteri |
|
Salmonelle |
tifo, paratifo, salmonellosi |
Shigella |
dissenteria batterica |
Vibrio cholerae |
colera |
Clostridium botulinum |
botulismo |
Clostridium perfringens |
tossinfezione |
Bacillus cereus |
tossinfezione |
Staphylococcus aureus |
tossinfezione stafilococcica |
Listeria monocytogenes |
listeriosi |
Virus |
|
virus HAV |
epatite A |
virus HEV |
epatite E |
virus NLV |
infezione |
adenovirus enterici |
gastroenteriti |
rotavirus A-C |
gastroenteriti |
virus influenzali |
forme influenzali |
Sostanze chimiche |
|
detersivi |
avvelenamento |
additivi |
allergie |
Le MTA sono le malattie trasmesse dagli alimenti, i motivi per cui ciò avviene vengono illustrati nel piano HACCP.
In alcuni casi, gli alimenti contengono già microrganismi patogeni o sostanze tossiche quando arrivano nelle celle e nelle cucine.
In altri casi, entrano nell’alimento durante lo stoccaggio, la preparazione e la somministrazione, quando queste avvengono in maniera errata: gran parte della trasmissione delle malattie all’uomo attraverso gli alimenti è dovuta ad errati comportamenti nella conservazione e nella preparazione degli alimenti somministrati.
Un alimento, nelle malattie trasmesse da microrganismi patogeni può essere:
Le malattie di origine alimentare sono provocate da:
1. Microrganismi patogeni (batteri, virus, infestanti). Queste malattie possono definirsi:
. Tossinfezione: Es. Salmonellosi, C. perfringens.
L’uomo può contaminare gli alimenti con microrganismi, patogeni e non, attraverso tre vie: oro-fecale, oro-faringea (vie aeree), cutanea.
RICEVIMENTO MERCI
Temperature a rischio:
-18 -8 0 |
10 30 40 65 |
70 100 |
Batteriostatica |
Temperatura a Rischio |
Battericida |
La temperatura maggiormente a rischio è quella compresa tra i 30 e i 40 gradi, quella cioè in cui i microorganismi si moltiplicano più favorevolmente, ogni 20 minuti si raddoppiano.
La temperatura più bassa ha come effetto il rallentamento della moltiplicazione, la temperatura superiore a 65 gradi ha una azione battericida, cioè uccide i microrganismi, anche se alcuni di loro resistono a temperature superiori ai 100 gradi anche per alcuni minuti.
Il calore (cottura, ebollizione) uccide i microrganismi: è quindi un metodo di conservazione che bonifica un alimento.
Il freddo rallenta semplicemente la moltiplicazione dei microrganismi: è quindi un metodo di conservazione valido per alimenti già bonificati.
Applicando il freddo, ci sono diverse possibilità:
La refrigerazione: avviene a temperature comprese fra 0°C e +4 /+10°C.
La durata di un alimento refrigerato è abbastanza limitata e dipende anche dal tipo di alimento. Può andare da pochi giorni (latte pastorizzato, pesce), a qualche settimana (carne, burro), a qualche mese (uova, frutta, ortaggi).
Il congelamento: avviene a temperature comprese fra -10°C e -18°C.
Il surgelamento: si attua temperature inferiori o uguali a -18°C, da raggiungere entro 4 ore.
La legge (DPR 327/80) prescrive non solo le temperature di conservazione degli alimenti, ma anche quelle da osservare durante il loro trasporto.
