I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
A) @5<45 B) 5>45
C) 5<45 D) @5>45
C) @4,0
D) Né @4<0 né @4,0
A) f = 0,85 × 0,83 ×Rck
cd 1,5
cd 1,6
cd
f = R
1,5
ck
1,6
A) φk = 30° gt = 16 KN/m3 B) φk = 30° gt = 15 KN/m3 C) φk = 35° gt = 15 KN/m3 D) φk = 35° gt = 16 KN/m3
A) α = 45° + jκ
2
B) α = 45° - jκ
2
C) α = 45° + jκ
D) α = 45° - jκ
Sy
= =
Σ (m× x)
y = Sx =
Σ(m×y)
G Σm Σm G Σm Σm
= Sx
Σ (m×y)
=
y = Sy = Σ (m× x)
G Σm Σm G Σm Σm
A) 2000 cm4
B) 1000 cm4
C) 1500 cm4
D) 2500 cm4
A) 0,097 N/mm²
B) 0,085 N/mm²
C) 0,046 N/mm²
D) 0,010 N/mm²
A) 637,5 cm²
Testo 1
Parla Acamante, primo astronomo del re Creonte.
«Eravamo sicuri di noi stessi e della nostra città, il sommo astronomo del re poteva concedersi il lusso di spiegare a un’immigrata che mai e in nessun caso avrebbe potuto costituire un pericolo, su cosa si fonda lo splendore e la ricchezza della sua città. Giacché tutto dipende da che cosa si vuole davvero e da che cosa si considera utile, dunque buono e giusto. Questa frase Medea non la contestò del tutto, respinse solo quell'importante e centrale “dunque”. Ciò che era utile non doveva necessariamente essere buono. Dèi, come ha tormentato me e soprattutto se stessa con quella parolina “buono”! Si affannava a spiegarmi quel che, a quanto pare, intendevano con buono in Colchide. Buono era ciò che favoriva il dispiegamento di tutto l'esistente. Dunque la fertilità, dissi. “Anche”, disse Medea, e cominciò a parlare di certe forze che legavano noi umani a tutti gli altri esseri viventi e che dovevano fluire liberamente perché la vita non ristagnasse. Capivo. Anche da noi a Corinto».
Christa Wolf, Medea. Voci, Edizioni e/o, Roma 1996.
Testo 2
Le grandi migrazioni dei popoli sono state sempre legate a epocali rivoluzioni economiche e culturali che hanno modificato, nel corso della storia dell’umanità, l’organizzazione dello spazio terrestre.
Fu la Rivoluzione agricola del periodo neolitico ad allargare enormemente l’ecumene verso regioni prima considerate inospitali. […] Dai nuclei primitivi dell’organizzazione agricola si sono diffuse in tutte le direzioni innovazioni tecniche, principalmente a seguito di grandi migrazioni di intere popolazioni (Formica, 1996).
Una seconda grande ondata di migrazioni verso nuove terre si sviluppò a partire dalle grandi scoperte geografiche, per esplodere durante la Rivoluzione industriale. Il vertiginoso aumento della popolazione in Europa, la crescente conflittualità tra le grandi monarchie per conquistare l’egemonia mondiale e le guerre di religione spingevano popolazioni intere a trasferirsi nei nuovi mondi (Americhe, Australia) e in molte aree del vecchio mondo (Sudafrica e India).
Un primo grande flusso migratorio riguardava la colonizzazione delle coste del Nord America alle medie latitudini da parte di gruppi di europei di lingua inglese e francese, soprattutto famiglie coloniche. I flussi che partivano dall’Inghilterra si dirigevano anche verso il Sudafrica e in Australia fin dal XVIII secolo, mentre dall’Europa latina, Spagna, Portogallo e Italia, partivano consistenti gruppi di famiglie, soprattutto contadine, verso Brasile, Cile e Argentina. Nel XVIII e nel XIX secolo si verifica un flusso migratorio coatto, la tratta degli schiavi, dall’Africa equatoriale verso gli Stati Uniti meridionali, le Grandi e le Piccole Antille e il Brasile.
Dopo la seconda guerra mondiale i movimenti migratori più cospicui sono stati quelli della diaspora cinese (diaspora è un termine originariamente applicato alla dispersione degli ebrei dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme nel 70 d.C.). In seguito alla proclamazione della Repubblica popolare cinese nel 1949, un numero di cinesi, stimati attorno ai 50 milioni, lasciarono la Cina per insediarsi nel Sud-Est asiatico, soprattutto in Malesia (35 per cento della popolazione), a Singapore (77 per cento) e nelle Filippine (1,5 per cento). Un altro fenomeno di migrazione forzata è stato quello dei boat peoples provenienti dal Vietnam dopo la sconfitta statunitense e la riunificazione con il Vietnam del Nord comunista (Hagget, 2001). La fine degli imperi coloniali europei e la conseguente formazione di Stati indipendenti, definiti da confini spesso artificiali decisi a tavolino o governati da etnie che esercitano il potere a esclusivo vantaggio del proprio gruppo, hanno creato una situazione di crescente instabilità politica, con frequenti crisi istituzionali, rivoluzioni, colpi di Stato, moti popolari e quant’altro. Molto frequentemente si sono verificate vere e crudeli persecuzioni politiche, religiose, ideologiche, etniche e razziali, con la conseguente fuga dalla propria terra di milioni di persone dirette in altri Stati, dove spesso trovano rifugio in campi profughi allestiti dalle organizzazioni umanitarie delle Nazioni Unite.
La rivoluzione informatica, nella sua frenetica ricerca di continue innovazioni tecnologiche, sta creando un altro tipo di migrazione chiamata “fuga dei cervelli” (brain drain). La teoria economica ha evidenziato la stretta correlazione tra livello di istruzione e sviluppo economico. Negli Stati Uniti il fenomeno è consistente: su 7 milioni di immigrati (censimento del 1990), 3,7 milioni possiedono un diploma di scuola media superiore e provengono dagli altri Stati nord-americani e dell’America centrale, soprattutto dal Messico. 1 milione e mezzo di immigrati possiede una laurea e proviene dall’Oceania, dall’Asia (in primo luogo dalle Filippine), dalla Cina e dalla Corea del Sud. I flussi provenienti dall’Africa sono esigui, ma costituiti quasi completamente di laureati, originari prevalentemente da Egitto, Ghana e Sudafrica (Carringtoon, Detragiache, 1999).
M.Casari, G. Corna Pellegrini, F. Eva, Elementi di geografica economica e politica, Carocci Editore, Roma 2003.
Dal XVIII secolo si verificò un consistente flusso migratorio dalla penisola iberica e dall’Italia verso:
In tutti i quesiti proposti la soluzione è la risposta alla lettera A)
Fonte: https://tfa.cineca.it/compiti/ A....pdf
Sito web da visitare: https://tfa.cineca.it/
Autore del testo: Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
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"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco
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