I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
COSTITUZIONE ITALIANA del 1948
È la prima espressione di costituzione democratica del nostro Paese, attualmente vigente seppur in una versione più volte modificata.
Carta dei principi fondamentali,
dei diritti e doveri dei cittadini (Parte prima)
e sull’ordinamento della Repubblica (Parte seconda).
I Costituenti si preoccuparono di costruire una forma di stato e di governo (V. Ordinamento della Repubblica) capace di tradurre in concreto i “Principi fondamentali” su cui si basa la Costituzione onde garantire a tutti i cittadini il godimento dei diritti e l’adempimento dei doveri, al fine di realizzare i presupposti di una moderna democrazia.
Caratteri fondamentali della DEMOCRAZIA:
PRINCIPI FONDAMENTALI
Sono i principi che esprimono le finalità e le basi ideali dello stato democratico-sociale di diritto su cui si fonda l’ordinamento giuridico-costituzionale italiano.
Costituiscono il NUCLEO INDEROGABILE DELLA COSTITUZIONE
Sono tutti “coessenziali” nella definizione dell’identità dello Stato e dell’ordinamento giuridico della Repubblica italiana.
Sono formalmente contenuti nei primi 12 articoli della Costituzione, - “Principi fondamentali” - significativamente anteposti alle parti Prima (Diritti e Doveri dei cittadini) e seconda (Ordinamento della Repubblica) della Carta fondamentale – e sostanzialmente ribaditi da altre norme costituzionali
Essi hanno valore di:
Fulcro dell’Ordinamento costituzionale e polo di attenzione dei pubblici poteri è la PERSONA UMANA, che deve essere considerata dai pubblici poteri quale fine e mai come mezzo della loro azione.
Esso esprime una “priorità di valore” fra Stato ed individui:
“Non è la persona per lo Stato,
ma è lo Stato per la persona”
FINE ULTIMO DELL’ORGANIZZAZIONE SOCIALE E DELL’ESERCIZIO DEI PUBBLICI POTERI DEVE ESSERE LO SVILUPPO DELLE PERSONE, DI OGNI SINGOLA PERSONA, E LA TUTELA DEI LORO DIRITTI.
Centralità dell’individuo nell’ordinamento giuridico implica rifiuto di concezioni utilitariste che legittimo il sacrificio anche di un solo individuo per il benessere dei più.
ß
Centralità del riconoscimento e della garanzia concreta dei diritti e delle libertà fondamentali dell’uomo (non del solo cittadino) quale obiettivo ultimo cui tende l’ordinamento ed in ragione del quale si giustificano le limitazioni che esso impone ai singoli consociati ed ai gruppi sociali
ART. 2 COST.:
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.
Il riconoscimento accanto ai
“DIRITTI INVIOLABILI”
anche dei
“DOVERI INDEROGABILI DI SOLIDARIETÀ
POLITICA ECONOMICA E SOCIALE”
individua il rapporto di reciprocità che regola i rapporti fra i cittadini e fra i cittadini e lo Stato.
Il riconoscimento della persona e dei suoi diritti come fulcro dell’ordinamento e criterio guida all’azione dei poteri pubblici si riverbera in alcune importanti garanzie:
esempi:
II) IL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA
Il principio personalista esprime un valore primario del nostro ordinamento democratico senza il cui riconoscimento non si potrebbe affermare la natura realmente democratica della Repubblica, ma anche un criterio guida cruciale nell’interpretazione degli altri principi, desumibile altresì da una serie di altre norme a tutela dei diritti e delle libertà della persona che occupano una posizione preminente nella Costituzione, ed in particolare dall’art. 3 Cost., che sancisce il principio di uguaglianza fra i cittadini.
ART. 3 COST.:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
1° comma - Esplicita come l’azione generale dello Stato debba tenere nella medesima considerazione ogni singolo cittadino senza discriminazioni fra ceti, categorie, sesso ecc. Lo Stato è cioè di tutti e di ognuno, per tutti e per ognuno senza esclusioni o limitazioni aprioristiche di classe, ceto, categorie sociali ecc.
2° comma - Il richiamo al “pieno sviluppo della persona umana”, obiettivo cui anche lo Stato deve tendere:
La rimozione delle diseguaglianze è funzionale anche alla piena e paritaria partecipazione di tutti i cittadini alla vita politica democratica.
