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LA BASILICATA
La Basilicata è una regione italiana a statuto ordinario dal 1970.
Posizione geografica
La Basilicata è una regione dell’Italia meridionale.
Confini
Confina a ovest con la Campania e per un breve tratto è bagnata dal Mar Tirreno, a nord e a est con la Puglia, a sud – est si affaccia sul Mar Ionio, a sud confina con la Calabria.
Territorio
Il territorio è di 9992 Kmq ed è diviso in 131 comuni, è formata da:
I rilievi della Basilicata appartengono all’ Appennino Lucano. I monti non sono un’unica catena montuosa ma una serie di massicci isolati, tra cui ricordiamo quello del Vulture e quello del Pollino che si trova al confine con la Calabria. Le montagne sono di tipo argilloso, solcate da calanchi e segnate dal disboscamento (I calanchi sono dei solchi profondi scavati dalle piogge e dalle acque dei fiumi nelle rocce friabili e poco dure). I rilievi presentano vari paesaggi, a volte sono spogli e aridi e a volte verdi e rigogliosi. La cima più alta è quella del monte Pollino. Avvicinandosi alla costa ionica i rilievi sono sostituiti da colline e poi da una fascia di pianura.
La pianura della Basilicata è la Piana di Metaponto, piuttosto estesa ed di origine alluvionale. I terreni più vicini alle coste sono stati per molto tempo malsani e paludosi.
I fiumi nascono dall’Appennino Lucano e la maggior parte sfocia nel Mar Ionio. Hanno un corso breve e un carattere torrentizio. Lungo molti fiumi lucani sono state costruite dighe che permettono un maggiore controllo delle acque. I fiumi hanno inciso il territorio, creando valli e calanchi; spesso sono anche all’origine di frane e smottamenti di terreno. Il fiume più lungo è quello di Ofanto.
In Basilicata non ci sono grandi laghi: la maggior parte sono di origine artificiale, come il lago di S. Giuliano, mentre di origine vulcanica ricordiamo i laghi di Monticchio. Le coste sono alte e rocciose sul Mar Tirreno e basse e sabbiose sul Mar Ionio. Il piccolo tratto di costa tirrenica si apre sul Golfo di Policastro. Il tratto di costa ionica, invece, si apre sul Golfo di Taranto e non presenta né insenature né promontori. La regione è priva di grandi porti.
Fauna e flora
La Basilicata è ricca di specie protette. Il terreno accidentato del patrimonio faunistico del Parco del Pollino, ospita rifugio al lupo che è presente in circa 30 esemplari. Tra i pesci troviamo le trote e le carpe. Tra gli anfibi c’è la rana italica, mentre tra i rettili troviamo la testuggine palustre. Ci sono molti rapaci, come l’aquila reale che nidifica sulle pareti dell’Appennino Meridionale.
In Basilicata c’è la presenza del Pino Loricato che è un’antica specie che ormai sopravvive solo in alcune zone della Penisola Balcanica e sulle montagne della Basilicata. Nel Parco del Pollino se ne trovano esemplari secolari rigidamente protetti, con il tronco che può arrivare a più di un metro di diametro. La montagna è ricca di faggi.
Clima
Il clima della Basilicata è molto influenzato dai rilievi. In montagna il clima è tipicamente continentale, quindi, l’inverno è freddo e l’estate è afosa. In pianura è di tipo mediterraneo con estati calde e inverni miti. Lungo la costa ionica l’effetto mitigratore del mare rende le estati fresche e gli inverni miti. Invece lungo la costa tirrenica ci sono le montagne che schermano in inverno l’aria calda e in estate quella fresca che proviene dal mare.
Storia
Federico II
Pozzi petroliferi
Coltivazione di ulivi
Province
Curiosità
In Basilicata ci sono le masserie, antiche case contadine; ve ne sono molte ma ormai disabitate.
Il nome Basilicata deriva da basilikos, il governatore mandato dall’imperatore bizantino ad amministrare i territori più lontani dalla capitale.
A Castelgrande, in provincia di Potenza, si trova un osservatorio astronomico con un grande telescopio. Infatti Castelgrande è una delle poche località italiane con un cielo abbastanza buio da permettere buone osservazioni astronomiche.
Nel Veneto, ma anche in altre regioni settentrionali, si mangia la Luganega, un’ottima salsiccia. Il termine significa “della Lucania”, difatti è un cibo tipico della Basilicata. I romani esportarono la Luganega nelle altre parti d’Italia.
In Basilicata è coltivata una qualità particolare di melanzana che proviene dall’Africa, più piccola e saporita delle altre.
Si possono trovare alcune piante quasi dimenticate, come un tipo di fagiolo chiamato “il poverello di Rotonda”, dal nome del paese in cui è coltivato.
Un tipo di pasta tradizionale sono le Lagane che si preparano con grano duro, acqua e sale e si tagliano a pezzi piuttosto grandi; di solito si mangiano con i ceci.
Tra i prodotti tipici della Basilicata si trovano anche i formaggi come il pecorino di Filiano, il canestrato di Moliterno e il caciocavallo podilico.
Fonte: http://www.educational.rai.it/materiali/file_lezioni/57160_635948693217789337.docx
Sito web da visitare: http://www.educational.rai.it
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