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Verifica sperimentale della legge di Archimede
Il principio di Archimede afferma che ogni corpo immerso in un fluido (liquido o gas) riceve una spinta verticale dal basso verso l'alto, uguale per intensità al peso del fluido spostato.
Il principio è quindi un caso particolare dell'equazione fondamentale dell'idrostatica, che vale finché il fluido può essere trattato come un materiale continuo, e questo avviene solo fintanto che le dimensioni dei corpi immersi sono abbastanza grandi rispetto alle dimensioni delle molecole del fluido. Diversamente, il moto del corpo è piuttosto governato dal moto Browniano (ad esempio, moto dei granelli di polvere in aria), cosicché esso perde il suo carattere deterministico.
La forza di Archimede può essere espressa dalla relazione:
essendo ρflu la densità (massa volumica) del fluido, g l'accelerazione di gravità e V il volume spostato. La spinta è indipendente dalla profondità alla quale si trova il corpo.
Corpo immerso in un liquido
Possono verificarsi i seguenti casi:
da cui si deriva la formula del galleggiamento:
La frazione di volume immerso è quindi uguale al rapporto tra le densità del corpo e del liquido. Nel caso di un iceberg che galleggia nel mare, la densità del ghiaccio è circa 917 kg/m³, mentre la densità dell'acqua salata è circa 1025 kg/m³; in base alla formula precedente, la percentuale di volume immerso è quindi del 89,5%.
Esperienza sulla Spinta di Archimede
Procedimento di misura:
Vi (m3) |
Fi (N) |
Fai (N) |
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• Osservazione: la spinta di Archimede NON dipende dalla densità del materiale (ρc) di cui è fatto il cilindretto, quindi i punti relativi a materiali diversi si dispongono sulla stessa retta.
• Effettuando una regressione lineare dei dati, è possibile ricavare (dal coefficiente angolare)
una stima della densità dell’acqua ρa.
Fonte: https://www.docenti.unina.it/downloadPub.do?tipoFile=md&id=304295
Sito web da visitare: https://www.docenti.unina.it/
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