Valorizzazione della persona anche nelle sue proiezioni sociali: famiglia, associazioni, partiti politici, sindacati, gruppi religiosi ecc. (che ricevono poi riconoscimento e tutela in singole norme della Costituzione) ed estensione alle formazioni sociali della garanzia dei diritti del singolo.
Diritti delle formazioni sociali:
Intervento dello Stato nelle formazioni sociali è limitato, in genere, ai casi di:
TUTELA GLOBALE
DELLA PERSONA UMANA,
anche e soprattutto negli ambiti in cui si svolgono poi concretamente alcuni fra i più importanti diritti.
Valorizzazione della dimensione sociale dell’individuo, superamento della concezione individualista tipica del liberismo classico e rifiuto di concezioni egoistiche di isolamento o segregazione sociale
ß
PLURALISMO e PLURALISMO
ISTITUZIONALE IDEOLOGICO
PARTECIPAZIONE, PLURALISMO, DEMOCRAZIA. LA DEMOCRAZIA DEI PARTITI e NEI PARTITI
ART. 49 Cost.-
“Tutti i cittadini hanno diritto ad associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.
Problemi di attuazione del principio democratico nei partiti ed in particolare della rappresentatività dei partiti rispetto alle istanze popolari, seppur “di parte”, come è proprio di un organismo “di parte” come il PARTITO POLITICO (pars totum)
dalla DEMOCRAZIA (potere al popolo)
ß
alla PARTITOCRAZIA (potere ai partiti)
Tutti i cittadini sono tenuti ad adempiere ai “doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale”.
Principio di necessaria partecipazione alla vita pubblica e responsabilizzazione dei consociati. Esempi:
Consente l’esistenza ed il funzionamento del modello dello STATO SOCIALE
Art 1 Cost.: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”.
La vita ed il progresso sociale, politico della Repubblica si incentrano sul lavoro come elemento dinamico dello sviluppo civile, sociale e politico
non solo come elemento di rilevanza economica e fattore di sviluppo economico
Per tali motivi:
DIRITTO AL LAVORO:
comporta che il diritto al lavoro non dovrebbe essere il diritto ad un qualsiasi lavoro, ma il diritto ad un lavoro adatto alle proprie condizioni (anche fisiche) e capacità.
Anche se l’accezione preminente del principio lavorista resta legata al DIRITTO AL LAVORO quale fonte di sostentamento e non necessariamente di realizzazione personale.
VALORE PROGRAMMATICO - MA NON PER QUESTO MENO VINCOLANTE - DELL’ART. 4 COST.
ß
Impegno della Repubblica a “promuovere le condizioni che rendano effettivo questo diritto”:
Uno dei diritti cruciali per la realizzazione dello STATO SOCIALE, l’EMANCIPAZIONE DEI CETI E CATEGORIE PIÙ DEBOLI e la gestione dei CONFLITTI SOCIALI.
LAVORO = LIBERTÀ
La mancata garanzia del diritto al lavoro ha fatto spesso della promessa di una occupazione la moneta di scambio per la coercizione al voto di persone in situazione di indigenza e/o debolezza sociale
ß
L’effettività del principio lavorista è quindi funzionale al corretto funzionamento della democrazia e dei suoi meccanismi decisionali
INDIPENDENZA Þ LIBERTÀ DI SCELTA
ECONOMICA
ß
POSSIBILITÀ DI AUTONOMA AUTODETERMINAZIONE
NELL’ESERCIZIO DEI DIRITTI
VI) PRINCIPIO DEMOCRATICO – Art. 1 Cost. e altri
Considerato da autorevole dottrina il principio più pervasivo del nostro ordinamento perché “racchiude in sé il germe degli altri” (C. Mortati), si esprime prioritariamente nell’ Art. 1 Cost.:
“L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”
La legittimità dell’ordinamento giuridico e la validità delle sue regole nasce e si giustifica in relazione alla sovranità popolare, e quindi, alla sua volontà, da cui promanano i pubblici poteri.
Questo è il senso dell’ art. 1, 2° co. Cost.: “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
I poteri dello Stato devono trovare una legittimazione diretta o indiretta nell’investitura popolare, perché sia garantita la democraticità del sistema ordinamentale.
Accezione sostanziale:
principio democratico coincide con l’affermarsi della sovranità popolare, ovvero con il rispetto della volontà del popolo e dei suoi rappresentanti, secondo le forme della democrazia diretta e democrazia rappresentativa (art. 1 – 2° Co. Cost.)
