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ERBE AROMATICHE E AROMI
Aglio: ha molti impieghi, ma in gastronomia è un aromatizzante per sughi,arrosti,frittate, ecc.. Ottimo per dare un gusto un po' paesano all'insalata e fondamentale nella preparazione di piatti a base di pesce.Messo a scaldare nell'olio, l'aglio deve solo sprigionare il suo sapore e non colorire
Alloro: arbusto sempreverde tipico del bacino mediterraneo. Usato soprattutto nelle marinate, in conserveria e, più spesso al Nord, negli umidi di carne.
Aneto: originario dall'Europa e dall'Asia, viene usato molto dalle cucine scandinave o del Nord in genere, soprattutto per aromatizzare pesci, salse e omelette. Il suo sapore è molto particolare ed è preferibile usarlo solo e non mescolato con altre erbe.
Angelica: Vengono utilizzate le radici, i gambi, le foglie e i semi. Serve per la preparazione di alcuni liquori.
Basilico: pianta annuale originaria dall'India. Non ha veramente bisogno di presentazione in Italia, paese dove viene molto usato e coltivato. E' famoso il basilico ligure, ma solo nel Sud si trovano certe foglie grandi come il palmo della mano... Provate a metterne alcune foglie appena colte in una boccetta di olio per condire la pasta in bianco o l'insalata.
Cerfoglio: grazie alle sue caratteristiche molto simili a quelle del prezzemolo è facilmente sostituibile. Viene aggiunto nella preparazione di frittate, minestre di verdura, salse (bearnese, tartara…).
Coriandolo: pianta originaria del bacino mediterraneo e del Caucaso. Viene usata molto in sud-America, nel Nord-Africa e in Asia, soprattutto nel sud-est. Le foglie vengono aggiunte a fine cottura come si usa con il basilico e entra nella composizione del curry. I suoi frutti fatti essiccare hanno un aroma fresca e gradevole, vengono usati in molte ricette orientali, nei liquori digestivi alle erbe e nei vermouth.
Cren o Rafano: si usa la radice che ha sapore molto simile alla senape. Si gusta cruda o cotta, grattugiata e condita con aceto e sale. Si consiglia di abbinarla alle uova sode, alla carne alla griglia o unirla alla maionese.
Dragoncello: una pianta dalle foglie lanceolate, molto aromatiche. Quando sfregate, le foglie emanano un forte aroma che ricorda il finocchio. Usato da solo specie con le carni bianche o in miscuglio per le frittate alle erbe e nella salsa bearnese. Attenzione, si trovano spesso piante del tutto prive di sapore... sfregate le foglie tra le dita prima di acquistarle.
Erba cipollina: si presenta con lunghi steli, delicatamente profumati di cipolla. Può essere usata come il prezzemolo, meglio cruda. Provate ad aggiungerne una buona manciata sminuzzata all'insalata o usatela al posto del prezzemolo per condire le patate lessate... Decisamente una pianta da tenere sul davanzale, sempre pronta.
Finocchietto: quasi ovunque, in Italia, cresce sui bordi delle strade e nei prati. Usiamo le foglie (dei semi parleremo nella sezione "spezie" per carni, pesci, insaccati, salse e conserve. E' ottima anche con alcuni formaggi freschi e, essicata, dà un ottimo sapore alle carni grigliate.
Maggiorana: piccola pianta cespugliosa, della quale si usano le foglie, meglio fresche, per minestre, salse e carni. L'origano è una varietà di maggiorana, com'è noto, più buona secca.
Melissa: pianta vivace del bacino mediterraneo, coltivata per il suo profumo intenso di limone, ricercata anche per profumi e liquori, nonché per le sue proprietà digestive. In cucina viene usata per profumare alcuni dolci o in miscuglio con altre erbe per frittate e carni ripiene.
Menta: pianta erbacea con molte specie. La più comune è la menta piperita. Raramente usata con la carne o il pesce, trova il suo uso nei condimenti di alcune verdure. Molto usata nella cucina araba e nord-africana, con essa si prepara il famoso tè. Non va confusa con la mentuccia né con la menta romana.
Mirto: pianta sempreverde tipica della macchia mediterranea. Viene usato per gli arrosti, sopratutto di carne di maiale. E' ottimo anche per le grigliate: i rametti buttati sulla brace sprigionano un intenso profumo che impregna la carne.
Origano: varietà di maggiorana, usata soprattutto nel nostro paese: si coglie e si appende per l'essiccazione. Usiamo solo le foglioline sbriciolate: pizze, salse, pesci, carne alla pizzaiola, mozzarella, pomodori... sta bene quasi ovunque, sempre a crudo o cotta brevemente.
Prezzemolo: pianta originaria del bacino mediterraneo, da noi disponibile nella versione "piatta" rispetto alle foglioline ricce disponibili nei paesi del Nord, molto meno saporite. Si usa quasi ovunque, a volte più per dare un tocco di colore che non per il gusto. Le foglie ricce, invece, possono essere fritte per accompagnare le carni: un autentica leccornia. A dosi elevate, i semi potrebbero risultare tossici e abortivi e, per questo sospetto, se ne sconsiglia vivamente l' uso senza la prescrizione del medico.
Rosmarino: arbusto del bacino mediterraneo. Viene usato per insaporire carni e pesci e, in particolar modo, è irrinunciabile nelle grigliate e gli arrosti. Le foglie contengono olio di canfora e, per questo motivo, può essere utilizzato come antitarme. Serve per insaporire sughi, minestroni, carni, patate fritte ecc. E' consigliabile fresco, spesso viene usato insieme alla salvia.
Salvia: arbusto tipico della macchia mediterranea coltivato per il suo uso in cucina, molto esteso: dal semplice burro e salvia per condire pastasciutte o ravioli ai ripieni per carne o pesce alla cottura delle carni in padella. E' usata per arrosti, legumi, frittate, condimenti a base di burro ed è indispensabile con la carne di maiale.
Timo: pianta tipica della macchia mediterranea, disponibile in molte varietà con profumazioni diverse, che vanno dal limone al cumino. Ricorrente nella cucina provenzale, è sempre perfetta associata con salvia e rosmarino per arrosti e grigliate.
SPEZIE
Anice: frutto di una pianta ombrellifera, coltivato per il suo intendo profumo usato in confetteria, liquoreria, farmacia. Entra nella composizione di numerosi dolci e pani aromatici, nonché di caramelle e di varie bevande alcoliche, tra cui l'anisette provenzale e il famigerato assenzio del passato.
Anice stellato: semi a forma di stella di un albero originario dalla Cina. Contiene un alta percentuale di anetolo, olio utilizzato in farmacia e in liquoreria.
Cannella: scorza aromatica di un albero originario dell'India. Comperate le stecche per preparare ad esempio la composta di mele. Tenete sempre un vasetto di polvere per i dolci avendo cura di non tenerla troppo, perché perde il suo profumo.
Cardamomo: capsule biancastre contenente i semi di una pianta erbacea. usato soprattutto nelle cucine del medio e dell'estremo oriente. Si tratta di una spezie costosa che rientra nella composizione del curry e che viene usata anche in Arabia per aromatizzare tè o caffè.
Carvi: semi di un ombrellifera originaria dall'Europa e dall'Asia. Viene usato soprattutto in Europa centrale per dolci, pani e per condire le patate. Entra nella composizione dei sauerkraut e nei piatti di maiale, oca e anatra.
Coriandolo: semi di un ombrellifera originaria dall'est del bacino mediterraneo. Vengono usati in conserveria, nella preparazione di alcuni dolci e entra nella composizione del curry.
Cumino: semi di un ombrellifera, dal sapore simile al carvi ma più intenso. Viene coltivato in molte regioni ed è usato nelle cucine mitteleuropea, indonesiana, indiana, messicana, nel Nord-Africa e il Nord-America. à il suo sapore particolare al gulash e al chili con carne.
Curcuma: polvere giallo ocra, estratta dal rizoma essicato di una liliacea originaria dal Sud-Est asiatico. Dà il suo colore al curry ed è usata in particolar modo nella cucina indonesiana. Famoso il nasi-kuching balinese, riso saltato profumato con curcuma e latte di cocco.
Garofano: i chiodi di garofano sono i boccioli non maturati del fiore di un albero originario dalle Molucche. La distillazione produce l'olio usato in medicina, in dentisteria e in profumeria. Conviene usarlo con molta misura e non acquistarlo in polvere.
Ginepro: bacca di una pianta originaria del Nord. Viene usata per le conserve, i piatti in umido e soprattutto con la selvaggina. E' l'ingrediente principale di alcuni alcolici come il gin.
Noce moscata: è il nocciolo essicato del frutto di un albero appartenente alla stessa famiglia della magnolia, proveniente dalla Molucche e coltivato soprattutto in Indonesia, India e Sri Lanka. Evitate di comperarlo già in polvere: meglio grattugiarlo al momento Si unisce grattugiata in a salse e ripieni.
Paprika: varietà di peperone rosso (il nome è ungherese), di sapore più o meno dolce. Viene essicato e ridotto in polvere. Dà il suo colore caratteristico al Gulash, ma si può usare con formaggi freschi, zuppe, carni bianche. Per il Gulash si usa una varietà non troppo dolce.
Pepe bianco: seme di una pianta originaria da'India, all'origine di molti dei grandi viaggi del passato e anche di alcune guerre... E' praticamente pepe nero liberato dalla scorza esterna nera, che dà un aroma più profumato e meno piccante. E' sempre preferibile macinarlo al momento.
Pepe nero: gli stessi semi del pepe bianco, raccolti a piena maturità e essicati al sole. E' perfetto usato dopo la cottura e rigorosamente macinato al momento, soprattutto, nella nostra cucina, su alcuni piatti di carne e sugli umidi di pesce, anche quando condiscono la pastasciutta o il risotto (zuppe di pesce, risotto alle seppie ecc).
Pepe verde: si tratta sempre dei semi della stessa pianta, raccolti però ancora verdi, prima della maturazione. Generalmente venduto in salamoia, è perfetto sulle carni in padella (famoso il filetto al pepe verde) e nelle salsa per condire il pesce. Una volta aperta la confezione, tenetela in frigo, si conserva per molti mesi.
Pepe rosa: bacca di un arbusto sudamericano. Non si tratta di vero pepe e ha un sapore molto più delicato, delizioso con pesci e carni bianche. Ne è stato fatto grande uso da parte della nouvelle cuisine, a volte in quantità eccessive e solo per il suo colore appariscente.
Peperoncino: bacca di una pianta erbacea simile al peperone dal sapore piccante. Varia nella forma dal cono al tondo più o meno regolare. Quelli che troviamo freschi sui nostri mercati sono generalmente i "diavolilli". Ne esistono di molto più piccanti, specie il "chile jalapeño" messicano e quelli coltivati nel sud-est asiatico. Il cosidetto "pepe di Caienna" altro non è che un peperoncino americano non eccessivamente piccante macinato. La cucina messicana fa uso di molti tipi di "chiles" , non necessariamente piccanti.
Senape: semi di una pianta erbacea di cui vengono coltivate soprattutto due specie, dai semi marrone scuro o gialli-biancastri. Esiste la bianca e la nera, i suoi semi dopo essere stati polverizzati servono, uniti al sale, all'aceto e ad altre erbe per la preparazione della famosa salsa senape, soprattutto in Francia, Inghilterra e Germania e entra nella composizione delle mostarde nostrane, generalmente sotto forma di essenza.