Alimento |
Temperatura di conservazione |
deperibili con copertura e farcitura con derivati di latte e uova (creme) |
0 – 4 |
prodotti cotti (creme) |
0 – 4 |
burro |
0 – 4 |
latte fresco pastorizzato |
0 – 4 |
uova fresche |
0 – 4 |
salumi |
0 – 6 |
verdure fresche |
6 - 8 |
vegetali surgelati |
inferiore a - 18 |
lievito |
4 - 15 |
scatolame zucchero farina |
luogo fresco |
prodotti surgelati |
inferiore a - 18 |
prodotti congelati |
inferiore a - 12 |
ovoprodotti surgelati |
inferiore a - 18 |
ovoprodotti congelati |
inferiore a - 12 |
ovoprodotti refrigerati |
0 – 4 |
gelati semifreddi |
inferiore a - 18 |
Refrigerazione, congelamento, surgelamento
I cibi cotti vanno quindi riposti in frigorifero coperti, chiusi e protetti (con coperchio, pellicola ecc.).
Cottura
Nella cottura e nella conservazione “a caldo” degli alimenti cotti devono essere rigorosamente rispettate le temperature.
Se ciò non è possibile, vanno raffreddati rapidamente e riposti al più presto in frigorifero (protetti con pellicola).
SI usa per raffreddarli velocemente l’abbattitore di temperatura, il quale deve garantire un raffreddamento da 65° a 10° in meno di ore.
Tenere presente che i cibi cotti non si conservano per più di qualche giorno.
IGIENE DEL PERSONALE E DELLA LAVORAZIONE
I servizi igienici del personale devono essere facilmente accessibili, ben illuminati e separati dai locali dì lavorazione, forniti di antibagno con lavabo munito di dispensatore di sapone liquido o in polvere, con comando non manuale di erogazione dell'acqua, asciugamani elettrici o non riutilizzabili e bidone per la raccolta della carta asciugamani usata. Devono essere apposti cartelli che richiamano la necessità del lavaggio delle mani dopo l'uso dei servizi igienici e prima del ritorno al lavoro.
Preparazione dei pasti
Lavarsi bene le mani dopo ogni contatto con oggetti non attinenti la manipolazione degli alimenti :
Lavarsi bene le mani anche:
Per lavare le mani, utilizzare detergente liquido e acqua calda corrente.
Dopo il lavaggio, le mani devono essere asciugate completamente: l’umidità residua favorisce lo sviluppo microbico.
Utilizzare preferibilmente salviette monouso o con getto d’aria: non vanno usati né gli abiti, né grembiuli, né asciugamani più volte utilizzati.
Dopo lavaggio ed asciugatura, non toccare alcuna superficie della rubinetteria e dei servizi igienici.
La pulizia di ambiente, utensili ed attrezzature, frigoriferi e qualunque materiale venga a contatto con i cibi è fondamentale per la prevenzione delle malattie trasmissibili con gli alimenti.
La sanificazione comprende tutto l’insieme delle attività atte a rendere igienicamente idonei i locali, le superfici e le attrezzature utilizzati nei locali di deposito, produzione, somministrazione e vendita di alimenti. Obiettivi della sanificazione sono:
La sanificazione consiste in due momenti diversi e successivi: detersione e disinfezione.
Questo significa che lavare e disinfettare non sono la stessa cosa.
La detersione consiste nella rimozione meccanica dello sporco da superfici e oggetti, cute e mucose, con acqua con (o senza) detergenti. Lo sporco, infatti, non è rappresentato solo da microrganismi (patogeni e non) ma da tutto ciò che (organico o inorganico) si fissa sulle superfici.
Se condotte correttamente, quindi, le operazioni di pulizia eliminano una parte notevole dei microrganismi le cui cellule e spore trovano nei residui di lavorazione, in condizioni più che favorevoli alla sopravvivenza ed alla proliferazione. Ma non garantiscono il completo allontanamento dei contaminanti microbici.
Questo perché i microrganismi, oltre ad essere inclusi nella matrice alimentare, aderiscono alle superfici con una tenacità che dipende da diversi fattori concomitanti. Ad esempio, il tipo di superficie è importante: i microrganismi aderiscono sempre meno ad una superficie passando dal legno alla gomma, al teflon e infine agli acciai.
Per la detersione si utilizzano i detergenti, che sostanzialmente diminuiscono la tensione superficiale tra sporco e superficie, favorendo di conseguenza l’allontanamento dello sporco dalla superficie da pulire.
