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Significato di Inflazione
Riduzione nel tempo del potere d’acquisto del denaro, vale a dire che la stessa quantità di moneta compra nel tempo quantità inferiore di beni. Una descrizione equivalente dello stesso fenomeno è l’aumento generalizzato dei prezzi. A volte per indicare l’inflazione si usa il termine svalutazione in quanto l’inflazione è causata dalla perdita di valore della moneta e si impiega svalutazione in modo sintetico per dire svalutazione della moneta. Si possono individuare tipi diversi di inflazione, in relazione all'intensità del fenomeno: - inflazione strisciante se l'aumento dei prezzi rimane sotto il 10% annuo - inflazione galoppante se l'aumento dei prezzi supera il 30-40% annuo. E’ evidente che l’inflazione riduce il potere d’acquisto delle categorie a reddito fisso (per esempio impiegati e soprattutto pensionati) che non dispongono di modi efficaci per ottenere un tempestivo adeguamento delle loro entrate al mutato potere di acquisto del denaro. Un altro modo di descrivere l’inflazione si basa sull’osservazione che anche la moneta è un bene: quando i consumatori gli preferiscono altri beni il “prezzo” del particolare bene moneta scende, cioè il valore (meglio il potere d’acquisto) della moneta scende. I motivi dell’incremento generalizzato del livello dei prezzi possono essere disparati, tra i più frequenti: - aumenti dei costi di produzione, vale a dire del costo del lavoro e delle materie prime, tra cui le fonti di energia (inflazione da costi) - eccessivo sviluppo della massa finanziaria - scarsa fiducia nella moneta (o meglio nel paese che la esprime) in particolare quando si temono crisi economiche del paese che potrebbe non essere più solvibile (non far fronte ai propri debiti) un caso particolare è quello della moneta non convertibile - forte propensione al consumo (inflazione da domanda) alimentata da un basso costo del denaro (basso tasso d’interesse) - modesta efficienza del sistema economico che esprime quella moneta e quindi perdita di competitività - forte squilibrio nella bilancia dei pagamenti L'inflazione è misurata da vari indici dei prezzi, che considerano gruppi diversi di beni e servizi, o attribuiscono importanza diversa ai vari beni e servizi: - l'indice dei prezzi all'ingrosso tiene conto delle variazioni dei prezzi praticati dalle imprese alle altre imprese - l'indice dei prezzi al consumo tiene conto dei prezzi pagati dalle famiglie per acquistare beni da imprese - l'indice del costo della vita misura gli aumenti del costo della vita per una famiglia di operai o di impiegati. L'inflazione comporta una riduzione progressiva e continua del potere d'acquisto della moneta e si accompagna con un aumento della massa monetaria in circolazione. Tra l'inflazione e il tasso d'interesse esiste un legame diretto: se l'inflazione è bassa sono bassi anche i tassi d'interesse e viceversa. In considerazione di quanto sopra il controllo dell’inflazione (è parte della politica economica e in particolare della politica monetaria) avviene attraverso una serie di interventi che spaziano dall’azione sui tassi di interesse (se salgono è più costoso prendere in prestito denari e si riducono i consumi) alla ricerca dell’aumento della competitività internazionale del sistema produttivo. Si sostiene che per imprenditori, commercianti e professionisti l’effetto dell’inflazione sia meno incisivo perché possono adeguare le proprie entrate. In realtà la situazione è più complessa: la “clientela” a reddito fisso vede comunque ridotto il proprio potere d’acquisto e quindi anche commercianti e professionisti vedono ridotto il loro volume d’affari con conseguenze negative generalizzate sul livello di attività economica. L’Italia ha avuto nel decennio passato inflazione “a due cifre”, cioè superiore al 10 % annuo in quegli anni si utilizzavano tecniche di indicizzazione, cioè di aumento automatico dei valori monetari per mantenere il potere di acquisto per esempio dei salari è facile comprendere che meccanismi di questo tipo possono accelerare i processi inflattivi. Attualmente l’inflazione è sotto controllo (qualche punto percentuale) pur essendo più elevata di quella in atto nei principali paesi nostri partner nell’Unione Europea. Un modo di vedere l’effetto dell’inflazione sui consumatori è quello di esaminare il paniere ottimale ricavato dalle curve di indifferenza: se salgono i prezzi di entrambi i beni, a parità di reddito del consumatore la retta di bilancio trasla parallela a sè stessa sul piano delle curve di indifferenza e quindi il risultato è esattamente lo stesso di una corrispondente diminuzione di reddito. L’indice di inflazione indica l’incremento percentuale dei prezzi in un anno. Notare che - essendo forte, per un intervallo di tempo abbastanza lungo la correlazione fra tasso di crescita dei salari monetari e tasso di inflazione – la curva di Phillips può anche essere interpretati come una correlazione fra livello di disoccupazione e inflazione.
Fonte: http://host.uniroma3.it/docenti/iacobone/testi/glossario%20parte%201_.doc 2,3,4,5
Sito web da visitare: http://host.uniroma3.it/docenti/iacobone/Economia.htm
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