Vaniglia: baccello di una orchidiacea che cresce sui grandi alberi, originaria dal Messico. Viene oggi coltivato soprattutto nel Madagascar. Usato soprattutto in pasticceria, il suo aroma viene sfruttato anche in profumeria e in liquoreria. Attenzione alla vanillina e alla vaniglia liquida: si tratta quasi sempre di prodotti di sintesi, da usare con parsimonia.
Zafferano: pistilli di una varietà di crocus, usato sia come colorante (nel passato soprattutto) che come spezia. E' indubbiamente la più pregiata di tutte le spezie, indispensabile nel risotto giallo, nella paella e nella bouillabaisse. Una curiosità: spesso chi torna da un viaggio nel Nord-Africa si vanta di aver pagato pochissimo il suo zafferano: nessun dubbio, si tratta di banale curcuma!
Zenzero: rizoma originario dal Sud-Est asiatico, dal sapore che ricorda vagamente il limone o la melissa. Si usa fresco nella cucina asiatica, in piccole porzioni, sbucciate e sminuzzate oppure grattugiate. Lo zenzero in polvere serve invece per i dolci e non sostituisce in alcun caso il prodotto fresco.
MISCUGLI DI SPEZIE
Curry: non si tratta di una spezia ma del nome dato ad alcuni piatti della cucina indiana, dove le miscele vengono preparate, tostate e macinate rigorosamente al momento. I miscugli di spezie chiamati curry sono recenti: inventati dagli emigranti di origini indiane per il commercio, sono disponibili in 3 versioni di base, di qualità più o meno buona: il curry dolce (mild) di Madras, piccante (hot) e molto piccante (very hot), quest'ultimo davvero quasi insopportabile per nostri palati non abituati.
In linea di massima, ecco le spezie contenute nei curry in commercio: curcuma (che gli dà il colore), coriandolo, pepe, zenzero, cumino, noce moscata, tamarindo, senape, fieno greco, carvi, cannella, cardamomo, cipolla, peperoncino.
5-spezie: si tratta di un miscuglio di anice, anice
Fonte: http://ilmaialino.blogspirit.com/list/cucina/erbe_aromatiche_e_aromi_in_cucina.doc
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Erbe aromatiche e spezie in cucina
l'uso delle erbe aromatiche in cucina
L'aggiunta di aromi nell'alimentazione è un uso molto comune e importante per esaltare il gusto e il gradimento dei cibi e renderli più digeribili. Tutte le erbe aromatiche, sono anche medicinali ed è quindi necessario tenere presente tale caratteristica.
Nel 812, Carlo Magno, primo imperatore del Sacro Romano Impero, con un editto obbligò a coltivare l'erbe "salutari" che erano contenute in un elenco, in numero di 74.
La virtù degli aromi, oltre quella d'insaporire i cibi, è quella di aiutare la digestione, con un aumento nella produzione di saliva, con il favorire la produzione di succhi gastrici, con l'impedire fermentazioni intestinali.
Nella conservazione dei cibi, l'uso di particolari spezie, ha lo scopo, non solo di un'esigenza gustativa, ma anche d'impedire il proliferare della flora batterica; così il pepe nel salame, i chiodi di garofano e la cannella per non far irrancidire le mele e altre spezie come noce moscata, rafano, curcuma, zenzero, rosmarino, aglio, salvia, timo, maggiorana, senape che hanno proprietà antibatteriche. L'olio di senape era un tempo usato, nella conservazione del vino per impedire lo sviluppo di muffe.
Ogni cucina propone le sue erbe aromatiche e quella italiana ne presenta un'ampia scelta.
ANETO Anethum graveolens (Fam.Ombrellifere)
stimola l'appetito - favorisce la digestione - antifermentativo.
Somigliante al Finocchio, è adatto nelle marinate, nella salsa per i pesci e polverizzato nelle
insalate.
BASILICO Ocimum basilicum (Fam. Lamiaceae)
digestivo antispasmodico - si conserva con il 40% di sale e olio extra vergine di oliva.
si abbina con minestre - mozzarelle - carni - sughi - insalate - pomodori.
E' bene aggiungerlo alla fine cottura in modo da non far evaporare gli oli essenziale ed ottenere un gusto migliore.
BORRAGINE Borrago officinalis (Fam Borraginaceae)
ricco di potassio e calcio, tonico del sistema nervoso, diuretico, depuratore del sangue e sudorifero.
adatto a preparare ripieni e frittelle.
CANNELLA Cinnamomum zeylanicum (Fam.Lauraceae)
E' la corteccia arrotolata del relativo albero proprio di Ceylon ma anche di Giava, Seychelles e Cina.
aromatizzante - agisce contro la stanchezza - stimolante la circolazione, la digestione e il sistema immunitario.
E' adatta per dolci ma anche per carni tipo l'agnello.
CAPPERO Capparis spinosa (Fam. Capparidaceae)
stimola l'appetito - si conserva sotto sale o aceto.
si abbina con carne - pesci lessati - salse - frittate - pizze.
CORIANDOLO Coriandrumn sativum (Fam. Apiaceae)
stomachico - carminativo - stimolante - antifermentativo.
si abbina con cavoli, crauti, legumi, pesce, agnello maiale, nelle mele al forno.
DRAGONCELLO Artemisia dracunculus (Fam. Compositae)
stomachico - digestivo.
si usa per insaporire insalate, salse e per aromatizzare l'aceto (gr.150 di foglie fresche a macero per 30 giorni in aceto di vino). Può insaporire minestre, piatti a base di pesce, carne, pollo.
Si usa secco negli arrosti e sulle carni alla griglia.
ERBA CIPOLLINA Allium schoenoprasum (Fam Liliaceae)
depurativo e diuretico - adatto per chi non tollera l'aglio.
si abbina con insalate - minestre - sughi e patate lesse.
FINOCCHIO Foeniculum officinalis (Fam Apiaceae)
stimola l'appetito - favorisce la digestione - antifermentativo.
si abbina con pasta con le sarde - porchetta e tutte le carni grasse.
GINEPRO Juniperus communis (Fam Cupressaceae)
aromatico - digestivo - tonico - disinfettante di stomaco e vescica - diuretico - antireumatico.
si abbina con selvaggina - porchetta - cacciagione - arrosti - lessi - spiedini.
Le bacche devono essere schiacciate ed usate con moderazione essendo molto aromatico, ma non vanno mangiate.
LAURO o ALLORO Laurus nobilis (Fam Lauraceae)
aromatizzante, aperitivo, antispasmodico.
si abbina con sughi - brodi di carne e pesce - conserve in olio e aceto - marinate.
MENTA Mentha (Fam Lamiaceae)
molte sono le varietà. Le più pregiate sono la piperita, l'acquatica, la spicata.
da non usare è il pulegium. Stimola la secrezione gastrica, digestiva, antitossica.
utile per la preparazione di bevande dissetanti.
ORIGANO Origanum vulgare (Fam Lamiaceae)
MAGGIORANA Origanum majorana (Fam Lamiaceae)
Più forte il primo, più pepata la seconda. Stimolanti la digestione, antispasmodici, antifermentativi, tonico-digestivi, favoriscono il sonno e combatte i disturbi gastro-intestinali.
si abbinano con tutte le carni e i pesci - formaggi freschi - pizze - fagioli lessati - melanzane - intingoli - ripieni - carni in umido.
MELISSA Melissa officinalis (Fam Lamiaceae)
Stimola la digestione.
si abbina con tutte le insalate - zuppe - marinate.
Adatta per preparare bevande con menta e succo d'arancio. Ha il profumo del limone.
NOCE MOSCATA Myristica fragrans (Fam Myristicaceae)
Stimola la digestione, blocca le fermentazioni intestinali.
si abbina con ricotta e spinaci, si usa nei ripieni di ravioli e tortellini, per aromatizzare dolci, per preparare punch e nel vin brulé.
PAPRIKA
Si ottiene macinando i semi essiccati del peperoncino ed è prodotta per lo più in Ungheria.
PEPERONCINO Capsimum annum (fam. Solanaceae)
Stimolante gastrico, diuretico, antifermentativo intestinali, ricco di vitamina C.
Per il suo potere antifermentativo è adatto con tutte le carni specialmente nei mesi caldi. I peperoncini si presentano in moltissime varietà, tutte commestibili e piccanti.
PEPE
Diuretico, stimolante la produzione di succhi gastrici.
Pianta tipica delle zone tropicali dell'Asia e dell'America, di Giava e Ceylon. Il pepe è il frutto essiccato, una bacca, di una pianta simile alla vite.
Il pepe bianco si ottiene eliminando la buccia scura del frutto prima dell'essiccazione. La varietà rossa è il frutto di un arbusto del Sud America.
ROSMARINO Rosmarinus officinalis (Fam Lamiaceae)
digestivo, stimola il fegato.
si abbina con crostacei - pesci - carni - arrosti - sughi - pizzaiole - carni alla griglia. Non si conserva in quanto l'olio essenziale sublima con facilità.
SALVIA Salvia officinalis (Fam Lamiaceae)
aromatica, eccita la secrezione gastrica, protegge il fegato, balsamica e stimolante.
si abbina con pesce - brodi - fegato - frittelle.
SCALOGNO Allium ascalonicum (Fam Liliaceae)
diuretico e depurativo. In cucina è preferibile alla cipolla.
si abbina con insalate - minestre - sughi e patate lesse.
SENAPE
Erba aromatica. Esiste nella varietà bianca e nera. La salsa è preparata con i semi polverizzati e con l'aggiunta di aceto, pepe, cannella e farina.
TIMO Thymus vulgaris e Thymus serpyllum (Fam Lamiaceae)
digestivo - depurativo - balsamico - antisettico - stimolante
si abbina con carne, cacciagione e pesce.
VANIGLIA
Pianta rampicante del Messico. Si utilizzano i semi essiccati che hanno forma di bastoncelli.
ZAFFERANO Crocus sativus L. (Fam. Iridaceae)
combatte l'anoressia e la dispepsia.
contiene crocosio, acrocina che è l'unico carotenoide idrosolubile, è quindi una delle maggiori fonti di vitamina A, ha anche un alto contenuto in vitamine B1 e B2.
si abbina con zuppe vegetali e risotti.
ZENZERO Zingiber officinalis (Fam. Zingiberaceae)
stomachico - carminativo - stimolante - tonico - antisettico.
ha un alto contenuto in vitamina C.
si abbina con con carne e cacciagione e pesce, crostacei e per preparare dolci secchi.
Si usa per aromatizzare bevande (ginger), salse (curry).
il timo si usa per aromatizzare le pietanze di carne, pesce e verdure,
l'erba cipollina sostituisce la cipolla ( il sapore è più delicato )
si utilizza per aromatizzare burro, patate e insalate.
la maggiorana si usa per aromatizzare pizze, carni in umido, ripieni,
polpette, torte salate, funghi, legumi, salse, insalate miste o di pomodori.
puoi preparare una miscela da usare per la carne, patate ecc.. devi
miscelare sale, origano,pepe nero, salvia,rosmarino ed erba cipollina
si conserva in vasetti di vetro
Fonte: http://www.lanonnapapera.altervista.org/files/erbe_aromatiche.doc
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Erbe aromatiche e spezie in cucina
Coltivazione delle erbe aromatiche
Chi ha disponibilità di un pezzo di terra, può, se non ancora fatto, iniziare a coltivare queste erbe, che oltre al loro potere medicamentoso, possono gentilmente insaporire i nostri cibi.
La coltura non presenta eccessive difficoltà, ma richiede solo passione e curiosità.
Certo qualche cura è necessaria specialmente per le piante perenni, se coltivate in climi che in inverno si presentano non proprio confacenti, se non addirittura rigidi.
E' subito necessario distinguere le piante perenni da quelle annuali o bienne.
Le piante perenni si moltiplicano per talea, anche per seme, ma in questo caso la crescita è più lenta, specialmente per quelle piante di maggiore sviluppo.
Le piante annue e bienne, si moltiplicano per seme; le bienne, come il prezzemolo, al secondo anno, generalmente vanno in seme e muoiono.
La talea è un rametto, opportunamente tagliato, che viene interrato e dal quale si svilupperà una nuova pianta. La talea deve essere presa tagliando un rametto immediatamente sotto una gemma o un nodo. Se il legno è duro va presa ad una certa distanza dal nodo. La talea deve essere privata delle gemme e delle foglie, lasciando solo due tre foglie e gemme apicali. Da queste gemme si svilupperanno i rami delle nuova pianta. E' utile immergere la talea in una soluzione a base di ormoni radicanti prima di essere interrata.
La talea va interrata almeno per metà della sua lunghezza e la terra deve aderire intimamente ad essa. La terra deve essere leggera, mescolando torba, sabbia e terriccio adatto, deve essere tenuta all'ombra sino a completa radicazione, tenendo la terra umida.
Piante ed erbe che devono essere seminate
Seminare in terra morbida, coprendo i semi con un leggero strato di terriccio e pressando leggermente, mantenere il terreno umido.
I semi delle diverse specie hanno tempi di germinazione diversi, alcuni come basilico e rucola germinano in condizioni opportune di temperatura e umidità in una decina di giorni, il prezzemolo impiega anche 30 giorni e per questo motivo molti lo coprono con tela di iuta che viene tenuta costantemente bagnata. Seminare quindi:
Acetosella, achillea, alloro, angelica, aneto, anice, basilico, borragine, cerfoglio, coriandolo, cumino, dragoncello, erba cipollina, finocchio, maggiorana, origano, peperoncino, prezzemolo.
Alloro, cappero, ginepro, lavanda pur essendo perenni, possono essere seminati.
Piante ed erbe che si moltiplicano per talea
nome della pianta
periodo
tipo di talea
tipo di terriccio
alloro
settembre
talea 10-15 cm.
sabbia e torba
cappero
agosto
talea legnosa
sabbia e torba
dragoncello
marzo
divisione dei cespi
piena terra
"
giugno
talea apicale 10cm
" "
erba cipollina
marzo
divisione dei cespi
vaso o piena terra
ginepro
settembre
talea
sabbia e torba
issopo
aprile
talea da germogli
sabbia e torba
lavanda
agosto
talea rami senza fiori
sabbia e torba
limone
marzo
talea rami non spinosi
terra e sabbia
maggiorana
aprile
talea rami 10 cm
sabbia e torba
malva
aprile
talea da rami basali
terra e sabbia
melissa
settembre
divisione dei rizomi
vaso o piena terra
menta
marzo e ottobre
divisione dei rizomi
terra umida
mirto
giugno
talea rami senza fiore
sabbia e torba
origano
marzo
divisione dei cespi
vaso o piena terra
"
luglio
talea rami senza fiore
vaso o piena terra
pimpinella
marzo
divisione dei cespi
vaso o piena terra
rafano
marzo
divisione delle radici
piena terra
rosmarino
aprile
tagliare un ramo e
farlo radicare in
acqua
bottiglia con acqua
"
agosto
talea rami senza fiore
piena terra
ruta
agosto
talea con germogli
sabbia e torba
salvia
agosto
talea con germogli
sabbia e torba
timo
marzo aprile
divisione dei cespi
piena terra
zafferano
settembre
seminare i bulbi
piena terra
La coltivazione delle erbe aromatiche richiede un terreno fresco, smosso, ben esposto e concimato con letame maturo, mai usare letame fresco.
Fonte: http://www.catenella58.it/file/AROMATICHE%20SEMINA.doc
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Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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