La scelta del detergente dipende dal tipo di sporco:
Le pulizie che si eseguono rapidamente fra un’ operazione di preparazione e l’altra possono essere effettuati con un prodotto monofase che, contemporaneamente, deterge e disinfetta.
La disinfezione (o Sanitizzazione) ha lo scopo di eliminare i microrganismi patogeni e ridurre gli altri microrganismi a livelli di sicurezza, per salvaguardare l’integrità e la salubrità dell’alimento lavorato in momenti successivi.
E’ indispensabile a completamento della detersione quando si ritiene che la superficie possa essere inquinata da patogeni e/o richieda un elevato livello di sicurezza igienica (es. tazzine, bicchieri ecc.).
Per la disinfezione si utilizzano i disinfettanti.
Prima di procedere all’acquisto di un disinfettante chimico si dovrà sottoporre a scrupoloso controllo l’ etichettatura, verificando in particolare che:
Seguendo l’impostazione per la quale la sanificazione consiste in detersione e disinfezione, lo schema da applicare è sempre lo stesso, di qualunque superficie si tratti:
Per non vanificare le misure igieniche adottate, tutte le operazioni di pulizia devono essere effettuate:
Una superficie efficacemente sanificata non deve:
Infine, l’acqua versata sulla superficie cola uniformemente, senza generare goccioline.
Nella pulizia degli ambienti, la massima attenzione va posta alle vicinanze di mobili ed impianti, dove è più facile che si accumuli sporcizia, così come è necessario rimuovere macchie ed incrostazioni con l’uso di detergenti speciali. Non utilizzare mai la scopa a secco
Successivamente, le superfici vanno lavate iniziando dal fondo del locale e risalendo verso la porta.
Forni e piastre di cottura vanno puliti utilizzando i prodotti adatti, specie nei casi in cui sia necessario rimuovere le incrostazioni di sporco.
I frigoriferi e le celle frigorifere devono essere svuotati, sbrinati e puliti frequentemente e regolarmente (es. ogni settimana).
Prima del lavaggio, le stoviglie, utensili ed attrezzature devono essere sottoposte a sbarazzo e prelavaggio con acqua corrente. In particolare, le attrezzature (frullatori, pelaverdure ecc.) devono essere pulite smontando prima ogni componente e controllando la pulizia di ciascuno, anche quando viene utilizzata la lavastoviglie. Particolare attenzione va rivolta alle guarnizioni, che possono facilmente trattenere residui di cibo: devono essere spazzolate ed asciugate con attenzione ricorrendo ad ulteriore risciacquo qualora si rilevassero residui di detergenti.
Gli utensili devono essere puliti e sanificati per immersione adoperando detersivi al cloro attivo. Questo lavaggio può essere effettuato anche utilizzando macchine lavastoviglie speciali per la ristorazione, con impiego di detergenti specifici. In questo caso, bisogna verificare che la temperatura dell’acqua di risciacquo sia almeno + 85°C.
Per garantire una pulizia efficace, l’utensileria deve essere costituita da materiali resistenti (es. acciaio inox), che non cedano sostanze tossiche agli alimenti ed in forma tale da renderne agevole la pulizia.
Eliminare gli oggetti metallici che presentano tracce, anche leggere, di ruggine.
Le attrezzature elettriche vanno isolate.
Al termine del lavaggio, stoviglie ed attrezzature, una volta asciutte, vanno riposte in ricoveri chiusi e al riparo dalla polvere.
Se sottoposte a riparazione o manutenzione, le attrezzature devono essere sanificate prima dell’utilizzo.
Lo stato igienico delle attrezzature va comunque verificato prima dell’uso. Qualora risultasse non soddisfacente, si procede alla sanificazione.