Accezione formale:
principio democratico consiste nel rispetto delle regole formali-procedimentali della democrazia, ovvero nella conservazione e preservazione di una “forma di stato e di una “forma di governo” che rispecchiano, traducendoli in pratica, i caratteri fondamentali della democrazia (art. 1 – 1° comma). Es.: garanzia della separazione dei poteri.
La volontà popolare, infatti, non può trasformarsi in arbitrio, né in dittatura della maggioranza, ma deve esprimersi “nelle forme e nei limiti della Costituzione” (art. 1- 2° comma Cost.), ovvero, nel rispetto dei principi e delle garanzie, sostanziali e procedurali, che assicurano la sopravvivenza e la continuità del modello democratico.
Anche poteri pubblici devono operare ed organizzarsi nel rispetto delle regole democratiche, quindi, anche secondo regole di trasparenza, pubblicità ed accessibilità delle attività, atti, e procedure pubbliche nei confronti di tutti i cittadini.
PRINCIPIO DEMOCRATICO COME
PRINCIPIO COMPOSITO E COMPLESSO
che mira, tramite la garanzia della DEMOCRAZIA FORMALE, intesa quale rispetto delle istituzioni democratiche e delle regole formali della democrazia
alla realizzazione della
DEMOCRAZIA SOSTANZIALE, ovvero di quella forma di organizzazione sociale e politica che ambisce a concretizzare il governo del popolo ed assicurare a tutti i cittadini in condizione di parità la effettiva tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, in particolare:
L’importanza di garantire :
per poter realizzare un modello statale realmente democratico.
L’esercizio pieno e consapevole dei propri diritti politici (e quindi l’esercizio della vita democratica) passa necessariamente dalla piena garanzia dei diritti civili e sociali:
Non ci può essere esercizio libero e consapevole dei diritti politici:
senza la previa ed effettiva fruizione dei diritti civili e dei diritti sociali, ed in particolare:
Non può realizzarsi in assenza di una loro effettività un modello compiuto, reale e maturo di democrazia.
Solo tramite la garanzia propedeutica di tali diritti la
LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO
su cui si fonda la vita democratica e l’esercizio dei diritti politici può tradursi in
LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE
DEL PROPRIO PENSIERO
realmente libero e consapevole
ß
ß
COESSENZAILITA’
DI TUTTI I PRINCIPI FONDAMENTALI
E DI TUTTI I DIRITTI E LIBERTA’ FONDAMENTALI
CRISI DELLA DEMOCRAZIA
L’ATTUAZIONE COORDINATA E COMBINATA DEI PRINCIPI COSTITUZIONALI
mira a garantire i presupposti giuridico-sociali per la realizzazione di una
DEMOCRAZIA EGALITARIA, APERTA, PARTECIPATIVA PLURALISTA,
dove le diverse anime sociali interagiscono in piena autonomia (libertà di pensiero e di espressione) ed in condizioni di parità
Ma molti di questi principi restano nei fatti “principi fondamentali, ma non ancora realizzati” il cui connotato rimane quasi esclusivamente programmatico ma non garantito nei fatti
I PRESUPPOSTI DELLA DEMOCRAZIA:
restano ancora per molti, e quindi per il sistema, una conquista ancora tutta da raggiungere.
DEMOCRAZIA FORMALMENTE DICHIARATA,
MA SOSTANZIALMENTE INCOMPIUTA
PROBLEMI E CRITICITA’ NELLA REALIZZAZIONE DI UN MODELLO PIENAMENTE DEMOCRATICO
ß
Importanza delle interazioni fra sistemi politici,
sistemi partitici e sistemi elettorali
ß
LIMITI E CONDIZIONAMENTI
CRISI DEI PARTITI COME ORGANI RAPPRESENTATIVI DELLA POPOLAZIONE E DELL’INTERESSE PUBBLICO
Trasformazione dei partiti:
ß
SPOSTAMENTO DEI PARTITI DA UNA CONNOTAZIONE IDEOLOGICA AD UNA CONNOTAZIONE LOBBISTICA E PARTICOLAREGGIATA.
Le c.d. LOBBIES, però, sono espressione, sia a destra che a sinistra, di POTERI FORTI, quasi mai dei c.d. POTERI DEBOLI, ovvero delle istanza delle componenti sociali più deboli ed emarginate, che infatti trovano espressione sempre di più in
GRUPPI SPONTANEI O ORGANIZZATI
PARA-POLITICI E NELLE ASSOCIAZIONI
che nascono per rispondere ad un disagio diffuso di ampie fasce della popolazione e si propongono di agire nella vita politica tramite la manifestazione del dissenso, ma non hanno una organizzazione né una identità esclusivamente politica.
ß
che rischiano di tradursi, se esasperati, in una
USURPAZIONE DI SOVRANITÀ
DA PARTE DEI PARTITI
Anche i CITTADINI, però, perso il loro SENSO DI IDENTITÀ COME SOGGETTI AGENTI NELLA DEMOCRAZIA per identificarsi sempre di più in categorie sociali: studenti, imprenditori, disoccupati, casalinghe, operai ecc., secondo un criterio identificativo centrato sull’identità lavorativa (o “non lavorativa”) piuttosto che sull’identità civile e sociale.
Prospettiva importante, da non dimenticare, perché pone i cittadini di uno stato democratico in una preminente condizione di forza e dignità giuridica rispetto allo Stato ed agli altri soggetti agenti in una democrazia, valorizzando quel nucleo di prerogative inderogabili che, a qualsiasi categoria lavorativa si appartenga, non può essere ingiustificatamente compresso e sacrificato.
SPUNTI DI RIFLESSIONE SULLE POSSIBILI “CURE” PER LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA:
Potrebbe senz’altro essere uno stumento di riappropriazione dell’esercizio della sovranità, ma si scontra con il rischio di strumentalizzazioni di una popolazione ancora in gran parte disinteressata ai temi della politica o, peggio, strumentalizzabile da un sistema informativo non ancora realmente pluralista, da una informazione distorta e parziale sui temi di rilevanza civile, sociale e politica.
Rischi di strumentalizzazione sono ancora più forti in un contesto di disagio sociale, in cui il bisogno in cui versano ampie fasce della popolazione rende i soggetti deboli ancora più deboli nella loro capacità di autodeterminarsi consapevolmente e serenamente.
C) RIVOLUZIONE CULTURALE PER LA RIAPPROPRIAZIONE DEI VALORI COSTITUZIONALI DELL’ ORDINAMENTO REPUBBLICANO E RIAFFERMAZIONE DEI PRINCIPI SU CUI SI FONDA L’ASSETTO COSTITUZIONALE.
ß
RIFONDAZIONE DELLO
STATO SOCIALE
ovvero senza la
GARANZIA DEI DIRITTI SOCIALI.
PRINCIPIO PERSONALISTA Þ è l’economia che deve svilupparsi conformemente alle esigenze sociali e nel rispetto della Persona, non può essere il contrario
Nella storia Costituzionale italiana:
ORGANIZZAZIONI SOCIALI SONO SISTEMI INTEGRATI ED INTERCOMUNICANTI
ß
In un contesto sociale le scelte egoistiche in ambito economico, istituzionale, territoriale, si rivelano nel lungo periodo sempre miopi, perché impoveriscono il sistema, e così facendo si riverberano inevitabilmente sugli ambiti i sui gruppi sociali che in un primo momento potevano sembrare favoriti dalle scelte esclusivamente di parte.
Gli obiettivi delle POLITICHE ECONOMICHE E DI SVILUPPO devono essere contemperati con gli obiettivi delle POLITICHE SOCIALI, altrimenti diventano sterili ed ingiustificate, poiché le scelte politiche, nel RISPETTO NELLA RATIO PER CUI ESISTE LO STATO DEMOCRATICO, devono tendere al benessere di tutti, non di pochi.
INDIRIZZO POLITICO DI QUALUNQUE GOVERNO DOVREBBE PER VINCOLO COSTITUZIONALE GARANTIRE
ovvero
REALIZZAZIONE DELLA GIUSTIZIA
E DEL RIEQUILIBRIO SOCIALE
LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLA VITA POLITICA E LA PRESSIONE SOCIALE, dei singoli e dei gruppi sociali, resta l’unica forza capace di realizzare, tramite un’azione pacifica, ma ferma e consapevole, la richiesta di effettiva garanzia dei principi e degli obiettivi democratici che Costituzione repubblicana si era prefissata.
Fonte: http://scienzepolitiche.unical.it/bacheca/archivio/materiale/109/Lezione%20democrazia.doc
Sito web da visitare: http://scienzepolitiche.unical.it
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve