Baku

Baku

 

 

 

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Baku

BAKU, IL PIU’ GRANDBAKU, CAPITALE DELL’ AZERBAIJAN E PORTO DEL CAUCASO

LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA

 

Baku (az. Bakı, rus. Баку), conosciuta anche come Baqy, Baky o Baki, è la Capitale, la più grande città e il più grande porto dell'Azerbaigian e di tutto il Caucaso.
La città è situata sulla riva occidentale del Mar Caspio (penisola di Apšeron). Per la somiglianza del golfo su cui si affaccia è gemellata con Napoli. Baku è divisa in dieci distretti e 48 municipalità, tra queste si trovano anche alcune isole e alcune piattaforme petrolifere situate nel Mar Caspio fino a 100 km di distanza dalla città.
Situata sulla costa meridionale della penisola di Abşeron, la città si compone di tre parti principali: il centro, la vecchia Città Murata estesa sul territorio di 21,5 ettari e la parte della città costruita nell’epoca Sovietica. E’ considerata una delle più antiche e più grandi città dell'Oriente.
Con ogni probabilità il nome Baku deriva dagli antichi nomi della città: Badu-kube, che significa "città dove soffia il vento", o Baghkuh, che significa "monte di Dio". Fonti arabe si riferiscono alla città chiamandola col nome di Baku, Bakukh, Bakuya, oppure Bakuye.
Altre teorie suggeriscono che il nome derivi dai tempi più antichi dell'epoca zoroastriana, più precisamente dalla parola Baga, che significa "il sole" o "il Dio" in diverse lingue antiche.

 

CLIMA
Per effetto delle acque del Mar Caspio, il clima è mite, gradevole anche in pieno inverno, ed estremamente secco per tutti i mesi dell’anno. Il clima è subtropicale secco,  tendenzialmente soleggiato e asciutto. La temperatura media è di 14,6 °C e le precipitazioni totali annue sono pari a 210 mm. Il mese più caldo è luglio con una temperatura media di 26,4 °C e quello più freddo è febbraio (media 4 °C). Le precipitazioni massime sono nel mese di novembre (30 mm) e il mese più asciutto è luglio. Episodicamente la città è battuta da improvvisi venti molto forti a carattere burrascoso provenienti dal mare, chiamati khazri*.
*Venti variabili di direzioni diverse influiscono significativamente sul clima locale. Sono venti chiamati Khazri (vento del nord), Gilavar (vento del sud), Gyundogush (vento di levante) e Gidjavar (direzione indefinita). Già nel Medioevo il geografo  Al Bakuvi scriveva: “...qui sia di giorno che di notte soffia il vento, a volte, quando il vento è particolarmente forte, non si riesce a camminare controvento, mentre in inverno il vento porta via, in mare, cavalli e pecore, che non riescono a reggersi in piedi”.
CRONOLOGIA STORICA
885 La prima citazione scritta della città di Baku risale in quest’epoca  in occasione dell'inizio della dinastia dei Bagratidi.
XII sec. La città cominciò ad assurgere al rango di importante centro cittadino dopo la distruzione della città di Shemakha, dopo un terribile terremoto, sotto il regno dello Shirvanshah Ahsitan I che elesse Baku a Capitale.
 1501 Lo Scià safavide Isma'il I pose sotto assedio la città che però resistette all'attacco grazie alla sua doppia cinta di mura.
1540 La città venne conquistata dall'esercito della dinastia Safavide.
1604 La fortezza di Baku venne rasa al suolo per ordine dello Scià persiano Abbas I.
1723 ( 26 giugno) La città, dopo un lungo assedio e un pesante cannoneggiamento,  si arrese alle truppe russe dello zar Pietro il Grande, il quale per decreto stabilì che la città venisse presidiata da ben due reggimenti forti di circa 2400 soldati circa.
 1795 La città venne conquistata dalle truppe del sovrano della dinastia Qajar Mohammad Khan Qajar (la dinastia Qajar (o Cagiara) regnò in Persia dal 1781/1925) durante la sua lotta contro la Russia zarista per la sottomissione di tutto il Caucaso settentrionale.
1796 Nella primavera, per ordine della zarina Caterina II le truppe russe diedero via a una grande offensiva nel Transcaucaso che vide la resa di Baku al contingente russo di 6.000 soldati giunti per conquistarla.
Il 13 giugno  la flotta russa entrò nella baia di Baku e subito dopo venne istituita una guarnigione permanente con a capo il generale Pavel Tsitsianov. Tuttavia lo zar Paolo I ordinò la cessazione dell'occupazione della regione e il ritiro delle truppe che lasciarono Baku nel 1797.
All’inizio del XIX secolo, la città  era un insediamento di frontiera con l’aspetto di un ducato medievale. Tra le sue mura vecchie di settecento anni, strette strade di ciottoli serpeggiavano lungo mercati all’aperto pieni di attività, piccole case di fango e un minareto dal quale una principessa era saltata giù morendo per sfuggire al padre incestuoso. Carretti di legno dal colore dell’arcobaleno chiamati arbas, larghe carrozze montate su irregolari ruote alte sette piedi, trasportavano persone e beni attraverso il deserto circostante. La baia a forma di mezzaluna – più di sette miglia da estremità a estremità e quindici di circonferenza – brulicava di barche da pesca provenienti dalla città Hastarkhan, sulla costa settentrionale, e di mercanti neri provenienti dalla costa meridionale della Persia, attuale Iran.
1806 (8 Febbraio) Il successivo sovrano russo Alessandro I mostrò un rinnovato interesse per la conquista di Baku che venne riconquistata.
All'inizio dell'ottocento il petrolio azero veniva esportato in Persia, dove era utilizzato per illuminazione. Erano quantitativi minimi: circa 64 barili al giorno. Ma già allora l'impero russo, che aveva occupato il principato di Baku, aveva introdotto un sistema di concessioni a lungo termine (otkupchina) per i campi petroliferi.
1813 Il possesso da parte della Russia della città venne sancito con il Trattato di Golestan con il quale si sanciva il passaggio di Baku e di gran parte della regione caucasica all'Impero russo, nel  1859 venne istituita la Gubernija di Baku.
1870 Inizia la produzione industriale e anche la costruzione dei primi oleodotti e di una ferrovia che collega Baku Tbilisi, in Georgia per il trasporto del greggio. Produzione e trasporto fanno capo a una nuova leva di imprenditori, tutti nati da umili origini, che accumulano enormi ricchezze.
1873 La città è  in pieno  boom petrolifero che diede un forte impulso al suo sviluppo urbanistico e industriale, dando vita al distretto noto come la Città Nera.
Un giornalista polacco, Ryszard Kapuściński, alla fine dell’Ottocento, così descriveva Baku una città-raffineria : la Città Nera, « uno degli angoli più brutti, movimentati e irrequieti del mondo » (Imperium, Milano, Feltrinelli, 1994, p.54). La città della pece era anche stipata di gente, nella sua parte vecchia, e costruita dagli affaristi del petrolio nella sua parte nuova d’intorno, assai snob. Era tutto questo, ma anche una sfilata di mode e di epoche architettoniche; e poi, misteriosamente, una città in mezzo al mare. Mi colpì pure il suo pensiero sulle città costruite per la gente e quelle costruite contro la gente. Baku, scriveva, è tra le prime. Si può girare per giornate intere e non dismette mai il suo incantamento. Più tardi rimemorai questo pensiero e scoprii città contro la gente.
In un breve lasso di tempo la città vide la fioritura di rappresentanze e delegazioni di compagnie provenienti da ogni angolo del mondo: svizzeri, inglesi, italiani, francesi, belgi, tedeschi e persino americani.
All'inizio del XX secolo la città fu teatro di scontri nel quadro della Rivoluzione russa e di episodi di violenza etnica. I bolscevichi costituirono la Comune di Baku e, nell'estate del 1918, l'offensiva ottomana portò alla Battaglia di Baku, l'ultima battaglia della prima guerra mondiale sul fronte del Caucaso.
1920, della celebre Conferenza Comintern dei Popoli Orientali: il Congresso di Baku.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la città svolse un ruolo vitale per il rifornimento di petrolio al resto del paese; la fornitura venne sospesa dall'avanzata dei tedeschi nel 1942 (Operazione Blu) e solo dopo la vittoria nella Battaglia di Stalingrado, con il ritiro delle truppe dell'Asse dal Caucaso, ripresero i rifornimenti.
FUNZIONE
 ECONOMICA
L'economia della città è fondata sul petrolio. L'esistenza del petrolio è nota fin dall'VIII sec. e a partire dal 1400 ( XV sec.) venne utilizzato per l'illuminazione ricavandolo da sorgenti affioranti in superficie.
  Uno dei primi edifici del periodo del primo boom petrolifero
1848 venne effettuata la prima trivellazione al mondo, lo sfruttamento economico dei giacimenti iniziò nel 1872 e all'inizio del  1900 (XX sec.) l'area petrolifera di Baku era la più grande del mondo, se ne ricavava oltre la metà del consumo mondiale.
Alla fine del 1900 i giacimenti terrestri si esaurirono e si passò allo sfruttamento dei giacimenti marini. 2010  l’economia  di Baku sta vivendo la sua rinascita. Lo sviluppo dell’enorme giacenza Azeri-Chirag-Guneshli e Shah Deniz gas field gestito dalla compagnia statale SOCAR ,la BP ha portato all'inaugurazione il 25 maggio 2005 dell’ oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan lungo 1.760 km.
Centro industriale in primis per le lavorazioni chimiche e tessili e ha esteso il proprio agglomerato con grandi e affollati quartieri suburbani raggiungibili grazie alla linea metropolitana.
PORTUALE
Attualmente è in costruzione il nuovo Porto Marittimo di Baku alla località Alat a circa 30 km dalla città. I lavori di costruzione del porto sono eseguite dall'olandese Royal Haskoning Group e verranno completati entro il 2016.
 
 Due immagini del porto. La prima da un punto  panoramico, la bellezza di quel mare largo del vento fresco d’Asia. Poche navi muovono le acque, ferme le attrezzature portuali a riva; dall’alto, la città si apre come un anfiteatro intorno al palcoscenico d’azzurro del suo Caspio.
CULTURALE
La città  ha una vita molto intensa per quanto riguarda il teatro, l'opera e il balletto che hanno un ricco programma basato sul repertorio locale e internazionale. Il Cinema principiale è l'“Azerbaijan Cinema”, situato nel cuore della città. Invece, il Teatro Statale dell’Opera e Balletto progettato dall'architetto Bayev durante il primo boom petrolifero è considerato una delle music hall più rinomate.

La Filarmonica Statale,  è stata appena ristrutturata e offre spesso concerti di musica classica interpretata da artisti locali e internazionali. Vi è anche una sala all'aperto dove si organizzano piacevoli spettacoli  durante la stagione estiva.
Il Palazzo Heydar Aliyev, che è stato riaperto recentemente dopo il restauro, ospita concerti e spettacoli tra i più importanti della città.
E’ sede  di numerosi Musei
Il Museo Archeologico Etnografico Qala è un museo a cielo aperto con una superficie totale di 1,2 ettari. Nel museo vengono esposti gli oggetti archeologici trovati nel territorio della Penisola dell’Absheron. Vi sono anche delle Kurgan, case e altri monumenti originari di questa area appartenenti al Terzo-secondo millennio a.C.
Nel Museo del Tappeto sono esposti i tappeti di tutti periodi e stili prodotti in Azerbaigian (“Shirvan”, “Kazakh”, “Karabakh”, “Shemakha”) e nelle province dell’Azerbaigian Iraniano (Tabriz, Ardabil e Urmia).
Di notevole interesse per i turisti è la ricca tradizione locale della produzione di tappeti, di cui è possibile visitare un grande centro artigianale Azer Ilme con una vasta esposizione di tappeti prodotti interamente a mano dalle 350 artigiane impegnate nella produzione.
Il Museo dell’Arte più grande del paese, il Museo Statale dell’Arte e il Museo della Letteratura Nazionale.
La città è considerata Patrimonio dell’UNESCO.
Nel dicembre del 2000, la Città Vecchia, il Palazzo degli Shirvanshah e la Torre della Vergine sono stati dichiarati dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità. La maggior parte dei muri ristretti dopo la conquista russa del 1806 sono stati conservati. Questa parte della città è un complesso caratterizzato da strettissime vie che collegano palazzi antichi; include anche il Palazzo degli Shirvanshakh, due caravanserragli, la Torre della Vergine, simbolo di Baku, con vista sulla baia. Vi sono anche numerosi hammam e piccole moschee spesso senza alcun segno che li distingua dagli altri palazzi.
           
Una immagine delle  Mura della Città Vecchia                                 Il Mercato nella Città Vecchia
Nel 2003 UNESCO ha incluso il complesso nella Lista “Patrimoni dell’Umanità in Pericolo” citando i danni subiti dal terremoto del 2000 e la scarsa conservazione. Il complesso è stato tolto dalla suddetta lista nel 2009 in seguito all'esecuzione di importantissimi lavori di restauro e conservazione. Successivamente l’ingresso di mezzi di trasporto nel complesso è stato limitato a quelli dei residenti nella Città Murata e ai mezzi di soccorso.

                                                Ingresso della città vecchia e strade interne alle mura
HA NUMEROSE  SEDI UNIVERSITARIE
La città  ha più di 300 scuole medie, nel 2008 sono state inaugurate 21 nuove scuole, 28 scuole sono state completamente rinnovate. Il Ministero dell’Istruzione ha avviato il progetto “Scuola Elettronica” che prevede la connessione di tutte le scuole della città a internet e l'utilizzo dei materiali multimediali nell’istruzione.
Come centro dell’istruzione del paese ospita molte università. Dopo il collasso dell’Unione Sovietica sono state create anche numerose università private.
Università di stato di Baku ( 1919), Accademia della Musica di Baku (1920), Accademia statale del Petrolio dell'Azerbaigian (1920), Università Medica dell'Azerbaigian (1930), Università Economica statale dell'Azerbaigian (1930), Università Slava di Baku (1946), Università Tecnica dell'Azerbaigian (1950) Università Linguistica dell'Azerbaigian (1973).
Università Khazar (1991) -privata- Università Occidentale (1991) -privata-Università Qafqaz Universiteti (1992) -privata-Università "Odlar Yurdu" Universiteti (1995) -privata- Università Internazionale dell'Azerbaigian (1997) -privata-
 L'Accademia delle Scienze dell’Azerbaigian, fondata nel 1945, ha la sua sede principale nella Capitale.
Le Personalità legate alla città  Zecharia Sitchin, scrittore. Frangis Ali-Sade, pianista e compositrice. Ilham Aliyev, uomo politico e presidente dell'Azerbaijan, origine di provincia Nakhcivan dell'Azerbaigian. Heydar Aliyev - ex presidente dell'Azerbaigian, ex generale di KGB, origine di provincia Nakhcivan dell'Azerbaigian. Anar, scrittore contemporaneo. Rustam Ibrahimbeyov, scrittore, sceneggiatore e produttore cinematografico. Hamlet Isakhanli, matematico, scrittore, studioso, fondatore di scuole e della Khazar University. Qara Qarayev, compositore. Garry Kasparov, scacchista di origine armeno-ebrea, Campione del mondo 1985/2000. Lev Davidovič Landau, fisico. Mstislav Rostropovič, violoncellista e direttore d'orchestra. Assaf Mekhtiev, pittore, scultore e designer (attualmente vive e lavora in Italia). Aziza Mustafa Zadeh, Compositrice, pianista e cantante jazz . Lotfi Zadeh, inventore della logica fuzzy .Vagif Mustafa Zadeh, compositore e pianista jazz.

Le Flame Towers, uno dei progetti più ambiziosi di Baku                                Via Azerbaigian
Negli ultimi anni la città  sta vivendo un vero proprio boom dell’edilizia. Questo boom ha portato inevitabilmente ai drastici cambiamenti nello sviluppo urbano della città, trasformando la vecchia città sovietica in un hub dei grattacieli. I nuovi sviluppi nel settore immobiliare hanno spianato la strada per altri progetti dell’infrastruttura come la costruzione dei nuovi ponti e strade per ridurre la congestione del traffico. Ci sono le numerose critiche sul fatto che le costruzioni di questi ultimi anni non hanno seriamente preso in considerazione la locazione di Baku in una zona sismica attiva. Un altro problema riguarda la mancanza di pianificazione urbana o un piano generale di sviluppo per la città.
Negli ultimi due anni, il Comune sta effettuando la ristrutturazione diffusa dei vecchi edifici, viali e parchi.

 Il Tempio zoroastriano Ateshgah viene visitato dai turisti ma anche dai pellegrini da tutto il mondo.    La seconda immagine, i graffiti del Qobustan. Nei dintorni della città si trova la riserva statale di Qobustan, con i suoi graffiti preistorici, caratterizzata da un paesaggio semi-desertico e da innumerevoli vulcani di fango che creano un'immagine quasi irreale.

La “Fortezza di Bakue il "Palazzo dei matrimoni"  di Murtuza Mukhtarov che costruì una scuola e un orfanotrofio all'interno del suo palazzo, uno degli edifici più spettacolari della città tuttora utilizzato per celebrare i matrimoni.
TERZIARIA/TURISTICA
Baku è una delle mete turistiche più importanti del Caucaso. La città vanta delle diverse attrazioni turistiche, come la Torre della Vergine, IL Palazzo dei Shirvanshakh.  Negli ultimi anni nelle località della riviera intorno a Baku sono sorte numerose strutture balneari.
Il progetto di Zira Zero Island, di cui è prevista la realizzazione sull’isola di Zira, a pochi minuti di traghetto da Baku, ideato dallo studio danese BIG Architects e dagli ingegneri della Ramboll e finanziato dall'Avrositi Holding, punta a trasformare un'area di circa 1.000.000 di m2 in una comunità eco-sostenibile con complessi residenziali e turistici a zero emissioni di anidride carbonica.
DEMOGRAFIA/POPOLAZIONE
La crescita intensiva della popolazione è iniziata dal 1850, allora Baku era una piccola città con una popolazione di circa 7.000 abitanti. Nel 1860 è arrivata a circa 13.000, nel 1897 a 112.000 e  nel 1913 è arrivata a 215.000la città più grande nella regione del Caucaso. 2010  conta circa 3 milioni di abitanti, e la popolazione per la maggior parte è costituita dagli azeri (più del 90%).
Il governo Sovietico confiscò la maggior parte dei beni della comunità Ebraica di Baku. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, tutte le sinagoghe e un collegio ebreo nazionalizzati dai sovietici furono restituiti alla comunità Ebraica dal governo Azero. Il governo ha anche finanziato il restauro di questi edifici, iniziando il rinnovamento delle sette sinagoghe tra cui Gilah costruita nel 1896 e la grande sinagoga del Kruei.

 Una immagine di un supermercato dove è possibile trovare molti prodotti

TRASPORTI/VIE DI COMUNICAZIONE

 Una immagine dell’Aeroporto Internazionale Heydar Aliyev.

AEREI
La città è servita  dall'aeroporto di Baku-Heydar Aliyev. E’  l’ hub principiale della compagnia aerea nazionale Azerbaijan Airlines che effettua i voli di linea diretti nelle città dell'Europa e Asia.
Vi sono anche i voli di linea diretti effettuati dalle compagnie europee (Lufthansa, Austrian, BMI, airBaltic, Turkish Airlines), dalle russe (Aeroflot, UTair, S7 Airlines, Rossija Airlines, VIM-Avia), dalle ucraine (Aerosvit Airlines) e dalla compagnia aerea di Kazakistan (Air Astana).

 Il Terminale Passeggeri del Porto Marittimo.
MARITTIMI
Ci sono i collegamenti marittimi da Baku fino a Turkmenbashi (Turkmenistan), Aqtau (Kazakistan), Bandar Anzali e Bandar Nowshar (Iran).
STRADALI
Gli autobus per il trasporto pubblico.
L'autostazione internazionale di Baku è stata inaugurata di recente La nuova autostazione comprende un albergo a quattro stelle e un centro commerciale. L'autostazione serve 18-20.000 passeggeri al giorno, circa 800 autobus partono ogni giorno da Baku verso le città e villaggi nell'interno del paese e per le destinazioni internazionali in Russia, Ucraina, Georgia, Iran e la Turchia.
I trasporti pubblici sono rappresentati dagli autobus di linea, minibus-navette (la cosiddetta maršrutka) e dalla Metropolitana di Baku. Attualmente le maršrutka utilizzate nelle aree urbane vengono sostituite dai collegamenti con gli autobus di linea. Nell'aprile del 2011 è stato  inaugurato l'avveniristico Sistema di Gestione Elettronico del Trasporto Pubblico Urbano, analogo a quello già utilizzato nella capitale coreana (Seul)  implementato dalla coreana SKCNC.
La Metropolitana  è in forte espansione, conta ben 22 stazioni - che sovente rappresentano, alla stregua della più celebre Mosca, delle vere e proprie oasi museali - e raggiunge quasi tutti i distretti cittadini dal centro. Attualmente quasi ogni anno viene inaugurata una nuova stazione della metropolitana.
 I punti più alti della città sono accessibili per mezzo della funivia che consente di scorgere un bel panorama.
FERROVIARI

Ci sono numerosi collegamenti ferroviarie da Baku verso la Russia (Mosca, San Pietroburgo, Tjumen'), Ucraina (Kiev, Charkiv) e la Georgia (Tbilisi). Attualmente è in costruzione una nuova linea ferroviaria Baku-Tbilisi-Kars che verrà inaugurata entro il 2012. Dopo l'attivazione di questa linea Baku diventerà un importante nodo di collegamento ferroviario tra la Cina ed Europa. La Stazione Ferroviaria Baku Centrale attualmente è in rinnovamento e verrà aperta entro la fine del 2010.
CASO
LA “NUOVA” VIA DELLA SETA: UNA FERROVIA CHE COLLEGHERA’ ORIENTE E OCCIDENTE.
L'hanno definita "la versione moderna della Via della Seta". Con l'accordo siglato tra i governi turco, georgiano, azero, kazako e cinese per la costruzione di una linea ferroviaria ferrovia Kars-Tbilisi-Baku (che collegherà la Turchia orientale alla Capitale dell'Azerbaigian passando attraverso le montagne della Georgia), tra due anni sarà possibile trasportare merci e persone da Istanbul  a Shanghai, si snoderà attraverso le steppe centro-asiatiche, così da far rivivere la rotta commerciale terrestre più famosa della storia. Da costruire ex novo ci sono solo 98 Km.( di strada ferrata) tra Kars ( Turchia) e Akhalkalaki (Georgia), e, da rimodernare la linea che da qui arriva a Tbilisi.
Il collegamento tra Istanbul e Kars e quello tra le capitali georgiana e azera non necessitano di interventi. Da Baku, verrà poi usata la linea che, costeggiando il Mar Caspio, attraversa la Russia meridionale, il Kazakistan e arriva in Cina.
Questa ferrovia trasporterà 20 milioni di tonnellate di merci all'anno. Il costo si aggira attorno ai 400 milioni di euro: una cifra elevata, dato che il nuovo tratto è tutto in montagna.

 

 

 

EVENTI SPORTIVI INTERNAZIONALI
Nel corso della sua storia la città di Baku ha ospitato vari eventi internazionali come i Campionati europei di ginnastica ritmica del 2007 e del 2009, i Campionati mondiali di ginnastica ritmica 2005, il campionato europeo di lotta 2010, i campionati mondiali di pugilato dilettanti 2011, la coppa CEV di pallavolo femminile 2009-2010, il campionato europeo di Taekwondo 2007.
Dal 2011 la città ospita annualmente la Baku Cup di tennis. Baku è anche una delle capitali mondiali degli scacchi; da qui vengono grandi maestri come Teimour Radjabov, Vugar Gashimov, Garry Kasparov, Rauf Mammadov e l'arbitro Faik Hasanov. Inoltre la città ospita ogni anno tornei internazionali come il Baku Chess Grand Prix, la President's Cup, il Baku Open. La città si è candidata ad ospitare la 42ª Olimpiade degli scacchi nel 2014. Il 1º settembre 2011 è stato confermato che Baku è tra le città candidate ad ospitare le Olimpiadi estive del 2020. Baku aveva già provato, senza successo, a candidarsi per ospitare le olimpiadi 2016.
La città ha una forte tradizione pallavolistica e può vantare ben 5 squadre di pallavolo femminile.
GALLERIA DI IMMAGINI

 

                  Le foto  che seguono sono  di una Capitale che di solito non ci è familiare  ( 8 giugno 2011)
Alexander Hassenstein, fotografo, ha scattato per l’agenzia Getty  delle immagini di una città che non siamo abituati a pensare e conoscere.  
Baku sta rifiorendo: si costruiscono case e nuovi monumenti, mentre quelli antichi vengono restaurati; si aprono negozi di lusso per la nuova borghesia cittadina mentre aumenta il numero di turisti che ogni anno decide di visitarla.
L’anno prossimo a Baku si terrà l’Eurofestival, quella specie di Festival di Sanremo europeo.
 La chiesa dell'Immacolata Concezione.
CITTA’ GEMELLATE

Amman ,Bassora, Bordeaux, Dakar,  Honolulu, Houston , Istanbul , Jedda

Konya, Magonza, Napoli, San Pietroburgo, Sarajevo, Smirne, Tabriz

Marco Polo descriveva sette secoli fa (1298), i giacimenti di petrolio dell'attuale Azerbaijan un Paese che nella produzione di greggio ha preceduto la stessa America.
“PIONIERI DEL PETROLIO” (dal blog dello scrittore e giornalista Eric Enno Tamm)
A partire dal 1870 inizia la produzione industriale e anche la costruzione dei primi oleodotti e di una ferrovia che collega Baku Tbilisi, in Georgia per il trasporto del greggio. Produzione e trasporto fanno capo a una nuova leva di imprenditori, tutti nati da umili origini, che accumulano enormi ricchezze. I pozzi petroliferi dei fratelli Nobel a Balakhani, nella periferia di Baku, 1910 circa Foto Asbrink

  Un vecchio veicolo sovietico attraversa il giacimento petrolifero  di Balakhani (Balakhani oilfield), nelle periferie di Baku.
Fonte: http://www.flickr.com/photos/ericennotamm/4287433621/in/photostream/

 Il giacimento petrolifero di Balakhani, gestito dalla SOCAR è una giungla di fili elettrici, torri di perforazione e laghetti melmosi. Qui è dove il “boom” è iniziato. I fratelli Nobel hanno importato sei trivelle dalla Pennsylvania e qui iniziarono le perforazioni (modern deep-well drilling). Scoprirono un pozzo dopo l’altro, alcuni dei quali sgorgarono per giorni. Entro il 1900, tuttavia, la produzione di Balakhani iniziò a diminuire. [...]
Fonte: http://www.flickr.com/photos/ericennotamm/4287433201/in/photostream/
Fonte:    http://www.flickr.com/photos/ericennotamm/4288174540/in/photostream/


Old Nobel Neighbourhood. “I Nobel hanno costruito di tutto qui, ma ora non abbiamo acqua”, lamenta amaramente un negoziante, [...] “Siamo stati senz’acqua per tre mesi”.
Fonte: http://www.flickr.com/photos/ericennotamm/4288172972/in/photostream/
“Quando i Nobel iniziarono l’esplorazione del petrolio in quest’area, essi fecero costruire tutti questi edifici per gli operai”, dice il proprietario di un chiosco [...]. Il vicinato era costituito da 21 edifici con 400 appartamenti, più una biblioteca e una scuola per ragazze. In quel tempo, a Baku, gli appartamenti rappresentavano alcuni fra i più raffinati alloggi per lavoratori. I Nobel incentivarono, inoltre, l’assistenza medica, le formazioni di tipo tecnico, l’abolizione dello sfruttamento del lavoro minorile e l’educazione elementare per i bambini degli operari. [...]“Era così bello qui”, dice un vecchio riferendosi al vicinato dei Nobel. [...] “I Nobel hanno fatto tanto per l’Azerbaigian. Ovviamente, fecero una fortuna, ma costruirono anche delle cose per la gente”.
Fonte: http://www.flickr.com/photos/ericennotamm/4288172578/in/photostream/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/ericennotamm/4288172238/in/photostream/

Baku's spent oilfields
I giacimenti petroliferi prosciugati di Baku circondano l’intera città. [...]Le “foreste” di vecchie trivelle e i laghi tossici verdastri attorno a Baku danno un nuovo significato al termine “parco industriale”. Fonte: http://www.flickr.com/photos/ericennotamm/4288170922/in/photostream/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/ericennotamm/4288171504/in/photostream/

 

Balakhani Oilfield . Miglia e miglia di oleodotti (pipeline) percorevano la penisola Apsheron, attraverso e attorno Baku.
Fonte: http://www.flickr.com/photos/ericennotamm/4288171752/in/photostream/
A partire da questo link è possibile sfogliare numerosi album che contengono foto dell’Azerbaigian e tanti altri Paesi: http://www.flickr.com/photos/ericennotamm/page189/
L'Azerbaijan è stata già nell'ottocento, una delle culle dell'industria petrolifera mondiale. Principale fonte di idrocarburi dell'ex-Unione Sovietica prima e durante il conflitto mondiale, ha subito un declino nel dopoguerra. Ma la scoperta di grandi giacimenti nel Mar Caspio ha ridato consistenza alla produzione che oggi supera il milione di barili al giorno. E la prossima sfida è lo sfruttamento delle grandi riserve di gas naturale
Petrolio e opere buone
Sono nomi oggi dimenticati ma che alimentavano le cronache di fine secolo.
Zeynalabdin Taghiyev celebre per le sue iniziative filantropiche: finanziò le prime scuole pubbliche femminili nel suo Paese, la costruzione di acquedotti e di linee tranviarie ed estese le sue attività al settore tessile, navale, farmaceutico.
Aga Musa Nagiyev, che aprì a Baku il primo Politecnico.
Murtuza Mukhtarov che costruì una scuola e un orfanotrofio all'interno del suo palazzo, uno degli edifici più spettacolari di Baku tuttora utilizzato per celebrare i matrimoni. Alla fine del secolo cominciano a entrare nel Paese anche le compagnie straniere tra cui la Shell e i gruppi Nobel e Rotschild.
Nel 1901 l'Azerbaijan diventa il primo produttore mondiale di petrolio, con oltre 11 milioni di tonnellate l’anno. Cinque anni dopo viene inaugurata una condotta di 835 Km. che collega Baku con il terminale di Batumi sul Mar Nero in Georgia per il trasporto di kerosene. È un'opera senza precedenti. Nel 1930 viene affiancata da un oleodotto per il trasporto del petrolio. Smantellato durante la guerra, per timore dell'avanzata tedesca, è oggi sostituito una nuova linea con terminale a Supsa, sempre in Georgia.


Aguas M. Kimberly         IV BL


 

Fonte: http://www.lucianabenincaso.it/Baku,%20capitale%20dell'Azerbaijan%20(1).docx

Sito web da visitare: http://www.lucianabenincaso.it

Autore del testo: indicato nel documento di origine

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Baku

 

 

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