Rifiuti
Una grave insidia è costituita da agenti infestanti come insetti (blatte o scarafaggi, mosche e insetti volanti, formiche, aracnidi) e roditori (topi), che possono essere:
Contenuto delle diapositive mostrate:
MTA = Malattie Trasmesse dagli Alimenti
Malattie che si manifestano in seguito all’ingestione di alimenti che contengono microorganismi patogeni.
Sintomi:
Solitamente vomito, nausea, diarrea
Le MTA si possono manifestare con maggiore gravità nelle popolazioni più sensibili, bambini ed anziani
Nella regione Emilia Romagna dal 1988 al 2002 sono stati denunciati 1712 episodi di MTA che hanno interessato 14.532 persone
Il 69% e stato causato dal consumo di alimenti preparati in casa, il 29 5 rimanente preparati in ristoranti, pasticcerie, gastronomie, mense collettive ed altri esercizi di preparazione e vendita alimenti.
Gli alimenti maggiormente responsabili di MTA sono quelli contenenti :
Uova al 49%, carne al 8% e pesce al 4%
I principali fattori a rischio sono:
I microorganismi responsabili di MTA sono:
I Microrganismi
Sono organismi costituiti da una o poche cellule.
Sono di dimensioni microscopiche e quindi non visibili ad occhio nudo.
Generalmente non incidono sull’odore e sul gusto dell’alimento contaminato.
Hanno una elevata capacità di riproduzione.
Possono essere batteri, lieviti, virus, muffe.
Quelli che contaminano gli alimenti sono più frequentemente batteri e sono detti patogeni perché sono in grado di originare le MTA.
L’effetto Dannoso dei microorganismi si ha quando:
contaminano l’alimento
si moltiplicano sopravvivendo
Sopravvivenza e moltiplicazione
Gli alimenti possono essere considerati in generale un ottimo terreno per la crescita e la moltiplicazione dei microrganismi, ma non sono tutti uguali
I fattori che condizionano maggiormente la crescita e la moltiplicazione dei microrganismi negli alimenti sono:
Ossigeno, Nutrimento, Umidità, Grado di Acidità, Temperatura, Tempo
Ossigeno e anidride carbonica, la presenza negli alimenti favorisce la crescita e la moltiplicazione batterica.
I microrganismi si moltiplicano meglio in alimenti con un contenuto di acqua maggiore del 80% come ad esempio pesce, carne , latte e uova, i microrganismi non si moltiplicano in alimenti con un contenuto di acqua inferiore al 20%
Temperature a rischio: |
||
-18 -8 0 |
10 30 40 65 |
70 100 |
Batteriostatica |
Temperatura a Rischio |
Battericida |
Come evitare questi rischi?,
Pulire, separare, cuocere e conservare bene gli alimenti
Igiene personale:
Divisa, lavaggio delle mani dopo essere stati in bagno, dopo aver manipolato alimenti crudi, ogni volta che si cambia lavoro, dopo aver tossito, starnutito
Segnalare tempestivamente malattie al titolare dell’esercizio ed eventuali:
Pulizia dell’ambiente:
la pulizia dell’ambiente, utensili, del frigorifero e dei materiali che vengono a contatto dei cibi, è fondamentale per prevenire le MTA
Qual è la differenza tra detergenza e disinfezione?
Come si stabilisce la giusta cottura di un arrosto?
Raggiungendo una temperatura al cuore dell’alimento superiore a 75° al cuore del prodotto per almeno 10 minuti
Riscaldare:
È necessario che il calore penetri fino al cuore del prodotto raggiungendo una temperatura uguale o superiore a 75° per circa 3 minuti per garantire l’eliminazione completa di eventuali germi che possono aver inquinato il cibo dopo la cottura.
Raffreddare:
velocemente i cibi già cotti : da 65° a 10° in meno di due ore tramite l’utilizzo di abbattitori termici
Gli alimenti vanno conservati tramite :
Fonte: http://www.rioloweb.it/serale/10/dati/10-11-2-cucina-haccp.doc
Sito web da visitare: http://www.rioloweb.it/
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve